Heroes:
Partito benissimo, ora è (come temevo) in piena fase "Lost".
Trattasi di una serie televisiva simile a 4400, dove però sin dall'inizio i protagonisti hanno superpoteri e sin dall'inizio li usano.
Nel primo episodio tutto sembrava svolgersi velocemente, ma con i successivi la trama ha ingranato la retromarcia e ha cominciato a distillare rivelazioni e colpi di scena con una lentezza che è sopportabile in Lost ma che qui è davvero irritante.
Devo dire che non sono molto d'accordo col commento qui riportato in vari punti:
Se per "fase Lost" intendi che ogni 10 puntate se ne salva solo una, ed il resto è riempimento, non concordo.
No, non intendevo quello. Parlavo principalmente della struttura della storia e del cast. C'è l'indiano (anche l'attore che fa Said mi sembra sia indiano), c'è il giapponese (non è coreano ma quasi, anche perché il giappo lo parla di mmmerda), il protagonista che unisce tutti, e più in generale una serie di personaggi con le loro storie personali e rivalità (il pittore e il protagonista si contenderrano la ragazza, stile Claire-Sawyer-Jake?) che si somigliano troppo.
Non è che si tratta di similitudini gravissime, segnalavo semplicemente il fatto che la serie mi sembra molto ruffiana.
A differenza di Lost (che ho seguito con amore fino alla metà della seconda serie, e poi ho iniziato ad odiare rispettosamente, sentendomi preso abbastanza in giro da degli autori che pur di sorprendere ad ogni puntata aggiungevano misteri sempre più assurdi e difficili da spiegare, sempre che un giorno li spieghino... di questo ritmo rimarremo con le nostre teorie fino alla morte!) Heroes non ha pretese di capolavoro, ma atmosfera abbastanza avventurosa e mitologica.
Lost è una serie che secondo me si mantiene molto bene. E' vero che fa molto X-files e per ogni cosa che spiega fa in modo di creare altri cento interrogativi nuovi, come temevo (avevo postato a questo proposito, mesi fa), però i personaggi reggono e sono interessanti. Per quanto mi riguarda è il massimo che chiedo ad una serie: poi ecco, i finali di stagione di Lost sono ECCEZIONALI.
Ogni personaggio è parte di un disegno che ancora non conosce e nessuno (a parte il giapponese forse, per i motivi che alla terza puntata si scoprono) se ne rende ancora conto. Qui gli incontri/incroci tra i vari personaggi che ancora non si conoscono non sono pure coincidenze come in Lost, ma sono nodi importanti della trama. Il quadro generale si sta componendo puntata dopo puntata, ma nonostante l'obiettivo della futura squadra sembri abbastanza chiaro, secondo me la verità è molto diversa da quella che appare.
E' questo che ti dicevo
. Capisco quel che rimproveri a Lost, e lo condivido, ma non capisco perché abbandonare la serie, visto che Heroes parte dalle stesse premesse e dubito seriamente che si svilupperà in modo diverso. Se Lost fosse sviluppato come Wire, Shield o Rome, cioè con i produttori che in partenza sanno quando chiuderanno la storia, sarebbe sicuramente migliore hai ragione, ma io dubito fortemente che Heroes farà le scelte coraggiose dei tre show succitati.
Concordo che alcune puntate siano meno spettacolari di altre (l'ultima, la sesta, non è stata sorprendente come la precedente), ma non abbasserei la serie ad una raschiatura di barile (come per me sta diventando Lost, che era scritta meravigliosamente durante la prima serie. E vogliamo parlare di Alias, che dalla terza serie è precipitato in un pozzo senza fondo? JJ, non fare sempre gli stessi errori e rimani a finire le serie che cominci!)...
La seconda serie di Lost aveva questo problema nelle prime puntate, è vero (ricordo alcune puntate assolutamente INUTILI, come quella su Early) ma poi a metà con l'arrivo di un personaggio che non ti svelo è decollata nuovamente.
Ti quoto per Alias, che anch'io non seguo più.
Lost a mio avviso è passato da puntate studiate meticolosamente a puntate improvvisate con personaggi nuovi molto interessanti che però vengono annientati in poche puntate,
questo è vero, ma c'è da dire che la fine che fanno non viene mai preannunciata, come in tante altre serie. In Wire per esempio, appena ho visto la puntata dove la poliziotta lesbica sta al bar con le amiche, ho subito intuito che fine avrebbe fatto.
In Lost mi è capitato di intuire chi sarebbe crepato soltanto una volta (nel quinto episodio della terza stagione). A dire il vero, di due personaggi lo sapevo per certo, ma semplicemente perché erano interpretati da due attori che avevano dato problemi alla produzione e sapevo che li avrebbero silurati.
colpi di scena esteticamente titanici -in Lost la fotografia è tutto- ma del tutto staccati gli uni dagli altri, ed ora iniziano col paranormale, e questo è il segno della decadenza. Alla fine per dare un senso al minestrone che stanno componendo verrà fuori dio, o una realtà virtuale, o un'allucinazione...)
Beh, prima o poi dovevano necessariamente prendere una direzione della storia. Anche gli indizi principali sul tono/genere della narrazione arrivano da metà della seconda stagione in poi.
Per quanto riguarda la lentezza che sarebbe sopportabile in Lost, non mi soffermo più di tanto su questa frase. Io le serie le guardo perché mi danno emozioni. Lost ormai non mi dice più niente. Mi sento preso in giro dagli autori e dall'accozzaglia di nuovi evanescenti colpi di scena, nuovi insulsi personaggi e nuove impossibili ambientazioni (vorrei fare degli esempi ma non voglio spoilerare).
Intendevo dire che Lost è lento ma in genere ha buone puntate (alcune ottime, altre addirittura sensazionali) mentre 4400 in due serie non è andato da nessun parte.
Ho saltato di palo in frasca preso dall'entusiasmo di parlare con gente che guarda le cose che guardo io. Scusate se ho fatto confusione.
Sono qui apposta e per lo stesso motivo