Terza stagione di
Seinfield che più delle precedenti 2 continua a giocare sulla critica del fatto che è una serie "basata sul niente" come dicevano all'epoca i detrattori. O sul veramente poco.
Infatti gli episodi che rimangono memorabili sono quelli che si incentrano su una piccola cosa, su una piccola situazione ed è geniale quello che riescono a tirarci fuori in 20 minuti.
Da non trovare l'auto in un parcheggio sotterraneo, a prendere il tram fino ad una contesa per un parcheggio.
Ci sono anche episodi più strutturati e alcuni sono favolosi (il dosacaramelle
).
Cmq la maggior parte delle sit-com fino a quel momento avevano la moralina finale, il volemosi bene ribadito ad ogni puntata, in Seinfield no, è vita vera se la vita vera fosse essere circontati da stand-up comedian dalla battuta pronta. E cmq parliamo di 4 ultra-trentenni e nessuno è sposato, 2 sono senza lavoro e non appaiano quasi mai bambini se non per elemento di contorno.
È un prodotto che vive di alti e buoni però è stato la base per le nuove sit-com anni '90 in avanti. Un episodio al giorno al masdimo però, non è concepito per il binge.
Ah e la quarta di
Una Mamma Per Amica continua a migliorare, anche perché ormai conosci i personaggi e ti aspetti certe reazioni, ti ci sei abituato.
Tra l'altro a volte stemperano la zuccherosità del tutto con un humour un minimo black, scherzando su morte, incesto e altro.
Forse hanno dato troppo spazio allo scemo del villaggio, Kirk, rispetto a prima, scelta un pò discutibile, ma l'ho risolta skippando le parti con lui.