C'è da dire comunque che un gioco solo online soffrirebbe del problema di dover essere sempre dipendente dalla comunità giocante.
Se un gioco, anche bello se vogliamo, non viene supportato da un buon numero di videogiocatori, va a finire che si trovano online si soliti due o tre, il gioco perde di significato e rischia di entrare nel dimenticatoio, con la drammatica conseguenza che anche volendo non potrai piu giocarci da solo in futuro.
Se la comunità è invece numerosa ben venga, il gioco è più vario, escono nuove missioni, aggiornamenti ecc...
Ho storto un po' il naso di fronte all'affermazione di alcuni che la modalità in singolo venga considerata l'"allenamento" di quella effettiva in multiplayer.
Fermo restando che sicuramente si trattava di una metafora per rendere l'idea, ritengo comunque che la modalità multigiocatore sia da considerarsi un surplus di quella in singolo (nei giochi pensati per single), un modo diverso di fruire lo stesso gioco, condividendo la propria abilità e metterla alla prova.
Sminuire invece il single a tappabuchi o tutorial non mi sembra corretto, un videogioco è bello anche in singolo, si gode di più dell'atmosfera del gioco stesso, senza la frenesia della competizione, è un modo differente di godere dello stesso prodotto.
Il che può più o meno piacere, è chiaro, ma gli va comunque data la giusta importanza; nel caso in cui i giochi siano equamente suddivisi fra multi e single si intende, se il piatto della bilancia invece pende più da una parte o dall'altra è necessario valutare l'effettiva validità delle due modalità distinte e capire se il gioco fa per noi oppure no.