Vabbe' gli darò un'occhiata tramite le scans di Omanga e vediamo
Hmm guarda mi sembra che Omanga si sia da tempo arenato sui primi episodi del secondo tankobon, il ché vuol dire che non riesci a farti un’idea completa dell’opera dato che Dorohedoro prende letteralmente il volo dal terzo volume. Magari, aspetta le scans successive e poi decidi.
A proposito di Omanga, dai un’occhiata a
Leviathan con testi di Eiji ‘MPD Psycho’ Ohtsuka e disegni dell’ottimo Yu Kinutani. Un’opera IMHO molto promettente che tra qualche giorno verrà serializzata in Italia da D!.
Se ti piacciono il tratto di Kinutani (secondo me bravissimo) e Devilman allora ti consiglio caldamente i sei volumi di
Amon (già tutti usciti) e il volume unico
Strange Days (in fumetteria dalla prima settimana di Agosto) che fanno luce in maniera eccezionale sulle ultime battute dell’opera diabolica di Go Nagai e sulle origini del demone che ha posseduto Akira Fudo.
Daydream ... l'ho iniziato e per ora non è male anche se ancora non l'ho inquadrato... di certo non è uno shonen e già è un bene... l'avrei reso un po' più cupo.. ma forse migliora con il tempo (speriamo...)
Di
Teizokurei Daydream ho visto i quattro OAV e li ho trovati abbastanza interessanti. Poiché dovevo recensirli per Digital Japan mi sono scaricato qualche scan per dovere di documentazione e anche a me è parso che l’opera ne avrebbe guadagnato se avesse avuto tinte più scure e qualche intermezzo ironico in meno. Cose tra l’altro lecite da aspettarsi visto che Saki Okuse è curatore del darkissimo
Ghilgamesh. Comunque, a occhio, la serie decolla (anche in termini di cupezza) dal secondo/terzo tankobon, che poi sono quelli da cui si è partiti per la trasposizione in OAV. Vista la non vastissima scelta di manga ‘maleducati’, credo che seguirò la serie.
...e finalmente è uscito Homunculus 6....gioite
Come ti quoto!
Homunculus è veramente un capolavoro, lo leggi e ti sembra di leggere un libro, lo guardi e ti sembra di guardare un film. Hideo Yamamoto ha uno stile unico e di rara efficacia espressiva, considerati anche i temi trattati. Su questo filone mi incuriosisce
Ultraheaven di prossimissima pubblicazione da D!.
Shigurui ho avuto modo di leggerlo, piaciuto ma ho ancora qualche riserva, compreso quanto già ribadito da ozora.
Rispondo anche a Oz. Capisco le vostre perplessità, Takayuki Yamaguchi ha uno stile particolare che può risultare difficilmente digeribile. Ma è uno stile che riflette e trasmette efficacemente il messaggio alla base di tutta la sua produzione: lo spirito mariziale. L’artista, da sempre affascinato dalle arti del combattimento e dalle loro regole, descrive sempre un eroe classico, enfatizzandone nei tratti fisici gli elementi alla base della tradizione marziale nipponica. Ecco così che anche lo stesso
Kakugo, pur calato in un futuro post-apocalittico, prima del suo ultimo combattimento ricorre alla classica usanza dei samurai di dipingere le proprie labbra di rosso e spandersi una specie di fondotinta sulle gote. Questo affinché, in caso di morte, il pallore del cadavere venga nascosto e quindi non vada a rendere esteticamente più brutta la vittoria dell’avversario. Anche i concetti di bello effeminato, di uomo truccato sono parte della cultura tradizionale giapponese, vedeteli come l’equivalente della ricerca di proporzione alla base dell’Agatos greca classica. In questo senso, l’unione di un disegnatore così amante delle tradizioni con uno sceneggiatore che è anche storico del Giappone mi sembra quanto mai azzeccata e il prodotto, mi pare, ne risente positivamente.