Autore Topic: [XBOX] Ninja Gaiden  (Letto 2932 volte)

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Offline pedro

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[XBOX] Ninja Gaiden
« il: 18 Feb 2005, 18:22 »
Dopo il successo commerciale di Devil May Cry, il genere action in terza persona ha influenzato la produzione di molte software house. Molti sono infatti i titoli di questo genere usciti negli ultimi due anni: alcuni come ZOE 2, Onimusha 2, Prince of Persia hanno ottenuto successo; altri come Rygar, Shinobi o Castlevania: Lament of Innocence hanno deluso un po’ le aspettative.
Ora il Team Ninja, che dopo DoA 3 e DoA Beach Volley  ha dimostrato di trovarsi a proprio agio con l’hardware Xbox, prova a rendere omaggio ad uno dei più celebri action game dell’era 8-bit: Ninja Gaiden.


Così come i titoli che prima di lui hanno tentato la stessa strada, NG tenta di riproporre in chiave 128 bit quello che fu il coin-op originale: ovvero constestualizza un picchiaduro a scorrimento con elementi platform in un ambiente tridimensionale. Né più né meno. Ma cosa rende grande questo titolo? Tutto, dalla semplicità del sistema di controllo, alla naturalezza con cui si concatenano mosse, alla varietà di quest’ultime, ogni cosa è perfettamente incastrata nel meccanismo che regola il sistema di gioco.
Se il primo impatto può risultare demoralizzante, per via di un primo boss eccessivamente ostico, la difficoltà durante il resto del gioco è perfettamente bilanciata. Si dovrà sempre e comunque far scorta di elisir (barattabili con il venditore ambulante in cambio di anime dei nemici sconfitti), ma una volta presa confidenza con i controlli, si impara a combattere e con estrema immediatezza si compiono azioni apparentemente complesse, in grado di elargire un profondo ludogodimento nel giocatore. Circondato dai nemici e con estrema dimestichezze, Ryu può sottrarsi ai loro colpi con una capriola evasiva, poi sbatterli contro il muro e iniziare una devastante combo. Oppure, in maniera altrettanto semplice, vibra spadate mentre cammina su tre muri perpendicolari fra loro, per poi concludere con una decapitazione aerea. O ancora, usa il muro come sponda per salire più in alto e durante il moto di caduta, lancia shuriken e colpisce il nemico sottostante con uno ‘Spaccaelmo’. Allo stesso modo si rivela soddisfacente lanciare in aria un nemico con una spadata dal basso verso l’alto e colpirlo prima che tocchi terra con una serie infinita di calci.  

I nemici fin dal primo livello, si mostrano abili ninja e, a differenza di DMC, non sono marionette immobili che attendono di essere crivellate di piombo. Anzi, sono molto reattivi, attaccano in gruppo e per farsi strada in ambienti angusti, bisogna fin da subito imparare a schiacciare il tasto per la parata, compiere la capriola evasiva e soprattutto usare i muri come preziosi alleati: correrci sopra oppure appoggiarsi per poi balzare lontano sono tecniche fondamentali per garantire la sopravvivenza nelle fasi avanzate.

La varietà di mosse eseguibili durante i combattimenti è una caratteristica che allontana la ripetitività. Quest’ultima infatti è uno dei problemi principali degli action game, ma fortunatamente non riguarda NG, nonostante esso duri il triplo di DMC. L’alta reattività dei nemici contribuisce a non annoiare il giocatore, mentre la quantità di combo, le numerose armi unite agli oggetti, le Ninpo (magie) che si scoprono durante il corso del gioco mantengono vivo l’interesse.
Sulle armi non mi soffermo particolarmente per non rovinare il gusto della sorpresa. Esse si suddividono in due categorie: armi bianche e armi da lancio, entrambe upgradabile presso il venditore ambulante in cambio degli scarabei d’oro, collocati negli spazi più nascosti. Le armi si diversificano in molti aspetti, tanto che ognuna si presta per certe tipologie di nemici. Grazie alla sua agilità e ai colpi letali, la più adatta per i mostri è la Spada del Drago (quella con cui si inizia l’avventura), ma durante le missioni, non c’è un’arma in particolare che porterà i segni dell’usura più delle altre.


Il reparto tecnico si dimostra dello stesso livello di quello ludico, a partire dal sonoro che offre la possibilità di sentire i dialoghi in lingua giapponese.
La grafica, dagli effetti speciali alla pulizia video, dalla bellezza di paesaggi alla maestosità di alcuni complessi architettonici, è di altissimo livello; mentre la cosa che stupisce maggiormente è la fluidità che caratterizza i movimenti di Ryu, inficiata raramente da brevi rallentamenti.


Complessivamente NG è un titolo che nel suo genere sfiora la perfezione, le cui uniche sbavature, talmente sottili da non ritenersi difetti, sono una difficoltà non perfettamente calibrata nei primi momenti di gioco, una regia virtuale che ogni tanto va aggiustata con il tasto R e qualche minimo rallentamento nelle situazioni più caotiche. Privarsi di NG significa non giocare al più bel action game di sempre, nonché ad uno dei migliori top five game per console del 2004.
Decapitare gli avversari, concatenare combo e camminare sui muri non è mai stato così divertente, spettacolare, esaltante… Lo stylish game ha trovato il suo nuovo re.



VOTO: 9,5 su 10





P.S.: questa recensione è opera di mio fratello Andrea. Rivolgete a lui eventuali feedback :)
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»