Nove anni. Tanto è passato dall’ultima apparizione di Samus Aran su console Nintendo. Ora invece, tutto ad un tratto, traaack, ecco che spuntano fuori non uno, ma due giochi; lo stratosferico Fusion su GBA e questo Prime su NGC. Mentre il primo è stato sviluppato dal Team Deer Force, che già ci regalò i precedenti episodi, il secondo è stato invece realizzato dai neonati Retro Studios, gruppo texano supervisionato comunque da Nintendo stessa.
L’affidare ad un team esterno un simile franchise non depose in favore dell’appena annunciato Prime, il fatto che poi avrebbe usato una visuale in soggettiva non fece altro che aumentare le preoccupazioni dei fan della saga. Ora però, dopo un’attesa spasmodica MP è nelle mie mani sudaticce, pronto per essere sezionato…
MP è ambientato esattamente dopo il primo episodio, ovvero dopo che Samus ha fatto saltare in aria le strutture di ricerca dei Pirati Spaziali su Zebes. Vagando nello spazio, Samus riceve un SOS che la porta a bordo di una nave orbitante intorno al pianeta Tallon IV, che guarda caso appartiene proprio alla flotta piratesca…
La sezione della Fregata è però una specie di tutorial per farvi prendere confidenza con il sistema di controllo, che, ve lo dico subito, è qualcosa di mai visto prima. MP infatti, pur avendo una visuale in prima persona NON è un FPS, non c’entra NIENTE con DooM, o Half-Life e i comandi stanno li a dimostrarlo: Joy analogico per muoversi, tasto A per sparare, B per saltare, X per usare i missili, Y per trasformarvi in morfosfera, joy giallo per cambiare armi e croce digitale per cambiare tipo di visori. Il punto forte sta però nei tasti dorsali: tenendo premuto L potete fare il classico strafe, mentre con R bloccherete la mira su un bersaglio, esattamente come in Zelda. Una volta “lockato”, potrete girare intorno all’avversario senza perderlo di mira per poi riversargli addosso il vostro carico di armi e schivare in maniera estremamente agevole i suoi colpi. Inutile dire che questo sistema funziona alla perfezione e da il meglio di se negli scontri con i giganteschi boss, che raggiungono livelli di spettacolarità e coinvolgimento senza pari. Un’altra novità è data dal fatto che per orientare lo sguardo bisogna stare fermi e premere R: in pratica dovete fermarvi e guardarvi intorno. Può sembrare una cosa stupida, ma vi chiedo solo di pensare un attimo alla frase appena scritta e alle implicazioni che porta in termini di gameplay…
Il gameplay, già, la parte fondamentale di ogni videogioco. MP è un Super Metroid all’ennesima potenza, solo più grosso, più bello, più complesso e tutto in 3D.
Ricerca ed esplorazione sono le parole chiave di questo gioco: ricerca dei potenziamenti, delle armi, degli indizi che vi consentiranno di proseguire, per il cui ritrovamento sarà necessario esplorare le immense ambientazioni in ogni singolo anfratto. Quando parlo di ambientazioni immense, intendo proprio qualcosa di esagerato: il concetto di mappa o singolo livello è definitivamente superato: Tallon IV è un mondo pulsante di vita e realizzato cosi bene da indurvi più di una volta a pensare: “ehi, ma questo potrebbe esistere, da qualche parte!”. Il tutto è fatto cosi bene che il ripassare più e più volte per una stessa locazione (una delle caratteristiche fondamentali della serie) per aprire passaggi prima proibiti perché non eravate in possesso del giusto add-on, sarà un piacere indescrivibile.
Un’altra feature implementata in maniera magistrale sono i visori del casco dell’armatura. Ce ne sono quattro: Scan, X-Ray, Thermal, e quello normale. Ognuno vi servirà in particolari occasioni e vi assicuro che combattere al buio contro sei o sette pirati dotati di dispositivo stealth individuabili solo con la visione termica da una certa soddisfazione…
Lo scan invece vi servirà ad acquisire informazioni su tutto ciò che vi circonda: oggetti, nemici, boss, computer, iscrizioni, ecc… Inutile dire che per andare avanti sarà indispensabile scansionare tutto ciò che vi circonda, anche perché il gioco conteggia la percentuale di “log” analizzati.
La visione a raggi X invece vi consentirà di individuare passaggi, piattaforme e nemici normalmente invisibili. Eccezionale anche lo sviluppo della morfosfera, uno degli elementi dei vecchi episodi che più era difficile da riprodurre, invece i RS ne hanno creata una versione assolutamente incredibile, con una programmazione della fisica a dir poco maniacale e che apre la strada a tutta una serie di situazioni che arricchiscono ulteriormente il gameplay.
A tutto ciò va aggiunta un’atmosfera claustrofobia e alienante, che vi farà davvero pensare di essere da soli in un ambiente ostile, capace di coinvolgere il giocatore in maniera assuefativa e una realizzazione tecnica tra le migliori in assoluto su console.
Insomma, MP rientra di diritto nell’olimpo dei giochi migliori mai fatti, un capolavoro assoluto che va giocato con una precisa consapevolezza: NON E’ UNO SPARATUTTO IN SOGGETTIVA!
GRAFICA: 9.5
SONORO: 9.0
GIOCABILITA’: 10
LONGEVITA’: 9.5
GLOBALE: 9.5