(http://cache.g4tv.com/ImageDb3/290889_S/Deadlight-Coming-To-XBLA-From-Tequila-Works.jpg)
In an apocalyptic world where existence is futile, a solitary man treks the American west coast. The year is 1986 and a mysterious disease has decimated mankind, transforming people into killer automatons. Survival is the measure of all in this original cinematic puzzle platformer. Deadlight is the frightening odyssey of an ordinary man fighting extinction like a flame in the desert. Hopeless and unable to escape the horrors of a dying world, Randall Wayne will reveal himself as a natural born survivor.
Deadlight is to be released as an XBLA exclusive title in summer 2012.
Video Taser (http://www.youtube.com/watch?v=JyHxSymLmiw&feature=youtu.be&hd=1)
immagini
(http://xbox-mag.net/upload/jeux/82228.deadlight_180112_2.jpg)
(http://xbox-mag.net/upload/jeux/82229.deadlight_180112_3.jpg)
(http://xbox-mag.net/upload/jeux/82227.deadlight_180112_1.jpg)
(http://i41.tinypic.com/2enb974.jpg)
(http://i39.tinypic.com/9hs9xh.jpg)
(http://i42.tinypic.com/n4cqqg.jpg)
Sito ufficiale (http://www.deadlightgame.com/)
Si ok, ma metti che ti danno un Quantum Condrum e ti dicono "Il nuovo Portal". E' ovvio che ci rimani dimmerda perché il gioco è tutt'altro.
Uguale con Dealight, magari ti aspetti "il nuovo Another World con gli zombi", invece di AW c'è si e no il 20%, il resto è survival horror.
lecito, non capivo il commento postcedente il tuo.
E' un gioco che si ispira a molti altri titoli, ma cerca comunque di mantenere una sua identita':
Sto apprezzando molto "le fughe" ad esempio. Sono originali sia nell'approccio che il contesto nelle quali sono intervallate fra le varie sessioni (momenti in cui si puo' combattere, altri in cui si deve solo scappare).
Certo un po' telefonate fra cambi di inquadratura e musiche, ma sicuramente d'effetto e dall'esito imprevedibile visto che spesso si possono affrontare in piu' modi.
Solitamente "le fughe" negli altri giochi son sempre dritte e banalotte
La parte finale: imho ci sta che sia più impegnativa e bastarda.
Riguardo i giochini, sono esattamente dei G&W come meccaniche e grafica. Ma proprio fatti bene con tanto di GAME A e GAME B differenti, sembrano quasi veri. Il terzo è a colori (come gli ultimi Nintendo) ma se non ti piace il genere puoi anche lasciar perdere. Se invece sei nostalgico sono fantastici, anche per ciò che propongono a livello di presentazione e velato umorismo, tipo:
Il terzo è basato su Lovecraft
sono arrivato nel punto in cui salvi il figlio del ratto
per ora devo dire che mi sta piacendo moltissimo, sto cercando di gustarlo con calma, come una novel estiva.
La storia è bellissima e molto curata. Leggere il diario rende Randy più umano di quanto già non lo sia a schermo.
I difetti grafici ci sono e sono sotto gli occhi di tutti, non ci sono scusanti, ma a parte qualche imperfezione grafica, i controlli sono eccellenti ed il gioco è ben strutturato.
Gli zombie sono impossibili da affrontare a mani nude o con la sola ascia e ciò rende gli scontri particolarmente ostici e spinge a trovare vie alternative per oltrepassare i non morti.
Davvero carino, merita d'essere acquistato e giocato. Peccato duri poco. Esperienza breve ma intensa.
i controlli sono eccellenti
[...]
Gli zombie sono impossibili da affrontare a mani nude o con la sola ascia e ciò rende gli scontri particolarmente ostici e spinge a trovare vie alternative per oltrepassare i non morti.
Mmm sui controlli non sono granchè d'accordo. In molti casi ho avuto la fortissima sensazione che non fossero sufficientemente reattivi, e che varie delle morti sofferte fossero proprio colpa dei controlli, e non mia, soprattutto durante le sezioni di
fuga dall'elicottero militare, in praticolare sulle staccionate da scavalcare ho notato quel problema.
Gli zombi secondo me sono ostici da affrontare solo quando sono in gruppi di più di 3 elementi. In linea di massima basta tirargli un'accettata, avvicinarsi e spingerli in terra per finirli. Tra l'altro il gioco è prodigo di munizioni di pistola, con cui si possono headshottare i marci con facilità estrema. Le sezioni in cui si resta a mani nude sono a conti fatti pochissime, e anche in quei casi non ci sono momenti particolari da superare col cuore in gola.
Finito or ora.
Tecnicamente mi piace, leggero, curato il giusto (guardatevi i bozzetti poi) sia dal lato grafico (in game e nei racconti tra un livello e l'altro) che dal lato dell'audio. Il main doppiatore è un figo, gli zombie sono fighi come sempre e la storia è sì presa e ripresa da n film/libri però è raccontata bene. Ovviamente vi dovete leggere tutte le cose che trovate per benino, è una delle poche volte in cui non mi sono rotto dopo una pagina, anzi, queste sono tradotte anche bene in italiano.
Dal punto di vista del gameplay beh, io l'ho giocato con un joypad e i comandi sono ovviamente ok (non so da tastiera, probabilmente ce ne parlerà quel duro&puro di teo). L'ho trovato proprio facile facile, non c'è per niente sfida (a parte qualche stanzona zombosa che ti fai con un paio di trial), sembra sia fatto per raccontare una storia, anzi mi sembra quasi che la cosa principale sia leggere il diario di Randall e che intorno ci abbiano messo il gioco. 4 ore piacevoli con alcuni picchi che fanno si che quel tot di soldi che avete speso siano stati spesi bene.
Poi oh, gli zombie sono zombie e io sono innamorato folle di Matheson quindi adoro queste ambientazioni, ambientate ottimamente in questo 2D e che non fanno rimpiangere PER NIENTE il 3d. Quindi promosso.
A fine gioco
attiva una modalità incubo, non puoi salvare e non so cosa altro. Con questa credo si sblocchi un finale alternativo vista la voce presente negli extra
Finito anche io.
Confermo quanto di buono e di meno buono scritto da altri in 9 pagine del thread. Inizio scoppiettante, grande atmosfera e richiamo a giochi che ho letteralmente adorato (Another World, Prince of Persia, Abe).
Tutto molto esaltante fino a metà avventura circa, poi accadono due cose che non ho gradito:
- la parte sotterranea. Sembra un altro gioco, sembra messa lì per allungare la brodaglia e rovina l'atmosfera generale (per quale cavolo di motivo mi manda a cercare il figlio senza restituirmi l'ascia e la pistola?)
- il trial and error diventa più esasperato e non prevedibile. Nella gran parte dei casi si deve per forza morire per capire cosa fare, il che rovina il fluire degli eventi (Deadlight non è "ragionato" come Limbo, è molto più arcade, quindi beneficerebbe di una certa scorrevolezza di fondo o comunque di una leggibilità maggiore)
Ho apprezzato l'epilogo. Magari non originalissimo ma interessante.
In fin dei conti è un buon gioco, ma se avessero avuto la capacità di mantenere la qualità e piacevolezza che si prova nella prima metà/terzo di gioco sarebbe stato un titolo imperdibile.
Finito.
Boh, che dire? L'inizio della parte centrale è brutto. Trial and error spinto senza grandi motivi di gioia.
La parte nuovamente all'aperto rulla di nuovo per un po' poi si impecorisce in modo scomposto con la parte finale, che ho trovato OSCENA.
E poi c'è il finale (prevedibilino ma carino).
E poi c'è il finale alternativo (prevedibilino ma WAT).
La cosa buffa è che la componente metaforica di alcune scene mi è sembrata talmente evidente che mi aspettavo lo spiegone finale sull'avventura di Wayne, e invece nulla.
Meglio così, eh, ma a nessuno è venuta l'idea che
Wayne sia una vittima di disturbo da stress post traumatico e l'epidemia nemmeno sia mai avvenuta? Perché per me un botto di accadimenti portano proprio in quella direzione, soprattutto il labirinto nelle fogne.
Il gioco è scritto bene, ma se gli eventi ricalcassero la realtà non avrebbero assolutamente alcun senso.
Invece trasportando il gioco in Vietnam, ci sono moltissime situazioni sensate: la ricerca della squadra e di un "punto di estrazione" sicuro, il viaggio nell'elicottero che viene abbattuto, la scena onirica con lui che cammina e un bombardamento a tappeto che sembra napalm, e tutta la parte sotterranea, con allusioni assolutamente lampanti al disagio di un reduce e al fatto che spesso la follia è una rifugio.
Ah, tra parentesi: il gioco è ambientato nel 1986, per cui il personaggio (che sembrerebbe avere sui 50 anni) potrebbe benissimo essere stato in Vietnam.
Ora vedo se trovo uno script in modo da chiarirmi le idee.