T-t-t-thread necromancing!
OK. Dopo quasi dieci anni dall'uscita, ho ripreso e ripercorso il REmake; e questa volta m'è piaciuto.
Sì, devo confessarlo: non l'ho mai amato. Diciamo pure che quando uscì, mi trovavo in un momento videoludicamente molto particolare, in cui mi preoccupavo più di discutere i giochi e di scriverci FAQ che di giocarci; e aspetti tecnici come i 50/60 Hz mi ossessionavano al punto da impedirmi di godermi i giochi per quel che erano. In particolare, nel Rebirth feci proprio questo, nella prima mezz'ora: confrontare il gioco a 50 e a 60 Hz. Probabilmente me lo rovinai subito in questo modo.
Non solo: il primo impatto mi lasciò indispettito per l'altissima resistenza degli zombi rispetto all'originale, e per un paio di aspetti tecnici che discuterò più avanti. Ricordo che arrivare alla fine fu una sofferenza, e che dopo esserci riuscito non lo toccai più... fino ad oggi.
In pochi giorni l'ho finito tre volte. Significa, se non altro, che è riuscito a catturare il mio interesse. Ma da fan sempiterno della versione PlayStation, che portai a casa insieme alla console e che da allora è nella mia top di tutti i tempi, non riesco ad amarlo, non riesco a considerarlo superiore. Vorrei dunque dire perché.
D'accordo, la grafica. Fa spavento in SD, figuriamoci come sarebbe in HD. Credo che sia uno degli achievement tecnici più fenomenali mai visti in un videogioco. Le stanze dell'Aqua Ring con l'acqua sgocciolante sono fa-vo-lo-se, ci ambienterei un mezzo episodio di Resident Evil, è roba degna di un Alien. Ma in generale l'attenzione al dettaglio di ogni stanza ed ogni mostro è folle.
Realistico? Sì. Ma è anche freddo. Ha un'aria da "FMV perpetuo" che per qualche motivo non mi coinvolge. Ma soprattutto: dove sono i colori? Il gioco è in quadricromia: nero, grigio, marrone e verde militare. Dove non sapevano che colore mettere, ci hanno messo il verde militare. L'originale aveva dei rossi accesi che bucavano lo schermo, il legno era vivido, l'illuminazione più intensa e diffusa dava più vita e più mistero alla mansion, la rendeva una creatura ancora viva e in attesa, in cui qualcuno aveva dimenticato le luci accese. Questa è un rudere polveroso, sembra abbandonata da più tempo di quanto non possa essere, e ciò nonostante è illuminata in gran parte da candele. Non quadra, e in ogni caso non attrae. Meno erotica, meno covo del male.
E poi le animazioni. Fai 'sta grafica e fai i personaggi di legno? I nemici sono tutti OK, ma Chris, Jill e Rebecca sono imbarazzanti, dei burattini. La corsa è lenta, lenta, lenta, un moonwalk. Se corri senza armi da fuoco in pugno vedi il singhiozzo dell'animazione che arriva alla fine e riparte, come una gif animata. Far girare il personaggio è una pena infinita, tanto che dopo un po', anche per fare un quarto di giro ti abitui a fare il 180°. Su PlayStation era più fluido, e la corsa era una corsa, non un jog sulle uova.
Altra cosa. La grafica dei filmati è impressionante... ma si lascia dietro delle scie paurose, i movimenti sono scattosi, e tra un'inquadratura e l'altra c'è una pausa nettissima. Sempre, senza eccezione. Tanto che, dopo tutti questi anni, per un attimo ho pensato che la lente del Cubo stesse cedendo. Invece è il gioco. Ma che senso ha?
Cose nuove. Anche qui, è proprio nelle prime parti che il gioco offre il peggio. La prima area nuova, il cimitero dietro la villa, intanto è poco plausibile, ma pazienza. Regala una graditissima scorciatoia tra l'ingresso principale e l'uscita che porta al giardino. Ma contiene anche un nuovo gimmick alla Resident Evil: portare ben quattro oggetti in una stanza per sbloccare un evento. Elimina la ricerca delle quattro crest e la sostituisce con una perfettamente analoga, ma più barocca, più superflua, più residenteviliana. Lame!
Le altre aree extra, invece, brillano abbastanza. La parte all'esterno col capanno, le nuove stanze sotterranee, le sale aggiuntive o ristrutturate della mansion sono ottime; l'Aqua Ring è un gioiellino. Ma arrivano dopo. Quella cripta nel cimitero con le quattro maschere funebri è una precoce tortura, tanto peggiore per chi a queste forzature di RE è ben abituato. E ricordo che mi indispose alquanto, specialmente associata all'altro problema del Rebirth.
Ovvero la difficoltà. Abituato agli zombi-mozzarella, ai cani che cadevano dopo ogni colpo e al fucile mozzateste dell'originale, il Rebirth mi tolse ogni certezza da sotto i piedi in pochi minuti. Quanto cazzo gli devi sparare, a 'sti zombi? Caricatori interi. E il fucile non garantisce più lo scoppio delle teste, nemmeno a bruciapelo. E, a livello normal, i fottuti cani non cadono. Non. cadono. La Beretta diventa quindi inutile, e non virtualmente: è di fatto inutile. Di artiglieria pesante ce n'è a sufficienza per finire il gioco con succulenti avanzi, ma soprattutto, gli zombi è meglio non abbatterli proprio, grazie all'altro poderoso gimmick: i Crimson Head. Se non hai decapitato o bruciato uno zombi, quello, dopo un certo checkpoint, si rialzerà rutilante, incazzato e velocissimo. Per bruciare gli zombi ti devi portare dietro tanica di cherosene (2 dosi soltanto???!???!) e accendino: 2 slot di inventario. Inaccettabile con Jill; impensabile con Chris, che già è perennemente costretto a scegliere tra armi e oggetti curativi, non potendo permettersi il lusso di entrambi. E, una volta che hai il fucile o il bazooka, un Crimson Head è uno zombi qualunque. Dunque l'intero gimmick viene a cadere. Ne avevamo bisogno? No!
Perché, alla fine, il Rebirth non è difficile. A livello Easy è una passeggiata; in Normal è impegnativo solo nella prima parte della mansion, con tanti zombi e spazi stretti, dopodiché crolla pure lì. In Hard? Ma perché dovrei. Ogni extra del gioco è masochismo puro. Real Survival, Invisible Enemy (!!!), One Dangerous Zombie. Ma che so', scemo?
Tutti trucchetti inventati per rendere le cose più difficili, visto che l'AI è scarsa e molte situazioni, per quanto sia strano, sono state facilitate. Il serpentone, croce dell'originale, qui è impotente. Lisa Trevor è una scemata, sebbene dia una bella strizza la prima volta. Lo squalo è scenografico e niente più. Il Tyrant è meno feroce che nell'originale. Sembra che i programmatori abbiano dunque notato che i tank controls non permettevano di combattere alla pari, e abbiano regolato le AI nemiche di conseguenza. Notevole miglioramento: in Code Veronica si era raggiunto l'eccesso opposto. Ma in questo modo, il gioco perde la sua fake difficulty e diventa... sì, facile. E pensare che all'inizio mi sembrava impossibile...
Quello che comunque più mi strania del Rebirth, è il suo cambiamento di livello. Resident Evil era un B-movie; lo nacque grazie al tremendo doppiaggio dell'esordio, lo rimase per scelta con le scene e i personaggi cheesy del 2, del 3 e soprattutto di Code Veronica. Qui, invece, siamo nel territorio di Hollywood: intro superlativa, doppiaggio di qualità (Chris ha una voce *bellissima*), effetti speciali, la nuova sottotrama di Lisa Trevor che sa molto più di America che di Giappone. Quella patina di ridicolo che rendeva RE RE è stata grattata via. Ma credo che non fosse questo che volevamo. Non è la mancanza del master of unlocking e del Jill Sandwich; è qualcosa di più viscerale, di più intimo. Non sembra più Resident Evil. L'unica eccezione è la voce registrata durante la scena dell'Aqua Ring: "Wòoning. Rìccing fìfti pessènt of prè
ssciure trè
ssciold", che fa piegare
In definitiva il REmake mi piace. Resta un'avventura grafica dalle componenti action, con grandi qualità in entrambe le sue anime. Scoprire tutte le serrature e le relative chiavi è un immenso piacere; far fuori i nemici cazzuti è catartico. Il mistero della villa, per chi non lo conosce, riserva sempre dei brividi di raccapriccio. E c'è, come sempre, enorme materiale da speedrunning e da showoff in generale, forse anche oltre le intenzioni dei programmatori.
E tuttavia, non riesco a ritenerlo migliore dell'originale. Probabilmente sono troppo legato al gioco PlayStation per convincermi a cederne lo scettro. Ma non si può negare che il REmake abbia un'anima diversa, e che comunque non rinunci a qualche eccesso barocco, a qualche ridondanza che è stata messa lì per stuzzicare e infastidire la vecchia guardia, più che per intrattenere i neofiti. Non è il Resident Evil che amo. Splendido esempio di remake, ma di un gioco che non era facile toccare.