Autore Topic: Giappone e Ultraviolenza  (Letto 1363 volte)

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Offline logiq

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Giappone e Ultraviolenza
« il: 25 Mag 2005, 23:30 »
ciao!
stavo leggendo l'anteprima dell'insulso Kenka Bancho su TFP, quella che viene definita la rivisitazione orientale di GTA, ovvero un gioco in cui si impersona uno yakuza che deve compiere la sua brava scalata sociale.. e devo dire sono rimasto un po' perplesso

quoto:

Citazione
E' parecchio tempo che gli sviluppatori giapponesi provano a interpretare a modo loro la filosofia alla base di GTA, ma la difficoltà di un simile compito sembra amplificata dalla paura di urtare la sensibilità del pubblico del Sol Levante.

Spike non è certo andata per il sottile con il violent Way of the Samurai, ma è fuor di dubbio che l'ambientazione feudale abbia reso più accettabile gli spargimenti di sangue digitale di cui il titolo abbondava.


ora, a me sembra che i giapponesi (o forse gli asiatici in genere) , nell'arte, abbiano molti meno problemi di noi a rappresentare scene anche di estrema cruenza.. penso per esempio al film Ichi the killer, a Battle Royale, a Tokyo Decadence, a manga come Gantz, L'Immortale.. Insomma, parliamo di un paese dove hanno pensato fabbricato e venduto il portacellulare di Cannibal Holocaust, con la dolcissima immagine di una donna con un palo che le entra in culo e le esce dalla bocca..

(certo) cinema orientale è noto per la sua violenza cieca, folle, devastatrice, per i bagni di sangue, il sadismo, il gore..

perché allora dovrebbero scandalizzarsi di fronte a un gioco come gta?

illuminatemi plz! :)

logiq

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Giappone e Ultraviolenza
« Risposta #1 il: 26 Mag 2005, 12:00 »
bella domanda ci avevo pensato anche io e anch'io non so dare una risposta..

Paolo
a fase REM è il cervello che si svaga mentre il corpo si riposa

Offline mog_tom

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Giappone e Ultraviolenza
« Risposta #2 il: 26 Mag 2005, 13:11 »
Non hanno censurato anche le decapitazioni di ninja gaiden per xbox, di recente?

Kenka Bancho si preannuncia insulso, ma magari sarà sul serio il nuovo kunio...
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline AIO

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Re: Giappone e Ultraviolenza
« Risposta #3 il: 26 Mag 2005, 14:44 »
Citazione da: "logiq"


Citazione
E' parecchio tempo che gli sviluppatori giapponesi provano a interpretare a modo loro la filosofia alla base di GTA, ma la difficoltà di un simile compito sembra amplificata dalla paura di urtare la sensibilità del pubblico del Sol Levante.

Spike non è certo andata per il sottile con il violent Way of the Samurai, ma è fuor di dubbio che l'ambientazione feudale abbia reso più accettabile gli spargimenti di sangue digitale di cui il titolo abbondava.


ora, a me sembra che i giapponesi (o forse gli asiatici in genere) , nell'arte, abbiano molti meno problemi di noi a rappresentare scene anche di estrema cruenza.. penso per esempio al film Ichi the killer, a Battle Royale, a Tokyo Decadence, a manga come Gantz, L'Immortale.. Insomma, parliamo di un paese dove hanno pensato fabbricato e venduto il portacellulare di Cannibal Holocaust, con la dolcissima immagine di una donna con un palo che le entra in culo e le esce dalla bocca..

(certo) cinema orientale è noto per la sua violenza cieca, folle, devastatrice, per i bagni di sangue, il sadismo, il gore..

perché allora dovrebbero scandalizzarsi di fronte a un gioco come gta?


Come dici tu,
i nippo hanno concetti morali di sesso-violenza-morte differenti dai nostri, non dimentichiamoci che i manga erano visti (e forse ancora oggi) in Occidente sopratutto come fossero hentai, anche cose tipo Ranma o Orange Road.
Non dimentichiamoci nemmeno le censure al primo Resident Evil, le minacce di amputazione alle sessione del bordello di Wall Market in FF7, questo soltanto per quanto riguardo i videogames.

Ma oggi? Cosa è cambiato?
Leon decapitato solo nelle versioni usa e pal di RE4, Ninja Gaidem censurato per il pubbilco giapponese.

I casi sono due: o la morale dei nippo tenta di occidentalizzarsi, oppure la nuova generazione dei teenagers giapponesi sono molto più suscettibili alla viulenza e al gore (no, il governo USA non c'entra niente... :lol: ), cosa che non credo affatto personalmente.
Mentre noi ci comportiamo sempre della serie "dopo il primo scandalo niente fa più scandalo", i jap che cosa hanno in mente?
Mostrare una facciata, penso, in linea con la sopravvivenza sociale della terra del Sol Levante.

Considero i videogames un'immane perdita di tempo, un veicolo di fuga dal reale, nonché un pericoloso generator

Offline Void

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Giappone e Ultraviolenza
« Risposta #4 il: 03 Giu 2005, 00:43 »
Per i videogiochi è un po' diverso, le case che producono hardware evitano da sempre di distibuire prodotti che possono essere nocivi per l' immagine della loro console. Per gli altri media questo problema non sussiste.
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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