IMO è una precisa scelta poetica e la trovo anche assai funzionale ai contenuti. Il concetto del volo esprime libertà e guardare dall’alto i giganti sarebbe una prospettiva che stride con quel senso di oppressione proprio dell’opera.
Sono esseri immensi che ridimensionano e oscurano le prospettive umane (compresi lo sviluppo, la scienza, la voglia di scoprire ed evolversi).
Durante la prima irruzione dei giganti, Eren si rende conto che gli uomini vivono come “uccelli in gabbia”, questo tema viene ripreso pure nel testo di Guren no Yumiya, la prima opening, con quel “gli uccelli caduti anelano l’arrivo del vento”.
L’umanità è decaduta, chiusa fisicamente e mentalmente nell’oscurantismo, guarda al cielo con timore, striscia sulla terra e si rintana. Finanche il dispositivo per il movimento tridimensionale abbisogna di un appiglio terreno per funzionare.