Dopo il remake del primo capitolo, la Capcom terrorizza nuovamente i videogiocatori di mezzo mondo con il primo episodio inedito, Resident Evil 0. Il titolo in questione trova le sue radici là dove ha avuto inizio tutto, ancor prima della mansion, di Chris e Jill. Un treno in viaggio nella foresta di Racoon City è misteriosamente attaccato da alcuni mostriciattoli, simili a sanguisughe, che uccidono tutti i passeggeri. Intanto, il Bravo Team viene mandato ad investigare su strani casi d’omicidio accorsi nella cittadina di Raccoon, ma durante il viaggio in elicottero, un guasto improvviso costringe ad un atterraggio d’emergenza. Rebecca Chambers decide di entrare nel misterioso treno di cui si parlava prima. Qui la sua strada incrocia quella di Billy Coen, ex tenente dei marines condannato a morte per l’uccisione di 23 innocenti. I nostri protagonisti hanno un ruolo fondamentale nel gameplay, incentrato sul famoso zapping system, una delle novità di questo episodio. Sin dall’inizio, infatti, è possibile cambiare personaggio premendo semplicemente il tasto X. Entrambi vantano caratteristiche diverse, vedi la resistenza fisica o la capacità di mescolare erbe, il che obbliga il giocatore a scegliere la tattica più giusta in base alla situazione. Si può esplorare l’area di gioco sia in coppia che in solitario, lasciando fermo l’altro personaggio. Tuttavia, è meglio controllare sempre la situazione, perché il nostro compagno può subire attacchi e, in caso di morte, è game over. Invece, usufruendo dell’amata compagnia, i nostri si danno man forte durante i combattimenti, mentre è obbligatorio cooperare per la risoluzione d’enigmi. Bisogna dire che durante gli scontri il nostro compagno si comporta bene, sparando tempestivamente al nemico più vicino o seguendoci fedelmente, secondo quanto scelto nell’inventario. In ogni caso, spesso è consigliabile lo scontro in solitario, poiché il nostro assistente può essere d’intralcio, in particolare contro gli hunter. Nelle stessa stanza, si possono muovere entrambi i personaggi, utilizzando sia lo stick principale, sia quello C, nonché scambiare oggetti. Proprio così. La gestione degli oggetti è stata modificata. Dimenticate le casse, adesso potrete abbandonare ciò che vi pare a terra per far posto nell’inventario. Gli oggetti abbandonati, o non raccolti, verranno segnati sulla mappa, così da poterli recuperare successivamente senza troppa fatica. Ad ogni modo, questa trovata non elimina del tutto i tempi morti, poiché spesso si dovrà tornare indietro per recuperare oggetti importanti abbandonati in precedenza. Una gradita sorpresa riguarda l’arricchimento del parco mostri. Oltre ai soliti”amici”, il nostro viaggio lungo le tetre ambientazioni partorite dalla Capcom sarà arricchito da scimmie, blatte e rane giganti, oltre a pipistrelli e una nuova tipologia di zombies, ben più ostici da uccidere rispetto a quelli “classici”. Generalmente, il gioco appare un po’ più ostico rispetto al passato, spingendo ad una maggiore elucubrazione tattica prima e durante gli scontri. Fra le new entry relative alle armi, citiamo le bottiglie molotov, indispensabili in più di un occasione. A conti fatti la meccanica di gioco resta sostanzialmente invariata, presentando però dei cambiamenti in grado di aggiungere un po’ più di varietà e strategia agli eventi. Del tutto uguale il sistema di controllo, così come i caricamenti. Come da tradizione, terminata l’avventura avrete il vostro voto, nuovi vestiti e un interessante sottogioco. Tecnicamente parlando, RE0 ribadisce l’eccezionalità già espressa nel remake. I fondali 2D godono di una definizione impressionante, presentando un numero d’elementi animati, in qualche caso, superiore al prequel. Ancora più marcata l’abbondanza di fonti di luce, in grado di proiettare al suolo ombre perfette, rendendo l’immagine incredibilmente realistica. A stupire maggiormente sono i modelli poligonali, sia dei personaggi che delle bestie che incontreremo durante il nostro cammino. Ancora più particolareggiati di Rebirth, in alcune stanze l’inquadratura offre un primo piano dello zombie di turno, dettagliatissimo. A volte, questi muoverà la bocca, aprendola e chiudendola velocemente, suscitando un certo effetto. Anche i boss, in particolare il Tyrant, stupiscono per l’abbondanza di poligoni. Il tutto condito da effetti d’illuminazione eccellenti e da 30FPS costanti. L’audio è in tema con il resto della saga, presentando un sottofondo musicale lugubre e degli effetti in grado di creare la giusta tensione. L’atmosfera generale risulta tetra, malvagia, a tratti “sporca”, con dei legami con quanto visto nel secondo episodio. I retroscena della trama, raccontata attraverso ottimi FMV, mantengono saldo l’interesse del giocatore, in particolare di chi ha sperimentato sulla propria pelle tutti i vari capitoli della saga. Se rientrate in questa categoria, fate vostro anche questo episodio. Per tutti gli altri, un gran bel titolo, caldamente consigliato.
Voto: 8,5