C'è il topic per gli anime in TV, c'è il topic per gli anime datati, c'era il topic per gli anime di Panini video però mi pare manchi un topic dove discutere di anime che non siano mai arrivati in Italia, quindi ho pensato di ribatezzare il topic della Panini video (che di suo era abbastanza limitato) anche perchè non credo di essere il solo a guardarmi anime ancora inediti qui da noi (mi pare che nel forum ci siano anche un paio di fansubbers) e penso sia interessante scambiarsi pareri e consigli.
Parto io allora, recentemente mi sono ridato agli anime e mi sono divorato delle serie che ho trovato davvero valide:
Paranoia Agent (2004)
Serie di 13 episodi che rappresenta l’esordio di Satoshi Kon (Perfect Blue, Millenium Actress, Tokyo Godfathers) nel mondo televisivo. Un misterioso ragazzino armato con una mazza da baseball d’alluminio è l’autore di una serie di brutali attacchi a ignari passanti. La polizia si mette sulle sue tracce ma l’impresa è ardua anche perché sembra che dietro a questi attacchi si celi qualcosa di misterioso.
Questa serie nasce come ‘raccoglitore’ per tutta una serie di idee che Satoshi Kon non era riuscito a inserire nei suoi precedenti lavori e che non si prestavano ad essere sviluppate in progetti autonomi. La cosa è particolarmente evidente nella prima metà della serie dove ogni episodio segue la storia di un personaggio diverso che magari finora s’era visto come comprimario negli episodi precedenti. Questo permette a Kon di cambiare da un episodio all’altro il tono e il tipo della storia e di raccontare con occhio critico vari aspetti della società moderna. Negli ultimi episodi della serie però si abbandona questa tecnica per tirare le fila della trama generale in modo abbastanza canonico.
Tecnicamente è una serie superba non solo per l’ottima regia ma anche per il carachter design accuratissimo e realistico (simile a quello di Perfect Blue). Interessante l’idea di cambiare lo stile di disegno per sottolineare particolari situazioni. Tra tutte queste trovate spicca il geniale mondo bidimensionale che compare nelle ultime puntate.
Questa serie è di prossima pubblicazione per la Panini Video, ma già adesso è reperibile in cofanetto su play.com a circa 52 €, prezzo decisamente interessante.
Gasaraki (1998)
Serie in 25 episodi della Sunrise. Siamo in un vicino futuro e il gruppo industriale della famiglia Gowa sta sviluppando per l’esercito Giapponese un nuovo mezzo da combattimento: la Tactical Armor (praticamente il Mobile Suit alla Gundam). Dietro a questa nuova arma si nascondono i propositi decisamente ambiziosi della famiglia Gowa decisa a ripristinare i fasti del suo antico e misterioso passato. Protagonista della serie è Yushiro Gowa, strumento dell’ambizione della sua famiglia per cui svolge il doppio ruolo di pilota di TA dalle doti straordinarie e soprattutto di invocatore. Infatti da anni i Gowa cercano di invocare per motivi misteriosi una potente entità ultraterrena.
La storia si sviluppa su due piani ugualmente importanti, da un lato si seguono le trame politiche che vedono protagonista la famiglia Gowa, dall’altro le vicende di Yushiro che vuole fare luce sul suo ruolo e sul suo passato.
La serie si caratterizza soprattutto per una trama decisamente complessa ma ottimamente congegnata e per la presenza di argomenti molto inusuali per una serie anime. Infatti per tutta la durata della serie accanto alle parti di pura azione e alla vicenda di Yushiro che non si discostano molto dai canoni del genere viene dato grande spazio alla parte fantapolitica con numerose riflessioni di carattere etico-politico. Si tratta di una scelta originale e decisamente coraggiosa che la distacca dalla quasi totalità delle serie robotiche.
I combattimenti tra mech sono comunque numerosi e ottimamente coreografati con una chiara ricerca di realismo. Molto interessante anche il ruolo dei piloti che in molti frangenti sembrano più cavie da laboratorio che veri e propri soldati. Durante le operazioni infatti i loro parametri vitali sono costantemente monitorati dal centro operativo che per regolarli può disporre durante il combattimento l’iniezione di particolari sostanze chimiche (stimolanti, calmanti, antidolorifici, …)
Il mecha design e l’animazione sono più che discrete considerando che si tratta di un prodotto di ben 8 anni fa. Dal punto di vista grafico si paga forse la scelta di volere puntare molto sul realismo delle ambientazioni. Graficamente infatti la serie appare abbastanza monotona e poco accattivante, soprattutto per la scelta di colori spenti e poco vivaci. La ricerca del realismo si traduce anche in interessanti scelte tecniche per cui spesso si vede lo svolgersi dell’azione tramite le immagini delle telecamere delle TA con tanto di rumore video, oppure sugli schermi del centro operativo che guida le missioni delle TA.
Serie a suo tempo (ormai saranno passati 6-7 anni …) annunciata dalla Dynamic, speriamo che prima o poi la pubblichino anche se ormai ci credo poco
Gankutsuou (2004)
Serie in 24 episodi dallo studio Gonzo ispirata al romanzo di Dumas ‘Il conte di Montecristo’ rivisto in chiave fantascientifica. Siamo infatti 3000 anni nel futuro e il giovane nobile Albert Morcerf in vacanza sulla Luna incontra l’enigmatico Conte di Montecristo. Albert ne rimane ammaliato e quando il Conte si trasferirà a Parigi (dove Albert vive con la sua famiglia) lo introduce nell’alta società parigina. Il misterioso Conte cela però un sinistro disegno di vendetta che stravolgerà la vita di Albert, dei suoi amici e delle loro famiglie.
La serie si sviluppa su due livelli: da un lato la meticolosa vendetta del Conte, dall’altro il processo di crescita del giovane Albert e dei suoi amici da giovani ricchi e ingenui a persone adulte e indipendenti. Il ritmo è abbastanza lento per i primi ¾ della serie in cui vengono introdotti i numerosi personaggi e in cui il Conte dispone pazientemente le pedine per la sua vendetta. Nelle ultime puntate però quando scatta la vendetta del Conte si viene catturati da un turbinio di eventi ed emozioni in una serie di colpi di scena per la verità decisamente telefonati ma non per questo meno efficaci, anzi il pathos raggiunge vette altissime (su tutte il punto di eccellenza è l’episodio del duello, il 18 ).
La caratterizzazione dei vari personaggi è ottima. Su tutti ovviamente (il poter basarsi sul lavoro di Dumas è un vantaggio non da poco) spicca il personaggio del Conte: calcolatore freddo e inesorabile nel suo proposito di vendetta, terribilmente affascinante per i suoi modi ma anche per la sua doppiezza.
La veste grafica della serie è stupefacente grazie all’inedito e geniale uso della computer grafica. Infatti qui non viene usata solo per mecha design o effetti speciali, ma praticamente per tutte le ‘texture’ del mondo della serie: vestiti, tappezzeria, persino i capelli. Il mondo di Gankoutsou diventa così un orgia di colori e arabeschi che ipnotizza lo spettatore. E’ una scelta decisamente innovativa e spiazzante che si ama o si odia. Innegabilmente però è decisiva nel creare un’atmosfera sfarzosa ed esotica, perfetta per la serie.
Questa serie è di prossima pubblicazione per la Yamato Video