Qualche mese fa è uscita la fan translation completa di Dai Gyakuten Saiban (aka The Great Ace Attorney).
Ho un 3DS craccato.
Che dovevo fare, esimermi? 🤷🏻♂️
Ed è stato proprio un bel viaggio.
Ci voleva, ritornare a un AA più semplice, sfrondato di tutte le meccaniche che via via si sono innestate sul tronco principale della serie per impedirle di diventare stantia.
Il gioco ci porta alla fine dell'Ottocento - in quella che per il Giappone è l'era Meiji e per l'Inghilterra l'età vittoriana - nei panni di Ryuunosuke Naruhodou, giovane studente e antenato di Phoenix Wright (che in giapponese è appunto Ryuuichi Naruhodou).
Per un capriccio della sorte, Naruhodou si ritrova a fare l'avvocato difensore a Londra in sostituzione del ben più dotato amico Kazuma Asougi. Al suo fianco una giovane assistente, giapponese anche lei, ma anche Sherlock Holmes (sì, proprio LO Sherlock Holmes) e la sua coinquilina, la giovanissima e geniale Iris Watson (wait, what?).
Il cuore del gioco è il solito mix di fasi investigative e fasi processuali, ma con un equilibrio abbastanza diverso dal solito. Il primo caso è puro processo, il secondo pura investigazione, e nei successivi le fasi di esplorazione sono generalmente brevi. Nessun processo dura più di una singola sessione, a differenza di quelli ben noti di altri episodi, che possono protrarsi anche per 3 giorni con un'investigazione prima di ogni udienza. E a mio parere, questo è un bene. La serie ha visto progressivamente snellirsi le sezioni investigative, eliminando via via il pixel hunting e il procedere per tentativi. Se ciò semplifica le cose e rende il gioco forse meno interessante per i fanatici del punta-e-clicca vecchia maniera, ogni episodio di AA resta comunque abbastanza lungo da non far rimpiangere troppo i vecchi avanti-e-indietro tra le scene del crimine e la prigione, scoprendo via via nuovi indizi da presentare a varia gente per ottenere ulteriori informazioni. Per la cronaca, in effetti, DGS mi è durato 27 ore.
Le fasi processuali si arricchiscono di elementi già introdotti in parte in PW vs Professor Layton. Durante i controinterrogatori è infatti possibile trovarsi di fronte più di un testimone, e a volte l'affermazione di uno di loro suscita una reazione in qualcun altro, che va quindi interrogato in proposito.
Inoltre, la corte britannica prevede la presenza di 6 giurati, ed è fondamentale far cambiare la loro opinione per riaprire il processo nei momenti in cui sembra ormai tutto perduto. Questa è una fase piuttosto divertente e spettacolare, che riserva sempre bizzarri personaggi e buffi capovolgimenti di fronte.
Durante le investigazioni ci ritroveremo invece a... "collaborare" con Sherlock Holmes, il quale in realtà si intrufola nelle indagini di Naruhodou quasi per caso, lanciandosi in "deduzioni" sballatissime. Al nostro avvocato giapponese il compito di correggerle in più punti, osservando attentamente i dettagli della scena da più angolazioni, per arrivare a una conclusione verosimile.
Queste scene sono il piatto forte delle investigazioni: la musica è accattivante e il teatrino messo in scena da Holmes è davvero irresistibile. Vedere per credere.
Il pubblico ministero che ci affronterà in aula ogni volta è... il conte Dracula di Castlevania.
Non vi dico altro, dai.
La fan translation è di ottima qualità, considerando che i traduttori avevano le mani quasi completamente legate.
Sarebbe stato impossibile "americanizzare" tutto quanto come è sempre accaduto con la serie regolare di AA. Naruhodou e la sua assistente sono incontestabilmente giapponesi, il primo caso si svolge in Giappone, il leitmotiv della storia è lo sbarbatello nipponico contro la grande corte di giustizia dell'Impero Britannico. Dunque non ci si potevano concedere grandi libertà, e infatti la traduzione, per quanto di ottimo livello, qualche volta può suonare un po' piatta.
Intendiamoci: questa non è una cannarsata. Qui non si cade mai nella tentazione di mantenere la sintassi giapponese, non ci sono suffissi onorifici o altre cazzate da weeb. Tuttavia, a parte alcune eccezioni come i personaggi dei bassifondi di Londra e il loro accento cockney, manca quel pizzico di personalizzazione di dialoghi e inflessioni a cui ci avevano abituati le traduzioni ufficiali. Nonostante ciò, non si ha mai la sensazione di "meglio che niente": questo è un lavoro di qualità, e chi non è in grado di giocarci in originale deve solo starsene zitto e ringraziare.
L'impossibilità di ricollegare il giapponese Naruhodou all'"americano" Phoenix Wright è sicuramente uno dei motivi per cui il gioco non ha avuto una traduzione ufficiale. Un altro motivo è che moltissimi dialoghi sono pregni di vero e proprio razzismo: siamo nell'Ottocento, e il disprezzo dei londinesi nei confronti dei nipponici non è nemmeno malcelato, bensì esibito platealmente e senza peli sulla lingua. Posso facilmente immaginare che nel clima attuale simili dialoghi, per quanto contestualizzati e scritti da madrelingua giapponesi, avrebbero ricevuto parecchie critiche e cattiva pubblicità (la gente è stupida, che ci posso fare? 🤷🏻♂️).
Un terzo motivo è sicuramente che le vendite di AA in occidente non invogliano Capcom a rischiare. AA Investigations ha floppato malissimo e già Investigations 2 non era stato tradotto; AA5 e AA6 sono usciti solo in digitale; le prospettive di vendita di DGS sarebbero risibili.
È poi un vero peccato che tutti abbiano alzato gli occhi al cielo alla vista di "Watson" interpretato da una bambina prodigio dai capelli rosa (e c'è una spiegazione anche per questo... se solo qualcuno giocasse prima di parlare!), ma nessuno abbia speso due parole in onore di Susato Mikotoba, a mani basse il miglior personaggio femminile di tutta la saga, pur di fronte alla degna concorrenza delle sorelle Fey, di Ema Skye, di Trucy e di Athena. Susato è un'assistente impareggiabile, sempre al posto giusto al momento giusto, caratterizzata alla perfezione, per nulla sottomessa nonostante l'aspetto stereotipato da donna giapponese in abito tradizionale (ma quanto sono bravi i chara designer di Capcom?). Susato ricopre contemporaneamente i ruoli di aiutante, mentore, investigatrice, sorella maggiore e spalla comica, e non ce n'è uno in cui non sia eccezionale. Sembra quasi che i giapponesi siano in grado di scriverla, una donna di valore, ma ehi, in fondo il gioco non è uscito in occidente e se consideriamo un personaggio del genere, poi come facciamo a lamentarci su Twitter che i giochi giapponesi hanno solo lolite in perizoma e lottatrici con le minne di fuori che si schiaffeggiano le chiappe per schernirci prima di combattere? Eeeeeesatto! 👉🏻
Che altro dire? Le animazioni sono fantastiche, probabilmente le migliori della saga; la musica è ottima come sempre; i colpi di scena assurdi e incredibili non mancano mai; persino il 3D serve a qualcosa.
Capcom potrà anche essere la signora incontrastata delle minestre videoludiche riscaldate, ma le riscalda troppo bene. Probabilmente in DGS non c'è nulla che non abbiate già visto e fatto in qualsiasi altro episodio della serie, eppure è migliore di altri episodi della serie. Se avete la possibilità di giocarci lo consiglio spassionatamente. Ora c'è solo da aspettare che questi bravi fan finiscano la monumentale traduzione del sequel...
