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[T]alk => Talk => Topic aperto da: Shape - 30 Apr 2004, 15:03
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Mi sembra sia un grande passo avanti!
"Il libro non è un bene come tutti gli altri". Con questo slogan, che era stato un baluardo della campagna elettorale di Josè Maria Zapatero, la Spagna si appresta a tagliare l'Iva sui libri e sui cd musicali. Una mossa con la quale il ministro della Cultura spagnolo, la signora Carmen Calvo, spera di ottenere due risultati: diffondere la cultura e combattere la pirateria musicale, che ai discografici spagnoli costa ogni anno oltre 100 milioni di euro.
Per Carmen Calvo, ex assessore regionale alla Cultura nel governo andaluso, si tratta della realizzazione di "un sogno, di un desiderio", hanno commentato al ministero.
L'Iva non scomparirà del tutto: sui libri, passerà dal 4 all'1 per cento. "Rimarrà un'imposta simbolica", ha spiegato Carmen Calvo che ha annunciato ieri la misura, nella cornice più adatta, durante la presentazione di un libro. Il ministro ha voluto ribadire quello che è un suo antico pensiero: "I libri non sono beni come tutti gli altri, ma sono cultura" e la cultura è di tutti, non va tassata.
E' questo lo spirito con cui è stata annunciata una misura che pone la Spagna all'avanguardia in Europa e che fa felici gli editori, sicuri di un futuro balzo delle vendite. Meno contento sarà il ministero dell'Economia che vedrà ridotte le entrate.
Ancora più drastico sarà il taglio dell'imposta sui cd musicali: il prelievo passerà dall'attuale 16 al 4 per cento, forse il più basso in Europa dove i libri godono di un'Iva inferiore rispetto a quella applicata sui prodotti musicali. In Italia su cd e cd-rom si paga un'Iva del 20 per cento, del 16 in Germania e del 19,6 in Francia.
Per il mondo discografico spagnolo, alle prese da anni con la pirateria informatica tra le più attive nel mondo, è una benedizione. La realizzazione concreta di quanto andavano chiedendo da tempo. "Un buon inizio", hanno commentato i discografici, che hanno sempre considerato una discriminazione l'ampia differenza tra l'Iva pagata sui libri e quella, ben maggiore, pagata sulla musica. Ora l'obiettivo di editori e discografici si sposta in avanti: il sogno è arrivare all'Iva zero.
(30 aprile 2004)
http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/esteri/spagnaiva/spagnaiva/spagnaiva.html
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Un piccolo passo, in termini concreti, ma un grande passo simbolico.
2 decisioni sole, 2 scelte di campo CONCRETE (per quanto possano essere criticabili).
2 lezioni a sinistre chiacchierone ed a capi di governo che di sinistra hanno solo i voti che li hanno portati al potere.
C'è ancora qualcuno che "dice qualcosa di sinistra".
Chapeau.
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C'è ancora qualcuno che "dice qualcosa di sinistra".
... e pensare che il governo spagnolo è di destra ...
... e pensare poi che da noi l'IVA sugli stessi beni non è nemmeno al 4%, ma al 20% ...
:?
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Mannaggia proprio 2 settimane dopo il mio viaggio a Madrid, se lo sapevo mi sarei riempito la valigia di cd musicali!
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C'è ancora qualcuno che "dice qualcosa di sinistra".
... e pensare che il governo spagnolo è di destra ...
... e pensare poi che da noi l'IVA sugli stessi beni non è nemmeno al 4%, ma al 20% ...
:?
? destra?
Time Warp??
Sui libri cmnq in Italia é a meno mi sembra.. esiste disparità tra libri e dischi.
Se mi capita tra le grinfie un Britney-lavoro posso giustificare la cosa... anche se Deutche Grammophone ci rimette.
Commissione apposita?
Nah.. ci troveremmo Masini "opera di rilievo culturale". :wink:
Trovare una soluzione "di mezzo"?
Forse sarebbe la più corretta.
(Ed adatta a noi totori che di fatto "stiamo nel mezzo" in realtà... :D )
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Hai ragione Giobbi, mi sono dimenticato il recente cambio di mano... :oops:
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Sui libri cmnq in Italia é a meno mi sembra.. esiste disparità tra libri e dischi.
Yep.
Libri 4%, dischi 20%.
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Libri 4%, dischi 20%.
Grazie per l'informazione, Simon
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va bene abbassare l'iva, comunque lo schifo è l'oligopolio delle major che mantiene i prezzi altissimi. poi l'europa ci si mette pure con tasse varie.
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va bene abbassare l'iva, comunque lo schifo è l'oligopolio delle major che mantiene i prezzi altissimi. poi l'europa ci si mette pure con tasse varie.
Straquoto Denzel, le major approfittano delle loro posizioni monopolistiche all'interno del mercato per alzare i prezzi dei loro prodotti!Poi se consideriamo il prossimo decreto urbani ed il tentativo di arginare il p2p si capisce in che posizione di leccaculo è il nostro governo...
P.S.
Scusatemi il linguaggio scurrile... :wink:
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Straquoto Denzel, le major approfittano delle loro posizioni monopolistiche all'interno del mercato per alzare i prezzi dei loro prodotti!Poi se consideriamo il prossimo decreto urbani ed il tentativo di arginare il p2p si capisce in che posizione di leccaculo è il nostro governo...
P.S.
Scusatemi il linguaggio scurrile... :wink:
Vero.
Nel senso che cd majors dovrebbero costare un massimo di 7,5 Euro più IVA.. poi c'é distribuzione (che però si gestiscono in proprio) e negozio al dettaglio.
Il problema é essenzialmente che c'é un "trucco" relativamente la distribuzione... :wink:
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Resta il fatto che un libro nuovo oscilla tra i 13 e 25 euro (tralasciando quelli scolastici). Patrimonio di tutti?
:?
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Resta il fatto che un libro nuovo oscilla tra i 13 e 25 euro (tralasciando quelli scolastici). Patrimonio di tutti?
:?
Difatti come dicevo prima la cosa è di importanza più che altro simbolica.
All'atto pratico il risparmio per le tasche del consumatore è minimo, e verrà probabilmente riassorbito dall'inflazione in poco tempo.
Rimane il fatto che come messaggio da parte del governo è importantissimo.
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Resta il fatto che un libro nuovo oscilla tra i 13 e 25 euro (tralasciando quelli scolastici). Patrimonio di tutti?
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Difatti come dicevo prima la cosa è di importanza più che altro simbolica.
All'atto pratico il risparmio per le tasche del consumatore è minimo, e verrà probabilmente riassorbito dall'inflazione in poco tempo.
Rimane il fatto che come messaggio da parte del governo è importantissimo.
Yep!
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Resta il fatto che un libro nuovo oscilla tra i 13 e 25 euro (tralasciando quelli scolastici). Patrimonio di tutti?
:?
Difatti come dicevo prima la cosa è di importanza più che altro simbolica.
All'atto pratico il risparmio per le tasche del consumatore è minimo, e verrà probabilmente riassorbito dall'inflazione in poco tempo.
Rimane il fatto che come messaggio da parte del governo è importantissimo.
Yep!
sempre meglio di nulla...
io m ricordo che finoo a poco tempo fa alla fnac non pagavi l'iva sui libri: ne ho presi una marea...