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[F]eed => Feed => [Archivio] Theory => Topic aperto da: Giobbi - 02 Ott 2008, 12:14

Titolo: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 02 Ott 2008, 12:14
Se aveste possibilità di organizzare un incontro-tavola rotonda sui videogiochi invitando "esperti" del settore... che possono essere tanto Kojima quanto vitoiuvara.. dipende dal taglio...

Quali argomenti ritenete oggi interessanti per voi (videogiocatori) o per dare una corretta visione del fenomeno agli "altri"?

Tenendo conto che la cosa sarebbe organizzata dalle istituzioni, quindi meglio se legata ai temi di attualità.. per cui "l'evoluzione del salto da mario bros a little big planet" sarebbe troppo specifico.


A me pare interessante il rapporto tra realtà virtuale e reale.. tutta sta gente che sta ore ore in realtà che sono "altre" ma pur sempre realtà.
Se ne potrebbe anche ricavare un parallelo con la realtà virtuale italiana per eccellenza ovvero i programmi televisivi (l'altra é il calcio ma evitiamo).

Però non so, magari un po' "profondo" se fatto bene e tende al filosofico... magari un classico "i videogiochi fanno male" e "cosa provi nemesis mentre squarti in gta" evitando per una volta moige e "espertoni" del cacchio vari sarebbe meglio.

O magari avete idee molto più consone ed interessanti? :)



Tnx!
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Macca - 02 Ott 2008, 12:27
Il multiplayer online: dall'estraneazione totale con il mondo "vero" alla nascita di nuovi tipi di "rapporti" e amicizie tra persone reali ma distanti. La fine di pizza&birra con mia sorella e suo marito?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: eugenio - 02 Ott 2008, 12:30
Quali argomenti ritenete oggi interessanti per voi (videogiocatori) o per dare una corretta visione del fenomeno agli "altri"?

1. Esiste un modello di videogiocatore, oggi? Se no, perché videogiocare?
2. I costi per l'utente. Alti, bassi, corretti?
3. Online ed offline: come cambia il videogioco, come cambiano i videogiocatori.

Spin off:

a. Chi non videogioca ha i suoi motivi o è (anche) per come sono i videogiochi?
b. Indotto videoludico. Nuove professioni, nuovi corsi di studio.
c. Il videogioco come aggregante/disgregante.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Vitoiuvara - 02 Ott 2008, 12:51
Vista la quantità enorme di titoli multipiattaforma, avrà ancora senso in questo futuro scannarsi per imporre la propria console. Passi Nintendo e le filosofie "diverese", ma avremo ancora un PS3 e un 360 in commercio contemporaneamente?

mercato femminile. Nascono e crescono i prodotty only girl (serie Imagine/giulia di Ubisoft su tutte). Quando queste bambine cresceranno, i videogiochi saranno costretti a cambiare in qualche modo?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 02 Ott 2008, 13:09
Intanto grazie,
terrei il discorso sul multiplayer online, sul perché videogiocare (che include quindi anche "a" di Eugenio), sul pubblico femminile (così ci mettiamo dentro ubisoft italia) e anche questo: b. Indotto videoludico. Nuove professioni, nuovi corsi di studio nel caso recuperiamo chi di dovere (ha il rischio di sembrar un po' barboso, magari meglio le professioni dei corsi di studio).

Ma come fare per mettere un titolo, un "cappello" unico?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: ferruccio - 02 Ott 2008, 13:22
Non saprei come sintetizzarlo in un titolo, però secondo me sarebbe interessante analizzare i differenti tipi di videogioco. Per "tipi" non intendo "generi", ma prorpio tipologie. Il punto di partenza sarebbe che il modello "videogioco AAA super budget kolossal"  non è più l'unico, e non è più neanche perseguibile dal 90% degli sviluppatori.
Quindi sarebbe interessante analizzare l'enorme quantità di videogiochi "piccoli" di qualità che stanno uscendo in questi mesi. In sostanza il punto è che il videogioco a budget ridotto non è più necessariamente un videogioco di bassa qualità.
Tutti stanno sempre a parlare dei superprogettoni da milioni di dollari, quando poi sempre più spesso passiamo la maggior parte del tempo "videogiocoso" su giochi PSN, Live Arcade o DS.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Jello Biafra - 02 Ott 2008, 13:29
Qualcosa sull'uso dei videogiochi come armi di convinzione di massa in virtù della loro interattività (non supportare e basta i marines, diventa TU un marine!). Col discorso della convergenza profitto/propaganda (nel senso facciamo un gioco di guerra perchè tira e ci facciamo un sacco di soldi, fregandocene del fatto che poi influrià anche sull'opinione di chi se lo gioca senza sale in zucca).

E poi anche qualcosa sui JRPG. Che devono morire, cosi, tanto per.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 02 Ott 2008, 13:36
Non saprei come sintetizzarlo in un titolo, però secondo me sarebbe interessante analizzare i differenti tipi di videogioco. Per "tipi" non intendo "generi", ma prorpio tipologie. Il punto di partenza sarebbe che il modello "videogioco AAA super budget kolossal"  non è più l'unico, e non è più neanche perseguibile dal 90% degli sviluppatori.
Quindi sarebbe interessante analizzare l'enorme quantità di videogiochi "piccoli" di qualità che stanno uscendo in questi mesi. In sostanza il punto è che il videogioco a budget ridotto non è più necessariamente un videogioco di bassa qualità.
Tutti stanno sempre a parlare dei superprogettoni da milioni di dollari, quando poi sempre più spesso passiamo la maggior parte del tempo "videogiocoso" su giochi PSN, Live Arcade o DS.

Ok, e questo si collega al discorso sociale perché videogiochi meno costosi (nei vari sensi) significa anche videogiochi più diffusi nei molti strati della popolazione.

Utile magari un ricordare in Italia che non ha più senso la distinzione "giocatori-non giocatori" e relativi titoli scandalistici, tutti sono videogiocatori vuoi per ds-psp, per cellulari vari, windows e mac, psn etc su ps3 e 360 nonché wii.

Ok.

---

No Jello, jprg devono morire evitiamo.. tra l'altro lost odissey é bellissimo visto con la giusta ottica :)

Per propaganda é vero, però secondo me in Italia é meglio e più realistico al momento puntualizzare la non propaganda quindi l'aspetto positivo di un GTA rispetto ad emilio fede e compagnia.

Ovvero i videogiochi danno possibilità di scelta e quindi risultano una soluzione migliore per passare il proprio tempo davanti allo schermo televisivo rispetto alla realtà virtuale (che viene confusa con "realtà" grazie al fatto che propone telegiornali, eventi in dirtta etc..) dei programmi televisivi italiani.

C'é bisogno di controeducare in italia secondo me e uscire dal bombardamento e scarica barile mediatico, ed il creare una conferenza avvallata dalle istituzioni che non per questo però debba invitare moige e psicologi ignoranti può essere cmnq un (piccolo) segno.
;)
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Jello Biafra - 02 Ott 2008, 13:44

No Jello, jprg devono morire evitiamo.. tra l'altro lost odissey é bellissimo visto con la giusta ottica :)

Per propaganda é vero, però secondo me in Italia é meglio e più realistico al momento puntualizzare la non propaganda quindi l'aspetto positivo di un GTA rispetto ad emilio fede e compagnia.

Ovvero i videogiochi danno possibilità di scelta e quindi risultano una soluzione migliore per passare il proprio tempo davanti allo schermo televisivo rispetto alla realtà virtuale (che viene confusa con "realtà" grazie al fatto che propone telegiornali, eventi in dirtta etc..) dei programmi televisivi italiani.

C'é bisogno di controeducare in italia secondo me e uscire dal bombardamento e scarica barile mediatico, ed il creare una conferenza avvallata dalle istituzioni che non per questo però debba invitare moige e psicologi ignoranti può essere cmnq un (piccolo) segno.
;)

Ah, ma credevo fosse una cosa un pò più universale. Comunque non sono daccordo sul rieducare coi videogiochi. Anche perchè dipende dai videogiochi che prendi in considerazione (ovvero, ricorrendo al giochino BUONO/NO BUONO: Nintendo in generale e come concetto: BUONO, resto della truppa: NO BUONO salvo rare eccezzioni).

Quella sui jrpg ovviamente era una battuta, dato che non c'è argomento meno interessante e degno di essere dibattuto di loro (ma da sempre).
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: ferruccio - 02 Ott 2008, 13:45
Se ci si rivolge al pubblico, in Italia, sarebbe forse meglio cominciare da "cos'è il videogioco". Tentare, magari, anche di spiegare cosa sono le meccaniche di gioco, perché i videogiochi divertono, come giochi dalla grafica "infantile" possano avere meccaniche profonde etc.
Credo che la persona media non capisca neanche cosa c'è di interessante nei videogiochi. Suppongo molti pensino "i ragazzini si divertono perché puoi uccidere e violentare".
Ma non si parlava di evento indirizzato agli esperti?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: ferruccio - 02 Ott 2008, 13:46
Nintendo in generale e come concetto: BUONO, resto della truppa: NO BUONO salvo rare eccezzioni

Ah, beh, vedo che ti tieni aggiornato  :D
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Jello Biafra - 02 Ott 2008, 13:51
Nintendo in generale e come concetto: BUONO, resto della truppa: NO BUONO salvo rare eccezzioni

Ah, beh, vedo che ti tieni aggiornato  :D

Ironia, questa sconosciuta.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 02 Ott 2008, 13:54
Evento per tutti che possa anche interessare "chi é interessato ai videogiochi".

Ma resta cmnq "per tutti", quindi sì cos'é il videogioco va inserito come introduzione

A proposito inserire vicino dei totem con i giochi in uscita in quel periodo (Febbraio 2009) per le varie consoles può avere un senso, ovvero "attira" o é una cagata che si può tralasciare?

---

Non so Jello secondo me in Italia appunto bisogna tener conto di come i media presentano il videogioco, e di come quindi perdere tempo davanti a maria de filippi sia meno perdere tempo rispetto a final fantasy tactics per la mamma in questione, é questa parte della realtà culturale quindi il "male da estirpare".

I videogiochi non sono una medicina, ma l'altro aspetto é "male" appunto e quindi alternative alla de filippi se non si può far altro che "rilassarsi davanti alla tv" sono ben volute.

Ovvero partiamo da una realtà dove un concorrente per il salotto (i programmi tv) per vari motivi dicono peste e corna dell'altro concorrente (i videogiochi)

E il primo é molto più "potente" per evidenti motivi di utilità politico-economica.

Ma interessa sempre meno, ed é secondo me da ricordare che é "un bene" che interessi sempre meno visti i contenuti che propina e non "cattivo videogioco pussa via da mio figlio".
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Jello Biafra - 02 Ott 2008, 14:03

Non so Jello secondo me in Italia appunto bisogna tener conto di come i media presentano il videogioco, e di come quindi perdere tempo davanti a maria de filippi sia meno perdere tempo rispetto a final fantasy tactics per la mamma in questione, é questa parte della realtà culturale quindi il "male da estirpare".

I videogiochi non sono una medicina, ma l'altro aspetto é "male" appunto e quindi alternative alla de filippi se non si può far altro che "rilassarsi davanti alla tv" sono ben volute.

Ovvero partiamo da una realtà dove un concorrente per il salotto (i programmi tv) per vari motivi dicono peste e corna dell'altro concorrente (i videogiochi)

E il primo é molto più "potente" per evidenti motivi di utilità politico-economica.

Ma interessa sempre meno, ed é secondo me da ricordare che é "un bene" che interessi sempre meno visti i contenuti che propina e non "cattivo videogioco pussa via da mio figlio".

Su questo ha indiscutibilmente ragione, ma non vedo il vg come alternativa credibile e meno dannosa. Anche perchè, appunto, dipende dal vg. Ovvero ammazzare terroristi arabi caratterizzati come potevano esserlo gli ebrei sotto il nazismo o sciropparsi gli osceni giochi targati Tom Clancy è meglio che sorbirsi il TG5 di Mimun? Io sinceramente non lo so. Il secondo è passivo, il primo è attivo, quindi ancora peggio. Questo tra l'altro è uno dei motivi (uniti alla perdita mia di interesse verso i vg per se stessi) che mi sta facendo quasi del tutto abbandonare il videogioco.

Insomma, aridatece Duke Nukem e Cannon Fodder (o anche solo Super Mario, e scusate se è poco).
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: eugenio - 02 Ott 2008, 14:21
inserire vicino dei totem con i giochi in uscita in quel periodo (Febbraio 2009) per le varie consoles può avere un senso, ovvero "attira" o é una cagata che si può tralasciare?

Il totem attira nerd ed allontana gli altri.
Soluzione: aggiungere signorina non tirata in grado di giocare almeno a quanto presentato.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: ferruccio - 02 Ott 2008, 14:24
Ma il peso e il numero di giochi beceri e conservatori alla Clancy mi sembra molto più basso di quanto tu dica, Jello. E se guardi le classifiche ti accorgi pure che non vendono neanche così tanto. Ai primi posti delle classifiche c'è molto più Mario Kart di qualsiasi Ghost Recon. Stai ragionando con in mente lo scenario di vari anni fa.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: LF - 02 Ott 2008, 14:38
Ho letto giusto giusto adesso il redazionale di Bittanti sull'ultimo numero di Game Pro. Tratta della diffusione di apparecchi e meccanismi videoludici anche per quanto riguarda azioni comuni e reali, "offscreen", nel suo esempio la corsa.

E' un ottimo spunto, secondo me, per un approccio sociologico sulla diffusione de, e l'introduzione a, i videogiochi. Sulla falsariga del "se non vai dal videogioco, il videogioco viene da te".

In sostanza, sarebbe interessante discutere su come il videogioco e i suoi linguaggi stiano ormai interessando la vita di ognuno, anche dei non giocatori.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: acciarone - 02 Ott 2008, 14:50
molto interesante.
ci devo pensare.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Jello Biafra - 02 Ott 2008, 15:49
Ma il peso e il numero di giochi beceri e conservatori alla Clancy mi sembra molto più basso di quanto tu dica, Jello. E se guardi le classifiche ti accorgi pure che non vendono neanche così tanto. Ai primi posti delle classifiche c'è molto più Mario Kart di qualsiasi Ghost Recon. Stai ragionando con in mente lo scenario di vari anni fa.

Mah, COD4 è dell'anno scorso...
E cmq il mio è un discorso in divenire, non focalizzato esclusivamente sulle merdacce come Ghost Recon et similia, ovvero: ancora in pochi si sono accorti della gigantesca potenzialità del vg come forza creatrice di consenso, che di conseguenza è stata utilizzata poco e non direttamente (i Tom Clancy sono prima di tutto una maniera per far soldi, dubito che gi sviluppatori si siano posti problemi di tipo morale o politico), ma in futuro chissà?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Yoshi - 02 Ott 2008, 17:07
A proposito inserire vicino dei totem con i giochi in uscita in quel periodo (Febbraio 2009) per le varie consoles può avere un senso, ovvero "attira" o é una cagata che si può tralasciare?

Giochi in uscita sì, perchè interessano solo a chi è appassionato. Magari metterne uno tecnicamente pazzesco che faccia dire alla gente "Wooo, sembra un film". Invece per mettere a proprio agio del pubblico "normale", servono giochi iperdiffusi tipo un Supermario 2D d'annata, tetris, puzzle bubble e, perchè no, il solitario di windows.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 02 Ott 2008, 17:15
Giochi in uscita sì, perchè interessano solo a chi è appassionato. Magari metterne uno tecnicamente pazzesco che faccia dire alla gente "Wooo, sembra un film".

Ok, avete qualcosa in uscita ps3-360-720 a fine Febbraio o Marzo Aprile?  :)



Scherzo ma non troppo, mp nel caso tnx!
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Yoshi - 02 Ott 2008, 17:20
Comunque sono cotto... Volevo dire giochi in uscita NO, a parte appunto un gioco tecnicamente avantissimo ecc ecc.
Ti farò sapere se esce qualcosa di nostro in quel periodo. Ah, ma dicevi tecnicamente mostruoso?
/me si allontana fischiettando
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 02 Ott 2008, 17:28
Ah, ma dicevi tecnicamente mostruoso?
/me si allontana fischiettando

Cotto, sei stato tu a dire tecnicamente mostruoso.
A me andava bene pure asteroids, anzi Hang on.

Ma ora visto che dev'essere mostruoso..
Spoiler (click to show/hide)


Non capisco però perché "giochi in uscita no". i giochi già usciti non li vedono già nei centri commerciali, a casa degli amici etc..?

A che servono?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Yoshi - 02 Ott 2008, 17:59
Il mio discorso era leggermente diverso. Un gioco in uscita top della gamma dal punto di vista audiovisivo ("Ehi, è più vero della De Filippi!") e un paio di giochi storici ma davvero significativi che dicano quanto il videogioco è ormai nelle vite di tutti, anche di quelli che non se ne sono mai accorti ("Oh Tetris! Te lo ricordi Giandomenico, era nel Gameboy che abbiamo comprato a Gigi quando era piccolo").
Tutto questo ovviamente nell'ottica di una conferenza rivolta anche ai non giocatori e quindi in parte "educativa".
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: atchoo - 02 Ott 2008, 18:44
I giochi dei totem dovrebbero essere collegati ai vari temi trattati. Se si parla di violenza nei videogiochi è giusto mettere GTA. Se parlo di interfacce e comandi semplificati è giusto mettere Wii Sports. Magari non guasterebbe una dimostrazione in tempo reale o registrata. Solo parole potrebbero annoiare.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: UnNamed - 02 Ott 2008, 19:15
Credo che un gioco spaccamascella stupirebbe più il pubblico normale che quello videogiocoso che conoscendo le capacità delle console attuali si stupirebbe poco in quanto ha già titoli di paragone. Cioè, una volta mentre giocavo a Crysis un mio amico che non si caga nemmeno di striscio i vg c'è rimasto, mio papà non riusciva a credere che GT4 fosse un vg, se gli facevo vedere GT5 minimo gli pigliava un'infarto.

Bisogna poi considerare che i giovani sono più avvezzi ai videogiochi rispetto ai "matusa", vivendo in un'epoca in cui il vg è un passatempo comune e diffuso la conoscenza di esso e delle sue capacità è di minor impatto. Stesso discorso di prima: GT5 visto dal papi non lo distinguerebbe dalla realtà, da una parte perchè non "vive"  il mondo dei vg come parte del suo mondo, dall'altra perchè per lui i videogiochi sono Tetris e i cartoni sono Candy Candy.

GT5 visto dal coetaneo che gioca saltuariamente lo può apprezzare ma non si strapperà i capelli.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: AIO - 02 Ott 2008, 22:07
Tavola rotonda sui videogiochi?
Dove, come, quando?
Facciamo su Skype??  ;D

Comunque se organizzate chiamatemi eh.
Ogni tanto ci provo a fare qualcosa ma finisce sempre nel nulla.
Di recente dal vivo a Videogiocando è invece andata molto bene.

Che si parli di gioco online, di dipendenza videoludica o di console unica la costante (e ciò che mi interessa maggiormente) è condividere le proprie esperienze di vita - non solo le nostre conoscenze.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Luv3Kar - 03 Ott 2008, 01:54
Una prospettiva non troppo banale né troppo specifica attraverso cui parlare dei videogiochi potrebbe essere quella del viaggio in un nuovo mondo. Parlare delle avventure capaci di mostrare mondi lontani e fittizzi, dentro cui il giocatore si immerge per esplorare una "cultura" aliena, le cui regole deve imparare a conoscere e assimilare. La cosa, volendo, è anche pericolosamente attuale, se ci si vuole azzardare in paralleli sociologici (che personalmente cercherei di evitare, visto che i vg non hanno al momento consapevolezza e profondità tali da poter essere tirati per la giacca in simili discussioni senza che finiscano per rimetterci).
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: AIO - 03 Ott 2008, 09:55
Ecco, mi hai proprio anticipato perché io sarei dell'idea di indagare da vicino i lati che sono comunemente considerati negativi per il videogioco.
Che sarebbero:
- il concetto di fuga dalla realtà
- il concetto di isolamento
- la violenza nei videogiochi
- il fattore dipendenza

Siccome questi argomenti alla fine sono i più ricorrenti nel mondo dell'informazione giornalistica, sarebbe bello che dei videogiocatori dicano effettivamente le cose come stanno.

Comunque sia gli argomenti che più mi stanno a cuore sono:
- l'aspetto storico e critico del videogioco
- l'aspetto estetico e il criterio autoriale nel videogioco
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Ivan F. - 03 Ott 2008, 10:02
Una prospettiva non troppo banale né troppo specifica attraverso cui parlare dei videogiochi potrebbe essere quella del viaggio in un nuovo mondo. Parlare delle avventure capaci di mostrare mondi lontani e fittizzi, dentro cui il giocatore si immerge per esplorare una "cultura" aliena, le cui regole deve imparare a conoscere e assimilare. La cosa, volendo, è anche pericolosamente attuale, se ci si vuole azzardare in paralleli sociologici (che personalmente cercherei di evitare, visto che i vg non hanno al momento consapevolezza e profondità tali da poter essere tirati per la giacca in simili discussioni senza che finiscano per rimetterci).
E hai trovato anche il titolo: "Virtual Geographic: Viaggi nei mondi dei videogiochi".
Rammento che l'ideatore del concetto è Emilio Bellu, noto cineasta.
E che Dario Giorgetti sta promuovendo l'iniziativa "Travelling without Moving", ispirata alla nostra Still Life.
E hai trovato anche due ospiti :)
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 03 Ott 2008, 10:31
Quello che non mi convince del discorso "viaggio" é che viene facilmente associato ad altri travels without moving, ovvero altri "viaggi" ovvero associazione videogioco = droga.

Convincetemi ;)


Appunto ci serve assolutamente il videogioco come accezione positiva, il videogioco in genere e non chessò wii fitness o peggio brain training perché tengono in forma o meno.

Ad esempio il call of duty 4 di Jello, é vero che dà per scontate alcune cose tipo guerra al terrorismo.. però per come é realizzato e per il suo essere interattivo può far sì che l'utente si ponga alcune domande in diversi frangenti ed in genere rende la guerra "fastidiosa" con tutto quel caos di proiettili e granate... c'é il senso che senza avere più di una vita in guerra si sopravviva più per culo che altro, in realtà risulta meno propagandistico del super eroe master chief (o silvio berlusconi e le sue veline, o il supereroe vigilante filmico "la giustizia me la faccio da solo", etc etc..).

Ovvero non so se COD4 spinga i giovani americani ad arruolarsi, anzi.

In sostanza credo che un rambo 2 realizzato come videogioco "realistico" alla call of duty sia meno rambo 2 di rambo 2.
Poi ok un rambo propagandistico lo fanno alla Halo e buonanotte, ma magari salta fuori più chiaramente umoristico.

Cmnq mi sembra che il "mondo virtuale" mantenga una possibilità di approccio più personale ed aperta di altri media, abbia più difficoltà a propugnare idee lineari e quindi propaganda.
Il messaggio é filtrato dall'utente.

Altro esempio non mi sembra che in Italia si sia visto FFX come attacco a certe religioni e qui da noi alla chiesa mentre il contenuto era presente.
Ovvero gli utenti si sono interfacciati a FFX in modo diverso, chi già aveva quella predisposizione ha visto quello, mentre un altro ha visto il level up, etc...

---------

Tornando al viaggio... non so cosa ci sia di positivo nel viaggiare senza lsd e senza muoversi se non nel metter su la pancia?

Ri-convincetemi :)


Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Jello Biafra - 03 Ott 2008, 10:40


Ad esempio il call of duty 4 di Jello, é vero che dà per scontate alcune cose tipo guerra al terrorismo.. però per come é realizzato e per il suo essere interattivo può far sì che l'utente si ponga alcune domande in diversi frangenti ed in genere rende la guerra "fastidiosa" con tutto quel caos di proiettili e granate... c'é il senso che senza avere più di una vita in guerra si sopravviva più per culo che altro, in realtà risulta meno propagandistico del super eroe master chief (o silvio berlusconi e le sue veline, o il supereroe vigilante filmico "la giustizia me la faccio da solo", etc etc..).

Ovvero non so se COD4 spinga i giovani americani ad arruolarsi, anzi.


Mah, la penso in modo diametralmente opposto (e poi non è che COD4 spinga i giovani ad arruolarsi, eh, fa semplicemente parte degli strumenti "minori" con i quali si crea consenso anche, ripeto, indipendentemente dall'obiettivo degli autori).

Poi, come già detto, il discorso che facevo verteva sull'analisi delle potenzialità non ancora indagate dei vg come strumento propagandistico ancora più forte del cinema in quanto, appunto, interattivi.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 03 Ott 2008, 11:11
Appunto sostengo invece che l'interazione crei un filtro che invece chessò al cinema non c'é.

Il messaggio non arriva direttamente all'utente così come viene concepito, é già filtrato in partenza dall'utente stesso in pratica, "lo vede a modo suo".
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Jello Biafra - 03 Ott 2008, 12:09
Appunto sostengo invece che l'interazione crei un filtro che invece chessò al cinema non c'é.

Il messaggio non arriva direttamente all'utente così come viene concepito, é già filtrato in partenza dall'utente stesso in pratica, "lo vede a modo suo".

Si, ma l'interazione è comunque legata alle regole che i game deseigner decidono per il gioco, non è spontaneamente realistica, ed è questa la cosa che mi spaventa di più.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: AIO - 03 Ott 2008, 13:27
Citazione
Tornando al viaggio... non so cosa ci sia di positivo nel viaggiare senza lsd e senza muoversi se non nel metter su la pancia?

Ri-convincetemi

No dai, non essere così pessimista..  ;)

Ogni videogioco crea un ambiente che risponde a determinate regole.
Anche quando viaggi in un altro Paese ti trovi in un altro ambiente con determinate regole, spesso diverse da quelle a cui sei abituato.
Riuscire ad adattarsi (e nel videogioco si può benissimo parlare di "sopravvivere") in un nuovo ambiente comporta uno sforzo cognitivo e di apprendimento che certamente può avere molti risvolti positivi.

Se poi la consequenziale accusa può essere quella di fuga dal reale, direi che sarebbe il caso di affrontare la questione invece di aggirarla. Ma in fondo una soap opera non fa lo stesso?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: LF - 03 Ott 2008, 14:08
Se poi la consequenziale accusa può essere quella di fuga dal reale, direi che sarebbe il caso di affrontare la questione invece di aggirarla. Ma in fondo una soap opera non fa lo stesso?

Considerare la "fuga dal reale" come un qualcosa di negativo è un'invenzione post-moderna, sorella di altre menate concettuali come l'ipervalutazione del momento lavorativo e la soppressione delle identità individuali, e figlia del fatto che il "reale fa oggettivamente schifo ma è bene che non si dica".

Ben venga, a mio modo di vedere, questo tipo di fuga dal reale. La "catarsi" era considerata dai greci come una benedizione, la fantasia è propria dell'animo umano quanto e più della ragione, e l'astrazione è la molla di qualsiasi spunto artistico.

Non c'è bisogno di arrivare alla soap opera, basta citare come esempio la Commedia. Con la differenza che il videogioco induce a un distaccamento dal reale che non interessa soltanto l'intelletto, ma anche la corporeità, e spinge ai massimi livelli uno degli elementi essenziali di tale estraneazione: l'identificazione con altro da sé.

@ Giobbi: il viaggio fisico offre tutt'altro tipo di esperienza, l'lsd ha l'inconveniente che se è pronta cena non puoi mettere in pausa.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: AIO - 03 Ott 2008, 14:20
Bella risposta LF.  :yes:
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: mog_tom - 03 Ott 2008, 16:22
Che acquisto!
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 03 Ott 2008, 21:55
Ma in fondo una soap opera non fa lo stesso?

Sì appunto ma non mi sembra un gran esempio edificante.

Cmnq ottimo LF, catarsi suona bene.
Tra l'altro verissimo dal punto di vista artistico, da quando ho messo un lcd in sala prove la buona musica é ritornata a scorrere in totoro.
Mentre la finestra sul solito piazzale già "hypersfruttato" era un po' la morte della cosiddetta ispirazione.


Da cui riassumendo (quoto dai vari interventi):

Citazione
perché videogiocare?
Chi non videogioca ha i suoi motivi o è (anche) per come sono i videogiochi?
Mercato femminile. Nascono e crescono i prodotty only girl (serie Imagine/giulia di Ubisoft su tutte). Quando queste bambine cresceranno, i videogiochi saranno costretti a cambiare in qualche modo?
"cos'è il videogioco". Tentare, magari, anche di spiegare cosa sono le meccaniche di gioco, perché i videogiochi divertono, come giochi dalla grafica "infantile" possano avere meccaniche profonde etc.
Credo che la persona media non capisca neanche cosa c'è di interessante nei videogiochi. Suppongo molti pensino "i ragazzini si divertono perché puoi uccidere e violentare".

Sulla falsariga del "se non vai dal videogioco, il videogioco viene da te".

convinzione di massa in virtù della loro interattività (questo non mi convince cmnq vediamo se accennabile)

 il modello "videogioco AAA super budget kolossal"  non è più l'unico, e non è più neanche perseguibile dal 90% degli sviluppatori.
Quindi sarebbe interessante analizzare l'enorme quantità di videogiochi "piccoli" di qualità che stanno uscendo in questi mesi. In sostanza il punto è che il videogioco a budget ridotto non è più necessariamente un videogioco di bassa qualità.
Tutti stanno sempre a parlare dei superprogettoni da milioni di dollari, quando poi sempre più spesso passiamo la maggior parte del tempo "videogiocoso" su giochi PSN, Live Arcade o DS.

Il multiplayer online: dall'estraneazione totale con il mondo "vero" alla nascita di nuovi tipi di "rapporti" e amicizie tra persone reali ma distanti

Una prospettiva non troppo banale né troppo specifica attraverso cui parlare dei videogiochi potrebbe essere quella del viaggio in un nuovo mondo. Parlare delle avventure capaci di mostrare mondi lontani e fittizzi, dentro cui il giocatore si immerge per esplorare una "cultura" aliena, le cui regole deve imparare a conoscere e assimilare. La cosa, volendo, è anche pericolosamente attuale, se ci si vuole azzardare in paralleli sociologici (che personalmente cercherei di evitare, visto che i vg non hanno al momento consapevolezza e profondità tali da poter essere tirati per la giacca in simili discussioni senza che finiscano per rimetterci).

E hai trovato anche il titolo: "Virtual Geographic: Viaggi nei mondi dei videogiochi".
Rammento che l'ideatore del concetto è Emilio Bellu, noto cineasta.
E che Dario Giorgetti sta promuovendo l'iniziativa "Travelling without Moving", ispirata alla nostra Still Life.
E hai trovato anche due ospiti

Considerare la "fuga dal reale" come un qualcosa di negativo è un'invenzione post-moderna, sorella di altre menate concettuali come l'ipervalutazione del momento lavorativo e la soppressione delle identità individuali, e figlia del fatto che il "reale fa oggettivamente schifo ma è bene che non si dica".

Ben venga, a mio modo di vedere, questo tipo di fuga dal reale. La "catarsi" era considerata dai greci come una benedizione, la fantasia è propria dell'animo umano quanto e più della ragione, e l'astrazione è la molla di qualsiasi spunto artistico.
Non c'è bisogno di arrivare alla soap opera, basta citare come esempio la Commedia. Con la differenza che il videogioco induce a un distaccamento dal reale che non interessa soltanto l'intelletto, ma anche la corporeità, e spinge ai massimi livelli uno degli elementi essenziali di tale estraneazione: l'identificazione con altro da sé.
@ Giobbi: il viaggio fisico offre tutt'altro tipo di esperienza


Indagare da vicino i lati che sono comunemente considerati negativi per il videogioco.
Che sarebbero:
- il concetto di fuga dalla realtà
- il concetto di isolamento
- la violenza nei videogiochi
- il fattore dipendenza
Siccome questi argomenti alla fine sono i più ricorrenti nel mondo dell'informazione giornalistica, sarebbe bello che dei videogiocatori dicano effettivamente le cose come stanno.
Comunque sia gli argomenti che più mi stanno a cuore sono:
- l'aspetto storico e critico del videogioco
- l'aspetto estetico e il criterio autoriale nel videogioco

Indotto videoludico. Nuove professioni

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Intanto grazie :)
e question da totoro smemorato:

Emilio Bellu, é Zionsiva?
Esiste un libro vero e proprio?
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Luv3Kar - 03 Ott 2008, 22:39
Emilio Bellu, é Zionsiva?
Esiste un libro vero e proprio?

Sì e sì. Il libro è questo: http://www.thefirstplace.it/content/view/355/41/
Lo trovi su IBS.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Mr.Pickman - 03 Ott 2008, 23:10
Emilio Bellu, é Zionsiva?
Esiste un libro vero e proprio?

Sì e sì. Il libro è questo: http://www.thefirstplace.it/content/view/355/41/
Lo trovi su IBS.

Ed è un bel libro.
Letto e apprezzato.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 05 Ott 2008, 12:12
Bene.

Cmnq anche dagli interventi precedenti ripensavo come ora il discorso del viaggio, dell'estraniamento dalla realtà sia solo una parte delle attuali esperienze videoludiche.

E forse non la più importante.

Perché ad un Assassin's Creed si affiancano i tetris, i giochi portatili di varia foggia e su diverse piattaforme (inclusi telefonini, itouch e similari, i giochini flash-windows, etc..), i wii sport-wii fit, eyetoy, wii music etc...

Ovvero esperienze che si integrano con la vita quotidiana, non sono più "fughe dalla realtà" in stile cinematografico.

E sono il trend in forte crescita attuale e nel momento in cui il videogioco diviene "per tutti".


Il trend cinematografico si era affermato con PS1 (RE, FF con fmv, Mgs etc..) ma ora nell'ampliamento del mercato é la "giocabilità" a tornare predominante... e lo straniarsi dal reale non é un fattore predominante in questi prodotti (ricollegandomi in parte a quanto scriveva ferruccio).

Quindi l'aspetto resta interessante ma non é "il videogioco", per ogni mass effect abbiamo 100 tetris.


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Dalle ovvie considerazioni espresse sopra forse si scopre l'arcano del "non sono videogiochi" dell'utenza nata o cmnq formatasi su PS1 rispetto ai brain training attuali, appunto la frase non ha senso ma si può rapportare al grado di immersione.

Per questi loschi figuri (forse perché all'epoca si eran persi space invaders che come realtà alternativa equivaleva un brain training, non é che nella seconda metà degli anni '70 i film non esistessero e che quindi space invaders paresse graficona eh..) il "non é videogioco" forse significa "non é immersivo"... (?)
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: atchoo - 05 Ott 2008, 12:34
Tanti comunque cercano nel videogioco una trama, considerandolo un mezzo di comunicazione. Sono i giochi di cui si parla di più nei forum (in certi forum, almeno), ma si tende a dimenticare che i videogiochi, come hai scritto anche tu, non sono solo questi. Anzi.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Ivan F. - 05 Ott 2008, 14:21
Ovvero esperienze che si integrano con la vita quotidiana, non sono più "fughe dalla realtà" in stile cinematografico.
E' esattamente questo preconcetto che bisogna superare.
Sono viaggi in altri luoghi, non fughe.
Sono esperienze, non rifugi.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: LF - 05 Ott 2008, 15:05
Cmnq ottimo LF, catarsi suona bene.
Tra l'altro verissimo dal punto di vista artistico, da quando ho messo un lcd in sala prove la buona musica é ritornata a scorrere in totoro.
In realtà quando scrivevo che l'"astrazione è la molla di qualsiasi spunto artistico" non mi riferivo tanto all'allestimento di un locus amoenus, quanto piuttosto a una parte del processo creativo. Intendevo dire che qualsiasi creazione artistica prevede un momento di distaccamento dal reale, ovvero nel suo elemento più semplice la fase in cui la mente, tenendo presente un oggetto reale qualsiasi, lo decontestualizza o lo associa a una serie di oggetti altri. In parole povere: l'uomo crea se scompone il mondo reale in maniera irrealistica.

Il discorso, ricordo, nasceva dalla critica al videogioco in quanto "fuga dalla realtà". Quegli stessi detrattori portavoce di queste ipocrite stranezze logiche dovrebbero rendersi conto che qualsiasi artificio vedano, tocchino o ascoltino, è lì perché qualcuno prima di loro è "scappato" dalla sua realtà, e l'ha modificata.

Perché ad un Assassin's Creed si affiancano i tetris, i giochi portatili di varia foggia e su diverse piattaforme (inclusi telefonini, itouch e similari, i giochini flash-windows, etc..), i wii sport-wii fit, eyetoy, wii music etc...

Ovvero esperienze che si integrano con la vita quotidiana, non sono più "fughe dalla realtà" in stile cinematografico.
Siano "viaggi" o "intepretazione di meccanismi logici" o "test delle poprie capacità su un piano ludico", i videogiochi riescono a elevarci su un piano diverso, stimolando in noi reazioni peculiari che evidentemente il piano strettamente reale non è in grado di fornire (direi meglio: che il piano reale è in grado di fornire solo attraverso meccanismi di finzione).
Rispolvero il concetto di "catarsi", e lo approfondisco. Significa in graco antico "purificazione", intesa come liberazione degli affanni propri dell'esistenza. In senso lato, l'idea viene poi estesa all'effetto provocato dalla fruizione di opere di finzione (in particolare lo spettacolo teatrale): l'esperienza di un' "altra realtà" riesce a fornire la chiave per interpretare, comprendere e sopportare la nostra realtà.

Sono viaggi in altri luoghi, non fughe.
Sono esperienze, non rifugi.
Direi che le due definizioni "viaggi in altri luoghi" e "fughe" non si eslcudono, bensì si comprendono e si compenetrano. La ricerca di "esperienze altre" non può che essere frutto della mancanza di equilibrio, dell'isnofferenza per un rapporto instabile con il contesto in cui siamo calati: due caratteristiche ontologicamente insite nel genere umano (mi piace dire: una specie che si pone domande che vanno oltre le proprie capacità di comprensione). La curiosità, la scoperta, la straordinaria capacità di apprendimento che ci sono proprie derivano dall'insoddisfazione. Da non intendersi come dato negativo. Semplicemente come dato.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: peppebi - 06 Ott 2008, 14:55
Il trend cinematografico si era affermato con PS1 (RE, FF con fmv, Mgs etc..) ma ora nell'ampliamento del mercato é la "giocabilità" a tornare predominante... e lo straniarsi dal reale non é un fattore predominante in questi prodotti (ricollegandomi in parte a quanto scriveva ferruccio).
Non ne sono tanto convinto. L'appeal che, che ne so, un wiitennis ha sulle masse non credo dipenda dalla bontà del suo gameplay ma dal fatto che si possa simulare uno sport stando seduti sul divano (effetto novità+immedesimazione). Torna quindi il concetto di "esperienza" piuttosto che di giocabilità. Ed è sempre un allontanamento dalla realtà anche se diverso da un Ico.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 06 Ott 2008, 19:13
Ovvero esperienze che si integrano con la vita quotidiana, non sono più "fughe dalla realtà" in stile cinematografico.
E' esattamente questo preconcetto che bisogna superare.
Sono viaggi in altri luoghi, non fughe.
Sono esperienze, non rifugi.

Sì su questo ci sono.

Quanto intendevo io é che i videogiochi ora si integrano con il quotidiano anche in altri modi (eyetoy, wii fit, ma anche tetris e molti titoli portatili non li inserirei) per cui il discorso del "viaggio" copre solo un certo range di prodotti.

Tanti comunque cercano nel videogioco una trama, considerandolo un mezzo di comunicazione. Sono i giochi di cui si parla di più nei forum (in certi forum, almeno), ma si tende a dimenticare che i videogiochi, come hai scritto anche tu, non sono solo questi. Anzi.

In effetti credo che anche nei "videogiochi con trama" quello che più colpisce siano in realtà le ambientazioni: Myst, Assassin's Creed, Bioshock etc.. sono più che altro ambienti con varie info in cui si agisce più che susseguirsi di eventi.

Diverso il discorso per i final fantasy "moderni", ma lì non é più il giocatore ad agire in effetti, almeno nelle parti "importanti", sono prodotti multimediali che combinano cinema e videogioco.

La tara della "trama = cultura" ce la portiamo dietro da millenni di altri tipi di entertainment temo, e noti che a parole é più facile al parruccone di turno far capire i contenuti naturisti di mako final fantasy o l'equidistanza religiosa di un assassin's creed piuttosto di quanto é bello meteos.

Da cui deriva una sottostima per il secondo tipo di prodotti, cosa che in realtà nei videogiochi in sé non ha ragione di essere (anche perché c'é molto più genio in tetris piuttosto che in fahrenheit).

Ma come segnalava ferruccio prima la sbornia per i filmoni interattivi milionari sta in parte passando, e c'é (anche) un ritorno alle origini o meglio all'essenza del videogioco nei vari servizi di download online etc..

O meglio ora la situazione é più bilanciata e "c'é spazio per tutti".. anche se qualcuno che ancora crede che il gioco vero (ma chissà perché "vero") sia Zelda e non Yoshi touch in giro per i forum si trova..


In realtà quando scrivevo che l'"astrazione è la molla di qualsiasi spunto artistico" non mi riferivo tanto all'allestimento di un locus amoenus, quanto piuttosto a una parte del processo creativo. Intendevo dire che qualsiasi creazione artistica prevede un momento di distaccamento dal reale, ovvero nel suo elemento più semplice la fase in cui la mente, tenendo presente un oggetto reale qualsiasi, lo decontestualizza o lo associa a una serie di oggetti altri. In parole povere: l'uomo crea se scompone il mondo reale in maniera irrealistica.

Yep, era lo stesso che intendevo io :)

 

Citazione
Siano "viaggi" o "intepretazione di meccanismi logici" o "test delle poprie capacità su un piano ludico", i videogiochi riescono a elevarci su un piano diverso, stimolando in noi reazioni peculiari che evidentemente il piano strettamente reale non è in grado di fornire (direi meglio: che il piano reale è in grado di fornire solo attraverso meccanismi di finzione).
Rispolvero il concetto di "catarsi", e lo approfondisco. Significa in graco antico "purificazione", intesa come liberazione degli affanni propri dell'esistenza. In senso lato, l'idea viene poi estesa all'effetto provocato dalla fruizione di opere di finzione (in particolare lo spettacolo teatrale): l'esperienza di un' "altra realtà" riesce a fornire la chiave per interpretare, comprendere e sopportare la nostra realtà.

Cmnq sull'insoddisfazione non sono tanto sicuro, semplicemente piace variare sempre ma non é detto sia perché l'esperienza precedente non piace, anzi.

E' anche vero però che a volte in videogiochi (tipo Shen Mue) mi ritrovo in esperienze tanto noiose e tanto "peggiori" della mia vita reale da sbottare nel "chi me lo fa fare"  >:(


Il trend cinematografico si era affermato con PS1 (RE, FF con fmv, Mgs etc..) ma ora nell'ampliamento del mercato é la "giocabilità" a tornare predominante... e lo straniarsi dal reale non é un fattore predominante in questi prodotti (ricollegandomi in parte a quanto scriveva ferruccio).
Non ne sono tanto convinto. L'appeal che, che ne so, un wiitennis ha sulle masse non credo dipenda dalla bontà del suo gameplay ma dal fatto che si possa simulare uno sport stando seduti sul divano (effetto novità+immedesimazione). Torna quindi il concetto di "esperienza" piuttosto che di giocabilità. Ed è sempre un allontanamento dalla realtà anche se diverso da un Ico.


Ma non mi sembra torni il discorso di viaggio e "uscita dal reale".. si é nel salotto appunto e si utilizza un gioco come tool per divertirsi con gli amici.. non richiede immedesimazione nell'omino a schermo, che é semplice propagine del proprio braccio.

E' per questo che giudicare dai video roba tipo wii sports, wii fit, eyetoy o wii music non ha molto senso, ciò che si vede a video ha poco a che fare con la totalità dell'esperienza.

E' il gioco che "esce" dal video ed entra nel salotto, non richiede che l'utente "entri nel televisore".

Secondo me é diverso giocare a rpg cartacei, al tiro a segno al luna park o scala quaranta.. e wii tennis é scala quaranta più che dungeons and dragons

---

A proposito é guitar hero invece quello che tenta di far leva sul supposto bisogno di immedesimazione del giocatore giovane medio vendendogli qualcosa per esser hero appunto anche fuori dallo schermo.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: LF - 07 Ott 2008, 09:12
Cmnq sull'insoddisfazione non sono tanto sicuro, semplicemente piace variare sempre ma non é detto sia perché l'esperienza precedente non piace, anzi.
Infatti non è necessario che l'esperienza precedente non  piaccia, o che in generale il mondo reale non piaccia. Però così, a livello di puntiglio speculativo credo del tutto inutile alla tua causa, mi pare evidente che se ci trovassimo in un condizione di perfetto equilibrio e autosufficienza interiore (atarassia, chiedi a Daimon per ulteriori delucidazioni) non sentiremmo l'esigenza di variare, né di viaggiare, nè di cercare esperienze diverse.
La ricerca di altre esperienze è frutto dell'instabilità umana; l'uomo è insoddisfatto di suo, per sua natura, e quindi si agita, vuole esperire, vuole sapere, vuole migliorare.
Il videogioco si inserisce molto bene in questa dinamica. Ma ripeto, faccio per parlare.

Ma non mi sembra torni il discorso di viaggio e "uscita dal reale".. si é nel salotto appunto e si utilizza un gioco come tool per divertirsi con gli amici.. non richiede immedesimazione nell'omino a schermo, che é semplice propagine del proprio braccio.
Prendila in senso lato. Nel momento in cui giochi a qualsiasi gioco, sposti la tua attenzione (e la tua disattenzione) su un piano diverso da quello strettamente reale: e quindi ti interesserà nasconderti bene, fare goal, o raggiungere la piattaforma successiva. La stessa parola "divertimento", visto che ormai in questo topic faccio il letterato, viene da "divertere", ovvero divergere: divergere dal piano reale, distrarre le propria attenzione, occuparsi di altro che non sia la nostra esistenza.
Ancora, il videogioco offre grandi opportunità sotto questo di vista, perché propone altre prospettive, altri luoghi, altre leggi cui far riferimento.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 07 Ott 2008, 11:26
Ok LF, ma qui andiamo un po' tanto sul "filosofico" e sull'ideale, il che non ha molto a che fare a questo stadio.


Per ora mi accontento di un quadro appena meno approfondito.

Ovvero videogioco = qualsiasi gioco non mi aiuta al momento ;)


Cmnq grazie, ci sono diversi spunti e possibili approfondimenti (al momento, in fase di presentazione, mi servono solo gli spunti)
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: LF - 07 Ott 2008, 11:49
Sì, mi sono fatto prendere un po' la mano, ma ho pensato "meglio più che meno, poi screma lui". E poi non riesco quasi mai a troncare un discorso che mi interessa, avrei continuato fino a quando qualcuno non se ne fosse uscito fuori con il 4-4-2 di Sacchi.

Comunque è vero che "videogioco = qualsiasi gioco" non ti aiuta al momento, però ti può aiutare riflettere sulla "differenza tra videogioco e qualsiasi gioco", prendendo le mosse delle caratteristiche comuni.
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: MrSpritz - 20 Ott 2008, 19:15
Ma per passare dal dire al fare, se ci sono i presupposti avrei i mezzi per organizzare una tavola rotonda di questo tipo tramite le associazioni universitarie trentine (volendo salterebbe fuori anche un compenso per i partecipanti).
Ad esempio una sulla musica sarebbe assai interessante, AIO è della zona...
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 20 Ott 2008, 20:03
Musica mumble, il problema per me suppongo sia che in genere la musica di cui mi occupo io sta fuori dai videogiochi..

Anche se in effetti.. (invia mp se interessa).
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: mog_tom - 20 Ott 2008, 20:28
Come l'amore per il ritmo e per la musica svecchia un genere dallo stress e dall'inazione da colica, uuu (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=12789.msg887853#msg887853)
Titolo: Re: Tavola rotonda sui videogiochi, di cosa parlare?
Inserito da: Giobbi - 13 Gen 2009, 07:30
Aggiornamento:

Quello che é stato approvato dall'assessorato alla cultura é l'inserire l'argomento "videogiochi" all'interno dello spettacolo principale su cui ruota l'evento di Febbraio.

Per cui niente tavola rotonda per questa volta avremo Wii Music e qualcos'altro all'interno del concerto live, con contenuti realizzati da utenti non-musicisti.

In collaborazione con Nintendo Italia.

Resta una buona occasione per avere il "videogioco" presentato come fenomeno culturale "positivo" e non come viatico allo stupro di vecchiette canale 5 style.

Ah Cobol mi sa inseriremo qui qualcosa da Guido Ponzini-Uematsu di cui si accennava.