Io sono dell'idea che non sempre si può tutto ridurre a numero di trofei, specialmente in determinati sport.
Altrimenti Schumacher sarebbe il più forte pilota di tutti i tempi, per fare un esempio, cosa che, per quanto abbia grande stima di Michael, non è così.
A parte il fatto che comunque a oggi è ancora il più vincente, ma alla lunga penso che Djokovic lo supererà, essendo un fenomeno su qualsiasi superficie al contrario di Nadal che, oggi come oggi, è fortissimo ma è favorito solo sulla terra.
Federer è IL tennis, è un tennista completo, che sa giocare su qualsiasi superficie, che sa giocare qualsiasi tipo di tennis (ieri ha difeso dei punti straordinari), ha serve and volley (Djokovic ieri: ZERO) ha slice, rovescio, dritto, servizio, palla corta. Non difetta in niente. È elegante, danza sul campo da gioco, ha a 38 anni una tenuta fisica straordinaria.
A questo si aggiunga che è un signore, mai una parola fuori posto, ha sempre dimostrato il massimo rispetto per qualsiasi avversario.
Certo, mentalmente non è Nadal o Djokovic, ma secondo me proprio per il tennista che è: deve tutto alla qualità impressionante e unica del suo tennis, si affida esclusivamente a quello mentre gli altri due, per quanto dei tennisti straordinari non hanno QUEL livello di gioco e devono compensare con testa e determinazione, che spesso ha fatto la differenza.
Viviamo un'epoca del tennis dove abbiamo i TRE tennisti con più slam della storia. Qualcosa di unico. Roger ha annientato un ragazzo di talento (Berrettini) con 15 anni di meno, quest'anno è arrivato in semifinale anche al Roland Garros perdendo contro il più forte di sempre su quella superficie.
Ieri per quanto abbiamo assistiti a una partita galattica, non è finita nel migliore dei modi: era la partita che Roger doveva vincere, una fiaba a lieto fine, e secondo me in cuor suo un pizzico lo penserà anche Djokovic, nonostante goda di una vittoria contro un tennista unico.
Ad ogni modo, chiudo confermando che secondo il mio modesto parere Roger è lo sportivo per eccellenza, il migliore della storia per quello che ha vinto, rappresentato per lo sport in generale, per l'uomo che è.
Lui e Alì.