copio incollo dal sito di Ubaldo l'articolo sul match di Fognini
Fabio Fognini è diventato popolarissimo in Francia. Anche se i francesi gli hanno fatto un gran tifo contro. Ieri sera il match, trasmesso su TF1 in Prime-Time, ha avuto 3 milioni di telespettatori di media, quattro milioni di punta. E oggi l’Equipe _ come riferisce in un altro articolo anche un altro dei quattro inviati di Ubitennis qui, Claudio Maglieri _ gli ha dedicato tutta la prima pagina del secondo fascicolo, con una mega foto a colori che ritrae il momento della discussione fra Fognini. Monfils e il giudice arbitro Fransson.
Sul braccio destro di Fabio campeggia la scritta Fila…e mi immagino che gli sponsor, dopo aver magari dubitato della bontà dell’investimento sul ligure quest’anno assai poco vincente, oggi si sentano invece ben ripagati. Tutti i giornali francesi parlano del match che ha battuto tutti i record per i match giocati…al buio!
Roddick e Monfils avevano finito di giocare intorno alle 21 e 30 un anno fa sul Lenglen, Flavia Pennetta e Venus Williams (uno dei migliori match giocati da Flavia che vinse 7-5, 6-3) fino alle 21 e 46. E non si vedeva un tubo. Fognini e Monfils sono stati costretti a giocare fino alle 21 e 57. Assurdo.
La vicenda, ma non datemi del razzista che anche Nastase non lo era, mi ha fatto venire in mente Ilie e le sue battute feroci ed innocenti al tempo stesso. A Stoccolma nell’autunno 1975, giocando nel Masters alla Kungliga Halle contro Arthur Ashe (che l’ineffabile rumeno chiamava “Negroni” così come chiamava il ceco Kodes “Il Russo” per farlo imbestialire dopo che i carrarmati russi avevano invaso Praga nell’agosto ‘68, Panatta “Maccaroni” etc etc) lo “zingaro” rumeno si lamentò apertamente dell’impianto di illuminazione, alla sua maniera: “E’così scadente che riuscivo a intravedere Arthur quando veniva a rete soltanto quando sorrideva!”
E’ stato Michel Grach, il responsabile dei diritti televisivi per il Roland Garros che sono andato a trovare in mattinata, a dirmi che ci sono stati momenti in cui si sono toccate punte di 4 milioni di telespettatori. “E avevamo contro il match di calcio della nazionale francese contro il Costarica e un programma di grandissimo successo “Nouvelle Stars”…quindi è un risultato straordinario”.
A mo’ di battuta ho detto a Michel: “Ah ecco perché non volevate che il match venisse interrotto!”. Lui ci ha riso su. “In effetti alcune delle fasi finali hanno coinciso con l’intervallo della partita di calcio…”.
Ma ovviamente lui sulla decisione presa autonomamente da Stefan Fransson, giudice arbitro del torneo nonché supervisor ITF (i due ruoli non sono proprio identici) non ha avuto alcun peso.
Tutti però qui al Roland Garros, dai colleghi stranieri alla maggior parte di quelli francesi, condividono il mio giudizio: è stata una decisione assurda e sbagliata quella presa da Fransson, quali che fossero i motivi. Uomo gentile ed educato, ma di modesta personalità come sono quasi tutti i principali giudici arbitri ITF (Wayne McEwan per l’Australian open _ è lui quello che a Nantes stava per essere buttato giù dal seggiolone da Panatta _ Andrea Jarrett per Wimbledon, Brian Earlie per US open), Fransson non ha saputo gestire la situazione nonostante avesse avuto tutto i tempo per rifletterci su.
Ciò sebbene sia stato lui a segnalare a Bernardes di dare il punto di penalizzazione a Fognini sul 4 pari. “Io ho fatto quel che mi ha detto Fransson _ mi ha spiegato Carlos Bernardes, l’arbitro del match _ non potevo fare altro. Non è stata una mia decisione né interrompere il match né dare il punto di penalizzazione”. Vicino a lui la nostra giudice di linea Francesca di Massimo annuiva.
Fabio ha detto, fra l’alltro, a Bernardes nel momento “caldo”: “Io so che sei un degli arbitri migliori in giro, ma oggi stai facendo davvero un gran casino…”.
Il guaio vero l’aveva combinato Fransson che già sul 3 pari avrebbe dovuto intervenire per magari dire: “Ultimi due games e poi interrompiamo il match…” e invece sul 4 pari, anziché prendere una decisione lui stesso, ha chiesto ai giocatori se entrambi erano d’accordo per continuare. Pur sapendo che quasi mai due giocatori lo sono. Se uno si accorge che l’altro preferisce una cosa, subito fa il contrario.
Fognini sulle prime ha detto Sì, ma per un solo game. Quando Fransson gli ha detto “minimo due games, per regolamento…” allora Fabio ha detto no. Mentre Monfils continuava a dire di sì (non prevedendo che da lì a poco sarebbe stato vittima dei crampi). E il pubblico pure.
Fransson a quel punto ha preso la decisione che sappiamo, sbagliando. Poco fa, citando il titolo pubblicato da Ubitennis, Fognini, scandalo francese, sono stato intervistato da Eric Saillot di RMC (Radio Montecarlo francese) e, a ulteriore riprova del dilettantismo di certe decisioni, gli ho citato anche la programmazione di oggi.
Si sapeva, infatti, da ieri che le previsioni meteo per oggi erano pessime, eppure la partita di Rafa Nadal on Zeballos è stato programmata come ultimo match odierno: era evidente a tutti che non sarebbe mai sceso in campo. Difatti il suo match è stato annullato. Ora, gli toccherà rinunciare a un giorno di riposo, a giocare due giorni di fila. Rispetto a Federer è stato svantaggiato. Di solito è la prima cosa cui un giudice arbitro deve stare attento. La testa di serie n.1 e la n.2 devono precedere, quando possibile, di pari passo. E soprattutto si deve “proteggere” il giocatore che sta nella metà tabellone che ha preso il via un giorno dopo.
Il clan del maiorchino non era per nulla contento.
Tornando al match Fognini-Monfils…, illuminato solo dalle luci delle telecamera di TFR 1, ho atteso mezz’ora che Roger Rasheed, l’allenatore australiano (ma di genitori libanesi..mi ha detto lui) di Monfils smettesse di parlare al telefonino per chiedergli qualcosa. Ci avevo parlato anche durante il match fra Fognini e Massu…, ma stavolta mi ha dribblato: “Possiamo parlarne quando la partita sarà finita? Ora è ancora in corso…”
Per finire, dopo avervi riferito che Fognini è piaciuto molto, moltissimo a tanti addetti ai lavori (“Ma che talento, ma quanto è bravo! Certo se fosse un po’ più disciplinato tatticamente, se non giocasse tutti i punti in modo disuguale…sembra uno junior…” sono i commenti più comuni), sono piaciuti meno i due genitori dei due protagonisti. Rufin Monfils, papà di Gael, intervistato da Nelson Monfort della tv francese quando Fabio ha vinto il terzo set 7-5 e sembrva potesse rimontare (come poi avrebbe fatto…) ha commentato lì per lì: “No, no, non è un problema…E’ solo un po’ d’allenamento per il suo prossimo match”.
Fulvio, papà Fognini, invece è stato più volte inquadrato dalla tv, anche da Eurosport quindi, mentre ne diceva di tutti i colori all’indirizzo di questo e quello, con labiali facilmente intelligibili anche ai…non sordomuti. Ora gli hanno consigliato di non sedersi più in favor di telecamere…Io papà Fognini lo conosco bene. Mi è pure simpatico. Però il self-control non è mai stato una sua prerogativa.
Ubaldo Scanagatta
ora fognini ha recuperato conduce 6-5 al quinto set.
speriamo.
edit 7-6 per fognini.
edit 8-7 per fognini
edit 9-7 fognini batte Monfils. grande