Attack on Titan è la migliore serie anime degli ultimi 10 anni.Ok, ho fatto un rewatch di SnK.
Mi sono trovato impelagato in una disussione con un amico che era iniziata con l'idea
"Sono un ragazzo di 13 anni e voglio uccidere Dio" che è la base del 110% delle storie di videogiochi JRPG. Mentre si discuteva del più e del meno, si è finiti a parlare di Shingeki no Kjojin o Il Gigante d'Attacco o ancora, Il Gigante dell'Avanzata, manga e poi anime che questo mio amico aveva appena finito, in uno sfogo di BINGE watching veramente duro.
A margine, avete mai notato che i consigli sull'intrattenimento, da serie tv, a videogiochi, davvero di rado viene seguito dai nostri amici? Durante il periodo di massima popolarità di una serie, è normale decidere di vedersela, ma quando qualcuno ci consiglia qualcosa, prima che questo prodotto non raggiunga il suo naturale climax, non avviene quasi mai che il nostro consiglio sia seguito. Avevo letto (e leggo) il manga, sono anni che gli dico:
- Leggilo, è una figata!
- È il manga meno manga della storia dei manga!
- È l'Evangellion 2.0!
- Isayama è un cazzo di genio! 111!
- Non è un maledetto shonen!
Niente oh, poi questo mi telefona a mezzanotte di due giorni fa, voce tremolante, in evidente stato di agitazione:
"Ho finito..L'Attacco...l'anime...terza stagione, parte 2...""E quindi?" - gli dico io con aria di nonchalance...
"beh...OFFRITE I VOSTRI CUORI!" Ok, ho capito che il suo l'ha offerto sul serio.
Dopo una lunga chattata, ho riguardato qualche pezzo di questa serie, poi un qualche episodio sparso, e alla fine, l'ho rivista quasi tutta, a bocconi. Trovo che sia una serie incredibile da ogni punto di vista, non solo quello qualitativo. Sembra TwinPeaks che incontra Evangellion, che strizza l'occhio a Go Nagai e George Martin. La trovo una serie anime semplicemente superba, nelle tematiche, mai banali, mai affrontate con demagogia, mai a favore di spettatore, per così dire. Invece sono profonde, complesse, uniche, ben strutturate, o semplicemente, fin troppo umane (un coacervo di tematiche esistenzialiste e non solo).
Anche questo mio caro amico era molto scettico sulle prime, non è un grande otaku-animato (come dice solito lui, scherzando) ne vede solitamente pochi, e quelli che vede, lo convincono sempre poco. Altri si rivelano enormi perdite di tempo. E ha ragione. il 95% delle produzioni anime, sono autentiche perdite di tempo. Si rilevano investimenti che alla lunga non solo non lasciano nulla, ma riprendendo qualche vecchio motto di questo forum che era in auge
"Meglio scopare che guardare una serie anime a trent'anni"E del resto, come posso non dargli ragione, sulla linea generale almeno?
Sono ANNI che gli anime sono impostati sempre allo stesso modo, sono anni che abbiamo a che fare con "prescelti" "eredi del sangue divino" "super maghi imbattibili, poiché figli del super stregone di Elaria" oppure "Re dei Pirati" con l'hado del conquistatore e ben peggio, si pensi agli Harem~boy.
Spesso seguono sempre lo stesso schema, gli eroi sono coadiuvati da ragazzine che starnazzano, ma che poi si innamorano, poi ci sono insopportabili mascotte animalesche, antagonisti con l'indissolubile ciuffo ribelle che copra metà faccia, che poi diventano puntualmente amici...il classico diagramma degli shonen è sempre uguale, sfido io.
Non appena vide i tre protagonisti, mi lancio delle maledizioni.
"Ecco sempre il solito...mah, scommetto che la tizia è fortissima"In effetti non c'era andato lontano con Mikasa, ma AOT evade agilmente da questa formula precostituita, dopo sole 2 puntate, a meno di essere in possesso di un alto tasso di miopia, bisogna riconoscergli una ventata di novità anche nel linguaggio che usa, come lo usa, come si esprime, come gioca abilmente tra mistero, elemento shonen, caratterizzazione dei personaggi, e alcune trovate veramente astute, che si susseguono senza sosta, penso ad esempio all'idea militarista di fondo, il milite ignoto, la tematica romeriana, il genetismo, troppa roba, davvero. AOT è una amalgama perfettamente bilanciata, perfettamente oliata, narrata attraverso abili astuzie, un arco narrativo che spinge il racconto in avanti ed indietro, senza perdere mai coerenza, lasciandoti a bocca asciutta quando deve, come solo le migliori serie possono fare, mentre quando vuole darti informazioni, non si limita a vagheggiare in stile classico shonen, tutt'altro, è qualcosa di veramente ben fatto. Ogni evento, ogni puntata, ogni capitolo del manga non è un ondivago racconto che sai che diverrà, in un prossimo futuro, un racconto più organico solo quando il mangaka, forte del suo successo editoriale, vorrà FINALMENTE raccontare qualcosa di nuovo, senza perdersi uscire dal classico "momento shonen" (più poteri, più nemici, più serialità)
Assolutamente no. AOT è una storia completamente già pensata, finale escluso, poiché Isayama punterebbe per una volta ad un finale più per i lettori che per lui. Una scelta celebrativa per omaggiare noi lettori. E anche perché se lo dovesse finire come vuole lui, probabilmente mi deprimerebbe più di Devilman, che sta ai top nella mia visione.
Però ecco cosa non mi aspettavo.
Facendo il rewatch, riguardando le puntate, e sapendo come procede il manga, ho notato emergere dei dettagli unici. Che mi hanno sconvolto, non voglio essere più preciso, perché non so se seguite la serie, o leggete il manga. Ma vi assicuro che sentire rivelazioni quando meno te lo aspetti, come sentire "È stato il maggiordomo" (es) sconvolge un pochino.
Attack on Titan è la migliore serie degli ultimi 10 anni.