Non ne ho mai giocato uno, conosco la serie per fama e per averne ascoltato le mostruose colonne sonore.
Mi è sempre parso un genere di nicchia, ispirato ai vecchi tempi del GdR dungeon crawling giapponese, con gli inevitabili aspetti irritanti che già altri lamentano sopra (“mA nEi jrPg nON C’è gRindIng dA 20 aNNi”, continua a raccontare la gente che ha il lusso di spendere 4 ore in pianificazione e calcoli per ogni ora di gioco effettivo).
Mi è anche sempre parso uno di quei giochi che beneficiavano immensamente del doppio schermo + touch resistivo dei portatili Nintendo, sia gloria a loro, e che non possono non perdere qualcosa nella traduzione.
Il prezzo per i singoli giochi è assurdo, ma ribadiamolo, è una nicchia e chi abita in quella nicchia ci cascherà volentieri. Certo, considerando che erano giochi da 40 carte già nelle versioni originali, 30 sarebbe un prezzo più giusto nel 2023, aggiustando per i vari fattori economici del caso.