Ho letto un po' di articoli su temperatura colore, bianco D65 e Warm 2 come impostazione che più gli si avvicina. E non mi tornano i conti. Mi spiego, io ormai per il cinema sono stabile sul Warm 2. Benché abbia qualche riserva sulla resa di alcune scene/tonalità (i cieli blu hanno una nota giallognola che nella realtà il cielo non ha), mi piace come resa d'insieme e mi pare ben riprodurre un mondo illuminato dal sole e non da lampadine al led. Quello di cui non posso convincermi è che il bianco di questa impostazione sia effettivamente il bianco neve che dovrebbe corrispondere alla temperatura di 6500 kelvin. Il bianco del warm 2 non è bianco, è giallo, poche storie. E ho letto tutta la letteratura universale circa il fatto che i bianchi con componente blu sembrano più bianchi ma in realtà lo sono meno. Fa niente, il bianco del Warm 2 è giallo. Quando compare un logo (in teoria) bianco solo su sfondo nero è assolutamente evidente.
Per questo motivo, ho iniziato a utilizzare la funzione Clear White del W905, la quale, indipendentemente da tutti gli altri settaggi, prende il bianco dell'immagine e lo riporta al bianco neve. Per la precisione uso l'impostazione bassa, perché abituato ormai a sfumature più solari, il bianco neve ora come ora mi traumatizza. In questo modo il film beneficia delle tonalità calde del Warm 2, conservando bianchi davvero bianchi e le tinte tenui affini al bianco, come gli azzurrini del cielo che altrimenti si appianerebbero sul bianco panna. E così mi piace. Concettualmente, però, la logica della calibrazione dovrebbe essere opposta. Ovvero, Warm 2 per portare il bianco sul vero bianco, e calibrazione dei colori per non farli risultare giallognoli.
Insomma, continuo a pensare che la questione sia più complessa di come si legge sempre, e che gli strumenti di rilevazione professionali debbano accompagnarsi a occhi bene aperti.