Autore Topic: [NDS] Another Code  (Letto 3542 volte)

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Offline Kiki76

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[NDS] Another Code
« il: 23 Ago 2005, 03:27 »
Alla vigilia del quattordicesimo compleanno, Ashley, una ragazzina nippo-americana cresciuta con la giovane zia Jessica, riceve in dono un misterioso pacco privo di mittente. All'interno un apparecchio elettronico chiamato Das e un messaggio enigmatico del padre, fino a quel momento creduto morto, che la invita sulla piccola isola di Blood Edward. Giunte sul posto in battello, Ashley e Jessica non trovano nessuno ad attenderle, e quando anche anche la zia scompare nel nulla, la ragazzina decide di partire personalmente in esplorazione. Fatti i primi passi in solitaria, incontreremo D, il fantasma di un bambino morto tragicamente sull'isola negli anni '40 e alla disperata ricerca del suo passato. Quale legame c'è tra D e la dinastia degli Edward, la famiglia che visse in quei luoghi 50 anni prima? Quale mistero c'è dietro la morte della madre di Ashley e la scomparsa del padre? Cos'è veramente lo strano apparecchio chiamato Das? Questi e altri interrogativi attendono una risposta lungo i sei capitoli del gioco (più un breve epilogo).

"Per conservare le cose nel cuore, basta ripassarle di tanto in tanto". Con queste parole, il vecchio capitano del battello battezza la nostra avventura. E possiamo considerarle il manifesto che gli sviluppatori di Cing rivolgono idealmente anche al giocatore. Another Code è un viaggio nella memoria "tout court", tanto dei protagonisti digitali quanto nostro, un ripasso delle amate avventure punta e clicca, regine decadute della scorsa decade, compresso in una cartuccia di pochi centimetri.

La natura particolare del DS ha permesso agli sviluppatori di adottare una serie di soluzioni insolite. La scena viene ripresa su entrambi gli schermi, proponendo un 3D con visuale a "volo d'uccello" per il touch screen e una serie di immagini fisse prerenderizzate per lo schermo superiore. Quando si passa ad esaminare un oggetto nel dettaglio, ecco che l'immagine statica compare anche sullo schermo inferiore, in modo da interagire via pennino. Se muovere Ashley con la croce direzionale o puntando sul touch screen è parimenti comodo, è nell'utilizzo dell'interfaccia utente che il DS gioca in casa. Pochi tocchi mirati e possiamo osservare, scattare foto, manipolare, dialogare, il tutto con estrema rapidità e naturalezza.

Tecnicamente Another Code si attesta su buoni livelli: tralasciando qualche texture mal realizzata, il motore 3d restituisce la scena con dovizia di particolari e fluidità, permettendosi anche qualche tocco di classe come la luce che filtra dalle finestre o il lento ondeggiare delle tende mosse dal vento. Le immagini statiche hanno invece notevoli rimandi alle atmosfere oniriche di Myst, contribuendo non poco a restiture il senso di abbandono e di mistero che serpeggia tra i viottoli dissestati dell'isola e nelle stanze polverose di villa Edward. Promosso anche il character design di scuola nipponica, con particolare menzione per i tratti acerbi e vagamente malinconici della giovane protagonista.

Sul fronte effetti sonori, buona è la riproduzione dei passi sulle varie superfici, mentre alcuni "rumori" non sembrano particolarmente azzeccati.
Musiche ridotte all'osso e a tratti ripetitive, sebbene un paio risultino paradossalmente orecchiabili e appropriate al ritmo compassato dell'esplorazione.

Ottima la trama e i dialoghi orchestrati dal duo Cing\Nintendo, sempre in bilico tra le pulsioni intimiste e adolescenziali di Ashley e i fumosi ricordi di un passato tragico. Unica sbavatura degna di nota è il primo dialogo tra la fanciulla e D, ai limiti della comicità involontaria. Il peggior difetto di Another Code risiede però nella sua brevità, visto che, complice una difficoltà decisamente bassa, è possibile portare a termine l'avventura in 6\7 ore, e anche dopo averla finita per la seconda volta (essenziale per comprendere la storia di D e degli Edward), difficilmente il timer andrà oltre le 12 ore. Ciò non toglie che molti degli enigmi presentati si adattino efficacemente alle caratteristiche del DS e che in un paio di casi i programmatori abbiano sfiorato la genialità, tanto da abbattere la barriera tra gioco e realtà.

In definitiva, apprezzare Another Code è questione di cuore, di saper riscoprire in meccaniche parzialmente innovative il sapore antico di vecchi amori. Di tempi in cui pirati, tentacoli verdi e bikers solitari erano la scusa per attivare qualche neurone nelle notti d'estate.

Se dovesse capitarvi tra le mani,magari usato,provate a dare retta al capitano: "Per conservare le cose nel cuore, basta ripassarle di tanto in tanto....". Forse è ora di farlo.
cribacchino su: www.ludus.it
 "Dove c'è rivoluzione,c'è confusione e dove c'è confusione,un uomo che sa quello che vuole,c'ha tutto da guadagnarci"  "Quando ho iniziato ad usare la dinamite,credevo in sacco di cose,tutte  quante...ed ho finito c