Non conosco questa particolare traduzione della parola "logos", che si trova, per esempio, nel prologo del vangelo di Giovanni.
Vibrazione. Non l'ho mai sentita. Parliamone.
Quando Giovanni dice, al principio la parola era già lì (si può tradurre anche in dialetto: mò mò addoc stava sta minghia i parola, il significato non dovrebbe cambiare di molto...), fa un parallelo con la genesi della torah per dire che, la genesi della torah non è il vero inizio ma il vero inizio è quell'uomo lì, Gesù, di cui lui parlerà nel suo sublime testo.
Anche Gesù afferma di essere prima ancora dei profeti, ma si riferisce non ad un inizio cronologico, bensì ad una condizione, associata in genere al "divino" e non all'umano secondo le concezioni "separatiste", per cui non esistano più passato, presente e futuro, ma un continuo persistere.
Il che non significa che tutto ciò che ci sia stato prima non abbia una valenza.
Se si fa ruotare il testo attorno all'idea "Gesù è il punto zero della nuova umanità", cosa per altro, mi si perdoni, molto "catechistica" nella sua elegiaca magnificazione dell'evento, allora si fa un grande torto ai testi precedenti, come appunto la Genesi biblica, che affrontano il discorso dal puro punto di vista della nascita, effettiva, dell'Universo, e non del messaggio di rivoluzione sociale e spirituale insito nella venuta di Cristo.
Al termine Logos si possono attribuire accezioni tra le più disparate, ma quanto si racconti di "fisico" nella Genesi biblica è molto più vicino a quello che di "metaforico" Giovanni afferma nel suo Vangelo di quanto si pensi, e ritengo non abbia a che vedere con la figura di Cristo vista col "senno di poi", ma con ciò che essa rappresenti anche nel caso in cui abbia un nome differente da "Gesù Cristo".
A meno che io non abbia capito cosa tu intenda facendo dire a Giovanni che Gesù, essendo Logos, sia il vero inizio e non quanto descritto nella Torah...
Non ho voglia di spezzettare il quote.
Non lo faccio dire io a Giovanni. Prendiamo la traduzione che c'è sulla wiki senza scomodare quella di Juan Mateos.
« In principio era il Logos
e il Logos era verso Dio
e Dio era, il Logos
Questi era in principio verso Dio.
Tutto è venuto ad essere
per mezzo di Lui,
e senza di Lui
nulla è venuto ad essere
di ciò che esiste.
In Lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini
e questa luce splende ancora nelle tenebre
poiché le tenebre non riuscirono ad offuscarla. »
Mi sembra chiaro che Giovanni parli di un inizio. E non ci possono essere due inizii. Per cui o Giovanni è scemo o sta smerdando il libro della genesi. E, secondo me, guarda un po', è proprio la seconda.
Del resto non c'è da stupirsi visto che il suo senpai ha smerdato su tutti i giudei e per questo l'hanno pure fatto ammazzare.
In questo inizio lui ci mette il Logos, e su cosa sia il Logos si può discutere. Juan Mateos, per esempio dice che è il progetto dell'uomo che si concretizzerà nell'uomo chiamato Gesù.
Adesso è il nostro turno, smerdare i cattolici che hanno ammazzato Gesù per la seconda volta. Smerdare non vuol dire ammazzare neh!
Io di Gesù vorrei solo dire un'altra cosa e poi posso ritenere chiuso l'argomento perchè ho detto più o meno quello che avevo da dire e non potrei aggiungere altro se non esempi che confermano quello che ho già detto. Ma lo ritengo controproducente come spoilerare un film. Per cui ognuno potrà approfondire l'argomento e i libri che consiglio sono sempre quelli dell'equipe di Juan già citati.
La cosa che voglio dire è questa.
Duemila anni fa è stata emessa una sentenza di morte ai danni di una persona, o di un gruppo di persone, che aveva osato contestare il potere della nobiltà giudaica(*). E' un avvenimento che non ha trovato spazio in nessuna cronaca del tempo e sarebbe stata destinata a dissolversi se non fosse successo qualcosa di diverso dal solito. Di crocifissioni i romani ne facevano a strafottere.
Non sappiamo come si chiamasse, o come si chiamassero. E' presumibile, visto l'insistenza dei vangeli che il nome del condannato a morte fosse proprio Gesù e non fosse, invece, il nome della comunità(**). Non ci sono però prove su questo e può anche darsi che fossero stati mandati a morte tutti quanti i membri della comunità di Gesù, uomini e donne.
Non c'era internet e già a una distanza di cento chilometri, la voce originale si trasformava. Qualche letterato, meglio di altri, ha voluto essere testimone delle vicende, con una forma in uso all'epoca.
Sia come sia, oggi quella comunità è arrivata qui, attraverso la polvere.
(*) Potere che pensava di venire a patti con Roma, mentre metteva la testa dentro la bocca del leone. Da lì a poco Gerusalemme sarebbe stata distrutta.
(**) Visto che l'individuo, nella comunità cristiana, coincide con la comunità, non si può nemmeno escludere che gli evangelisti usassero una persona come rappresentazione della comunità visto, per esempio, che i dodici apostoli non sono dodici persone ma rappresentano le dodici tribù di Israele.