La prima puntata mi aveva lasciato perplesso... la seconda mi ha spiazzato (in senso buono).
Il personaggio stesso del papa è spiazzante, completamente di rottura, freddo, roba che alla prossima puntata lancia una crociata dopo che suor Mary l'ha definito un santo e che ha "sanfrancescato" il canguro
non era certo facile mantenere lo stesso livello di attenzione e "qualità" delle prime due puntate
ma Sorrentino fa centro, e se possibile alza pure la posta
un'alchimia ipnotica (non ti scolli,sei preso come da una calamita) di parole, immagini, musica e idee
sono affascinato
e comunque
da stasera mi scarico tutta la discografia di Nada
fantastica!
e VIVA la Groenlandia :p
magari non spiazzante ma estremanente soddisfacente
si tirano i molti fili tesi negli episodi precedenti e alla fine "ogni cosa ha un senso"
senza spiegoni di sorta a rovinare l'equilibrio mirabile del tutto
la scena del miracolo da bambino è incredibilmente potente
sembra telefonata e invece sei lì sul bordo della sedia... pesa!
qualità alle stelle
bravo Sorrentino (devo assolutamente e prontamente recuperare la sua filmografia)
bravo Jude
bravi tutti, davvero (VVVvvvvoiello)
Nel complesso serie stupenda.
Del finale mi ha fatto assolutamente cagare una cosa.
la nuvola con le fattezze di Cristo. Ma daiiiii.
Colonna sonora esemplare, a partire dalla sigla.
Viste le prime 4.
Intanto questa: https://www.youtube.com/watch?v=uXmnOativFY . E già basterebbe se, come spesso me, ci si accontenta di poco.
The Young Pope, insomma Sky e Sorrentino si incontrano per l'ultimo dei tabù, ove in Suburra (prodotto dalla piattaforma televisiva) si cercava di appoggiarla piano.
Qui no, non si appoggia piano, anzi.
La premessa è geniale in sè.
Lenny Belardo è, senza ben capire perché durante le votazioni episcopali, il nuovo papa a neanche 50 anni.
Subito si figura come un papa parecchio conservatore e indisponente verso i fedeli e i consiglieri che gli stanno intorno come il Cardinale Angelo Voiello, machiavellico e manipolatore che cercherà in tutti i modi di conservare il proprio potere politico all'interno della Chiesa.
Tutt'intorno davvero figuranti. Anche Suor Mary, almeno in queste quattro puntate, è un personaggio abbozzato e funzionale alla storia e a dare un passato al giovane papa.
Al netto di una sigla (quella che parte con la terza puntata) imbarazzante, davvero kitsch, mi sta piacendo un sacco. Sorrentino al suo splendore.
E come sempre per Sorrentino, la storia è relativamente importante, ma l'idea dietro, le inquadrature, qualche scena memorabile, il sottile gusto di grottesco che non lo abbandona mai (Secondo lei sotto la Groelandia che cosa c'è? Sono morto davvero dal ridere) e il ritratto del protagonista quello che contano.
Protagonista immenso che, come nella immobilità di Jep Gambardella ne La Grande Bellezza che dove si poteva accusare il film di "ma non succede un cazzo!1!1!", anche le continue incoerenze di Lenny sono funzionali a definire il personaggio, invece che di accusare la serie di essere fuori fuoco.
Quando lancia il suo attacco ai preti gay ho sinceramente bestemmiato
L'unica cosa che mi viene da appuntare è che Sorrentino, o chi lavora con lui, ha una ossessione inspiegabile per gli animali esotici.
Scena meravigliosa:
(http://blog.italiansubs.net/wp-content/uploads/2016/11/vlcsnap-4023-06-27-10h36m14s270.png)
Più o meno quello che ho visto nei primi 4 episodi, continua nei restanti sei.
Serie tv che più sull'interrogarsi su Dio, per me, invece scava su una figura che quasi mai è stata trattata: quella dell'uomo/donna di fede.
Tra l'altro nel bene e nel male, senza scontri o imbruttimenti per nessuno
(e come si conclude il caso Kurtwell, con lui che lo frega la "malattia" l'ho trovato bellissimo)
Il finale l'ho trovato poco significativo anche in luce di una seconda stagione.
Grande Serie.
Ma voi l'avete capito la storia dell'ultimo vagone del treno? Io c'ho messo un pò, ammetto.. :D