Autore Topic: [NGC] Resident Evil 0  (Letto 3108 volte)

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Offline Laboz

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[NGC] Resident Evil 0
« il: 04 Apr 2003, 12:36 »
Chiudetevi in camera, spegnete la luce ed alzate il volume... l’orrore è tornato!
Come il titolo suggerisce, questo è l’episodio zero, il capostipite della serie. In questa avventura vedremo sciogliersi molti dei dubbi che sono rimasti insoluti nei precedenti episodi. Nel gioco impersoneremo Rebecca Chambers e Billy Coen, rispettivamente un membro del team S.T.A.R.S. (Special Tactics And Rescue Service) e un ex-tenente accusato di ben ventitré omicidi e condannato a morte.
Rebecca salirà sul treno dopo un incidente all’elicottero che trasportava il team S.T.A.R.S. nei pressi di Raccoon City per indagare su alcuni efferati omicidi. Billy lo incontreremo sul treno dopo che la camionetta su cui veniva trasferito verso il braccio della morte era stata fermata da qualche cosa di mostruoso.
Durante il corso dell’avventura incontreremo diversi personaggi, più o meno noti, tra cui Albert Wesker e nuove orripilanti creature, ma mi fermo qui per non rovinarvi la sorpresa.

Due le novità sul versante gameplay ed entrambe di notevole spessore. Sono spariti i bauli portaoggetti che caratterizzavano la serie. Per chi non lo sapesse, in precedenza tutti gli oggetti recuperati durante l’avventura venivano depositati all’interno di questi bauli comunicanti. Bastava entrare in una stanza con un baule e si potevano prendere gli oggetti che avevamo riposto dall’altra parte dello scenario. Comodo ma decisamente irreale. Ora gli oggetti possono essere depositati ovunque, basta selezionare il comando abbandona e l’oggetto sarà lasciato per terra! Naturalmente non dovremo avere la cosiddetta memoria d’elefante per ricordare dove sono ubicati tutti gli oggetti, visto che una comodissima mappa ci segnalerà il punto esatto dell’oggetto da noi cercato. In termini di puro gameplay questo si traduce in un ulteriore peregrinaggio tra le varie locazioni del gioco per andare a prendere l’oggetto che ci serve al momento, e vista la cronica latitanza di munizioni, l’operazione a volte risulta leggermente frustrante. Sul fronte opposto però va detto che in questo modo la componente strategica risulta molto enfatizzata... anche perché l’altra novità sulla giocabilità è strettamente collegata! Eh sì, perché come qualcuno avrà già intuito, questa volta non saremo al comando di un solo personaggio, ma di due! Lasciando alla parte relativa ai comandi le spiegazioni sul “come usarli”, risulta subito evidente che la gestione dell’inventario e degli oggetti sia di cruciale importanza. Non di rado infatti si dovrà “recapitare” un oggetto al compagno oppure tornare sui propri passi perché l’oggetto che ci serve lo ha l’altro partner! Prevedibilmente anche gli enigmi risultano infarciti di questa novità, infatti molte volte si dovrà agire in coppia per superare gli ostacoli. Altra segnalazione riguarda le differenti abilità dei protagonisti: Billy sarà in grado di spostare gli oggetti più pesanti, mentre Rebecca riuscirà a combinare le erbe e le sostanze chimiche.
Purtroppo il sistema di controllo è rimasto invariato rispetto agli altri episodi, ormai i sei anni che ha sulle spalle si fanno sentire e a mio modo di vedere il controllo character relative è improponibile per questo tipo di giochi. In ogni caso, dopo poco tempo ci si fa la mano e non ci si pensa neanche più, ma rimane il fatto che il controllo sarebbe sicuramente migliorabile.

Fortunatamente la disposizione dei comandi risulta ottimale e gestire i due personaggi è divertente: con la levetta analogica di sinistra si controlla il personaggio in uso, mentre con quella destra si può spostare il personaggio controllato dalla CPU. Per il comparto tecnico premettiamo subito che i fondali sono rimasti in 2D, però il gioco è dannatamente bello! I modelli dei personaggi sono dettagliatissimi e specialmente nei primi piani sembrano essere vivi. Allucinante l’illuminazione dinamica: vedere Billy o Rebecca passare davanti a una fonte luminosa e vedere l’ombra che si proietta in maniera perfetta sugli oggetti del fondale è un dettaglio che aumenta non poco l’atmosfera. Anche i fondali stessi sono stati impreziositi con più elementi in movimento e una palette di colori molto vicina a quella usata per i personaggi, così da essere integrati ottimamente nella scena! Appunto negativo sulla compressione dei filmati, che risulta in alcuni momenti inappropriata. Nulla di estremamente grave, ma presente.
Il sonoro è davvero ben fatto, con rumori di fondo davvero inquietanti, in un silenzio tombale i vostri passi riecheggiano in maniera sorda per essere spezzati da un lamento proveniente da chissà dove! Le musiche sono dei riadattamenti di quelle presentate negli altri capitoli, quindi nulla di nuovo sotto il sole, ma la qualità è assicurata.
È Resident Evil, o lo si ama o lo si odia! La formula di gioco proposta non si discosta poi moltissimo dagli altri episodi e questo potrebbe non piacere a qualcuno, ma il gioco in sé è difficilmente discutibile.

Voto: 8.5

Offline master of puppets

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[NGC] Resident Evil 0
« Risposta #1 il: 11 Apr 2003, 21:48 »
Dopo il remake del primo capitolo, la Capcom terrorizza nuovamente i videogiocatori di mezzo mondo con il primo episodio inedito, Resident Evil 0. Il titolo in questione trova le sue radici là dove ha avuto inizio tutto, ancor prima della mansion, di Chris e Jill. Un treno in viaggio nella foresta di Racoon City è misteriosamente attaccato da alcuni mostriciattoli, simili a sanguisughe, che uccidono tutti i passeggeri. Intanto, il Bravo Team viene mandato ad investigare su strani casi d’omicidio accorsi nella cittadina di Raccoon, ma durante il viaggio in elicottero, un guasto improvviso costringe ad un atterraggio d’emergenza. Rebecca Chambers decide di entrare nel misterioso treno di cui si parlava prima. Qui la sua strada incrocia quella di Billy Coen, ex tenente dei marines condannato a morte per l’uccisione di 23 innocenti. I nostri protagonisti hanno un ruolo fondamentale nel gameplay, incentrato sul famoso zapping system, una delle novità di questo episodio. Sin dall’inizio, infatti, è possibile cambiare personaggio premendo semplicemente il tasto X. Entrambi vantano caratteristiche diverse, vedi la resistenza fisica o la capacità di mescolare erbe, il che obbliga il giocatore a scegliere la tattica più giusta in base alla situazione. Si può esplorare l’area di gioco sia in coppia che in solitario, lasciando fermo l’altro personaggio. Tuttavia, è meglio controllare sempre la situazione, perché il nostro compagno può subire attacchi e, in caso di morte, è game over. Invece, usufruendo dell’amata compagnia, i nostri si danno man forte durante i combattimenti, mentre è obbligatorio cooperare per la risoluzione d’enigmi. Bisogna dire che durante gli scontri il nostro compagno si comporta bene, sparando tempestivamente al nemico più vicino o seguendoci fedelmente, secondo quanto scelto nell’inventario. In ogni caso, spesso è consigliabile lo scontro in solitario, poiché il nostro assistente può essere d’intralcio, in particolare contro gli hunter. Nelle stessa stanza, si possono muovere entrambi i personaggi, utilizzando sia lo stick principale, sia quello C, nonché scambiare oggetti. Proprio così. La gestione degli oggetti è stata modificata. Dimenticate le casse, adesso potrete abbandonare ciò che vi pare a terra per far posto nell’inventario. Gli oggetti abbandonati, o non raccolti, verranno segnati sulla mappa, così da poterli recuperare successivamente senza troppa fatica. Ad ogni modo, questa trovata non elimina del tutto i tempi morti, poiché spesso si dovrà tornare indietro per recuperare oggetti importanti abbandonati in precedenza. Una gradita sorpresa riguarda l’arricchimento del parco mostri. Oltre ai soliti”amici”, il nostro viaggio lungo le tetre ambientazioni partorite dalla Capcom sarà arricchito da scimmie, blatte e rane giganti, oltre a pipistrelli e una nuova tipologia di zombies, ben più ostici da uccidere rispetto a quelli “classici”. Generalmente, il gioco appare un po’ più ostico rispetto al passato, spingendo ad una maggiore elucubrazione tattica prima e durante gli scontri. Fra le new entry relative alle armi, citiamo le bottiglie molotov, indispensabili in più di un occasione. A conti fatti la meccanica di gioco resta sostanzialmente invariata, presentando però dei cambiamenti in grado di aggiungere un po’ più di varietà e strategia agli eventi. Del tutto uguale il sistema di controllo, così come i caricamenti. Come da tradizione, terminata l’avventura avrete il vostro voto, nuovi vestiti e un interessante sottogioco. Tecnicamente parlando, RE0 ribadisce l’eccezionalità già espressa nel remake. I fondali 2D godono di una definizione impressionante, presentando un numero d’elementi animati, in qualche caso, superiore al prequel. Ancora più marcata l’abbondanza di fonti di luce, in grado di proiettare al suolo ombre perfette, rendendo l’immagine incredibilmente realistica. A stupire maggiormente sono i modelli poligonali, sia dei personaggi che delle bestie che incontreremo durante il nostro cammino. Ancora più particolareggiati di Rebirth, in alcune stanze l’inquadratura offre un primo piano dello zombie di turno, dettagliatissimo. A volte, questi muoverà la bocca, aprendola e chiudendola velocemente, suscitando un certo effetto. Anche i boss, in particolare il Tyrant, stupiscono per l’abbondanza di poligoni. Il tutto condito da effetti d’illuminazione eccellenti e da 30FPS costanti. L’audio è in tema con il resto della saga, presentando un sottofondo musicale lugubre e degli effetti in grado di creare la giusta tensione. L’atmosfera generale risulta tetra, malvagia, a tratti “sporca”, con dei legami con quanto visto nel secondo episodio. I retroscena della trama, raccontata attraverso ottimi FMV, mantengono saldo l’interesse del giocatore, in particolare di chi ha sperimentato sulla propria pelle tutti i vari capitoli della saga. Se rientrate in questa categoria, fate vostro anche questo episodio. Per tutti gli altri, un gran bel titolo, caldamente consigliato.  

Voto: 8,5

Offline Vitoiuvara

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[NGC] Resident Evil 0
« Risposta #2 il: 09 Mag 2003, 23:07 »
Quando arrivai a Racoon city la prima volta, parecchi anni fa oramai, le cose in questo posto dannato erano diverse. Anche allora eravamo una “squadra” all’inizio, è vero, ed anche allora un guasto all’elicottero ci costrinse a trovare un qualsiasi posto al riparo, ma allora era una magione ed adesso è un treno. Nella vecchia Raccon i fondali erano statici e non mi capitò mai di vedere del cibo cuocere in pentola o dell’acqua traboccare da un lavandino. C’erano anche prima gli zombi, indubbiamente, ma sembravano tutti uguali, quasi cloni dello stesso incubo, mentre ora, mentre mi districo tra i loro cadaveri mi accorgo di quanto siano diversi tra loro, di quanto siano umani. Ognuno con la propria storia, chissà cosa sono venuti a fare in questa città mi chiedo, molti di loro avranno una famiglia a piangerli a casa, molti non hanno nessuno, qualcuno, forse, starà pensando alla sua famiglia mentre mi insegue, più rapido e famelico di quanto non sia mai stato, e brama di succhiare il sangue dalla mia anima. Ora non ci sono più i bauli, o scatole magiche come qualcuno amava scherzosamente chiamarle, ora gli oggetti li lascio a terra e se mi occorrono li vado a riprendere nello stesso posto, sempre che quelle anime dannate non arrivino prima di me. Nella prima Raccon city c’erano le macchine da scrivere dove, di tanto in tanto, scrivevo le mie memorie per quelli che sarebbero venuti dopo di me………… se non ce l’avessi fatta; ci sono anche adesso le macchine da scrivere ma l’inchiostro si recupera facilmente, abbastanza, meglio di quando muovevo i miei primi passi “timorosi” sulle scale o tra le porte della magione, senza dubbio. In quella villa abbandonata da Dio non c’era nessun walkie talkie ad aiutarmi, non potevo rivolgermi in continuazione ad un “compagno” per chiedere aiuto o per risolvere enigmi, ce la dovevo fare da solo, non era un gioco di squadra. Forse, forse Barret sarebbe ancora vivo se avessimo avuto uno di quegli aggeggi. Ero salito su un treno, lo ricordo bene, distrussi la più grossa bestia feroce che mi fosse mai capitata davanti proprio su di un treno, ma mai, mai, ero salito sul tetto di un treno un movimento. Gli alberi del bosco mi passano veloci affianco illudendomi per un attimo di lasciarmi alle spalle, un vagone dopo l’altro, il mio presente. Perlomeno ora ho il conforto di un compagno, ci sarà sempre lui al mio fianco a prestarmi un proiettile se io li avrò terminati, sparerò io al suo posto contro il nemico se non avrà la forza o la voglia di farlo, e lui farà altrettanto per me, come fanno gli amici, due buoni amici. Sono cambiate le cose a Racoon city, me ne accorgo, ma in fondo siamo sempre io e il mio borsone, lo stesso borsone, con le mie armi, le stesse armi,  contro le stesse anime perdute di una volta e con la stessa voglia di scappare da questo posto. Ancora e forse per sempre il mio passo è “timoroso” attraverso una porta sbloccata o aperta con la chiave che ho appena ritrovato, ancora e per sempre lentamente e “affannosamente” salgo le scale che mi porteranno fuori di qui.