Space Invaders
C'è qualcosa di magico in quel gioco. Innanzitutto il suono (tum-tum - pausa - tum-tum - pausa - tum-tum, ecc...), sempre più veloce (accompagna il tuo battito cardiaco man mano che l'altrenalina ne fa accelerare il passo). Poi la sua semplice filosofia: loro arrivano dall'alto in massa e tu, piccolo e indifeso armato di un semplice cannone laser, ultimo baluardo dell'umanità, mentre le fragili barriere crollano sotto i colpi dell'invasore (e a volte anche tuoi).
Infine il mistico silenzio che cala al passaggio della grande nave madre, solo un uuummmmmmhhhh direi quasi buddhista...
Come non subire il fascino di questo classico (che, come direbbe una nota rivista, vanta innumerevoli tentativi di imitazione)?