Autore Topic: [SNES] Yoshi's Island - Super Mario World 2  (Letto 2751 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Jello Biafra

  • Eroe
  • *******
  • Post: 16.100
    • http://www.retrocritics.altervista.org
    • E-mail
[SNES] Yoshi's Island - Super Mario World 2
« il: 30 Dic 2004, 21:16 »
Non è facile essere i migliori. Il dover sempre soddisfare le aspettative di un esigentissimo pubblico può risultare un problema non da poco. Perché anche i migliori, quando sono troppo sotto pressione scoppiano. Da George Best a Syd Barrett, gli esempi sono tanti. Devono averlo pensato anche Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka. Prima di scoppiare, di diventare vittime dell’hype da loro stessi generato, hanno furbescamente pensato di fargliela proprio sotto il naso.
Nel 1995 Super Mario World era ancora il miglior platform che console avesse mai avuto e l’attesa per un seguito si stava facendo snervante. Prima dell’8 agosto (data dell’uscita ufficiale nei negozi nipponici) nessun essere umano al di fuori dei laboratori dello staff EAD vide, senti’ o seppe qualcosa su Super Mario World 2. Un singolare lancio-blitz, fatto più unico che raro nell’industria, che ha eliminato la questione hype alla radice. Pare addirittura che il gioco fosse pronto da quasi un anno ma che non sia stato lanciato per non cannibalizzare Donkey Kong Country, ovvero l’hit Nintendo del Natale ’94. E a pensarci bene, se fossero usciti contemporaneamente, dello scimmione renderizzato a quest’ora se ne sarebbero ricordati in pochi.

Yoshi’s Island (per gli amici il miglior platform della storia) parte dall’inizio di tutto, ovvero da quando Mario e Luigi erano ancora in fasce, mentre la cicogna li porta di notte a casa dei genitori.
Ma il diavolo, o meglio Kemecu, ci mette lo zampino e rapisce Luigi, facendo cadere Mario sull’isola degli Yoshi. Toccherà a loro essere schiavizzati e condurre il neonato sino al castello di Koopa (per l’occasione piccolo anche lui) per salvare lo sfigato fratello verde.
In linea con l’ambientazione, lo stile grafico ideato da Yoshiaki Koizumi (altro men-behind-the-scienes dei migliori titoli Nintendo) è qualcosa di incredibile: tutto, dai fondali agli sprites di nemici, protagonisti e oggetti, è disegnato con i tratti irregolari e stereotipati di un bambino. I bordi sono neri e spessi. I colori, accesi e caldissimi, sono passati con tratti larghi e imprecisi, come se il primo anno di un asilo (di geni) avesse preso dei pastelli a cera e li avesse usati per colorare la Gioconda. Ma è l’intelligenza e la suggestività dei soggetti scelti a lasciare la bocca ancora più aperta. L’analisi (quasi psico-analitica) dell’universo infantile è filtrata da una sensibilità artistica assolutamente straordinaria, che porta Lune giganti simili a palle da baseball a stagliarsi su cieli stellati che citano una celebre opera di Van Gogh (Notte Stellata, del 1888), cosi come tutta la corrente impressionista sembra essere stata alla base del (capo)lavoro di Koizumi.
Forme arrotondate con grandi campiture di colore alla Gauguin, accostamenti azzardati e stranianti alla Touluse-Lutrec, immagini scomposte, quasi “esplose” sulla tela/schermo, in perfetto stile Cèzanne. L’impatto finale (reso ancor più straordinario da animazioni fluidissime e spassose) è difficilmente spiegabile a parole, perfetta sintesi di fantasia, estro artistico e pura genialità allucinata.

Yoshi’s Island non è solo forma. L’immensa mappa liberamente esplorabile di Super Mario World è sostituita da sei mondi a compartimenti stagni, formati da otto livelli ciascuno, tutti tranquillamente rivisitabili una volta terminati. Un approccio più statico e lineare che non lede affatto l’esperienza, resa anzi ancor più intensa proprio dal fatto che ognuno dei livelli è un microcosmo a se, con le sue regole, la sua ambientazione, le sue peculiarità e i suoi pericoli. Il vero pilastro su cui si basa il gioco è infatti il sistema di punteggio.
In ogni stage è possibile totalizzare un massimo di 100 punti, regalati da cinque fiori (10 punti ciascuno), 20 monete rosse (1 punto) e soprattutto da 30 stelline/secondi. Ogni volta che Yoshi entra in contatto con un nemico, Mario cadrà dalla sua groppa e se il giocatore non lo recupera entro un limite di tempo dato proprio dalle succitate stelline, perderà una vita. Raggiungere l’agognato top-score in tutti i livelli è un’impresa titanica ma dannatamente appagante perché è l’unico modo per sbloccare gli otto stage segreti, che sono poi i migliori del gioco (oltre che i più difficili) e soprattutto perché giocando per trovare tutto si è costretti ad usare tecniche e strategie completamente diverse da quando si gioca “solo” per terminare il percorso. La rigiocabilità è quindi garantita e ripetere più volte un livello non è mai noioso, perché ad ogni tentativo ci si migliora e si scoprono cose nuove.
Ed è proprio giocando che ci si accorge dell’immensa superiorità di Yoshi’s Island.
Il sistema di controllo ed il rilevamento delle collisioni sono perfetti. Padroneggiare tutte le abilità di Yoshi (sederata, ingurgitamento di nemici e oggetti, sgambettate a mezz’aria e lancio delle uova a mò di proiettili) è tanto semplice quanto indispensabile. Il loro approfondimento rivela una serie di tecniche da virtuosi del joypad, con gran soddisfazione di chi ne fruisce. Il level design è in assoluto il migliore mai visto in un platform (e non solo). Ma la cosa più straordinaria è la varietà di situazioni e di idee folli che caratterizzano i livelli. Può capitare di tutto, dall’essere inghiottiti da una rana per combattere dentro il suo esofago contro una tonsilla gigante, al ritrovarsi a schivare strane spore funginee che deformano schermo e sonoro se toccate (mmmh…).
Miyamoto e il suo team hanno messo nel gioco tutto ciò che veniva loro in mente, e sempre nel modo migliore possibile.
Un po’ come Moon in June di Robert Wyatt o Freak Show di Frank Zappa, Yoshi’s Island è un’inno alla creatività, un’opera d’arte a 360 gradi liberata e libertaria, una pietra miliare il cui splendore è stato offuscato solo da un SNES in fase calante.
Immortale.


VOTO: 10