Autore Topic: Dove comincia la vita e dove comincia la morte  (Letto 9462 volte)

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Offline Classic Amiga Man

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #45 il: 14 Nov 2008, 21:15 »
Mio zio, buonanima, andava in giro con la bombola dell'ossigeno per alleviare una brutta malattia che lo colpì diversi anni fa.
Nella sua semplicità affrontò più volte l'argomento con la famiglia e la sua risposta era sempre:"E se dopo un'ora che sono morto trovano la cura in America?".
Ecco, questo è un blocco che non riesco a superare.

Morì molti anni dopo e si godette anche un nipotino che altrimenti non avrebbe conosciuto.


Offline naked

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #46 il: 14 Nov 2008, 21:24 »
ok, cam.
quello che dico io è che una persona che sta male, deve avere la possibilità di scegliere.
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline Classic Amiga Man

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #47 il: 14 Nov 2008, 21:29 »
Certo, ma occhio a non confondere lo "scegliere" con "staccare la spina/togliere l'alimentazione".
Che ne sappiamo noi di quello che vuole scegliere e da vivo e vegeto non vale.

Offline naked

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #48 il: 14 Nov 2008, 21:40 »
Certo, ma occhio a non confondere lo "scegliere" con "staccare la spina/togliere l'alimentazione".
Che ne sappiamo noi di quello che vuole scegliere e da vivo e vegeto non vale.

la "spina" o "sondino" vengono staccati quando sei in stato irreversibile.

che senso ha tenere una persona in "vita" per 17 anni in questo stato?
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline Classic Amiga Man

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #49 il: 14 Nov 2008, 21:47 »
La speranza che si riprenda ti direbbe una madre, la stessa che vorrebbe anche la fine delle sofferenze del proprio figlio.
Non c'è risposta, nè da una parte nè dall'altra, a meno che non si trovi una prova schiacciante.
Io non sono riuscito col mio cane, figurarsi per dei cari.

Offline MrSpritz

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #50 il: 14 Nov 2008, 23:04 »
La speranza che si riprenda ti direbbe una madre, la stessa che vorrebbe anche la fine delle sofferenze del proprio figlio.
Non c'è risposta, nè da una parte nè dall'altra, a meno che non si trovi una prova schiacciante.
Io non sono riuscito col mio cane, figurarsi per dei cari.

E quello che intendevo anche io.
Ma pensandoci bene la cassazione ha deciso bene, non sapendo lascia la libertà della decisione morale al singolo.
A certe cose con la razionalità pura non ci si arriva...
Certo che la Chiesa è profondamente ipocrita in questo senso, ma se dicesse "non so" tutta la sua costruzione cadrebbe miseramente, se s'impicciassero solo di metempsicosi come dovrebbero!

Offline marco_zell

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #51 il: 16 Nov 2008, 20:45 »
La speranza che si riprenda ti direbbe una madre, la stessa che vorrebbe anche la fine delle sofferenze del proprio figlio.
Non c'è risposta, nè da una parte nè dall'altra, a meno che non si trovi una prova schiacciante.
Io non sono riuscito col mio cane, figurarsi per dei cari.
Quello che non sei riuscito a fare tu con il tuo cane non è detto che non siano riusciti altri.
Perchè privare anche gli altri? Oppure perchè condannare le scelte degli altri?
« Ultima modifica: 16 Nov 2008, 20:49 da marco_zell »
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Offline Classic Amiga Man

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #52 il: 16 Nov 2008, 21:10 »
Ti potrei rigirare la domanda.
A mio modestissimo avviso, la soluzione si avrà quando la scienza, la civiltà, la religione, concorderanno sul "Punto di non ritorno", prima ognuno può portare tesi e antitesi a giudizio.

Stoppo subito gli atei di TFP su "religione":volenti o nolenti si incappa in famiglie che in qualcosa credono, quindi assume un ruolo fondamentale.

Riguardo all'esempio, personalissimo, del mio cane, beh non ero solo io, ma anche i miei e, per ultima, la stessa veterinaria che ha una sua metodologia, la quale prevedeva di non fermare la vita di Sam ancora per un po', cosa che per me era straziante a livelli immani.

Offline MrSpritz

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #53 il: 16 Nov 2008, 22:41 »
CAM però non si tratta di credere oppure no.
Anche perchè di religioni che diano una risposta ad un problema che è figlio della nostra evoluzione tecnologica non ce n'è una.
Siamo arrivati ad un punto tale che è l'uomo stesso a essere Dio e a dettare la morale, il problema è evitare il delirio d'onnipotenza.
Sono convinto che non si possa arrivare ad una soluzione con il semplice ragionamento, abbiamo dei limiti purtroppo.


Offline MrSpritz

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #55 il: 17 Nov 2008, 10:08 »
Io sì, altrochè.

E che studiare Pascal mi sta facendo male.
Quando dice che l'unica certezza è che prima o poi ci copriranno la testa con della terra e tutto finirà poi penso allo stato vegetativo e penso che nemmeno questa è più una certezza.

Offline Classic Amiga Man

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #56 il: 17 Nov 2008, 12:39 »
L'importante è avere un pensiero proprio, non fare proprio quello di altri, anche se aiuta avere una visione d'insieme.

Offline Xibal

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #57 il: 17 Nov 2008, 14:45 »


Il discorso di dire "noi la vediamo come umani" e' del tutto inutile,
non potendoci infilare in un gatto o un cane.

E invece un'altra delle peculiarità esercitabili dall'uomo è proprio la capacità di mettersi nei panni altrui, cosiddetta compassione.
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Offline Xibal

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #58 il: 17 Nov 2008, 14:54 »

Io ho avuto un cane che si è lasciato morire di crepacuore perchè era morta la sua compagna, ma non lo ha fatto "razionalmente". Non sapeva che avrebbe cessato la sua esistenza comportandosi in un certo modo, semplicemente è stata una risposta emotiva causata da un fatto esterno che ne ha scombussolato i meccanismi di istinto->fame->sopravivenza tra le altre cose.
Tutto qua.

Scusa, ma la differenza tra un cane che si lasci morire per il dolore di una perdita, e un uomo che decida di fare lo stesso, sarebbe che l'uomo lo puoi convincere a non farlo e il cane no?
Come fai a sapere che il cane non sappia di morire adottando esattamente un comportamento contro la sua sopravvivenza, cioè che non abbia bisogno di essere spiegato razionalmente, perchè già istintivamente appreso e percepito?
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Offline Xibal

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Re: Dove comincia la vita e dove comincia la morte
« Risposta #59 il: 17 Nov 2008, 15:01 »
Citazione da: Zolfo
Per intendersi un metodo del genere porterebbe alla "uccisione" di n potenziali vite che però potrebbero servire a far vivere un proporzionalmente maggior numero di persone o neonati che morirebbero per cause incurabili.
Si tratta di evitare in entrambi i casi la morte di una persona, tutto sta nello scegliere uno o l'altro, e fra i due quello che ci appare meno "vivo" è sicuramente una cellula fecondata.

questa, però, mi appare una prospettiva da...lemmings. adatta ad al qaeda ma non all'europa occidentale.
Eppure è proprio così che funziona, tu stesso hai parlato di darsi un criterio.
Questo ne è uno, e non è meno coerente di quello che voglia salva la vita a tutti i costi, anzi, ne svela tutte le contraddizioni.
Salvare una vita per esempio si dice sia importante perchè quella vita potrebbe essere importante per l'umanità, dunque nello scegliere tra la vita esistente e quella che sarà, come sapere quale delle due sarà più incisiva sul mondo?
Facciamo finta che la cellula staminale avrebbe dato vita ad uno scienziato in grado di scoprire il segreto dell'immortalità, non sarebbe una ironia tipica del destino che venga sacrificata proprio per utilizzarne il segreto, già nelle nostre mani, cioè le cellule staminali?
Questo è uno dei tanti drammi dell'uomo, proprio l'autocoscienza che lo ponga di fronte ad interrogativi spesso capaci solo di allontanarlo dalla pura e semplice verità.

Che in molti casi non è dissimile dal lasciarsi morire per la dipartita della persona amata.
Secondo me ovviamente,che altrettanto ovviamente in un post zeppo di frasi come "verità", è una ennesima dimostrazione delle contraddizioni che ci contraddistinguono(il termine non è un caso, ciò che definisce il creato non è che una polarità di opposti infondo).
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