@Gaissel Non sei il primo che dice che gli fa paura/disgusto e sinceramente non capisco perchè. Visivamente non fanno vedere nulla se non un po' di sangue e le intenzioni del serial killer (per esempio si intuisce cosa vuole fare col trapano). Per il resto io non ci ho trovato niente di niente di visivamente raccapricciante e l'ho vista perchè interessato dal personaggio e dal suo background quindi mi piacerebbe capire dove sarebbe il "disgusto insostenibile" e il "voyerismo dell'orrore" (che io trovo del tutto assente).
Se non lo capisci non penso di essere in grado di spiegartelo. Immagino sia una questione di sensibilità. Fatico io a capire il senso della domanda, a dirla tutta.
L'idea che l'orrore debba risiedere nella quantità di sangue o violenza mostrati a schermo è piuttosto fallace in partenza, comunque. È sempre il non detto e il suggerito che colpiscono in profondità, e i due episodi che ho visto ne sono farciti.
Direi che ha una regia che ruota tutta attorno alla tensione dell'orrore in potenza, oppure già avvenuto ma non rivelato, o in fieri, o pronto a esplodere. Il "voyerismo dell'orrore" non si riferiva appunto al gore (che comunque traspare nei dettagli, nelle inquadrature insistite sulle tracce e le prove dell'osceno) ma dall'insistere nei tempi e nei modi su questa tensione.
ll registro utilizzato in molte scene è proprio quello del cinema thriller/horror, con l'aggiunta della consapevolezza devastante che quanto rappresentato è in gran parte accaduto davvero. Non riesco ad immaginare molto di più disturbante.
La messa in scena ruota tutta attorno alle aspettative dello spettatore, amplificandole, dilatando i tempi, ammiccando, suggerendo. È innegabilmente efficace, totalmente efficace e, stante la materia trattata, insostenibile.