Non comprendo il nesso tra intelligenza artificiale e fisica, ma comunque non intendevo parlare della fisica.
V'è nesso nella misura in cui definisci l'IA non esclusivamente come 'simulazione di comportamento umano'. Una palla che rotola è anche un algoritmo di IA, se oltre a simulare la forza di gravità tiene conto di altri fattori (ad esempio, possibilità dell'esplosione della palla in seguito a sollecitazioni meccaniche - schiacciamento - o fisiche - innalzamento della temperatura). Non è 'intelligente' in senso stretto, chiaro; è 'intelligente' perchè permette più modalità di interazione, anche non previste inizialmente. Comunque non indugio, perchè evidentemente ho già insistito troppo sulla fisica del gioco, piuttosto che sulla credibilità dei personaggi. Cosa, quest'ultima, a cui normamente viene riferita l'IA.
E il gioco multiplayer invece? Quello che intendo con comportamenti simili all'uomo è, per esempio, giocare ad un fps in single così come si giocherebbe in multi.
Domanda legittima. Potrò sembrare un conservatore antievoluzionista, ma - ripeto a scanso di equivoci - considero il vg in singolo come giocattolo. Da un giocattolo mi aspetto un funzionamento da giocattolo, quindi non vedo limitante l'IA di un, chenneso, Mario Party o Quake se giocato in singolo. Semplicemente, se voglio farmi una partita a ISS in compagnia, mi cerco la compagnia ;-)
Non si possono sapere le ragioni per cui un giocatore si comporta in un certo modo. Limitare la profondità del gioco sarebbe un errore
Sono d'accordo sull'incapacità di conoscere le ragioni per cui un giocatore compia certe scelte piuttosto di altre. Meno d'accordo invece sul considerare errore la limitazione della profondità di gioco.
Ai fini pratici, giova sapere
perchè mi faccio canonizzare da Ivy in Soul Calibur 2? Non è invece più interessante fare sì che il gioco reagisca dinamicamente a come (non) combatto? Quindi non tanto che risponda al
perchè, ma al
come delle mie azioni.
Non considero un errore limitare la profondità di gioco, per il fatto che è il giocatore stesso a farlo nel momento in cui evita particolari modalità di gioco. Ricordo che in Vandal Hearts c'è una lunga introduzione, alla quale si può soprassedere solo iniziando il gioco e salvando la posizione. Qesto evidente escamotage per dare un senso alle battaglie possiamo considerarlo costrizione?
Implicitamente bisogna considerare una modalità di gioco anche il dipanarsi di una storia (cut scene in primis); nel senso che è necessario considerare il videogioco nel suo insieme, non come somma di parti. Facendo un paragone con il cinema, chi mi vieta di rimontare Memento per renderne lineare il racconto? Soprattutto, in seguito a ciò, possiamo ancora dire che ho visto il film?
Si e no. L'ho visto, ma non come voleva che lo vedessi il regista.
Secondo me, per il videogioco la situazione è equivalente. Il tutto sta a considerare lecita la possibilità che io videogiocatore possa manipolare la fruizione del gioco stesso.
Concludo rientrando nei ranghi. Per rispondere brutalmente alle domande iniziali, sono generalmente soddisfatto dell'IA implementata nei videogiochi; e non mi aspetto chissà quali salti di qualità dalla futura generazione di console. Ma interessa sapere la mia opinione da questo punto di vista?