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[T]alk => Media => Topic aperto da: Dan - 17 Nov 2018, 11:59
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Uscito ieri su Netflix, The Ballad of Buster Scruggs è l'ultimo film scritto e diretto dai fratelli Coen.
Sei storie brevi ambientate nel vecchio West, un vero e proprio compendio di quella parte di storia americana, sfaccettato tra storie agrodolci (più "agro" che "dolci") che vanno dal brutalmente realistico al surreale.
Finito di vedere ora e, bhè...capolavoro. La prima cosa che salta all'occhio è una fotografia pazzesca, con inquadrature e paesaggi che spesso sembrano dipinti. Le storie sono diversissime fra loro ma tutte pervase da un certo fatalismo che ti tiene incollato fino alla fine. Faccio fatica a trovare le parole per descriverne efficacemente le atmosfere, quindi mi limiterò a consigliarvene la visione :)
Se poi state giocando a RDR2, direi che non potete perdervelo ;D
Per me va dritto in Top3 dei miei film Coen preferiti, insieme a Fargo e The Man Who Wasn't There. :yes:
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Trailer per voi!
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=N3IIz8-8dU4
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Ecco, bravo Ivan che mi ricordi di consigliarvi la visione in lingua originale. Ho visto che nella versione italiana le parti cantate non sono state ridoppiate, giustamente. Tuttavia, anche così, senza l'accento, ci si perde una fetta di atmosfera non trascurabile per questo tipo di film. ;)
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Porca miseria Dan, grazie! Non lo sapevo.
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Netflix che produce un bel film? Addirittura dei Coen?
Il mondo sta per finire.
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Mi stavo proprio chiedendo se il formato Netflix avrebbe influito sul risultato finale, se riesco a convincere il coinquilino me lo sparo stasera...
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Netflix che produce un bel film? Addirittura dei Coen?
Il mondo sta per finire.
Anche "L'Autista" non è malaccio...
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Visto anche io, da solo ovviamente, confermo la bontà. Trovo che la formula del cortometraggio sia particolarmente ispirata per la verve narrativa dei Coen, di fatto moderni fratelli Grimm, e la fotografia, ora nelle tonalità del fuoco marziano, ora scandita da una algidità lunare, ne sottolinea il carattere fiabesco e atemporale.
La pellicola scorre che è una bellezza, sono riusciti a comprimere i loro ritmi tipicamente compassati in una formula densa ma non frettolosa, e il risultato è quello di un piacevolissimo racconto attorno al fuoco (in compagnia del quale consiglio la visione), di cui vorresti già il secondo e poi il terzo volume.
Un paio di racconti sono Red Dead Redemption al 100%, altri non starebbero male in un contesto Witcheriano, e come tutte le favole, la rileggibilità è altissima.
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Contento di leggere bei pareri, è in programma stasera.
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Visto, confermo la bellezza della visione: meriterebbe uno schermo da grande sala.
Tuttavia ho avvertito un po' di stanchezza nell'ultimo episodio: di suo non mi ha fatto impazzire, ma più per una questione di ritmo, lo avrei messo per penultimo lasciando per ultimo quello della carovana.
Coen al 100% comunque.
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Mmm non so, secondo me è una scelta azzeccata, sia perché si pone un po' come la cornice delle storie del film (il discorso "da narratore"), sia per il setting crepuscolare, sia per la chiusa, che è proprio l'apice del fatalismo che ammanta le vicende del film.
L'unica storia che mi ha lasciato un po' perplesso è quella con James Franco (Near Algodones). Mi piace molto com'è girata perché è proprio un omaggio a Leone (primi piani, silenzi interrotti da cigolii, il vecchio folle, il "giubbotto antiproiettile"), ma faccio fatica a comprenderne la morale.
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Secondo me è sempre un esempio di fatalità (in quel senso in chiave più ironica) che permea tutto il film.
Visto ieri, è confermo che è molto bello e proprio Coen.
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Secondo me è sempre un esempio di fatalità (in quel senso in chiave più ironica) che permea tutto il film.
Absolutely. Shit happens.
A me l'ultimo episodio è piaciuto molto, prova attoriale pazzesca tra l'altro.
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Secondo me è sempre un esempio di fatalità (in quel senso in chiave più ironica) che permea tutto il film.
Sì, lo penso anch'io. Il finale con la ragazza però?
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Quello che poteva essere ma viene spazzato via sempre dal destino (inteso sempre come fatalità).
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L'unica storia che mi ha lasciato un po' perplesso è quella con James Franco (Near Algodones). Mi piace molto com'è girata perché è proprio un omaggio a Leone (primi piani, silenzi interrotti da cigolii, il vecchio folle, il "giubbotto antiproiettile"), ma faccio fatica a comprenderne la morale.
Secondo me racchiude il più intimo e puro spirito dei Coen, se ci pensi ricorda un po' la "morale" di A Serious Man, ovvero che le cose accadono, nel bene e nel male, in modi imperscrutabili ed imprevedibili, e che il segreto stia nell'accettarne il mistero, e trovare il bello anche nel momento del dramma estremo...
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Sì, lo penso anch'io. Il finale con la ragazza però?
Che non esiste una consequenzialità o conseguenzialità degli eventi, noi tendiamo ad imbrigliare anche la morale o il destino in termini temporali, oggi mi va bene, domani mi va male, invece le cose coesistono, così come il bene e il male in senso assoluto.
E così anche all'apice di quella che si potrebbe considerare la "sfiga" estrema, è possibile lasciarci attraversare la mente da una illuminazione.
Il gatto è sia vivo che morto allo stesso tempo, siamo sia felici che tristi, elettroni in continuo spin attorno alla nostra esistenza...
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Mmm ok. Più o meno le stesse conclusioni che ne avevo tratto anch'io, ma - rispetto alle altre storie - mi era sembrata meno a fuoco. Da qui il dubbio. ;)
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Bello bello. I Coen al top. Ma che roba è la fotografia?? Da vedere assolutamente. Ora, ma quanto sarebbe bello un adattamento della Trilogia della frontiera di McCarthy fatto da loro?
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Bello bello. I Coen al top. Ma che roba è la fotografia?? Da vedere assolutamente. Ora, ma quanto sarebbe bello un adattamento della Trilogia della frontiera di McCarthy fatto da loro?
Fotografia iper satura eccezionale. :yes:
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Bello bello. I Coen al top. Ma che roba è la fotografia?? Da vedere assolutamente. Ora, ma quanto sarebbe bello un adattamento della Trilogia della frontiera di McCarthy fatto da loro?
Che libro che mi hai tirato fuori. :yes:
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Magnifico. Ma poi bello come parta in quarta per rallentare via via.
Stupendi gli accenti, le inquadrature, le storie, la violenza.
Non ho visto tanti western, ma tra i migliori.
Intrattenimento puro.
E si può anche pensare che al cinema sarebbe stato stupendo, ed è effettivamente così, ma Netflix sembra proprio dirti 'sticazzi' per come il film ti sputi addosso la fotografia e le inquadrature.
(https://i.postimg.cc/HLbV7dBN/la-ballata-di-buster-scruggs.png) (https://postimages.org/)