Topic: [FFF review] La foresta dei pugnali volanti

[guren no kishi]

andrò a vederlo.
da solo.
e ad un orario indecente.

non voglio sentire sghignazzamenti vari,
battutine sarcastiche, risatine isteriche

Allora farai bene a prenotare la sala solo per te. Nei primi 20 minuti sarai assillato dalle risate di "certe" persone, anche se stavolta forse non sono del tutto gratuite (Zhang Yimou (s)cade spesso nel ridicolo).

la soluzione: me lo scarico da internet.
lo guardo. lo cancello.
mi compro il dvd quando esce (forse).

[Devil May Cry]

No dai, non puoi rinunciare alla visione al cinema.
Aspetta un pò, o vacci durante la settimana che non sia Mercoledì, o vai allo spettacolo delle 16 o 17 o 18 che non ci sono di certo i tamarri.

Poi te lo scarichi, lo compri, lo vendi, lo cancelli, ma al cinema va visto.  

[Zolfo]

Che palle queste censure.

Comuque, a giudicare dal pressbook della BIM, il minutaggio dovrebbe essere 119 minuti, che concordano con IMDB.
Speriamo.

Non vedo l'ora di vederlo, solo il trailer mi manda in fibrillazione.

[Devil May Cry]

Visto e apprezzato anche questo.
Ma Hero per me gli è superiore, per il semplice fatto che qui ad un certo punto il tutto diventa eccessivamente mieloso, a tratti surreale.
Cosa che mi ha fatto apprezzare di meno anche la Tigre e il Dragone.

La danza degli Echi è forse una delle cose più belle mai viste, e anche i lanci dei pugnali sono spettacolari.

Zhang Ziyi...beh, ormai la amo.  

[ozora]

Visto e apprezzato anche questo.
Ma Hero per me gli è superiore, per il semplice fatto che qui ad un certo punto il tutto diventa eccessivamente mieloso, a tratti surreale.
Cosa che mi ha fatto apprezzare di meno anche la Tigre e il Dragone.
La danza degli Echi è forse una delle cose più belle mai viste, e anche i lanci dei pugnali sono spettacolari.

Concordo su tutto al 100%

[atchoo]

Zhang Ziyi...beh, ormai la amo.  

Ma c'è anche qui?

Miss Prezzemolina!

[l'Amico]

Visto ieri sera con mia moglie. Molto bello, credo sia piaciuto piu' a
mia moglie che a me. Ma da quando l'ho portata (con la forza) a
vedere Hero, credo si sia appassionata al genere. Non fa che esclamare
"Quei colori, quei paesaggi, la leggerezza e la grazia dei personaggi...!"
Insomma, ci siamo capiti. Ora devo recuperare un'edizione decente di
Ashes of Time...non l'ho ancora visto!

[mimir]

Sbaglio o la rencesione (bella come sempre) a spoilerato la fine del film?

[fulgenzio]

Sbaglio o la rencesione (bella come sempre) a spoilerato la fine del film?

grazie per il complimento.
no, non mi pare di aver spoilerato.Ho detto che si cambia registro narrativo, ma non indico che fine fanno i protagonisti.Generalmente cerco di stare molto attento a non svelare i finali/elementi chiave della pellicola.

[ghigo85]

Visto e apprezzato anche questo.
Ma Hero per me gli è superiore, per il semplice fatto che qui ad un certo punto il tutto diventa eccessivamente mieloso, a tratti surreale.
Cosa che mi ha fatto apprezzare di meno anche la Tigre e il Dragone.

Concordo...
L'indugiare sulla storia d'amore non toglie certo bellezza al film, anche se alcuni punti tendono ad essere leggermente sottotono, cosa che in Hero penso sia assente... Ma a parte il confronto che viene naturale, penso che comunque sia valido che siano due film così diversi, uno epico e magnifico, l'altro più raccolto e intimo... Probabilmente perchè il primo tratta temi universali, e quindi tutto assume l'aspetto di una dimensione "superiore", mentre questo si sofferma sulla vicenda di due piccole pedine, e quindi diventa più "raccolto"... Infatti il combattimento finale è tra i due innamorati, evitando di mostrare la battaglia tra impero e pugnali volanti...

La danza degli Echi è forse una delle cose più belle mai viste, e anche i lanci dei pugnali sono spettacolari.

Concordo anche su questo... Veramente fantastica...

[mimir]

Sbaglio o la rencesione (bella come sempre) a spoilerato la fine del film?

no, non mi pare di aver spoilerato

Meglio così, lo devo ancora vedere.

La frase "incriminata" era: <<mentre la battaglia decisiva tra l’esercito governativo ed i Pugnali Volanti viene lasciata all’immaginazione dello spettatore>>. Sembra che il film finisca con la battaglia ancora in corso.

[ghigo85]

Sbaglio o la rencesione (bella come sempre) a spoilerato la fine del film?

no, non mi pare di aver spoilerato

Meglio così, lo devo ancora vedere.

La frase "incriminata" era: <<mentre la battaglia decisiva tra l’esercito governativo ed i Pugnali Volanti viene lasciata all’immaginazione dello spettatore>>. Sembra che il film finisca con la battaglia ancora in corso.

No, non è così...
C'è scritto anche nel mio mex prima una frase simil-incriminata

[mimir]

C'è scritto anche nel mio mex prima una frase simil-incriminata

Non avevo letto l'intervento perché temevo contenesse spoiler, ed infatti ce n'è uno grosso come una casa! Non si fa cos'ì

[TOKI81]

LA FORESTA DEI PUGNALI VOLANTI di ZHANG YIMOU

Meno svolazzi, più concretezza.

Anno 859:in Cina la dinastia Tang è in declino. Il potere centrale fatica a tenere a bada le sommosse che vengono fomentate da compagini di ribelli ben addestrati e che vedono tra le loro fila, guerrieri invincibili. Il più grande e prestigioso di questi gruppi si chiama "La casa dei pugnali volanti": il suo potere è in continua crescita e il suo leader è sconosciuto. Due capitani locali, Leo e Jin, vengono incaricati di elaborare un piano per catturarlo…

Con Hero, record d’incassi in tutto il mondo ed incredibilmente ben accolto anche nel nostro Paese (ove è arrivato con “soli” tre anni di ritardo) Yimou aveva omaggiato da par suo un genere, quello wuxia, rinato a nuova vita, dopo il clamoroso, ed per molti versi inaspettato, successo globale de La Tigre ed il Dragone di Ang Lee. Essendo, come Lee del resto, avvezzo a girare film molto diversi ed più introspettivi, la capacità del regista, di applicare il suo estro ad una pellicola così lontana dalle sue corde abituali, aveva stupito pubblico e critica, e, nonostante Hero non fosse certo perfetto, si erano certamente create le basi ed i presupposti per una continuazione del cammino cinematografico fin qui percorso.
Oggi, con La foresta dei pugnali volanti, Yimou, segna un altro passo avanti nella sua personale interpretazione del tema Wuxia, mantenendo fermi alcuni cliché del genere, ma snellendo parecchio il “contorno”, che risulta più fresco, immediato e comprensibile, anche per chi non ha mai messo, cinematograficamente, piede in Oriente.
Hero, inevitabile fare paragoni, al di là del mero aspetto coreografico e dell’accento che poneva sui combattimenti, portava con sé un pesante fardello tematico/concettuale inerente il senso della vita, lo scopo della guerra, l’ambizione per il potere ed una riflessione sulla pace; temi che sono del tutto assenti ne La foresta dei pugnali volanti. Prima di bollare la pellicola come superficiale però, bisogna apprezzare il finissimo lavoro di cesello che il regista ha operato sui personaggi della storia, pochi, in modo da non confondere lo spettatore, ma che con quest’ultimo entrano subito in empatia. Impossibile resistere al fascino guascone di Takeshi Kaneshiro (Mr.Onimusha….proprio lui!), alla grazia ed alla bellezza di Zhang Ziyi , ed alla misura e presenza scenica di Andy Lau. Il cast, formidabile, si adatta perfettamente alle esigenze della narrazione ed i personaggi sembrano così più reali, meno perfetti, più umani e simpatici del Lee di Hero e le loro acrobatiche evoluzioni concedono, con le eccezioni del caso, meno spazio alla incredulità e all’esagerazione barocca e stilisticamente ricercata del film precedente.
Visivamente, anche La foresta dei pugnali volanti, è impressionante, nonostante Yimou, in omaggio al titolo scelto, decida di ambientare nella macchia praticamente tutto il film. Niente più cromatismi multicolori in ambienti totalmente differenti gli uni dagli altri, ma tinte vivide e fredde con blu, verdi e bianchi che dominano incontrastati.
Yimou gira almeno due sequenze da sogno: il “gioco degli echi”, una delle pochissime scene ambientate in un interno, giusto all’inizio del film, e lo spettacolare inseguimento all’interno della fittissima boscaglia, da parte dell’esercito governativo alla caccia dei due protagonisti in fuga. Grazie ad un montaggio serrato, che riesce ad mantenere in equilibrio le fasi più concitate e quelle più riflessive e romantiche, ed ad una fotografia sensazionale, La foresta dei pugnali volanti,  è uno degli esempi più fulgidi di come, anche una storia tutto sommato banale possa essere spettacolarizzata senza l’utilizzo di effetti speciali digitali:bastano quelli del cuore.
Quello che potrebbe lasciare perplessi, è il brusco cambio di registro che si registra ad una mezz’ora circa dalla fine del film. Abbandonati plot e assunto di partenza, la storia diventa una melodramma in piena regola, un menagè a trois, in pieno stile “Jules et Jim” , irrorato dal sangue dei protagonisti e l’infrastruttura, esile per altro, che regista e sceneggiatore avevano eretto come trave portante del film, cede di schianto. Tuttavia, alla fine dei conti, anche questa scelta ha sua logica: “Non siamo che pedine in una scacchiera” afferma il prode Jin, e così, mentre la battaglia decisiva tra l’esercito governativo ed i Pugnali Volanti viene lasciata all’immaginazione dello spettatore, lo stesso è avvinto dai semplici ma efficaci colpi di scena, in pieno stile “romanzo d’appendice” che lo scontro finale tra i tre protagonisti garantisce.
Un semplice ma efficace distillato di emozioni, da non perdere.

DAL 21 GENNAIO NELLE SALE.

fulge le tue review le adoro ma forse qua sei stato troppo buono cmq e'un buon film

[Getter]

Sarei curioso di leggere il giudizio di baku.nin su questo film .