Non è che sia tanto interessante stabilire se Lost sia meglio o peggio (di che?) un capolavoro o qualcosa di diverso. E' un dato di fatto che sia una serie decisamente interessante perchè stimola la fantasia di chi segue grazie agli elementi seminati a profusione, fonte di speculazioni a non finire, ma il tutto senza (fino ad oggi) ingannare: le informazioni che gli autori danno man mano che la storia evolve non si contraddicono, anzi, ad una seconda visione (la sto facendo con mia moglie) si notano quei particolari che la prima volta erano passati inosservati (o meglio non percepiti) e che con le vicende seguenti rivelano la loro natura informativa.
Eppoi, che dire, a differenza di molte altre serie (quasi tutte a dire il vero) qui non è che si è creato il pretesto entro il quale ambientare di volta in volta una nuova storia e, in seconda chance, aggiungere ogni tanto qualche elemento ad una o più sottotrame che percorrono la serie con un respiro un poco più ampio. In Lost la storia è una sola, come se si trattasse di un lunghissimo film, e tutte le vicende raccontate, compresi gli interessanti flashback sui vari personaggi, aggiungono di continuo nuovi, eccitanti elementi e spesso l'effetto è quello di una corsa su rollercoaster, tanto imprevedibili sono le svolte. Certo, può sembrare (non a me comunque) che la storia non sia velocissima, e ammetto che talvolta si noti un po' la sindrome da "soapopera" (quando sappiamo che qualcuno "che sa" potrebbe illuminarci con una semplice parola e quella parola sembra non arrivare mai), però sono tantissime le volte che gli autori mettono in bocca ai loro personaggi le domande che noi ci siamo posti solo una frazione di secondo prima, e a quel punto diventa elettrizzante sentire che qualcuno risponde (quasi sempre
).