Autore Topic: [Intellivision] Sea Battle  (Letto 3142 volte)

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Offline fulgenzio

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[Intellivision] Sea Battle
« il: 02 Apr 2003, 15:27 »
Il mare.
Un arcipelago.
Due flotte nemiche di stanza all'interno di basi collocate all'interno di insenature protette di un'isola(i viola) e di una penisola (i gialli).Una pletora di mezzi navali per andare a prendere l'avversario a casa sua.Uno dei migliori esempi di genialità e capacità di innovare applicato al campo dei giochi strategici veniva presentato 5 lustri fa sul gioiello di casa Mattel.Semplice,immediato ma di una profondità sconcertante,Sea Battle spostava il baricentro dall'azione-strategica offerta dal suo fratello (gemello) Armor Battle alla strategia pura(o quasi).Ripensando oggi alle possibilità del gioco non si può che parlare di capolavoro assoluto.Scartata la confezione ed ammirata la mascherina bianco latte,il robusto manuale ed il fatto che tutti e nove i tasti del controller Intellivision fossero utilizzati(oltre ovviamente alle due coppie di laterali) davano l'idea di un qualcosa di massiccio.13 tipi di imbarcazioni diverse ,ognuna caratterizzata da una diversa forma,velocità,capacità offensiva e difensiva.Grandi possibilità di customizzazione della flotta:non potevano essere disposte più di quattro unità alla volta che a loro volta erano divise in mini pattuglie da una,due o tre navi ciascuna.Mentre il mesmerizzante rumore del sonar scandiva i minuti ed il posizionamento delle navi sul campo di battaglia,il giocatore sceglieva la sua tecnica.Quando due unità rivali venivano a contatto ,cominciava l'ingaggio:i giocatori potevano accettare di sfidarsi o disattivare l'allarme rosso e restare in standby.Accettata la sfida,lo scenario cambiava e offriva ai giocatori una zoomata in cui veniva rappresentata la porzione dettagliata di mare in cui si trovavano le unità.E lì cominciava il dramma.Qualunque fosse la porzione di mare scelta per combattere non ci si trovava mai in mare aperto ma le procedure di movimento e attacco/difesa erano ostacolate dalla presenza di isolotti,atolli,lembi di costa fedifraghi.Perchè il contatto con la terraferma era letale e le navi rischiavano di arenarsi e affondare.Si verificavano situazioni paradossali e coinvolgenti:corazzate lente ed impacciate affondavano sotto i colpi dei precisi siluri dei piccoli sommergibili che pagano in difesa la sublime maneggevolezza.Cacciatorpedinieri in stato di placida attesa nelle vicinanze di uno stretto colavano a picco dopo l'inserorabile siluro lanciato dal preciso giocatore che sfruttava la distanza tra le formazioni rocciose dell'arcipelago.Ogni arma aveva una diversa gittata e potenza.Eppoi c'era la chicca.Le mine.Attivato il bastard-mode il giocatore sull'orlo della sconfitta poteva minare tratti di mare o addirittura la sua stessa base costringendo l'avversario ad un pari e patta denso di polemiche e ripicche.Quante amicizie infrante per il non utilizzo del dragamine....
Era impossibile stancarsi di Sea Battle che come unico difetto aveva ,come tutta la softeca Intellivision del resto,la mancanza di una modalità single player.A 25 anni di distanza Sea Battle resta ancora insuperato,ed il rumore del sonar continua a pulsare......
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.