Autore Topic: Intelligenza artificiale... e stupidità umana  (Letto 3637 volte)

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Offline eugenio

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Intelligenza artificiale... e stupidità umana
« Risposta #15 il: 18 Lug 2005, 11:27 »
Citazione da: "Monkey Soft"
A che punto siamo con l'intelligenza artificiale dei giochi? Ne siete soddisfati o vi delude (ancora)?


Dipende da cosa intendiamo per IA.

Se riguarda la fisica del gioco, le reazioni che ci aspettiamo, la mia risposta è, in generale, positiva.
Esempio: non mi attendo una simulazione da un Ridge Racer, quindi le sbandate sono coerenti con il gameplay.

Viceversa, se per IA intendiamo il livello di credibilità degli NPC, e mi sembra sia la definizione più diffusa, allora non mi pongo neanche il problema. E non per pigrizia, ma per come vedo il videogioco in singleplayer: un giocattolo. Bello (ICO), vario (Metroid Prime), e chi più ne ha, più ne metta; ma sempre e 'solo' un giocattolo. Non mi aspetto di avere a che fare con personaggi che abbiano un comportamento 'affine' a quello umano, mi basta che siano coerenti con le meccaniche di gioco.


Citazione da: "Monkey Soft"
La potenza delle prossime console verrà monopolizzata dalla grafica con la corsa verso il fotorealismo o verrà lasciato spazio anche al realismo comportamentale?


Non mi lancio in previsioni, anche perchè basterà aspettare un paio d'anni e sapremo la risposta. Al riguardo non ho alcuna fretta. Mi chiedo piuttosto se i futuri giochi saranno sempre più 'profondi' a scapito dell'esperienza ludica in sè. Esempio: MGS Vs. F-Zero GX. Due ottimi prodotti, sotto molti punti di vista. Eppure c'è chi critica nel primo una eccessiva intrusione del messaggio sull'interattività, nel secondo una infelice caratterizzazione dei personaggi rispetto alla maestosità grafica (per la cronaca: riporto, non concordo). Cosa centra con l'IA? Ci arrivo...


Citazione da: "Monkey Soft"
E se la chiave di tutto fosse l'apprendimento? Il gioco impara a giocare dai giocatori... sembrerà di giocare contro un umano?


...eccoci al punto. Se per IA intendiamo la 'capacità del vg di interagire con il fruitore in maniera non lineare' allora si aprono nuove strade agli sviluppatori. Bisogna poi vedere se tali strade interesseranno ai videogiocatori.
Esempio: mi perdo per il mare di Wind Waker. IA attuale, non accade nulla. IA evoluta, con aiuti via via più invasivi vengo riportato sulla retta via.
Domanda: questa modalità accresce o svilisce il gioco?
Tornando a MGS, se il software si accorge che salto a piè pari tutte le divagazioni contenutistiche e conseguentemente me ne propone sempre meno, posso comunque dire di aver giocato con tale titolo?


Di una cosa sono certo. Ci potremmo aspettare ancora qualcosa dall'attuale generazione di console, se non fossimo tutti propensi alla prossima.

Offline Monkey Soft

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Re: Intelligenza artificiale... e stupidità umana
« Risposta #16 il: 18 Lug 2005, 12:10 »
Citazione da: "eugenio"
Se riguarda la fisica del gioco, le reazioni che ci aspettiamo, la mia risposta è, in generale, positiva.

Non comprendo il nesso tra intelligenza artificiale e fisica, ma comunque non intendevo parlare della fisica.

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E non per pigrizia, ma per come vedo il videogioco in singleplayer: un giocattolo. Bello (ICO), vario (Metroid Prime), e chi più ne ha, più ne metta; ma sempre e 'solo' un giocattolo. Non mi aspetto di avere a che fare con personaggi che abbiano un comportamento 'affine' a quello umano, mi basta che siano coerenti con le meccaniche di gioco.

E il gioco multiplayer invece? Quello che intendo con comportamenti simili all'uomo è, per esempio, giocare ad un fps in single così come si giocherebbe in multi.

Citazione
Esempio: mi perdo per il mare di Wind Waker. IA attuale, non accade nulla. IA evoluta, con aiuti via via più invasivi vengo riportato sulla retta via.
Domanda: questa modalità accresce o svilisce il gioco?
Tornando a MGS, se il software si accorge che salto a piè pari tutte le divagazioni contenutistiche e conseguentemente me ne propone sempre meno, posso comunque dire di aver giocato con tale titolo?

Diversi livelli di lettura del gioco...  nel primo caso sarei d'accordo, nel secondo no. Non si possono sapere le ragioni per cui un giocatore si comporta in un certo modo. Limitare la profondità del gioco sarebbe un errore (per esempio nel caso in cui il giocatore conosca perfettamente la prima parte del gioco ma voglia approfondire la seconda)

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Di una cosa sono certo. Ci potremmo aspettare ancora qualcosa dall'attuale generazione di console, se non fossimo tutti propensi alla prossima.

Se tutti gli sviluppatori non fossero propensi alla prossima... non possiamo farci granchè, ahimè.
b]Blog decostruttivo - Play. NaaC[/b]
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Offline eugenio

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Intelligenza artificiale... e stupidità umana
« Risposta #17 il: 18 Lug 2005, 15:02 »
Citazione da: "Monkey Soft"
Non comprendo il nesso tra intelligenza artificiale e fisica, ma comunque non intendevo parlare della fisica.


V'è nesso nella misura in cui definisci l'IA non esclusivamente come 'simulazione di comportamento umano'. Una palla che rotola è anche un algoritmo di IA, se oltre a simulare la forza di gravità tiene conto di altri fattori (ad esempio, possibilità dell'esplosione della palla in seguito a sollecitazioni meccaniche - schiacciamento - o fisiche - innalzamento della temperatura). Non è 'intelligente' in senso stretto, chiaro; è 'intelligente' perchè permette più modalità di interazione, anche non previste inizialmente. Comunque non indugio, perchè evidentemente ho già insistito troppo sulla fisica del gioco, piuttosto che sulla credibilità dei personaggi. Cosa, quest'ultima, a cui normamente viene riferita l'IA.


Citazione da: "Monkey Soft"
E il gioco multiplayer invece? Quello che intendo con comportamenti simili all'uomo è, per esempio, giocare ad un fps in single così come si giocherebbe in multi.


Domanda legittima. Potrò sembrare un conservatore antievoluzionista, ma - ripeto a scanso di equivoci - considero il vg in singolo come giocattolo. Da un giocattolo mi aspetto un funzionamento da giocattolo, quindi non vedo limitante l'IA di un, chenneso, Mario Party o Quake se giocato in singolo. Semplicemente, se voglio farmi una partita a ISS in compagnia, mi cerco la compagnia ;-)


Citazione da: "Monkey Soft"
Non si possono sapere le ragioni per cui un giocatore si comporta in un certo modo. Limitare la profondità del gioco sarebbe un errore


Sono d'accordo sull'incapacità di conoscere le ragioni per cui un giocatore compia certe scelte piuttosto di altre. Meno d'accordo invece sul considerare errore la limitazione della profondità di gioco.
Ai fini pratici, giova sapere perchè mi faccio canonizzare da Ivy in Soul Calibur 2? Non è invece più interessante fare sì che il gioco reagisca dinamicamente a come (non) combatto? Quindi non tanto che risponda al perchè, ma al come delle mie azioni.
Non considero un errore limitare la profondità di gioco, per il fatto che è il giocatore stesso a farlo nel momento in cui evita particolari modalità di gioco. Ricordo che in Vandal Hearts c'è una lunga introduzione, alla quale si può soprassedere solo iniziando il gioco e salvando la posizione. Qesto evidente escamotage per dare un senso alle battaglie possiamo considerarlo costrizione?
Implicitamente bisogna considerare una modalità di gioco anche il dipanarsi di una storia (cut scene in primis); nel senso che è necessario considerare il videogioco nel suo insieme, non come somma di parti. Facendo un paragone con il cinema, chi mi vieta di rimontare Memento per renderne lineare il racconto? Soprattutto, in seguito a ciò, possiamo ancora dire che ho visto il film?
Si e no. L'ho visto, ma non come voleva che lo vedessi il regista.
Secondo me, per il videogioco la situazione è equivalente. Il tutto sta a considerare lecita la possibilità che io videogiocatore possa manipolare la fruizione del gioco stesso.


Concludo rientrando nei ranghi. Per rispondere brutalmente alle domande iniziali, sono generalmente soddisfatto dell'IA implementata nei videogiochi; e non mi aspetto chissà quali salti di qualità dalla futura generazione di console. Ma interessa sapere la mia opinione da questo punto di vista?