Ormai non mi aspetto più nulla dalla Pixar, dopo Up!, l'ultimo loro vero capolavoro hanno tirato fuori cagatine.Toy Story 3 è bellissimo, vergognati!
Che poi molto umili devo dire, mo' si dicono da soli che i loro film sono capolavori.
Per me The Brave è un incompreso.
Per me The Brave è una cagata femminista pazzesca!Stava diventando femminista ma mi sembra che alla fine di quel messaggio fortunatamente sia rimasto ben poco.
Per me The Brave è un incompreso.
Per me è esattamente l'opposto. :DEsatto. I primi 20 minuti sono quel che ti aspetti dai trailer. Poi succedono cose.
(http://www.country933.com/files/inside-out.jpg)Non avevo notato Super Meat Boy.
L'idea è ripresa paro paro da un vecchio (e bruttino) telefilm che incrociavo su Rai2 un tempo. :whistle:
Ovazione a Cannes per il film, presentato fuori concorso.Stavolta ho letto anche io la stessa cosa! :D
A quanto pare questa volta sono proprio tornati ai massimi livelli, un po' ovunque si stanno sperticando in lodi per il film. Molto bene.Ovazione a Cannes per il film, presentato fuori concorso.Stavolta ho letto anche io la stessa cosa! :D
Peccato aspettare fino a settembre...
Inside Out | Trailer ufficiale HD | Italiano (https://www.youtube.com/watch?v=LBgnMeSI19s)
:D bellissimo.
Cioè hanno localizzato il film mettendo il calcio al posto dell'ice hockey per il pubblico europeo? Se il personaggio è americano, viene dal Midwest e vive a San Francisco che senso ha che stia guardando il calcio? Nel 2015 ancora fanno 'ste stronzate.
Finché l'adattamento è deciso dagli autori onestamente non vedo il problema. Non è che il calcio ce l'ha infilato Ubaldi.Il problema sono loro e la loro mentalità, non è che se fanno stronzate va bene perché le fanno loro. Cioè il senso della critica è questo. Non c'è bisogno di Ubaldi per fare stronzate. Poi vi aspettate pure che questi signori adattino bene i prodotti orientali, quando non sanno adattare manco quelli loro.
Cioè dovrei rispondere seriamente a 'sta... stupidata che hai scritto?Ma ci mancherebbe altro. ^__^
Se è un trailer è possibile che siano stati gli stessi autori, ma non posso non pensare che siano stati imbeccati da Disney Italia (che non riesco a percepire come "autori", visto che fanno da distributori).Come segnalato da WIS, la modifica è sul trailer europeo, non solo italiano.
Se è un trailer è possibile che siano stati gli stessi autori, ma non posso non pensare che siano stati imbeccati da Disney Italia (che non riesco a percepire come "autori", visto che fanno da distributori).Come segnalato da WIS, la modifica è sul trailer europeo, non solo italiano.
L’avrà proposta l’ufficio marketing di Pixar o qualcosa del genere. Di sicuro non gli sceneggiatori o gli animatori. :)
E Disney Italia non è “fuori”, eh!, non so quanta autonomia decisionale abbia.
Tiziana Cantone
Un collega illuminato, ieri li ha trovati tutti, compreso uno, inedito, che narra le vicende dei due, una volta risaliti in macchina.
E soprattutto un film puro, in grado di suscitare emozioni altrettanto genuine.
Lo consideri adatto per un bambino di quattro anni?
[...]
Nel caso non si fosse capito:(http://www.orgoglionerd.it/assets/thumbs/media-17196-w400-c0x0x55x54-q100.jpg)
Toy Story 4. ;D
Io come una belina me lo sono perso al cinema :no:Ma infatti ti pensavo, in tutto il mondo civilizzato era già uscito...E Lenin non se l'è visto?
Ad esempio, com'è possibile cheSpoiler (click to show/hide)
Ad esempio, com'è possibile cheSpoiler (click to show/hide)
Che dire, è un film bello, molto bello, che si presta a diverse letture.
Credo che l'età e lo stato d'animo, più che altro le esperienze vissute, incidano molto sulla visione del film.
Il ritorno di Pixar, quella brava.
...
Si ride poco e bene, e soprattutto si riflette in quello che probabilmente è il miglior manuale di psicologia dello sviluppo per bambini mai scritto per degli adulti
Insomma, quanto si presta alla visione di un bambino di 9-10 anni? È forse un filo prematuro?
Tu sei sensibile solo quando vedi Cristiano Ronaldo che ti bagni tutto, il resto non ha importanza.
il corto non è piaciuto a molti perchè è un musical, roba che tendenzialmente sta sui cabasisi dopo le menate che Disney sta portando avanti da anni. Basta co' sti musical, han rotto.
Il film, invece, è una bella perla :yes:
Spoiler (click to show/hide)
Non ricordo di aver visto alcuna partita di calcio. Ricordo male? :|
Però ci stà, magari il papà preferisce il calcio. ;DSe non sbaglio viene detto chiaramente che entrambi i genitori hanno un passato come giocatori di Hockey.
Ecco perchè localizzare sta roba è sbagliato.Però ci stà, magari il papà preferisce il calcio. ;DSe non sbaglio viene detto chiaramente che entrambi i genitori hanno un passato come giocatori di Hockey.
Ecco perchè localizzare sta roba è sbagliato.Aveva senso localizzare il trailer, che decontestualizzato funzionava. Avrebbe avuto (al limite) senso lasciare la localizzazione anche nel prodotto finito se nel film non si fosse fatto riferimento ad alcuno altro sport.
Vedi che l'hockey non solo compare più volte ma è parte della trama? Che ci metti a fare il calcio?
Bon, meno male che non mi ha rovinato la visione.
A me mi ha dato più noia che la "Mano Pesante" del trailer si sia trasformato in "Pugno di Ferro" (che funziona meno)! :D :D
Infatti non credo che nessuno, tranne me, se ne sia accorto.
Però ci stà, magari il papà preferisce il calcio. ;DSe non sbaglio viene detto chiaramente che entrambi i genitori hanno un passato come giocatori di Hockey.
Sì.
Sì ma nella totalità del film questo mi sembra una dettaglio più che marginale.
Come se davvero l'unica fonte di entusiasmo di quanto narrato fosse IL MODO in cui venivano rappresentate le varie vicissitudini, ma non ci fosse mai un guizzo interessante perché la base rimaneva sempre e comunque ancorata ad un manuale di psicologia.Secondo me il guizzo interessante risiede proprio nell'aver scardinato anni e anni di psicoterapia e psicanalisi facendo dire ad un cartone animato, che da sempre rappresenterebbe idealmente l'araldo dell'esatto opposto, quanto importante nella vita di una persona sia la tristezza.
Voglio vederlo anch'io per dire a Wisky che non c'ha capito nulla :yes:
Sono in dubbio se andare a vederlo. Ad occhio mi pare una roba uber-pro-femminista. :no:Sbagli.
Per la serie "incoraggiamole ad agire in maniera ancora più irrazionale". :no:
Magari sbaglio..
Sì ma nella totalità del film questo mi sembra una dettaglio più che marginale.Hey bello, sei su TFP!
A me ha deluso parecchio.
Me l'aspettavo più frizzante e pieno di gag e invece hanno optato per una storia più tradizionale, a tratti troppo lenta. La computer grafica poi non mi commuove mai, non c'è un cazzo da fare, sarà quello. E dire che ormai piango di fronte a qualsiasi commedia stupidotta col momento lacrima facile.
A me ha deluso parecchio.
Me l'aspettavo più frizzante e pieno di gag e invece hanno optato per una storia più tradizionale, a tratti troppo lenta. La computer grafica poi non mi commuove mai, non c'è un cazzo da fare, sarà quello. E dire che ormai piango di fronte a qualsiasi commedia stupidotta col momento lacrima facile.
Quoto, in particolare la parte sottolineata.
Avrei voluto che il film fosse maggiormente incentrato su scene come quella del trailer (anche non divertenti), dove magari le emozioni/protagonista maturavano grazie ad esse...e non con il solito viaggio da cartone animato.
Bellino ma avevo altre aspettative :(.
Io veramente non capisco come un film strapieno di tutte le banalità e gli stereotipi possibili e immaginabili abbia potuto avere un così grande successo di pubblico e critica.Boia. Hai trovato tutte e 4 le gomme bucate all'uscita del cinema?
A parte le valanghe di ovvietà e il modello psicologico sempliciotto e pre moderno, i personaggi principalli sono pure abbastanza antipatici. Feclicità è proprio fastidiosissima.
Boh.
imitazione delfino FTW.
Secondo me invece si, perché dici di no?Rabbia è molto maschile. Disgusto è sofisticato. Tristezza combina complessi, raptus, disincanto e attitudini depressive da trenta-quaranta-cinquantenne.
ok, gioia va bene così'.. però si poteva impostare la trama variando un po' di più i personaggi e le emozioni stesse.Mica è un film di Bergman.
capisco che in una bambina la gioia sia il sentimento più presente, ma si potevano approofndire le personalità degli altri membri della famiglia..
Gli esempi sono molteplici: le emozioni ragionano come se fossero bambini, mentre ad esempio le emozioni della madre ragionano e si comportano da "adulti" in modo pacato.
[...] il problema [è] che Gioia stracci i maroni. E se la gioia di una bambina dev'essere per forza (?) stracciamaroni forse non era il caso di farne il protagonista incontrastato del film.
Io ricordo le emozioni degli adulti parimenti 'semplici' di quelle della bambina.Guarda, è sostanzialmente quello che ho scritto qualche post dopo, perdonami. :)
Vedi: la mamma con lo spot dell'avventuriero, il papà con la partita.
La differenza non sta nella complessità di quanto espresso dal singolo personaggio-emozione ma dal maggiore equilibrio sia nelle loro relazioni, sia nelle loro manifestazioni esteriori. E se non ricordo male, anche nel fatto che negli adulti, le emozioni sono sessualmente definite e omogenee mentre nella bambina hanno una caratterizzazione sia maschile sia femminile.
Lo ribadisco: è un film per bambini, non un film di Wes Anderson o da Sundance.E' un film per bambini con un substrato e molti rimandi che possono essere capiti e apprezzati solo da un adulto.
Assolutamente, ma per me rimane nel confine tra un film con un tema interessante per un adulto e che può essere fruito con piacere per i bambini.Lo ribadisco: è un film per bambini, non un film di Wes Anderson o da Sundance.E' un film per bambini con un substrato e molti rimandi che possono essere capiti e apprezzati solo da un adulto.
In questo senso è forse il film più 'tecnico' e meno universale di Pixar.
Lo ribadisco: è un film per bambini, non un film di Wes Anderson o da Sundance.
Mi riesce difficile esprimere i motivi del suo parziale fallimento, ma credo che gran parte d'esso dipenda dalla sua eccessiva meccanicità.Visto ieri sera e mi sono letto tutto il topic. Mi hai facilitato scrivendo questo che, in definitiva, rispecchia il mio pensiero. Inside Out mi ha ricordato alcuni aspetti di Nolan che non mi piacciono, vale a dire l'amore del meccanismo in sé piuttosto che la profondità che lo stesso può esprimere. C'è compiacimento nelle idee e nelle visualizzazioni divertite dei processi mentali ma quello che manca è un forte messaggio di fondo. Che, quando presente è abbastanza scolastico (per non dire meccanicistico), diluendo molto del potenziale emotivo e diventando una sorta di opera incompiuta per la paura di osare. Lo assocerei ad altri esperimenti simili di Pixar come Wall-E e Up!, ottima idea di fondo ma guastata da farraginosità narrative e concettuali. Io continuo a trovare la Pixar classicamente narrativa (Toy Story, Nemo, Ratatouille) molto più efficace e incisiva.
Alla faccia del "manca un forte messaggio di fondo" ;D
Poi, non so se qualcuno ci ha fatto caso, ma questa è la trasposizione occidentale psicanalitica de "La Città Incantata" di Miyazaki, a partire dall'incipit narrativo fino al tema della crescita e del "sommerso".
Alla faccia del "manca un forte messaggio di fondo" ;DEh, Golden Axe Beast Rider e Ninja Gaiden rientrano entrambi nel novero degli action game, sono la stessa tipologia di gioco.
Poi, non so se qualcuno ci ha fatto caso, ma questa è la trasposizione occidentale psicanalitica de "La Città Incantata" di Miyazaki, a partire dall'incipit narrativo fino al tema della crescita e del "sommerso".
No Beorne, sono proprio due film che affrontano lo stesso periodo di crescita da punti di vista culturali diversi e parimenti validi. Riguardo il film di questo topic - e in parte, anche per quanto evidenziato dal Gladia - segnalo lo speciale di Doppiozero (http://www.doppiozero.com/category/eventi-e-istituzioni-citate/inside-out) e il più sintetico articolo della rivista Studio (http://www.rivistastudio.com/standard/insideout-psicologia/).
No Beorne, sono proprio due film che affrontano lo stesso periodo di crescita da punti di vista culturali diversi e parimenti validi. Riguardo il film di questo topic - e in parte, anche per quanto evidenziato dal Gladia - segnalo lo speciale di Doppiozero (http://www.doppiozero.com/category/eventi-e-istituzioni-citate/inside-out) e il più sintetico articolo della rivista Studio (http://www.rivistastudio.com/standard/insideout-psicologia/).
Ecco, secondo me peggiore del fatto che sia dal mio pdv un film abbastanza noioso, è il fatto che è abbia una pretesa didattica visto che il target primario è assolutamente sui ragazzini.
Ricambio con il seguente link http://temi.repubblica.it/micromega-online/%E2%80%9Cinside-out%E2%80%9D-che-fine-ha-fatto-il-libero-arbitrio/ (http://temi.repubblica.it/micromega-online/%E2%80%9Cinside-out%E2%80%9D-che-fine-ha-fatto-il-libero-arbitrio/)
Non ho trovato il parallelo con La città Incantata, ma forse quest'ultimo mi ha rapito senza darmi la possibilità di cercare seconde letture. Forse la scoperta della tristezza durante la crescita? In questo caso c'e' sicuramente un parallelo ma si possono scomodare un insieme sterminato di produzioni.
C’è, però, un’altra bambina, in un altro film, che si ritrova a subire, come Riley, proprio l’ingiustizia del trasloco. La sua avventura sarà per molti versi simile a quella della sua consorte marcata Pixar. Se non fosse per un dettaglio: Chihiro, eroina de La città incantata, si perde davvero. Nello strano agglomerato in cui dovrà imparare a districarsi per ritrovare se stessa e salvare i suoi genitori, dovrà farcela da sola. Per uscire viva dal suo labirinto, in esso, dovrà sapersi integrare, anche al costo di dimenticare perfino il proprio nome. Non ci si può ritrovare senza perdersi prima. Non ci si può ritrovare, senza sacrificare qualcosa di sé. Non ci si può ritrovare senza cambiare pelle davvero. Ma questo, a ben vedere, è un altro film.