Nelle Ruin of Ash alla fine puoi sbloccare parecchie scorciatoie ed evitare la maggior parte dei nemici, personalmente ho patito più altri passaggi, soprattutto iniziali.
Avevo mancato completamente l’attivatore degli ascensori, ho passato le prime ore imprecando. :D
Comunque è bellino, Kapp ha le basi ma allo stesso tempo sembra non voler discostarsi da quello che, a quanto pare, crede di saper fare molto bene.
Se Castle in the Darkness era una perla grezza, questo a tratti riesce ad essere molto simile senza palesare grandi passi in avanti.
Manca quella sofisticazione che permette di avere un pubblico più ampio e far sbocciare l’amore incondizionato.
Finito ieri a tarda notte, il contatore di Steam segna 17 ore (almeno 2-3 passate a girare a vuoto, a memoria ^^"). Ero convinto di avere tutti i requisiti per un eventuale finale "buono", ma a quanto pare non è stato così.
Pare che sia indispensabile completare la mappa al 100%, un requisito a mio avviso abbastanza pretestuoso, vista la giustificazione "narrativa" del vecchio e dell'homunculus. Pazienza, non avevo voglia di fare un'altra ora di backtracking per inutile completismo, pur avendo speso i 15K globi per vedere tutta la mappa.
Confermo il giudizio maturato finora: buon gioco, con meccaniche platform complessivamente solide, che avrebbe giovato di una mappa più utile (come dicevo più sopra, ancora non ho capito perché alcuni teletrasporti non vengano segnati, e ho odiato che non segnasse i muri invisibili dopo averli trovati) e di una sfrondata a certe scelte di design che fanno perdere solo tempo senza offrire granché in cambio.