Videocronache dagli inferi
Ultima missione: Leggenda eterna.
Non una missione, un'epopea di hardcore gaming purulento e mai rimarginantesi. Con il sangue e la rabbia che si mescolano alla voglia di rivalsa dopo ciascuna di quelle centinaia di schermate tutte uguali.
GAME OVER. GAME OVER. GAME OVER. GAME OVER.
A scandire quattro viscerali fasi di azione al limite delle possibilità umane, altrettanti benedetti checkpoint. Santi e benedetti. Santi e benedetti.
Inutile fare un elenco del bestiario completo che va a comporre le fila continuamente rifornite dell'esercito demoniaco. Figuratevi da soli una sconfinata moltitudine di nemici agguerriterrimi e poi moltiplicate per 11.
Tra qui e la riga successiva ci sono mesi di lotta senza quartiere, finché finalmente non mi trovo faccia a faccia con quella sporcacciona di demoniessa con tette blu e stivalacci in pelle nera: TEH BOSS.
La Zozza è alle strette, ma tenta un ultimo assalto. Frustata destra, sinistra e calcio circolare all'indietro.
Guardia alta e mani fuse alla spada, Cryu Hayabusa attende granitico l'istante opportuno. Quindi si getta in capriola sotto la gamba che la Zozza ha sollevato per calciare. Affondo verticale, montante e combo aerea.
La Zozza gioca la sua ultima, disperata carta. Aggancia la frusta fuori dallo schermo e inizia a tarzaneggiare in giro.
Cryu Hayabusa rinfodera la spada, chiude gli occhi e si concentra.
La Zozza si illude di coglierlo impreparato e sopraggiunge in picchiata da una traiettoria esterna al campo visivo.
ma una frazione di secondo prima, Cryu Hayabusa sente il vuoto, rilascia il tasto Y e fende lo spazio oltretombale come neanche Mosé col Mar Rosso.
Schermo bianco.
La Zozza si dimena nella sua agonia.
Reachel è salva e io incasso l'ultimo costume segreto.
E stavolta mi sa proprio che con Ninja Gaiden abbiamo finito.
Arrivederci, Cryu Hayabusa.