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[F]eed => Feed => [Archivio] My Review => Topic aperto da: fulgenzio - 03 Apr 2003, 22:19

Titolo: [Amiga] Defender of the Crown
Inserito da: fulgenzio - 03 Apr 2003, 22:19
Il salto generazionale da un sistema videoludico all’altro, sia in ambito console che in ambito computer (almeno prima che il PC egemonizzasse la seconda metà del mondo dei videogiochi) è sempre stato contraddistinto dalla pubblicazione di un gioco “simbolo” che per giocabilità, spessore e grafica facesse capire all’utente del sistema precedente che era venuto il momento di mettere mano al portafogli. Defender of the Crown, prima fatica della illuminata Cinemaware, è stato questo per il sistema Amiga della Commodore. Il gioco (“su ben 2 dischetti!!!” come sentenziava la defunta Commodore Gazette… praticamente la Super Console dell’epoca per competenza e professionalità) consisteva in uno strategico a turni inframmezzato da sequenze arcade in cui si impersonava un personaggio dalle fattezze “cinematografiche” (impossibile non riconosce Warren Beatty ed Errol Flynn nella scelta dei caratteri) e lo si guidava alla conquista dell’isola con il saltuario aiuto dell’onnipresente Robin Hood. Se la parte strategica relativa alle battaglie non brillava per varietà, visto che non si potevano impartire che pochi ordini alle truppe e di fatto chi era più numeroso aveva quasi sempre la meglio, la parte arcade presentava una diversificazione dell’impianto di gioco mai vista prima in prodotti similari: salvare la pulzella di turno, tendere imboscate, partecipare a tornei e assaltare castelli permetteva al giocatore di immedesimarsi nel protagonista di quella che, grazie alla strepitosa grafica che il titolo offriva, poteva essere considerato l’esperienza più vicina ad un film. Defender of the Crown non era un titolo particolarmente difficile e una volta intuiti alcuni pattern fondamentali, come il richiedere l’aiuto di Robin all’inizio del gioco per accaparrarsi castelli e territori ad alta rendita economica, lo si domava in fretta. Quello che ai lucenti occhi del giocatore risultava incomprensibile era la perfezione pittorica degli scenari e la sontuosità della colonna sonora. Onorato di premi e riconoscimenti, Defender of the Crown appariva in un memorabile numero di Zzap! (a parere di chi scrive, forse il più importante di tutta la storia videoludica) in cui venivano presentati anche Sinbad e S.D.I., altri titoli della allora  neonata Cinemaware che poi fece la fine che tutti sappiamo. Perfetto mix di forma e contenuto, Defender of the Crown fu il capostipite di una tipologia di giochi, spesso di alta qualità (si pensi a Joan of ark sempre per Amiga e a Centurion, programmato dallo stesso creatore di DOTC), ma che mai riuscirono ad eguagliare la semplicità e l’immediatezza del capostipite. Forse ingenuo, sicuramente indimenticabile (ed indimenticato visto che il GBA ha la sua bella versione di DOTC) Defender of the Crown usciva nell’anno di grazia 1986, quando tecnologia, sogno e divertimento erano racchiusi in una sola parola: Amiga.