Il tennis femminile attraversa comunque un periodo di prolungata mediocrità tecnica, con il suo tentativo di “omologarsi” a quello maschile.
Chi ha un po’ di potenza (e testa, importantissima nel tennis, ancora di più nelle donne) per tenere in campo un numero sufficiente di accelerazioni entra nelle top 10.
Poi c’è qualche hobbit come la nostra Errani o la Cibulkova o la Cornet che compensa la mancanza di potenza con tanta corsa e carica agonistica o tenniste di discreto/buon talento come la nostra Pennetta (ma guardate pure la Vinci dov’è riuscita ad arrivare con il suo rovescio) che riescono ad arrivare in alto, ma sono rarità. Poi non è che il tennis da hobbit sia così bello a vedersi…
Una Navratilova in forma oggi farebbe sicuramente più fatica di quando era al top del tennis mondiale, ma le sue avversarie non ci capirebbero niente e cadrebbero in preda a crisi isteriche.