Spanglish è una porcata, e se avete un po' di pazienza vi spiego anche perché.
Perché c'è Adam Sandler, che è un bravissimo attore sia comico che drammatico (personalmente lo adoro), ma il film non fa né ridere né soffrire. Il suo talento è preso e gentilmente buttato nel cesso, visto che il suo personaggio è assolutamente bidimensionale.
Perché dura tanto, troppo per essere una commedia preconfezionata in atmosfera protetta. E nonostante questo, la sceneggiatura è incompleta, lacunosa. Clamoroso il fatto che all'inizio venga introdotto un personaggio presumibilmente importante come il figlio del protagonista per poi abbandonarlo al suo destino per tutto il film, e ripescarlo solo alla fine. Mah, misteri del montaggio, suppongo.
Perché il doppiaggio è abbastanza bruttarello. Ma a parte questo, è esilarante il fatto che i personaggi messicani abbiano sì un accento "strano", ma che questo accento non sia messicano. Sembra di tornare indietro ai tempi in cui le doppiatrici italiane strascicavano la esse peggio di Wanna Marchi.
Perché è la solita commedia sull'integrazione e sugli stereotipi. Per fortuna ci risparmiano il lieto fine. Ma non vi rimborseranno i soldi del biglietto, per cui statevene a casa.
Pensiero della sera. Caro Adam, in questo film ti ho visto ingrassato, imbolsito, spento. Non voglio perderti. Leggi i copioni prima di firmare. E se non li leggi tu, cambia agente.