Beh il direttore del doppiaggio dei film dello Studio Ghibli è un ex-Dynamic di cui ora mi sfugge il nome, forse ha portato il morbo anche di là.
Beh il direttore del doppiaggio dei film dello Studio Ghibli è un ex-Dynamic di cui ora mi sfugge il nome, forse ha portato il morbo anche di là.
La mia era solo una battuta di risposta a Shin-Zell. Anzi da quel che so, Gualtiero Cannarsi può essere considerato come sinonimo di qualità visto gli ottimi lavori in casa Dynamic.
La mia era solo una battuta di risposta a Shin-Zell. Anzi da quel che so, Gualtiero Cannarsi può essere considerato come sinonimo di qualità visto gli ottimi lavori in casa Dynamic.
Di ritorno da Parigi, dove ho avuto l'onore di intervistare ufficialmente Sadamoto Yoshiyuki, ho infine ricevuto corretta autorizzazione per divulgare agli ansiosi appassionati quanto segue. :)
L'amata Lucky Red si accinge alla distribuzione italiana dell'intero catalogo dei film dello Studio Ghibli.
Non sta comunque a me parlare dei dettagli, sicuramente ci saranno comunicati stampa ben più ufficiali di questo misero messaggio. Tuttavia, anche per cercare di arginare in certo inevitabile chiacchiericcio, vorrei illustrare alcuni punti cardine del progetto.
1) Tutti i film di Miyazaki Hayao saranno distribuiti al cinema.
Questo è, chiaramente, qualcosa di epocale per noi appassionati italiani dell'autore e dello studio. Soprattutto perché ad occuparsi dell'operazione sarà appunto Lucky Red, che ha dimostrato nei fatti di essere un'azienda con la cultura e la volontà di investire su Studio Ghibli non già come un modo per 'passare alla cassa' di fugaci apportunità commerciali da "hai vinto la statuetta ti distribuisco il film" (come pure altri distributori italiani hanno fatto), ma come un vero e proprio connubio di marchi. Tutto ciò rappresenta una garanzia di distribuzione seria e reale, sia sul circuito cinema che nel susseguente mercato dell'Home-Video.
2) Il primo film a essere distributo, tra ottobre e novembre, sarà Tonari no Totoro.
Sono stato personalmente consultato in merito all'ordine di distribuzione dei vari titoli. Benché non possa definire Tonari no Totoro il mio film Ghibli preferito, mi sono sentito di consigliarlo come 'debutto' per il suo valore simbolico, e per l'amore sconfinato di cui gode presso ogni tipo di pubblico. Credo che nessuna pellicola più di Tonari no Totoro, distribuito nei cinema, possa significare un chiaro "Questo è lo Studio Ghibli".
3) Il progetto prevede un ritmo di circa due film all'anno.
4) I film già usciti nel catalogo home-video Buena Vista godranno di riedizione per il cinema, con NUOVO DOPPIAGGIO. Il che significa, come avrete ben intuito, che finalmente Kiki avrà la sua giusta colonna sonora giapponese originale, e non l'obbrobrio statunitense.
5) Anche i titoli già editi al cinema potrebbero godere di pari trattamento. Si profila la possibilità di avere un'edizione corretta di Mononoke Hime, e persino di Sen to Chihiro no Kamikakushi, ma naturalmente credo che questo dipenderà anche dalla riposta del pubblico all'operazione distributiva nella sua interezza.
6) Altri titoli non previsti per l'uscita cinematografica avranno comunque distribuzione diretta in home-video.
7) Il progetto prevede infine che ad occuparsi delle edizioni italiane dei vari film sia il sottoscritto.
Sperando di avere portato liete novelle su questi lidi, vi rimando dunque a futuri concreti sviluppi del tutto, e magari a qualche riflessione su Ponyo, non ufficiale ma di contenuti (indi sul thread apposito).
-G.
Accordo Studio Ghibli & Lucky Red! E che accordo!Citazione da: Shito
1) Tutti i film di Miyazaki Hayao saranno distribuiti al cinema.
2) Il primo film a essere distributo, tra ottobre e novembre, sarà Tonari no Totoro.
http://www.studioghibli.org/forum/viewtopic.php?f=21&t=2385&p=53945#p53944
Totoro al cinema... :cry:
1) Tutti i film di Miyazaki Hayao saranno distribuiti al cinema.Notizia che ho atteso per lustri. :cry:
2) Il primo film a essere distributo, tra ottobre e novembre, sarà Tonari no Totoro.
3) Il progetto prevede un ritmo di circa due film all'anno.
peccato da me non arriveranno comunque :(
(vacanze di natale = 2 settimane
sex in the city = 2 settimane
hulk = 3 giorni
ironman = mai arrivato
ecc ecc)
E' comunque meno peggio di Princess Mononoke, che ha un finale completamente stravolto.
diciamo che hanno messo un happy-end, dove l'eppi end non c'era.E' comunque meno peggio di Princess Mononoke, che ha un finale completamente stravolto.
uh!
ah!
pupo tu che sei ferrato mi spari 2 link che mi chiarifichino sta tua affermazione?
tnx
Bisogna poi dire che l'animazione tradizionale, a differenza di quella in CG, rende bene anche su dvd upscalato.Verissimo.
Da quel che ho capito, in dvd. Ora come ora Studio Ghibli, in Italia, è una nicchia. Scegliere di infilarsi in un'altra nicchia mi sembrerebbe azzardato. Bisogna poi dire che l'animazione tradizionale, a differenza di quella in CG, rende bene anche su dvd upscalato. Anche se lo spazio dei bd consente di minimizzare, se non annullare, i problemi di compressione. Di contro, perché renda bene, bisogna trovare una pellicola in stato ottimale.
Di ritorno da Parigi, dove ho avuto l'onore di intervistare ufficialmente Sadamoto Yoshiyuki, ho infine ricevuto corretta autorizzazione per divulgare agli ansiosi appassionati quanto segue. :)
Dopo aver distribuito in Italia gli ultimi due titoli dello Studio Ghibli, l'amata Lucky Red si accinge a pubblicare un primo film del catalogo 'storico'.
Si tratta di un avvenimento che non posso che ritenere epocale: il film sarà distributo non solo in home-video, ma anche nei cinema!
Il titolo sarà Tonari no Totoro, che dovrebbe vedere la luce nelle sale italiane tra ottobre e novembre circa di questo stesso anno.
Benché non possa definire Tonari no Totoro il mio film Ghibli preferito in assoluto (anche se amandoli tutti, le mie preferenze variano a seconda dei periodi e degli stati d'animo), direi che si tratta senza dubbio del titolo del catalogo Ghibli più significativo in quanto a valore simbolico e amore sconfinato di cui gode presso ogni tipo di pubblico. Credo che nessuna pellicola più di Tonari no Totoro, distribuito nei cinema, possa significare un chiaro "Questo è lo Studio Ghibli".
Questa distribuzione è epocale anche perché sembra chiaramente preludere a una giusta distribuzione in Italia del catalogo Ghibli. Dico questo perché ad occuparsi dell'operazione sarà appunto Lucky Red, che ha dimostrato nei fatti di essere un'azienda con la cultura e la volontà di investire su Studio Ghibli non già come un modo per 'passare alla cassa' di fugaci apportunità commerciali da "hai vinto la statuetta ti distribuisco il film" (come pure altri distributori italiani hanno fatto), ma come un vero e proprio connubio di marchi. Tutto ciò rappresenta una garanzia di distribuzione seria e reale, sia sul circuito cinema che nel susseguente mercato dell'Home-Video, come del resto già Howl e Terramare hanno dimostrato.
Non sta comunque a me parlare dei dettagli, sicuramente ci saranno comunicati stampa ben più ufficiali di questo misero messaggio. Tuttavia, anche per cercare di arginare in certo inevitabile chiacchiericcio, vorrei illustrare alcuni punti cardine del progetto.
Ovviamente molto starà al pubblico: spero che l'operazione della Lucky Red possa incontrare il successo sperato, così che le porte della distibuzione italiana si aprano definitivamente per tutto il catalogo Ghibli. Personalmente, pensare di poter vedere Totoro al cinema in Italia rappresenta davvero un sogno che si realizza, per quanto ritenuto irrealizzabile solo fino a ieri!
Se i film delcatalogo Ghibli dovessero andare incontro a un significativo riscontro di pubblico, si potrebbe persino sperare a delle riedizioni dei titoli più bistrattati, Mononoke Hime in testa (tutti sappiamo della distribuzione cinematografica fantasma e, peggio ancora, degli orrori di traduzione). Ma penso anche Kiki, che si potrebbe finalmente presentare con la colonna sonora giapponese (e non l'obbrorio americano)... certo l'entusiasmo mi fa davvero galoppare con le aspettative, ormai! Ma in effetti le potenzialità insite in questa occasione sono davvero grosse e reali.
Starà dunque al pubblico saper premiare o meno la serietà e l'intraprendenza dell'editore, e eventualmente condurlo ai più rosei auspici!
Sperando di avere portato liete novelle su questi lidi, vi rimando dunque a futuri concreti sviluppi del tutto, e magari a qualche riflessione su Ponyo, non ufficiale ma di contenuti (indi sul thread apposito).
-G.
Piuttosto giacchè siamo IT: ma com'è l'ultimo Terramare? non l'ho visto ma mi pare di aver letto che è evitabilissimo (è del figlio di hayao)Per me non è male. Se però lo si guarda cercando a tutti i costi il paragone con i lavori di Miyazaki senior si rimane delusi di sicuro.
Cacchio bellissimo porco rosso, non vedo l'ora che esca in DVD!Evitabilissimo è appropriato.
Piuttosto giacchè siamo IT: ma com'è l'ultimo Terramare? non l'ho visto ma mi pare di aver letto che è evitabilissimo (è del figlio di hayao)
Sono daccordo anche io che Terramare non sia uno dei più riusciti ma non è certo una schifezza.Concordo. Bisogna anche considerare che è un'opera prima e che il cognome del regista è piuttosto pesante da onorare.
Per me i migliori sono Totoro e Laputa.
Per voi?
un film nuovo, di un bambino che vive sott'acqua e decide di salire per vedere il mondo esterno.E' Gake no ue no Ponyo, probabilmente presente a Venezia.
Io cerco sempre di restare attaccato all'originale. I miei adattamenti sono spesso più fedeli delle traduzioni che uso per farli, Questo perché io per fare l'adattamento TORNO dal traduttore e pretendo che mi SPIEGHI ogni singola battuta. Nel significato letterala, idiomatico, ma anche nel 'colore' della lingua. Per OGNI battuta, cose tipo 'ma questa frase è banale o ricercana nel linguaggio', oppure 'cosa mi dici del registro linguistico usato da questi due personaggi". Etc, etc, etc. Per OGNI battuta.
E' un processo lungo e faticoso.
Ma anche doveroso.
Una buona, anzi direi 'corretta' forma di adattamento passa SEMPRE E SOLO dalla più alta comprensione dell'orginale.
Per i film Ghibli io uso traduzioni dirette dal giapponese di traduttori madrelinque, più TUTTI i copioni in ALTRE lingue che riesco a repierire in QUALSIASI modo
Perché il cosdietto passaggio di 'triangolazione semantica' spesso permette di afferrare meglio i concetti.
E talvolta ci vogliono ore anche solo segliere UN termine.
Ora che il tempo mi scarseggia, in questa attività investo le mie nottate, davvero.
Mi piace pensare alla mia opera come quella di un artigiano scrupoloso e metodico, revisionista e perfezionista, sempre alla ricerca di un piccolo ritocco in più.
Parli del finale di kiki.
Se hai provato a fruire il film con traccia audio italiana e sottotitoli italiani ti renderai conto di QUANTO fosse diverso il copione inglese, che inizialmente mi era stato dato come base per lavorare il film.
E non parlo solo di tutte le battute inventate per Jiji.
Parlo soprattutto dei dialoghi tra Kiki e Ursula nella capanna di lei.
E' in quelle scene che risiede l'anima del film.
Quando le capacità di una strega, di una pittrice, di un panettiere vengono infien messe a parallelo come i pontenziali che ciascuno di noi deve mettere in atto per trovare da un lato il proprio posto nella società, da un lato la propria stessa personalità.
Si chiama crescita.
Ursula è una Kiki già cresciuta. Per questo la stessa doppiatrice. Solo in Giappone e in Italia, che coincidenza.
Ho la grande, odiosa, estrema presunzione di pensare che tra tutti i curatori delle edizioni straniere di Kik, io sia stato l'UNICO a aver compreso il fondamentale senso dell'opera.
Si, in questo sono fortemente presuntuoso.
Additatemi per questo, e condannatemi se credete.
Ma in Italiano Kiki dice quello che diceva in giapponese. E esprime gli stessi pensieri. E, se sono stato bravo abbastanza (ma di qusto non riesco a essere certo), veicola lo stesso messaggio.
Lo stesso che, guarda guarda, ritroviamo anche un poco in Sen&Chihiro.
Rimodellato, ritoccato, più contemporaneo.
Ma sempre di crescita e ingresso nella società si parla.
Credo di amare sinceramente l'oper di Miyazaki.
Per me, questo vuol dire SFORZARSI di comprenderla.
Continuo a sforzarmi tutti i giorni per questo.
E non pretendo che i film di Miyazaki vengano modificati nel loro titolo, nei loro dialoghi, o in quant'altro per venire incontro ai miei gusti.
Perché sono io che MI ARRICHISCO come persona nell'andare incontro a quei film.
Mentre loro si IMPOVERIREBBERO come opere nel venire incontro a me.
E adesso, se ne siete capaci, datemi ancora del presuntuoso.
E' tutta una questione di scala di riferimento.
Quanto meno, io so molto bene dov'è collocata la mia.
Presuntuosamente
Gualtiero 'Shito' Cannarsi
Piuttosto giacchè siamo IT: ma com'è l'ultimo Terramare? non l'ho visto ma mi pare di aver letto che è evitabilissimo (è del figlio di hayao)Per me non è male. Se però lo si guarda cercando a tutti i costi il paragone con i lavori di Miyazaki senior si rimane delusi di sicuro.
L'eccellente edizione speciale (Lucky Red, con Studio Ghibli, non si è certo risparmiata: tanto Howl quanto Terramare sono edizioni davvero curate) si trova ad un tozzo di pane. Considera l'acquisto come un contributo per le future uscite. ;)
ehm... il manga di Nausica ( :P x Giobbi),
ehm... il manga di Nausica ( :P x Giobbi),
?
A me piace il manga di nausicaa!
Ma "Ponyo Ponyo Ponyo Sakanano ko" (firulìfirulà) è Terramare? Oppure si tratta di tutt'altro film?E' nuovo nuovo: http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=19429
Versione a più alta risoluzione del secondo trailer: (40MB)
http://www.mediafire.com/?wczdmmlhctm
Parlo di Gake no ue no Ponyo.
Atchoo, fatevi fare un autografo da Miya.Personalmente non sono interessato ad un autografo. L'ultima volta che venne a Venezia, finita la proiezione di Nausicaa, ci fu un assedio, a cui io non partecipai (la Pupa sì, ma senza risultati). Ma buon Dio, se sei un suo fan sai anche che è di carattere riservato, se non schivo, e che non vuole essere considerato una star... Egoismo da fan! :D
mi raccomando atchoo appena vedi comenta eh che son invasatoEh, ma di solito oltre ad un "mi è piaciuto"/"non mi è piaciuto" non vado. Sono contrario alle analisi, alle interpretazioni "giuste": la visione di un film e le emozioni che ne scaturiscono sono un'esperienza molto personale. Sono davvero convinto che mi piacerà, non so, lo sento. Peggio di Terramare, per i miei personalissimi gusti, di sicuro non sarà. :yes:
Eh, ma di solito oltre ad un "mi è piaciuto"/"non mi è piaciuto" non vado.Mi è piaciuto. Molto.
Ma in che lingua l'hai visto? jap subbato?Sì, sottotitolato in italiano (da Gualtiero Cannarsi) e in inglese (sottotitoli ufficiali Studio Ghibli).
ma ponyo quando esce in italia? 2009 ?Ad ottobre esce Totoro... Io credo che si possa realisticamente parlare di Pasqua.
Ad ottobre esce Totoro...Al cinema? o in DVD?
Ad ottobre esce Totoro...Al cinema? o in DVD?
Per me i migliori sono Totoro e Laputa.
Per voi?
Giobbi, secondo me Gake no ue no Ponyo ti piacerà parecchio.
Bene :), anche se sono più in ottica Diana ormai.Piacerà anche/soprattutto a lei. :yes:
Il problema è in quanti cinema verrà proiettato :cry:
Me lo immagino già, finisce nella sala scrausa di quel cinema di Modena sulla via Emilia (Nuovo Scala si chiama, forse?), l'unico che ha proiettato ai tempi Howl, eravamo in 10 a guardarlo e si sentiva anche da cazzo.
La trama è incosistente e infantile più o meno come quella di Tonari no Totoro. Nekros avvisato...
Hauru no Ugoku Shiro.I giapponesi scrivono Hauru ma noi dobbiamo scrivere Howl, eh. Fortunatamente non abbiamo i loro problemi con le lingue straniere. Per farti un esempio: loro scrivono Debiruman ma noi dobbiamo scrivere Devilman, sennò siamo ridicoli. Io ogni tanto scrivo come loro ma soltanto per prenderli per il culo. XD
Senza polemica, The Fool: pensa a come scrivi le tue cose, tu, che a come scrivo le mie ci penso già io.Ecco, lo sapevo.
* buffo che, invecchiando, si preferisca un'opera "per bambini". :)
Ne Il Castello Errante di Howl è una delle scoperte della protagonista:)
* buffo che, invecchiando, si preferisca un'opera "per bambini". :)
Folle :o
Howl invece sì è un po' inutile.
Senza polemica, The Fool: pensa a come scrivi le tue cose, tu, che a come scrivo le mie ci penso già io.
In genere, quando cito i titoli dello Studio Ghibli, utilizzo la traslitterazione dal giapponese. Questo perché:
a) è un bell'esercizio di memoria;
b) voglio scriverli in maniera uniforme (ed essendo alcune opere inedite...).
In base a b) potrei usare anche il titolo ufficiale inglese, ma la traslitterazione mi piace di più e, quindi, continuerò ad usarla senza pensare assolutamente di essere ridicolo.
Io non ritengo Sen to Chihiro no Kamikakushi e Hauru no Ugoku Shiro inutili o mediocri. Sono però di più difficile visione e comprensione, non solo come contenuti, ma anche per una narrazione non proprio chiara (questo soprattutto Hauru no Ugoku Shiro). Soprattutto per un pubblico di bambini, target dichiarato, che piaccia o no, di Miyazaki. In queste due opere sembra essersene un po' dimenticato...
Portai mia sorella di 11 anni a vedere Sen to Chihiro no Kamikakushi: le piacque, ma era evidente che non avesse capito un tubo.
Se una undicenne vedesse Gake no ue no Ponyo, invece, non uscirebbe dal cinema con gli occhi a punto interrogativo, ma felici. Nonostante il film abbia comunque passaggi ostici, che richiedono più di una visione.
Non mi convince del tutto, proprio perché spirited away più essere benissimo colto senza essere compreso "razionalmente".*Però non credere che i bambini non si pongano domande... Ritengo My Neighbor Totoro e Ponyo On A Cliff (va bene il titolo completo in inglese? :P) più "dolci" rispetto a Spirited Away. Poi dipende dal bambino (o dall'adulto).
Anzi é proprio questa la forza sua e dei bambini (al pari di totoro.. ricordo un brrrr mini-recensione di gunny al riguardo invece), sono film che non si fermano all'aspetto razionale e vanno invece in profondità, propongono quindi un grado di comprensione che é presente sia nel bambino che nell'adultoHowl invece è più razionale-occidentale, quindi (per gli occidentali) piuttosto inutile/già visto-già letto.Spoiler (click to show/hide)
* E credo che cmnq alcune caratterizzazioni che per noi risultano "surreali" in giappone siano date per scontate, un po' come se trovassimo in una stanza un bue ed un asinello per un occidentale é una simbologia evidente.
va bene il titolo completo in inglese? :POrribile. :P
Howl invece è più razionale-occidentale, quindi (per gli occidentali) piuttosto inutile/già visto-già letto.
Ah sì? Strano, io sono uscito dalla sala con la sensazione che sia un film pieno di cose non dette, di ellissi narrative e di simbologie poco chiare.
Howl invece è più razionale-occidentale, quindi (per gli occidentali) piuttosto inutile/già visto-già letto.
Vorrei poter rispondere:Citazione da: EGOAh sì? Strano, io sono uscito dalla sala con la sensazione che sia un film pieno di cose non dette, di ellissi narrative e di simbologie poco chiare.
Però posso già immaginare i toni delle risposte di Giobbi, quindi cimentarmi non mi porterebbe molto lontano...
Però non credere che i bambini non si pongano domande... Ritengo My Neighbor Totoro e Ponyo On A Cliff (va bene il titolo completo in inglese? :P) più "dolci" rispetto a Spirited Away. Poi dipende dal bambino (o dall'adulto).
e in giappone esce Cagliostro in BD a dicembreBuona notizia, questa. Sono curioso di vedere come si comporterà un film non recente né in CG in HD.
Buona notizia, questa. Sono curioso di vedere come si comporterà un film non recente né in CG in HD.
vediamo il bicchiere mezzo pieno dai.
Thar, ho linkato la stessa intervista qua (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=4662.msg869748#msg869748) (ovvero pochi post sopra).
vediamo il bicchiere mezzo pieno dai.
Mezzo vuoto.
Anche perché magari era totoro a tirare ponyo e non viceversa (non é che il recente howl facesse sfracelli al botteghino)
Ergo a un rinvio potrebbe aggiungersene un altro etc...
vediamo il bicchiere mezzo pieno dai.
Mezzo vuoto.
Anche perché magari era totoro a tirare ponyo e non viceversa (non é che il recente howl facesse sfracelli al botteghino)
Ergo a un rinvio potrebbe aggiungersene un altro etc...
Secondo me dipende dal target di spettatori che hanno in mente.
Totoro non credo che possa appassionare un under 16 perché di fatto non offre un intreccio appassionante, avventura, suspance. E' pura poesia, filosofia, arte. Non sono convinto che la visione di Totoro da parte di un publico adolescente possa invogliare a vedere l'altro.
D'altro canto il pubblico adulto che può apprezzare le qualità di Totoro potrebbe non essere così numeroso (da questa considerazione deriva il fatto che gli ultimi famosi film Ghibli nella mia cità hanno avuto una programmazione scandalosa, relegati a pomeriggio e solo sabato sera)
Thar, ho linkato la stessa intervista qua (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=4662.msg869748#msg869748) (ovvero pochi post sopra).
Giobbi, non dovrebbe essere come ipotizzi (e come ha fatto per anni Buena Vista): la data di marzo per Ponyo è ufficiale. Totoro verrà doppiato nei prossimi giorni e non credo verrà ulteriormente rinviato.
Era stato doppiato anche Totoro, se è per questo. :)
Comunque Lucky Red non è Buena Vista.
Era stato doppiato anche Totoro, se è per questo. :)
Comunque Lucky Red non è Buena Vista.
No, Totoro no, ormai. Ci scordiamo tutti gli inediti e le riedizioni, però.Di questo non sarei sicuro, credo infatti che in Lucky Red siano coscienti che i film Ghibli in Italia facciano più DVD venduti, magari non a prezzo pieno, che biglietti staccati in sala.
Domani inizia il doppiaggio di Totoro! :yes:
Chi volesse qualche news può seguire questo topic: http://www.studioghibli.org/forum/viewtopic.php?f=21&t=2456&start=0&st=0&sk=t&sd=a
Scrive Gualtiero "Shito" Cannarsi.
Leggi i post precedenti: è stato posticipato a maggio circa, dopo l'uscita di Ponyo a marzo.
il doppiaggio fa cagare.Mi spieghi cos'ha che non va?
il doppiaggio fa cagare.Mi spieghi cos'ha che non va?
Parli della scelta delle voci o dell'adattamento?
Le prime vengono approvate dallo Studio Ghibli stesso e, da quello che ho potuto sentire, sono quanto di più fedele all'originale si potesse ottenere. La doppiatrice di Ponyo è impressionante, in questo senso.
Sul secondo potrei chiederti qual è la tua conoscenza del giapponese, ma non voglio essere polemico, voglio solo capire il perché della tua affermazione.
Insomma, roba da bimbi dele elementariMa non lo sai che Pònio è un cartone come tanti e non un film d'animazione per tutti, anche per gli over 90?
Spero di sbagliarmi, ma ho idea che gli incassi siano stati disastrosi.Già, pare anche a me, nonostante la lettera aperta di Cannarsi, che mi sono permesso di contestare qui (http://www.asianfeast.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2750&whichpage=7).
Spero di sbagliarmi, ma ho idea che gli incassi siano stati disastrosi.
E' strano. Esci dal cinema e pensi che non sia stato poi questo granchè, poi ne parli un po', ripensi a tutti i particolari, e già oggi mi verrebbe la voglia di rivederlo. E stanotte ho sognato Ponyo :-[allora è come totoro.
Credo che questo film parli particolarmente ai bambini, e dal quel punto di vista è straordinario.
Possiate crepare tra le fiamme del terrorismo otaku.
http://www.youtube.com/watch?v=sil9nclPe2I
Io fin da subito non ho gradito la traduzione italiana della sigla, sensazione poi acuita dal fatto che proprio Cannarsi con l'uscita nelle sale di Ponyo aveva invitato a compredere e fondare una cultura degli anime rispettosa degli originali. Qui però si travalica il buonsenso artistico.Mah, è una traduzione praticamente letterale, a quanto dice lui, cos'ha che non va? Avresti preferito mantenere la canzone originale?
Possiate crepare tra le fiamme del terrorismo otaku.l'autotune (se si chiama così quell'effettosulla voce) deve morire.
http://www.youtube.com/watch?v=sil9nclPe2I
Atchoo, mi stai facendo notare delle cose che non ho detto.Io fin da subito non ho gradito la traduzione italiana della sigla, sensazione poi acuita dal fatto che proprio Cannarsi con l'uscita nelle sale di Ponyo aveva invitato a compredere e fondare una cultura degli anime rispettosa degli originali. Qui però si travalica il buonsenso artistico.Mah, è una traduzione praticamente letterale, a quanto dice lui, cos'ha che non va? Avresti preferito mantenere la canzone originale?
Più che altro ricordo quanto fosse preoccupato che il suo adattamento non venisse accettato (lo stesso dopo per la canzone di Totoro) e, ascoltando 'sta schifezza yankee, non capisco il motivo di questa preoccupazione.
Cannarsi ha quella visione dell'adattamento da sempre (e anche qua: cosa non va in una cultura dell'adattamento, non solo degli anime, che rispetti l'originale?), mica ha iniziato con Ponyo. Anzi la "lettera aperta", a cui credo tu ti riferisca, è una delle cose più pacate che gli ho visto scrivere.
Tra l'altro al primo ascolto a causa dell'effetto distorsione avevo capito "she's a little bitch" al posto di "she's a little fish"...
Come hai intuito, sì, avrei mantenuto solo e soltanto la sigla originale senza bisogno di attaccarci una inutile controparte italiana, per quanto ben fatta possa risultare.E' gentile, da parte tua, definire la mia una intuizione, quando in realtà avevo capito tutt'altro... ;)
http://www.youtube.com/watch?v=NzHG9DCZOlg&feature=PlayList&p=F68C7E59804CEB00&playnext=1&playnext_from=PL&index=15
Che poi questa è la versione italiana della canzone, che io non trovo niente male, è praticamente uguale alla versione originale...
Ecco fin che i lavori son fatti così non mi turbano, certo la versione americata è scandalosa.
Ieri io, Kaorj, Hols e Sakura siamo stati alla Mostra del Cinema di Venezia e abbiamo parlato con le ragazze dello stand della Lucky Red.
Ci hanno comunicato ufficialmente che Ponyo esce in dvd per la vendita l'11 novembre, in due edizioni (sia singolo disco che doppio).
Inoltre, udite udite, a seguire uscirà l' 8 dicembre l'edizione Blu Ray!
(sempre Lucky red, non quella giapponese. :tongue: )
Tra le altre cose ci hanno detto che a prescindere dai risultati delle sale, i film Ghibli finora hanno avuto un ottimo riscontro nelle uscite in dvd, anche quelle più prestigiose. "Il castello errante di Howl" ha venduto più nella edizione doppio disco che nella singola (le ragazze ci hanno confidato di aver tagliato loro a mano tutti i fotogrammi dell'edizione speciale :sorriso2: )
Però ad occhio mi sembra che il doppiaggio, pur essendo apprezzabile, non sia molto fedele, anzi in alcune micro passaggi direi pure che sia fuori sincrono.Se vuoi ti presento il direttore del doppiaggio nonché adattatore... Escludo nella maniera più assoluta che vi siano infedeltà, da quanto è scrupoloso. L'adattamento delle canzoni è un buon esempio del suo metodo di lavoro.
Un mio amico in sala con me che lo aveva già visto con i sub ITA mi ha confermato che effettivamente il senso di alcune battute era diverso, anche i riferimento agli spiriti e ai fantasmi era più evidente in originale. Confermate?
molte parti tradotte sono state adattate alla nostra cultura che ha poco a vedere con spiriti della natura oppure che sono sascosti nelle cose.Così, noi italianotti dobbiamo sorbirci inutili adolcimenti, e grandi forzature.Sei assolutamente fuori strada: anche tu conosci il giapponese? O lo conosce tua figlia?
Però ad occhio mi sembra che il doppiaggio, pur essendo apprezzabile, non sia molto fedele, anzi in alcune micro passaggi direi pure che sia fuori sincrono.
Un mio amico in sala con me che lo aveva già visto con i sub ITA mi ha confermato che effettivamente il senso di alcune battute era diverso, anche i riferimento agli spiriti e ai fantasmi era più evidente in originale. Confermate?
Però ad occhio mi sembra che il doppiaggio, pur essendo apprezzabile, non sia molto fedele, anzi in alcune micro passaggi direi pure che sia fuori sincrono.Se vuoi ti presento il direttore del doppiaggio nonché adattatore... Escludo nella maniera più assoluta che vi siano infedeltà, da quanto è scrupoloso. L'adattamento delle canzoni è un buon esempio del suo metodo di lavoro.
Un mio amico in sala con me che lo aveva già visto con i sub ITA mi ha confermato che effettivamente il senso di alcune battute era diverso, anche i riferimento agli spiriti e ai fantasmi era più evidente in originale. Confermate?
Sgriderebbe senz'altro il tuo amico: i sub ITA sarebbero l'originale? O ho capito male e il tuo amico conosce il giapponese?
Per i problemi di sincrono non saprei: conosco diverse persone che l'hanno visto e non se ne sono lamentate. Ma parli di un fuori sincrono dovuto alla scelta delle parole o un qualcosa di natura tecnica (tipo video di YouTube, per capirci)?
Però ad occhio mi sembra che il doppiaggio, pur essendo apprezzabile, non sia molto fedele, anzi in alcune micro passaggi direi pure che sia fuori sincrono.Se vuoi ti presento il direttore del doppiaggio nonché adattatore... Escludo nella maniera più assoluta che vi siano infedeltà, da quanto è scrupoloso. L'adattamento delle canzoni è un buon esempio del suo metodo di lavoro.
Un mio amico in sala con me che lo aveva già visto con i sub ITA mi ha confermato che effettivamente il senso di alcune battute era diverso, anche i riferimento agli spiriti e ai fantasmi era più evidente in originale. Confermate?
Sgriderebbe senz'altro il tuo amico: i sub ITA sarebbero l'originale? O ho capito male e il tuo amico conosce il giapponese?
Per i problemi di sincrono non saprei: conosco diverse persone che l'hanno visto e non se ne sono lamentate. Ma parli di un fuori sincrono dovuto alla scelta delle parole o un qualcosa di natura tecnica (tipo video di YouTube, per capirci)?molte parti tradotte sono state adattate alla nostra cultura che ha poco a vedere con spiriti della natura oppure che sono sascosti nelle cose.Così, noi italianotti dobbiamo sorbirci inutili adolcimenti, e grandi forzature.Sei assolutamente fuori strada: anche tu conosci il giapponese? O lo conosce tua figlia?
Da alcuni è stata addirittura criticata l'eccessiva fedeltà e/o l'utilizzo di un italiano "strano".
Notate che non difendo per partito preso Gualtiero Cannarsi, responsabile dell'adattamento e direttore del doppiaggio, visto che ogni tanto ci "litigo" pure. Ma so come lavora. Se volete saperlo anche voi, basta che passiate sul forum studioghibli.org (http://www.studioghibli.org/forum/index.php) e diate un'occhiata ai suoi diari di lavorazione. Potete pure chiedere spiegazioni a lui (il nick è Shito), è sempre disponibile (ma, attenzione, è altrettanto asciutto e schietto nelle parole, al punto da sembrare maleducato, soprattutto con chi approccia le cose in maniera superficiale).
Avevo capito che non intendevi offendere nessuno...
Quel che non capisco sono le tue motivazioni: come mai il testo in giapponese ti trasmette il "metatesto" e la versione adattata no? Su cosa basi la tua idea che il testo in italiano sia addolcito e forzato?
dal mio punto di vista ogni cultura ha una propria religione. quindi un film che si ispira all'immagginario deistico giapponese perde un pò di fascino se tradotto.
Ad esempio il fatto che mei chiami totoro lo spirito dell'albero di canfora trasmette subito, in giapponese, l'idea che la bambina non sappia dire la parola tororu, cioè troll in inglese, per meglio dire abbitante del bosco in italiano. Questo dico per perdita di metatesto. L'impossibilità di tradurre riferimenti di una cultura ora dimenticata anche dagli stessi giapponesi del 2000.
hanno orari di programmazione pazzesca i film dello studio ghibli quì in italia....film totoro o alle 14 o alle 16....manco 1 spettacolo serale....che scatole
........................quì a brescia dopo 1 settimana siamo finiti alla programmazione di 2 spettacoli solo domenicale....15.30 o 17.30................evito commenti.hanno orari di programmazione pazzesca i film dello studio ghibli quì in italia....film totoro o alle 14 o alle 16....manco 1 spettacolo serale....che scatole
Uno spettacolo alle 18.00 / 18.30 gli pareva brutto? >:(
Ho visto Ponyo!
Sconveniente, oltremodo sconveniente che tu lo abbia visto solo ora :(Ho visto Kiki due settimane fa. :D
Ho rivisto ieri sera Laputa. Ma che bella che è la colonna sonora, non vorrei bestemmiare ma in qualche punto mi ha ricordato il main theme di FFVI. Questo film unisce alla solità profondità anche un discreto ritmo (che invece manca un po' in alcuni titoli tipo Spirited o Ponyo o Totoro).
Bellissima la figura malinconica del giardiniere robot.
EDIT, ora che ci penso anche l'ambientazione mi ha ricordato moltissimo l'inizio di FF6 forse è per questo che ho collegato la musica (magari prendendo un grosso abbaglio, visto che sto fischiettando il MT di FF6 e non mi ricordo più la musica di Laputa.....)
http://www.comingsoon.net/news/movienews.php?id=68973
Sembra che Miyazaki stia lavorando ad un sequel di Porco Rosso. Titolo provvisorio Porco Rosso: The Last Sortie. A differenza dell'altro il nuovo film è ambientato durante la guerra spagnola.... Marco Pagot incontra Hemingway? Chissà.
Intanto il film romperebbe la tradizione Ghibli di non fare sequel e forse proprio per questo è segno che il buon vecchio Miya-chan dovrebbe andare in pensione...
Ho letto oggi che studio Ghibli rischia seriamente di chiudere se l'ultimo film non avrà successoPer me sono le solite bugie che dicono i PR delle società Giapponesi, non capisco il perché ma lo fanno sempre quelli ...
L'unico doppiaggio in italiano di Nausicaa ufficiale è quello della Rai, ma è uno scempio.
Il BD è uscito solo in Giappone, dove è ovviamente disponibile anche il DVD.
Oltre a Porco Rosso uscirà, solo in DVD, Pom Poko di Takahata..
Vi do notizie più precise:
La rassegna ha come curatore tale Gualtiero Cannarsi, che ne ha tracciato il programma, o meglio il 'percorso', ovvero la selezione dei titoli presentati e la loro collocazione sequenziale.
Saranno presentati due lungometraggi doppiati in italiano "inediti" (in italiano): Porco Rosso di Miyazaki Hayao e Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko di Takahata Isao.
Come sapete, il primo di questi verrà successivamente distribuito nei cinema italiani, il secondo avrà invece una distribuzione diretta in home-video.
Saranno quindi proiettati altri 8 (otto) film dello Studio Ghibli in lingua giapponese sottotitolati in italiano ad hoc.
I titoli, come annunciati sul sito del Roma Film Festival, sono:
Nausicaa della Valle del Vento
La storia dei canali di Yanagawa
Il servizio consegne della Strega
Drizzando le orecchie
Pioggia di ricordi
La principessa spettro
La sparizione di Chihiro e Sen
La gioia di animare di Ootsuka Yasuo
La rassegna sarà accompagnata dalla proiezione in loop del film in lingua giapponese sottotitolato in italiano:
Miyazaki Hayao e il Museo d'Arte Ghibli
I film non saranno presentati in ordine cronologico, ma secondo un preciso percorso mirato a costituire un sentiero conoscitivo intrinsecamente ermeneutico.
I film sono stati adattattati in lingua italiana a cura del medesimo curatore della mostra.
Lo stesso introdurrà ciascuna proiezione con brevi discorsi di contestualizzazione delle pellicole.
Ah, ok. E io chissà che mi credevo.Citazionemirato a costituire un sentiero conoscitivo intrinsecamente ermeneutico.
Hey, così sembra che l'abbia scritto io! :PHai ragione, ho editato.
Visto assolutamente ottima la traduzione e molto buono anche il doppiaggio!
mi è sembrato che il rapporto tra i due giovani abbia un'impennata troppo rapida e innaturale.E' un problema che io ho costantemente con le produzioni giapponesi. I tempi degli eventi e delle relazioni sono... strani.
No no, tranquillo che In Terramare "l'orientalismo" c'entra poco. E' solo scritto è diretto con la parte sudata delle natiche^mi è sembrato che il rapporto tra i due giovani abbia un'impennata troppo rapida e innaturale.E' un problema che io ho costantemente con le produzioni giapponesi. I tempi degli eventi e delle relazioni sono... strani.
ho rivisto ieri sera Totoro. Voglio un totoro a dimensione naturale. Al posto del divano. Ma a comando deve fare "To-To-Roooooooooooooooooooo!!!!"
Arietty che fine ha fatto, é uscito al cinema?Io l'ho visto al cinema il 31 ottobre. DVD boh.
dvd?
Mononoke non mi è mai piaciuto. Lo trovo molto distante dalla delicata leggiadria degli altri Miyazaki.Oh. Adesso che l'ha scritto Wis ho il paraculo.
Mononoke non mi è mai piaciuto. Lo trovo molto distante dalla delicata leggiadria degli altri Miyazaki.Strano che, considerata questa opinione che condivido, ti piaccia Howl.
Per me l'opera di miya si divide grossolanamente in due filoni, quello più mistico/epico e quello più favolistico/intimista.
Rappresentanti del primo sono Nausicaa, Mononoke, in parte Laputa; del secondo Kiki, Totoro, Porco Rosso.
Personalmente trovo il primo affascinante ma meno riuscito, e devo il mio amore per il Maestro ai film appartenenti al secondo.
In quest'ottica, Spirited Away è quello che ritengo in assoluto il suo capolavoro perché riesce a fondere magistralmente le due anime, raggiungendo l'apice della sua produzione;
Howl mi è sempre sembrato uno sbilenchissimo tentativo bis, ridondante, affastellato di visioni poco coerenti e soprattutto senza una progressione narrativa convincente. Per me il punto più basso della filmografia e un probabile segno di senilità del Miya.
Con Ponyo invece sì è ripreso in parte partorendo un Totoro bis più riuscito, colmo di sensibilità e grazia, ma nel finale ricade in questa tendenza all'accumulo di cui soffrono molti finali, anche dei film migliori. Questo del caricare di simboli e significati le ultime sequenze è il più grosso difetto del Miyazaki regista, ihmo.
Secondo me anche Sen to Chihiro è troppo carico di significati, simboli, ecc. Io lo trovo magnifico, probabilmente il mio preferito, ma per apprezzare un film simile devi avere nel tuo bagaglio qualche conoscenza della cultura, tradizionale e popolare, giapponese. Altrimenti un film simile non è una favola: è un enigma. Già chi era bambino ai tempi di Goldrake fa fatica a comprenderlo: anche a molti che l'hanno visto e dicono che gli è piaciuto, ho visto sulla faccia, durante la visione, espressioni perplesse.Beh per Howl è la stessa identica cosa, solo che è in ballo il misticismo occidentale, forse per questo piace di meno...
forse per questo piace di meno...Nel mio caso, di più. ^__^
Pure nel mio, anche se Spirited Away ha la scena del treno che trovo sia una delle più suggestive di sempre nel cinema tout court :)forse per questo piace di meno...Nel mio caso, di più. ^__^
Il problema di Ponyo é voler aggiungere quel macro evento della "fine del mondo se Ponyo non rinuncia alla magia", che é poi simbolico del cadere il mondo addosso al padre quando la figlia decide la propria strada... ma cmnq é un po' rozzo sta male con il resto, troppo "macro" appunto e un po' buttato lì.Perchè? Miyazaki ha sempre trattato tematiche macroscopiche, in primis quella del rapporto uomo-Natura, anzi, il fulcro dei suoi racconti è proprio il concetto del "Grande nel Piccolo e viceversa", per cui i due mondi, quello del tratteggio leggiadro dell'umano sentire, e quello di come questo si scontri o si armonizzi con il sentire "cosmico", sono sempre andati a braccetto.
I cinesi e i giapponesi sono lontanissimi da ciò che ha dato origine ai simboli delle fiabe e della mitologia.Non confondiamo la tradizione culturale con la cultura.
Parlavo di simboli e significati. La cultura non c'entra.I cinesi e i giapponesi sono lontanissimi da ciò che ha dato origine ai simboli delle fiabe e della mitologia.Non confondiamo la tradizione culturale con la cultura.
Nessuno impedisce ad una giapponese di oggi come di 60 anni fa di interessarsi al mondo che lo circondi, non sta scritto da nessuna parte che si scriva o si producano opere a solo uso e consumo del proprio territorio.
Evangelion ne è un esempio lampante, solo per citarne uno dei più conosciuti...
Il Come, Xibal, il Come. Mannaggia a te :)Guarda che per me il Come è importante almeno quanto il Cosa, altrimenti non potrei apprezzare autori come Clint Eastwood o Mann (per citarne un paio), che si concentrano sulla seconda e per questo spesso non piacciono.
E' sempre un grande piacere leggerti, ma lo sarebbe terribilmente di più se non volessi dimostrare a tutti i costi la perfezione delle opere che sai analizzare così magistralmente.
Il fatto è che trascuri completamente il Come per il Cosa, mentre c'è gente che nel cinema cerca il secondo molto più del primo. Inutile il conflitto tra i due tipi di spettatore, visto che non di opinioni si tratta ma di piani analitici differenti ;)
Ah già, dimenticavo che là fuori è pieno di autori ignoranti che, incredibilmente, non fanno che mischiare coincidenze su coincidenze nelle loro opere, quasi sempre frutti inconsapevoli di non si sa bene quale fortuita casualità o coscienza collettiva.
edit: Miyazaki usa simboli senza conoscerne il significato e ne inventa uno. Va bene così, mica dico di no. Li usa inconsapevolmente.
Scusa ma non riesco a trovare i post in cui si affronti questo "problema".
Io intendo grammatica filmica, scelta di inquadrature, tempi, montaggio, fotografia, luce colore volumi spazi ritmi etc. etc.
sì ho sbagliato. intendevo l'origine dei simboli.Ah già, dimenticavo che là fuori è pieno di autori ignoranti che, incredibilmente, non fanno che mischiare coincidenze su coincidenze nelle loro opere, quasi sempre frutti inconsapevoli di non si sa bene quale fortuita casualità o coscienza collettiva.
edit: Miyazaki usa simboli senza conoscerne il significato e ne inventa uno. Va bene così, mica dico di no. Li usa inconsapevolmente.
Adesso spiegami su quale base Miyazaki, ma qualsiasi essere sulla faccia della terra, non dovrebbe conoscere simboli e significati di qualsiasi tipo o cultura, visto che l'occidente in Giappone c'è arrivato da centinaia di anni...
Proprio parlando di Kiki mi dispiace sentire che Xibal la consideri un'opera minore. E' in assoluto uno dei film che preferisco di Ghibli proprio perchè ha un'armonia, un equilibrio, un approfondimento dei personaggi anche grazie a pochi sapienti elementi e un'analisi così onesta e genuina sull'adolescenza che ho riscontrato raramente in altre opere.Concordo tantissimo. Se non fosse per il finale, Kiki sarebbe forse il mio preferito. Sicuramente è quello che ho rivisto volentieri più e più volte, e quello che più mi commuove.
Se si eslcude il finale inutilmente movimentato (eh, appunto) credo sia una delle opere di Miyazaki più riuscite tanto per il "come" quanto per il "cosa" (per restare in tema), pur essendo (più) povera di simboli e stilemi culturali.
Che a sua volta è la festeggiata, cioè la nipote della vecchina e la destinataria della torta. Kiki si prende male per la distanza dei due mondi, per l'abisso nell'importanza che riveste quella torta per chi l'ha fatta e per chi la riceve.Esattamente, e quello mi era chiaro sin da subito. Non avevo però collegato la festa di Tombo con quella a cui lei fa la consegna.
L'ho visto tipo a 15 anni, una sola volta e mai più ripreso. Non mi colpì molto in effetti.
Proprio parlando di Kiki mi dispiace sentire che Xibal la consideri un'opera minore.
Per il resto, mi rifiuto di leggervi :no: :D:cry:
Il castello di Cagliostro viene sempre citato pochissimo all'interno del novero Miyazakiano, sicuramente in quanto "lavoro su licenza". E' un peccato perché riesce a fondere splendidamente lo spirito originale di Lupin (di certo edulcorato dal tocco del Miya, ma intatto) con la poetica tipica del nostro (vedi finale).
E poi fa schiantare dal ridere, di pancia proprio. La scena della fontana è impagabile: lo vidi al cinema con un paio di amici, e credo che l'intera sala ci abbia maledetto per gli ululati a tre voci che producevamo dalle ultime file :)
Abituato al doppiaggio della serie mediaset, lo trovai piuttosto fedele e senza sbavature. Non sono un purista del doppiaggio ma di solito i lavori fatti a cappella li riconosco in fretta (vedi Toy Story 3).
In effetti non l'ho mai visto.
Se merita così tanto lo recupero.
In effetti non l'ho mai visto.E' un ottimo film d'azione-avventura, con grossi elementi indianajonici e tutti i caratteri tipici che fanno forte la serie di Lupin, il tutto condito dalla maestria registica del Miya in chiave piuttosto scanzonata e sopra le righe.
Se merita così tanto lo recupero.
Arriety esce tra un paio di giorni in DVD. E' un must da vedere vero?
ok!!Arriety esce tra un paio di giorni in DVD. E' un must da vedere vero?
Da vedere senz'altro, must francamente no.
Visto ieri per la prima volta Lupin e il castello dio Cagliostro. Condivido in pieno tutti i vostri pareri. In passato lo avevo snobbato perché lo pensavo fosse solo un Lupin con i disegni alla "Conan". Niente di più sbagliato. E' Lupin ma sprizza Miyazaki da tutti i pori! Inoltre in quanto Lupin non ha il difetto dei finali "giù di tono" di alcuni capolavori Ghibli (Howl e Kiki delivery su tutti per me)
Laputa al cinema dal 25 aprile col titolo "il Castello nel cielo".
Laputa al cinema dal 25 aprile col titolo "il Castello nel cielo".MEGATON!!!
Il doppiaggio è rifatto da zero (sempre by Cannarsi), anche se non saprei dire se è una cosa positiva e meno perchè ho realizzato di non aver visto una versione in italiano (sempre jappo con sub inglesi/italiani).
Laputa al cinema dal 25 aprile col titolo "il Castello nel cielo".\^________________________^/
Ora che mi sovviene è lo stesso giorno dell'uscita di The Avengers. :whistle:I see what you did there.
Capisco la cinesata, capisco il bootleg
ma nella terza foto dello spoiler, sulla cartella gialla è scritto "Studio GHBLI"
???
Ammazza oh è proprio scritto in tutte le foto!
Ma topp non si deve disperare (ma l'ha postato perchè se l'è accattato?)
Sì, è un bootleg (molto benfatto). L'aquirente su Neogaf ieri si stava difendendo dalle perculate. :D
I miei amici
Ah, oggi ero di nuovo l'unico presente in sala. 14.30 unico spettacolo.
Escono a fine settembre Laputa e Howl in blu ray ita
Escono a fine settembre Laputa e Howl in blu ray ita
Finalmente potrò cancellare un vecchio errore giovanile (ho regalato ai miei cuginetti allora adolescenti il DVD di Laputa per Natale pagandolo 2 lire per poi scoprire anni dopo che era diventato introvabile su mercato)
Yep, forse esisteva anche Kiki in italiano un tempo (?)
Davvero Laputa vale qualcosa? Ma pensa, ho un tesoretto in casa e non lo sapevo :O
Laputa deve stranamente ancora arrivare.Il corriere amazzonico me l'ha consegnato stamattina (venerdì scorso invece è arrivato Arrietty - non capirò mai come amazon spezzetta i pacchi, ma tant'è), tra l'altro un mesetto abbondante fa c'era un'offertina su amazon.it per tre film d'animazione in dvd a 19 €uri, tra i vari titoli ce n'erano 4 di Miyazaki (Totoro, Porco Rosso, Ponyo e I Sospiri del mio Cuore).
Yep, forse esisteva anche Kiki in italiano un tempo (?)Celo! Riuscii a pigliarlo a suo tempo, a differenza di Laputa :(
L'ultimo di Goro lo hanno proiettato solo in una sala della zona e solo per un giorno. Poi si lamentano se rimangono una nicchia.
Fatemi una classifica dei film di Miya da vedere in ordine di "importanza"... eh no, non ne ho visto neanche uno, mai avuto occasione :/La mia:
Tks ^^
Fatemi una classifica dei film di Miya da vedere in ordine di "importanza"... eh no, non ne ho visto neanche uno, mai avuto occasione :/
Tks ^^
Ponyo come punta di vista dei bambini nelle piccole cose é fantastico ma forse servono figli o rapporto costante con bimbi piuttosto piccoli per notare alcune cose.Mio figlio non lo sopporta Ponyo.
Forse perché figliO?A me piace tantissimo anche se ne ho 30.
Boh cmnq a mia figlia piccola piace tantissimo, ma é più piccola in effetti (3 ora).
Forse perché figliO?Quando era piccolo gli piaceva, ma ora non ne vuole neanche sentir parlare.
Boh cmnq a mia figlia piccola piace tantissimo, ma é più piccola in effetti (3 ora).
edit: non sono film fatti per tenere sedati dei pupazzi radioattiviInfatti non credo ci sia uno, tra i padri qui dentro, che "usino" i film di HM come sedativo...per quello ci sono i Pokemon. Myiazaki serve a stimolarli, poi se han gusti loro, sai com'è, sono esseri umani, eh?
p.s. quando ero piccolo c'era solo heidi.
Quando sento parlare di bambini e Miyazaki vi prenderei a cannonate al plasma.
attendo nausicaa, dvd blu ray o cinema....
Conan un po' dopo. Tra l'altro anche Conan è da consigliare a tuono.Conan lo ha già visto e gli piace tantissima, ma avendolo (il bambino) 3 giorni a settimana e non avendo la possibilità/voglia di vedere sempre cartoni, non riesce a seguire tanto la storia. Lo recupererà quando sarà un pò più grande.
Cuore di papo. Nessuno voleva fare un processo a tuo figlio.Tranquillo, che non l'avevo neanche preso in considerazione. Ero ironico.
Ma...Mio figlio non si è mai spaventato per un film di Myiazaki, difficile anzi, che si spaventi. L'unico a terrorizzarlo è stato "I guardiani di Ga'Hoole", quello lo ha fatto cagare addosso. Bandito.
ricordo quando sono andato a vedere La città incantata, dopo mezz'ora i bambini piangevano (per la paura) e se ne sono andati. E ovviamente ho pensato 'ahahahahahahahahah'
ripeto: cannonate al plasma, che non c'entrano con gli ienchiLa Yamato invece lo annoia a morte...troppi dialoghi, preferisce di GRAN LUNGA Harlock, ma lì subentra anche una questione affettiva.Spoiler (click to show/hide)
preferisce di GRAN LUNGA Harlock, ma lì subentra anche una questione affettiva.
Lol no, ma se da quando comincia a vedere Harlock lo associ con papà, come fai poi a non rimanere legato al personaggio?preferisce di GRAN LUNGA Harlock, ma lì subentra anche una questione affettiva.
Hai tatuato pure tuo figlio?
La Yamato invece lo annoia a morte...
Alle mie figlie ho fatto vedere per ora pochissimo di Miyazaki.
L'unico a terrorizzarlo è stato "I guardiani di Ga'Hoole", quello lo ha fatto cagare addosso. Bandito.Domanda: perchè che un bambino si caghi addosso è considerato una cosa negativa?
Perchè poi si sveglia di notte mille volte ed è ciò che rompe il cazzo. E sono fortunato che mio figlio non è particolarmente impressionabile e anche quando si spaventa un pò, si diverte. Per dire, gli ho fatto vedere la scena in cui Ripley sale sulla navetta ed esce l'alieno dalle tubature...solo quella ovviamente...si è cagato di brutto, ma era rapito e affascinato e non ha avuto nessuna conseguenza, come avevo previsto. Questo per dire che sono d'accordo con te, ma ci vuole buon senso (come sottintende giustamente Wis).L'unico a terrorizzarlo è stato "I guardiani di Ga'Hoole", quello lo ha fatto cagare addosso. Bandito.Domanda: perchè che un bambino si caghi addosso è considerato una cosa negativa?
Che poi dipende alle mie il "selvaggio" non impressiona, tipo D era gran fan da piccola di Jurrasic Park a Tirannosaurus Rex in particolare, mentre dan fastidio le cose "coscientemente cattive" dove c'é musica atta a creare ansia etc.Sono un papà coglione...ma lo sapete che non gli ho mai fatto vedere Jurassic Park? Me ne sono reso conto solo ora...
Ecco la vecchia di Arrietty fa paura loro, il T Rex che corre e sbrana no.
Non si direbbe che abbiano fatto errori :)
Anche io da piccolo ho visto di tutto senza filtri, proprio per questo non faccio lo stesso errore dei miei genitori.
:((http://image.guardian.co.uk/sys-images/Arts/Arts_/gallery/2006/07/26/ShockJillGgallery.jpg)
Il setting di Porco Rosso è uno di quelli che mi piace meno tra i film di Miyazaki.
Il rapporto tra i due protagonisti è delizioso, ma all'atto pratico il film non mi ha entusiasmato.
:(
Il setting di Porco Rosso è uno di quelli che mi piace meno tra i film di Miyazaki.
Il rapporto tra i due protagonisti è delizioso, ma all'atto pratico il film non mi ha entusiasmato.
Però è sempre realistico/ultimo secolo.
Beh ma qui il setting é un altro, mitsubishi zeroin una vettura? :scared:
Aereoplano.Beh ma qui il setting é un altro, mitsubishi zeroin una vettura? :scared:
Aereoplano.Come si può non conoscere lo Zero?!?
Era il caccia tipo dell'aviazione giapponese durante il secondo conflitto mondiale.
Giobbi, grazie per sempre. Davvero.:yes:
Giobbi, grazie per sempre. Davvero.
E Dio benedica chi lo ha postato tutto in HD. E chi ha inventato Youtube Downloader. E Joe Hisaishi.
EDIT: Occazz, lo hai postato TU? Ero così preso che non me ne sono accorto. Allora per favore, una tua foto che parlo con lo scultore di fiducia. Senti, ma dove hai comprato il bluray? Che io sarò scarso ma non lo becco, almeno a queste latitudini...
Aereoplano.Beh ma qui il setting é un altro, mitsubishi zeroin una vettura? :scared:
Era il caccia tipo dell'aviazione giapponese durante il secondo conflitto mondiale.
...infine avente tutti i tratti che hanno sempre caratterizzato i suoi lavori.Basta aver ben presente però che non è lui il regista : ).
Sempre che effettivamente ci siano altre opere in linea con Totoro o Ponyo.In generale direi che quei due titoli sono i più indicati.
Grazie. :)
Beh, la sceneggiatura e l'adattamento sono suoi, e secondo me si vede alla grande....infine avente tutti i tratti che hanno sempre caratterizzato i suoi lavori.Basta aver ben presente però che non è lui il regista : ).
Beh, la sceneggiatura e l'adattamento sono suoi, e secondo me si vede alla grande.Si si, era per fare la punta al cazzo, figurati.
Personalmente poi ho trovato la regia ottima, la maggior parte delle scene offre una bellezza da togliere il fiato.
A questo punto anche Terramare merita una chance.
Oh che bello un thread sullo Studio Ghibli, mi serviva proprio! :)
Da qualche mese sto introducendo mio figlio di 2 anni e mezzo alle opere di Miyazaki e dello Studio Ghibli più in generale ed è già appassionatissimo di Ponyo sulla scogliera e de Il mio vicino Totoro (meno di Arrietty probabilmente perché meno fanciullesco dei due precedenti) ... Ovviamente essendo lui piccolino, per il momento non mi sembra il caso di fargli vedere film come La città Incantata (dove ci sono elementi che lo spaventerebbero), Porco Rosso (troppe sparatorie) o più in generale film dalle tematiche prettamente adulte...
Essendo però la mia conoscenza di questo studio alquanto parziale, approfitto del thread per chiedere alla gentile platea suggerimenti su cos'altro far vedere a mio figlio, sempre che effettivamente ci siano altre opere in linea con Totoro o Ponyo.
Grazie. :)
Ogni volta che parlate di Ponyo mi parte in testa automaticamente la sigla in testa, ovviamente quella originale in giapponese.
Ogni volta che parlate di Ponyo mi parte in testa automaticamente la sigla in testa, ovviamente quella originale in giapponese.
http://www.youtube.com/watch?v=_D8GGS70XbM
Ma quanto sono belli?? :luv: :luv:
NickZip puoi vedere per Kiki che e' piuttosto indicato anche se piu' peso. E magari Laputa che e' ancora un po' Lupenesco.
Sì Mononoke le segnalavo per esperienza ma non é un film da bimbi piccoli suppongo nel sentire comune.Infatti avevo specificato che, come nel caso di mio figlio, occorrono bambini che non si spaventino troppo. Ma mio figlio è cresciuto vedendo Nausicaa, Mononoke e Nightmare before christmas, quindi occhio ai miei consiglio XD
Ma Nausicaa é simile se non che essendo un anime più vecchio é meno diretto/crudo come immagini.
su sky stanno trasmettendo alcuni film dello studio ghibli.Io pompoko l'ho visto una dozzina di anni fa e mi ha ammorbato non poco. Du palle! Pero' nello stesso periodo mi lascio' indifferente totoro che invece ora adoro. Forse vale la pena di dargli una seconda possibilita'. Ho appena comprato "La collina dei papaveri". Spero meriti.
ieri hanno fatto vedere Arietty e Pom Poko. Quest'ultimo mi è piaciuto un sacco.
- Venerdì 26 Aprile: Laputa-Il Castello nel Cielo (mai visto :baby:).
su sky stanno trasmettendo alcuni film dello studio ghibli.Io pompoko l'ho visto una dozzina di anni fa e mi ha ammorbato non poco. Du palle! Pero' nello stesso periodo mi lascio' indifferente totoro che invece ora adoro. Forse vale la pena di dargli una seconda possibilita'. Ho appena comprato "La collina dei papaveri". Spero meriti.
ieri hanno fatto vedere Arietty e Pom Poko. Quest'ultimo mi è piaciuto un sacco.
porco credo di averlo in blu ray quindi dovrebbe essere uscito.Il BD giapponese di Porco Rosso esce il prossimo 17 luglio.
I BD jappi non vanno sui lettori europei, vero?
Il BD giapponese di Porco Rosso esce il prossimo 17 luglio.
http://blog.affenheimtheater.de/en/2013/04/10/porco-rosso-blu-ray-disc-japan-july/
ma paghi pure i dazi?
Il collezionismo è una malattia, c'ha le sue regole.tutta colpa della fase anale.
io ne sto uscendo poco alla volta. :death:Te stai solo prendendo la rincorsa.
Interessante concerto... :)
http://www.youtube.com/watch?v=ZVCdLi6FGVg&list=PLRv7h66FnlET7lKA1TW8bmquzmtnquAS7&index=9
Giobbi, grazie per sempre. Davvero.Mi accodo. Ho ascoltato solo i primi due brani e per tutto il tempo ho avuto i lacrimoni per la commozione, per la bellezza che mi ha investito. Che forza incredibile.
http://www.themarysue.com/studio-ghibli-sorta-mashes-up-evangelion-and-nausicaa-makes-first-live-action-film/
É talmente tanto oltre che potrebbe essere meraviglioso.Perché "potrebbe"? E' meraviglioso (in modo un po' tanto originale, ovviamente).
http://www.repubblica.it/speciali/cinema/venezia/edizione2013/2013/09/01/news/miyazaki-65670779/?ref=fbpr
Dispiace ma giusto cosi'. 72 anni sono tanti e ha sfornato abbastanza capolavori. Ritiro meritato.
E Takahata anche ha una certa eta' oramai. Ma i suoi altri meritano? Di suo ho visto solo Grave Of The Fireflies che e' tranquillamente nella top 3 dei migliori film di animazione di sempre.
Sarà pure il peggior film di Miyazaki Hayao, ma in patria Kaze tachinu ha incassati l'equivalente di oltre 70 milioni di dollari, e non tutti i Ghibli sono dei successi.
Forse sente di aver raccontato tutto quello che voleva o sentiva di voler raccontare. Preferisco così piuttosto di quelli che continuano a buttar fuori roba perchè i fan se la si aspettano, o perchè commercialmente va ancora bene...Be' ma non produce mica Dragon Ball (di cui recentemente è uscito il 187° film), è un autore di un certo livello, è normale che a un certo punto dica basta. Fermo restando che per me il suo miglior film è quello di Takahata.
Immagino stai parlado di Grave Of The FirefliesSì sorry, mi son dimenticato che Takahata ne ha diretti anche altri. Però non li ho visti, ho visto solo Hotaru no Haka. Migliori di Miyazaki direi Totoro e Laputa. Insomma i migliori di Ghibli sono i primi 3 per me ('86, '88 e '88).
@ atchoo: mi spieghi come rimpiangi Yoshifumi quando è ovvio che Kondo Katsuya sia il discepolo prediletto da Miyazaki Hayao.Lo rimpiango perché è morto...
di takahata va visto il principe del soleAh già c'è pure questo, questo mi sa che lo recupero. Sì è chiaro che manga > anime quasi sempre, io di solito guardo anime quando sono opere originali (o al limite tratti da romanzi).
fermo restando che chiunque ami miyazaki deve leggere il manga di nausicaa, per me la sua opera più compiuta rimane quella per il più ampio respiro.STANDING OVATION
Sì secondo me Miyazaki s'è un po' esaurito, cioè ha detto tutto quello che aveva da dire. Anche tecnicamente Ponyo m'è sembrato molto poco dettagliato, sarà che ormai siamo abituati alla graficona spaccamascella dei film Pixar. Poi Laputa non era così infantile ed era abbastanza avventuroso, per non parlare di Conan che è semplicemente fantastico. Fa benissimo a ritirarsi, comunque credo che vedrò anche l'ultimo Kaze Tachinu per completezza.
Visto ieri Ponyo per la prima volta, m'è sembrato il più infantile dei film di Miyazaki (a un certo punto mi stavo addormentando). Per bambini giapponesi e basta, sia adulti che bambini occidentali sono fuori target secondo me.
sono intrisi di mitologia giapponese.Ma anche moltissima mitologia occidentale. Purtroppo questa è spesso misconosciuta agli occidentali stessi...
Ti riferisci al castello di Howl? Be' non è un'opera originale, è tratto da un libro inglese...Mi riferisco anche a Ponyo...
A ottobre esce il blu ray di Kiki
A ottobre esce il blu ray di KikiEvvai. Regalo d'anniversario in ritardo per mia moglie. ^__^
Fortunatamente non mi è mai piaciuto granché. ^__^:no: :no: :no:
Riprende in modo se vuoi ancora più "maturo" i temi di Nausicaa ad anni di distanzaEsattamente.
Ho finalmente visto Porco rosso. Bello, ma da come se ne parlava mi aspettavo di più.Idem. Però devo aggiungere che il setting "prima guerra" non l'ho mai sopportato troppo (peggio per me credo ci sia solo quello degli intrighi a corte).
Per me invece è praticamente il più bello, niente spiegoni finali, niente risoluzione deus ex machina, niente morale, sembra un prodotto del neorealismo italiano, una storia di uomini e dei loro demoni sullo sfondo di un mondo che non esiste più. La scena degli aerei in formazione è qualcosa da 1000 Oscar al secondo a 4000p...
Ho finalmente visto Porco rosso. Bello, ma da come se ne parlava mi aspettavo di più.
Per me invece è praticamente il più bello, niente spiegoni finali, niente risoluzione deus ex machina, niente morale, sembra un prodotto del neorealismo italiano, una storia di uomini e dei loro demoni sullo sfondo di un mondo che non esiste più. La scena degli aerei in formazione è qualcosa da 1000 Oscar al secondo a 4000p...Concordo e direi che il richiamo è voluto.
Il film di Nausicaa è solo una pallida riduzione (neanche troppo riuscita) del suo manga.
Rimane un buon film ma solo perchè la base è incredibile.
Ok ma li' dev'essere stata l'esaltazione dell'oggetto nuovo che non ero mai riuscito a vedere.
È un'opinione di cui non ho ricordo.
Invece scopro che è un capriccio di chi ha curato l'adattamento, e se permetti un po' mi dà fastidio.
Però quello lo sostiene lui e noi dobbiamo fidarci... Il 99%, forse pure di più, di chi gli muove critiche (= italiano inutilmente ricercato e/o prolisso, con espressioni desuete) non ha le basi per farlo.
"Quello" non è quel che sostiene, è quello che effettivamente fa.È quello che *cerca di fare*, che poi le sue scelte siano le migliori possibili lo documenta con i papiri, ma, torno a ripetere, molti non hanno possibilità di controbattere.
Una tradizione impersonale *non esiste* e credo che il lavoro di Cannarsi lo dimostri ampiamente.
Lui mima persino i vezzi lessicali giapponesi, è evidente anche in Ponyo con tutti quegli "eh?" messi a fine frase che in italiano semplicemente non funzionano perché in Italia nessuno mai parla così (mentre i personaggi dei film adattati da lui lo fanno TUTTI).
Una traduzione letterale è quasi sempre un pessimo lavoro di adattamento, come sa chiunque abbia mai fatto adattamenti.
Se lui sceglie la locuzione convoluta, benché innaturale, solo perché meglio racchiude il significato originale... beh, secondo me sbaglia.
Leggo che anche l'originale Buena Vista era stato curato da Cannarsi.
Evidentemente è "cresciuto" nel suo stile di adattamento.
Alcuni potrebbero dire "si è rimbecillito".
Leggendo qua e là leggo che gli adattamenti astrusi e il modo di parlare desueto degli ultimi Ghibli sono tutte sue introduzioni (tipo il modo di parlare del padre di Arrietty), non riscontrabili nell'originale.
Ma lo ferma qualcuno, per favore?
Qui, in parte dissento: adattare NON dà il permesso di inventarsi cose o strutture che nell'originale non esistono. Adattare è, semplicemente, il traslare un'opera creata in una lingua straniera in un'altra lingua affinché sia usufruibile comodamente da chi non parla la lingua originale dell'opera.
Qui, in parte dissento: adattare NON dà il permesso di inventarsi cose o strutture che nell'originale non esistono. Adattare è, semplicemente, il traslare un'opera creata in una lingua straniera in un'altra lingua affinché sia usufruibile comodamente da chi non parla la lingua originale dell'opera.
No.
Quella è la traduzione.
"Il lavoro di adattamento dovrebbe limitarsi a modificare quelle espressioni idiomatiche che, se tradotte letteralmente, non avrebbero senso o perderebbero di forza nella lingua di destinazione "il significato originale del mio discorso va perso.
L'adattamento deve fare un passo in più.
Ci sono adattamenti eccessivi, come cambiare Halloween in Carnevale in una storia di Carl Barks adattata per i bambini italiani degli anni Cinquanta. Il fatto è che, per l'epoca, ci poteva stare. In una versione moderna, no (e infatti la storia è stata ritradotta).
Ma un BUON adattamento deve fare in modo che la traduzione suoni come se il testo fosse stato scritto nella lingua della traduzione. Quindi, in un cartone italiano non si deve sentire Satsuki-chan e Mei-chan. Perché quando tu conosci un pizzico di giapponese e le persone accanto a te non ne sanno nulla, riesci quasi a vedergli i punti interrogativi sopra la testa, durante quei dialoghi. Un buon adattamento non permette che i dialoghi siano letteralmente INCOMPRENSIBILI allo spettatore. Specialmente se tra gli spettatori ci sono - e in questi casi, è assai probabile - dei bambini.
I nuovi adattamenti dei film Ghibli non stanno insegnando il giapponese ai bambini italiani - né dovrebbero farlo, o pensare di doverlo fare.
Mihazaki Hayao utilizza il linguaggio dei bambini per parlare agli adulti (tipo in "Hotaru no haka - Una tomba per le lucciole").Che, giusto per chiarire, non è di Miyazaki.
Semplicemente, Shito nei suoi lavori lascia che sia l'opera stessa, e nella sua interezza, a mostrarsi allo spettatore, senza nessun filtro artificioso e soggettivamente imposto da altri a inquinare l'esperienza dello spettatore.E' proprio il concetto che è sbagliato: non esiste adattamento che non sia filtrato dalla sensibilità di chi lo cura. Ci sono talmente tanti modi di adattare un'opera che per forza di cose entra in gioco la sensibilità e la personalità, nonché la capacità linguistica di chi si cimenta in esso. Non è che quello di Shito sia più fedele di quello di un altro, semplicemente ha altre priorità (per me, sbagliate), ovvero il non lasciare nessuna sfumatura dell'originale inesplorata. Peccato che questo renda i dialoghi *totalmente innaturali*, bizzarri, assurdi. Dove prima parlavano bambini con terminologie da bambini, ora parlano esponenti di spicco dell'Accademia della Crusca. Quindi non perdi i significati, ma perdi totalmente il contesto culturale e sociale dei personaggi, guarda un po' se non è un maledetto *filtro* questo.
Se vuoi rispondere, fallo con parole tue, non mi interessano le versioni "da manuale": quelle le conosco a memoria."Quello" non è quel che sostiene, è quello che effettivamente fa.È quello che *cerca di fare*, che poi le sue scelte siano le migliori possibili lo documenta con i papiri, ma, torno a ripetere, molti non hanno possibilità di controbattere.
Mihazaki Hayao utilizza il linguaggio dei bambini per parlare agli adulti (tipo in "Hotaru no haka - Una tomba per le lucciole").Che, giusto per chiarire, non è di Miyazaki.
CitazioneSemplicemente, Shito nei suoi lavori lascia che sia l'opera stessa, e nella sua interezza, a mostrarsi allo spettatore, senza nessun filtro artificioso e soggettivamente imposto da altri a inquinare l'esperienza dello spettatore.E' proprio il concetto che è sbagliato: non esiste adattamento che non sia filtrato dalla sensibilità di chi lo cura. Ci sono talmente tanti modi di adattare un'opera che per forza di cose entra in gioco la sensibilità e la personalità, nonché la capacità linguistica di chi si cimenta in esso. Non è che quello di Shito sia più fedele di quello di un altro, semplicemente ha altre priorità (per me, sbagliate), ovvero il non lasciare nessuna sfumatura dell'originale inesplorata. Peccato che questo renda i dialoghi *totalmente innaturali*, bizzarri, assurdi. Dove prima parlavano bambini con terminologie da bambini, ora parlano esponenti di spicco dell'Accademia della Crusca. Quindi non perdi i significati, ma perdi totalmente il contesto culturale e sociale dei personaggi, guarda un po' se non è un maledetto *filtro* questo.
Cioè:
Originale (parla Gigi):
"Penso solo che una simile partenza andrebbe preparata più accuratamente"
Nuovo adattamento:
"Ché penso che mettersi in viaggio andrebbe fatto con maggiore solennità e cautela"
MACCOSA...? :D
Magari filologicamente è ineccepibile, ma fa cagare. :D
Quello che invece non capisco è il dover per forza elevare il suo lavoro a un qualcosa di "oggettivamente neutrale". Questo non è vero. Se Shito mettesse ciclicamente mano ai suoi adattamenti li cambierebbe ogni volta (in alcuni casi addirittura li stravolgerebbe), dunque è un discorso puramente logico: non si può essere oggettivi al 100%, neutrali al 100%. Tu che hai letto i suoi papiri ben conoscerai la storia della traduzione e dell'adattamento di "ohmu".
È invece vero che questo è quello a cui punta e per cui è così scrupoloso.
Quindi, in un cartone italiano non si deve sentire Satsuki-chan e Mei-chanMa va' va', sono giapponesi e i -chan e i -san ci devono stare. La gente imparasse qualcosa pure delle altre culture, anziché rimanere chiusa nella propria. Un adattamento del genere può essere un buon punto di partenza per conoscere culture differenti e imparare un po' di cose, poi da lì uno magari si appassiona e approfondisce. Vedi per esempio lasciare "ramen" anziché tradurre in "tagliolini in brodo", lo diceva proprio Cannarsi in un'intervista. Fu una scelta sua in Ranma 1/2 e alla fine ha pagato, e adesso tutti sanno che "ramen" è il nome di un piatto cinese che non è esattamente uguale ai tagliolini in brodo. La gente non capisce quindi è spronata a informarsi.
Perché quando tu conosci un pizzico di giapponese e le persone accanto a te non ne sanno nulla...Imparano. Tu come hai imparato alcuni vocaboli e suffissi in giapponese? Proprio in quel modo lì, e adesso sai qualcosa in più sulla cultura/lingua giapponese. Perché c'è stato qualche Cannarsi, magari proprio lui, che decise una volta di lasciare -chan. Altrimenti sai che facciamo? Ribaltiamo tutti i manga. In Italia mica si legge da destra a sinistra.
La prima traduzione italiana di Slam Dunk era infedele all'originale, ma perfettamente italiana; era ECCEZIONALE, uno dei migliori lavori che abbia mai visto fare per un manga. Quella nuova è molto letterale, e non vale uno sputo della precedenteMagari Inoue fa schifo come scrittore, no? Se l'autore fa schifo deve fare schifo in tutte le versioni, non è che puoi prendere uno shonen per ragazzini come Saint Seiya e trasformarlo nella Divina Commedia.
Ma conoscendo Shito e come lavora, direi che è altamente improbabile che possa aver alterato un registro linguistico nel modo riportato.La prima frase è tratta dal suo primo adattamento di Kiki, la seconda dal suo ultimo.
Certo, un po' lo metti, un po' non lo metti... che cazzo di adattamento è?No, lo metti quando c'è nell'originale e non lo metti quando non c'è nell'originale. Quando uno si presenta mica dice "sono Daisuke-kun", dicono il nome e basta.
Magari Inoue fa schifo come scrittore, no? Se l'autore fa schifo deve fare schifo in tutte le versioni, non è che puoi prendere uno shonen per ragazzini come Saint Seiya e trasformarlo nella Divina Commedia.
A 'sto punto il bambino giapponese chiamiamolo Franco come faceva Mediaset negli anni '90. Avete mai visto un bambino italiano che si chiama Sosuke? Il nome Sosuke potrebbe traviare le giovani menti dei bambini italiani, bisogna cambiarlo. Gli verrebbe sicuramente la faccia a forma di punto interrogativo, se lo sentisse.
Discorso bambini: non sempre un prodotto è adatto o può essere compreso o comprensibile ai bambini.
Spesso, Mihazaki Hayao utilizza il linguaggio dei bambini per parlare agli adulti (tipo in "Hotaru no haka - Una tomba per le lucciole").
Solo perché un opera può essere visionata da dei bambini (perché, da perfetti ignoranti quali siamo, identifichiamo un "cartone animato" come opera esclusivamente diretta a dei bambini, senza andare a vedere quale sia l'argomento e lo "svolgimento" dell'opera in questione) l'adattamento deve "semplicizzare" il testo (e tutto ciò che lo riguarda, come forme espressive, tono e caratterizzazione psicologica dei personaggi, etc.)?
No, farlo semplicemente significherebbe il voler sminuire l'opera stessa e, cosa ancor più importante, mancherebbe di rispetto verso il pubblico che usufruirà di quell'opera.
Originale (parla Gigi):
"Penso solo che una simile partenza andrebbe preparata più accuratamente"
Nuovo adattamento:
"E che penso che mettersi in viaggio andrebbe fatto con maggiore solennità e cautela"
MACCOSA...? :D
Magari filologicamente è ineccepibile, ma fa cagare. :D
Magari filologicamente è ineccepibile, ma fa cagare. :D
Una traduzione impersonale *non esiste* e credo che il lavoro di Cannarsi lo dimostri ampiamente.
Lui mima persino i vezzi lessicali giapponesi, è evidente anche in Ponyo con tutti quegli "eh?" messi a fine frase che in italiano semplicemente non funzionano perché in Italia nessuno mai parla così (mentre i personaggi dei film adattati da lui lo fanno TUTTI).
Una traduzione letterale è quasi sempre un pessimo lavoro di adattamento, come sa chiunque abbia mai fatto adattamenti.
Se lui sceglie la locuzione convoluta, benché innaturale, solo perché meglio racchiude il significato originale... beh, secondo me sbaglia.
È che il giapponese è una lingua fortemente ripetitiva, lessicalmente povera se tradotta in modo letteraleNon devi tradurre alla lettera ma non puoi neanche inventarti le cose di sana pianta trasformando un'opera come nel caso dei Cavalieri dello Zodiaco. Era doppiato benissimo Saint Seiya, ma non c'entrava molto con l'opera originale che era più terra-terra. Il problema principale è l'ego di chi adatta e dirige il doppiaggio, lo sai benissimo.
in Slam Dunk, il traduttore letterale, pigro e poco fantasioso traduce: Straordinarie doti naturali! Il traduttore che sa fare il suo lavoro, e capisce il tono e il contesto dell'opera, traduce: Ha una stoffa davvero incredibile!"Straordinarie doti naturali" va benissimo così, non vedo perché infilarci in mezzo la stoffa o altri materiali. Il secondo non è un traduttore, è un inventore. Non ce n'è alcun bisogno, gli shonen sono poveri anche perché sono diretti a un pubblico di dodicenni. Pensa che sopra i kanji c'è scritto come si pronunciano perché i bambini spesso non lo sanno, e leggendo manga imparano il giapponese e la pronuncia di tanti kanji differenti. Voi questo ve lo dimenticate e pensate siano roba per adulti soltanto perché li leggete voi, ma rimane roba per ragazzini giapponesi.
C'entra un cazzoInvece c'entra perché ve ne uscite con perle di saggezza come "i bambini italiani non usano -chan". Be' evidentemente quelli degli anime NON sono bambini italiani, non hanno nomi italiani e non vivono in Italia. Parlano italiano per farsi capire e basta, immaginate un giapponese che parli italiano mantenendo alcune peculiarità della propria lingua. Oppure vogliamo cambiare ambientazione, nomi e scritte? Togliamo tutti i kanji e trasformiamo le città giapponesi in città italiane, modifichiamo pure i disegni e gli sfondi visto che ci stiamo. E' lo spettatore italiano che deve sforzarsi un attimo per seguire un'opera orientale, non l'opera che deve piegarsi all'ignoranza o alle consuetudini degli occidentali. Altrimenti uno semplicemente guarda un film italiano, non c'è nessun bisogno di vedere film orientali. Mica lo prescrive il medico, di vedere opere orientali o di culture lontane anni luce.
In Hello Spank (per dirne uno) c'erano i nomi giapponesiMmmh, sai che nell'originale Ohayoo Spank gli animali non parlavano? Per esempio tutte le parole pronunciate da Spank sono completamente inventate dalla prima Pina di Fantozzi (Liù Bosisio) che all'epoca doppiava il cane.
Sabrina e Tinetta sono una fisima personale della Valeri ManeraEra una fisima che ha alterato parecchie opere, non penserai mica che ci sia solo Orange Road. Tsubasa che diventa Holly? E' molto più traumatico vedere un'opera ambientata in Giappone coi personaggi che hanno nomi inglesi che non avere un'opera tradotta fedelmente. Io da piccolo non ci capivo un cazzo in Holly & Benji, proprio lo trovavo pieno di incongruenze nei nomi di personaggi e squadre. Tra l'altro il giapponese è pieno di vocali e suona MOLTO simile all'italiano, quindi non vedo il problema di avere Tsubasa al posto di Holly. Oppure vogliamo parlare di Seiya che diventa Pegasus prima ancora di prendere l'armatura di Pegasus? Ancora non si sapeva quale armatura dovesse prendere e già si chiamava Pegasus :lol:
Ma quindi qualcuno mi sa dire se sia di uso comune tra i bimbi giapponesi l'esprimersi in terza persona?
E se i dialoghi in questione vengono adattati per un mercato non giapponese, dove il parlare in terza persona è proprio solo di Hulk e degli squilibrati, non sarebbe più sensato renderli in prima persona?
Mi trovo d'accordo con EGO su "Non ho affatto parlato di semplificare. Qui stiamo parlando di traduzioni/adattamenti che, semplicemente, non esprimono un italiano corrente. E non perché siano tradotte/adattate da un linguaggio non corrente o non colloquiale, ma perché sono tradotte/adattate cercando di mantenere, senza validi motivi, la struttura lessicale del giapponese, che mal si adatta ad una resa letterale in italiano".
La frase "Non è questo [questo che hai detto tutto tu, non è che stia a perder tempo]! E' che penso che il mettersi in viaggio [sia una cosa che] si debba svolgere con più solennità e cautela", nel nuovo adattamento "Ché penso che mettersi in viaggio andrebbe fatto con maggiore solennità e cautela" non poteva essere tradotta con "No! Un viaggio si dovrebbe svolgere con più solennità e cautela!"? Non è più scorrevole? Non evita inutili e rindondanti ripetizioni?
Ho omesso l'idea originale espressa dall'autore? L'ho mantenuta? L'ho snaturata? Non mi sembra. L'ho espressa in maniera chiara, snella e corretta-
Va bene tradurre, va bene rispettare l'idea originale dell'autore, ma rispettiamo anche l'italiano.
Anzi, a parlare di "mettere in discussione" passo io per quello presuntuoso che, nonostante l'ignoranza sull'argomento, si permette pure di avanzare l'ipotesi di non essere in errore.
Per cui evito anche di proporre, a seguito delle informazioni fornite, quello che sarebbe stato un a mio avviso più innocuo adattamento del passo proposto.
secondo te come si giustifica in Kiki un cambio di ritmo piuttosto repentino nel finale, che diviene quasi "stupido" in senso action al contrario della prima parte che reputo piuttosto perfetta almeno sino a che Kiki si ammala. Poi c'é della stanca ma può essere voluta, poi il finale ok serviva un finale ma va di punto in bianco verso l'anime televisivo, perde un po' il respiro?
Anche in Ponyo viene fuori di punto in bianco la storia della Luna e lascia un po' interdetti, anche se si può giustificare in senso simbolico "crolla il mondo" (del padre) o simili
E che cacchio significa Porco Rosso il film nella sua interezza?
E... avremo un finale di Mononoke in italiano sensato?
Ma mi metto in gioco. Nel senso che se parlo, se discuto, lo faccio conscio che potrei ritrovarmi in ogni momento in torto, e allora non avrei alcuna remora ad abbondare la mia convinzione per abbracciare quanto si fosse dimostrato più giusto.
Nel caso di 'affrontare un viaggio' direi sì, meglio. ^^
Però io penso che Jiji, anche dicendo 'solennità', si riferisca non tanto all'impresa (affrontare il viaggio), quanto alla 'messa in atto' di qualcosa di cerimoniale: il vestito, la scopa, il paese che si raccoglie per dirti arrivederci. C'è un etichetta, per Jiji - è il famiglio di una strega. Hai presente quando poi dirà che "Aaaah, le streghe sono proprio decadute. E sì che una volta i corvi erano i servitori, delle streghe!". Sento sempre anche un po' di questo, ovvero il fatto che Jiji sta 'nel suo ruolo istituzionale'. :-)
Come le se dicesse "ehi, ma per metterti in viaggio di noviziato dovresti fare il bagno, pettinarti per bene, scegliere accuratamente il vestiario...", mentre l'altra, invece, butta l'intimo alla rinfusa in un sacco. ^^
Sulla questione dell'aulicità:
-a parlare è un gatto parlante
-di una strega
-che parlerebbe in giapponese, in effetti, e che
-non usa neppure i più banali dei termini giapponesi
dici che la mia frase è davvero troppo aulica? ^^;
Riguardo Kiki quanto mi lascia in parte interdetto é nella forma, nel passaggio repentino dai drammi della nonna non rispettata dalla nipote o dalla testa del gatto di stoffa scucita a una scena con possibili decine di morti, tetti che crollano, etc.
A me non sembra una situazione più adulta ma più infantile nel complesso (riferendomi al soggetto), più vicina ad anime per ragazzetti o film hollywoodiani, un modo "facile" di far film basandosi sulla spettacolarizzazione che in questo caso non sento ben integrata con tre quarti precedenti del film.
Ponyo credo sia soprattutto un tentativo di raggiungere i meccanismi mentali dei bambini, il loro modo di vedere e sentire le cose.
Ma la faccenda della luna non é ben chiaro cosa sia stata messa a fare, ed é pure inutile, se la luna non venisse nominata non ci sarebbero buchi narrativi, nonché senza il minimo approfondimento o allargamento che sarebbe dovuto in questo caso verso le reazioni di altri all'evento.
Quindi resta un simbolo aggiunto, rafforzativo, a mio parere evitabile.
Un'ultima domanda tecnica:
di Nausicaa ho un blu ray tedesco e la qualità video é piuttosto terribile già in confronto al vicino Laputa.
Abbiamo speranze o é la trasposizione originale giapponese in blu ray ad essere così?
Ok rigiro la domanda :) :
la qualità video del blu ray di Nausicaa giapponese é simile a quello di Laputa o é molto peggio?
Ok per Kiki comunque l'evento scatenante sembra essere il rapporto nipote-nonna/tanta fatica anche in sensibilità per nulla in contrasto al rapporto con la panettiera che inizialmente essendo più "umano" o simil-paese bilanciava.
Ottimo il tuo approfondimento sulla bimba viziata etc.
Anche se in città paiono più viziate le altre di lei in effetti, lei é quella che deve lavorare per comprarsi le scarpe (che poi non compra ma anzi innesta una nuova moda strega-style) le altre son presentate come figlie viziate perditempo di famiglia.
Ma il mio appunto era formale, sento l'ultima parte (quella del dirigibile, non i titoli di coda) piuttosto staccata dal resto come stile di narrazione o se vuoi come "genere" di film.
E' anche vero che di queste cose gli orientali in genere se ne strasbattono a quanto ricordo...
Cosa che però non accade in Laputa o Totoro, che tengono lo stesso registro per tutta la durata del film.
Ma appunto qui può essere stato un modo di far da miccia per ripartire e crescere, probabilmente sì serve l'evento scatenante
però questo catastrofico spettacolarizzato mi sembra un po' aver preso la strada più semplice. Forse si poteva tentare qualcosa di più sottile e meno in the face. Magari con due ore di film in più in effetti :)
La crisi di Kiki arriva con la perdita dei suoi poteri.
Il romanzo originale, Kiki - Consegne a domicilio, scritto da Eiko Kadono, è una splendida opera di letteratura per l'infanzia che raffigura con grande calore l’abisso che separa indipendenza e dipendenza nelle speranze e nello spirito delle ragazzine giapponesi di oggi.
Una volta, i protagonisti delle storie per ragazzi ottenevano l’indipendenza economica, che allora coincideva con quella psicologica, dopo aver superato delle difficoltà. Tuttavia, nella società di oggi, in cui chiunque può guadagnare denaro passando da un impiego temporaneo all’altro, non c'è collegamento tra indipendenza economica e indipendenza psicologica. Nella nostra epoca, la povertà non è più tanto materiale, quanto spirituale.
In un’epoca in cui lasciare la sicurezza della propria casa non è più niente di speciale, e vivere tra estranei non significa niente più che andare al minimarket per trovare ciò di cui si ha bisogno, raggiungere una vera percezione di indipendenza può essere più difficile che mai, poiché richiede un processo di scoperta dei propri talenti e dell'esprimere se stessi.
L’unica capacità insolita posseduta dall’eroina della storia, la tredicenne Kiki, è quella di saper volare. Inoltre nel mondo di questa storia le streghe non hanno molti talenti in più delle ragazze normali. Kiki ha l'obbligo di vivere per un anno in una città sconosciuta e mettere in atto il proprio talento per farsi riconoscere dalla gente come una strega a tutti gli effetti.
È come per il caso di qualcuno che volendo fare l'animatore arrivasse da solo a Tokyo. Si dice che oggi ci siano circa 300.000 giovani che sperano di lavorare nell’animazione. Fare l'animatore non è poi un lavoro così strano. È relativamente facile cominciare e arrivare a guadagnarsi più o meno da vivere. Ma una particolarità della vita moderna è che, una volta che i bisogni quotidiani sono soddisfatti, comincia il vero problema della realizzazione personale. Kiki è protetta dalla vecchia ma ben conservata scopa della madre, ha la radio che le ha regalato il padre, e un gatto nero col quale ha così tanta intimità da essere quasi una parte di lei, ma l'animo di Kiki oscilla tra estraniazione e desiderio di compagnia umana. Nella sua vita vediamo riflesse le vite di così tante ragazzine giapponesi di oggi, che sono amate e sostenute economicamente dai loro genitori, ma che sognano le luci della città, dove stanno per recarsi per rendersi indipendenti. Anche la debolezza della determinazione di Kiki e la superficialità della sua comprensione del mondo si riflettono nel mondo giovanile contemporaneo.
Nel romanzo originale, Kiki risolve i suoi difficili problemi grazie al suo animo buono per natura. Al tempo stesso, la cerchia dei suoi amici si allarga. Nella trasposizione cinematografica si è dovuto apportare qualche cambiamento. Il processo di sviluppo del suo talento è certamente piacevole, ma la psicologia delle ragazzine che vivono oggi nella capitale non è altrettanto semplice. Il problema principale per molte ragazze è battersi per sfondare la barriera dell’indipendenza, e ci sono troppe persone che ritengono di non aver mai ricevuto un singolo sostegno. Abbiamo pensato dunque che in questo film avremmo dovuto trattare seriamente il problema dell’indipendenza. Dato che i film creano sempre un’atmosfera più realistica, Kiki patirà più dure difficoltà e soffrirà la solitudine più che nell’originale.
La prima immagine di Kiki che si avrebbe incontrandola sarebbe quella di una ragazzina che vola nel cielo notturno della capitale. Molte luci brillano, ma non ce n’è nessuna che rappresenti per lei un cenno affettuoso. Lei è estraniata mentre vola nel cielo. Si pensa comunemente che la capacità di volare significhi libertà dalla terra, ma la libertà è accompagnata dall’angoscia e dalla solitudine. La nostra eroina è una ragazzina che ha deciso di identificarsi nella sua capacità di volare. Già molti cartoni animati per la televisione che trattano di streghette sono stati realizzati prima di questo, ma la magia è sempre stata il mero mezzo di realizzazione dei sogni delle ragazzine. Le quali diventavano sempre delle piccole star senza problemi. La strega di Kiki - Consegne a domicilio non possiede questo comodo genere di potere magico.
I talenti da strega di questo film sono davvero poco più di quelli posseduti da qualsiasi ragazzina reale.
Stiamo progettando un lieto fine. Mentre Kiki vola sulla città sente un legame forte che la unisce alla gente che vive lì sotto, ed è felice di essere se stessa. Speriamo di riuscire a rendere il film abbastanza convincente da far concludere agli spettatori che il finale è positivo, piuttosto che farli meramente sperare che lo sia.
Penso che questo film raggiungerà il suo obiettivo, che è quello di trasmettere un senso di solidarietà ai nostri giovani spettatori: le ragazzine del mondo di oggi che non rinnegano la gioia della gioventù, ma che non se ne lasciano trascinare via, divise tra libertà e dipendenza (già che tutti siamo stati ragazzi un tempo, e i più giovani membri del nostro staff vivono oggi questi stessi problemi). Allo stesso tempo, sento che il potenziale fondamentale di questo film quale prodotto di intrattenimento risiede in questo punto, e che susciterà l'immedesimazione degli spettatori.
– Hayao Miyazaki
1989
Il parallelismo con i lavoretti temporanei (arubaito) dei giapponesi 'freeter', il poter vivere una 'finta indipendenza' materiale nella solitudine alienante della città, la difficoltà di scolpire la propria personalità adulta... non trovate che siano temi più attuali che mai?
Salve a tutti. Metto piede su questo forum dietro invito di un utente che mi ha gentilmente segnalato la discussione che riguardava il mio lavoro e il mio modo di lavorare. Colgo occasione per complimentarmi per la pulizia, l'ordine, l'eleganza della grafica del forum che lo rendono molto fruibile, leggibilissimo, e sono un meraviglioso biglietto da visita per contenuti e postatori. Sapete com'è: "dimmi dove posti, e ti dirò chi sei..." ^^Incantato da queste considerazioni e da quelle che sono seguite, ti riprendo solo in questo aspetto più filosofico visto che hai scambiato deduzione con induzione.
Comunque, l'argomento in discussione - che ho recuperato leggendo alcune delle ultime pagine del thread, è assai trito. Non intendo così svalutarlo, ma prima di darmi a papiri sui massimi sistemi (in genere si finisce sempre lì), vorrei piuttosto partire dal particolare, e applicare quindi una logica inversa, non induttiva (dal generale al particolare) ma deduttiva (dal particolare al generale).
Argh che eravamo convinti di vedere porco rosso in blu ray in italiano questa sera, cerca cerca nei mobili che ero convinto di averlo e invece...
Ehm non esiste controllando amazon :(
Benissimo! :)
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Invece passando a quasi altro segnalo questo cd che non conoscevo:
http://www.amazon.it/Tokyo-Concert-Joe-Hisaishi/dp/B00008VR6K/ref=sr_1_11?s=music&ie=UTF8&qid=1383728866&sr=1-11&keywords=hisaishi+joe
ed oltre a qualcosa Ghibli ha parti di Brother tutte orchestrali e sostanzialmente meglio all'ascolto della colonna sonora originale, che conteneva elettronica invecchiata maluccio cosa successa ad Hisaishi anche in altre produzioni.
Restando più in tema ora sugli amazon europei trovate diversi cd sountrack dai film Ghibli, in edizione CREDO tedesca.
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Ghibli museum, corti: http://www.dailymotion.com/video/x2v1ec_cours-metrages-ghibli_shortfilms?search_algo=2
belli ma sono Ghibli o i praghesi si sono inventati l'occasione?
Ha ragione Kabuto.
Vito compra le nuove e vendi le altre.
A me.
Quelle che ho io Jap son più belle secondo me, però queste meritano. Dovrei vendere la collezione dvd uk, però, e ci sto pensando.
Te lo prendo io e in cambio ti mando i 4 blu-ray+dvd con il cofanetto metallico.
Te lo prendo io e in cambio ti mando i 4 blu-ray+dvd con il cofanetto metallico.
Forse mi stai dando troppo, nel caso ti pareggio in contanti. Per me va bene.
http://www.movieforkids.it/news/larte-di-miyazaki-viaggio-dietro-le-quinte-del-suo-cinema-guardate-le-gallery/10638/ (http://www.movieforkids.it/news/larte-di-miyazaki-viaggio-dietro-le-quinte-del-suo-cinema-guardate-le-gallery/10638/)Link stupendo, grazie mille.
:yes:
Non sono un fan della LeGuin, ma se mi ha deluso è solo perché ha dimostrato una certa superficialità nel guardare il film: non ha capito neppure la fabula, e questo mi pare irrispettoso del molto lavoro che comunque c'è dietro del film. Non che le dovesse piacere per forza. Ma molto presuntuosamente, sono convinto che le glielo spiegassi, alla fine l'anziana signora lo capirebbe, lo apprezzerebbe, direbbe che non c'entra nulla con i suoi film, ma sarebbe felice di esserne stata il motore immobile. ^^
La tomba delle lucciole: il regista Takahata Isao ha perso la voce per quanto gridò "non è un film sulla guerra", eppure il film è stato preso (e celebrato!) per quello. Per il regista, si tratta di un film sulla reazione 'viziata' di un ragazzino che 'rifiuta la realtà' in un tempo in cui 'rifiutare la realtà' non era proprio una possibilità. Takahata sostiene che per lui il film sta tutto nel "ma questo ragazzino, che ha combinato?". Sostiene che Seita, al tempo, si comportò in un modo che sarebbe stato forse poi tipico dei figli del benessere, i ragazzi degli anni 80, ma che al tempo di Seita era inusitato.
Come dicevo nel thread del coming out non avevo mai visto alcun film dello Studio Ghibli, cosi' ho deciso di rimediare ieri partendo da Una tomba per le lucciole.
Del film sapevo che era bellissimo e tristissimo, cosa ne posso dire al riguardo? Che e' bellissimo e tristissimo :cry:
Non fossi stato di ottimo umore credo sarei caduto in depressione profonda.
La tomba delle lucciole: il regista Takahata Isao ha perso la voce per quanto gridò "non è un film sulla guerra", eppure il film è stato preso (e celebrato!) per quello. Per il regista, si tratta di un film sulla reazione 'viziata' di un ragazzino che 'rifiuta la realtà' in un tempo in cui 'rifiutare la realtà' non era proprio una possibilità. Takahata sostiene che per lui il film sta tutto nel "ma questo ragazzino, che ha combinato?". Sostiene che Seita, al tempo, si comportò in un modo che sarebbe stato forse poi tipico dei figli del benessere, i ragazzi degli anni 80, ma che al tempo di Seita era inusitato.Questa è una cosa di cui non mi capaciterò mai neanche io.
Si alza il vento (http://www.mymovies.it/film/2013/thewindrises/)
Visto in anteprima nazionale al Future Film Festival di Bologna.
Film che mi ha sconvolto, letteralmente. Sono uscito dal cinema con un nodo alla gola da far male, mille pensieri in testa, occhi che stavano ancora volando nelle immagini del maestro. Non mi era mai capitato.
C'è della magia nei suoi film, questo si sa, ma in questo si va oltre..Un film serio, impegnato e profondo travestito da quadro impressionista. Sceneggiatura e regia che annullano tutto e tutti.
Il mio podio personale trema.
Definisci "minori".
Quindi vuoi sapere da un punto di vista dello spettacolo offerto? O ti interesserebbe comunque il film anche se graficamente non fosse spettacolare?
http://www.youtube.com/watch?v=FQx4cEwKD5E&list=FLeeeEIn7-fW-NjN6eobr2aw&index=4
E' di una bellezza sconcertante :cry:
Arrietty e Kiki.
Vai Kenny, ne hai di roba da recuperare!
Arrietty lo vidi al cinema e fu uno spettacolo stupendo!
Si alza il vento lo vedrò al cinema sicuramente!
Domanda: hai visto la collina dei papaveri? Perché più reale di quello non so cosa possa esserci a livello di anime/movie
In Giappone preordinabili altri tre blu-ray
E pure un cofanettone
Perchè non fanno anche in Italia un megacofanettone per appassionati con tutti i film? :(
Mi dispiace per Vito, ma io VOGLIO il cofanettone!!Perchè non fanno anche in Italia un megacofanettone per appassionati con tutti i film? :(
Perche' Vito compra solo c'e' da pagare anche la dogana. 8)
Visto ieri pomeriggio al cinema "Principessa Mononoke".Purtroppo non tutti l'hanno apprezzato: "ma come, invece del dio della foresta, il dio bestia?? ahahah ma come traducono??" :no:
Bellissimo, ho apprezzato anche il nuovo doppiaggio (l'ultima volta avevo visto il film più di 10 anni fa in videocassetta a casa di Spikespgl e non ricordo come era il doppiaggio originale).
Il linguaggio arcaico utilizzato secondo me si accosta bene alla vicenda e ai personaggi.
Comunque come mai hanno tradotto solo mezzo titolo in Italiano? Non aveva più senso intitolarlo "La principessa spettro" o qualcosa di simile? Non è che all'inizio si sono sbagliati e hanno pensato che Mononoke fosse il nome della "principessa"?Potremmo chiederlo direttamente a Shito :yes:
vito, tu che sei il massimo esperto, usciranno altri steelbox di "studiocanal"?
E lo spero visto che ho dato via la mia collezione ghibli dvd convinto che uscissero.
Lo stile a tinte e tratti pastello è favoloso. :cry:
Riflettendoci ha un canovaccio molto convenzionale. Però lo affronta in maniera assolutamente originale.Spoiler (click to show/hide)
L'approccio di Ashitaka (ricordo bene il nome?) è completamente diverso da quello che uno si aspetterebbe nonSpoiler (click to show/hide)
Il Colonnello Muska.Che e' il gemello di Lepka peraltro.
...è tratto da un romanzo.Tratto da è veramente un parolone. "Ispirato a" sarebbe più corretto e cmq altri suoi lavori sono ispirati a romanzi, se non erro.
Sì.
E sì il sonoro soprattutto, bellissimo.
Altro Ghibli in arrivo: http://www.movieforkids.it/news/the-tale-of-princess-kaguya-arrivera-anche-in-italia-il-nuovo-film-di-isao-takahata/16689/
...è tratto da un romanzo.Tratto da è veramente un parolone. "Ispirato a" sarebbe più corretto e cmq altri suoi lavori sono ispirati a romanzi, se non erro.
Il suo "problema" a mio avviso è che ci torna sopra e li modifica alla luce di una neo-acquisita sensibilità che secondo me è più deleteria che altro, frutto di scelte con cui non riesco in alcun modo ad essere d'accordo.
No, la prima versione della Città Incantata non è di Cannarsi, tra l'altro non fu distribuito nemmeno da BuenaVista. Il primo doppiaggio aveva degli errori belli grossi, uno addirittura era uno spoiler. Sinceramente non ricordo bene il film che ho visto alla sua uscita antanni fa, comunque ho letto da qualche parte (studioghibli.org credo), che nel primo doppiaggio viene rivelata subito l'identità di un personaggio, se non ricordo male un "dragone", che Sen nella versione italiana chiama con il suo nome di "battesimo", quando nell'originale non era così.Uh, chiedo scusa, mi ricordavo male, non volevo fare disinformazione.
Su questo sono perfettamente d'accordo. La prima versione di Laputa secondo me era perfetta. Probabilmente il vecchio doppiaggio non poteva essere utilizzato per non so quali problemi di diritti, ma poteva affidarsi al vecchio script.Secondo Wikipedia all'epoca era solo supervisore, ma ha comunque collaborato al vecchio script. Ma anche se l'avesse scritto completamente lui, come successo con Kiki, questo non l'avrebbe comunque fermato dal rimettere mano al suo stesso lavoro e a cambiarlo anche pesantemente. Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista.
quindi si parli solo di una ristrutturazione.
Quindi Totoro 2.Lo stanno già facendo col figlio Goro.
Comunque se ricominciassero anche a lavorare su delle serie non sarebbe la fine del mondo.
Io li aspetto entrambi e andrò a vederli al cinema sicuramente e mi pare strano che l'hype dei vari appassionati sia diminuito
Si alza il vento è fantastico comunque, neorealista come Una Tomba per Le Lucciole oserei dire.
Io l'ho visto in lingua originale e in un punto, con la traduzione, perderá un po'Si alza il vento è fantastico comunque, neorealista come Una Tomba per Le Lucciole oserei dire.
Molto neorealista.
Ritmo pacato e tanti momenti di vita normale.
Da italiano poi si apprezza ancora di più.
Io l'ho visto in lingua originale e in un punto, con la traduzione, perderá un po'
(http://cfile3.uf.tistory.com/image/220EF13F540B21A222CE8B)
(http://image.edaily.co.kr/images/photo/files/NP/S/2014/09/PS14090200418.jpg)
(https://pbs.twimg.com/media/BxJR1DeCUAEUpYb.jpg:large)
Mostra a Parigi! http://www.dailybest.it/2014/09/10/mostra-disegni-storyboard-miyazaki-studio-ghibli/#
quelli viz media "the art of"Esatto.
Sono pure scontati su Amazon.quelli viz media "the art of"Esatto.
Me ne sono presi 5: purtroppo Mononoke non è disponibile :(Se lo prendi dagli Stati Uniti è disponibile e lo paghi poco di più.
Uhm, pure nella mia. In ordine sparso ci metto:
Uhm, pure nella mia. In ordine sparso ci metto:
I Sospiri nel cuore
Ma neanche da faccina che vomita, se è per quello.No, è un buon film di animazione. Ma lì si ferma.
Quando lo dissi nel topic apposito fui preso per folle! Attenzione! :D
Ma nessuno lo ha trovato a tratti noioso?
Mi devo essere proprio rincoglionito.
Lo stavo guardando con Naleka, a un certo punto mi giro e la vedo fissare lo schermo in modo asettico.
Le chiedo se le piace e... "lo trovo noiosissimo" :(
Ma nessuno lo ha trovato a tratti noioso?No, siamo in due! Intendiamoci, lo trovo in film stupendo, ma soprattutto la seconda parte mi è parsa con un ritmo molto lento e forse si poteva tagliare qualcosa. Forse eh.
Mi devo essere proprio rincoglionito.
Lo stavo guardando con Naleka, a un certo punto mi giro e la vedo fissare lo schermo in modo asettico.
Le chiedo se le piace e... "lo trovo noiosissimo" :(
Si alza il vento va veramente interpretato come un film
la delicatezza di alcune scene
Quanti/quali altri film dello Studio Ghibli ha visto?Praticamente tutti.
Quale?Io l'ho visto in lingua originale e in un punto, con la traduzione, perderá un po'Si alza il vento è fantastico comunque, neorealista come Una Tomba per Le Lucciole oserei dire.
Molto neorealista.
Ritmo pacato e tanti momenti di vita normale.
Da italiano poi si apprezza ancora di più.
Già. Per fortuna eravamo in 13 ieri e ha fatto cagare a tutti. Io ero addirittura uno dei più positivi.Dai Devil non sei un coglione per questo motivo.
Resto della sala pieno e clima dal deluso al WTFeggiante.
Ma tanto è il maestro quindi bisogna spompinarlo a prescindere e se a uno non piace è un coglione.
Eggiá. :tired:
Quale?
Probabilmente le parti oniriche con CaproniMelchio parlava di un punto ben preciso, credevo si riferisse a una scena specifica.
Vabbè, lo stesso discorso vale al contrario: non è che se piace è perché piace a prescindere essendo firmato Miyazaki e chi lo disprezza è superpartes e onesto.
Ma tanto è il maestro quindi bisogna spompinarlo a prescindere e se a uno non piace è un coglione.
Eggiá. :tired:
Il punto non è questo, Raiden, ma che ogni cazzo di volta deve essere una critica alla persona, con offese e battutine del cazzo più o meno velate. Alla tremillesima volta uno si è pure rotto le palle, se permetti.Ah vabbé, io sono "nuovo" del forum e non ho idea del motivo per cui ti sia stata affibbiata questa nomina. :D
"Per fortuna è il suo ultimo film a quanto ho capito, che se doveva continuare così è meglio farla finita (alla fine dopo averlo rivisto ha capito che era meglio smettere ^^')."o
"Ma tanto è il maestro quindi bisogna spompinarlo a prescindere e se a uno non piace è un coglione."vorrai ammettere che un po' l'etichetta del suddetto te la sei appiccicata da solo, no?
Ho risposto sopra Vincenzo, ma non mi meraviglio della tua risposta visto che rientri nella categoria di quelli che offendono, il 90% delle volte gratuitamente.
Per fortuna che non ti smentisci mai.
Ovviamente il giudizio è personale, ma credo sia sottinteso che si intenda mettere un imho, ma si vede che sopravvaluto gli interlocutori.
Dai Devil sii onesto: sapevi fin dall'inizio che tipo di reazione avresti provocato col tono della tua recensione, vero? :D
Ultimo intervento poi vado a farmi il bidet.
cut
Io pure vado stasera col nipotame...e spero proprio che mi piaccia.
Se lo si immagina con attori veri forse cose del genere verrebbero accettate e nemmeno notate.
Quanti/quali altri film dello Studio Ghibli ha visto?Praticamente tutti.
Ma tanto è il maestro quindi bisogna spompinarlo a prescindere e se a uno non piace è un coglione.
Invece non credo proprio: verrebbe pesantemente criticato perché la storia è molto banale.Se lo si immagina con attori veri forse cose del genere verrebbero accettate e nemmeno notate.
Verissimo. E' una cosa che ho subito pensato anche io.
E' (come diavolo si fa a fare la e accentata maiuscolo con windows?)
È una tragedia: ALT + 212Con mac basta tener premuto shift+e e premere 1.
Con mac basta tener premuto shift+e e premere 1.
Copiate e incollate da qui È É
Devil, te lo stiamo dicendo in 5 tra cui il pacato Wis, che nei tuoi commenti il primo a insultare velatamente (ma neanche tanto velatamente) sei stato proprio tu...Attenzione, però, io non ho detto che Devil ha insultato, ma solo che si è comportato come un elefante in una cristalleria per poi lamentarsi se il proprietario gli ha presentato il conto.
Io infatti non ce li avrei portati, anche se apprezzano molto Miya non gli farei mai vedere La collina dei papaveri, ad esempio.Io pure vado stasera col nipotame...e spero proprio che mi piaccia.
Ecco magari al nipotame non piacerà.
Non è molto per bambini, ma dopotutto parla della guerra e della morte che non è semplice da trasporre in un opera per i bambini.
Io pure vado stasera col nipotame...e spero proprio che mi piaccia.Nipotame di anni? Non credo gradiranno molto.
Secondo me stai entrando in una valle di lacrime. :(+1
E' (dove kazoo sta una e accentata maiuscola da copiare???) un regalo che hanno fatto a me, mi tornerà indietro come un boomerang tigrato. :(Secondo me stai entrando in una valle di lacrime. :(+1
Non puoi dissuadere i genitori?
Io ricordo ancora che a vedere Akira c'erano diversi bambini che sono stati portati fuori dai genitori bestemmianti dopo 20 minuti.
Che deficienti.
:D
Comunque se anche si annoieranno non è sta tragedia
Fammi capire ti han regalato i nipoti?
Comunque se anche si annoieranno non è sta tragedia, mica li dobbiamo crescere nella bambagia questi bambini.
Ha cinque anni e questa è la prima volta che vado con lui: ho cercato di resistere, ma prima o poi tocca a tutti.
Balordi.
Melchio parlava di un punto ben preciso, credevo si riferisse a una scena specifica.
E' una tragedia se rompono i coglioni e con i film di Miyazaki ne ho beccatti di bambini che imploravano i genitori di portarli fuori che si stavano annoiando e i genitori insistevano nel rimanere in sala.
Chiaramente mi sono incazzato piu' di una volta ma quando ho sbottato alla madre dicendole "e portalo a casa sto bambino" e lei mi risponde "ma non vede che e' autistico?" e' entrata negli annali. Aho, mi spiace, ma se mi devo cuccare uno che continua a calciarmi la schiena dicendo "voglio andare a casa" ininterrottamente evidentemente non hai rispetto per gli altri e io sono stato educatissimo. (era Laputa, per la cronaca) (sono usciti poi) (mi sono sentito un po' una merda poi)
Pubblico mesmerizzato, visione perfetta.Dovevi rispondere PESCE!
TRANNE
Una ragazzina, 20 anni, mi sgomita e mi chiede il significato di "anelare" ... :-*
Io la guardo, o ci provo, è buio, sporgo la testa, profuma di un aroma dolciastro, quei profumi da zoccoletta che vanno di moda, seguite da "amò" che mi fa incazzare come una bbestia le sussurro,
Non temere è un linguaggio arcaico, non ha alcuna importanza (genuina, di getto, nature)
Ma vuol dire tipo sposarsi ?
...
EDIKA CAZZO DOVE SEI QUANDO MI SERVI.
Ecco perché ho smesso di andare al cinema se non in orari improbabili dove non c'è mai nessuno.
Il bello di vivere all'estero, di avere una famiglia piccola e di essere sicuro di non aver mai nipoti.A te non tocca che il nipotino appena ti vede, ti si butta addosso e ti abbraccia la gamba, dicendo "ZIO DEA!". :cry:
A me non tocca. :P
A te non tocca che il nipotino appena ti vede, ti si butta addosso e ti abbraccia la gamba, dicendo "ZIO DEA!". :cry:
(Conan, Lupin)
Zio dea?:D
Non dovrebbe essere zio dio? O porco zio?
???
Regista della prima serie insieme ad altri (quella con la giacca verde come dice Atchoo, la migliore e pure di molto) e da quel che ricordo anche un intero episodio realizzato di sua mano.(Conan, Lupin)
Ma di Lupin non aveva fatto solo il lungometraggio? Non ricordavo c'entrasse pure con la serie.
...ma un inno all'amore così intenso non è comune. Amore per se stessi ed i propri sogni, per la vita e per l'altro.
Ma di Lupin non aveva fatto solo il lungometraggio? Non ricordavo c'entrasse pure con la serie.Madre mia che ignoranza.
Zio dea?:D
Non dovrebbe essere zio dio? O porco zio?
???
Zio Dea da Andrea (anche se ora sa perfettamente pronunciare il mio nome, mi è rimasto affibbiato).
Visto ieri sera e...mi è piaciuto tantissimo. Forse il suo film più triste e commovente, sicuramente il più lento e compassato ma non per questo il peggiore, anzi. Ho rischiato seriamente di piangere in un paio di passaggi (anche di addormentarmi a metà, in effetti ^^') ma un inno all'amore così intenso non è comune. Amore per se stessi ed i propri sogni, per la vita e per l'altro. Toccante anche se non per tutti, molti potrebbero trovarlo decisamente lento. Menzione d'onore per la traduzione, mi è parsa perfetta dal basso della mia ignoranza.
il cinema - che amo - è un settore che cerco di alimentare il più possibile. ^^'Poi corri a casa a distruggerlo su Internet!
Naaaaa, proprio i film sono l'unica cosa che a casa non vedo mai. Vedo l'80% di ciò che mi interessa al cinema, l'altro 10% lo compro in bluray e giusto un rimanente 10% magari lo vedo a casa (su sky, tra l'altro) controvoglia e quasi mai che vedo solo serie tv (sky o streaming). :P
Il cinema è morto quanto le carrozze, solo che è difficile farvelo capire.
Veramente i poeti si vestono da pezzenti.
Veramente i poeti si vestono da pezzenti.C'è D'Annunzio che ti sta facendo suca dall'aldilà.
C'è D'Annunzio che ti sta facendo suca dall'aldilà.
Leggenda metropolitana.C'è solo un perché per cui tu possa essere tanto sicuro.
E in tutto questo la "stupida" sarebbe la zia che lo accoglie fornendo vitto, alloggio e la possibilità di studiare?
Secondo me...
Secondo me siete troppo severi però. Per quanto sia vero che si comporti da imbecille, va giudicato per quello che è: un ragazzino. Non è vero che non si impegna, solo vive nella infantile illusione di potersi infilare in una grotta e sopravvivere alla giornata.Se non fosse ambientato durante la seconda guerra mondiale ti darei anche ragione. Ma...
In un mondo normale gli adulti lo avrebbero fermato, si sarebbero preoccupati, nel suo lo abbandonano a se stesso. Può sembrare assurdo, ma non credo si renda davvero conto delle condizioni della sorella altrimenti avrebbe rinunciato all'orgoglio. Spera in un miglioramento improvviso, scioccamente certo, ma non lo fa per egoismo.Ma la zia si preoccupa per lui!
Non è un comportamento normale che un tutore lasci andare via di casa due minorenni...Questo è vero, in quella situazione lo tratta come se fosse un adulto.
La mia rece strettamente tecnica del BR di Mononoke.Comprato e rivisto. Grazie per la segnalazione. :)
Occhio: contiene Pino Insegno.
http://www.amazon.it/review/ROOI6NJLOW06U/ref=cm_cr_rdp_perm?ie=UTF8&ASIN=B00K7TM76E
Beh il Miya i finali un po' frettolosi o che sembrano mezzi monchi li ha sempre fatti, sopratutto nei primi lungometraggi.Sì, non lo nego.
Laputa penso sia il mio preferito, quando arrivano alla città è veramente magicoDelle prime opere dello studio Ghibli è anche il mio preferito, a livello visivo è impressionante, mi spiace non averlo visto all'epoca.
Fortunatamente si possono scaricare tutti in un unico download.
grazie di cuore :-*
La mia rece strettamente tecnica del BR di Mononoke.
Occhio: contiene Pino Insegno.
http://www.amazon.it/review/ROOI6NJLOW06U/ref=cm_cr_rdp_perm?ie=UTF8&ASIN=B00K7TM76E
Ho iniziato a vedere "Conan, il ragazzo del futuro"..mi piace come è raccontato, seconda puntata bellissima con la digressione sul primo gruppo di scienziati.
Faccio parte del club pur'io ahimè. :-\
Ma in Italia non esiste reperirlo (legalmente, manco a dirlo!) nuovo nevvero, tocca rivolgersi per forza all'estero?
Tiè! (http://www.ebay.it/sch/i.html?_odkw=conan+ragazzo+del+futuro&_from=R40&_osacat=0&_from=R40&_trksid=p2045573.m570.l1313&_nkw=conan+ragazzo+del+futuro&_sacat=11232)
avevo trovato un cofanetto a quasi 300€ :scared:
Tiè! (http://www.ebay.it/sch/i.html?_odkw=conan+ragazzo+del+futuro&_from=R40&_osacat=0&_from=R40&_trksid=p2045573.m570.l1313&_nkw=conan+ragazzo+del+futuro&_sacat=11232)
Bha senti, io di mettere soldi in tasca a sciacalli non ne vedo il motivo...Cioè è una serie di 35 anni fa, è stata fatta un riedizione qualche anno fa in dvd ma non si trova, quelli che la vendono sembra che c'hanno in mano la prima edizione della bibbia..ma fottetevi veramente.
Qui sul forum c'è il topic sul p2p&co. non mi sembra di bestemmiare in chiesa..io l'ho trovato in ita e con un sacco di fonti, tirato giu' velocemente. Per "pareggiare" mi sto facendo gli altri film dello studio in BR :-[
A Grosseto la tengono 3 giorni, da lunedì a mercoledì.
A Grosseto la tengono 3 giorni, da lunedì a mercoledì.
In tutta Italia, e' una precisa scelta di distribuzione
Spoiler (click to show/hide)
Con lo Studio Ghibli vai sul sicuro, qualunque film tu scelga non sbagli.
L'unica eccezione è rappresentata da "Il Castello errante di Howl" (Howl's moving castle; Hauru no ugoku shiro) che è AMPIAMENTE sotto la media. Sceneggiatura confusa, ritmo altalenante, meno elegante di altri anche nell'estetica. Per cui questo, fossi in te, non lo inserirei nelle priorità.
Fossi in te, poi, darei la priorità ai film dei Maestri Miyazaki e Takahata, lasciando per un secondo momento quelli degli altri registi (Goro Miyazaki, Hiromasa Yoneyabashi). Anche qui c'è un'eccezione, cioè "I sospiri del mio cuore" (Wisper of the heart; Mimi o sumaseba) di Yoshifumi Kondo che secondo me merita TANTISSIMO.
Ah, dimenticavo! Anche se sono "pre-Ghibli", "Lupin III e il Castello di Cagliostro" e la serie animata "Conan il ragazzo del futuro" sono dei must!
è forse di più semplice lettura, meno criptico degli altri
L'unica eccezione è rappresentata da "Il Castello errante di Howl" (Howl's moving castle; Hauru no ugoku shiro) che è AMPIAMENTE sotto la media. Sceneggiatura confusa, ritmo altalenante, meno elegante di altri anche nell'estetica. Per cui questo, fossi in te, non lo inserirei nelle priorità.Posso concordare sulla sceneggiatura, che è sicuramente un po' confusa e con un'accelerazione forzata nel finale, ma esteticamente (e probabilmente anche musicalmente) per me rimane una delle punte di diamante dello studio. Non c'è uno sfondo che non mi tolga letteralmente il fiato.
Figurati, per me è il contrario. L'ho rivisto proprio qualche giorno fa ed ha una sceneggiatura talmente confusa che non si capisce affatto dove voglia andare a parare.E' sicuramente il più ricco di riferimenti ad un certo tipo di tradizione occidentale anche esoterica, non ritengo sia confuso, sicuramente è più "difficile" se non si conosce un pò la materia.
E' probabilmente l'unico film Ghibli che ritengo "solo discreto".
http://www.geekissimo.com/2014/10/05/wallpaper-geek-100-wallpaper-studio-ghibli/Non riesco a scaricarli da imgur: mi risponde che l'archivio è molto grande e... mi faranno sapere.
http://www.geekissimo.com/2014/10/05/wallpaper-geek-100-wallpaper-studio-ghibli/Non riesco a scaricarli da imgur: mi risponde che l'archivio è molto grande e... mi faranno sapere.
Qualcuno conosce un altro posto dove scaricarli o, comunque, ha modo di condividerli?
http://www.amazon.co.uk/Hayao-Miyazaki-Box-Set-Blu-ray/dp/B00M482XWE/ref=sr_1_1?s=dvd&ie=UTF8&qid=1417101894&sr=1-1
Fatelo anche in italiano, please!!!!
Mi dispiace iKenny :D la mia era solo un' invocazione a "Internet" per una versione italiana... Forza Lucky Red!http://www.amazon.co.uk/Hayao-Miyazaki-Box-Set-Blu-ray/dp/B00M482XWE/ref=sr_1_1?s=dvd&ie=UTF8&qid=1417101894&sr=1-1
Fatelo anche in italiano, please!!!!
Ma non me li mettete questi link! Ora mi tocca spendere £180. Vi odio!
Mi dispiace iKenny :D la mia era solo un' invocazione a "Internet" per una versione italiana... Forza Lucky Red!http://www.amazon.co.uk/Hayao-Miyazaki-Box-Set-Blu-ray/dp/B00M482XWE/ref=sr_1_1?s=dvd&ie=UTF8&qid=1417101894&sr=1-1
Fatelo anche in italiano, please!!!!
Ma non me li mettete questi link! Ora mi tocca spendere £180. Vi odio!
Visto ieri Kiki, stupendo!"Minori"?
Tra i minori cosa mi consigliate?
Pensavo a Whisper of the Heart.
Visto ieri Kiki, stupendo!"Minori"?
Tra i minori cosa mi consigliate?
Pensavo a Whisper of the Heart.
:no:
Non ci siamo proprio, kiki è forse il mio preferito e sospiri del mio cuore spacca di brutto.
Visto ieri Kiki, stupendo!"Minori"?
Tra i minori cosa mi consigliate?
Pensavo a Whisper of the Heart.
:no:
Non ci siamo proprio, kiki è forse il mio preferito e sospiri del mio cuore spacca di brutto.
Non ho detto che Kiki e' minore. Tra quelli importanti Kiki e' l'unico che mi mancava e l'ho visto ieri notte.
Ora volevo iniziare con quelli meno famosi e chiedevo un consiglio.
Tra i minori cosa mi consigliate?
Pensavo a Whisper of the Heart.
I sospiri del mio cuore come "minori" ??
:no: :no: :no:
kiki mi ha lasciato indifferente. Totalmente.
Probabilmente il bambino che c'è in me è morto. :(
Perchè poi arriva un Big Hero 6 e ti commuovi e gasi come un bimbo. Non si tratta quindi di bambino morto ma di qualità dei film che vediamo. :)
Felice di sbagliarmi allora. :yes: :yes: :yes:
Anche perchè non c'è un solo elemento su 2000 in cui BH6 non è superiore a Kiki. ^___^
:no: :no: ??? :(
Beh, considerando i commenti successivi forse sì. :(:no: :no: ??? :(
Mettersi a parlare di film con Devil e' il vero errore di fondo. :D
Felice di sbagliarmi allora. :yes: :yes: :yes:Questi assiomi affiancati al fatto che "kiki fa cacare" mi ferisce alquanto.
Anche perchè non c'è un solo elemento su 2000 in cui BH6 non è superiore a Kiki. ^___^
Nel tuo caso credo si tratti più semplicemente di incapacità fisica di indovinarne una pure per sbaglio.
Felice di sbagliarmi allora. :yes: :yes: :yes:Questi assiomi affiancati al fatto che "kiki fa cacare" mi ferisce alquanto.
Anche perchè non c'è un solo elemento su 2000 in cui BH6 non è superiore a Kiki. ^___^
Ma parlo seriamente :)
Applausi.
http://www.amazon.co.uk/Hayao-Miyazaki-Box-Set-Blu-ray/dp/B00M482XWE/ref=sr_1_1?s=dvd&ie=UTF8&qid=1417101894&sr=1-1:cry:
Fatelo anche in italiano, please!!!!
eppure anche l'orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno. :suspious:
Scusa Vito, potresti dirmi in pm dove l'hai visto? (se non al cinema ovviamente)
Credo che sia in topic, dato il titolo di questo thread, parlare de "i miei film Ghibli preferiti". Non si tratta, chiaramente, di una lista che voglia avere la presunzione di porsi come null'altro che un'insieme di preferenze personali. Però tenterò di motivare stringatamente le mie preferenze, perché le motivazioni dei nostri gusti spesso possono essere di spunto per il nostro prossimo. :-)
C'è anche da dire che le mie preferenze in merito ai film dello Studio Ghibli (e non solo), sono cambiate nel corso del tempo, e sono certo cambieranno ancora. Suppongo sia una questione di crescita interiore dello spettatore.
Dunque:
1) Nausicaä della Valle del Vento
E' un film che amo molto. E' un film "di avventura", in qualche modo, ed è rivolto a un pubblico di adolescenti - con tematiche drammatiche quali la Terra in un epoca post-cataclismica, il destino della nostra specie, guerra tra poveri disperati per la sopravvivenza su un pianta divenuto ostile. Quello che è stato uno dei tempi ricorrenti del "Miyasan giovane", ovvero un certo tipo di apologia di socialismo bucolico contro il malvagio imperialismo industriale e tecnocratico, trova qui forse la sua espressione migliore. E' un film perfetto per i suoi tempi (in Giappone, nel 1984, si era in pieno "anime boom") e infatti fu un grande successo, una pietra miliare. E' un film molto influenzato dagli interessi giovanili di Miyazaki Hayao, e in primis dai primi tre libri di Earthsea/Terramare di Ursuka K. LeGuin. Vi è una componente di natura mistico-indiana, anche, perché in quel periodo Miyasan aveva molto interesse diciamo etnologico (cfr: "Shna no Tabi" - Il viaggio di Shuna, e ancora prima il breve manga "Sabaku no Tami" - La stirpe del deserto, influenzato dal manga "Sabaku no Daimaou", che Miyasan dichiara di aver amato ancor più dei manga di Tezuka).
In definitiva, Nausicaä della Valle del Vento è un film avvincente ed emozionate, con una protagonista straordinaria, confezionato magistralmente da uno spirito giovanile per gli spiriti giovanili. Porta con sé punti di riflessione per nulla banali, e non fallisce mai nello strizzare l'occhio a quella parte del mio animo che ha albergato a lungo in me.
Quello che si dice un classico, insomma. Resta sempre tra i miei preferitissimi.
kiki è anche uno dei miei preferiti.
Per me uno dei temi fondamentali dell'opera è la sacralità del lavoro, dell'impegno, di fare il proprio dovere nella maniera migliore possibile.
Lo si vede sin dall'inizio quando Kiki s'ingegna per trovare un impiego in cui potesse sfruttare il suo talento, volare. Lo si vede in altri particolari, la cura e la dedizione con cui operano i due fornai per esempio. La ricerca dell'ispirazione della pittrice.
E la scena più toccante del film per me è.Spoiler (click to show/hide)
Mi è francamente spiaciuto leggere di chi la considera un'opera piatta e con personaggi inutili.
Ma scherzate? fa cagare.
Ma non lo stavo offendendo, lo prendevo in giro! :D
Ma non lo stavo offendendo, lo prendevo in giro! :D
Ma non devil xD lo prendevo in giro propondendo il suo commento su kiki!Ma non lo stavo offendendo, lo prendevo in giro! :D
Hai scritto che fa cagare. Anche se è vero non si può dire che non sia offensivo.
eppure anche l'orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno. :suspious:
Parlare di cinema con l'orologio rotto è un sacco meglio di farlo con Devil.
Comunque ho visto la Principessa Splendente ed è uno dei miei preferiti in assoluto. Ne avevo sentito parlare come di una palla assurda ma non lo è affatto.
Ma è ovvio, lo capis
ci quando accosti ad un'opera di Miyazaki, Big Hero 6 LOL
Ce l'avevo con Naked che non si doveva preoccupare che é normale reagire come ha fatto lui.A me la gogna pubblica fa sempre un po' schifo quindi appoggio lo sdegno, ma tu non puoi non capire l'errore di fondo di una frase di questo tipo.
Ma è ovvio, lo capis
ci quando accosti ad un'opera di Miyazaki, Big Hero 6 LOL
Ho spiegato 3 volte cosa volevo dire paragonandoli. Ce l'avevo con Naked che non si doveva preoccupare che é normale reagire come ha fatto lui. Stop.
Poi continua pure a lollare con gli altri, vedo che vi state divertendo. Sempre un applauso a tutti quanti, specie a chi la confidenza non mi sembra di averla data o non averla data più.
Quoto.Perchè poi arriva un Big Hero 6 e ti commuovi e gasi come un bimbo. Non si tratta quindi di bambino morto ma di qualità dei film che vediamo. :)
Nel tuo caso credo si tratti più semplicemente di incapacità fisica di indovinarne una pure per sbaglio.
Ce l'avevo con Naked che non si doveva preoccupare che é normale reagire come ha fatto lui.A me la gogna pubblica fa sempre un po' schifo quindi appoggio lo sdegno, ma tu non puoi non capire l'errore di fondo di una frase di questo tipo.
Ce l'avevo con Naked che non si doveva preoccupare che é normale reagire come ha fatto lui.A me la gogna pubblica fa sempre un po' schifo quindi appoggio lo sdegno, ma tu non puoi non capire l'errore di fondo di una frase di questo tipo.
Il problema principale é cmq che basta toccare alcuni santoni e tutti danno addosso - yawn - perché X deve essere figo ed osannato a prescindere anche quando toppa. Sia esso Kiki o Sì alza il vento. Ri-yawn. :tired:
Il sottinteso, e non è la prima volta che ti si fa notare, è sempre che qualcosa a te non piace perché hai capacità di giudizio mentre gli altri sono dei primitivi coglioni che l'apprezzano a prescindere perché è di tal de tali. Poi parte la piagnina della vittima che tutti gli danno addosso senza motivo e francamente hai rotto il cazzo. Ti si fa solo notare con qualche battuta, per educazione sopratutto.Riquoto.
Il problema principale é cmq che basta toccare alcuni santoni e tutti danno addosso - yawn - perché X deve essere figo ed osannato a prescindere anche quando toppa. Sia esso Kiki o Sì alza il vento. Ri-yawn.
Appunto, ancora più inutile della favoletta per bimbi
è in effetti una cosa che può interessare solo alle quattordicenni.
Si alza il vento invece è un capolavoro della duepallaggine, riesce ad unire tutto in una sola cosa: storia noiosa, personaggi insulsi ed eventi dall'inutile all'improbabile.
Tutto può essere criticato, e ci mancherebbe, ma (soprattutto per alcune opere) bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di dare il beneficio del dubbio che forse qualcosa non fa proprio schifo come ci è sembrato.
Poi sul fatto che rivalutare un'opera sulla base di commenti altrui voglia dire avere "personalità zero" non saprei cosa dire.
Alcune cose bisogna imparare ad apprezzarle, e questo è un fatto talmente ovvio che non credo sia opportuno metterlo in discussione.
ma i dipinti e gli stili vanno studiati, quindi naturale che sfuggano molte cose.
Per i film le valutazioni sono diverse e c'è meno da studiare
Studiando il secondo capisco cosa c'è dietro e l'aggiungo all'impatto visivo dell'altro giorno dove sono rimasto davanti al quadro mezz'ora (seppur non capendone na mazza, mi sono informato meglio dopo). Sapere invece cosa c'è dietro a Kiki frega poco, sempre mediocre lo ritengo.
Mi ero fatto l'idea opposta, che non ti piacevano proprio... ^^'
Se qualcuno riesci ad apprezzarlo allora sei ancora recuperabile :D
A questo punto potresti anche dirci quali sono quelli che ti son piaciuti di più!
Studiando il secondo capisco cosa c'è dietro e l'aggiungo all'impatto visivo dell'altro giorno dove sono rimasto davanti al quadro mezz'ora (seppur non capendone na mazza, mi sono informato meglio dopo). Sapere invece cosa c'è dietro a Kiki frega poco, sempre mediocre lo ritengo.
Per quale motivo non tratti un quadro e un film nello stesso modo?
Mi ero fatto l'idea opposta, che non ti piacevano proprio... ^^'
Se qualcuno riesci ad apprezzarlo allora sei ancora recuperabile :D
A questo punto potresti anche dirci quali sono quelli che ti son piaciuti di più!
Eh cavolo Nikà, allora vedi che leggete solo quello che volete leggere. Lo dico sempre che Città incantata Mónonoke e Owl li ritengo capolavori dell'animazione, altri tipo Porco Rosso bei film, non é che perché Sì alza il vento Kiki e PonYo non mi siano piaciuti non mi piacciono i Ghibli. ^^
Del quadro non hai una percezione completa se non sei un esperto, puoi vederne l'aspetto visivo subito, ma poi il resto richiede studio e conoscenze particolari, dallo stile al significato che l'artista voleva dare.
Del quadro non hai una percezione completa se non sei un esperto, puoi vederne l'aspetto visivo subito, ma poi il resto richiede studio e conoscenze particolari, dallo stile al significato che l'artista voleva dare.
Siamo OT quindi rispondo al volo.
Dissentiamo sulla tua citazione. Per me vale lo stesso per tutti i tipi di arte. Non solo per i quadri.
Del quadro non hai una percezione completa se non sei un esperto, puoi vederne l'aspetto visivo subito, ma poi il resto richiede studio e conoscenze particolari, dallo stile al significato che l'artista voleva dare.
Siamo OT quindi rispondo al volo.
Dissentiamo sulla tua citazione. Per me vale lo stesso per tutti i tipi di arte. Non solo per i quadri.
Apri e chiudi parentesi: "dissentiamo"? Che la tua parola vale per una moltitudine adesso? Quanta presunzione. ^^'
Va va, se ho tempo in sti giorni vedo di recuperare Arrietty che il bluray sta là sigillato da due anni. Spero sia più caruccio di Ponyo. ^^'
E se Top me lo presta anche I papaveri magari (ma là mi devo preparare psicologicamente). ^^
Arrietty malgrado sia un simpatico filmetto e nulla più ha un elemento di forte interesse per me, le varie miniature. Con ponyo ero già irritato e con la soglia di attenzione a zero a metà film perchè non succedeva mai un cazzo. Ed effettivamente non succede niente per tutto il film.
Ieri ho visto Kaguya.
Che dire, conoscendo bene la storia l'originale non è che mi potessi aspettare chissà quali sorprese, ma si tratta veramente di un ottimo adattamento e spero che lo stile estetico venga riutilizzato per un altro film :yes:
Apri e chiudi parentesi: "dissentiamo"? Che la tua parola vale per una moltitudine adesso? Quanta presunzione. ^^'
Ah, eppure son sicuro che mi fai fess. :*
Ah, eppure son sicuro che mi fai fess. :*
Ma Kiki l'hai guardato in multitasking o no?
Bhe è un film decisamente migliore, c'e un minimo degli elementi avventurosi che a me nei film ghibli sono sempre piaciuti, c'e un piccolo mondo con le sue usanze e tradizioni che è ben descritto, c'e tanta nostalgia e amore per le cose passate e poi ci sono tante belle casette e ambienti in miniatura che io adoro ;D Mi sembra un'opera ben superiore a kiki delivery service o totoro, per citare film parecchio sopravvalutati.
Dai giobbi, dimmi cosa c'e di bello in totoro tolte le scene con il ciccione (che sono molto belle e fantasiose, devo dire, ma un corto sarebbe bastato). Infatti le due bambine quando non c'era lui si annoiavano un sacco :D
A Floyd ho postato l' articolo in riferimento alla sua domanda verso giobbi, che credo che l'articolo tratti abbondantemente.
Ma - come detto - l'approfondimento deve nascere da un interesse proprio, se una cosa non ti ha preso inutile perderci altro tempo. Non sempre sapere una cosa perchè è nata, quello cosa rappresenta, qual era l'intenzione dell'autore ecc sono cose che ti cambiano il giudizio. Anzi, diciamo quasi mai. Vanno al massimo ad arricchire l'esperienza. A me delle intenzioni dietro a Kiki fottesega. A Floyd, a quanto capisco, cosa può esserci dietro Totoro idem, il suo giudizio l'ha già costruito durante la visione. Al massimo potrà apprezzare la simbologia, ma se il film l'ha annoiato tranne che quando c'è il ciccione, non può farci nulla.
Donnie Darko - esempio sui genersis - è un film incompleto che necessita di un'ampia integrazione per essere appreso appieno, è bellissimo, intricato e interessante come pochi, ma è anche un fail, perchè se l'utente non vuole approfondire, la colpa, qui, è unicamente del regista, non degli utenti.
Ha più o meno senso nella misura in cui l'approfondimento ti "arricchisce".Nel senso di aver letto e assimilato chissà quale letteratura per poter comprendere il film.
Se possono farlo le supercazzole di un Evangelion o un Matrix perché non un "film per bambini"?
Dai giobbi, dimmi cosa c'e di bello in totoro tolte le scene con il ciccione (che sono molto belle e fantasiose, devo dire, ma un corto sarebbe bastato). Infatti le due bambine quando non c'era lui si annoiavano un sacco :D
Il messaggio del film è abbastanza evidente: a volte cerchiamo la felicità pur avendola tra le mani.Quanta ambiguità e saggezza in questa frase.
Il messaggio del film è abbastanza evidente: a volte cerchiamo la felicità pur avendola tra le mani.Quanta ambiguità e saggezza in questa frase.
Ma per fortuna, che sono film che anche visti 1000 volte riescono a dire qualcosa e non stancare, se dovessi ribeccarmi dei Dreamworks scapperei al night.
Il messaggio del film è abbastanza evidente: a volte cerchiamo la felicità pur avendola tra le mani.Quanta ambiguità e saggezza in questa frase.
:no:Il messaggio del film è abbastanza evidente: a volte cerchiamo la felicità pur avendola tra le mani.Quanta ambiguità e saggezza in questa frase.
Sei una persona orribile.
Il documentario "The Kingdom of dream and madness" l'avete visto? Che uomo saggio Hayao, fuori di mela ma saggio, sembra veramente che abbia raggiunto una sorta di consapevolezza. Quando afferma (vado a memoria) "The world today is just rubbish" ha raggiunto l'apice. Anche Takahata fulminato alla grande. Ma oh, che capolavori che ci hanno regalato negli anni. Due grandi, davvero
No, c'é modo di vederlo?Su Amazon si trova oppure aggiungi streaming al titolo e...
No, c'é modo di vederlo?Su Amazon si trova oppure aggiungi streaming al titolo e...
Da quando vede Ponyo almeno due volte al giorno Valentina mangia molto più prosciutto.
Da quando vede Ponyo almeno due volte al giorno Valentina mangia molto più prosciutto.
Ho visto Big Hero 6 e confermo tutte le cose brutte dette o solo pensate su Devil.
Hai sbagliato topic! :P
Hai sbagliato topic! :P
Affatto.
Ennò, mo' son curioso, voglio sapere.No, per cortesia, no.
Nausicaa spero sia meglio, devo rivedere anche quello che chi se lo ricorda.
Nemmeno a me ha mai detto molto. Non brutto, però l'ho visto una volta e m'è bastata.
Magari un giorno lo rivedo con le bimbe.
Laputa aldilà del valore del film in sé é stato molto influente per i jrpgMi stai dando altri motivi per schifarlo. :D
Sì, a me piacque tantissimo.
Anche se non c'entra nulla, ne approfitto per consigliarti Hoshi o ou kodomo (journey to agartha) di Makoto Shinkai, molto simile ai film ghibli dei bei tempi ormai andati (laputa, mononoke, nausicaa).
Ieri ho visto "i racconti di Terramare", l'unico dello studio che mi mancava, complice tutto l'alone negativo di impressioni che avevo letto nel tempo...e invece, non mi è dispiaciuto affatto.
Sopratutto l'ambientazione decadente con le città praticamente segnate dalle rovine di un tempo certamente migliore dell'attuale e la fotografia tarata sui colori caldi del tramonto (di un mondo) e il sorgere (di uno nuovo con la rinnovata fratellanza fra le specie e il creato).
Forse manca di un pò di ritmo, e se fosse stato un pò più corto era meglio, ma mi è sembrato comunque un buon prodotto.
Sì, a me piacque tantissimo.
Anche se non c'entra nulla, ne approfitto per consigliarti Hoshi o ou kodomo (journey to agartha) di Makoto Shinkai, molto simile ai film ghibli dei bei tempi ormai andati (laputa, mononoke, nausicaa).
Grazie per il consiglio! Lo provai a guardare anni fa, ma il doppiaggio italiano era imbarazzante e non ho continuato...vedrò di recuperarlo. ;)
Ok, voglio guardarmi tutti i lungometraggi dello studio, che non ho mai visto. Penso comincerò dai 3 che la mia ragazza ha già visto (la città incantata, kiki e il castello errante di howl) per poi recuperare con lei i rimanenti in ordine cronologico.
Domanda: in che lingua guardarli? Italiano, inglese o giapponese?
Vediti Big Hero 6, mi raccomando.Così almeno avrai da paragonare il classico blockbuster insipido :P
Che filmone Mononoke, mica pensavo fosse un kolossal di questa risma. E' tipo Il Signore degli Anelli coi personaggi de La Città Incantata.Fermi tutti.
Peccato giusto per il finale che mi è parso un po' frettoloso, soprattutto nel chiudere certi personaggi. Ma leggo che metà Studio Ghibli a fine film si stesse suicidando per sfinimento, quindi forse a un certo punto ciaone e bella zio.
Ma non l'avevi mai visto?Nein. Alcuni Ghibli che già amavo li sto recuperando ora in blu-ray. Altri di cui non andavo matto li sto letteralmente riscoprendo per come questo supporto li trasfiguri (o meglio, li restituisca al loro splendore). Altri li sto proprio vedendo per la prima volta.
Peccato giusto per il finale che mi è parso un po' frettoloso, soprattutto nel chiudere certi personaggi. Ma leggo che metà Studio Ghibli a fine film si stesse suicidando per sfinimento, quindi forse a un certo punto ciaone e bella zio.Ok, ho appena scoperto che le battute finali non mi sono piaciute perché violentavano selvaggiamente il copione giapponese. Ora devo solo capire se ho il coraggio di procurarmi la nuova edizione Lucky Red che al solito violenterà selvaggiamente la lingua italiana.
C'è la soluzione giapponese con sottotitoli.E perché i sottotitoli italiani dovrebbero differire dal parlato italiano?
No però farsi torturare l'italiano dai sottotitoli invece che dal parlato mi sembra più tollerabile.Ah ok, è che spender soldi per una supposta appena più sottile invoglia poco.
Ma dicci un po', Cryu, come ti è sembrato l'adattamento di Kiki?
:whistle:
In cosa trovi le traduzioni LR non all'altezza?La questione è molto semplice.
:D :D :DI primi adattamenti sono fatti in modo da renderli più fruibili a tutti ma alla carlona rispetto al significato originario delle opere Ghibli.
Mi hai fatto ridere, ma la mia mancanza di conoscenza specifica dell'argomento non mi fa capire veramente la battuta :(
I primi adattamenti sono fatti in modo da renderli più fruibili a tutti
I primi adattamenti sono fatti in modo da renderli più fruibili a tutti
Che voi sappiate questa "filosofia" dell'adattamento più mass-friendly ma poco accurato rispetto ai dialoghi originali in giapponese era/è stata messa in atto pure nelle edizioni UK dei film Ghibli?
Non so se quelli UK sfruttano gli adattamenti USA, se così fosse, sicuramente sì. [...]
Per l'adattamento italiano lucky invece a volte va sull'aulico/antico più che sul letterale e questo può causare difficoltà, diventano poco fruibili per i bambini ma quando si fan prendere la mano (tipo Mononoke diviene molto difficile e poco fluido, mentre Ponyo e compagnia viaggiano bene).
Sì, vabbé torniamo alla solita discussione.
Mkyazaki ha scelto termini giapponesi,
non ha curato l'adattamento. Quello l'ha fatto Cannarsi e a lui soltanto è da imputare la scelta di certi termini.
Un conto è farsi piacere l'adattamento, un altro è oggettivarlo.
I film di Miyazaki sono per bambini, solo che i fanatici occidentali (che spesso conoscono solo Miyazaki) li trasformano in opere profondissime e per vecchi di 80 anni. Ricordate che in Giappone i dodicenni negli anni '80 leggevano Hokuto no Ken, mentre da noi a un dodicenne al massimo possono consigliare Barbapapà.
Speravo tanto che il topic non riprecipitasse nella questione adattamenti perché ho fatto tanta fatica a contenermi sul tema e tanta continuo a farne :DHai ragione su Mononoke, io non l'avevo mai visto prima e non immaginavo ci potessero essere certe scene in un film di Miyahzaki, altrimenti mia figlia non ce l'avrei portata. Resta il fatto però che le è piaciuto parecchio e ciò secondo me da ancora più valore all'opera.
Preciso solo che sì, i film di Miyazaki sono per tutti, i bambini vi troveranno di che sognare, i grandi possono leggervi sottotesti di grande profondità e saggezza. Mononoke però no, era intenzionalmente dichiarato "dalla quinta elementare in su" nel documento programmatico con cui Miyazaki aveva presentato il concept del film al suo team. Non dico questo tanto a proposito di lessico e adattamento, ma più che altro perché Mononoke è pieno di scene dure, cruente e spaventose, per cui io a un bambino piccolo non lo farei vedere, e so di bambini che si sono molto spaventati e hanno chiesto ai genitori di uscire dalla sala.
Speravo tanto che il topic non riprecipitasse nella questione adattamenti perché ho fatto tanta fatica a contenermi sul tema e tanta continuo a farne :D
Preciso solo che sì, i film di Miyazaki sono per tutti, i bambini vi troveranno di che sognare, i grandi possono leggervi sottotesti di grande profondità e saggezza. Mononoke però no, era intenzionalmente dichiarato "dalla quinta elementare in su" nel documento programmatico con cui Miyazaki aveva presentato il concept del film al suo team. Non dico questo tanto a proposito di lessico e adattamento, ma più che altro perché Mononoke è pieno di scene dure, cruente e spaventose, per cui io a un bambino piccolo non lo farei vedere, e so di bambini che si sono molto spaventati e hanno chiesto ai genitori di uscire dalla sala.
Appunto, bisogna sapere il giapponese, o avere il parere di un altro adattatore dal giapponese (in questo caso sarebbero preziosi i suggerimenti e le possibili critiche), nel caso contrario é SOLO presunzione.Bisogna sapere il giapponese per capire che quello di Cannarsi è "poco italiano", come dice Spritz, se no sono presuntuoso.
Può essere, ma si può sempre migliorare :)Appunto, bisogna sapere il giapponese, o avere il parere di un altro adattatore dal giapponese (in questo caso sarebbero preziosi i suggerimenti e le possibili critiche), nel caso contrario é SOLO presunzione.Bisogna sapere il giapponese per capire che quello di Cannarsi è "poco italiano", come dice Spritz, se no sono presuntuoso.
E allora sono presuntuoso. Me ne farò una ragione.
La tua grammatica è perfetta. Il problema è che la costruzione delle frasi e il lessico scelto hanno una personalità TROPPO spiccata. Si può riconoscere un tuo adattamento dopo una decina di frasi avendo la certezza che si tratti di un tuo lavoro, senza averlo letto da nessuna parte. Un adattamento dovrebbe scomparire nel prodotto, non omologarlo in un sistema di codifica riconoscibilissimo.
Esempi:
- Perché quasi ogni volta che si presenta la particella "Ne?" di fine frase traduci con il perfetto corrispondente "Eh?". In giapponese è un conto, è usatissimo, come dire ciao, allo stesso modo in cui in inglese è usatissimo dire "don't you?". In italiano è usato, ma non così tanto, se abusato in maniera massiccia denota una peculiarità del lessico abbastanza unica nel suo genere. Per dire, "Perbacco" è una parola usata, ma non abusata. Se tutti i personaggi di un film dicessero "Perbacco" farebbe un effetto strano, sembrerebbe un microcosmo estremamente unico nel suo genere. Lo stesso accade abusando della particella "Eh?" che può essere tranquillamente sostituita con "Vero? Giusto? Dico bene? Sì? No? Sì o no? Sbaglio? Ho ragione? Non ho ragione? ecc." per rendere i discorsi più fluidi.
- Perché, appunto, allo stesso modo quasi ogni volta che si presenta la parola "Yappari" traduci con "E infatti?". Nemmeno questa specie di locuzione è particolarmente usata in italiano. Sì, è usata, ma se in un film la pronunciano 5 personaggi diversi in 20 frasi il loro lessico viene notevolmente appiattito, risulta poi lampante che tutti i dialoghi dei personaggi siano stati scritti da una persona sola, facendo crollare il teatrino e distogliendo dall'immedesimazione nell'opera.
- Perchè l'uso di tutte quelle forme passivanti e impersonali? Esempi da Porco Rosso:
"Al più presto si dovrà fare una revisione."
"Per chi rimanesse esclusa sarebbe spiacevole, no?"
"Apposta avevamo chiesto se bisognasse portarle via tutte...!"
"A stare a divertirvi da queste parti finirete per farvi rapire in compagnia!"
"Il canto si ascolta in silenzio."
Questa non è che l'eredità di una troppa fedeltà alla sfumatura della forma originale giapponese. Ho capito che è importante essere fedeli, e lo condivido. Ma l'italiano ha forme diverse dal giapponese, e soprattutto una differenza nella prassi d'uso e nel consolidamento di una frequenza d'uso. Una cosa che non ha deciso nessuno, l'ha deciso la gente nel corso dei secoli per abitudine. Per lo stesso discorso, nei tuoi dialoghi ricorre costantemente la forma della "Post-spiegazione" di una proposizione, propria del parlato giapponese. Altri esempi da Porco Rosso:
"Presto venite! CHE c'è tanto da fare, insomma!"
"Solo per un pochino, eh! CHE in effetti non potreste mica."
"Ma cosa c'è questa sera? CHE si sono riuniti tutti i grand'uomini."
"E così gliel'ho spiegato. CHE mi sono sposata con piloti di idrovolanti per tre volte."
"Marco, ti ringrazio. DI restarmi sempre accanto."
"Non pensare di strapparla. CHE è l'unica e sola foto rimasta
del tempo in cui eri un essere umano, Marco."
Tu dirai: "In originale è così, quindi devo mantenere la forma." No. Perché nel giapponese certi modi di dire sono peculiari, se riprodotti in italiano i discorsi non fanno che diventare petulanti, pedanti, leziosi, ripetitivi dove non serve ed alienanti.
I tuoi dialoghi sarebbero PERFETTI per dei sottotitoli, così una persona che conosce il giapponese ma ha ancora delle difficoltà riuscirebbe a seguire il parlato e a capire ciò che non capisce leggendo la traduzione a schermo. Ma in un doppiaggio il processo è diverso, va rivolto a italiani che devono trovare la stessa empatia del pubblico d'origine.
Quindi, sì: nei miei adattamenti DA GIAPPONESE troverai anche molte concessive preposte alla principale. Perché il giapponese è così. Perché i giapponesi parlano, ovvero pensano, così. E così deve restare in traduzione - ripeto: FINTANTO che la lingua d'arrivo resti CORRETTA.
Non la "cifra stilistica di Gualtiero" che rilevi nei miei adattamenti. E' la "cifra stilistica del fatto che l'originale è giapponese". Il fatto che tu l'associ a me invece che al giapponese per sé è la prova di qualcosa di molto triste: che tutti gli altri traduttori 'italianizzano' il giapponese al punto che una loro traduzione da giapponese, inglese o russo risulterebbe in un italiano identico. questo è male, è sbagliato, è insensato, e quindi io lo dirò anche "brutto".
Ma se traducessi un'opera inglese, credo che tu troveresti un italiano tutto diverso da quello che trovi nei miei adattamenti da giapponese. Poi però, se tu leggessi dieci mie traduzioni dall'inglese, cominceresti a trovarvi un comune denominatore. E questo non discenderebbe da una mia volontà, ma dal fatto che il loro originale linguistico sarebbe comune.
Link: http://www.animeclick.it/news/40064-si-alza-il-vento-lancia-in-volo-la-tua-recensioneQuesta pagina è tipo l'incubo di qualsiasi traduttore, in cui si avverano tutti gli errori di metodo possibili nella professione. Non so, mi sono sentito come una suora catapultata sul set di uno snuff-movie. Certe risposte di quel signore navigano tronfie nel torto marcio e surreale come solo... boh, come solo questo (https://www.youtube.com/watch?v=XtdImCJg7Z4).
Ma vorrei avere le vostre certezze, davvero.Guarda che scrivi nello stesso identico modo in cui scrivono gli altri: ovvero dall'alto delle tue certezze.
Guarda che scrivi nello stesso identico modo in cui scrivono gli altri: ovvero dall'alto delle tue certezze.Sì ma io ho più passione. :yes:
Guarda che scrivi nello stesso identico modo in cui scrivono gli altri: ovvero dall'alto delle tue certezze.Sì ma io ho più passione. :yes:
così come ho criticato apPASSIONatamente la traduzione nostrana di Dear Esther.Che, ricordiamolo, aveva alcune caratteristiche in effetti indifendibili, ma che traduceva un testo a tratti molto difficile anche per un madrelingua inglese.
Ma io vorrei che entrasse nel merito, Cryu, sulla questione adattamenti, visto che è il suo lavoro da mille anni.
Se no qui sembra che si debba essere d'accordo con il (bizzarro) metodo Cannarsi se no si è presuntuosi.
Come se non fosse presuntuoso pensare che il lavoro di qualcuno sia in assoluto il migliore mentre il lavoro degli altri professionisti sia cacca a prescindere.
Come se il lavoro di adattamento non sia un mestiere in cui giocoforza ci si debba mettere del proprio, e tutto possa essere ricondotto a "GIUSTO" o "SBAGLIATO".
Come se adattamenti come "un pochino lo gradivo" come risposta per accettare un the o "dimenarmi a scoprire il mio talento" siano adattamenti PERFETTI. "GIUSTI" perché frutto di un processo alimentato dalla GIUSTIZIA.
"GIUSTI" perché frutto di un processo alimentato dalla GIUSTIZIA.
Appunto, bisogna sapere il giapponese, o avere il parere di un altro adattatore dal giapponese (in questo caso sarebbero preziosi i suggerimenti e le possibili critiche), nel caso contrario é SOLO presunzione.Bisogna sapere il giapponese per capire che quello di Cannarsi è "poco italiano", come dice Spritz, se no sono presuntuoso.
E allora sono presuntuoso. Me ne farò una ragione.
Tradurre vuol dire tradire, non si scappa.
CitazioneQuindi, sì: nei miei adattamenti DA GIAPPONESE troverai anche molte concessive preposte alla principale. Perché il giapponese è così. Perché i giapponesi parlano, ovvero pensano, così. E così deve restare in traduzione - ripeto: FINTANTO che la lingua d'arrivo resti CORRETTA.
Non la "cifra stilistica di Gualtiero" che rilevi nei miei adattamenti. E' la "cifra stilistica del fatto che l'originale è giapponese". Il fatto che tu l'associ a me invece che al giapponese per sé è la prova di qualcosa di molto triste: che tutti gli altri traduttori 'italianizzano' il giapponese al punto che una loro traduzione da giapponese, inglese o russo risulterebbe in un italiano identico. questo è male, è sbagliato, è insensato, e quindi io lo dirò anche "brutto".
Ma se traducessi un'opera inglese, credo che tu troveresti un italiano tutto diverso da quello che trovi nei miei adattamenti da giapponese. Poi però, se tu leggessi dieci mie traduzioni dall'inglese, cominceresti a trovarvi un comune denominatore. E questo non discenderebbe da una mia volontà, ma dal fatto che il loro originale linguistico sarebbe comune.
No.
Solo, NO.
La parte sottolineata solo per fare un attimo ragionare sull'umiltà, visto che è una qualità tirata in ballo prima.
Rispetto molto il fatto che abbia una visione e la persegua. Rispetto un po' meno il fatto che parta da questa convinzione per dare dell'incompetente a tutto il resto del mondo. Perché a quanto ne so lui è l'unico che adatta così.
E facciamocele, 'ste due domande sul perché.
Quindi fa il calco della sintassi giapponese perché pensa che ci sia un'identità tra struttura grammaticale e modo di pensare.
Link: http://www.animeclick.it/news/40064-si-alza-il-vento-lancia-in-volo-la-tua-recensioneQuesta pagina è tipo l'incubo di qualsiasi traduttore, in cui si avverano tutti gli errori di metodo possibili nella professione. Non so, mi sono sentito come una suora catapultata sul set di uno snuff-movie. Certe risposte di quel signore navigano tronfie nel torto marcio e surreale come solo... boh, come solo questo (https://www.youtube.com/watch?v=XtdImCJg7Z4).
Ora, non ha buon senso chi produce strafalcioni del genere. Non conosce nulla di linguistica ma soprattutto non ha buon senso chi ritiene che sia brutto e sbagliato che una traduzione dal russo o dal giapponese sembri semplicemente italiano, e che debba invece recare la traccia della lingua d'origine, suonando doverosamente strana. Perché significa che non credi nella tua lingua, non credi nella traduzione e quindi non puoi fare questo mestiere.
è il metodo corretto se vuoi mostrare del rispetto per chi quell'opera visionerà, dandogli ESATTAMENTE quanto presente nell'opera originaleNon so in base a che titolo, fonte o curriculum tu asserisca che quello sarebbe il metodo corretto, ma in tutte le università e agenzie di traduzione e localizzazione del mondo si insegna e pratica il contrario. Quanto esattamente presente nell'opera originale lo restituisce solo l'opera originale. Se vuoi fruirne nella tua lingua con un necessario margine di approssimazione, una bella traduzione andrà benissimo. Ma se nel fanatismo idolatra di un testo e di una lingua non sei disposto a perderne neppure una parola, creerai un mostro. Una non lingua incomprensibile. Una traduzione deve restituire il senso profondo di un testo, e nei limiti del possibile l'estetica e acustica originale. Non le singole parole. In una traduzione si perde per forza qualcosa, se provi a non perdere nulla aggrappandoti al letteralismo, perdi semplicemente tutto.
"Deve di certo trovarsi qui da un lungo, lunghissimo tempo passato" (Totoro)Su questa mi piacerebbe leggere la spiegazione tecnica di Shito.
Ho letto ora il post di Cryu. Lol, allora mi tengo il Mononoke vecchio?
Non mi sembra che qualcuno abbia fatto un'apologia ai pessimi adattamenti.
È irragionevole chiedere un adattamento in italiano in cui i personaggi sembrino parlare in italiano? Secondo Cannarsi (e i suoi sostenitori) sì.
Immagino che se traducesse dall'inglese renderebbe "how old are you?" come "quanto sei vecchio?".
https://youtu.be/BK-rPhmGhmYSpettacolare.
https://youtu.be/BK-rPhmGhmYGrandissimo.
Ho letto ora il post di Cryu. Lol, allora mi tengo il Mononoke vecchio?Se prometti di non ridere ti svelo come ho deciso di vederlo io alla fine.
Io me le sono fatte e mi sono dato una risposta.
* più completa, eh, non dico che la cambierete! :)Ma li ho letti. Per alcune cose è convincente, per altre mette dinanzi a tutto la sua idea che prevede che una lingua straniera suoni "strana" e su questo c'è poco da convincersi.
Per quel che riguarda dio cane e dio bestia: qui in Toscana la gente al cinema rideva o sghignazzava o celava un certo imbarazzo. E non perché siamo delle "bestie", ma solo perché in italiano "dio cane" e "dio bestia" sono proprio delle bestemmie e quindi, semplicemente, non è buon senso adattare in questo modo.Se stai a vedere la gente che ride al cinema stai fresco. La gente rideva pure durante L'Esorcista. Io da ragazzino al cinema facevo casino 9 volte su 10
Primo. Non è vero che questo sia italiano corretto ed è sbagliato mandare in vacca la discussione appellandosi alla soggettività, ai gusti, all'abitudine, alla fedeltà, alla conoscenza del giapponese.
Un testo in italiano dev'essere in italiano corretto. Punto. E non è italiano corretto tenere un registro incostante. Non può lo stesso personaggio, nella stessa epoca, nella stessa situazione, nella stessa frase, parlare per metà come un moderno liceale svogliato e per metà come Amleto.
Non sono italiano corretto frasi come "Deve di certo trovarsi qui da un lungo, lunghissimo tempo passato" (Totoro). Perché o si trova qui da un lunghissimo tempo (stilisticamente inaccettabile, oggettivamente brutto, ma corretto) o si trova qui da un tempo passato (laddove tempo indica un'epoca e non una durata).
Non è italiano (battuta finale del film) "Arrietty, tu sei diventata una parte del mio cuore. Non ti dimenticherò. Per sempre." Perché in italiano si dice "non ti dimenticherò mai" oppure "ti ricorderò per sempre". Se ti serve allungare la battuta per il labiale: "Non ti dimenticherò. Mai e poi mai". Quando un film, che personalmente neanche amo, ma comunque delicato come Arrietty, si conclude con un errore di italiano, cosa ti rimane di quel film? Arrietty, Kiki, Mononoke. Di film rovinati, si sta parlando. Arrietty e Kiki solo parzialmente, Mononoke distrutto.
Secondo. Se una cosa non è oggettiva o misurabile con il righello, come lo stile, non significa che sia del tutto soggettiva. Come non è misurabile la bellezza di un film d'animazione, ma di sicuro un Ghibli qualsiasi è più bello del Dreamworks medio.
Ora, anche il QA della più piccola agenzia di traduzione, anche solo di videogiochi, anche minori come le avventurine di oggetti nascosti su FB, bollerebbe come Major Style Mistake il 70% delle battute di Mononoke decretando per appena una o due di queste il fallimento del test preliminare a una piccola collaborazione per quattro soldi.
Ci si domanda come sia possibile che una casa di distribuzione come Lucky Red non operi nessun controllo qualità, riunendo altresì in una sola figura ruoli tradizionalmente (e necessariamente) diversi come traduttore, revisore e adattatore/direttore del doppiaggio.
Alla luce poi di risultati del genere, denunciati ovunque a gran voce.
Terzo. Non voglio fare lo spocchioso e dire che per fare questo lavoro serva per forza una formazione accademica, un titolo acquisito con un certo voto, conoscere la teoria della traduzione e la linguistica. Conosco tantissimi traduttori migliori di me che non hanno queste cose in curriculum. Penso che servano tanto, sì, ma che nel 99% dei casi siano sopperibili dal talento se accompagnato da una dote imprescindibile: il buon senso.
Ora, non ha buon senso chi produce strafalcioni del genere.
Forse non ha una formazione istituzionale, ma soprattutto non ha buon senso chi ritiene che sia brutto e sbagliato che una traduzione dal russo o dal giapponese sembri semplicemente italiano, e che debba invece recare la traccia della lingua d'origine, suonando doverosamente strana. Perché significa che non credi nella tua lingua, non credi nella traduzione e quindi non puoi fare questo mestiere.
Non sa bene cosa sia un adattamento, non ha nessun fondamento di linguistica strutturalista e non ha buon senso chi fa ripetere decine di volte in un film espressioni come 'dio cane' e 'dio bestia' (peraltro facilmente riformulabili), che in italiano sono bestemmie e necessariamente sortiscono un effetto tutto diverso da quello voluto per le originali espressioni giapponesi.
è il metodo corretto se vuoi mostrare del rispetto per chi quell'opera visionerà, dandogli ESATTAMENTE quanto presente nell'opera originaleNon so in base a che titolo, fonte o curriculum tu asserisca che quello sarebbe il metodo corretto
ma in tutte le università e agenzie di traduzione e localizzazione del mondo si insegna e pratica il contrario.
Quanto esattamente presente nell'opera originale lo restituisce solo l'opera originale.
Se vuoi fruirne nella tua lingua con un necessario margine di approssimazione, una bella traduzione andrà benissimo.
Ma se nel fanatismo idolatra di un testo e di una lingua non sei disposto a perderne neppure una parola, creerai un mostro. Una non lingua incomprensibile. Una traduzione deve restituire il senso profondo di un testo, e nei limiti del possibile l'estetica e acustica originale. Non le singole parole. In una traduzione si perde per forza qualcosa, se provi a non perdere nulla aggrappandoti al letteralismo, perdi semplicemente tutto.
A margine, non esiste nessun italiano standard. Esiste l'italiano corretto, declinabile in infinite varietà di stili, con cui tradurre qualsiasi cosa in modo necessariamente imperfetto ma efficace.
Il problema di Mononoke è che il vecchio adattamento ha il finale sbagliato, e quello nuovo è di Cannarsi.
L'unico modo per vederlo come lo ha pensato Miyazaki è vederlo in Giapponese, punto.
Perché l'adattamento di Cannarsi è...un adattamento.
E neanche particolarmente riuscito, nonostante le buone intenzioni.
https://youtu.be/BK-rPhmGhmY
La principessa monodose: https://youtu.be/QHPjUX1owaICredo che in questo montaggio sia tagliato per enfatizzarne l'effetto straniante, ma suvvia. Il punto non è che i personaggi bestemmino, ma che un personaggio si chiami come una bestemmia, con tutta la risonanza che questo produce. E come sottolineava anche qualcun altro, il problema dei dialoghi di quell'adattamento son ben altri che questo.
Forse hanno tagliato l'articolo?
Se per te in quella scena il problema è Tognazzi direi che c'è poco da discutere.https://youtu.be/BK-rPhmGhmY
Mirabile. Eccezionale. Sopraffino.
Tognazzi, a 0:35, in una sola battuta, riesce a riassumere il busillis, il problema che affligge oggigiorno gran parte del mondo dell’adattamento italiano:
“Si, vabbeh, ma mi pareva brutto”
Sintesi perfetta del problema.
BuahahahahSe per te in quella scena il problema è Tognazzi direi che c'è poco da discutere.https://youtu.be/BK-rPhmGhmY
Mirabile. Eccezionale. Sopraffino.
Tognazzi, a 0:35, in una sola battuta, riesce a riassumere il busillis, il problema che affligge oggigiorno gran parte del mondo dell’adattamento italiano:
“Si, vabbeh, ma mi pareva brutto”
Sintesi perfetta del problema.
Se per te in quella scena il problema è Tognazzi direi che c'è poco da discutere.
La peste della società postmoderna è la frivolezza, sapete. Che è l'anticamera della stupidità del ricco.Da incorniciare. :yes:
Mi sono chiesto pure io, se usare Il Dio Bestia o il Dio cane, fosse stata la scelta giusta, ma non ho trovato alternative che non ne stravolgessero il senso. Chiedo con curiosità e senza polemica , voi che contestate la scelta, come lo avreste tradotto?Non conoscendo né il giapponese, né il testo originale, non posso darti una risposta al volo, ma posso dirti come si muove in questi casi un traduttore professionista.
Thar, mi spiace, mi sei simpatico
ma sono in completo disaccordo su ogni punto :)
E non trovo granché convincente la posizione "la cosa è così perché ragionando io arrivo a queste conclusioni", perdona l'antipatica semplificazione.
Davvero, non mi va di spiattellare titoli o curriculum, ma dopo 40 esami universitari e 15 anni di professione, il tuo buon senso non basta a stravolgere ciò che penso su questa materia.
A un certo punto però ho trovato ironico come, dopo aver sostenuto la correttezza di certi lampanti strafalcioni, mi hai pregato di riformulare una frase in correttissimo italiano. Sembra quasi che certi testi, anche se oggettivamente sbagliati, meritino esegesi e riverenza sacrale. Mentre altri, forse perché sgraditi, si preferisce neppure provare a capirli.
Se per te in quella scena il problema è Tognazzi direi che c'è poco da discutere.https://youtu.be/BK-rPhmGhmY
Mirabile. Eccezionale. Sopraffino.
Tognazzi, a 0:35, in una sola battuta, riesce a riassumere il busillis, il problema che affligge oggigiorno gran parte del mondo dell’adattamento italiano:
“Si, vabbeh, ma mi pareva brutto”
Sintesi perfetta del problema.
Non è così.Ma non ultraterrena, e il problema è tutto qui.
"kami" è proprio il concetto di un dio, di un'entità sovraumana.
Non è così.
"kami" è peopeio il concetto di un dio, di un'entità sovraumana. Kami è anche il dio dei cristiani, in giapponese.
"Dio delle bestie" quindi andrebbe già meglio, ma visto che la parola giapponese a quanto dici indica espressamente "gli animali che vengono cacciati per la loro carne" la traduzione migliore allora direi che sarebbe "Dio della selvaggina".Non sono d'accordo, usare il termine "Dio delle bestie" indicherebbe un dio che ha potere sulle bestie, il che si verifica anche nei pantheon occidentali con divinità del tutto antropomorfe (per ragioni culturali su cui non stiamo a dilungarci), mentre nella cultura giapponese è fondamentale l'identità tra l'entità sovrannaturale e la forma terrena per sancirne la natura, che nella nostra cultura è intercambiabile (le divinità antropomorfe assumono le sembianze che vogliono per ragioni di comodo), mentre nella loro esprime, in maniera quasi del tutto dicotomica, una funzione che non è alienabile ma esprime l'origine.
Non sono d'accordo, usare il termine "Dio delle bestie" indicherebbe un dio che ha potere sulle bestie
Non è così.Ma non ultraterrena, e il problema è tutto qui.
"kami" è proprio il concetto di un dio, di un'entità sovraumana.
Per un cristiano il concetto di dio è qualcosa di inassociabile al suo creato, come sottolineato da chi affermava che il suo presunto nome corrisponderebbe a qualcosa che "eleva", mentre il termine "bestia" sarebbe qualcosa che affossa (???), mentre per un giapponese dio e natura sono la stessa identica cosa (non esiste l'incarnazione come favore salvifico di cui essere grati in eterno), e definire una divinità (che non è Una, altro punto focale) bestia o conchiglia o albero non ha e non potrà mai avere valena dispregiativa ma meramente qualificativa dell'ambito di appartenenza/competenza.
Il problema della bestemmia è un problema unicamente legato alla nostra cultura cattolica e alla romanzata etichetta moralistica che vi si sia stratificata sopra, e non c'è verso di risolverlo perchè anche usando il termine "spirito" qualcuno si dovrebbe preoccupare che per un cristiano gli spiriti siano quelli dei defunti o delle potenze angeliche ecc ecc.
Preoccupazione che non dovrebbe sussistere nella maniera più assoluta a mio modo di vedere, perchè l'offrire una traduzione come quella proposta non può che essere uno spunto per approfondire una cultura profondamente diversa dalla propria e comprenderla, altrimenti non ci sarebbe senso alcuno nell' affacciarsi ad essa tramite un qualsiasi veicolo mediatico, per poi pretendere che questo si autodemolisca per adattarsi alle esigenze culturali del luogo d'arrivo...
Il "Dio Cervo" della vecchia traduzione andava benissimo, visto e considerato che il personaggio ha le fattezze di cervo, e il cervo è da sempre considerato il signore degli animali dei boschi (e Miyazaki sembra concordare, visto il kanji che aveva utilizzato inizialmente) quindi il senso dell'originale è veicolato tanto quanto in "Dio Bestia".
Se Neil Gaiman all'epoca usò Deer God e in Ghibli gliel'approvarono ci sarà un motivo, no?
Perchè lo hai detto tu che si chiama così perchè DOMINA gli animali, quando in realtà questa non è una funzione esercitata perchè attribuita ma solo la risultante del suo essere la manifestazione di una generale "animalità", l'incarnazione del genere animale nella sua interezza.Non sono d'accordo, usare il termine "Dio delle bestie" indicherebbe un dio che ha potere sulle bestie
Ehm... no, perché?
Anzi, io sarei addirittura più drastico e andrei direttamente su: "Il Mare, La Bestia, Il Fiume", ma questo significherebbe davvero inserirci troppo del proprio (per quanto non si affatto mio).
Perchè lo hai detto tu che si chiama così perchè DOMINA gli animali, quando in realtà questa non è una funzione esercitata perchè attribuita ma solo la risultante del suo essere la manifestazione di una generale "animalità", l'incarnazione del genere animale nella sua interezza.
Io mi sarei fatto più un problema di sincronizzazione con il labiale,
al contrario in un testo scritto una parola non gode di un tono di voce, e quindi sarebbe più facilmente interpretabile in vario modo, mentre un nome pronunciato con sacralità e deferenza difficilmente potrebbe essere inteso come dispregiativo.
Sono d'accordo però che la presenza dei due termini assieme sia fondamentale per restituire pienamente il senso dei suoi attributi, quindi per me è a posto così :)
Non è così.
"kami" è peopeio il concetto di un dio, di un'entità sovraumana. Kami è anche il dio dei cristiani, in giapponese.
Non è proprio corretto; se vogliono riferirsi a un Dio come quello di una religione monoteista, i giapponesi generalmente usano 神様 (kamisama).
Mentre i kami sono... kami, non necessariamente dei in senso stretto ma più entità sovrannaturali che controllano ogni aspetto della vita di un giapponese. Dal mare al sole alla fertilità, ma anche a cose più specifiche come, chessò, cani e gatti.
Ce n'è uno per ogni cosa, quindi, e sono talmente tanti da non poter essere contati; infatti nello shintoismo essi sono definiti 八百万の神 (gli dei innumerevoli). Quindi, tradurre come "Dio Bestia" non è affatto ottimale, perché implica che quello che si vede in mononoke sia chiamato così perché è un dio dalle fattezze di bestia, mentre come tutti i kami è chiamato così perché egli DOMINA gli animali dei boschi, ne é al di sopra. (come per altro si vede nello stesso film)
"Dio delle bestie" quindi andrebbe già meglio, ma visto che la parola giapponese a quanto dici indica espressamente "gli animali che vengono cacciati per la loro carne" la traduzione migliore allora direi che sarebbe "Dio della selvaggina".
Il "Dio Cervo" della vecchia traduzione andava benissimo, visto e considerato che il personaggio ha le fattezze di cervo, e il cervo è da sempre considerato il signore degli animali dei boschi (e Miyazaki sembra concordare, visto il kanji che aveva utilizzato inizialmente) quindi il senso dell'originale è veicolato tanto quanto in "Dio Bestia".
Non leggi proprio, eh?
Io mi sono rivisto BH6 ed è sempre una gran figata, così, al netto dell'adattamento.
Auguri a tutti. :)
Naaa, è un simpatico siparietto che ormai facciamo quando qualcuno vede Bh6, pensa pure Vito lo fece, tutto qua. :P :-*Io non ho parole davvero, magari qualche adattatore può trovarle al posto mio.
Detto questo mi fermo. Principalmente perché tutto si riduce al sapere o non sapere il giapponese e i testi originaliNo, 'petta. Questa è la supercazzola che fa comodo sostenere a qualcuno. Ma se uno vede un film in italiano e non capisce cosa dicono i personaggi, significa che è stato tradotto/adattato male. Se per apprezzare un testo tradotto devo conoscere testo e lingua originale, allora faccio a meno della traduzione.
Io ti ringrazio di tutte le informazioni date e del tempo che hai speso a rispondere.
In merito a quanto da te affermato dico solo che è vero, gli adattamenti sono differenti, ma in tutti c'è la nota 'stonata', voglia essere "un pochino lo gradivo", o "dimenarmi a scoprire il mio talento" (verbo questo, "dimenarsi", utilizzato peraltro due volte a breve distanza, che lo rende ancora più surreale).
Ma tu dirai che i termini originali suonano strani anche ai giapponesi, o che il semplice stato di agitazione non avrebbe reso correttamente lo stato di Kiki.
nel rifl., agitarsi, muovere in qua e in là le membra per irrequietezza o per altro: dimenarsi come un pazzo, come un ossesso; prov., chi va a letto senza cena, tutta notte si dimena; anche fig., affaccendarsi, darsi un gran da fare per riuscire in qualche scopo: che hai da dimenarti tanto?; si dimena a più non posso per far carriera.
tu, che spiegherai perché il tuo adattamento è oggettivamente il migliore possibile e che anzi il suonare aliene sia un evenienza 'didattica' e positiva.
tuttavia permettimi di dire che, per quanto capisca perfettamente che tu sia portato a difendere strenuamente il tuo operato, gradirei lo facessi evitando mezzi dialettici che suggerirebbero che chiunque non è d'accordo con il tuo modus operandi sia, nell'ordine: una persona frivola, superficiale, e infine un insensibile a più livelli nonché piaga del mondo.
Ora, ti prego, devi dirmi PERCHE' non avrei dovuto usarlo.Perché allo spettatore viene un punto interrogativo gigante sulla testa, perché la prima cosa che si chiede è "ma questa come parla?" che non è sicuramente quello che Miyazaki aveva in mente usando quel termine. Perchè non è un verbo che una ragazzina utilizzerebbe (sfido chiunque a dire il contrario). Perché forse stai rendendo giustizia all'etimo giapponese, ma non al significato del personaggio e quindi del film.
Ora, ti prego, devi dirmi PERCHE' non avrei dovuto usarlo.Perché allo spettatore viene un punto interrogativo gigante sulla testa, perché la prima cosa che si chiede è "ma questa come parla?" che non è sicuramente quello che Miyazaki aveva in mente usando quel termine. Perchè non è un verbo che una ragazzina utilizzerebbe (sfido chiunque a dire il contrario). Perché forse stai rendendo giustizia all'etimo giapponese, ma non al significato del personaggio e quindi del film.
Giusto perché me lo hai chiesto.
Il figlio dodicenne di una collega, a ena, compose un sonetto in metro perfetto per sublimare la sua frustrazione di non superare un livello in un gioco della PlayStation, e ce lo declamò (per dire, è accaduto).:D :D :D
Ok.XD
La questione che i più sembrano voler non capire è che una volta che si AMMETTE la possibilità di DIVERGERE dall'originalità dell'opera che si traduce/adatta/doppia, ovvero nel momento in cui si deroga da un criterio obiettivo/oggettivo quale "la maggiore fedeltà possibile", si introduce una variabile pazza perché soggettiva: il "bello", il "gusto", ovvero il "bello per me". Una volta fatto ciò, tutto è legittimabile, perché il criterio introdotto non trova un limite obiettivo: ciascuno porrà, sempre a proprio gusto, un diverso limite alla tolleranza di alterazione. Quindi si passerà da una cosa davvero lieve, come -che so- mettere un "mamma" invece di "mammina" per "okaachan" (che *è* un diminutivo vezzeggiativo, lo è *obiettivamente* e non si scappa), dico da lì si arriverà in un sol balzo a giustificare 'C1P8' al poato di 'R2D2' perché 'ciunopiotto' assomiglia a gianni-e-pinotto è fa ridere - è un caso reale, vergognosamente reale.
No, signori, non levate gli scudi: capite la questione. La questione è ontologica. L'ortodossia o è ortodossa, o non esiste.
Le persone sensate invocano un aureo "giusto mezzo", ma chi decide dove porlo? Una volta che il gusto è sovrano, il re è nudo e pazzo. Si fanno scelte che piaceranno ad alcuni, ad altri no, ma saranno SEMPRE INDIFENDIBILI, perché INFONDATE, ovvero fondate su qualcosa di insignificante., il gusto di un singolo che non è l'autore dell'opera su cui si opera.
Si capisce quindi che questo "giusto mezzo" altro non è che un vessillo vuoto sbandierato per comodo, sotto la cui asta non si cela altro che la più vecchia delle verità del consumatore: "vorrei tutto fatto come piace a me, e il modo in cui piace a me lo chiamo giusto".
Signori, non va bene.
alla fine l'unica cosa che conta è :
[] MI PIACE
[] NON MI PIACE
Ma in italiano esiste quell'espressione. È 'sbattersi per far qualcosa'.
È triviale ma si usa. Altrimenti si dice, sempre riflessivo, 'darsi da fare'.
Peccato perchè Myiazaki lo adoro.
Questo è triste ma vero visto che in Italia non esistono adattamenti validi delle opere del maestro.
Peccato perchè Myiazaki lo adoro.
Mi domando quale idea di Miyazaki tu dica di adorare.
quindi posso goderne senza lenti deformanti a frapporsi tra me e lui.I tuoi occhi non lo sono?
Mentre i kami sono... kami, non necessariamente dei in senso stretto ma più entità sovrannaturali che controllano ogni aspetto della vita di un giapponese. Dal mare al sole alla fertilità, ma anche a cose più specifiche come, chessò, cani e gatti.
Ache qui ha un'idea molto vaga, mutuata da non so quali studi probabilmente superficiali e occidentalisti.
I tuoi occhi non lo sono?Voglio credere che i miei occhi siano me, come tutto il resto del mio corpo.
Appunto, ognuno ha i suoi, quindi sperare di eliminare "lenti deformanti" è un'illusione, tanto vale avere qualcosa che sia la più vicina possibile alla fonte, e poi metterci quel proprio da cui non si scappa.I tuoi occhi non lo sono?Voglio credere che i miei occhi siano me, come tutto il resto del mio corpo.
Sai com'è...^^'
Perché il film di un autore che non siamo noi è "altro che noi". E' alia. E' l'altro. E' il diverso. E se lo ami, lo vuoi conoscere. Se lo vuoi rendere simile a te, per il tuo comodo, per il tuo agio, non lo ami. Lo vuoi solo usare.
L'esempio del 'vecchio' Sen&Chihiro non è l'esempio del peggior adattamento italiano, ma della fascia medio-alta del livello dei nostri adattamenti.
Perché se rifiuti l'unica strada di conoscenza reale che ci è data, lo studio e la comprensione dell'altrui tramite la conoscenza veritiera, allora non adori lui, ma una sua distorta immagine che ti sei creato nella testa riflettendo te stesso nell'arte altrui. Ahi, quanto narcisismo crede di essere amore!
Appunto, ognuno ha i suoi, quindi sperare di eliminare "lenti deformanti" è un'illusione...Non capisco se tu mi stia prendendo in giro o no.
Il dramma che vivo è legato al fatto che non mi sia ancora riuscito di trovare un adattamento valido per le opere di Miyazaki, in Italiano.Quali sono i tuoi criteri per definire un adattamento "valido"?
Quali sono i tuoi criteri per definire un adattamento "valido"?Immagino qualcosa che traduca "gli strinse la mano" e non "gli scosse la mano".
Mentre i kami sono... kami, non necessariamente dei in senso stretto ma più entità sovrannaturali che controllano ogni aspetto della vita di un giapponese. Dal mare al sole alla fertilità, ma anche a cose più specifiche come, chessò, cani e gatti.
Ache qui ha un'idea molto vaga, mutuata da non so quali studi probabilmente superficiali e occidentalisti.
Magari ha letto questa dichiarazione di Miyazaki.
"In my grandparents' time, it was believed that spirits existed everywhere -- in trees, rivers, insects, wells, anything. My generation does not believe this, but I like the idea that we should all treasure everything because spirits might exist there, and we should treasure everything because there is a kind of life to everything."
La giustezza crea il bello? No.
Quali sono i tuoi criteri per definire un adattamento "valido"?Immagino qualcosa che traduca "gli strinse la mano" e non "gli scosse la mano".
Appunto quel che dicevo. E' una traduzione inglese. ^^;
La t. si presenta come un caso speciale di un’attività più vasta, che consiste nel trasferimento di senso da una forma in un’altra e nella riformulazione di un messaggio. La t. si rende necessaria per superare un ostacolo alla comprensione. Tale ostacolo può essere costituito da una lingua sconosciuta, ma anche da parole sconosciute della propria lingua, da uno stile complesso o arcaico o involuto, da un codice ignoto. Affinché la comunicazione si stabilisca, serve allora che qualcuno o qualcosa riproduca il messaggio in modo tale che possa essere compreso dal destinatario.
Quindi in un adattamento cinematografico di una novella scritta in cui compaia, per qualche strano motivo descrittivo, l'espressione "gli scosse la mano", magari per indicare un movimento molto ampio, tipo quello che farebbe un bambimo imitando un adulto, il regista farebbe bene a tradurre in immagini una semplice stretta...
Immagino qualcosa che traduca "gli strinse la mano" e non "gli scosse la mano".
"Traduzione" come spiegata nell'enciclopedia Treccani:Non credo davvero, siamo onesti, che si possa parlare di incomprensibilità...CitazioneLa t. si presenta come un caso speciale di un’attività più vasta, che consiste nel trasferimento di senso da una forma in un’altra e nella riformulazione di un messaggio. La t. si rende necessaria per superare un ostacolo alla comprensione. Tale ostacolo può essere costituito da una lingua sconosciuta, ma anche da parole sconosciute della propria lingua, da uno stile complesso o arcaico o involuto, da un codice ignoto. Affinché la comunicazione si stabilisca, serve allora che qualcuno o qualcosa riproduca il messaggio in modo tale che possa essere compreso dal destinatario.
Quindi in un adattamento cinematografico di una novella scritta in cui compaia, per qualche strano motivo descrittivo, l'espressione "gli scosse la mano", magari per indicare un movimento molto ampio, tipo quello che farebbe un bambimo imitando un adulto, il regista farebbe bene a tradurre in immagini una semplice stretta...Xibal ma di che cosa stai parlando?
Non credo davvero, siamo onesti, che si possa parlare di incomprensibilità...Guarda i film in oggetto e fatti una tua idea.
Cryu però l'esempio da te riportato, è soggettivo.Soggettivi un errore di grammatica e una battuta finale che non ha alcun senso?
Cryu però l'esempio da te riportato, è soggettivo.Soggettivi un errore di grammatica e una battuta finale che non ha alcun senso?
Mi arrendo.
L'errore di grammatica no, la battuta finale si, e solo a quella mi riferivo.Perché sei uno sfigato normodotato.
Tra l'altro sull'errore di grammatica, sarà il caso che io ripassi un po' :-[ perchè non lo percepisco come tale :-[ :-[
Non è che bisogna sapere il giapponese per sapere l'italiano.
Non è che bisogna sapere il giapponese per sapere l'italiano.Quindi "d'altro canto non avevamo tempo" non è italiano.
il loro parlare è per tutto l'arco del film abbastanza convoluto.
Ma dici questo perché conosci il giapponese o perché magari qualcuno che lo conosce te lo ha riportato, o per qualche altro motivo? No perché a questo punto non ci capisco più niente, io ho sempre dato per scontato che fosse Miyazaki a far parlare strano i propri personaggi e che Shito avesse deciso di non cambiare questa particolarità, anche se straniante in italiano, non di stravolgere il testo come tu sembreresti supporre..il loro parlare è per tutto l'arco del film abbastanza convoluto.
Il problema è che nell'originale non lo è :D
perché magari qualcuno che lo conosce te lo ha riportato
io ho sempre dato per scontato che fosse Miyazaki a far parlare strano i propri personaggi
non di stravolgere il testo come tu sembreresti supporre..
Sorvolando su quella perla stilistica che è "Passiamo atroci traversie, ed è tutto qui" (il cui senso a grandi linee suppongo sia: "Dopo tanta fatica, ci rimediamo solo questi"), ho dovuto cercarmi il copione inglese per capire cosa ci fosse da ridere nel pirata che brandendo i gioielli dice: "D'altro canto, non avevamo tempo".Non entro nel merito della discussione generale, perché non ho le competenze "ghibliane".
Ecco, io non so cosa dica l'originale giapponese, ma in inglese è "At any rate, in our spare time..." ("D'altro canto, nel tempo libero... -sottinteso: ci siamo dati da fare-). Fedele o meno, ha una cosa che l'italiano non ha: senso. E fa una cosa che l'italiano non fa: ridere. E non fa una cosa che l'italiano fa: rovinare il film.
"D'altro canto, non avevamo tempo".Veramente mi pare di ricordare fosse il contrario, con quella frase il pirata risponde al commento circa la pochezza di quel bottino dopo le "atroci traversie", e afferma che, avendolo fatto nel tempo libero, cioè avendolo ottenuto durante azioni che nulla avevano a che fare con la pirateria (salvare Sheeta), si tratti comunque di un bel bottino.
Ecco, io non so cosa dica l'originale giapponese, ma in inglese è "At any rate, in our spare time..." ("D'altro canto, nel tempo libero... -sottinteso: ci siamo dati da fare-)
Visto ieri sera Laputa per la prima volta.
<<Sono state le radici ad averci protetto>>. Per la grammatica italiana (http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4853), quest'uso dell'infinito è errato. Il passato nella subordinata indica anteriorità rispetto alla principale, laddove qui è contemporaneità. Quindi doveva essere "Sono state le radici a proteggerci". Ammesso e non concesso che a un orecchio normodotato non basti il suono di quella frase per ribellarsi.
Simili amenità per tutta la seconda metà del film. Alcune frasi sono così convolute e mal scritte che, dopo averle ascoltate 3 volte, ho attivato i sottotitoli italiani per capire cosa effettivamente dicessero.
Il colmo viene raggiunto nel finale.Titoli di coda e gelo in salotto.Spoiler (click to show/hide)
Sorvolando su quella perla stilistica che è "Passiamo atroci traversie, ed è tutto qui" (il cui senso a grandi linee suppongo sia: "Dopo tanta fatica, ci rimediamo solo questi"), ho dovuto cercarmi il copione inglese per capire cosa ci fosse da ridere nel pirata che brandendo i gioielli dice: "D'altro canto, non avevamo tempo".
Ecco, io non so cosa dica l'originale giapponese, ma in inglese è "At any rate, in our spare time..." ("D'altro canto, nel tempo libero... -sottinteso: ci siamo dati da fare-). Fedele o meno, ha una cosa che l'italiano non ha: senso. E fa una cosa che l'italiano non fa: ridere. E non fa una cosa che l'italiano fa: rovinare il film.
Fatevi un favore e smettetela di difendere l'indifendibile.
In originale Miyazaki utilizza vocaboli così desueti come (nella versione italiana) "miserevole" o "traversie"?
Sorvolando su quella perla stilistica che è "Passiamo atroci traversie, ed è tutto qui" (il cui senso a grandi linee suppongo sia: "Dopo tanta fatica, ci rimediamo solo questi"), ho dovuto cercarmi il copione inglese per capire cosa ci fosse da ridere nel pirata che brandendo i gioielli dice: "D'altro canto, non avevamo tempo".Non entro nel merito della discussione generale, perché non ho le competenze "ghibliane".
Ecco, io non so cosa dica l'originale giapponese, ma in inglese è "At any rate, in our spare time..." ("D'altro canto, nel tempo libero... -sottinteso: ci siamo dati da fare-). Fedele o meno, ha una cosa che l'italiano non ha: senso. E fa una cosa che l'italiano non fa: ridere. E non fa una cosa che l'italiano fa: rovinare il film.
Volevo pronunciarmi sul primo esempio ("atroci traversie"), facendo il parallelo con le scelte stilistiche che noi (TFP Service) operiamo per localizzare gli RPG giapponesi, ma non voglio far deragliare la discussione.
Sul secondo esempio ("non avevamo tempo"), tuttavia, non posso che appoggiare Cryu. Al netto della traduzione inglese, non mi sembra una traduzione italiana troppo centrata.
Ovvio, è tutto decontestualizzato e qualcuno ci dirà com'è l'originale giapponese, ma leggere diversi di voi che giustificano quella traduzione mi sembra, non so... Strano, diciamo.
Tornando sui metodi adattativi in generale, vorrei fare un esempio che mi è balenato in mente or ora: mettiamo che un autore giapponese, tal Erii Harighi, faccia recitare ad uno dei personaggio di una sua opera (ambientata in tempi contemporanei) una frase che, tradotta fedelmente, reciti pressappoco “Vuolsi così cola ove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”.Thar, quello è Dante Alighieri (http://it.wikipedia.org/wiki/Vuolsi_cos%C3%AC_col%C3%A0_dove_si_puote), non so sei hai presente. Per forza quando lo ritraduci in italiano dal giapponese utilizzi l'italiano originale.
Tornando sui metodi adattativi in generale, vorrei fare un esempio che mi è balenato in mente or ora: mettiamo che un autore giapponese, tal Erii Harighi, faccia recitare ad uno dei personaggio di una sua opera (ambientata in tempi contemporanei) una frase che, tradotta fedelmente, reciti pressappoco “Vuolsi così cola ove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”.Thar, quello è Dante Alighieri (http://it.wikipedia.org/wiki/Vuolsi_cos%C3%AC_col%C3%A0_dove_si_puote), non so sei hai presente.
Per forza quando lo ritraduci in italiano dal giapponese utilizzi l'italiano originale.
Per quanto riguarda la grammatica, almeno quella, è sì oggettiva. Anche se un errore tu non lo vedi/non ti disturba. Chi conosce la grammatica non può tollerarlo.
Per le questioni di stile, rispetto le tue idee legittime da non addetto ai lavori. Ma in ambito professionale e accademico sono universalmente considerate sbagliate e non tollerate a nessun livello operativo.
Thar, l’errore evidenziato da Cryu è… evidente! Il link spiega perfettamente il perché.
O scrivi come ha suggerito Cryu o, al limite, scrivi “Sono le radici ad averci protetto”, non si scappa.
E badate, io ho selezionato a scopo esplicativo un errore di grammatica, uno di stile e uno di senso non veicolato. Ma la seconda metà del film ne è continuamente punteggiata.
Francamente, non riesco ad identificare l'errore in quella frase, a parte la terminologia non usuale, non rilevo niente di strano.
Ah, nel mio fantasticare pensavo. Sarebbe oltremodo desolante se qualcuno, sbugiardato a tutti i livelli nel merito, per salvarsi la faccia si facesse scudo di utenti in buona fede utilizzandoli di fatto da prestanome. Magari imbeccandoli in privato con argomenti fallaci e speciosi, di cui i medesimi non possono avvedersi perché sprovvisti degli strumenti culturali e professionali del caso.Se così fosse non si potrebbe più dire che quegli utenti siano in buona fede...
Fantascienza, eh. So che nessuno si azzarderebbe mai.
Ah, nel mio fantasticare pensavo. Sarebbe oltremodo desolante se qualcuno, sbugiardato a tutti i livelli nel merito, per salvarsi la faccia si facesse scudo di utenti in buona fede utilizzandoli di fatto da prestanome. Magari imbeccandoli in privato con argomenti fallaci e speciosi, di cui i medesimi non possono avvedersi perché sprovvisti degli strumenti culturali e professionali del caso.
Fantascienza, eh. So che nessuno si azzarderebbe mai.
Ah, nel mio fantasticare pensavo. Sarebbe oltremodo desolante se qualcuno, sbugiardato a tutti i livelli nel merito, per salvarsi la faccia si facesse scudo di utenti in buona fede utilizzandoli di fatto da prestanome. Magari imbeccandoli in privato con argomenti fallaci e speciosi, di cui i medesimi non possono avvedersi perché sprovvisti degli strumenti culturali e professionali del caso.
Fantascienza, eh. So che nessuno si azzarderebbe mai.
Quindi in sostanza, visto che non si trova un punto d'incontro fra due posizioni fondamentalmente in antitesi, non trovi nulla di meglio da fare che insinuare che qualcuno faccia il puparo dietro le quinte?Dopo tutto quello che ha scritto, il tempo che ha perso (sottraendoli al settaggio della sua TV), gli esempi che ha riportato e le dettagliate spiegazioni che ha dato mi pare giusto un filino ingeneroso e disonesto uscirsene con una cosa del genere, dato che si tratta della chiusa finale ad un discorso decisamente più ampio.
mi pare giusto un filino ingeneroso e disonesto uscirsene con una cosa del genere, dato che si tratta della chiusa finale ad un discorso decisamente più ampio.
perché magari qualcuno che lo conosce te lo ha riportato
Questa.
Cryu non ha argomentato un bel niente. Uno non è un errore e l'ha confuso con gli esempi riportati nel link, e per il resto ha parlato di traduzioni italiane e inglesi senza conoscere minimamente il testo giapponese. Una roba del genere si confuta da sola.Non mi riferisco all'ultimo intervento. E tu hai sempre risposto nel merito in realtà.
Mi pare abbia ammesso tranquillamente in questo topic che lui non si basi sui testi originali ma su traduzioni fatte da terzi, mi sbaglio?Precisamente:
Vorrei anche ricordare che, di mio, non mi sono mai ritenuto (né pensato) in grado di operare una *traduzione* del testo di un film giapponese, e difatti ogni mio adattamento è basato (e discusso, e rivalutato) su una traduzione fornita da seri e titolati professionisti della specifica competenza. :-)
Il punto è che Shito non ha risposto alle critiche. Si è scelto un argomento fantoccio e ha confutato quello.
Cryu non ha argomentato un bel niente. Uno non è un errore e l'ha confuso con gli esempi riportati nel link, e per il resto ha parlato di traduzioni italiane e inglesi senza conoscere minimamente il testo giapponese. Una roba del genere si confuta da sola.Non mi riferisco all'ultimo intervento. E tu hai sempre risposto nel merito in realtà.
Alle critiche di stile sull'uso della lingua italiana non serve sapere il giapponese. Si può presumere che chi ha tradotto in inglese il giapponese lo sappia. O forse no, dato che stando a LinkedIn Cannarsi ha una conoscenza elementare del giapponese.
permettimi di chiederlo,per curiosità ma soprattutto per avere più elementi chiari
chi?
Ma la cosa assurda non è che Shito porti le sue ragioni, ma che Thar lo difenda strenuamente.
Ma che te frega, vivi tranquillo. Mica ti paga.
Comunque, se ci sono i traduttori che passano la traduzione, poi, mi piacerebbe sapere cosa ne pensano dell'adattamento finale.
Ah ok uno con le palle quadrate..permettimi di chiederlo,per curiosità ma soprattutto per avere più elementi chiari
chi?
Una persona che ha l'N2, e di più non posso dirti.
Ah ok uno con le palle quadrate..
Il punto è che Shito non ha risposto alle critiche. Si è scelto un argomento fantoccio e ha confutato quello.
Questo non è corretto: quando a Cannarsi/Shito son state mossi rilievi alla sua metodologia, ha fornito spiegazioni del perché agisce in tal modo.
Parimenti, quando son stati mossi rilievi circostanziali a precisi dialoghi (o parte di essi) con tanto di identificazione di (supposti) errori e proposizione di (altrettanto supposte) versioni corrette, Cannarsi/Shito ha sempre spiegazioni al perché siano state adottate tali espressioni in luogo di altre.
E, questo, è confutare le critiche.
Si può sempre dissentire sulle spiegazioni fornite, per carità.
Ma questo non autorizza a dire che non siano state fornite spiegazioni.
No. A meno che dire che lo spettatore è ignorante e infantile per te sia una spiegazione.Spritz ti voglio bene.
Ha risposto a Wis sulla questione del dimenarsi confermando l'ipotesi di Wis che sia troppo letterale.
Però sul metodo divaga, porta esempi estremi come C1P8 creando una caricatura della critica fatta in modo da poterla smontare. Mi spiace, ma il succo dell'argomento è che l'italiano delle traduzioni Lucky Red è pessimo e fastidioso. La risposta è stata Buena Vista era brutto per altri motivi. Il testo è giapponese e deve suonare giapponese. Sei ignorante e non sai l'italiano. Gli errori di grammatica non sono errori davvero, come siete precisini. Non so il giapponese bene e mi affido ad altri, ma voglio essere il più fedele possibile. Il Dio Bestia non suona come una bestemmia, se lo è la malizia è tua. Le traduzioni degli altri son fatte male. Il declino della società occidentale porta a quelle critiche.
2) Citare fonti non dichiarate, sentiti dire e misteriosi innominati è pateticoLe mie fonti non ho nessun interesse a citarle visto che ho chiesto a te e hai confermato quanto da loro sostenuto.
In Giapponese questa frase non credo proprio suoni strana.
A mia gnosiTra parentesi: non credo che "gnosi" possa essere utilizzato come sinonimo di conoscenza generica.
Vorrei però che non ti sfugga il punto: se usi un linguaggio forbito/ricercato/desueto in Mononoke e mi dici che anche Miyazaki ha usato un registro aulico io me ne posso anche stare e concludere che ok, non mi piace Mononoke (dando per scontato che il tuo sia l'adattamento migliore possibile).
Quando però in Kiki e in altri film tu usi un linguaggio eccessivamente forbito, convoluto o con termini desueti quando nell'originale non ve n'è traccia il giochino del transfert non funziona più.
Così come ogni adattamento esistente sul pianeta terra, anche nel tuo hai perso qualcosa (la semplicità e linearità originali in linea con il personaggio, per me fondamentali) per mantenere qualcos'altro (l'attinenza al significato originale del termine, per me del tutto pleonastica).
E sì, opero questa valutazione su parametri assolutamente personali quali la musicalità e la semplicità di una composizione,
esattamente come tu adatti basandoti su parametri assolutamente personali: conosci bambini che compongono sonetti se perdono a PES e quindi decidi di fare parlare i giovani dei tuoi film come vecchi tromboni a un circolo d'elite, 'purché sia italiano'.
Io un giorno vorrei leggere un tuo adattamento letterario da una lingua che conosco.
Se adatterai qualcosa dall'inglese, dal francese, dallo spagnolo o dal russo fammi un fischio.
A mia gnosiTra parentesi: non credo che "gnosi" possa essere utilizzato come sinonimo di conoscenza generica.
Al che mi chiedo perché usarlo in questo frangente e non usare invece "conoscenza" o un sinonimo più comune. Ma è una domanda che, mi rendo conto, in questo thread sta diventando la norma.
Recepisco che suona male a te. Suonerà male anche ad altri, immagino.Ed è la dimostrazione che adattamenti e traduzione sono una questione creativa e nella creatività non c'è proprio nulla di oggettivo.
A me non suona male. Non suona male anche ad altri (con cui ho parlato), e non suonerà male anche ad altri ancora, immagino.
DRZ: è inevitabile
questa cosa non può cambiare - salvo ridicoli inganni
E allora come tradurreste OTSUKARESAMA/OTSUKARESAMA DESU/OTSUKARESAMA DESHITA?
Laddóve la ragione forte è arbitraria tanto quanto la debole.
Bisognerebbe chiedere a Platone.Io non capisco perché più Shito si mostra gentile nei tuoi confronti, più tu lo pigli per il culo.
Quindi non hai proprio seguito il discorso, eh?Purtroppo si.
Io non capisco perché più Shito si mostra gentile nei tuoi confronti, più tu lo pigli per il culo.A parte il fatto che Shito mi sembra capacissimo di difendersi da solo senza un cyborg effeminato a proteggerlo.
Se il giapponese suona italiano, forse c'è un problema, no?Io, da completo ignorante, avrei detto che se il giapponese suona italiano NON c'è un problema, c'è una traduzione :)
Salve di nuovo, rispondo in ritardo a seguito di una trasferta di lavoro. Ho letto solo ora il seguito del thread, e scrivi da un autobus con uno smartphone, argh.
1) SULLA QUESTIONE GRAMMATICALE
Non rinvengo l'errore che si imputa sulka frase in questione.
Sheeta rinviene quando il disastro si è compiuto. E' viva, come Pazu, ed è stupita dell'essersi salvata (cosa passata), perché i due avevano presunto di morire pronunciando "balse".
Quindi, allo stupore di Sheeta, Pazu essenzialmente risponde:
Sì, ci siamo salvati (passato), ad averci salvato (atto passato e concluso) sono state le radici (atto passato anch'esso).
Non avendo trapassati in campo, non capisco perché presumete un'anteriorità implicita in una remativa in forma implicita sul soggetto.
Ovvero: chi ci ha salvato? (nel passato)
Sono state le radici (ad averci salvato,nel passato).
Capisco che anche la forma con verbo presente nella principale sia accettabile, sia n forma edplicta che implicita:
sono state la radici ad averci salvato
sono le radici che vi hanno salvato
o anche con tempo presente nella relativa per la sola forma implicita:
sono state le radici a salvarci
(sono state le radici che ci salvano <- no )
ma onestamente mi pare che siano queste le concordatio temporum "ad sensum", laddove quella da me usata sia la più precisa, per una relativa così segmentata.
Ancora.
Ci siamo salvati.
Le radici ci hanno salvato.
Ad averci salvato sono state le radici.
Sono state le radici ad averci salvato.
Come si nota le ultime due frasi sono equipollenti, differendo solo per posizionlità.
Specie nella prima tra le due dovreste notare come la versione con "sono le radici" sarebbe concirdata sd sensum e sbilenca benché accettabile.
Per intenderci:
Un mio amico è stato stroncato da un tumore.
E' stato un tumore ad averlo stroncato.
(è stato un tumore a stroncarlo)
Ad averlo stroncato è stato un tumore
(a stroncarlo è stato un tumore)
mi paiono utte firme corrette e accettabili.
A mia gnosi, nelle forme relative implicite si può ben concordare passato o anche trapassato con un passato "contemporaneo" o con presente "ad sensum":
era stato un tumore ad averlo stroncato
era stato un tumore a stroncarlo
(esempio col trapassato)
A parte il fatto che Shito mi sembra capacissimo di difendersi da solo senza un cyborg effeminato a proteggerlo.E chi lo vuole difendere, la mia è solo curiosità dettata dal fatto che spesso leggendoti ti trovo indisponente.
Come detto, oggi è una pessima giornata. Se ti do così fastidio forse è meglio se non mi leggi affatto.O eviti di scrivere, magari risulti più simpatico le volte in cui le cose vanno meglio.
Come tu possa CREDERE che le tue scelte siano quanto di più vicino all'idea di un artista che parla un'altra lingua e che quell'opera l'ha immaginata e creata nella sua lingua madre, per me rimane un mistero.
Posso solo immaginare cosa abbia pensato Roberta, dopo quella sessione di doppiaggio.
Io cerco OBIETTIVAMENTE di mantenere *la sostanza* contenutistica e linguistica dell'originale quanto più precisamente salvaguardata e riproposta nella traduzione.E non è possibile farlo.
Scommettiamo che lo farai ancora? :-)Oh si, quello è certo, mica devo renderne conto a te.
Il punto è che non ci si può ingannare di 'avvicinarsi a un tipo di naturalezza presunto' e per fare questo sacrificare l'obiettiva correttezza dei contenuti. Questa per me sarebbe follia.
Fai un gioco.
Guarda Sen to Chihiro in giapponese, sottotitoli ITA nuova edizione.
Poi guardalo in ITA nuova edizione.
E poi guardalo nella vecchia edizione italiana.
E poi vienimi a dire se quella non era una reinvenzione distonica di un film.
Tuttavia il tuo esempio è un po' forviante.Da quel che mi hanno detto non è esattamente così.
Ovvero, 'mangiare' e 'pascersi' non sono esattamente sinonimi. La semantica di 'pascersi' è ben più specifica di un generico mangiare. Quindi, per me, è già nell'ambito del contenuto.
Le scelte sinonimali sono difficilmente libere. Difficilmente esistono sinonimi perfetti.
Restando sul tuo esempio, già 'mangiare' e 'cibarsi', che sono senza dubbio più vicini di 'mangiare' e 'pascersi', sono sinonimi con una sfumatura diversa. Vi è un maggiore senso di civiltà in 'mangiare' (si mangia anche col coltello e la forchetta, il mangiare è anche un piacere per l'uomo), laddove trovo che in 'cibarsi' vi sia una componente più rude, belluina, ferina.
Quindi in genere rendo 'taberu' con 'mangiare' e 'kuu' con 'cibarsi'.
E ragionando così, arrivi alla disambiguazione delle aree semantiche anche più banali.
Sempre da Mononoke Hime:
食う kuu cibarsi
食われる kuwareru andare in pasto
オマンマ食ってく omanmakutteku mettere cibo sotto i denti
食る taberu mangiare
食い殺す kuikorosu dilaniare
食らい付く kuraitsuku mordere
食い荒す kuiarasu divorare
Io mi sono, nel frattempo, visto Laputa e non mi ha entusiasmato.Non ti è piaciuto perché sei un bimbo. Cresci e poi riguardalo. Capirai.
Io mi sono, nel frattempo, visto Laputa e non mi ha entusiasmato.edit: poi si dicono tante cagate, ma i film di Miya parlano tutti della stessa cosa: amore. Non c'è altro nei suoi film.
E l'amore, i bambini, non lo possono capire.
No, non l'hai detto, ma invece hai assunto che i bambini non potessero capire l'amore espresso nei film di Miyazaki, e su quello ti ho risposto. :)I bambini percepiscono l'affetto, non si può non essere d'accordo su questo. Ma l'Amore, e l'amore è uno, anche per le cose, è una roba adulta, come hai detto tu. Semplicemente Miya è un adulto, c'è poco da fare.
Non generalizzerei troppo sul tipo di amore che possono comprendere i bambini.:) vedi sopra.
Accolta, ma io guardo il film con la pancia, non con in mano un libro di antropologia. Per me sono solo storie, racconti. Mi interessa solo lo svolgimento della trama, non il mito o la simbologia.Però capirai TremX che anche se per te va bene un'analisi emotiva personale (di pancia tu dici) per capire per bene gli intenti dell'autore e quello che il film vuole trasmettere bisogna approfondire. Anche perchè, così facendo, ci si da la possibilità di scoprire qualcosa che non pensavamo di aver percepito dalla visione, ampliando lo spettro della conoscenza sull'opera e anche su noi stessi. :)
TremeX: sei sicuramente una persona sensibile e intelligente, non hai bisogno di sminuirti, di limitarti. Puoi sicuramente cogliere più e più dei film che ami, sicuramente già lo fai, senza doverti incasellare in etichette in fondo futili. E poi lo sai, più capisci qualcosa, con la testa e col cuore, e più lo ami.No, ti assicuro che è necessario che io mi limiti, anche se mi costa fatica, soprattutto per non incorrere in ban.
I film di Miyazaki sono per bambini, solo che i fanatici occidentali (che spesso conoscono solo Miyazaki) li trasformano in opere profondissime e per vecchi di 80 anni. Ricordate che in Giappone i dodicenni negli anni '80 leggevano Hokuto no Ken, mentre da noi a un dodicenne al massimo possono consigliare Barbapapà.
Io a 12 anni leggevo Lovecraft.
Ora si spiegano tante cose. Vito a 12 anni leggeva Ungaretti...
Ora si spiegano tante cose. Vito a 12 anni leggeva Ungaretti...
No, a 12 anni solo pippe. Ungaretti era prima.
Le pippe inspirate? Ah ecco perché dicono "pippare". Sei perdonato giusto perché vivi all'Ondra e in inglese si dice "inspire".
Io a 12 anni leggevo Lovecraft.
Visto "Si alza il vento".
In un paio di occasioni non ho trovato argini alla commozione. La tematica onirica e quella del desiderio sono sicuramente centrali ma per quanto mi riguarda il film acquista nerbo nella parte finale, quando il film parla più direttamente di amore.
Ovviamente non è un amore cinematografico, si tratta di tutto quello che lo caratterizza dopo che passa la dimensione epidermica dell'infatuazione. Quando "si alza il vento" della vita anche l'amore più bello deve evolversi e trasformarsi se è seriamente "sentimento". E l'amore cambia nome. Si parla di sostegno, ogni persona ha bisogno di avere significato, riconoscimento, importanza da un'altra persona. Si parla di presenza, dell'esserci, che fonda il senso della relazione, significa conforto nel disagio di una vita che non si sa dove può portare. L'amore non è un punto di arrivo, non si hanno tutte le risposte e si eliminano tutti i dubbi, esso è un punto di partenza per cercare risposte e dissipare i timori del tempo e celebrare ogni attimo come viene detto nelle parole di Jiro. Capita che le cose inizino bene e non vadano a finire come si vuole, come un aereo bellissimo trasformato in una macchina di morte.
E quello che rimane è la cura di un uomo verso la sua donna e viceversa, ciascuna persona nasce ed accumula ferite nel suo essere. Tutti possiamo essere operatori di guarigione col trasmetterci gli uni gli altri nuove esperienze salutari, fornendo gli elementi mancanti di sicurezza, di fiducia, di vita.
Veramente bello, lo consiglio.
Il fumo a metà del secolo scorso? Uno status sociale positivo e di emancipazione, un po' come l'ecologia oggi, non ha le categorie odierne.No, intendevo che Jiro fuma accanto alla moglie malata di tubercolosi, non proprio un toccasana per la salute della povera donna.
Per il resto concordo con la reciprocità, con la specificazione che amore è anche accettare la vita e le passioni dell'altro che spesso sono anche limiti.
Eh, appunto. Non c'era ancora una riflessione sulla nocività del fumo.Fidati che la moglie se ne accorge senza problemi :yes: Quando non riuscirà a respirare per colpa del fumo :D
PS: che vergogna scoprire dopo tutto questo tempo che Ghibli si pronuncia "Gibli". :-\Ha fatto strano anche a me.
PS: che vergogna scoprire dopo tutto questo tempo che Ghibli si pronuncia "Gibli". :-\Essendo una parola italiana, non si pronuncia affatto Gibli.
Ha fatto strano anche a me.
Visti i gatti pucciosi? ;D
Essendo una parola italiana, non si pronuncia affatto Gibli.
PS: che vergogna scoprire dopo tutto questo tempo che Ghibli si pronuncia "Gibli". :-\Essendo una parola italiana, non si pronuncia affatto Gibli.
http://it.wikipedia.org/wiki/Caproni_Ca.309
Poi che tanti all'estero dicano Gibli è un altro discorso. Ma nei contenuti speciali di Si Alza il Vento è lo stesso Miyazaki a dire che in pochi sanno che Ghibli si dovrebbe pronunciare con la G dura perché italiano.
..'stAdio...:D :D :D
PREMIUM CINEMA HD continuerà a regalarti il meglio del grande cinema con lo spettacolo dell'alta definizione e si arricchirà di nuove attesissime prime visioni e per la prima volta in TV tutti i capolavori dello Studio Ghibli, un appuntamento dedicato per rivivere i pluripremiati mondi fantastici nati dal genio di Hayao Miyazaki e scoprire i titoli ancora inediti in Italia.
Ne dubito fortemente visto che in Italia i diritti per la maggior parte dei titoli che compongono il cofanetto appartengono a Lucky RedE comunque l'adattamento italiano è alquanto discutibile quindi poco male.
Come al solito, peccato per l'adattamento.Solite follie?
Solite follie?
Con l'adattamento nuovo adesso c'è pure un motivo in più per piangere, probabilmente.:D
Mai visto. Quindi se vado al cinema sarà un pianto generale? :)Per quanto mi riguarda è uno dei film più tristi e toccanti che abbia mai visto. Anche abbastanza pesante, per ovvi motivi.
Li mangerò con riguardo
Vabbè ma "li mangerò con riguardo" cosa vuol dire?
Senza conoscere il testo originale giapponese le vostre critiche valgono come il due di picche.
E' fantasy, non sono bambine in età prescolare nel Giappone del 2015.
Li mangerò con attenzione, li mangerò con rispetto, li mangerò ben benino perché ci tengo che voi mocciose li abbiate preparati per me.
Si intuisce il senso della frase senza però arrivare a comprenderlo; questo è il problema. Che può essere più o meno sentito, se non per alcuni del tutto irrilevante. Nondimendo, li mangerò con riguardo è un'espressione che per quanto non possa essere segnalata come incorretta, non è nemmeno del tutto corretta. Perché non è né antica, né gergale, né di uso comune. Crea una dissonanza tra i piani semantico e sintattico a causa di una ricerca stilistica incompiuta. Si avverte il desiderio di trasmettere qualcosa, c'è intenzionalità. Quel che manca, purtroppo, è l'efficacia.
Di sicuro non lo conosceremo mai cosa aveva in testa Miyazaki perché l'adattamento non è in italiano per italiani.Prima ti informi sul testo originale giapponese e poi giudichi l'adattamento, non il contrario come vi divertite a fare voi da non so quanto tempo. Poi parli di italiano tu che manco metti la punteggiatura. Sembrate veramente i bulletti sfigati che si divertono a prendere per il culo quello diverso, rigorosamente in superiorità numerica. Senza che il "diverso" sia presente, poi.
Come è stato detto si parla di mondi fantasy ed è stato tirato in ballo The Lord of the Rings. La frase "fuggite sciocchi" non suona strana?
Sembrate veramente i bulletti sfigati che si divertono a prendere per il culo quello diverso, rigorosamente in superiorità numerica. Senza che il "diverso" sia presente, poi.
Né.
:DNé.
Non mi frantumare gli stramaroni.
Sarà desueto, ma di certo non è ne incomprensibile ne tantomeno errato.Nel senso che li mangi ma stai attento che nel mentre non si rovinino. Tipo che non mastichi. O che li avvolgi nel cellophane e poi cerchi di cacarli intonsi come li hai buttati giù. Come i "bachi umani", quelli che ingollano la droga impacchettata per passare i controlli aeroportuali. Sì, insomma. Li mangi con riguardo... Sorry, non vuol dire nulla, e neppure lascia intuire cosa diavolo volesse dire in giapponese. Quindi sì, è sia errato (non si può consumare qualcosa e al contempo averne riguardo) che incomprensibile.
Prima ti informi sul testo originale giapponese e poi giudichi l'adattamento, non il contrario come vi divertite a fare voi da non so quanto tempo.
Quindi sì, è sia errato (non si può consumare qualcosa e al contempo averne riguardo) che incomprensibile.
Sorry, non vuol dire nulla, e neppure lascia intuire cosa diavolo volesse dire in giapponese. Quindi sì, è sia errato (non si può consumare qualcosa e al contempo averne riguardo) che incomprensibile.
No. Per niente.Sì che suona strana perché "sciocco" non si usa più molto e soprattutto in quella situazione (col tizio che sta precipitando) in un film realistico di azione non vedresti mai un personaggio dire "fuggite sciocchi". Anche sul "fuggite" (anziché "scappate" magari) avrei qualche perplessità. Però siccome è uno stregone ed è fantasy scritto negli anni '50 non si può stare a giudicare come parla. Senza sapere cosa dice in inglese, poi...
Ma qui sei te che hai perso per strada una virgola, a proposito di punteggiatura.Sì e pensi che non me ne sono accorto? E cosa c'entra una frase citata di 2 parole (una virgola in 2 parole) coi post senza punteggiatura scritti da Spritz, che sono 10 anni che scrive senza virgole ed è un palo in culo da leggere? E sta qui a fare il professore di italiano senza contraddittorio e senza argomentazioni valide.
A memoria, qui ho letto - e per quanto mi riguarda, scritto - esclusivamente critiche circostanziate, anche aspre, ma solo all'opera, non alla persona. Che comunque è presente, visto che quando ha potuto ha risposto: vedi per esempio qui (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=4662.msg2081015#msg2081015).Appunto, chiamatelo e chiedete a lui com'è il testo originale. Perché non è detto che legga, e se non vi risponde magari è perché s'è rotto i coglioni di ripetere sempre le stesse cose.
Al massimo ti informi sul testo originale giapponese e poi giudichi la traduzione. L'adattamento, nei termini in cui se ne sta parlando qui, può giudicarlo chiunque anche senza sapere nulla del testo originale.Per giudicare traduzione e adattamento devi conoscere il testo orginale. Sennò non ha senso. Capace che quello parla in modo particolare pure nell'originale e te non lo sai. Poi dopo puoi fare tutte le critiche che vuoi, capace pure che siano critiche sensate. Ma criticare così senza sapere niente è sbagliato.
Per giudicare traduzione e adattamento devi conoscere il testo orginale. Sennò non ha senso. Capace che quello parla in modo particolare pure nell'originale e te non lo sai. Poi dopo puoi fare tutte le critiche che vuoi, capace pure che siano critiche sensate. Ma criticare così senza sapere niente è sbagliato.
A memoria, qui ho letto - e per quanto mi riguarda, scritto - esclusivamente critiche circostanziate, anche aspre, ma solo all'opera, non alla persona. Che comunque è presente, visto che quando ha potuto ha risposto: vedi per esempio qui (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=4662.msg2081015#msg2081015).Appunto, chiamatelo e chiedete a lui com'è il testo originale. Perché non è detto che legga, e se non vi risponde magari è perché s'è rotto i coglioni di ripetere sempre le stesse cose.
Semplicemente la frase, in giapponese, è costruita in un modo non traducibile in modo letterale rispetto all'italiano. Ed è in questi casi che si dovrebbe, forse, lasciare perdere una traduzione parola per parola e adattare la frase a come risponderemmo noi in italiano in base a quello che sta succedendo a schermo.
Ma io sono assolutamente sicuro che il personaggio parli in maniera particolare anche in originaleBe' allora è un no-brainer, ha ragione Cannarsi e basta. Di cosa stiamo parlando? Se è così, ha ragione Cannarsi. Se non è così, bisogna vedere. Ripeto, bisogna conoscere il testo originale. Saint Seiya suonava fighissimo, negli anni '90, ma era tutto inventato. Un adattamento che suona bene non è necessariamente un adattamento corretto.
Il problema è che il tono di un dialogo non è una faccenda binaria: non ci sono, nel lavoro di adattamento, una versione "normale" ed una "particolare" che puoi utilizzare a seconda di come parla il personaggio nel testo originale, e si può tranquillamente criticare la scelta di un termine desueto al posto di un altro anche senza conoscere il giapponese.A parte che qui mi pare stiano facendo un altro tipo di critica ("suona male" e basta), ma poi cosa vuoi criticare se non conosci i termini usati in giapponese? Fatti dire cosa viene usato in giapponese e a quali termini italiani può corrispondere e poi giudichi. Come fai a dire che andava usato Termine Particolare A anziché Termine Particolare B se non sai che cacchio dice in giapponese? Ma che discorso è? E poi chissenefrega se tanto sono particolari entrambi e svolgono circa la stessa funzione? Allucinante 'sto thread :lol:
Be' allora è un no-brainer, ha ragione Cannarsi e basta. Di cosa stiamo parlando?
Non esiste un adattamento corretto: non è matematica. E' un lavoro creativo e a meno di non essere l'autore originale è impossibile dire se ha ragione A piuttosto che B.Da quanto è emerso in queste pagine Cannarsi è convinto invece che esista l'adattamento oggettivamente migliore, quello che più si avvicina al significato originale.
Di quello che c'era scritto nel resto del mio messaggio e che non hai quotato.Veramente io l'ho quotato tutto il tuo messaggio.
Non esiste un adattamento corretto: non è matematica. E' un lavoro creativo e a meno di non essere l'autore originale è impossibile dire se ha ragione A piuttosto che B.Sì e tu vuoi parlarne e criticare senza sapere che dice il personaggio. Mah.
Veramente io l'ho quotato tutto il tuo messaggio.
Da quel che so io, non c'è niente di anormale o arcaico nel linguaggio usato in quella frase. Semplicemente la frase, in giapponese, è costruita in un modo non traducibile in modo letterale rispetto all'italiano. Ed è in questi casi che si dovrebbe, forse, lasciare perdere una traduzione parola per parola e adattare la frase a come risponderemmo noi in italiano in base a quello che sta succedendo a schermo.
Se pensiamo che nella fattispecie lei abbia detto "chanto taberu", considerato che lei sta solo cercando di dimostrare apprezzamento per il regalo ricevuto, credo che una locuzione che useremmo normalmente in italiano potrebbe essere "lo mangerò di sicuro", una cosa così.
Non c'entra nulla letteralmente, ma è quel che sta succedendo nel film, NOI in Italia diremmo così.
Io non devo darti spiegazioni, rimane il fatto che, se ben ricordo, l'originale è 大事ん食べるからね e se fosse così c'è ben poco da controbattere. :)Da quel che so io, non c'è niente di anormale o arcaico nel linguaggio usato in quella frase. Semplicemente la frase, in giapponese, è costruita in un modo non traducibile in modo letterale rispetto all'italiano. Ed è in questi casi che si dovrebbe, forse, lasciare perdere una traduzione parola per parola e adattare la frase a come risponderemmo noi in italiano in base a quello che sta succedendo a schermo.
Se pensiamo che nella fattispecie lei abbia detto "chanto taberu", considerato che lei sta solo cercando di dimostrare apprezzamento per il regalo ricevuto, credo che una locuzione che useremmo normalmente in italiano potrebbe essere "lo mangerò di sicuro", una cosa così.
Non c'entra nulla letteralmente, ma è quel che sta succedendo nel film, NOI in Italia diremmo così.
Sì, va beh, è arrivato l'espertone. :D Sono proprio curioso di conoscere i tuoi profondi studi che ti hanno portato a scrivere quello che hai scritto. :yes:
Secondo me intende che li mangerà come faccio io con le cose che mi piacciono: gustandomene uno ogni tanto senza strafogarmi!
Vabbè ma "li mangerò con riguardo" cosa vuol dire?E' un paese in cui i manutentori dei treni fanno l'inchino alla vettura prima di pulirla e dopo aver finito...
Detto da una bambina in età prescolare.Non è che magari in qualche strano mondo fantastico i bambini tendono ad imitare il modo di esprimersi degli adulti, nonne comprese?
Neanche mia nonna, pace all'anima sua.
Ma quello era il Galaxy ExpressNo, è il Giappone, ancora oggi (e ancora per poco).
Sì, va beh, è arrivato l'espertone. :D Sono proprio curioso di conoscere i tuoi profondi studi che ti hanno portato a scrivere quello che hai scritto. :yes:Non mi risulta tu abbia mai nemmeno partecipato alla discussione. Un messaggio aggressivo di questo tipo da dove esce?
Allora quale sarebbe il senso?"Deve essere stato difficile per voi" "Li mangerò con riguardo".
Significa porre una particolare attenzione al gesto che si compirà, farlo in maniera "concentrata", ringraziando nella forma di ogni movimento la persona che lo abbia preparato e il cibo stesso che ci sia finito in bocca, usando gesti lenti e misurati, masticando piano.Sarà desueto, ma di certo non è ne incomprensibile ne tantomeno errato.Nel senso che li mangi ma stai attento che nel mentre non si rovinino. Tipo che non mastichi. O che li avvolgi nel cellophane e poi cerchi di cacarli intonsi come li hai buttati giù. Come i "bachi umani", quelli che ingollano la droga impacchettata per passare i controlli aeroportuali. Sì, insomma. Li mangi con riguardo... Sorry, non vuol dire nulla, e neppure lascia intuire cosa diavolo volesse dire in giapponese. Quindi sì, è sia errato (non si può consumare qualcosa e al contempo averne riguardo) che incomprensibile.
Ma quello era il Galaxy Express:D
Se l'adattamento non viene fatto per farlo capire a chi non può capire il giapponese, come dice The Fool, allora non riesco a vedere una ragione per farlo.Suppongo che lo scopo sia essere comprensibili, tuttavia mi sfugge davvero cosa ci sia di incomprensibile nell'appiccicare ad un gesto, qualsiasi esso sia, una accezione di riguardo, quando nella nostra cultura siamo pieni di rituali ed operazioni che diventano "sacri" a seconda della circostanza e dell'attitudine mentale con cui ci accingiamo a compierli, non alla natura del gesto in sè.
Ritieni che in campo astrofisico specificare un limite oggettivo temporaneo sia una ovvietà? Un domani quel "SOLO" potrebbe diventare "OLTRE"...Ma quello era il Galaxy Express:D
(no Cannarsi no basta. Sto leggendo dei libercoli che escono in edicola, divulgativi, di astrofisica. E la tipa che traduce dice "la luce di un nucleo attivo di una galassia si può vedere SOLO fino ai confini dell'universo".
È un problema dei traduttori.)
Sì ma non puoi rispondermi al posto di The Fool. Che ne sai di quel che pensa lui?Non ti ho risposto al posto di The Fool, ho espresso il mio pensiero a riguardo...
Seeeee bel tentativo ma no. Quel SOLO era da riferirsi ai micro quasar rilevabili solo nella nostra o in galassie vicine.E quindi specificare il SOLO, in un video divulgativo, che errore di traduzione sarebbe?
Quindi la traduzione corretta sarebbe stata "La luce del nucleo attivo di una galassia è visibile", giusto?Inutile specificare altro...
Esatto, ma in amore l"eternità è un ovvio limite invalicabile, in astrofisica i confini non lo sono, quindi specificare che oggi sia così SOLO fino ad un punto non è affatto scontato...Quindi la traduzione corretta sarebbe stata "La luce del nucleo attivo di una galassia è visibile", giusto?Inutile specificare altro...
No. È rilevabile fino ai confini dell'universo, contrariamente a quella dei micro quasar.
Altrimenti sarebbe come dire 'ti amerò solamente per l'eternità, mentre un cane ti ama finché è vivo'.
Significa porre una particolare attenzione al gesto che si compirà, farlo in maniera "concentrata", ringraziando nella forma di ogni movimento la persona che lo abbia preparato e il cibo stesso che ci sia finito in bocca, usando gesti lenti e misurati, masticando piano.E' la tua interpretazione, secondo me centratissima, di una frase che però non è italiano. Perché credo davvero che nessun italiano, dal 1861 a oggi, abbia mai usato l'espressione "mangiare qualcosa con riguardo". Quindi non è italiano. Almeno non ancora. Per cui un traduttore avrebbe dovuto usare una frase che userebbe un italiano venutosi a trovare in quella stessa situazione. Non creare una frase in esperanto. Altrimenti non è non dico un adattamento, ma neanche una traduzione. Poi ora si discute di questa frase perché troppo assurda per non balzare subito in evidenza, ma non c'è uno scambio di battute di quel trailer che sia minimamente accettabile. Ma neanche uno. Roba che se mi arriva in editing una cosa del genere io prendo, rispedisco al traduttore e chiamo l'agenzia dicendo mai più quella persona. Mai più.
E' l'attitudine con cui si compie una azione che modifica l'azione stessa, come una cerimonia funebre, gettare un cadavere in una fossa e piazzarlo in una bara vestito a festa non cambia i fatti, cambia qualcos'altro...
Perché credo davvero che nessun italiano, dal 1861 a oggi, abbia mai usato l'espressione "mangiare qualcosa con riguardo".Forse perchè non l'ha mai effettivamente fatto, in italiano l'unica cosa che concettualmente gli si avvicini è "Fare la comunione", ironicamente anche questo intraducibile nella sua stessa lingua, puoi solo capirlo se lo conosci e lo vivi.
A memoria, qui ho letto - e per quanto mi riguarda, scritto - esclusivamente critiche circostanziate, anche aspre, ma solo all'opera, non alla persona. Che comunque è presente, visto che quando ha potuto ha risposto: vedi per esempio qui (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=4662.msg2081015#msg2081015).Appunto, chiamatelo e chiedete a lui com'è il testo originale. Perché non è detto che legga, e se non vi risponde magari è perché s'è rotto i coglioni di ripetere sempre le stesse cose.
Il testo originale non è in discussione. Le critiche sono sull'adattamento. Per assurdo, il testo originale potrebbe essere completamente diverso - come "mi piace giocare a monopoli" - e noi potremmo esserne totalmente all'oscuro; ma se l'adattamento fosse "esiguo rimembro" capisci che indipendentemente dall'attinenza dell'adattamento al testo originale, l'adattamento farebbe alzare qualche sopracciglio.
Semplicemente la frase, in giapponese, è costruita in un modo non traducibile in modo letterale rispetto all'italiano. Ed è in questi casi che si dovrebbe, forse, lasciare perdere una traduzione parola per parola e adattare la frase a come risponderemmo noi in italiano in base a quello che sta succedendo a schermo.
Semplicemente la frase, in giapponese, è costruita in un modo non traducibile in modo letterale rispetto all'italiano. Ed è in questi casi che si dovrebbe, forse, lasciare perdere una traduzione parola per parola e adattare la frase a come risponderemmo noi in italiano in base a quello che sta succedendo a schermo.
Proprio questo. E aggiungo: non solo adattare ma eventualmente, anche cambiare il testo, sempre rimanendo coerenti con azioni, personaggi, ambientazione e narrazione.
Per cui un traduttore avrebbe dovuto usare una frase che userebbe un italiano venutosi a trovare in quella stessa situazione.
"Li gusterò piano piano". "Li mangerò pensando a voi". "Quando li mangerò, penserò a voi".Così però si perde tutto il significato del rapporto dei giapponesi col mondo inanimato/animato, di cui quel cibo si carica, e diventa, nel nostro modo di esprimerci, una questione di affettata emotività o vuota cortesia.
Mangiare qualcosa con riguardo, per esempio, significa che il pezzo di sushi non lo mordi ad una estremità, ma te lo infili tutto in bocca conservandone l'integrità, sezionarlo sarebbe come ucciderne l'anima conferitagli dalla sapiente, appassionata, amorevole preparazione dello chef.Ti piace pensarlo. Mi sta bene. Ma questa discussione non esiste. La persona è nota, le sue credenziali nulle, le sue idee aberranti, il suo operato amatoriale. Quella frase è orrenda, tutto il trailer è allucinante. Per conto mio difenderlo non è sostenere una posizione linguistica, è fare a pugni con la realtà.
Quel pezzo invece deve essere ancora "vivo" quando ti entra in bocca.
Il che non significa mangiarlo piano, nè mangiarlo pensando allo chef...
Io ho già risposto a tutti, non ho più niente da dire. Chiamate Shito e fatevi spiegare la frase e la cosa del "riguardo". Poi si può benissimo non essere d'accordo con quello che pensa e che dice.Ma te lo ho spiegato. Io sono italiano ascolto una cosa che dovrebbe essere in italiano. Faccio fatica a capire e sento della frasi strane che mi suonano non italiane. Al che penso che il lavoro di adattamento, che dovrebbe servire a farmi comprendere meglio l'opera poteva essere fatto meglio visto che non capisco. In tutto questo non ho bisogno di sapere come sia l'originale giapponese.
Comunque l'adattamento in questione non ti costringe a conoscere il testo giapponese, è la critica dell'adattamento in questione che ti costringe a farlo. Se vuoi criticare una traduzione o un adattamento, come pensi di poter prescindere dalla conoscenza del testo originale? Se tu vuoi criticare quel termine usato dall'adattatore devi conoscere il relativo termine giapponese scelto dall'autore. Non si scappa. Ma non è che per capire la trama dei film Ghibli devi conoscere l'originale giapponese.
Due esempi banali ed estremizzati.
In Giappone quando si esce di casa si saluta dicendo:
"Ittekuru!"
e si risponde
"Itterasshai!"
Se si traducesse in modo letterale il dialogo risulterebbe:
"Vado e torno!"
"Vai e torna!"
Invece, dato che in giapponese non esiste un altro modo di salutare in quella situazione, un buon adattamento sarebbe:
"Io esco, ciao!"
"Ciao!"
La traduzione letterale sarebbe:Scusa ma "Eccomi" e "Bentornato" cosa avrebbero di così esotico invece?
"Eccomi" (anche se il vero significato letterale sarebbe "Proprio adesso":D)
"Bentornato"
Un buon addattamente sarebbe invece un normale:
"Ciao!"
"Ciao!"
Io sono italiano ascolto una cosa che dovrebbe essere in italiano.È italiano. Come sono in italiano i neologismi. Quando tu vai a creare un neologismo, devi seguire le regole della lingua italiana. Queste possono essere frasi che suonano strane in italiano ma hanno regole dell'italiano e sono comprensibili. Sia "mangiare" che "riguardo" sono termini italiani. Non hai bisogno di conoscere il giapponese per capire la scena, perché quello NON è giapponese. Hai bisogno di conoscere il testo giapponese per criticare, che è diverso. Non puoi permetterti di criticare senza sapere manco due segni di katakana o perlomeno farti spiegare cosa dice in giapponese il personaggio nell'opera originale e quali sostantivi usa. Le tue critiche valgono il due di briscola, poi sei libero di scriverle ma nessuno ti prenderà sul serio. E attenzione che i film Ghibli non devono essere comprensibili ai bambini italiani, perché non è quello il target.
Ma veramente a Capcom e ai Community Managers gliene abbiamo dette di tutti i colori, su forum ufficiali e non, e in certi casi hanno chiesto proprio loro suggerimenti sul bilanciamento. Fine OT
Sì e dovreste farlo sempre, non solo quando vi pare. Qui è un altro film e sono altri dialoghi. Se lui non legge il forum lo chiamate e ci parlate. Ecco come si fa.
si discute per confrontarsi, non per battersiÈ uguale. Che ci sia una differenza è una menzogna che raccontate a voi stessi per sentirvi meglio. Se non sei d'accordo spiegaci la differenza.
Quindi ogni volta che uno critica una qualsiasi cosa in un qualsiasi posto dovrebbe premurarsi di contattare la persona oggetto delle sue critiche?State criticando (prendendo per il culo) uno che può rispondere e ha un account, e lo state criticando (prendendo per il culo) senza avere nessuna base solida. Senza sapere una fava di giapponese e del dialogo originale, solo perché "suona male". L'interessato può rispondere quando vuole (anche tra una settimana), mica deve rispondere ora. Se non legge, non può rispondere.
E tra l'altro dove sono gli sviluppatori di SFV su tfp?Con gli sviluppatori la community è in contatto tipo tutti i giorni. Per loro ovviamente è fondamentale creare un prodotto che piaccia al pubblico.
Quindi secondo te qualsiasi adattamento non è commentabile senza sapere la lingua d'origine?
Se quindi dicessi che è un buon adattamento allo stesso modo starei parlando senza basi, per dare aria alla bocca. Dovrei guardarmi i film Ghibli e sospendere il giudizio e accettare qualsiasi cosa mi venga proposta.
Quella è un'aggravante, ma anche conoscesse il giapponese a menadito, il suo lavoro sarebbe comunque discutibile perché il suo errore sta nell'ostinatamente andare a riprodurre sfumature lessicali che nella nostra lingua semplicemente non esistono, mettendo in secondo piano il significato base delle espressioni che traduce.Si, però tra il "non esistono" e il "non le usa nessuno al pari del congiuntivo, dell'educazione, della buona volontà", di sfumature ce ne sono molte.
Comunque "fool" si può adattare in modi diversi, e "sciocco" è tipo il termine meno usato.
Ci son due livelli, quello di aderenza al testo originale, su cui non posso dire nulla senza sapere la lingua, e quello della resa in italiano su cui invece sono più che qualificato ad esprimermi.Bè, si è detto che un intero ventaglio di espressioni, ricche di sfumature come "Vado e torno", "Eccomi", "Bentornato" si potrebbe tradurle tutte con "Ciao", perchè oggi il ritorno alla cultura dei cibi freschi ha visto dall'altra parte il lento declinare della lingua verso le espressioni precotte, quindi se non sono gusti personali come chiamarli, tagli alla lingua?
Il fatto che le rese in italiano vadano tutte bene perché non c'è oggettività, ma solo il gusto personale sinceramente non la capisco.
Uno può scegliere di andare per la traduzione letterale, non volendo far perdere la sfumatura linguistica originale di quei saluti usati solo in quel preciso contesto. Il problema secondo me però è che la sfumatura si perde lo stesso, perchè o conosci l'espressione originale o non la noti e in più il risultato finale in italiano è inutilmente sforzato e appesantito.
si discute per confrontarsi, non per battersiÈ uguale. Che ci sia una differenza è una menzogna che raccontate a voi stessi per sentirvi meglio. Se non sei d'accordo spiegaci la differenza.
Eh ma dimostra che non avete capito proprio il punto del discorso. Perché non si tratta di espressioni desueto, ma proprio di cooccorrenze assenti nei corpora della lingua italiana.In italiano accogliere qualcuno con un "bentornato", quand'anche fosse di ritorno dalla spesa, sarebbe una cooccorrenza assente nei corpora della lingua italiana? O tornare a casa e dire "Eccomi"?
No non sarebbe inutile, è che non c'è nessuna differenza sostanziale: http://www.treccani.it/vocabolario/confrontare/
In competizioni atletiche o sportive, confrontarsi, entrare in gara per misurarsi con l’avversario e conquistare la vittoria: i due pugili si confronteranno sabato sera al Palazzo dello Sport.
Comunque "fool" si può adattare in modi diversi, e "sciocco" è tipo il termine meno usato. Avete mai detto a un vostro amico "non fare lo sciocco"?. Oppure "non essere stolto"? No, ma va benissimo lo stesso. Va bene per tanti motivi: perché è fantasy, perché è Gandalf, perché è scritto e tradotto negli anni '50 ecc. Vedi che per un testo inglese vi buttate subito sull'originale? Con un anime vi limitate a dire "suona strano" senza sapere niente di giapponese. C'è una differenza sostanziale.Invece qui gli devo dare ragione. "Fool" non lo tradurrei con "sciocco", ma con "idiota".
È una cooccorrenze rara quella di mangiare, con e riguardo.Eh ma dimostra che non avete capito proprio il punto del discorso. Perché non si tratta di espressioni desueto, ma proprio di cooccorrenze assenti nei corpora della lingua italiana.In italiano accogliere qualcuno con un "bentornato", quand'anche fosse di ritorno dalla spesa, sarebbe una cooccorrenza assente nei corpora della lingua italiana? O tornare a casa e dire "Eccomi"?
Di colpo sono diventato un meme:"Sono giapponese"... :scared:
...di cooccorrenze assenti nei corpora della lingua italiana.
...di cooccorrenze assenti nei corpora della lingua italiana.
FATE BRILLARE QUESTO TOPIC. ORA!
Cerchiamo di limitare gli attacchi personali per favore.
Se c'è una cosa che mi piace di Miyazaki, è che i mondi di cui parla sono lontani anni luce dal nostro anche in questi piccoli dettagli, che al contrario di renderli incomprensibili, non fanno altro che rendere inconcepibile come ci si sia potuti allontanare da essi...
Tornando a bentornato mi sembra che Yoshi ti abbia spiegato che quello è il modo di salutare bentornato è una traduzione letterale che però in italiano ha una sfumatura leggermente diversa.No, Yoshi mi ha spiegato che "io non credo di averlo mai usato con un familiare, mi sembrerebbe desueto", quindi again, non è un problema di italiano, ma di "a me mi suona strano", e quindi again, una questione del tutto soggettiva o di consuetudine che con la correttezza della lingua non ha nulla a che vedere.
Infatti non ho mai detto che fosse scorretto, ho detto che la parola okaeri in giapponese ha sfumature differenti rispetto all'italiano bentornato e che se si usa sempre la traduzione letterale, inevitabilmente, ci saranno dei casi in cui il testo in italiano ne uscirà inutilmente appesantito.Ed è per questo che, appunto, la scelta del vocabolo non si può basare sul nostro personale modo di salutare quando rientriamo a casa...
non siamo in una competizione sportiva ma in una discussioneAppunto, e tra "battersi" in una discussione e "confrontarsi" in una discussione non c'è nessuna differenza. Si può usare "confrontarsi" per lo sport e "battersi" per le discussioni. Sono intercambiabili. Poi che "accordo" vuoi trovare, su un forum? Mica stiamo in Parlamento a fare leggi. Quindi si discute per battersi/confrontarsi e basta, il resto è ipocrisia.
Tradurre non è una scienza esatta e perfetta, altrimenti non esisterebbero le traduzioni d'autore o le nuove traduzioni riviste (in genere perché il pubblico cambia e cambia anche l'italiano usato).
Ci possono essere più versioni. Nel fare la traduzione sceglierai quella che ritieni migliore in base a chi è destinata.Voglio sperare che nessun autore crei mai nulla in base all'ipotetico pubblico di destinazione, verrebbe meno la funzione stessa dell'arte come veicolo di cultura ed educazione.
Siccome un film è destinato ad una platea generalista userai quello più diffuso.
Scusatemi, ho lo strano ma persistente dubbio che né Xibal né Fool abbiano visto per intero uno dei nuovi adattamenti dei titoli Ghibli.Ho visto poco fa qualche trailer di Nausicaa, ce ne sono diversi e non li avevo ancora visti. Comunque a parte 'sta stronzata del "riguardo", i doppiatori IMHO sono talmente bravi che fanno passare in secondo piano eventuali termini e frasi... "particolari", diciamo. Davvero, spendere tutte 'ste pagine per una scena di 2 secondi sui biscotti o quello che cazzo è è ridicolo. Fatevi meno seghe mentali e state tranquilli che nessuno guardando Nausicaa sputerà per terra.
Voglio sperare che nessun autore crei mai nulla in base all'ipotetico pubblico di destinazione, verrebbe meno la funzione stessa dell'arte come veicolo di cultura ed educazione.Se si tratta di un adattamento dovrebbe mantenere il target dell'opera originale. Se l'opera era comprensibile a tutti, quello dovrebbe essere il target dell'adattamento.
Ma, come già detto, sono uno che fa a pugni con la realtà...
"Mi chiedo se non c'è nessuno" come qualcosa di strambo perchè mai udito, quando italiano non c'è nulla di più diffuso del: "C'è nessuno in casa?"
Ho visto poco fa qualche trailer di Nausicaa, ce ne sono diversi e non li avevo ancora visti.
Se ho visto film interi di Cannarsi non lo so e manco mi ricordo
Davvero, spendere tutte 'ste pagine per una scena di 2 secondi sui biscotti o quello che cazzo è è ridicolo.
Il contraddittorio c'è già stato e l'autore non s'è spostato di una virgolaBe' ma è normale (vedi sopra a proposito del termine "accordo"). Il punto è che qui è un altro film e sono altre scelte e altri kanji da spiegare. Un conto è criticare una roba che si conosce perfettamente (tipo l'italiano in un film italiano) e un conto è criticare una traduzione/adattamento dal giapponese. Io ancora non ho capito quali cazzo di kanji ha usato la tipa in quella scena, né come si possono tradurre. Vi rendete conto che sono 10 pagine che state parlando del nulla?
Un po' come spendere tutte 'ste pagine a difesa avendo visto solo un trailer, insomma.A difesa di che scusa? Io vi sto dicendo di informarvi su quali termini vengono usati in giapponese e come si possono rendere in italiano, non ho mica difeso quella scelta. Se non so manco che kanji ci sono...
Ma poi veramente mi chiedo cosa si sarebbe perso adattando la frase con la locuzione indubitabilmente italiana che è: "chissà se ci abita qualcuno?".
Della clip #4 posso dire che Mar Marcio è sicuramente cacofonico (mar- mar-) :lol:
Ma se si chiama così perché cambiarlo? Anche qui, bisogna conoscere i kanji.
Così, giusto per chi se lo chiedesse, in originale è:
"ありがとう. 大事に 食べるからね."
"Arigatou. Daijini taberukarane."
L'adattamento inglese dice "Penserò a voi mangiandoli."
"c'è mai stata volta che io vi abbia mentito?".
Il problema non è la doppia negazione, chi si lamenta del "Chissà se ci abita nessuno" si lamenta del fatto che ci si dovrebbe chiedere se ci abiti qualcuno, non nessuno, perchè nessuno è di per sè una affermazione di assenza, il che è la stessa identica cosa quando si chieda "C'è nessuno in casa?", perchè si dovrebbe dire "C'è qualcuno in casa?".
Il tuo esempio ("C'è nessuno in casa?") non è appropriato poiché è una domanda diretta e non c'è la doppia negazione.
"c'è mai stata volta che io vi abbia mentito?".E' in italiano assolutamente corretto, per il resto mi chiedo come facciate a leggere qualsiasi cosa uscita prima per del XXX se l'idea di italiano corretto o leggibile sarebbe una prosa priva di qualsivoglia idea alla base oltre la mera, lessicalmente chirurgica descrizione di un fatto.
Grazie per la segnalazione. Anche questa frase è interessante. E' assolutamente orrenda, sembra scritta da uno straniero che cerca di scrivere in italiano.
Non so se The Fool stia vincendo la discussione, ma la sua pervicacia nel non capire la differenza tra traduzione e adattamento è encomiabile.Ma di che parli?
Senza articolo, la "volta" è quella di una chiesa.Cioè non ho capito, la volta della chiesa si scrive senza articolo?
Senza articolo, la "volta" è quella di una chiesa.Cioè non ho capito, la volta della chiesa si scrive senza articolo?
@Xibal: onestamente stento a vedere "l'idea alla base" degli adattamenti di Cannarsi. A meno che non si parli di quella presunta oggettività di cui ha parlato anche su questi lidi. Per gli stessi motivi elencati da molti altri utenti, trovo quell' "ideologia" piuttosto delirante (e anche preoccupante, nel senso che spero che non prenda mai piede in ambito accademico).Perdonami, secondo te l'ambito accademico è lo stesso di quello artistico?
L'espressione dell'avatar di The Fool calza a fagiolo in questo momento (mi riferisco ai dubbi su "volta")Occristo, lo cambio subito :lol:
Ed ho la personale speranza che di adattatori tipo Cannarsi ce ne saranno pochi o nessuno in futuro.Meglio quelli che vanno di moda adesso e che sostituiscono partite di hockey con partite di calcio, così il pubblico generalista può capire bene quello che accade sullo schermo.
Hai raggiunto il livello Scorreggione dello straw man.
Non è che se uno critica un tipo di adattamento vuol dire che stia lodando l'eccesso opposto.
Che sia degli autori non significa niente
Ah, allora rivuoi il comunismo eh?
Il problema non è la doppia negazione, chi si lamenta del "Chissà se ci abita nessuno" si lamenta del fatto che ci si dovrebbe chiedere se ci abiti qualcuno, non nessuno, perchè nessuno è di per sè una affermazione di assenza, il che è la stessa identica cosa quando si chieda "C'è nessuno in casa?", perchè si dovrebbe dire "C'è qualcuno in casa?".
Il tuo esempio ("C'è nessuno in casa?") non è appropriato poiché è una domanda diretta e non c'è la doppia negazione.
Solo che "C'è nessuno in casa?" ormai è entrata nella consuetudine, e quindi nessuno si lamenta di niente (è un pò la politica italiana per qualsiasi cosa, se è una consuetudine è una attenuante, non un'aggravante), mentre l'altra no...
Shito, mi dispiace comunicarti che il Mar Marcio è stato citato solo da un sostenitore del tuo operato (e non dai detrattori), e che Xibal, cui hai risposto qui sopra, tentava solo di giustificare il tuo adattamento.Ahahah, davvero. 800 persone contro 3, e Shito ha attaccato senza saperlo uno dei pochi dalla sua parte. :D
@Shito:
Sì, ho visto il film al cinema.
E' una domanda indiretta che fa a se stessa. Quale sfumatura si sarebbe persa se avesse detto " Chissà se ci abita qualcuno?"? Oppure "Chissà se è abitata da qualcuno?". Entrambe le frasi in italiano si usano nella circostanza rappresentata in scena.
Shito, mi dispiace comunicarti che il Mar Marcio è stato citato solo da un sostenitore del tuo operato (e non dai detrattori), e che Xibal, cui hai risposto qui sopra, tentava solo di giustificare il tuo adattamento.Ahahah, davvero. 800 persone contro 3, e Shito ha attaccato senza saperlo uno dei pochi dalla sua parte. :D
Se c'è una cosa che mi piace di Miyazaki, è che i mondi di cui parla sono lontani anni luce dal nostro anche in questi piccoli dettagli, che al contrario di renderli incomprensibili, non fanno altro che rendere inconcepibile come ci si sia potuti allontanare da essi...
Questo è un altro punto importante.
Non stiamo parlando dei Minions.
Oltretutto non mi è chiara una cosa: l'adattamento di Cannarsi, che da quanto è stato detto si fa aiutare da altri che sanno la lingua giapponese, è quindi una scelta da parte di chi detiene i diritti dell'opera?
Perché se così fosse ci sarebbe poco da obbiettare. Se è il volere dell'autore non ci possiamo fare proprio niente, perché è la sua visione e tale deve rimanere.
Se non ci piace ci sono i vecchi adattamenti ancora disponibili online, vi guardate quelli e pace all'anima vostra.
Per fare un esempio: Takehiko Inoue fa rispettare determinati standard per le sue opere all'estero. Ci devono essere le pagine a colori, deve avere un certo tipo di carta e la sovraccoperta altrimenti i suoi manga qua non li puoi vendere. Era successo per la perfect edition di slam dunk se non erro.
Probabilmente i film ghibli devono avere un certo standard nella traduzione che non può essere semplicemente adattata, ma deve mantenere il significato originale e questo lo puoi fare solo se traduci letteralmente (scelta che in parte non condivido).
Qualcuno può far luce su questo mistero?
Ci possono essere più versioni. Nel fare la traduzione sceglierai quella che ritieni migliore in base a chi è destinata.
Voglio sperare che nessun autore crei mai nulla in base all'ipotetico pubblico di destinazione, verrebbe meno la funzione stessa dell'arte come veicolo di cultura ed educazione.Se si tratta di un adattamento dovrebbe mantenere il target dell'opera originale. Se l'opera era comprensibile a tutti, quello dovrebbe essere il target dell'adattamento.
Ma, come già detto, sono uno che fa a pugni con la realtà...
Ma poi veramente mi chiedo cosa si sarebbe perso adattando la frase con la locuzione indubitabilmente italiana che è: "chissà se ci abita qualcuno?". Secondo me nello sforzo di non prendersi la responsabilità di modificare l'opera originale si fanno più danni che altro. E' la negazione che l'adattamento sia esso stesso un'opera a sé stante che c'è il dramma, secondo me, perché NON PUO' non esserlo.
(E qui ritorniamo in un loop da cui non si esce).Ma poi veramente mi chiedo cosa si sarebbe perso adattando la frase con la locuzione indubitabilmente italiana che è: "chissà se ci abita qualcuno?".
Ma infatti! Io credo che a parlare della frase sui "frutti da mangiare con riguardo" si sia perso di vista il vero problema. La frase dei frutti suona orrenda (imho), ma è almeno ha l'attenuante che quel concetto (quello del riguardo) è indubbiamente difficile da rendere in italiano.
Ma se parliamo dell'esempio indicato da me (chissà se non ci abita nessuno), la domanda sorge spontanea:
quale tipo di sfumatura si perde adattando nel più normale "chissà se ci abita qualcuno?" (oppure "chissà se è disabitata?"). La risposta a me pare evidente, ovvero che non si perde nessuna sfumatura.
Ed ancora, sempre in Marnie, la frase "Ancora non l'hanno riparata la buca che stava là". Per me è semplicemente orrenda. Anche ammesso che la frase sia in italiano corretto, che sfumatura si sarebbe persa se la frase fosse stata adattata come: "Quella buca là non è stata ancora riparata" (e se ne possono pensare molti altri di adattamenti, tutti meno assurdi di quelli di Cannarsi).
Fool, io sto ancora aspettando una spiegazione da parte tua sul perché per giudicare l'accettabilità di una frase nella mia lingua debba sapere il giapponese.
Così, giusto per chi se lo chiedesse, in originale è:
"ありがとう. 大事に 食べるからね."
"Arigatou. Daijini taberukarane."
L'adattamento inglese dice "Penserò a voi mangiandoli."
"c'è mai stata volta che io vi abbia mentito?".
Grazie per la segnalazione. Anche questa frase è interessante. E' assolutamente orrenda, sembra scritta da uno straniero che cerca di scrivere in italiano.
Indipendentemente dallo "stile" (semplicemente deprimente), credo che ci sia un errore: "volta" usato come indicazione di un tempo necessita dell'articolo, ovvero "una volta". Senza articolo, la "volta" è quella di una chiesa. In pratica credo che la frase corretta sarebbe "C'è mai stata una volta in cui vi abbia mentito?". Mi documenterò.
Ma, again, un adattamento molto migliore sarebbe stato semplicemente: "Vi ho mai mentito (una volta)?"
A favore di mar marcio, posso dire che nella nuova edizione italiana del manga (panini), è stato tradotto come mar marcio... è proprio quello il significato (non so se si siano ispirati alla traduzione dell'anime ma non credo).
No, no, non ho attaccato nessuno.Ma no, figurati. Hai solo messo in dubbio il suo "livello di comprensione audiovisiva". Come dirgli che o è cieco o è sordo o è stupido. Ma ti sei anche riservato l'eventualità in cui parlasse a vuoto. Sì, insomma, "una situazione di perdita/perdita", splendida traduzione anche questa, bravo. Il tutto diretto all'unica persona che -anche in quel post- ti ha sin qui difeso con argomenti di una qualche ragionevolezza. Qualcuno a questo punto potrebbe interrogarsi sul tuo livello di comprensione audiovisiva. Qualcuno che non abbia mai ascoltato un tuo adattamento, loro lo sanno già.
Di cosa stiamo parlando?No, parliamo del fatto che trasformi in merda tutto quello che tocchi. Dopodiché arrivi, posti roba che non c'entra un cazzo con la discussione in corso, capisci Roma per Toma, attacchi gente a muzzo, sfoderi la coda di paglia se te lo si fa notare e parti con la solita supercazzola per cui siamo noi narcisi innamorati della nostra immagine e non tu un analfabeta a scrivere roba come "Chissà se non ci abita nessuno" invece di "Chissà se è proprio disabitata".
Ah, sì: della sempre illegittima pretesa del pubblico di sapere a priori cosa un'opera che ancora non conosce dovrebbe essere, ovviamente basando e calcando questo giudizio sui suoi personalissimi gusti.
No, no, non ho attaccato nessuno.Ma no, figurati. Hai solo messo in dubbio il suo "livello di comprensione audiovisiva".
Ma hai visto la scena? A leggerti si direbbe di no, perché:Non ho visto la scena perchè non ho visto il film, mi sono limitato ad intervenire su un commento a quella scena, che considerava l'espressione "Mi chiedo se non ci sia nessuno" come errata grammaticamente e inascoltabile sonoramente, facendo io invece notare come in italiano l'espressione comunemente accettata e più utilizzata in molti casi sia proprio "C'è nessuno in casa?", che si dovrebbe considerare altrettanto errata, per gli stessi presupposti logici, e cacofonica, ma la cosa non accade perchè, essendo diventata una consuetudine usarla, "suona bene", sottolineando così proprio l'arbitrarietà con cui certe critiche vengano mosse utilizzando come vessilli la correttezza semantica e la consuetudine assieme, senza accorgersi come spesso le due cose si contraddicano a vicenda.
1) E' una domanda che Anna rivolge a sé stessa, è un pensiero vocalizzato.
2) Anna si trova dinanzi a una casa che sembra *palesemente abbandonata*, capisci? Non sta facendo toc-toc. Sta contemplando lo stato di pressoché diroccamento di una villa e si sta chiedendo tra sé e sé una cosa come "chissà se è disabitata" (anticipo: no, non usa il termine 'disabitato' in giapponese, che esiste, si sarebbe potuto usare, ma NON è stato usato).
Quindi domanda, ma davvero: avevi visto la scena? Perché se non l'avevi vista, stavi parlando a vuoto. Se l'avevi vista, peggio, mi domando quale sia il tuo livello di comprensione audiovisiva. E' una situazione di perdita/perdita, insomma.
Citazione dell'anno.Hai raggiunto il livello Scorreggione dello straw man.
Non è che se uno critica un tipo di adattamento vuol dire che stia lodando l'eccesso opposto.
Ah, allora rivuoi il comunismo eh?
Non ho visto la scena perchè non ho visto il film
Per il resto se avrai tempo e voglia di fare un pò di retroreading potresti accorgerti di come il nostro pensiero sia piuttosto allineato, anche su dettagli di interpretazione dei mondi narrati da Miyazaki, che in questi lidi molto spesso sono stati resi orfani della loro importanza nella resa semantica e lessicale di una lingua che di quei mondi rappresenti l'espressione non solo vocalizzata o scritta...
Mi riferivo all'altro post, infatti. Se ben ricordo, sono due post diversi.Ricordi male. Raiden ha fatto notare che hai attaccato chi ti ha difeso. Tu gli hai risposto che non hai attaccato nessuno. Certo, come no. E adesso, altro salto mortale per dire che il tuo "non ho attaccato nessuno" era riferito solo a uno dei tuoi post, perché sì, forse in un altro qualcuno lo avevi attaccato davvero. La prossima mossa qual è, editare i post?
Dai ragazzi riusciamo a tenere questa discussione potenzialmente interessante su toni normali e sul focus della discussione stessa?
Torniamo a insultare devil piuttosto! ;D :-*
Dott. Cannarsi io apprezzo molto il suo lavoro. :yes:
I miei sentiti complimenti. :yes:
@ Shito:
Dr. Cannarsi, Lei ha ragione. L'alternative da me proposta ("chissà se non ci abita qualcuno") non rende la sfumatura che mi Lei ha fatto presente. In pratica ad Anna è stato detto che la casa è disabitata, ma lei questiona la cosa, la mette in dubbio. E' questo il concetto, giusto? Cioè si chiede se effettivamente non ci abiti nessuno.
Ora la domanda importante è questa: la frase usata da Lei nel suo adattamento (Chissà se non ci abita nessuno) riesce a veicolare questa sfumatura? E ancora: è italiano corretto?
Non devi (necessariamente) sapere il giapponese, ma devi (ASSOLUTAMENTE) sapere quale sia, nell'opera originale, la frase incriminata. Senza sapere quale sia l'esatta frase non puoi dire se l'equivalente versione italiana sia errata o meno.
Metti che nell'originale la frase risulti effettivamente strana ed espressa in modo desueto pure per il pubblico originale: avresti fatto una critica errata, basata su niente alro che la tua abitudine personale e non sull'effettiva realtà.
Andiamo stasera per Nausicaa :)
Diana canticchia sempre la musica, il coro di bambini
Andiamo stasera per Nausicaa :)
Diana canticchia sempre la musica, il coro di bambini
Ma parliamo del disegno, dei colori, della trama.
I suoi adattamenti sono autoprodotti? :|
Però 'sta pretesa, molto autocelebrativa, di fare l'adattatore in questo modo qua, non so. Ridimensionati o ritrovati, che pirla non sei, anzi.
Però 'sta pretesa, molto autocelebrativa, di fare l'adattatore in questo modo qua, non so. Ridimensionati o ritrovati, che pirla non sei, anzi.
Perché non fare una traduzione decente e aggiungere il secondo audio con i commenti degli esegeti?Perchè tecnicamente la traduzione priva di commento è proprio quella di Shito, che parte dalla conoscenza della cultura originale, l'esegeta interviene invece quando il testo debba essere adattato al pubblico che lo riceve senza curarsi delle differenze.
Oppure fai come The Fool e non li guardi affatto.Che non cambia niente visto che stiamo parlando di altro. E poi io di film Ghibli ne ho visti parecchi, di Sen to Chihiro per esempio ci sono due versioni.
"il film è bello ma come parlano di cazzo. Fa ridere".Pensa quanto si è sbagliato chi ha dato importanza al grammelot invece di commentare allo stesso modo...
Parte dalla cultura originale trascurando amabilmente la propria.Strano, ci sono italiani che compiono un atto di profonda attenzione alla propria cultura proprio recuperando ciò che si considererebbe "desueto" o "inascoltabile", per mettere assieme due righe che possano chiamarsi "romanzo" e che raccontino un popolo, la sua storia e cultura senza che il tutto appaia come il resoconto di un giornalista.
Ma l'adattamento di Cannarsi è brutto.
E' probabile che a te non piacciano neppure questi film, dunque, ma che per una tua connotazione superegotica "vorresti che ti piacessero". E' un autoinganno in ogni caso.Verissimo.
Rispondo a Shito. Non a Fool.E' probabile che a te non piacciano neppure questi film, dunque, ma che per una tua connotazione superegotica "vorresti che ti piacessero". E' un autoinganno in ogni caso.Verissimo.
Il problema è che tu non riesci ad accettare che la tua idea di correttezza possa non essere corretta al cento per cento.
La presunzione è anche in questo: 'se non ti piace il mio adattamento allora non ti piace il film, perché il mio è corretto'.
Non mi piace la tua adattazione, è brutta. Certo, è brutta per me. A me basta.
Il mio assunto presuntivo principiava con "è probabile che". Non l'avevi notato, oppure pensi di essere un retore molto scaltro? :-)Visto il consiglio successivo di liberarsene e i continui riferimenti alla "correttezza obiettiva" del tuo operato, ho ritenuto il tuo appello alla probabilità un semplice pleonasmo.
Il mio assunto presuntivo principiava con "è probabile che". Non l'avevi notato, oppure pensi di essere un retore molto scaltro? :-)Visto il consiglio successivo di liberarsene e i continui riferimenti alla "correttezza obiettiva" del tuo operato, ho ritenuto il tuo appello alla probabilità un semplice pleonasmo.
No, non ci siamo capiti, non è che "ho creduto". Credo ancora che fosse un semplice pleonasmo sulla semplice base dell'inamovibilità delle tue argomentazioni.
L'hai creduto un semplice pleonasmo perché -evidentemente- sei in malafede. :(
Il 'probabilmente' era invece doveroso e sincero, perché stavo elaborando un ponte deduttivo presuntivo su una persona che non conosco realmente.
Io al mattino glie ne do di regola, voi no?
Il mio assunto presuntivo principiava con "è probabile che". Non l'avevi notato, oppure pensi di essere un retore molto scaltro? :-)Visto il consiglio successivo di liberarsene e i continui riferimenti alla "correttezza obiettiva" del tuo operato, ho ritenuto il tuo appello alla probabilità un semplice pleonasmo.
Credo ammetterai che un altro adattatore, pur volendo serbare l'identità del testo, avrebbe potuto adattarlo diversamente.
Credo anche tu non abbia nulla in contrario nell'accettare l'evenienza che io possa gradire maggiormente l'operato di un altro adattatore.
Quindi sarebbe a mio avviso estremamente presuntuoso dire a priori che un altro adattatore avrebbe fatto le tue stesse identiche scelte, OPPURE avrebbe tradito l'opera originale.
Ovvero, per l'appunto, che se non ti piace il mio adattamento allora "probabilmente" non ti piacciono le opere di Miyazaki.
Wis, solo ieri questo signore ha sfoderato tre menzogne e tre strafalcioni grandi come case. Senza vergogna. E si permette ancora di parlare di correttezza e oggettività. Di "ligia verità" e "base di tutto". E si permette di dire a te che sei in malafede. E davanti all'orrore che ha creato, si nasconde nel ritornello per cui bello e brutto sono solo gusti. Non è neanche più presunzione, è il delirio di onnipotenza di un illetterato mitomane che deve continuamente alimentare la bugia di cui vive. Tu immagina lo shock se mai si rendesse conto di aver sfigurato per un intero paese la sua passione di una vita. E' un caso psichiatrico, non linguistico. Lascialo perdere.
filosofia - soprattuttoQuesto spiega in parte alcune questioni.
No, non ti permetto di trascinare l'idea di 'correttezza' nel fango del 'giudizio di valore', mettendo tutto sullo stesso piano. E' una scemenza e spero tu lo sappia.
Mi piace o non mi piace sono gusti.
Chihiro diceva 'no' e in italiano invece dice va 'sì' (è un esempio reale, il più schietto che trovo) non sono gusti. Sono fatti.
La differenza è questa e sì, anche questa è fattuale, obiettiva, oggettiva.
Non devi (necessariamente) sapere il giapponese, ma devi (ASSOLUTAMENTE) sapere quale sia, nell'opera
originale, la frase incriminata. Senza sapere quale sia l'esatta frase non puoi dire se l'equivalente
versione italiana sia errata o meno.
Metti che nell'originale la frase risulti effettivamente strana ed espressa in modo desueto pure per il
pubblico originale: avresti fatto una critica errata, basata su niente alro che la tua abitudine personale
e non sull'effettiva realtà.
Addirittura in stampatello: così è più dogmatico.
In pratica no, *non* devi sapere quale sia la frase nell'opera originale. Non lo devi sapere perché a meno
di non far dire al personaggio una assurdità o qualcosa di incomprensibile, l'importante è comunicare il
concetto. Potresti anche ignorare del tutto la frase, magari perché il figlio di chi ti ha stampato i
dialoghi ha pensato di spalmare la marmellata proprio su quella riga, ma il contesto generale e la scena in
particolare ti darebbero gli estremi per ricavarla - la frase, non la marmellata.
La ricaveresti 'giusta'?
In un ipotetico confronto con l'originale, no. Ma se il risultato fosse coerente con le azioni messe in scena, coerente con lo sviluppo della narrazione e comprensibile, avrebbe senso porsi la domanda: quanto è giusto il mio adattamento?
Diamo più valore all'adattamento di per sé o all'adattamento come veicolo per ampliare il target di
un'opera?
In Italia non avremo mai più un adattamento bello.
In altre parole, non è tanto la comprensibilità in uscita il vero obiettivo del filosofo quanto l’esigenza di attrarre l’uditorio verso le categorie (nuove, specifiche o particolari) contenute nel messaggio stesso. Si parte della presunzione di autorialità, quella che, in effetti, porta il pensatore a scomodare nuove forme di pensiero ulteriore, di cui il ricevente deve ricostruire contesto, ambito, sviluppo ed esito di particolari scelte lessicali che sono alla base del pensiero. Nel momento in cui questo avviene, non ha più senso domandarsi se quel determinato concetto avrebbe necessitato di altre e migliori parole, quelle esistenti rappresentano l’unica e forse migliore concretizzazione di quell’idea. Se una specifica intuizione (per non parlare di “oggetto tipico di pensiero”) non esiste nella lingua di arrivo della traduzione, preoccuparsi di adattarla è inutile. Anzi, più che inutile, dannoso. Soprattutto per il destinatario, visto che è a lui precluso il guadagno di studio e consapevolezza dato dall’approfondimento.E la teoria è questa, la pratica però, nello specifico del caso in questione, è ad anni luce di distanza da quanto hai descritto, perchè qui non si parla di neologismi o di sintesi acrobatiche racchiuse in una sola parola, si parla di concetti espressi in italiano corretto, ma che "suonano strani" perchè è il concetto alla base a risultare alieno.
Shito non è un utente. È un venditore. Nessuno critica Shito come persona, anche se uno si può fare un giudizio.
Qui stiamo giudicando il prodotto.
Complimentoni per gli insulti a tutti. Davvero una dimostrazione di civiltà verso una persona che sta rispondendo con serafica educazione e conoscenza della materia alle vostre vomitevoli parole.Dai che oggi era meno serafico del solito. Questo è un piccolo passo per lui e un passo tra zero e nulla per noi.
Il prodotto è l'adattamento, in questo caso. Il Shito-mondo.Shito non è un utente. È un venditore. Nessuno critica Shito come persona, anche se uno si può fare un giudizio.
Qui stiamo giudicando il prodotto.
Non puoi giudicare un film studio ghibli come se fosse un prodotto, qualcosa che deve andare incontro ai pareri del pubblico, perché credo che Miyazaki trascenda tutto ciò: quando crea qualcosa lo fa a prescindere da quello che pensa il pubblico e lo fa in base a proprie determinate scelte.
Se uno vuole guardarsi qualcosa da mass market può andare a vedersi Minions o Big Hero 6.
Infatti io non faccio dire ai personaggi quello che piace a me, non glielo faccio dire neppure come piacerebbe a me che lo dicessero. Gli faccio dire quello che dicono nel modo più prossimo possibile a come lo dicevano in originale. Così che tuttpi possano legittimamente valutare l'opera in questione nella sua quanto più inalterata realtà.
E' proprio così semplice.
Il punto è che nella traduzione, dalla "massima oggettività" (tipo: sì =/= no) alla scelta di un sinonimo, quasi tutto è quantomeno 'oggettivabile'.
Ovvero, tu hai un termine, il dizionario ti offre tre, quattro possibilità. Come scegli? A tuo gusto? NO! Vai su un monolingua, su due monolingua, capisci più approfonditamente il termine, l'etimo, gli usi, la diffirenza di sfumatura con tutti i suoi sinonimi in giapponese. Poi vai su un dizionario della tua lingua, cerchi tutti i termini di quell'area semantica e cerchi quello OGGETTIVAMENTE PIU' PRECISO sull'originale.
Ripeti per tutte la parole, tutte le frasi, tutte le battuto del copione originale. :-)
Credo che queste ultime pagine siano le peggiori della storia del forum.
Non ricordo di aver mai letto così tante cose brutte in vita mia.
Dovreste scopare di più.
Credo che queste ultime pagine siano le peggiori della storia del forum.Vieni dellà che ci sono i top scopatori d'Italia :cool:
Non ricordo di aver mai letto così tante cose brutte in vita mia.
Dovreste scopare di più.
Xibal, ti invito serenamente a non soffermarti sul caso specifico (in questo caso il "riguardo") e a visionare un qualunque film di quelli in oggetto.Credo che mi manchino solo Marnie e Si alza il vento all'appello...
Ci spiegheresti per favore il contorto percorso mentale che ti abbia portato ad affermare una assurdità del genere, e magari anche quali sarebbero i detrattori di chi?
Quelli che sostengono le tue acrobazie linguistiche, in questo forum, sono solo detrattori di altri utenti, secondo la regola 'il nemico del mio nemico è mio amico'.
Invece no, non continuate la guerra di trincea e attenetevi all'argomento del topic senza sfociare ulteriormente nel personale per favore.Scusami Yoshi, abbiamo assistito ad una spalata di merda unidirezionale (e mi riferisco unicamente ai post personali), uno alza la mano per parare qualche bordata e si sente dire pure che lo fa perchè odia chi la spala, e se alza l'altra per chiedere spiegazioni invece di brandire altre pale, gli si chiede di continuare a ingoiare?
Xibal, non ci metterei la mano sul fuoco, ma sono piuttosto sicuro che Tremex si riferisse a The Fool e al suo consueto "Io" e "voi". Non a te che hai portato avanti la discussione in modo civile.Resta un tipo di accusa che andrebbe motivata una volta lanciata, visto che a conti fatti sarebbe stato molto, ma molto più facile per Shito o per i suoi presunti difensori accusare i critici di avere interessi altri dalla mera difesa della lingua o dei propri "interessi di spettatori"...
In pratica no, *non* devi sapere quale sia la frase nell'opera originale. Non lo devi sapere perché [...]
Non concordo assolutamente.
O, meglio, quello che dici è vero se si stà parlando di un opera di divulgazione, [...].
Ma un'opera cinematografica non si esprime solo colle immagini O solo col testo. [...] conta il COME viene detto. [...]
E se non conosci non solo "cosa" il personaggio ha detto, ma anche il "come" è stato detto, non è possibile muovere nessuna critica, nessun appunto. Proprio perchè c'è la possibilità che nell'originale si utilizzi proprio quel registro, per quanto strano possa sembrarci.
Diamo più valore all'adattamento di per sé o all'adattamento come veicolo per ampliare il target di
un'opera?
Il target di un'opera è deciso dall'autore originale dell'opera.
Volerlo ampliare artificiosamente è un qualcosa che, oltra ad avere un esito tutt'altro che scontato, non porta ad altro che a "contaminare" l'opera originale [...]
Il tuo modo di scrivere è ridicolo anche quando traduci dal cervellese al forbitese.TremeX, gli insulti personali non sono ammessi su questo forum.
E cazzo, a differenza di te che sei pagato per truffare, io ti dico questo a titolo gratuito.
Per il resto questa discussione continua a non esistere. E' errato legittimare quella persona come interlecutore di filosofia della traduzione laddove la questione si arena molto prima, là dove Tremex continua a essere inascoltato: quel signore non sa l'italiano, punto. Non sa neanche il giapponese, ma è meno grave. Non sa l'italiano, quindi non può scrivere in italiano di professione. La filosofia della traduzione è materia interessante, ma se mancano le basi, non ci si arriva neanche. Chi segue il topic da tempo, o semplicemente ha visto certi adattamenti, conosce perfettamente i "quest'albero deve trovarsi qui da un lunghissimo tempo lontano", i "scendere in scena", le consecutio errate e gli strafalcioni di grammatica che li infarciscono. E tanto basta a far decadere certi argomenti su correttezza e oggettività.
Però mi chiedo, anzi ti chiedo ( :D ) partendo dal presupposto che io ero uno di quelli che sosteneva la comprensibilità della frase "Li mangerò con riguardo", come si opera quando ci si trova in una situazione simile?Se ne è già discusso. Ovviamente Yoda deve parlare strano anche in italiano. Nausicaa non credo sia dislessica. Se ci fai caso, quella scena è cinematograficamente costruita per esprimere commozione. La commozione di Nausicaa che di riflesso dev'essere quella dello spettatore. Quando le bimbe porgono il cibo, la "telecamera" stacca sul primo piano di Nausicaa e parte una malinconica musica al pianoforte (obiettivamente un po' cheap, sembra quando in Mai Dire Gol mandano via un allenatore :D). Lì l'intenzione autoriale è chiaramente quella di emozionare il pubblico attraverso la relazione tra bimbe e principessa. Una relazione che si sta interrompendo nella frequentazione fisica, ma che ambo le parti vogliono comunque far proseguire nell'assenza. Per questo le bimbe hanno preparato quel cibo, perché Nausicaa, mangiandolo, sia in qualche modo ancora con loro quando sarà lontana. Nausicaa capisce tutto questo, si commuove, e con quella battuta vuole corrispondere quella stessa intenzione. Sta dicendo sì, grazie, anch'io voglio sentirmi ancora con voi quando sarò lontana, e quando mangerò questo cibo sarà davvero come se lo fossimo!
Perdonami, tu ti sei chiesto se il termine "volta" senza articolo, posto in una frase come "C'è mai stata volta che ti abbia mentito" potesse confondersi con la volta di una chiesa.
Io sono spinto da pura curiosità intellettuale nel cercare di capire se la contortissima frase "Chissà se non ci abita nessuno" contenga un qualche errore di lingua italiana. Ma mi rendo conto che si tratta di guardare il dito anziché la luna.
In primis, è la "forma" degli adattamenti di Cannarsi ad essere orrenda, e la stragrande maggioranza delle frasi che lui fa recitare ai personaggi genera un "WTF" continuo nella testa dello spettatore, compromettendo la visione del prodotto. E questo indipendentemente che le suddette frasi contengano o meno errori formali.
Lì l'intenzione autoriale è chiaramente quella di emozionare il pubblico attraverso la relazione tra bimbe e principessa. Una relazione che si sta interrompendo nella frequentazione fisica, ma che ambo le parti vogliono comunque far proseguire nell'assenza. Per questo le bimbe hanno preparato quel cibo, perché Nausicaa, mangiandolo, sia in qualche modo ancora con loro quando sarà lontana. Nausicaa capisce tutto questo, si commuove, e con quella battuta vuole corrispondere quella stessa intenzione. Sta dicendo sì, grazie, anch'io voglio sentirmi ancora con voi quando sarò lontana, e quando mangerò questo cibo sarà davvero come se lo fossimo!E invece no, perchè tutto il dialogo non pone l'accento sul fatto che si stiano per separare, quello è il contesto, il dialogo pone l'accento sul fatto che le bambine abbiano preparato con grande rischio e grande sforzo del cibo, e che per onorare quel rischio e quello sforzo quel cibo verrà mangiato con riguardo, senza divorarlo avidamente come qualcun altro che non ne abbia conosciuto l'origine.
il dialogo pone l'accento sul fatto che le bambine abbiano preparato con grande rischio e grande sforzo del cibo, e che per onorare quel rischio e quello sforzo quel cibo verrà mangiato con riguardoCapisco perfettamente cosa intendi. E ribadisco, per me da quella parte sei l'unico a portare argomenti ragionevoli.
Informo gli utenti turbati da certi toni che, volendo, anch'io sono capace di recitare. Non è così difficile fingersi gentili, raccontare una balla grande come una casa, infilarci la frecciatina strisciante, e alla fine metterci una faccina sorridente. Per conto mio, davanti a un simile atteggiamento, c'è più dignità a rischiare il ban e dire esattamente come stanno le cose.Penso non ci sia altro da dire, post fantastico.
Faccio, gentilmente come volete, notare di aver perso la pazienza intervenendo a difesa di un utente, Xibal, che nel merito la pensa esattamente all'opposto di me. Utente che difendeva Shito e di cui Shito ha messo in dubbio il "livello di comprensione audiovisiva". Perché la tattica di quel signore è sempre la stessa, ribaltare la realtà. Se non capisce, sono stupidi gli altri. Se gli si fa notare che scrive cose senza senso, risponde che è senza senso la critica. Traduce in un modo che non ha precedenti nella storia dell'adattamento, ma sono gli altri che si guardano troppo allo specchio. Ieri ha dichiarato di non avere tempo di leggere tutto il post del Gladiatore, ma ha comunque risposto con un post lungo circa la metà, che ha poi riletto ed editato due volte. Purtroppo ero online, me ne sono accorto. Ma i narcisi che non vogliono conoscere altro che se stessi siamo noi, capite?
Per il resto questa discussione continua a non esistere. E' errato legittimare quella persona come interlecutore di filosofia della traduzione laddove la questione si arena molto prima, là dove Tremex continua a essere inascoltato: quel signore non sa l'italiano, punto. Non sa neanche il giapponese, ma è meno grave. Non sa l'italiano, quindi non può scrivere in italiano di professione. La filosofia della traduzione è materia interessante, ma se mancano le basi, non ci si arriva neanche. Chi segue il topic da tempo, o semplicemente ha visto certi adattamenti, conosce perfettamente i "quest'albero deve trovarsi qui da un lunghissimo tempo lontano", i "scendere in scena", le consecutio errate e gli strafalcioni di grammatica che li infarciscono. E tanto basta a far decadere certi argomenti su correttezza e oggettività.
La discussione non esiste anche perché, se chi ha visto gli ultimi adattamenti di Mononoke, Kiki e Laputa se li fa andar bene, certo non sarà convinto dialetticamente da me o da chiunque altro. Chi invece si ostina a difenderli sul piano teorico senza averne fatta esperienza, credo semplicemente non stia facendo un favore né a sé né alla verità.
Da parte mia, penso che quella persona abbia potuto vendere fumo indisturbato per anni presso lo stesso fandom che lo ha sciaguratamente portato dov'è. Ma se viene nel nostro forum, dove accidentalmente c'è qualcuno di grandicello che nella traduzione ci ha studiato, discusso tesi di laurea e lavorato una vita, credo sia giusto venga sbugiardato a tutti i livelli. A partire dai due capisaldi della sua folle ideologia linguistica, ovvero:
1. che il bello e il brutto siano solo soggettivi. Quindi trascurabili nel merito. Ritmo, musicalità, interi ambiti di studio linguistico cancellati con un colpo di spugna. Verrebbe da domandarsi in base a che cosa si studino certe poesie a scuola e altre no.
2. che un testo non sia un corpus unitario di cui risalire allo spirito più profondo, ma una lunga sequenza di parole da tradurre una alla volta con quella che più gli si avvicina di senso. Magari in una lingua che di suo userebbe una sola parola per un concetto che in un'altra lingua ne richiede tre. E questo per lui sarebbe il metodo "oggettivamente" più corretto, laddove si tratta di un criterio personalissimo, infantile nel principio (tradurre una parola alla volta per non perdersi nulla) ed evidentemente errato.
In questo senso è illuminante l'esempio di Nausicaa. Partendo dalla traduzione di shito e dalla visione della scena, ho proposto esattamente la stessa traduzione che poi ci hanno fatto notare essere stata usata nella versione inglese, che secondo quel signore è "inventata". Ma se traduttori di paesi e culture diverse propongono la stessa soluzione linguistica, forse è perché nella filigrana di quella scena hanno letto l'emozione e la relazione che davvero voleva passare quel dialogo. Se ci si incaponisce solo sui singoli termini, queste cose sfuggono. E nella foga di non perdersi nulla, si perde l'essenziale.
3. (corollario del punto 2) Che essere fedeli a un testo sia essere fedeli alle sue parole. Laddove nessuno, tranne chi è innamorato della propria voce, parla per amore delle parole, bensì perché vuole comunicare concetti ed emozioni. E qualsiasi traduzione che, incaponendosi sulle parole, fallisce nel comunicare queste cose, non è una cattiva traduzione (o una traduzione poco fedele). Semplicemente, non è una traduzione.
Tutte cose già dette e ripetute, inutilmente. Nessuno cambierà idea per questo post. Più facile che ancora una volta venga mistificato e strumentalizzato. Per cui mi fermo qui. In questo, e solo in questo, sono d'accordo con quella persona: chi vuole capire, capisce.
I meccanismi della lingua italiana per cui le frasi di Cannarsi non scorrono bene sono una pigra abitudine alla lingua italiana, per cui qualsiasi cosa esca dal seminato del colloquiale moderno non sarebbe italiano.No, ok, come non detto. Pensavo dessimo per assodata la differenza tra l'anticato/desueto di un buon adattamento storico e il fantaitaliano calcato dal giapponese in spregio a qualsiasi regola, estetica e buon senso.
Sono d'accordo, ma il rapporto umano si estrinseca proprio attraverso cose e azioni, questa è una delle differenze fondamentali tra le due mentalità, dove una parla poco e agisce, mentre l'altra si profonde in locuzioni di convenienza.
Ma vedi, la tua lettura calca la mano su rischio e cibo: cose, azioni. Ma di quel testo è la relazione tra persone che ci commuove. Relazione che non è il contesto, lo sfondo di ciò che accade. Fatica, rischio, attenta riconoscenza di Nausicaa... tutte queste cose non fanno altro che dare corpo a quella emozionante relazione, che è la vera protagonista del dialogo.
In pratica no, *non* devi sapere quale sia la frase nell'opera originale. Non lo devi sapere perché [...]
Non concordo assolutamente.
O, meglio, quello che dici è vero se si stà parlando di un opera di divulgazione, [...].
Ma un'opera cinematografica non si esprime solo colle immagini O solo col testo. [...] conta il COME viene detto. [...]
E se non conosci non solo "cosa" il personaggio ha detto, ma anche il "come" è stato detto, non è possibile muovere nessuna critica, nessun appunto. Proprio perchè c'è la possibilità che nell'originale si utilizzi proprio quel registro, per quanto strano possa sembrarci.
Il fatto è che stiamo parlando di un adattamento, non dell'opera. Se stessimo parlando dell'opera, dovremmo entrambi avere conoscenze linguistiche sufficienti per comprenderla in originale; ma stiamo discorrendo di come noi, spettatori italiani, percepiamo quanto abbiamo facoltà di vedere e sentire.
Se accetti questa premessa, converrai che la nostra ignoranza sull'opera originale non solo è legittima ma pure scontata. Infatti, se conoscessimo l'opera originale non avremmo bisogno di un adattamento. Perciò, dato per scontato noi non conosciamo né il giapponese né l'opera, analizziamo quanto ci è dato di conoscere. L'adattamento.
Possiamo analizzare l'adattamento prescindendo dall'opera?
Ovviamente no. Però possiamo analizzare l'adattamento in funzione dello spettatore. Adattamento come processo attraverso il quale un'opera originariamente non fruibile, diventa tale.
Diamo più valore all'adattamento di per sé o all'adattamento come veicolo per ampliare il target di
un'opera?
Il target di un'opera è deciso dall'autore originale dell'opera.
Volerlo ampliare artificiosamente è un qualcosa che, oltra ad avere un esito tutt'altro che scontato, non porta ad altro che a "contaminare" l'opera originale [...]
Il target di un'opera non è deciso a monte. Si vorrebbe poterlo decidere ma una volta conclusa l'opera, questa vive di vita propria. L'autore ha sicuramente un ruolo attivo, conscio o meno, nell'indirizzare i contenuti, ma soprattutto per opere collettive come quella cinematografica, i destinatari ideali e reali non coincidono. In maggior misura quando l'opera contenga simboli, in virtù del fatto che per comprenderli occorrano conoscenza che a certe età non sono affatto scontate.
Vedere La città incantata a undici anni fa un effetto, a venticinque un altro. Quando poi si scopre che il titolo originale è completamente diverso e rimanda al percorso di crescita e creazione dell'identità della protagonista, gli effetti sono altri ancora.
Torniamo a questa affermazione sul target:
Volerlo ampliare artificiosamente è un qualcosa che, oltra ad avere un esito tutt'altro che scontato, non porta ad altro che a "contaminare" l'opera originale
Attenzione: un adattamento *è* un ampliamento artificioso di target. Lo è per premessa: siccome questa opera non sarebbe massicciamente fruibile in questa nazione, la modifichiamo quel tanto che basta affinché possa essere compresa.
E siamo tornati al punto cruciale.
Posso io, spettatore italiano ignaro sia della lingua giapponese sia dell'opera originale, criticare quanto ascolto in italiano?
Si che posso. Perché non sto criticando l'opera originale ma l'opera che fruisco, quella che è stata adattata anche per me.
Che poi le mie critiche suonino 'strane', beh: probabilmente lo sono tanto quanto suoni 'strano' a me quanto ascolto. In italiano.
Però mi chiedo, anzi ti chiedo ( :D ) partendo dal presupposto che io ero uno di quelli che sosteneva la comprensibilità della frase "Li mangerò con riguardo", come si opera quando ci si trova in una situazione simile?Se ne è già discusso. Ovviamente Yoda deve parlare strano anche in italiano. Nausicaa non credo sia dislessica. Se ci fai caso, quella scena è cinematograficamente costruita per esprimere commozione. La commozione di Nausicaa che di riflesso dev'essere quella dello spettatore. Quando le bimbe porgono il cibo, la "telecamera" stacca sul primo piano di Nausicaa e parte una malinconica musica al pianoforte (obiettivamente un po' cheap, sembra quando in Mai Dire Gol mandano via un allenatore :D). Lì l'intenzione autoriale è chiaramente quella di emozionare il pubblico attraverso la relazione tra bimbe e principessa. Una relazione che si sta interrompendo nella frequentazione fisica, ma che ambo le parti vogliono comunque far proseguire nell'assenza. Per questo le bimbe hanno preparato quel cibo, perché Nausicaa, mangiandolo, sia in qualche modo ancora con loro quando sarà lontana. Nausicaa capisce tutto questo, si commuove, e con quella battuta vuole corrispondere quella stessa intenzione. Sta dicendo sì, grazie, anch'io voglio sentirmi ancora con voi quando sarò lontana, e quando mangerò questo cibo sarà davvero come se lo fossimo!
Ora, questa relazione, questa emozione, allo spettatore italiano arriva se il dialogo scorre, non se viene distratto da un'espressione innaturale e ambigua (per un sentimento in sé del tutto universale) su cui interrogarsi per qualche secondo. Per cui tradurre con "Grazie, li mangerò pensando a voi" è per me (e non certo solo per me), una traduzione infinitamente più *fedele* di "Grazie, li mangerò con riguardo".
Secondo me varia da caso a caso eh! Non litigate pure voi due!Bene, facciamo esempi di frasi che non siano, più o meno oggettivamente, in un italiano corretto.
Alcune frasi sono, per me, s-oggettivamente non in italiano.
Altre no, per niente, e quindi credo non sia saggio generalizzare troppo nella discussione!
No, ok, come non detto. Pensavo dessimo per assodata la differenza tra l'anticato/desueto di un buon adattamento storico e il fantaitaliano calcato dal giapponese in spregio a qualsiasi regola, estetica e buon senso.Un esempio di fantaitaliano?
Un esempio di fantaitaliano?Se ne sono fatti a decine, dai. Quello che mi balla in testa ora è in Arrietty: "quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi". La morte della sintassi. A suo tempo riavvolsi 3 volte il video e rimasi 3 volte stordito davanti al tv. Ma anche qui, c'è chi sosterrà che sia assolutamente corretto e che suoni strano solo ai pigri. Non è un tunnel che ci interessa imboccare di nuovo. Mi interessava invece chiudere il discorso del cibo perché il tuo rilievo culturale era interessante e per me portava a un bivio per cui o si traduceva male conservando quella sfumatura o si traduceva al meglio perdendo qualcosa. Ma direi che su questo abbiamo abbondantemente chiarito e apprezzato i rispettivi punti di vista.
Ma se ha ripetuto quello che ha detto Shito...il dialogo pone l'accento sul fatto che le bambine abbiano preparato con grande rischio e grande sforzo del cibo, e che per onorare quel rischio e quello sforzo quel cibo verrà mangiato con riguardoCapisco perfettamente cosa intendi. E ribadisco, per me da quella parte sei l'unico a portare argomenti ragionevoli.
Spero di essermi spiegato: Vedo due visioni molto differenti tra Shito e gli altri, il primo predilige la ricerca metodica della parola e quindi della sua traduzione più allineata a contesto e forma, non interessondosi quasi di costruire frasi che in italiano abbiano tutte le correttezze lessicali del caso, reputando quindi più importante l'aderenza fine a se stessa. Più una traduzione da google che non la versione dal latino, in cui occorre ricostruire il senso della frase con una precisione quali algebrica. (Il mio non è un giudizio di merito su Shito, è un accostamento sul metodo).
Gli altri che invece sostengono che debba passare il messagio, e debba essere tradotto in un italiano corretto e coerente, magari perdendo però quelle sfumature particolari che vengono rese nella lingua di origine. Appunto come fosse una versione dal Latino, in cui occorre destrutturare la frase da tradurre e analizzara scientemente al fine di ricostruire una versione corretta e di senso compiuto.
[cose sensate]
L’adattamento è funzionale alla fruizione dell’opera. Ovvero, deve rendere un’opera scritta in una lingua straniera fruibile in un’altra lingua. Ma senza introdurre alterazioni ad alcuno degli elementi che compongono l’opera medesima.
Inoltre, a mio avviso, c’è un po’ di confusione sul concetto di “fruibile”: [...]
Rendere fruibile significa far in modo che lo spettatore abbia tutti gli elementi presenti nell’opera originaria per potersi formare, in perfetta autonomia ed in sincera coscienza, una propria opinione autonoma sull’opera medesima, sia essa opinione positiva o negativa. Senza che vi siano mediazioni di terzi che “aiutino” questo formarsiparti dal presupposto che un adattamento possa conservare tutti gli elementi presenti nell'opera originaria. Ma tale presupposto è utopistico. Un adattamento è un processo di modifica e come tutti i processi di modifica comporta perdite e accrescimenti.
Posso io, spettatore italiano ignaro sia della lingua giapponese sia dell'opera originale, criticare quanto ascolto in italiano?
Si che posso. Perché non sto criticando l'opera originale ma l'opera che fruisco, quella che è stata adattata anche per me.
No, non puoi.
Puoi dire “Mi piace/Non mi piace”.
Ma per muovere una qualsiasi critica costruttiva bisogna, come minimo, essere a conoscenza di come sia, in origine, l’elemento che si va a criticare.
Perché l’opera che fruisci è figlia dell’opera originale, e ne deve comprendere qualsiasi elemento (registro linguistico incluso).
Ma se ha ripetuto quello che ha detto Shito...E' un pò diverso da come lo dipingi.
Il senso della frase tua è diverso. Cosa c'entra pensare a una persona col mangiare in un certo modo con un certo atteggiamento mentale che può essere tipicamente giapponese? Viene alterata la trama con l'adattamento proposto da te e dagli americani? NO, francamente non ne facciamo un problema, come ha già detto Xibal (sei TU quello che sta creando problemi, non noi), però non venirmi a dire che "pensare a qualcuno" è uguale a "mangiare in un certo modo". Sarebbe un po' come dire che mangiare spaghetti pensando a tua moglie sia uguale a mangiarli con forchetta e cucchiaio anziché solo forchetta. Tu vuoi mettere "pensando a" perché piace di più a TE, ma nell'originale non c'è nessun "pensare".
Secondo me la cosa più importante sarebbe ammettere che entrambe le correnti di pensiero hanno una loro dignità
Ecco, questo è un punto che mi interessa molto. Davvero entrambe le correnti hanno pari dignità? Cioè, vorrei chiedere a chi del mestiere (es. Cryu) se c'è davvero un dibattito aperto all'interno della "comunità" dei traduttori/adattatori.Assolutamente no. La verità non è sempre, banalmente, nel mezzo. E il metodo Cannarsi non è una sua invenzione, è semplicemente il modo in cui iniziano a tradurre tutti i principianti. Aderendo alla forma superficiale del testo, che in altra lingua è raramente replicabile, piuttosto che al senso e all'intenzione profonda. Tutto quello che viene insegnato nei corsi di traduzione procede proprio dallo scardinamento di questa errata convinzione iniziale ("più resto aderente al sorgente, più gli sono fedele"). Ti insegnano subito a essere naturale, a leggere tutta la frase prima di scrivere alcunché, a non tradurre una parola alla volta, a riformulare e non lavorare in calco sulla struttura della frase sorgente. Eccetera, eccetera.
Ti insegnano subito a essere naturale, a leggere tutta la frase prima di scrivere alcunché, a non tradurre una parola alla volta, a riformulare e non lavorare in calco sulla struttura della frase sorgente. Eccetera, eccetera.Da quello che si vede in giro si direbbe che insegnano a inventare :whistle:
Ecco, questo è un punto che mi interessa molto. Davvero entrambe le correnti hanno pari dignità? Cioè, vorrei chiedere a chi del mestiere (es. Cryu) se c'è davvero un dibattito aperto all'interno della "comunità" dei traduttori/adattatori. Oppure ne parliamo solo noi per "colpa" di Cannarsi?
Nonostante ciò che dice Cryu io ho incontrato sia adattatori di un tipo che di un altro, e non parlo di gente che aveva cominciato il giorno prima.
[cose sensate]
Ho capito, partiamo da presupposti divergenti. Hai argomenti validi, coerenti con la tua posizione. La mia, però, è che in quanto spettatore, ho il diritto di criticare lo spettacolo che vedo, lo spettacolo che sento.
Allo stesso modo in cui potrei criticare l'inserimento del 3D ne La città incantata, superfluo in una produzione visiva altrimenti coerente, così mi sento in diritto di criticare dialoghi o battute che non mi tornino. Dialoghi o battute sentite nel film a cui ho assistito - in italiano -, non dialoghi o battute del film che non potrei capire - l'originale in giapponese -.
L’adattamento è funzionale alla fruizione dell’opera. Ovvero, deve rendere un’opera scritta in una lingua straniera fruibile in un’altra lingua. Ma senza introdurre alterazioni ad alcuno degli elementi che compongono l’opera medesima.
L'alterazione è intrinseca nell'adattamento. O te ne fai una ragione, o combatti i mulini a vento.
Se adatti parola per parola perdi il senso di quanto esprimi; se adatti per concetti perdi le sfumature. In ogni caso si tratta di un compromesso a perdita di qualità. L'unico modo per *non* alterare alcuno degli elementi che compongono l'opera medesima è di fruire l'opera originale, tramite il media per cui l'opera è stata realizzata. Qualsiasi variazione comporta alterazione. Anche il vedere l'opera a casa, invece che al cinema.
Inoltre, a mio avviso, c’è un po’ di confusione sul concetto di “fruibile”: [...]
Non mi ritengo confuso sul concetto di "fruibile".
La tua spiegazione cementa le argomentazioni che hai esposto in precedenza, che capisco ma dalle quali sono distante. In sostanza, quando affermi questo:Rendere fruibile significa far in modo che lo spettatore abbia tutti gli elementi presenti nell’opera originaria per potersi formare, in perfetta autonomia ed in sincera coscienza, una propria opinione autonoma sull’opera medesima, sia essa opinione positiva o negativa. Senza che vi siano mediazioni di terzi che “aiutino” questo formarsiparti dal presupposto che un adattamento possa conservare tutti gli elementi presenti nell'opera originaria. Ma tale presupposto è utopistico.
Un adattamento è un processo di modifica e come tutti i processi di modifica comporta perdite e accrescimenti.
Posso io, spettatore italiano ignaro sia della lingua giapponese sia dell'opera originale, criticare quanto ascolto in italiano?
Si che posso. Perché non sto criticando l'opera originale ma l'opera che fruisco, quella che è stata adattata anche per me.
No, non puoi.
Puoi dire “Mi piace/Non mi piace”.
Ma per muovere una qualsiasi critica costruttiva bisogna, come minimo, essere a conoscenza di come sia, in origine, l’elemento che si va a criticare.
Perché l’opera che fruisci è figlia dell’opera originale, e ne deve comprendere qualsiasi elemento (registro linguistico incluso).
Il punto d'arrivo e quello di partenza coincidono. Partiamo da presupposti differenti. Io mi pongo da spettatore, e in quanto tale ho il diritto di criticare l'opera a cui assisto. Dove con 'critica' si intenda non uno scritto accademico né tantomeno un giudizio sommario, quanto una riflessione su ciò che 'non funzioni', basandomi su riferimenti che siano deducibili da quanto espongo o chiariti a monte. La mia critica è circostanziata all'opera a cui assisto, al prodotto finito; e il prodotto finito è l'opera adattata.
Aderendo alla forma superficiale del testo, che in altra lingua è raramente replicabile, piuttosto che al senso e all'intenzione profonda. Tutto quello che viene insegnato nei corsi di traduzione procede proprio dallo scardinamento di questa errata convinzione iniziale ("più resto aderente al sorgente, più gli sono fedele"). Ti insegnano subito a essere naturale, a leggere tutta la frase prima di scrivere alcunché, a non tradurre una parola alla volta, a riformulare e non lavorare in calco sulla struttura della frase sorgente. Eccetera, eccetera.
Esempio?
Ma altre frasi, in questo 3d riportate, sono proprio scorrette.
Esempio?
Ma altre frasi, in questo 3d riportate, sono proprio scorrette.
E di scorretto cosa avrebbe, tecnicamente parlando, scardinata com'è dal contesto della situazione e senza conoscere il modo in cui venga recitata?(pause, espressione dei dei volti, ecc.)
Trovo velocemente solo questa, ma ne sono passate altre:
"quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi"
Ma scusa, io non sono un docente di lettere, quindi attendo ulteriori e più migliori utenti, ma che cavolo vuol dire quella frase?Ha lo stesso significato di "Guarda, vediamo, così su due piedi...", cioè non significa nulla se non sai di cosa si stia parlando e cosa stia accadendo a schermo (e/o sia accaduto prima).
non si può negare che sta frase sia un'orrore :)Esempio?
Ma altre frasi, in questo 3d riportate, sono proprio scorrette.
Trovo velocemente solo questa, ma ne sono passate altre:
"quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi"
Ma scusa, io non sono un docente di lettere, quindi attendo ulteriori e più migliori utenti, ma che cavolo vuol dire quella frase?Ha lo stesso significato di "Guarda, vediamo, così su due piedi...", cioè non significa nulla se non sai di cosa si stia parlando e cosa stia accadendo a schermo (e/o sia accaduto prima).
Non ha senso estrapolare frasi del genere senza il contesto, anche e soprattutto in una pellicola dove una frase vive dei silenzi, delle pause, delle espressioni persino tra una parola e l'altra prima ancora di aver completato il concetto che si voglia esprimere.
PS: su "più migliori utenti" invece stai pur certo che non sia italiano:D
Un mio collega italiano che vive in Giappone, con competenza di giapponese certificata N5 (il minimo), proprio oggi mi dice che i Ghibli in giapponese sono molto facili da seguire. E che magari un telegiornale lo capisce a sprazzi, ma questi film lo fanno sentire molto figo perché capisce tutto, mentre se cambia canale si deprime. E tanti cari saluti alla teoria che vorrebbe la lingua originale di questi film astrusa anche per i nativi.Sì ma questa non è un'argomentazione, questa è una roba alla mio cuggino. "Mio cuggino dice che è stato rapito dagli alieni, e tanti saluti alla teoria che ci vorrebbe soli nell'Universo".
"quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi"Suona molto strana, in effetti, e sarei curioso di leggere la spiegazione di Shito. Comunque prova a ribaltare le prime due parti e a mettere dei puntini di sospensione prima dell'ultima parte. Comunque andrebbe contestualizzata, perché è più complessa della frase "mangiare con riguardo".
Sì ma questa non è un'argomentazione, questa è una roba alla mio cuggino.
"quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi"Scusate se mi inserisco, mi sono iscritto solo oggi ma già da un po' lurkavo il forum.
"quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi"Scusate se mi inserisco, mi sono iscritto solo oggi ma già da un po' lurkavo il forum.
Al di là della costruzione inusuale, quello che non convince in questa frase è un'altra cosa.
Si afferma che "non sarà troppo tardi per sondare quello che faranno da ora in avanti".
Come potrebbe essere tardi per analizzare qualcosa che deve ancora essere fatto?
Sarebbe come dire "non sarà troppo tardi per leggere i libri che verranno scritti", non sta oggettivamente in piedi da un punto di vista logico.
Io Arrietty l'ho visto al cinema ma non ricordo questa frase, sarebbe interessante capire in quale punto si trova e anche sapere com'era in originale.
Sì sta parlando di un traduttore professionista con competenze di giapponese di cui Cryu non vuole fare il nome per motivi che non sta a noi indagare. Non sta esattamente parlando di vostro cugino, con rispetto parlando.
Se non ricordo male, il probabile senso è che gli umani devono sondare qualcosa (tipo l'esistenza dei prendimprestito) e quel che faranno per sondare questo qualcosa lo faranno presto.Ah.
Siamo d'accordo, non ho pretese di confutazione giuridica con un aneddoto personale. La novità è che sin qui noi utenti del forum avevamo raccolto solo testimonianze di giapponesi, i quali non riferiscono nulla di strano nella visione di questi film nella loro lingua. Ora anche un italiano con competenza di giapponese certificata base ci dice che seguire quei film in giapponese è facile. E non lo dice perché coinvolto in questa discussione, me lo dice per caso. Ora, che gli originali siano ritenuti facili dai giapponesi e dagli italiani con competenza base di giapponese, e le versioni italiane debbano risultare oscure per i madrelingua italiana... io in materia un paradosso più estremo non riesco a immaginarlo.Sì sta parlando di un traduttore professionista con competenze di giapponese di cui Cryu non vuole fare il nome per motivi che non sta a noi indagare. Non sta esattamente parlando di vostro cugino, con rispetto parlando.
Beh, sta cercando di smontare un punto abbastanza importante della controversia: non so tu ma personalmente NON mi accontento di un aneddoto personale, questo a prescindere dalla professionalità delle persone coinvolte (che bonariamente posso pure dare per scontata).
, ma troppo tardi per o in merito a che cosa?Quando ci si metterà in moto per fare quella cosa, non sarà troppo tardi.
Quando ci si metterà in moto per fare quella cosa, non sarà troppo tardi.No, il senso è quello che ho riportato io. Raga, una volta che il senso c'è e sono io il primo a dirlo, fidatevi :D
Troppo tardi sarebbe non farlo affatto.
Corrisponde, come senso, al nostro: "Meglio tardi che mai"
Con in più per gradire il verbo 'sondare', che qualsiasi papà userebbe con la sua bambinaMa il verbo usato nell'originale qual è?
e un avverbio in '-mente', laddove uno dei capisaldi dello stendere dialoghi e scrittura creativa in generale è non usare dannati avverbi in '-mente'.Che vuol dire questa cosa? Un casino di avverbi sono in -mente :lol:
"non sarà mai troppo tardi per sondare approfonditamente quello che gli umani faranno da ora in poi".Non ho ricordi esatti, ma ero convinto che la frase fosse recitata da un prendimprestito, e che stesse proprio a significare quello che hai sottolineato, inteso come valutazione della loro condotta...
Ok, ho fatto il video (https://youtu.be/bDCk8-HMZrU). Colpo di scena, la battuta prima non è assolutamente collegata. Avevate ragione voi, è ancora peggio di quel che ricordavo quando l'ho segnalata :hurt:Dai, dalle espressioni è chiaro che quella frase ha lo scopo di confortare Arietty, che infatti annuisce abbozzando un sorriso, quindi il senso pare proprio essere quello di non disperarsi per la scoperta del loro segreto, perchè non mancherà occasione di osservare come gli umani si comporteranno d'ora in avanti, ora che sanno delle loro esistenza.
Ho trovato la traduzione fatta da Cannarsi ed un precedente fansub, ed ho verificato nel film.La frase del fansub è totalmente decontestualizzata :scared:
La frase è a circa 22-23 minuti, Arrietty e suo padre stanno tornando a casa, lei dice a suo padre di essere stata vista dagli umani e lui le risponde di non dire nulla alla madre perchè si preoccuperebbe.
Quindi nella versione di Cannarsi dice:
"Quel che gli umani faranno da qui innanzi... per sondarlo approfonditamente, non sarà troppo tardi"
Mentre nel fansub la frase è
"Non c'è bisogno di andare sempre di corsa, prima osserva, poi decidi cosa fare"
Quest'ultima però ho il dubbio che sia stata tradotta dall'inglese, e non direttamente dal giapponese.
Ad ogni modo è una frase che il padre le dice posandole una mano sulla spalla per tranquillizzarla dopo che lei gli dice di essere stata vista, ed il senso immagino voglia essere "non avere fretta nel voler conoscere il comportamento degli umani".
Un semplice "stai attenta", insomma, per dirle che avrà tempo e modo di studiare gli esseri umani.
Dai, dalle espressioni è chiaro che quella frase ha lo scopo di confortare Arietty, che infatti annuisce abbozzando un sorriso, quindi il senso pare proprio essere quello di non disperarsi per la scoperta del loro segreto, perchè non mancherà occasione di osservare come gli umani si comporteranno d'ora in avanti, ora che sanno delle loro esistenza.Ma sì, che fosse una frase di conforto era indubbio. Il dubbio era sulla cosa per cui non fosse ancora troppo tardi: sondare cosa faranno gli umani o scoprire cosa faranno gli umani per sondare/scoprire i prendimprestito.
Il tuo adattamento del titolo nel video però è grandioso :D
CVD, è tradotta dalla versione inglese, nella quale è"Non c'è bisogno di andare sempre di corsa, prima osserva, poi decidi cosa fare"La frase del fansub è totalmente decontestualizzata :scared:
Quest'ultima però ho il dubbio che sia stata tradotta dall'inglese, e non direttamente dal giapponese.
Bè, non voglio trasformare il topic nel campionato di spelling di Springfield, ma al pari di The Fool il senso era quello che ricordavo e che ai tempi colsi subito, e voglio precisarlo, anche e soprattutto grazie al contesto...
Ma sì, che fosse una frase di conforto era indubbio. Il dubbio era sulla cosa per cui non fosse ancora troppo tardi: sondare cosa faranno gli umani o scoprire cosa faranno gli umani per sondare/scoprire i prendimprestito.
Comunque dai, bella lì. In 5 teste, 2 pagine di discussione e un video, alla fine cosa vuol dire la frase di un film per ragazzi l'abbiam capito.
CVD, è tradotta dalla versione inglese, nella quale èEppure anche in queste parole è contenuto uno dei temi del film, per quanto la frase sia troppo riassuntiva dello stesso e necessiti, per essere compresa, di averlo visto tutto, al contrario di quella di Cannarsi che si può comprendere (non me ne voglia nessuno) direttamente dalla situazione in cui viene espressa.
"You don't always have to run. Observe them first, then decide."
Da quello che ho capito questo Arrietty non è un film per bambini, è un film per adolescenti. È come Hokuto no Ken (adolescenti) VS Doraemon (bambini), c'è una bella differenza.Doraemon non è da bambini :(
Rimane una frase con tempi strani e confusi, inutilmente arzigogolata forse per farla assomigliare maggiormente alla costruzione giapponese.Mi vien da pensare che in giapponese forse il concetto di "non avere fretta" possa venire espresso con una frase che letteralmente significa "non sarà troppo tardi".
Doraemon non è da bambini :(Io lo adoro, ma il target della rivista è diverso (kodomo anziché shonen). Semplicemente Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko stavano avanti ^^
Ma sai che forse hai ragione? L'inglese alla fine è illuminante, ed è troppo una frase coerente con lo spirito del film per essere inventata di sana pianta. Dopotutto l'italiano non ha senso. Che razza di rassicurazione da dare a una bimba è "non è troppo tardi per verificare quello che faranno gli umani"?. Inizio a pensare che il senso del giapponese fosse una cosa tipo "D'ora in poi, se succede qualcosa di strano, non prendere decisioni affrettate, non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta".Rimane una frase con tempi strani e confusi, inutilmente arzigogolata forse per farla assomigliare maggiormente alla costruzione giapponese.Mi vien da pensare che in giapponese forse il concetto di "non avere fretta" possa venire espresso con una frase che letteralmente significa "non sarà troppo tardi".
Questo spiegherebbe molto.
Che razza di rassicurazione da dare a una bimba è "non è troppo tardi per verificare quello che faranno gli umani"?Il padre non voleva che corresse dalla madre in preda al panico a raccontare qualcosa che avrebbe fatto preoccupare, prima del tempo, anche lei.
Altri esempi che possiamo divertirci ad analizzare per le prossime 10-20 pagine di topic :DNo, dai. Oggi avevamo voglia di fare brainstorming su quella battuta. Ma non è il caso di aprire un convegno su ogni frasaccia. Anche perché poi il risultato è sempre quello. Da una parte "è orribile, incomprensibile, inaccettabile", dall'altra "è assolutamente corretto, si capiva benissimo".
Il padre non voleva che corresse dalla madre in preda al panico a raccontare qualcosa che avrebbe fatto preoccupare, prima del tempo, anche lei.Mah, per questo va bene qualsiasi rassicurazione, anche quella dell'inglese. Però il tono emotivo con cui si chiude la scena mi fa pensare che lì il padre voglia proprio suggellare con qualcosa che sia sì conforto, ma anche morale/insegnamento.
L'amico è furbo, chè già è solo contro due donne, se non fa un pò di damage control con la piccola è la fine...La prendo come una provocazione 8)
Vabbè, ho toppato l'accento :(CitazioneL'amico è furbo, chè già è solo contro due donne, se non fa un pò di damage control con la piccola è la fine...La prendo come una provocazione 8)
No, dai.
5 frasi (un po') strane in 100 minuti è ancora meno di "una ogni tanto". A meno che il film non sia un film muto.Quelle riportate da Belmont erano 7, ma ce ne sono ben di più: io ricordo anche una roba tipo "mangia un pasto", e la primissima frase del film mi pare sia "A questo mondo c'è un cerchio invisibile, con un dentro e un fuori".
"a questo mondo" cosa ha di strano? http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=2170 (http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=2170)E' un modo di parlare ottocentesco, non a caso gli unici riferimenti che si trovano in rete sono nei Promessi Sposi (1827) e nella traduzione di quell'aforisma di Oscar Wilde, tratto dall'opera "Il ventaglio di Lady Windermere" del 1892 e presumibilmente tradotto in italiano a inizio novecento, che in originale è
Altri esempi che possiamo divertirci ad analizzare per le prossime 10-20 pagine di topic :D
https://gerundiopresente.wordpress.com/2015/07/28/recensionando-quando-cera-marnie/
Riporto:
-“Che intrigante!” nel senso letterale di “che combina intrighi” detto dall’adolescente Anna, una ragazzina delle medie.
-“Chissà se non ci abita nessuno?”, un doppio negativo di dubbio gusto al posto di un più spontaneo “chissà se è disabitata?”
-“State ideando delle malefatte!”: anni ’50 vibe.
-“Ancora non l’hanno riparata la buca che stava là”, pura traduzione da ginnasio della versione di greco.
-“È un posto da pacchia!”anni ’50 vibe.
-“Sei venuta davvero per bene qui!” nel senso di “in questo disegno sei venuta bene” non nel senso che Marnie è una piccola aristocratica morigerata nell’aspetto.
-“Ma quanto puoi essere brava!” esclama Marnie guardando i disegni di Anna, dove una persona italiana al 99% direbbe “ma quanto sei brava!”
Chi è lo stronzo che scrive queste robe?
E' un modo di parlare ottocentescoSpero non significhi che tutto ciò che sia stato scritto prima di Moccia non si possa leggere perchè "Ma come cavolo scrivono questi?Fa ridere"...
-“Sei venuta davvero per bene qui!” nel senso di “in questo disegno sei venuta bene” non nel senso che Marnie è una piccola aristocratica morigerata nell’aspetto.Quindi secondo il tuo ragionamento "Fare le cose per bene" potrebbe significare fare le cose in maniera aristocratico-morigerata?
Aspè, secondo il dizionario che citi, "per bene" (staccato) significa anche preciso.
Il dizionario sembrerebbe darmi ragione: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/perbene.shtml
Un conto è l'aggettivo tutto attaccato ("una persona perbene", ovvero onesta) e un conto è il "fare le cose per bene" citato da Xibal. Il significato usato da Shito è chiaramente il secondo. Diciamo tipo "in questa foto sei venuta precisa", cioè la foto (o il disegno) è uscita bene.Smetti immediatamente di essere d'accordo con me pure sulle virgole, ho una reputazione da difendere >:(
Poi sì, si può dire anche "sei venuta bene". È uguale.
Comunque, avendo visto il film, la mia sensazione è che semplicemente lui volesse farle dire "sei venuta davvero bene in questo disegno".Esatto, ma farglielo dire come lo diciamo noi tutti i giorni non è necessariamente corretto, è solo famigliare, e le due cose non coincidono per forza...
Non sono sicurissimo sia italiano qull'utilizzo del termine "preciso", non è una qualche forma regionale?Ma perchè le forme regionali sono considerate lingua estera?
Comunque, avendo visto il film, la mia sensazione è che semplicemente lui volesse farle dire "sei venuta davvero bene in questo disegno".Esatto, ma farglielo dire come lo diciamo noi tutti i giorni non è necessariamente corretto, è solo famigliare, e le due cose non coincidono per forza...
Non sono sicurissimo sia italiano qull'utilizzo del termine "preciso", non è una qualche forma regionale?Ma perchè le forme regionali sono considerate lingua estera?
Diciamo tipo "in questa foto sei venuta precisa", cioè la foto (o il disegno) è uscita bene.
Poi sì, si può dire anche "sei venuta bene". È uguale.
Vabbè, ho toppato l'accento :(Ma no, non intendevo quello :) Negli adattamenti del Nostro, una frase su tre inizia con 'che', ce n'è una anche nel mio video di Arrietty.
Ho citato il termine "preciso" perché sta scritto sul dizionario, mica perché si dice a RomaE' l'utilizzo del termine ad essere un regionalismo, non la parola: come ha detto Xibal "sono preciso" e "stai preciso" si usano a Roma e non in tutta Italia (io sono in Romagna e li scopro ora per la prima volta).
Va bene parlare stranoVa bene se i personaggi, in quella scena del film, parlano strano. Altrimenti NO, non va bene.
Va bene se i personaggi, in quella scena del film, parlano strano. Altrimenti NO, non va bene.Il punto è solo ed esclusivamente questo. E Cannarsi stesso ha chiarito che in alcuni passaggi che risultano "strani" in italiano, nell'originale suonano perfettamente normali. Ma per lui lo "strano" è soggettivo e quindi va bene uguale, anzi, è un'opera giapponese quindi se suona "strano" è normale.
Pila ridammi la mia tv.
E' l'utilizzo del termine ad essere un regionalismo, non la parolaMa hai cercato sul dizionario? O devo sempre cercare io? Qui spiega un po' http://www.treccani.it/vocabolario/preciso2/ (http://www.treccani.it/vocabolario/preciso2/)
Il mio commento era correlato a quanto detto da Xibal sulle espressioni "Sei preciso" / "Stai preciso" in risposta alla domanda "Come sto?", e da lui stesso indicate come tipiche di Roma.E' l'utilizzo del termine ad essere un regionalismo, non la parolaMa hai cercato sul dizionario? O devo sempre cercare io? Qui spiega un po' http://www.treccani.it/vocabolario/preciso2/ (http://www.treccani.it/vocabolario/preciso2/)
Nella frase "sei venuta [...] per bene" non c'è niente di strano.Quante volte l'hai sentita pronunciata o vista scritta, utilizzata in quel contesto?
Perché sull'altro dizionario linkato c'era scritto "per bene" --> "in modo preciso".Esatto, "in modo preciso", non "preciso".
Rispondo velocemente a Thar, che ringrazio per i post sempre interessantissimi.
Però su una cosa non sono daccordo: da italiano non posso giudicare l'aderenza col testo originale, ma posso giudicare il prodotto finito, in italiano.
Essendo madrelingua, avendo studiato in italiano per 20 anni (anche se leggendo i testi legali, TUIR soprattutto, non si direbbe :|) credo di poter giudicare un prodotto finito in italiano.
Faccio un esempio:
Se una frase in giapponese esprime "mi scappa la pipì"
In italiano potremmo avere un:
- mi scappa la pipì => avremmo quindi aderenza e una forma italiana corretta.
- mi formicola l'inguine => qui non avremmo assolutamente aderenza, si esprime tutt'altro, ma avremmo una forma corretta
- c'ho della zona pataccale lo smangiamento => oltre a non avere aderenza avremmo una frase che in italiano non è corretta (circa)
- ciò lo innaffiamento che mi spinge fuori => se uno si impegna forse capisce, ma la forma è orrenda, errata.
Ora chi non conosce l'opera in originale e non conosce la lingua non può giudicare se il testo in italiano è aderente o meno all'originale, ma ha il diritto e secondo me il "dovere" di esprimersi riguardo il prodotto finito, in italiano.
Se per esprimere un concetto si usa una costruzione errata, è errata e stop.
Ma altre frasi, in questo 3d riportate, sono proprio scorrette. E secondo me non occorre sapere cosa intendessero in origine, perchè sono comunque errate nella forma finale, italiana. A parte il significato, anche la forma va espressa in maniera corretta!
Siamo d'accordo, non ho pretese di confutazione giuridica con un aneddoto personale. La novità è che sin qui noi utenti del forum avevamo raccolto solo testimonianze di giapponesi, i quali non riferiscono nulla di strano nella visione di questi film nella loro lingua. Ora anche un italiano con competenza di giapponese certificata base ci dice che seguire quei film in giapponese è facile. E non lo dice perché coinvolto in questa discussione, me lo dice per caso. Ora, che gli originali siano ritenuti facili dai giapponesi e dagli italiani con competenza base di giapponese, e le versioni italiane debbano risultare oscure per i madrelingua italiana... io in materia un paradosso più estremo non riesco a immaginarlo.Sì sta parlando di un traduttore professionista con competenze di giapponese di cui Cryu non vuole fare il nome per motivi che non sta a noi indagare. Non sta esattamente parlando di vostro cugino, con rispetto parlando.
Beh, sta cercando di smontare un punto abbastanza importante della controversia: non so tu ma personalmente NON mi accontento di un aneddoto personale, questo a prescindere dalla professionalità delle persone coinvolte (che bonariamente posso pure dare per scontata).
Altri esempi che possiamo divertirci ad analizzare per le prossime 10-20 pagine di topic :D
https://gerundiopresente.wordpress.com/2015/07/28/recensionando-quando-cera-marnie/
Riporto:
-“Che intrigante!” nel senso letterale di “che combina intrighi” detto dall’adolescente Anna, una ragazzina delle medie.
-“Chissà se non ci abita nessuno?”, un doppio negativo di dubbio gusto al posto di un più spontaneo “chissà se è disabitata?”
-“State ideando delle malefatte!”: anni ’50 vibe.
-“È un posto da pacchia!”anni ’50 vibe.
-“Ancora non l’hanno riparata la buca che stava là”, pura traduzione da ginnasio della versione di greco.
-“Ma quanto puoi essere brava!” esclama Marnie guardando i disegni di Anna, dove una persona italiana al 99% direbbe “ma quanto sei brava!”
Va bene se i personaggi, in quella scena del film, parlano strano. Altrimenti NO, non va bene.Il punto è solo ed esclusivamente questo. E Cannarsi stesso ha chiarito che in alcuni passaggi che risultano "strani" in italiano, nell'originale suonano perfettamente normali. Ma per lui lo "strano" è soggettivo e quindi va bene uguale, anzi, è un'opera giapponese quindi se suona "strano" è normale.
Come ho già detto, con questi presupposti non ci potrà mai essere un incontro tra chi sostiene il suo operato e chi lo critica, quindi probabilmente non vale nemmeno la pena discutere.
-“Chissà se non ci abita nessuno?”, un doppio negativo di dubbio gusto al posto di un più spontaneo “chissà se è disabitata?”A questa eccezione ha già risposto Cannarsi, ed è risultato che, nel contesto della scena del film, la versione fornita è quella giusta.
Il film l'ho visto in compagnia di mia moglie che non sa niente della diatriba su queste pagine e non ha la più pallida idea di chi sia Cannarsi.
Quindi il prototipo di spettatore senza pregiudizi.
Alla fine del film i commenti sono stati sul fatto che le è piaciuto moltissimo e sul vestito di Nausicaa ("ma.. non ha le mutande sotto??" :D donne, che ci vuoi fa...). Non una parola sul fatto che parlano strano...
Si potrebbe parlare di licenza poetica in un caso del genere forse, o no?No.
Altri esempi che possiamo divertirci ad analizzare per le prossime 10-20 pagine di topic :D
https://gerundiopresente.wordpress.com/2015/07/28/recensionando-quando-cera-marnie/
Riporto:
-“Che intrigante!” nel senso letterale di “che combina intrighi” detto dall’adolescente Anna, una ragazzina delle medie.
-“Chissà se non ci abita nessuno?”, un doppio negativo di dubbio gusto al posto di un più spontaneo “chissà se è disabitata?”
-“State ideando delle malefatte!”: anni ’50 vibe.
-“Ancora non l’hanno riparata la buca che stava là”, pura traduzione da ginnasio della versione di greco.
-“È un posto da pacchia!”anni ’50 vibe.
-“Sei venuta davvero per bene qui!” nel senso di “in questo disegno sei venuta bene” non nel senso che Marnie è una piccola aristocratica morigerata nell’aspetto.
-“Ma quanto puoi essere brava!” esclama Marnie guardando i disegni di Anna, dove una persona italiana al 99% direbbe “ma quanto sei brava!”
[/quote]Citazione da: Shito"Certo che devi adattare la cultura"Queste sono parole da incorniciare!
Giammai.
Bisogna tradurre la lingua che la esprime, per renderla comprensibile nella sua diversità.
Comprensibile per chi vuole comprendere, si capisce.
Direi che tu non vuoi comprendere una diversità culturale, tu la vuoi appiattita per svagarti nel comodo agio di una cosa rimpastata a tuo uso.
[...]
E badate bene, non è che Gualtiero sia l'unico ed il solo.
Questo rispetto per i contenuti e l'opera altrui è un concetto largamente condiviso.
Riporto passi dell'intervista a Franca Cavagnoli, (che potrete trovare qui:http://www.vice.com/it/read/intervista-franca-cavagnoli-645):
[...]
Lei pensa ci sia stato un cambiamento nel nostro modo di intendere la traduzione e le tecniche di traduzione nel corso degli anni? Per esempio Fernanda Pivano metteva molto del suo nelle traduzioni.
Non solo Fernanda Pivano, anche Vittorini e Pavese: la traduzione era intesa come modo per alimentare la propria scrittura. Oggi invece i traduttori più consapevoli tendono a voler comunicare al lettore che quel testo è germinato in un contesto culturale e linguistico diverso. Ne discende che il lettore deve fare più fatica: se oggi traduciamo Hemingway, ogni volta che dice white deve rimanere bianco—mentre in italiano per "riflesso di sinonimizzazione", come dice Kundera, tendiamo a variare.[...]
"Ho conosciuto una ragazza davvero intrigante".
"Stanne alla larga allora, combina intrighi".
"Ah. Io intendevo dire che e' figa".
Non hai letto il messaggio, vero?Ovviamente no. Non ti salvi in calcio d'angolo inondandomi di parole, "intrigante" significa "che intriga", cosi' lo intendono tutti. Se parli con qualcuno e lo usi come lo intendi tu, semplicemente non ti capisce nessuno, neanche chi ha scritto il Treccani. Fai una prova con "idiota" o "mongoloide", vedrai quanti amici ti farai. Pure quelli sono sul dizionario.
Non hai letto il messaggio, vero?Ovviamente no. Non ti salvi in calcio d'angolo inondandomi di parole, "intrigante" significa "che intriga", cosi' lo intendono tutti. Se parli con qualcuno e lo usi come lo intendi tu, semplicemente non ti capisce nessuno, neanche chi ha scritto il Treccani. Fai una prova con "idiota" o "mongoloide", vedrai quanti amici ti farai. Pure quelli sono sul dizionario.
Questo elenco è davvero molto umiliante. Per chi l'ha redatto. Perché:
1) Il PRIMO significato di 'intrigante', su qualsiasi vocabolario e per certo sui maggiori, è "che combina intrighi". Io per uno conosco e uso quel termine in primis in quel senso (ma il dato NON è significativo). Chiedendo a svariati amici e colleghi, molti (decine) lo conoscono e usano in primis in quel senso (ma il dato NON è significativo). Ciò che è significativo è che quello è non solo è un CORRETTO significato del termine, ma è il PRIMO significato. Fine della storia.
Madonna che palle.Claus, se la discussione ti annoia, ignorala, per favore.
Madonna che palle.Claus, se la discussione ti annoia, ignorala, per favore.
Continuare a farlo presente con questi messaggi non credo porti a nulla.
Uno dei significati della Città Incantata è l'importanza delle parole, l'importanza del fatto che nessuno se ne impossessi... lei, imponendo termini e costruzioni "shitesi", di cui sopra e in precedenza ho riportato solo un numero limitatissimo di esempi, si appropria del testo originale, lo manipola, lo trasforma, lo caratterizza fino a renderlo cosa sua... e privando lo spettatore della possibilità di ascoltare qualcosa che assomigli all'originale non solo in senso letterale, ma anche nel tono, nel ritmo, nel respiro.
Sii mio ospite.Accomodati. "Be my guest" si traduce con "Accomodati". Ne prendessi una.
"Four feet standing in one sock"E' "Standing four feet ten in one sock", per la precisione.
"such a wonderful fat pink dad"E c'è gente che lo difende pure. Incredibile.
"un così meraviglioso grasso roseo papà"
Quella Adelphie è una traduzione fatta bene. Con un errore. Capita, anche nelle migliori traduzioni. Anche nelle mie, che non sono nulla di speciale. La tua non la commento neppure, stavolta il sorgente è in inglese. Ciascuno può valutare da sé. Forse per questo ora hai paura, getti la maschera da piacione e continui a insultare, oltre che mentire (anche la "situazione perdita/perdita" era un'esca, vero?). Te l'ho detto mesi fa, te lo ribadisco ora. Io con te non ci discuto. Non sei né interessante, né competente. Né intellettualmente onesto, abbiamo appreso da qualche giorno. Io ho sempre postato a vantaggio di chi voleva sinceramente capire, senza nessun interesse in gioco. Credo abbiano capito.
A te rinnovo lo stesso invito di allora. Iscriviti a una scuola serale. E vergognati.
Citazione"such a wonderful fat pink dad"E c'è gente che lo difende pure. Incredibile.
"un così meraviglioso grasso roseo papà"
Il significato PRIMO di "intrigante", per esempio, è il primo di cui fa uso il popolo parlante nel tempo corrente, non il primo ad essere listato in dizionari mancanti di aggiornamento (anche solo per mere questioni di opportunità editoriale).No ma il solo fatto che lo si debba specificare, ancora e ancora, e' la cosa piu' assurda.
Come dice Wis, Xibal, quel che sembra tanto disgustarti è ciò che FA una lingua.
Corpus di regole FUNZIONALI, in continua mutazione in rapporto a detta funzionalità, e non viceversa.
Il significato PRIMO di "intrigante", per esempio, è il primo di cui fa uso il popolo parlante nel tempo corrente, non il primo ad essere listato in dizionari mancanti di aggiornamento (anche solo per mere questioni di opportunità editoriale).
Voglio dire, io traduco 'bien sure' (non ho voglia di cercare il circonflesso) del francese come 'ben certo', e immagino che ti farà rabbrividire. Ma lo faccio con piena coscienza, e lo faccio perché credo che sia la cosa giusta da fare.
ma in effetti, perché mai NON lo si dovrebbe tradurre come 'ben certo'?
Perché in fondo, sei io dico:
"Ti va della Coca-Cola?"
"Ben certo!"
Mi hanno segnalato diversi post nel forum di studioghibli.org. Tra le tante cose interessanti, ne segnalo due formidabili.hahahhaha top! :D Mi inchino a questo maestro della lingua italiana
La prima. Spesso qui la discussione si è arenata sull'indisponibilità dei testi originali e sul fatto che ovviamente il giapponese lo conoscono in pochi. Qui[/url] l'utente blefaro (peraltro spesso svilito e schernito dal Nostro, che a quanto pare quando non gioca in trasferta si risparmia le galanterie) presta un servizio prezioso mettendo a confronto come quel signore e un traduttore Adelphie hanno tradotto lo stesso estratto di Lolita, di cui si riporta anche l'originale in lingua inglese. Leggete l'una e l'altra versione. E poi provate a pensare a tutti quei film che forse nessuno potrà più restituirci nella nostra lingua.
La seconda, che ora alla luce della prima possono tutti comprendere nella sua drammatica verità, è forse la cosa più bella, emblematica e insieme triste che abbia mai letto sulla questione. Rivolgendosi al Nostro, lo stesso utente, riassume così, a proposito de La Città Incantata:
(http://www.studioghibli.org/forum/viewtopic.php?f=21&t=3785&start=45#p75115)CitazioneUno dei significati della Città Incantata è l'importanza delle parole, l'importanza del fatto che nessuno se ne impossessi... lei, imponendo termini e costruzioni "shitesi", di cui sopra e in precedenza ho riportato solo un numero limitatissimo di esempi, si appropria del testo originale, lo manipola, lo trasforma, lo caratterizza fino a renderlo cosa sua... e privando lo spettatore della possibilità di ascoltare qualcosa che assomigli all'originale non solo in senso letterale, ma anche nel tono, nel ritmo, nel respiro.
Ora, dopo aver letto qualcosa dell' inglese e il francese... allora io il francese lo mastico malissimo, mi fa cacare :D e sono abilitato solo dall'università, che come sappiamo non conta un cazzo.
Quindi ho chiesto via mail ad un mio amico francese, francese nel senso che è nato in Francia da genitori francesi, li ha vissuto e li lavora. Come professore di italiano.
Non cito la risposta ma mi pare ovvia :D
Anzi, Lenin:Ora, dopo aver letto qualcosa dell' inglese e il francese... allora io il francese lo mastico malissimo, mi fa cacare :D e sono abilitato solo dall'università, che come sappiamo non conta un cazzo.
Quindi ho chiesto via mail ad un mio amico francese, francese nel senso che è nato in Francia da genitori francesi, li ha vissuto e li lavora. Come professore di italiano.
Non cito la risposta ma mi pare ovvia :D
Mi pare troppo facile tirare fuori presunte e non ben identificate conoscenze di lingua madre pur di corroborare le proprie posizioni, quando il buon Shito invece scende sempre nel dettaglio, motiva in modo sensato e cita le fonti sulle quali basa il suo lavoro.
la variazione diatopica sub-standard romagnola usa sempre il "ben gentile!"Ma neanche per sogno.
E intanto il forum di studioghibli.org è down. Mah.Ciò è quantomeno intrigante.
'sûr' è 'certo', con usi e senso molto simili al nostro corrispondente, mentre 'bien' è qui usato come un rafforzativo. Ovvero, "bien sûr" è "più sûr" del "semplice" "sûr".'sûr' è 'sicuro' (non 'certo')
"Ben gentile" lo dice sempre Rat-Man, quindi è giusto :yes:Eh. Infatti Ortolani è di Parma.
"Ben gentile" lo dice sempre Rat-Man, quindi è giusto :yes::yes:
il primo ed unico adattatore della storia del doppiaggio italiano ad essere riconoscibile al primo ascolto
Quindi se dovessi dire alla mia nipotina di 5 anni "Sei una piccola intrigante!", rischierei che qualche adulto del popolo parlante chiami i carabinieri con l'accusa di molestie ad un minore e/o pedofilia conclamata.
Il significato PRIMO di "intrigante", per esempio, è il primo di cui fa uso il popolo parlante nel tempo corrente, non il primo ad essere listato in dizionari mancanti di aggiornamento (anche solo per mere questioni di opportunità editoriale).
Intrigante comunque in dialetto siculo ha soprattutto connotazione di "impiccione".Anche in italiano...
Mah, in italiano oggi viene principalmente utilizzato come "che attira l'attenzione, che incuriosisce", ha una connotazione positiva. "Questo gioco mi intriga".Intrigante comunque in dialetto siculo ha soprattutto connotazione di "impiccione".Anche in italiano...
Se dici "sei una piccola intrigante" io capisco che è una piccola impicciona, infatti, non certo una bambina che trama contro qualcun altro.Bene, ora il punto è questo: lo capisci perchè sai che la parola "intrigante" ha diversi significati, oppure perchè siccome hai già sentito usare quella costruzione, e solo quella e in quella forma, allora la associ "meccanicamente" ad un significato?
L'utilizzo di un termine simile avrebbe senso solo se nella lingua originale l'autore avesse voluto utilizzare un termine volontariamente desueto per caratterizzare il proprio personaggio.O magari essere grammaticalmente corretto, visto che è stata invocata più volte tale stringente aderenza al canone, per poi appunto non accorgersi, magari, di quel che si dice quando lo si dice nel parlare di tutti i giorni.
Quindi mi aspetto che tu, per non sprofondare, dica sempre "un chilo di pomi d'oro, grazie" scrollandoti la polvere dalle ghette quando entri dal besagnino*.No, dicevo che c'è una certa differenza tra la consapevole accettazione di un uso improprio, ma consueto, e il ritenere quell'uso grammaticalmente corretto, al punto che al sentirne quello corretto, ma desueto, si gridi allo scandalo grammaticale (che è quello che è, anche, accaduto in questo topic, a riprova dell'eterogeneità del pubblico).
E ti vada benissimo che in un'opera ambientata negli anni duemila, una bambina comune venga rappresentata (adattata) mentre chiede un chilo di "pomi d'oro".
Boh, ok, per me non ha alcun senso.
* termine tecnico genovese che sta per "venditore di frutta e verdura".
Non ricordo una sola opera di Miyazaki che fosse ambientata nel 2000, a meno che per 2000 non ci si riferisca semplicemente al numeretto sul calendario.Nemmeno io ricordo bambine che dicano "pomi d'oro" in uno dei suoi adattamenti.
Non ricordo una sola opera di Miyazaki che fosse ambientata nel 2000Vedendo le automobili che ci sono, direi che Ponyo è ambientata ai giorni nostri.
C'è una enorme differenza tra il comprendere che ormai sia inutile spiegare al mondo che "pomodori" non significa nulla ma va bene, lo usiamo tutti e bon, e il ritenere invece che "pomodori" sia la forma in assoluto correttaSecondo la Treccani il plurale di "pomodoro" è proprio "pomodori".
Anche Cannarsi può sbagliarsi ;DNon ricordo una sola opera di Miyazaki che fosse ambientata nel 2000, a meno che per 2000 non ci si riferisca semplicemente al numeretto sul calendario.Nemmeno io ricordo bambine che dicano "pomi d'oro" in uno dei suoi adattamenti.
Secondo la Treccani il plurale di "pomodoro" è proprio "pomodori".E lo accetto, ma se dovessi scoprire il perchè di quella parola, perchè quel nome, partendo dal plurale e tornando indietro senza il senno di poi, non saprei che pesci prendere.
Evidentemente è diventata corretta, no?
Scherzi a parte, è più facile che sia proprio un bambino alle prime esperienze scolastiche ad usare un termine desueto ma corretto, perchè sorretto da una logica, e a correggere gli adulti, suscitando la proverbiale ilarità per la sua ingenuità, che non il contrario.
Occhio a non confondere l'evoluzione della lingua, con la sua sovrascrittura, la perdita di memoria è una brutta piaga,E può portare a dimenticare anche le regole della sintassi, vedo.
Io in realtà mi riferivo più a casi come quello del "pomi d'oro" o degli "asciugamano" (che non vale per il "tagliacapelli", così, facciamo un pò come ci pare...), dove la purezza del fanciullo mette a nudo la superficialità con cui, perdendo proprio il legame con la norma, si passi da una forma sostenuta da una logica filologica, culturale, storica, ad un'altra nata sulle macerie della memoria e dell'uso impigrito dall'abitudine...
A me risulta che sia la tendenza a correggere forme in realtà corrette, io mi riferivo ad altro, ma grazie della precisazione, perchè abbiamo appena scoperto grazie a questo topic come la cosa si protragga anche in età adulta ;D
No è una fase che passano i bambini nell'apprendimento della lingua. Si chiama ipercorrettismo.
Iniziamo a riportare ordine continuando le discussioni prettamente linguistiche nel topic apposito?Link al topic apposito per favore?
Trailer de La tomba delle lucciole:"Qui è la cucina!"
https://www.youtube.com/watch?v=Bt8n7CxGRfA
http://www.mangaforever.net/248750/lucky-red-i-film-di-hayao-miyazaki-in-eleganti-steelbook-da-collezioneChe bellezza! Perché non fanno un cofanetto!? :(
http://www.mangaforever.net/248750/lucky-red-i-film-di-hayao-miyazaki-in-eleganti-steelbook-da-collezione
Nausicaa esce in blu ray anche senza il dvd che non mi serve?Io invece avrei il problema opposto: non mi interessa il bluray e vorrei una semplice edizione in DVD.
In tutta onestà quelle steelbook non mi entusiasmano particolarmente.
Fan cagare, vuoi mettere con quelle che hai recuperato tu dal design minimalista o altre steelbook viste in giro?In tutta onestà quelle steelbook non mi entusiasmano particolarmente.
A me sembrano molto belli ma passo stavolta.
Per gli interessati, breve e doveroso aggiornamento sulle questioni linguistiche. Dalla Crusca mi hanno fatto sapere che sia "chissà se non ci abita nessuno" sia "c'è mai stata volta che vi abbia mentito" sono frasi corrette. La prima funzionerebbe meglio con un "davvero", ma è corretta.Ma sì che è corretto. Semplicemente è una frase che non direbbe nessuno per esprimere un dubbio assolutamente spontaneo a chiunque. Quindi stranisce, distrae, suscita dubbi, rompe l'immersione, produce sensazioni ed emozioni impreviste e indesiderate nel testo originale. E a monte di questo è brutta. A monte, non in ultima analisi. Perché contrariamente a quanto vorrebbe qualcuno, la naturale bellezza di un dialogo è la prima cosa da restituire. Perché una traduzione brutta e/o innaturale non conserva neppure il senso, come una fotografia brutta non conserva il ricordo. E se non sai misurarti con la non misurabile estetica della frase, semplicemente non puoi fare questo lavoro.
Plot twist!Chi l'avrebbe mai detto. Sconvolgente.
In tutta onestà quelle steelbook non mi entusiasmano particolarmente.
A me sembrano molto belli ma passo stavolta.
ho trovato sempre molto strani i dialoghi italiani delle opere GhibliNon sono tutti adattati da Cannarsi eh.
Poi su Dio Bestia erano tutti rapiti dall'incanto, guarda.Ah certo, ridevano i bimbiminchia perché OMG è una bestemmia! Adesso giudichiamo un film in base a come reagiscono i ragazzini che vanno al cinema per tirare i pop-corn a quello davanti. Dio Bestia va benissimo come traduzione, è stata già spiegata.
Io su Dio Bestia mi trovo daccordo con quanto spiegato da Shito :-*Il senso è giusto, l'adattamento è sbagliato per motivi culturali.
Se poi uno che capisce il jappominkiese mi dice che invece no, faccio in tempo a ritrattare.
Ma a me frega zero se è una *bestemmia*, se il senso è giusto è anzi meglio :yes:
Intellettualemente onesto, direi.È onestissimo. Hai portato un'eccezione per sostenere una tesi senza argomentazioni. Si stava parlando di frasi come "chissà se non c'è nessuno". Il caso che hai portato tu è diverso. E poi il fatto che ridano i ragazzini è irrilevante, la traduzione è quella.
Dio Bestia è una bestemmia? :suspious:
Il senso è giusto, l'adattamento è sbagliato per motivi culturali.
Per quanto riguarda il magnifico La tomba delle lucciole, i doppiatori nostri sono talmente bravi a recitare che fanno passare in secondo piano eventuali frasi "strane" o termini non molto utilizzati. Io non ci faccio proprio caso, sarà che il film lo conosco a memoria...Ma l'hai già visto? Non esce a novembre?
Trailer de La tomba delle lucciole:"non mi piacciono i fuggenti aereo"???
https://www.youtube.com/watch?v=Bt8n7CxGRfA
Per me no, è un intercalare.Mai sentita in vita mia (che già dovrebbe essere considerato bastante a giudicare dai metri di valutazione dell'italiano, ma vabbè...), ma a parte questo, dal film non è abbastanza evidente che non si parli del Dio cattolico?
Ma vallo a dire ad un cattolico.
[EDIT] Comunque si, è considerata tale.
Ti assicuro Xibal che aivoglia se è una bestemmia dalle mie parti, spesso gli anziani usavano il cheat dell'elisione facendo diventare Dio un bell'Io e rientrando nei parametri della cattolica comprensione...Bestia?Non cane?Non porco?Proprio "bestia"?
Xibal, Dio Bestia è considerata una bestemmia sulla maggior parte del territorio dello stivale.No, "Dio Bestia!" può essere una bestemmia, cioè dare della bestia, in accezione negativa, al tuo dio.
Se tu lo inserisci in un adattamento ignorando questo aspetto per una presunta aderenza al testo originale sei un buon traduttore (volendo essere generosi) ma un pessimo adattatore. Come infatti è il caso di Cannarsi.
Cannarsi non batterebbe ciglio con l'amore che ho nei confronti della svastica girata.Dipende da come la giri...
Si si bestia bestia, ma si sa che siamo maestri di bestemmia a Firenze e provincia...Credo non ci sia zona in Italia dove esclamando Dio Bestia non la si prenda come una bestemmia.
No, è una questione di ignoranza dei simboli...
Cosi come la svastica, seppur girata, è sempre una svastica.
È una questione di simboli.
Atteggiamento decisamente infantile.Cioè mi stai dicendo che se volessi fare un cartone animato sulla cultura indiana non ci potrei mettere svastiche perchè verrebbe preso per un film nazista?
Non puoi pretendere che tutti abbiano la cultura per comprendere e il sentire comune è una cosa non ignorabile in ambito culturale.
Cioè mi stai dicendo che se volessi fare un cartone animato sulla cultura indiana non ci potrei mettere svastiche perchè verrebbe preso per un film nazista?No, ovviamente no, ma se nel testo facessero riferimento al Bhagavāna su'ara (भगवान सुअर) eviterei di tradurlo dome Dio Maiale, ecco, almeno in Italia.
Sarebbe questo il mio atteggiamento infantile?
eviterei di tradurlo dome Dio Maiale, ecco, almeno in Italia.Anche se non fosse una esclamazione con connotati negativi?
No, sarebbe semplicemente comico, in Italia.E quindi la traduzione migliore per un Dio con l'aspetto di un maiale sarebbe?
Wis, solo ieri questo signore ha sfoderato tre menzogne e tre strafalcioni grandi come case. Senza vergogna. E si permette ancora di parlare di correttezza e oggettività. Di "ligia verità" e "base di tutto". E si permette di dire a te che sei in malafede. E davanti all'orrore che ha creato, si nasconde nel ritornello per cui bello e brutto sono solo gusti. Non è neanche più presunzione, è il delirio di onnipotenza di un illetterato mitomane che deve continuamente alimentare la bugia di cui vive. Tu immagina lo shock se mai si rendesse conto di aver sfigurato per un intero paese la sua passione di una vita. E' un caso psichiatrico, non linguistico. Lascialo perdere.
No, è una questione di ignoranza dei simboli...Con me sfondi una porta aperta. Devo rammentare l'onda di indignazione che ho sollevato quando l'ho usata come avatar?
Che ne so, sono un grafico mica un adattatore.Avresti problemi anche come grafico, pensa le risate a vedere un Dio con l'aspetto di maiale, io come minimo me ne uscirei subito con un "L'ho sempre saputo che era un porco", e giù tutti a ridere...
la butto li: il dio dei maiali o il dio delle bestie suona così male?No, sarebbe semplicemente comico, in Italia.E quindi la traduzione migliore per un Dio con l'aspetto di un maiale sarebbe?
Per me no, è un intercalare.
Ma vallo a dire ad un cattolico.
[EDIT] Comunque si, è considerata tale. E adattare un testo ignorando volutamente questo aspetto per una presunta aderenza all'originale è un errore.
Grave, per giunta.
È solo uno degli innumerevoli errori di forma e sostanza che costellano gli "adattamenti" di Cannarsi ma è emblema di una sua incomprensione del concetto di adattamento.
Non lo sapevo, interessante...
Con me sfondi una porta aperta. Devo rammentare l'onda di indignazione che ho sollevato quando l'ho usata come avatar?
Io direi invece che è una questione simbolica. La svastica, o meglio ciò che ha rappresentato, ha avuto un impatto così forte agli occhi delle persone, che poco conta che sia girata a destra o a sinistra. Sempre svastica è.Sono due simboli diversi, l'indignazione dovrebbe essere quantomeno consapevole, altrimenti è solo cagnara...
Così come "dio bestia". Non puoi pretendere che, prima di andare a vedere un cartone animato, uno si documenti su millenni di storia e cultura giapponese per non rimane perplesso all'udire di cotale frase.No, ma mi aspetto che comprenda quello che avviene a schermo e contestualizzi. Se invece decontestualizza appositamente per ricavarne una facile risata o una facile indignazione, bè fatti suoi...
la butto li: il dio dei maiali o il dio delle bestie suona così male?No, suona benissimo.
Ma diamine, in questo caso non solo è giusto, ma è anche godereccio: fanculo a sto appecorinamento nei confronti del vaticano \m/Ma nell'originale non ha questo aspetto godereccio (o blasfemo).
Mmmm.Non è una trasmissione radiofonica: esiste anche la parte visiva. se vedi un dio a forma di Bestia "l'associazione" la fai nella tua testa e non si perde nulla della storia.
Io penso che Dio Bestia sia differente dal Dio delle Bestie. Son due concetti differenti.
Chissene se suona un po' blasfemo.Parliamoci chiaro, il problema non è la blasfemia, perchè chiunque sia credente comprenderà che si stia parlando di un soggetto diverso dal proprio dio, e non si farà alcun problema.
Non è che il Vaticano richieda a chicchessia di cambiare i nomi o le definizioni di divinità diverse dalla sua.Secondo me se in Dragonball avessero mantenuto Dio invece di inventarsi "il supremo" qualcuno del Vaticano si sarebbe fatto sentire.
Detto questo: se inserisci Dio Bestia in un adattamento per l'Italia ignorando la lettura blasfema per una presunta aderenza al testo originale sei un buon traduttore (volendo essere generosi) ma un pessimo adattatore.
[EDIT] È una figata poter scrivere Dio Bestia senza incorrere in sanzioni! Dio bestia!
Parliamoci chiaro, il problema non è la blasfemia, perchè chiunque sia credente comprenderà che si stia parlando di un soggetto diverso dal proprio dio, e non si farà alcun problema.
Il problema è che se non prevedi che in quel punto ci potrebbe scappare la risata, non hai capito il pubblico. A meno di bloccare l'accesso alla sala a veneti e toscani, qualcuno che interrompe la sospensione dell'incredulità lo trovi di sicuro.Mi state davvero dicendo che negli scopi di un adattatore ci dovrebbe essere anche la previsione di quali battute potrebbero nascere da una qualsiasi situazione proiettata in sala?
Conosci la differenza tra traduzione e adattamento?E tu conosci la differenza tra adattamento e invenzione? In quel caso non c'è niente da adattare. Non è che ci sia sempre qualcosa da adattare. Altrimenti smette di essere un lavoro di adattamento per diventare pura invenzione. Yes --> Sì. Vedi? Non c'è niente da adattare. The Fugitive --> Il Fuggitivo. Niente da adattare anche qui.
Un minimo ci devi pensare a quello che il pubblico percepirà."attento a non puffarmi la cappella"
Un puffo incontra un altro puffo: 'tieni, prendi il mio fungo'.
Supremo mi pare un ottimo adattamento, non si perde niente del concetto originaleSalvo il fatto che quel personaggio lì è Dio, il creatore del cielo e della terra, quello del padre nostro che sei nei cieli, di Adamo ed Eva, eccetera eccetera.
Detto questo: se inserisci Dio Bestia in un adattamento per l'Italia ignorando la lettura blasfema per una presunta aderenza al testo originale sei un buon traduttore (volendo essere generosi) ma un pessimo adattatore.
Non è che il Vaticano richieda a chicchessia di cambiare i nomi o le definizioni di divinità diverse dalla sua.Secondo me se in Dragonball avessero mantenuto Dio invece di inventarsi "il supremo" qualcuno del Vaticano si sarebbe fatto sentire.
Mi par di ricordare che si siano lamentati per una puntata dei Simpsons, una volta.
Secondo me Supremo va benissimo, da noi per indicare Dio si usano superlativi come "L'Altissimo"Noi lo chiamiamo Dio e basta, gli altri sono "appellativi". Specifichiamo che "supremo" non è una scelta di Cannarsi eh, che magari lo stai difendendo per quello. È una scelta di adattamento di DB di non so chi, di parecchi anni fa. Roba alla Mediaset stile Tinetta e Sabrina o come si chiamavano.
Salvo il fatto che quel personaggio lì è DioEsatto, è così. Bisogna conoscere il contesto e il setting di DB. Comunque la Terra non l'ha creata lui, lui è precipitato sulla Terra con un'astronave. Lui è diventato il Dio della Terra, dopo aver abbandonato Nameck. Quelli che creano i pianeti sono i Kaioh-shin (shin = dio, stesso kanji con pronuncia diversa), i veri dèi dell'universo di DB
Credo dica "I rifugi anti-aereo", anche se non si capisce nulla.Trailer de La tomba delle lucciole:"non mi piacciono i fuggenti aereo"???
https://www.youtube.com/watch?v=Bt8n7CxGRfA
Ecco, mi avete fatto diventare un pipparolo!!! :D
Credo dica "I rifugi anti-aereo", anche se non si capisce nulla..Trailer de La tomba delle lucciole:"non mi piacciono i fuggenti aereo"???
https://www.youtube.com/watch?v=Bt8n7CxGRfA
Ecco, mi avete fatto diventare un pipparolo!!! :D
Supremo è un termine di sicuro più corretto de L'"Altissimo", che se volessimo fare le pulci alla lingua come si è fatto fin'ora a più di uno dovrebbe far venire in mente qualcuno alto 100 metri, non che stia in alto, cosa che invece è perfettamente ficcante e coerente col termine Supremo.Supremo mi pare un ottimo adattamento, non si perde niente del concetto originaleSalvo il fatto che quel personaggio lì è Dio, il creatore del cielo e della terra, quello del padre nostro che sei nei cieli, di Adamo ed Eva, eccetera eccetera.
"Il supremo" non è certo un sinonimo, quando mai si è sentito un prete o un papa dire "nel nome del supremo"?
E' chiaramente un termine usato da chi ha tradotto e adattato Dragonball per auto-censura, al fine di evitare proteste da parte di Moige, spettatori, famiglie, ecc.
Basta vedere che termini come morire, uccidere o ammazzare non sono MAI pronunciati e vengono sostituiti da "eliminare", manco fosse un reality.
Dice "il rifugio antiaereo", ma quali "fuggenti aereo"... http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/antiaereo.shtml"Al terzo giro di topic i partecipanti iniziarono ad accusare i primi leggerissimi segni di affaticamento: palpitazioni, lingua felpata, aurore boreali..."
Wow, non aveva capito che si arrivasse a questi livelli... :scared:Quando sei al cinema manco te ne puoi rendere conto, perché di perle come quelle ce ne sono così tante che non puoi tirare fuori il taccuino e segnartele.
Penso che il target non siano i bambini, perlomeno per Lucky Red.Ma anche fosse...
Il target di Ponyo non sono i bambini?
In Italia no, credo abbia ragione MrSpritz. Per come è piazzato e pubblicizzato sembra proprio diretto esclusivamente agli adulti appassionati dello Studio Ghibli.Tu hai i blu-ray giapponesi che includono i vecchi doppiaggi italiani e che costano 40 euro ciascuno + spese e dogana. Per questo io ti odio >:(
Sì anche per il modo in cui viene proposto al cinema, 2-3 giorni.Il target di Ponyo non sono i bambini?
In Italia no, credo abbia ragione MrSpritz. Per come è piazzato e pubblicizzato sembra proprio diretto esclusivamente agli adulti appassionati dello Studio Ghibli.
L'italiano però non c'è in tutti.Ecco, bravo. A beneficio di noi stranieri in patria, fai il favore di dirci in quali. Mononoke e Laputa lo so per certo.
Non ti penso proprio. Dovrei aprili, infilarli nel lettore e verificare che io li ho guardati tutti in giapponese con sottotitoli inglesi.Ti perdono solo perché li hai dovuti vedere con il modello precedente al modello precedente della tv che ho pagato un terzo della tua :baby:
Ora, non so come voi vi rapportiate ad una frase simile.
Posso dire la mia propria impressione: non la capisco.
Un verbo all'infinito ed un predicato a fine frase... bho.
Sembra una traduzione riuscita male di un qualche testo latino.
Non individuo neanche il soggetto.
Con molto sforzo, posso immaginare che "il predisporre l'invio" svolga il ruolo del soggetto, ma, ripeto, trattasi di un verbo all'infinito.
per favore non esageriamo affermando di cose inaudite, perchè di verbi all'infinito che indichino una azione, spesso protratta (che in inglese si rendono col present continuous) l'italiano è pieno: "Fumare ti porterà alla tomba". Perchè non usare "Il fumo ti porterà alla tomba?".Non sto dicendo che non si possa dire, sto dicendo che non puoi abusare di questa costruzione, che di per sé complica le cose semplici.
Non concordo sulla quarta, che una parola non sia mai stata usata (e mi farebbe piacere capire in che modo tu abbia accesso all'elenco di tutte le parole, di uso comune o meno, che abbiano popolato la lingua italiana passata) non significa che non possa essere coniata per esprimere un concetto in maniera simbolica, suggestiva, sintetica ecc...Non sta a chi fa traduzione/adattamenti dal giapponese coniare dal nulla parole nuove.
Altrimenti non esisterebbero cose come, e forse sarebbe meglio: "Patto del Nazareno" o i tanti altri neologismi coniati sulla scia di italianizzazioni effettuate in modo del tutto arbitrario di termini stranieri, che diventano improvvisamente italiano per semplice "usura" (cioè uso logorato e logorante nel tempo).Sarò franco, mi sfugge il nesso.
L'esempio che fai di Hulk è interessante, ma mi chiedo in che modo un mondo post-apocalittico possa giustificare quella che di fatto è una licenza artistica (e io sono perchè ce ne siano sempre e comunque), mentre uno di fantasia no.Ok, ma aspetta: non è che il traduttore di Hulk si sveglia una mattina e decide di far deragliare il linguaggio, era così già in originale per scelta degli autori.
Bombe atomiche e giganti verdi si, ma civiltà antiche che cavalcano lupi giganti no?
Tanto per fare un esempio, lo sciamano che parla come un dirigente del comune. Quindi uno sciamano dovrebbe parlare come chi, come un muratore? Uno sciamano nella realtà manco esiste, e se esiste di certo non è in grado di parlare con gli spiriti. Un dirigente del comune perlomeno esiste. E da quand'è che "prendere visione" si usa solo in "burocratese"? Non si usa tutti i giorni, ma non è che tutti i giorni ti trovi davanti a uno "sciamano" a vedere il tuo futuro dentro una palla di vetro in un mondo di fantasia...Ti sfido a dirmi in quali contesti non burocratici useresti mai l'espressione "prendere visione".
Uno sciamano nella realtà manco esistePrego?
Il paragone con "il mangiare" come sostituto del sostantivo "cibo" è totalmente sballato perché in quel caso sostituisce appunto un sostantivo e non indica un'azione (in questo l'azione del mangiare) come diceva Xibal."Mangiare" è anche un sostantivo, indica ciò che mangi: "il mangiare", appunto.
Quando il concetto espresso in una lingua non ha un corrispondente nè grammaticale nè sintattico in quella a cui adattarla, direi di si, per forza di cose.
Non sta a chi fa traduzione/adattamenti dal giapponese coniare dal nulla parole nuove.
Sarò franco, mi sfugge il nesso.Ma davvero? Allora mi chiedo cosa ci sia di incomprensibile e "mai usato", per gli stessi principi che hai enunciato nel quote, in "Spacca-Province", visto che Spacca è in uso da secoli ed è perfettamente comprensibile tutt'ora, e "Province" idem.
La parola "patto" è in uso da secoli ed è perfettamente comprensibile tutt'ora, e capita che ci si riferisca al "patto tra Tizio e Caio" ed anche al "patto stipulato nel dato luogo": in quest'ultimo caso, il "patto del Nazareno", il "trattato di Campoformio", il "trattato antartico", il "patto di Varsavia".
Inoltre non è affatto un neologismo, perché sono due parole ciascuna delle quali mantiene il senso originario (il patto resta un patto, il largo del Nazareno resta il largo del Nazareno).
Quando il concetto espresso in una lingua non ha un corrispondente nè grammaticale nè sintattico in quella a cui adattarla, direi di si, per forza di cose.Prima di arrendersi e dire che non ci sia una parola corrispondente io cercherei meglio.
E "Spacca-Province" è assolutamente efficace nel restituire il senso di cosa si stia dicendo, e soprattutto di chi (estrazione sociale soprattutto) lo stia dicendo, esattamente come lo sono "Negoddio!", "Sbrisga", "Soquanti" in opere letterarie moderne.idem.Non mi pare affatto efficace, anzi, il fatto che sia una parola che non c'è lo rende ipso facto straniante per lo spettatore.
Ma davvero? Allora mi chiedo cosa ci sia di incomprensibile e "mai usato", per gli stessi principi che hai enunciato nel quote, in "Spacca-Province", visto che Spacca è in uso da secoli ed è perfettamente comprensibile tutt'ora, e "Province" idem.Di quelle due parole ne è stata fatta una sola, "spacca-province".
Tipo "Ammazzasette"?
Non mi pare affatto efficace, anzi, il fatto che sia una parola che non c'è lo rende ipso facto straniante per lo spettatore.
Perdonami, su internet faccio fatica a capire quando il mio interlocutore vuole essere ironico: stai scherzando?Non mi pare affatto efficace, anzi, il fatto che sia una parola che non c'è lo rende ipso facto straniante per lo spettatore.Tipo "Ammazzasette"?
Bubusettete!No, non hai capito.
'vuole dividere le province' o 'vuole distruggere le province'?
Qual è il senso della frase in realtà? Qualcuno lo sa?
Perdonami, su internet faccio fatica a capire quando il mio interlocutore vuole essere ironico: stai scherzando?No, "Ammazzasette" è la stessa identica cosa di "Spacca-province" (sei stato tu a dire che l'errore fosse di fare di due parole una), da sola non esiste, ma è stata creata per definire una figura, nasce dal nulla, dal foklore popolare, da una battuta, viene ripetuta e diventa un nome, e poi un modo di dire.
I film Ghibli tradotti in italiano non sono per bambini italiani. Tantomeno svedesi, che manco parlano italiano come prima lingua. Ponyo è per bambini giapponesi e basta, quello è il target. Non è che tradurre i film Ghibli in italiano li renda adatti a bambini italiani, perché le culture sono profondamente diverse e i bambini europei certe cose non possono capirle. E i genitori non possono spiegarle, perché la cultura giapponese non la conoscono nemmeno loro. Walt Disney c'azzecca niente, quella è una cultura molto più vicina alla nostra e l'Italia è un paese fortemente americanizzato anche a causa del cinema.
I film Ghibli tradotti in italiano non sono per bambini italiani. Tantomeno svedesi, che manco parlano italiano come prima lingua. Ponyo è per bambini giapponesi e basta, quello è il target. Non è che tradurre i film Ghibli in italiano li renda adatti a bambini italiani, perché le culture sono profondamente diverse e i bambini europei certe cose non possono capirle. E i genitori non possono spiegarle, perché la cultura giapponese non la conoscono nemmeno loro. Walt Disney c'azzecca niente, quella è una cultura molto più vicina alla nostra e l'Italia è un paese fortemente americanizzato anche a causa del cinema.
No, "Ammazzasette" è la stessa identica cosa di "Spacca-province" (sei stato tu a dire che l'errore fosse di fare di due parole una), da sola non esisteTi faccio notare che Ammazzasette è una parola italiana.
Non mi risulta che i fratelli Grimm fossero italiani, è un adattamento italiano al titolo che si autoconcede il protagonista fanfarone di una favola straniera, che poi in italiano diventa Ammazzasette, che non c'entra nulla con l'originale, e assume nel tempo il significato traslato che riportano i dizionari.No, "Ammazzasette" è la stessa identica cosa di "Spacca-province" (sei stato tu a dire che l'errore fosse di fare di due parole una), da sola non esisteTi faccio notare che Ammazzasette è una parola italiana.
Cos'è uno sciamano, scusa? Dove la vedi nel mondo moderno la figura dello sciamano? E come pensi di poter parlare con gli spiriti, che non esistono, o coi morti, che non parlano? Esiste gente che parla coi morti? Esistono persone che guariscono altre persone con la magia? Sono figure primitive e che possiamo ritrovare nelle opere fantasy.Uno sciamano nella realtà manco esistePrego?
"Mangiare" è anche un sostantivo, indica ciò che mangi: "il mangiare", appunto. E' anche nella Treccani: http://www.treccani.it/vocabolario/mangiare1/ (http://www.treccani.it/vocabolario/mangiare1/)Sì e se leggi il tuo stesso link sono indicati due usi totalmente diversi, 1. e 2. Il primo indica l'azione mentre il secondo l'oggetto. Il primo caso è quello del film di Cannarsi, mentre il secondo l'esempio (sbagliato) di Gargoyle. Vedi pure il post di Wis
I miei figli hanno visto Totoro e Kiki tradotti e doppiati in svedese.Tu hai detto che hai fatto vedere un film Ghibli in italiano ai tuoi figli, che come prima lingua non parlano italiano, e io a quello ho risposto. Se i film Ghibli in italiano non sono per bambini italiani, figuriamoci per bambini svedesi... Ti meravigli che un bambino svedese di 3 anni non capisca un film giapponese doppiato in italiano. Potevi metterci pure i sottotitoli in greco, visto che c'eri...
Ponyo è dichiaratamente ispirato ad una fiaba europeaQuale è questa fiaba? La sirenetta? La fiaba può essere europea ma è solo la base di partenza da cui poi nasce un film che è indiscutibilmente prodotto per il pubblico giapponese, e c'ha pure i personaggi giapponesi. Non è che lo decidiamo noi il target dei cartoni e dei fumetti giapponesi. Non basta avere la fonte di ispirazione di origine europea per fare un prodotto per bambini europei, se poi tutto il resto è giapponese e i personaggi parlano e si comportano in un certo modo.
Xibal, Ammazzasette è sul vocabolario.Certo che ce l'hanno, perchè "Ammazzasette", a meno di essere strano quanto Cannarsi, lo trovi scritto la prima volta su un libro di favole, non sul vocabolario, e se leggendo quella favola per te quel nome non suona strano ma perfettamente calato nella storia che ti stanno raccontando, senza fermarti a riflettere sul suo significato, sulla sua etimologia, sulla sua origine, o se l'hai mai sentita dire dal tuo fruttivendolo o dal professore in aula, perchè il suo significato ce l'ha anche solo nel suono che produce e va bene così, allora la stessa cosa vale ascoltando "Spacca-Province" in un cartone animato di Miyazaki.
Spaccaprovince no.
L'etimologia o l'origine di una parola non ha valore in questo ambito
La fiaba può essere europea ma è solo la base di partenza da cui poi nasce un film che è indiscutibilmente prodotto per il pubblico giapponese, e c'ha pure i personaggi giapponesi.Ma guarda che Ponyo non ha delle componenti giapponesi così spiccate: non ci sono elementi o caratteristiche prettamente nipponiche che lo rendano difficile o incomprensibile a chi vive in un altro paese.
Ci sono sciamani in Mongolia, in Australia, nel centro e sud America, fra gli eschimesi, in Polinesia, nel sud-est asiatico, in Siberia, Nuova Guinea, fra gli indiani d'America, per non parlare poi dell'Africa.Cos'è uno sciamano, scusa? Dove la vedi nel mondo moderno la figura dello sciamano?Uno sciamano nella realtà manco esistePrego?
Ponyo è dichiaratamente ispirato ad una fiaba europeaQuale è questa fiaba? La sirenetta? La fiaba può essere europea ma è solo la base di partenza da cui poi nasce un film che è indiscutibilmente prodotto per il pubblico giapponese, e c'ha pure i personaggi giapponesi.
No, "Ammazzasette" è la stessa identica cosa di "Spacca-province" (sei stato tu a dire che l'errore fosse di fare di due parole una), da sola non esiste, ma è stata creata per definire una figura, nasce dal nulla, dal foklore popolare, da una battuta, viene ripetuta e diventa un nome, e poi un modo di dire.Ok, ora ho capito cosa intendevi. Grazie per la spiegazione.
Fare le pulci a "Spacca-Province" è come fare le pulci ad "Ammazzasette", due parole che non esistono ma che raccontano alla perfezione, proprio nella loro sintetica efficacia, un essere o un modo di fare che prende vita e forma nella parola.
A maggior ragione quando a pronunciarla, o meglio ancora a coniarla, è uno del "popolo" per definire un membro illustre della sua comunità nel suo modo di gestire la cosa pubblica.
Dire che udire questa definizione, in bocca a quel personaggio e in quel contesto, ti rompa l'immersione spingendoti a capire cosa volesse dire, è come affermare che la parola "Ammazzasette" faccia lo stesso effetto leggendo l'omonima favola.
Sinceramente faccio una fatica enorme a non considerarlo impossibile...
Cos'è uno sciamano, scusa? Dove la vedi nel mondo moderno la figura dello sciamano? E come pensi di poter parlare con gli spiriti, che non esistono, o coi morti, che non parlano? Esiste gente che parla coi morti? Esistono persone che guariscono altre persone con la magia? Sono figure primitive e che possiamo ritrovare nelle opere fantasy.Ti ripeto che continui a farti le domande sbagliate e stai anche cambiando, consapevolmente o meno, l'argomento della discussione.
Ma guarda che Ponyo non ha delle componenti giapponesi così spiccateÈ sicuramente uno dei più infantili tra i film di Ghibli ma resta un prodotto per bambini giapponesi, la fiaba da cui prende ispirazione conta poco e questo è un dato di fatto. Se lo traduci fedelmente e risulta indigesto significa che è proprio così e non è adatto a bambini occidentali troppo piccoli. Se un personaggio dice "scusa" a tavola anziché "grazie", tanto per fare un esempio a caso, il bambino occidentale mica capisce, e il fatto che la fiaba sia danese o portoghese è irrilevante. Sennò adesso pigliamo un manga a caso basato su una fiaba europea ma infarcito di cultura e personaggi giapponesi e diciamo che è per lettori americani. Pure se è pubblicato su una rivista giapponese venduta solo in Giappone. Qualsiasi manga (e qualsiasi anime) è prodotto per il mercato inerrno e basta, poi che venga esportato è un altro discorso. Prendi Naruto per esempio, si dice che è per ragazzini ma un ragazzino occidentale non sa una sega di Yamata no Ororchi, Susanoo, Amaterasu ecc. E ovviamente non capisce mezzo kanji di quelli che appaiono sullo schermo.
Ci sono sciamani in Mongolia, in Australia...Sì e infatti noi abbiamo a che fare con sciamani praticamente tutti i giorni, quindi sappiamo perfettamente come parlano. Diciamo piuttosto che quelle sono popolazioni rimaste ferme all'Età della Pietra, e che non hanno niente a che fare col mondo moderno in cui viviamo noi, e comunque di certo non sono in grado di parlare né con gli spiriti né coi morti. Dire che lo sciamano non esiste è come dire che non esiste la magia, che non è altro che la pura verità.
vi invito a non imbarcarvi in discussioni prolungate con The Fool, perché non vi porteranno da nessuna parte e rischiano di sviare il topic.Grazie a te, Ivan.
Su "spacca-province" la discussione è esilarante, cioè qual è il sostantivo usato nel testo originale? Qual è il kanji?Presa dai sub, la frase è questa: エボシさまは國崩(くず)しをなさる氣だ
Il traduttore di Google, per quel poco che può valere, traducendo verso l'inglese azzarda un "country break".Su "spacca-province" la discussione è esilarante, cioè qual è il sostantivo usato nel testo originale? Qual è il kanji? Lo sapete, almeno? In 10 post non siete riusciti a postare mezzo kanji a sostegno delle vostre critiche.Presa dai sub, la frase è questa: エボシさまは國崩(くず)しをなさる氣だ
"Eboshi-sama" e poi "國崩しをなさる氣だ", se qualcuno sa il giapponese può tradurcela.
Nota: in un sito giapponese l'ho trovata leggermente diversa, non so quanto possa cambiare: エボシさまは国崩しをなさる気じゃ
Sempre per quanto riguarda Gtranslate:Su "spacca-province" la discussione è esilarante, cioè qual è il sostantivo usato nel testo originale? Qual è il kanji?Presa dai sub, la frase è questa: エボシさまは國崩(くず)しをなさる氣だ
"Eboshi-sama" e poi "國崩しをなさる氣だ", se qualcuno sa il giapponese può tradurcela.
Nota: in un sito giapponese l'ho trovata leggermente diversa, non so quanto possa cambiare: エボシさまは国崩しをなさる気じゃ
(くず) -> Rottami, spazzatura...
しを -> Dente il primo "il" il secondo (insieme denti)
[...]gli adattamenti di Cannarsi adottano uno stile e una lingua immediatamente riconoscibili come suoi, con l'aggravante di piegare spesso l'italiano alla costruzione del giapponese. A parere mio, e di altri, è un metodo sbagliato.Concordo, ma personalmente mi chiedo: chi decide queste cose è d'accordo con Cannarsi o semplicemente lo lascia fare perché si occupa di altro?
Lui è convinto di fare il miglior lavoro possibile, e finché chi decide queste cose sarà d'accordo con lui c'è ben poco di cui discutere.
gli adattamenti di Cannarsi adottano uno stile e una lingua immediatamente riconoscibili come suoiFacciamo un Blind Test e vediamo cosa azzeccate e cosa no. Altrimenti sono chiacchiere.
In più ho scoperto che la parola kunikuzushi è stata usata nella realtà in riferimento a un particolare tipo di cannone, denominato il "distruttore di province".
Facciamo un Blind Test:D
Se la frase originale avesse voluto intendere che Eboshi avrebbe portato dalla sua le varie province, comprese quelle sotto lo shogunato(? sempre se ciò che ho letto/compreso sia il vero), ladattamento avrebbe un senso.In più ho scoperto che la parola kunikuzushi è stata usata nella realtà in riferimento a un particolare tipo di cannone, denominato il "distruttore di province".
Molto interessante.
Diciamo che spacca-province ci sta nel senso che mantiene il significato del testo originale, però l'adattamento è totalmente assente.
Questa frase ha bisogno di un approfondimento non indifferente e renderlo in italiano è sicuramente arduo.
Sarebbe ancor più interessante sapere com'è stato tradotto in inglese, così, per curiosità.
Magari il riferimento è proprio al cannone? Se non altro vi ho fatto fare un passo avanti, e vi ho pure fatto scoprire una cosa nuova che senza di me manco avreste cercato (perché tanto chevve frega, l'importante è criticare a caso).(https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/9/9e/Twzone.jpg/280px-Twzone.jpg)
Facciamo un Blind Test:D
Facciamo un Blind Test:D
Signori, possiamo calare il sipario :D
Personalmente mi sono fatto l'idea che sia di buona famiglia, anche perché per collezionare titoli Neo-Geo in tenera età di certo non puoi essere un morto di fame.E' possibilissimo: dovrebbe essere nipote del Cav. Floriano Cannarsi, presidente della Società Sportiva Vastese dal 1944 al 1946.
L'adattamento potrebbe essere fuorviante, dubito che occidentali senza conoscenze del mondo nipponico capiscano nel dialogo che lo Spacca-Province venga detto con senso "ironico" per intendere un fucile, bisogna essere delle "cime"* (nel caso non si conosca nulla, ovvio).
Non per scatenare una caccia all'uomo[/i]?Intento lodevole, ma ormai siamo già alla scheda tecnica con altezza al garrese e importazioni ed esportazioni ;D.
Kuzushi è usato indifferentemente per indicare spaccare o distruggere, il concetto alla base è un disequilibrio in una struttura prima equilibrata. Si usa anche in arti marziali per indicare una tecnica in grado di rompere, in senso lato, il centro di equilibrio dell'avversario, ma è anche il rompere inteso come spaccare le ossa.
Di errato io qui vedrei l'uso di un neologismo (che nell'originale non c'è) ed il verbo "spaccare" in luogo di "distruggere": in tutte le traduzioni inglesi che ho trovato il kunikuzushi è il destroyer di qualcosa, e "distruggere" e "spaccare" non sono affatto sinonimi.
Si sarebbe potuto evitare il neologismo ed usare il verbo corretto: frasi come "La somma Eboshi vuol far la distruttrice di province" o meglio ancora "vuole distruggere le province" le avrei viste più adatte (a prescindere dal "somma", ma non è il caso di parlarne qui).
A Vasto di parla un italiano normale direi, i miei amici di giù parlano una lingua ampiamente comprensibile. A parte quando dicoono cullù e cussù, lì sembrano stranieri.Ahahah, cullu' e cussu', "quelloli'" e "questoqui'", :D :D :D Oh, io abito a 5 km da Vasto, parlano in modo normalissimo. Se avete parlato con me ai raduni, avete capito cosa intendo. Con Scarlet gia' meno, che e' un abruzzese strano, non gli sfugge mai un termine dialettale e anche la sua cadenza a cantilena tipica dei pescaresi e' quasi assente. Saranno stati gli anni milanesi, l'avranno imbarbarito.
Mi sa che non avete capito quello che intendevo con Blind Test, ma ormai non mi meraviglio più.Personalmente ridevo proprio perché ho capito perfettamente.
Kuzushi è usato indifferentemente per indicare spaccare o distruggere, il concetto alla base è un disequilibrio in una struttura prima equilibrata. Si usa anche in arti marziali per indicare una tecnica in grado di rompere, in senso lato, il centro di equilibrio dell'avversario, ma è anche il rompere inteso come spaccare le ossa.
Se si fosse detto "La somma Eboshi vuole distruggere le province" quel che sarebbe passato sarebbe stata solo l'intenzione di Eboshi, e allora una persona attenta, come lo sono quelli che si interrogano sulla filologia romanza durante un film Ghibli, si sarebbe dovuta chiedere cosa mai avesse da ridere il personaggio che la pronuncia.
Usare un termine come Spacca-Province diventa invece un titolo o un soprannome (come Ammazzasette) e rende evidente l'intenzione di fare una battuta o un gioco di parole con qualcos'altro che abbia lo stesso titolo o soprannome
Non vedo cosa ci sia da ridere. Semplicemente i vostri giudizi sono influenzati da determinati casi e vedete "stranezze" negli adattamenti di Cannarsi pure dove non ci sono. Ne abbiamo già parlato eh. La lingua di Cannarsi è l'italiano e messa in mezzo ad altre non è riconoscibile proprio per niente.Ammetteremo che i casi portati da Gargoyle abbiano più di un dettaglio che affonda nel farraginoso.
[cose]
Dalle mie parti quando spacchi qualcosa in tante parti si dice anche che l'hai distrutta.
"Spaccare" in italiano vuol dire rompere in due o più parti, deriva da una parola longobarda che significava fendere.
Se in giapponese "kuzushi" si usa sia per spaccare che per distruggere, nella traduzione di "kunikuzushi" a mio parere sarebbe stato preferibile il secondo termine perché il soprannome di quell'arma nasce evidentemente in virtù della sua potenza: i suoi colpi erano così forti da poter distruggere (per assurdo, certo) un paese, una provincia.
Se tiri una palla di ferro con un cannone non è che tagli a metà qualcosa: lo frantumi, lo annienti, lo distruggi.
Non a caso tutte le traduzioni inglesi che ho trovato usano il verbo to destroy e non to break, to split o altri.
Mah, non sono del tutto d'accordo.No, con "Eboshi vuole distruggere le province" non poni l'accento sul gioco di parole, le province si possono distruggere in qualsiasi modo, anche con le armi tradizionali.
Anche con "Eboshi vuole distruggere le province" la risatina è in tema: è una battuta "esagerativa" che non modifica i registri della scena.
Semplicemente i vostri giudizi sono influenzati da determinati casiE i tuoi sono influenzati dal non averne visto mezzo, degli adattamenti questione.
Ne abbiamo già parlato eh.Decisamente. Quindi basta, va.
Nella situazione specifica facciamo finta che stiano producendo un cannone, che nella tradizione popolare ha assunto il nome di Spacca-Province o Distruggi-Province per via del suo potere d'attacco, e che l'artigiano nella volontà della sua committente di costruire quelle armi voglia scherzare indicando, con un gioco di parole, sia l'effettiva costruzione che l'attitudine mentale di chi voglia che siano costruiti, e così Eboshi diventa una Spacca-Province, cioè viene identificata da chi fa la battuta con l'oggetto che le consentirà di esserlo, e che si chiama allo stesso modo.Ma infatti se ho capito bene nel film il meccanismo è proprio quello.
E i tuoi sono influenzati dal non averne visto mezzo, degli adattamenti questione.Io ho visto Ponyo. Quante versioni esistono di Ponyo? Non lo so eh, domando a te. Vedi che la cosa è divertente perché praticamente io potrei aver visto un film adattato da Cannarsi senza neanche saperlo. Questo dovrebbe farti capire qualcosa... Tra parentesi Cannarsi lavora nel settore da eoni e io leggo manga e guardo anime dai tempi di Granata Press (per cui Cannarsi ha lavorato), quindi figurati.
Nella pagina Inglese di Wikipedia indica come Kunikuzushi il nickname del Breech-loading swivel gun (Archibusone a retrocarica)Si vede che Cannarsi non l'ha consultata, sennò un bel "La somma Eboshi vuol mettersi a fare l'archibusona a retrocarica" non ce l'avrebbe tolto nessuno! :D
:DNella pagina Inglese di Wikipedia indica come Kunikuzushi il nickname del Breech-loading swivel gun (Archibusone a retrocarica)Si vede che Cannarsi non l'ha consultata, sennò un bel "La somma Eboshi vuol mettersi a fare l'archibusona a retrocarica" non ce l'avrebbe tolto nessuno! :D
Con l'attuale adattamento, invece, non si capisce né perché Eboshi vuole mettersi a spaccare provincie (in fin dei conti i nemici sono i mononoke, non altri stati)Nell'economia della storia si capisce eccome, di fatto gli umani hanno invaso un intero regno, quello animale-vegetale, per estrarre ferro che sostenga la loro industria bellica.E' la solita tematica naturistico-animistica di Miyazaki, da cui la battuta, Lady Eboshi costruendo dei cannoni tradizionalmente impiegati per distruggere paesi o nazioni, di fatto si sta comportando essa stessa da Spacca-Province alimentando il conflitto tra umani e natura.
Capisci qualcosa sì, ma non tutto. Tant'è che io avevo capito altro, mai avrei pensato fosse riferito ad un arma ma che fosse direttamente lei una "spacca-province".Con l'attuale adattamento, invece, non si capisce né perché Eboshi vuole mettersi a spaccare provincie (in fin dei conti i nemici sono i mononoke, non altri stati)Nell'economia della storia si capisce eccome, di fatto gli umani hanno invaso un intero regno, quello animale-vegetale, per estrarre ferro che sostenga la loro industria bellica.E' la solita tematica naturistico-animistica di Miyazaki, da cui la battuta, Lady Eboshi costruendo dei cannoni tradizionalmente impiegati per distruggere paesi o nazioni, di fatto si sta comportando essa stessa da Spacca-Province alimentando il conflitto tra umani e natura.
Dimenticavo:Beh, inizialmente, pensavo centrasse il fatto che in quel periodo il Giappone fosse diviso in province.:DNella pagina Inglese di Wikipedia indica come Kunikuzushi il nickname del Breech-loading swivel gun (Archibusone a retrocarica)Si vede che Cannarsi non l'ha consultata, sennò un bel "La somma Eboshi vuol mettersi a fare l'archibusona a retrocarica" non ce l'avrebbe tolto nessuno! :D
Per quanto riguarda kunikuzushi, come avete immaginato vuole dire più o meno "distruggipaesi/spaccapaesi" (o provincie, se proprio vogliamo) ed è il soprannome dato dai giapponesi ai primi cannoni importati nel XVI secolo per sottonileare la devastante potenza dell'arma. Nella frase riportata non è l'appellativo di Eboshi, ma l'azione che compie. Ovviamente, questo modo di esprimersi un po' particolare è dettato dalla volontà di fare riferimento al soprannome dell'arma. Ad ogni modo, la traduzione è corretta dal punto di vista del significato letterale.
Il problema, secondo me, è un altro. Nell'impossibilità di rendere questo gioco di parole in italiano, io sinceramente avrei optato per una strategia di resa simile a quella di Buena Vista (cioè mettere una frase scherzosa che fa riferimento sia all'atteggiamento di Eboshi sia all'arma), perché tanto il doppio significato va comunque perso. Con l'attuale adattamento, invece, non si capisce né perché Eboshi vuole mettersi a spaccare provincie (in fin dei conti i nemici sono i mononoke, non altri stati), né il riferimento al soprannome del cannone. Di qui l'effetto straniante.
A mio modo di vedere, nella smania di preservare il significato del testo originale, è andato perso praticamente l'essenziale, cioè la comprensibilità della battuta. Prova ne è l'infinita discussione che si è generata.
Se potesse andare bene, mostratemi senz'altro il vostro posto di lavoro, per favore.
もしよかったらあなたたちが 働くところをぜひ見せてください
Questa in giapponese è una frase piuttosto banale, caratterizzata al limite da un certo grado di cortesia. Riesco a immaginare le motivazioni che hanno prodotto una resa del genere in italiano (nella quale si è cercato di trasporre ogni singolo elemento semantico), ma così facendo la frase diventa verbosa e artefatta, perdendo la naturalezza che aveva in orgine.
Lo stesso si può dire diRivedendo parti del film, oggi, ho trovato più difficoltà altrove.
Il predisporre l'invio dell'indomani si è protratto...
明日の送りの支度に手間どってね
Vi giuro che per capire cosa volesse dire, ho dovuto consultare il giapponese (che dice semplicemente una cosa tipo: "C'è voluto più del previsto a preparare la spedizione di domani...").
Capisci qualcosa sì, ma non tutto. Tant'è che io avevo capito altro, mai avrei pensato fosse riferito ad un arma ma che fosse direttamente lei una "spacca-province".È entrambi, no? Come puoi capire tutto? Come ho detto, non sono prodotti per il mercato occidentale. Questo poi è giapponesissimo e ha un target shonen dai 14 anni in su. Non è lo stesso target di Ponyo
Con l'attuale adattamento, invece, non si capisce né perché Eboshi vuole mettersi a spaccare provincie (in fin dei conti i nemici sono i mononoke, non altri stati)Nell'economia della storia si capisce eccome, di fatto gli umani hanno invaso un intero regno, quello animale-vegetale, per estrarre ferro che sostenga la loro industria bellica.E' la solita tematica naturistico-animistica di Miyazaki, da cui la battuta, Lady Eboshi costruendo dei cannoni tradizionalmente impiegati per distruggere paesi o nazioni, di fatto si sta comportando essa stessa da Spacca-Province alimentando il conflitto tra umani e natura.
Le altre frasi in giapponese dove le hai prese?Dalle mie orecchie. :P
Perché prima sono state postate due versioni della stessa frase...Come è stato spiegato da tonypiz, quelle due frasi sono identiche. Solo che in una vengono usati i kanji vecchi, mentre nell'altra quelli moderni.
Ooooopsss....Le altre frasi in giapponese dove le hai prese?Dalle mie orecchie. :PPerché prima sono state postate due versioni della stessa frase...Come è stato spiegato da tonypiz, quelle due frasi sono identiche. Solo che in una vengono usati i kanji vecchi, mentre nell'altra quelli moderni.
Il predisporre l'invio dell'indomani si è protratto...Nel vecchio doppiaggio Buona Vista infatti qui c'era un semplice "Dovevo preparare la spedizione di domani".
明日の送りの支度に手間どってね
Vi giuro che per capire cosa volesse dire, ho dovuto consultare il giapponese (che dice semplicemente una cosa tipo: "C'è voluto più del previsto a preparare la spedizione di domani...").
Come è stato spiegato da tonypiz, quelle due frasi sono identiche. Solo che in una vengono usati i kanji vecchi, mentre nell'altra quelli moderni.Oltre ai kanji erano diversi pure un paio di caratteri alla fine, per quello dicevo. Spero che dal parlato allo scritto tu non abbia fatto errori che qui di figure magre già ne abbiamo fatte un paio.
Ani-sama lo si potrebbe tradurre con "signor fratello", una forma utilizzata in passato sia nella realtà che nella letteratura.Si usava per persone che non erano parenti fra loro?
tradurre un'opera significa ANCHE adottarla.Adottarla nel senso che vogliono appropriarsene in maniera indebita, sono d'accordo :lol:
Ani-sama lo si potrebbe tradurre con "signor fratello", una forma utilizzata in passato sia nella realtà che nella letteratura.Si usava per persone che non erano parenti fra loro?
La ragazza che lo dice in Mononoke Hime non è la sorella di Ashitaka (al contrario di quel che molti hanno inteso, proprio a causa di quel "sommo fratello")
Oltre ai kanji erano diversi pure un paio di caratteri alla fine, per quello dicevo.
qui di figure magre già ne abbiamo fatte un paio.
In questo caso, sono differenze trascurabili. Una frase finisce con "da", che è la terminazione più piana, mentre l'altra con "ja", che viene in genere utilizzata dagli anziani. Il significato rimane però inalterato.Come è stato spiegato da tonypiz, quelle due frasi sono identiche. Solo che in una vengono usati i kanji vecchi, mentre nell'altra quelli moderni.Oltre ai kanji erano diversi pure un paio di caratteri alla fine, per quello dicevo.
Spero che dal parlato allo scritto tu non abbia fatto errori che qui di figure magre già ne abbiamo fatte un paio.Su su, non serve essere così scontrosi. Si discute in amicizia.
Non esattamente, più che altro così, come l'hai fatto tu con il mio post. Ribadisco: vuoi la "traduzione" letterale di un libro russo a caso? (anche se dubito che tu ne abbia mai letto uno).tradurre un'opera significa ANCHE adottarla.Adottarla nel senso che vogliono appropriarsene in maniera indebita, sono d'accordo :lol:
Ani-sama lo si potrebbe tradurre con "signor fratello", una forma utilizzata in passato sia nella realtà che nella letteratura.Si usava per persone che non erano parenti fra loro?
La ragazza che lo dice in Mononoke Hime non è la sorella di Ashitaka (al contrario di quel che molti hanno inteso, proprio a causa di quel "sommo fratello")
Indubbiamente bisogna conoscere il soprannome del cannone e la sua storia per fare l'associazione, come se portassero in Giappone un'opera italiana in cui si dica di un personaggio che "Vuole fare l'Azzeccagarbugli", ma per i riferimenti più congeniti al tessuto culturale di origine non c'è molto da fare in fase di adattamento secondo me...
Capisco quello che vuoi dire e in fin dei conti è contro quel "regno" che Eboshi vuole rivolgere la potenza di quelle armi, ma non mi pare che sia un'interpretazione così immediata. Soprattutto perché per l'adattamento è stata scelta una parola (province) che a me fa venire in mente la suddivisione politica del territorio. Sinceramente, io faccio fatica a collegarla alla natura e a trarne la lettura che ne hai dato.
, ma non è che così non sia italiano o si sia perso qualcosa.A scanso di equivoci, mi cito riaffermando che espressioni come "Il predisporre l'invio dell'indomani si è protratto" siano a livello de "Cervanti hanno l'ucciso del re...in un ad" (cit).
Non se parliamo di un periodo storico "aulico"...
In ogni caso, come segno di rispetto "signor" a me sembra più immediatamente comprensibile a un italiano rispetto a un inutilmente aulico "sommo".
a Spacca-Province non ci sarei mai arrivato senza l'approfondimento sviscerato in queste pagine che di per sé è pure interessante, ma durante la visione del film convengo che possa essere straniante (anche se subito non ci si fa caso, presi come si è dal seguire la pellicola).La prima volta non ci si fa troppo caso, come giustamente osservi, perché si è impegnati a seguire la trama.
Non è vero che mettendo quel termine si stimola la curiosità e si permette di imparare qualcosa di nuovo, quindi, perché di fatto fino a lunedì scorso sarebbe stato quasi impossibile capirne il senso. A meno di non conoscere il giapponese ed aver visto il film in originale.Vabbè, quella era una scemenza a prescindere. Se di un film non capisci le battute, fatichi a seguire la storia ed esci dal cinema annoiato se non proprio incazzato, non sei stimolato a fare proprio un bel niente. Viceversa, un adattamento magari anche semplificato come quello dei vecchi Buena Vista ti permette di innamorarti dei film al netto di ciò che va perso e di fare ricerche per saperne di più. Io la prima volta che ho visto Mononoke (in realtà non molto tempo fa) ne sono stato letteralmente travolto. Ma da subito avevo capito che nel finale c'era qualcosa di strano, così cercando su internet ho scoperto che le ultimissime battute del film erano state alterate in italiano. Allora l'ho rivisto in inglese (adattato peraltro da Neil Gaiman, non esattamente un cretino) e tutto era al posto giusto. Ma ormai amavo tanto quel film che dovevo averlo in blu-ray e sentire anche questo nuovo, fantomatico adattamento "più fedele". Risultato, dopo 15 minuti di nonsense ho ejectato il film e non ne ho più voluto sapere nulla. Se non chi fosse il responsabile di tale scempio.
Il fatto che quel termine sia stato usato per fare riferimento ad un tipo di arma, il kunikuzushi, è emerso solo tre giorni fa su questo forum: facendo delle ricerche in rete non ci sono informazioni al riguardo prima di allora, nemmeno nel forum Ghibli dove lo stesso Cannarsi si dilunga spesso nello spiegare e motivare le sue scelte di adattamento.E questo che cosa prova, scusa? L'unica cosa che prova è che gli anime non sono prodotti per il pubblico occidentale, semplice ^^
Non è vero che mettendo quel termine si stimola la curiosità e si permette di imparare qualcosa di nuovo, quindi, perché di fatto fino a lunedì scorso sarebbe stato quasi impossibile capirne il senso. A meno di non conoscere il giapponese ed aver visto il film in originale.Sì e come vuoi tradurlo? C'è solo un modo per tradurlo, ed è quello. Oppure lasci originale e metti l'asterisco se si tratta di un fumetto. Non siete stimolati VOI, cioè vi ho dovuto stimolare io (che il film non l'ho neanche visto) perché sennò stareste ancora a "ma come suona male!", senza sapere una mazza del background e senza fare mezza ricerca su Internet della durata di 2 secondi. Google ci mette 2 secondi, a trovare quella roba... Oppure abbiamo dovuto fare i salti mortali, per trovarla? No, è semplice curiosità. Fermo restando che ancora dobbiamo leggere la spiegazione ufficiale da parte di Shito, eh...
Da allora, se voglio rivedere Mononoke faccio partire sul portatile quello Buena Vista (o inglese) che mi finisce in cuffia. E il blu-ray sincronizzato sulla tv. Questo almeno finché non troverò il modo di comprare il BD giapponese (che contiene anche audio inglese e italiano BV) a meno dei 60 euro che verrebbe su amazon.jp.
http://quinlan.it/2015/10/04/nausicaa-della-valle-del-vento/
Una gran bella recensione di Enrico Azzano.
Ehi answer hai scritto "adottarla", non so bene cos'è che vuoi adottare. Dimmi che l'hai fatto apposta e non è un lapsus freudiano e stiamo a posto.No, confermo che è un mio errore.
Per l'ennesima volta, ribadisco (yuppii!!): vuoi che ti TRADUCA un qualsiasi libro russo, e poi vediamo?Scusate se mi inserisco ma mi hai incuriosito, anche perché io non ho idea di come siano strutturate le frasi in russo.
Quindi è un lapsus freudiano? Non voglio che mi traduci niente, mi basta questo :lol:E cosa minchia c'entra Freud? :D
Non è il mio post a confermare qualcosa (trattasi di una battuta), piuttosto è il tuo imbarazzante lapsus che conferma che evidentemente hai un approccio sbagliato nei confronti della traduzione di un'opera.No me imbarazante, essere extracomunitario, tuta via ribadire che se tradducco un'opera, la devvo fare in nel modo che si capisse. E, dado che parli di tuo apporto che ci fa scoprire cuose nuove, ti pregherei, sie mi ee' possibile, di farrti tradurre un libbro russo per vederre la tuua lezzione! Fuorza, sparami il tuo Spinning Piledriver!
La traduzione come la vorresti, "letterale" o "adOttata"? :)Per l'ennesima volta, ribadisco (yuppii!!): vuoi che ti TRADUCA un qualsiasi libro russo, e poi vediamo?Scusate se mi inserisco ma mi hai incuriosito, anche perché io non ho idea di come siano strutturate le frasi in russo.
Questa famosa frase, per esempio, tradotta letteralmente come sarebbe? :|
Все счастливые семьи похожи друг на друга, каждая несчастливая семья несчастлива по-своему
LOL :DLa traduzione come la vorresti, "letterale" o "adOttata"? :)Per l'ennesima volta, ribadisco (yuppii!!): vuoi che ti TRADUCA un qualsiasi libro russo, e poi vediamo?Scusate se mi inserisco ma mi hai incuriosito, anche perché io non ho idea di come siano strutturate le frasi in russo.
Questa famosa frase, per esempio, tradotta letteralmente come sarebbe? :|
Все счастливые семьи похожи друг на друга, каждая несчастливая семья несчастлива по-своему
Scusate se mi inserisco ma mi hai incuriosito, anche perché io non ho idea di come siano strutturate le frasi in russo.:)
Questa famosa frase, per esempio, tradotta letteralmente come sarebbe? :|
[]
No, sarebbe interessante vederla tradotta sia letteralmente che adattata.
[]
"Letterale": "Tutti felici famiglie assomigliano amico all'amico, ogni infelice famiglia è sfortunata al suo."Grazie mille, davvero interessante.
"AdOttata" : "Tutte le famiglie felici a'assomigliano, mentre ogni famiglia infelice è infelice a modo suo."
Può vedere la corazzata potemkin in lingua originale!
Ehm, basta OT.
Il film è muto =_='
Sono usciti alcuni trailer e clip ufficiali su Youtube, ed in uno di questi (ora stranamente rimosso) si vedeva una scena nella quale sta per avvenire un bombardamento ed i due protagonisti si accingono ad andare nei rifugi.Non saprei, ho proprio problemi a capire cosa intenda dire.
La bambina piccola dice qualcosa tipo "no, nel rifugio non ci voglio andare" e suo fratello le risponde le seguenti, testuali parole:
"A dire che ti spiace tanto se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne"
Oltre a essere ridicola sulla bocca di un ragazzino che sta scappando da un bombardamento, a me sembra anche grammaticalmente scorretta. Sbaglio?
Onestamente anch'io. Stasera guardo com'era la frase nel vecchio dvd Yamato.Sono usciti alcuni trailer e clip ufficiali su Youtube, ed in uno di questi (ora stranamente rimosso) si vedeva una scena nella quale sta per avvenire un bombardamento ed i due protagonisti si accingono ad andare nei rifugi.Non saprei, ho proprio problemi a capire cosa intenda dire.
La bambina piccola dice qualcosa tipo "no, nel rifugio non ci voglio andare" e suo fratello le risponde le seguenti, testuali parole:
"A dire che ti spiace tanto se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne"
Oltre a essere ridicola sulla bocca di un ragazzino che sta scappando da un bombardamento, a me sembra anche grammaticalmente scorretta. Sbaglio?
Nel vecchio doppiaggio italiano era:Tra l'altro,
"Uff, a me non piace il rifugio!"
"Non metterti a fare i capricci adesso. Preferiresti essere uccisa da una bomba?"
Non c'è un link a 'sto video?C'era fino a qualche ora fa.
Qui si vede: https://www.youtube.com/watch?v=tXakpRuj6B0Non c'è un link a 'sto video?C'era fino a qualche ora fa.
Beh si, era davvero necessario tradurlo in quel modo, rispettando così tanto i tempi del dialogo che il doppiatore per poco non si strozzava :DQui si vede: https://www.youtube.com/watch?v=tXakpRuj6B0Non c'è un link a 'sto video?C'era fino a qualche ora fa.
Beh si, era davvero necessario tradurlo in quel modo, rispettando così tanto i tempi del dialogo che il doppiatore per poco non si strozzava :DQui si vede: https://www.youtube.com/watch?v=tXakpRuj6B0Non c'è un link a 'sto video?C'era fino a qualche ora fa.
Ci vuole coraggio però per difendere sta roba, devo ammetterlo ^^
mamma mia che scempio, come si fa a guardare una cosa così?Allora puoi vedere La Tomba delle Lucciole: se c'erano dubbi sugli adattamenti precedenti, quello di quest'ultimo film di certo non è italiano
Ma davvero c'è stato bisogno di discuterne?
Non vedrò mai più un film dello Studio Ghibli in italiano.
Ho trovato la frase "A dire che ti spiace tanto se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne" in giapponese:
つまんない こと ゆっとって 爆彈でぶっ飛ばされても 知らへんで.
tsumannai koto yuttotte bakudan de buttobasarete mo shirahen de.
Speravo che quella meravigliosa costruzione rinverdisse la discussione.
Peccato. :(
La versione dovrebbe essere la seconda.
Lei non vuole andare nel rifugio antiaereo perché non le piace.
Il fratello risponde: A dire che ti spiace tanto, [a dire che il rifugio non ti piace]
se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne.
La versione dovrebbe essere la seconda.
Lei non vuole andare nel rifugio antiaereo perché non le piace.
Il fratello risponde: A dire che ti spiace tanto, [a dire che il rifugio non ti piace]
se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne.
Ok, supponiamo che sia così: "a dire che il rifugio non ti piace, se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne"
Che significa quel "a dire"?
È tronca, è come se fosse "a forza di dire che non ti piace finirai spazzata dalle bombe".Se è davvero così mi chiedo perché l'abbia troncata. Secondo me con un po' di impegno, nello stesso lasso di tempo, almeno un altro paio di periodi il doppiatore avrebbe potuto pronunciarlo.
Scusate, riapro un secondo l'OT sulla Corazzata Potëmkin per dire che nonostante sia muto ci sono un sacco di scritte sui pannelli (o come si chiamano), e se voi come me quest'estate in piazza l'aveste vista con le scritte in cirillico senza traduzione vi assicuro che conoscere il russo sarebbe stato d'aiuto! :DIl film è muto =_='
Forse la mia battuta andava scritta in rosso.
Ho trovato la frase "A dire che ti spiace tanto se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne" in giapponese::scared:
つまんない こと ゆっとって 爆彈でぶっ飛ばされても 知らへんで.
[]Guarda, se ti va, scrivi pure qui: http://www.tfpforum.it/index.php?topic=17387.810, sarò ben contento di "aiutarti".
Scusate, riapro un secondo l'OT sulla Corazzata Potëmkin per dire che nonostante sia muto ci sono un sacco di scritte sui pannelli (o come si chiamano), e se voi come me quest'estate in piazza l'aveste vista con le scritte in cirillico senza traduzione vi assicuro che conoscere il russo sarebbe stato d'aiuto! []
Avevamo giusto bisogno della conferma.:D :D :D
Guarda, se ti va, scrivi pure qui: http://www.tfpforum.it/index.php?topic=17387.810, sarò ben contento di "aiutarti".
E smettila di "scusarti con il forum" che, come puoi ben vedere, ci sono delle persone che dovrebbero frustarsi col gatto a nove code, altroché scusarsi. :)Eccheccazzo, è che frequentando diversi forum si tende a fare confusione con i diversi "comportamenti" da tenere: in alcuni si può ruttare liberamente mentre in altri bisogna stare attenti a usare certe parole o a criticare certi utenti, e dopo un po' uno si incasina! :D
come se in Italia non ci fossero conclamati ciarlatani che hanno vinto elezioni per vent'anniChe esempio sbagliato che hai fatto, i film di Ghibli già erano tradotti e doppiati e non c'era alcun bisogno di riadattarli. Se l'hanno fatto è perché qualcuno l'ha chiesto.
i film di Ghibli già erano tradotti e doppiati e non c'era alcun bisogno di riadattarli. Se l'hanno fatto è perché qualcuno l'ha chiesto.A me il ridoppiaggio di "Una tomba per le lucciole" sembra motivato da mere questioni commerciali: nella precedente edizioni non c'erano errori di traduzione o motivazioni concrete per doverlo fare (come in Kiki o Mononoke dove problemi del genere sussistevano) e non riesco a non pensare che l'abbiano ripubblicato solo per farci dei soldi, sapendo che c'è una concreta base di spettatori ed acquirenti.
Un'atmosfera da Corea del Nord.In effetti, a giudicare dalle loro pettinature assurde, non mi stupirei se Kim Jong Un e Cannarsi andassero dallo stesso barbiere... :suspious:
Che significa questioni commerciali, scusa? Mica succede spesso che un film venga ritradotto e ridoppiato, manco fossero film degli anni '30.Se non l'avessero ridoppiato non avrebbero potuto farlo uscire al cinema e ripubblicarlo in dvd/br come "nuova edizione". Sarebbe stata una normale ristampa di un titolo già uscito, che chi già possiede non avrebbe ricomprato.
La versione vecchia di HnH contiene invenzioni varie (manco il titolo è preciso) tra cui l'età dei protagonisti che è stata cambiata (mi pare l'abbia detto Shito altrove)
E se volete doppiaggi che suonano meglio ci sono le versioni vecchie che si trovano ancora in commercio, non c'è bisogno di strapparsi i capelli.
Se scrivi che "c'è una concreta base di spettatori ed acquirenti" mi stai dando ragione eh. Significa che "qualcuno l'ha chiesto"No, vuol dire che (da sondaggi di mercato o altro) sanno che possono contare su un numero di spettatori ed acquirenti dei dvd e bd tale da garantire loro di rientrare nelle spese e guadagnarci. Normali valutazioni di marketing.
Fatta qualche ricerca, e non avendo trovato nulla al riguardo, gli ho chiesto chiarimenti e lui mi ha risposto che nel doppiaggio vecchio le età dei doppiatori erano troppo diverse da quelle dei personaggi, mentre nel nuovo sono più simili.Oltre a quel delirante strafalcione, la prima cosa che ho notato nel trailer del nuovo è che Seita ha una voce da trentenne. Ne è valsa proprio la pena. Di contro, non si commenta neppure l'idea che per doppiare una bambina di 4 anni che lotta per la sopravvivenza ci voglia una bambina di suppergiù quell'età e non un'attrice in grado di comprenderne la psicologia replicandone altresì il timbro infantile.
blabla
CUT
vi invito a non imbarcarvi in discussioni prolungate con The Fool, perché non vi porteranno da nessuna parte e rischiano di sviare il topic.Grazie a te, Ivan.
Se non l'avessero ridoppiato non avrebbero potuto farlo uscire al cinema e ripubblicarlo in dvd/br come "nuova edizione".Sì e quindi? È un discorso che si può applicare a qualsiasi film. Come ho detto sopra, non mi pare si vedano spesso film ritradotti, riadattati e ridoppiati e che vengono presentati di nuovo al cinema. Dovremmo essere invasi da film ritradotti e ridoppiati per "questioni commerciali". E i DVD difficili da trovare che cosa sono, un'esclusiva dello Studio Ghibli? Non è che si ritraduce e ridoppia un film da capo solo perché il DVD è esaurito...
nel doppiaggio vecchio le età dei doppiatori erano troppo diverse da quelle dei personaggi, mentre nel nuovo sono più simili.Può essere un problema pure quello eh. Ovvero scegliere voci diverse da quelle vecchie e che sono più simili a quelle originali. Mica è solo questione di tradurre un testo, si tratta anche di scegliere i doppiatori con le voci più adatte... Sull'età diversa non ricordo se era la versione italiana o quella americana. Al di là di questo ci sono comunque delle invenzioni sparse per il film, come nella maggior parte dei film doppiati in italiano (soprattutto cartoni giapponesi). Lo stesso Shito ha detto l'altro girno che quella frase lì nell'edizione vecchia è inventata, anche se suona meglio.
Potevano anche mettere il primo doppiaggio italiano nel BluRay come fatto con, chessò, il Padrino... di certo non erano a corto di spazio...In quel caso il nuovo doppiaggio è stato necessario per introdurre una traccia italiana a sei canali. Qui mi sembra che il motivo sia il cambio di distributore. Non so come funzionino i diritti d'autore in questi casi, ma se Lucky Red ha ottenuto la licenza per la distribuzione in Italia dei film Ghibli, non credo possa utilizzare le tracce audio italiane dell'editore precedente, perché saranno proprietà di quest'ultimo.
mi sembra sensato che Lucky Red, acquisendo i diritti di distrubuzione di Hotaru no haka, abbia voluto riadattarlo e ridoppiarloNon è Lucky Red a distribuirlo ma Yamato (che aveva pubblicato anche l'edizione precedente) assieme a Koch Media.
Alcuni Ghibli hanno due adattamenti di Cannarsi: Laputa, Kiki e Porco Rosso (quello Buena Vista credo sia inedito).A cui immagino a breve si aggiungeranno in home video Nausicaa, Mononoke e Una tomba, giusto?
E poi anche Diego Fusaro pubblica con Bompiani, ma resta un cretino.Sarà un cretino per te. Se dici che è un cretino dev'essere un genio, mo' me lo vado subito a comprare. Che è di nicchia non vuol dire niente, anzi proprio perché è di nicchia gli appassionati possono essere più pignoli e puntigliosi e fanno caso alle invenzioni, che si sono pappati per tutta l'infanzia e ora giustamente ne hanno le scatole piene. Il pubblico "generalista" non fa caso alle invenzioni, puoi pure inventarti tutto il dialogo di sana pianta e neanche se ne accorgono. Che è un po' quello che è accaduto con Saint Seiya. 100% invenzione.
Ringrazio Shito, il valore dei miei DVD "old" di Una tomba e La città incantata andrà alle stelle ora!Ben 18€! Rarissimo! Se vai a cliccare sul link scommetto che sta ancora lì. C'è pure la pezzentissima opzione "fai una proposta" :lol:
Ah no forse ho capito, ci sono alcuni film curati DUE volte da cannarsi! Che confusione.
mamma mia che scempio, come si fa a guardare una cosa così?Allora puoi vedere La Tomba delle Lucciole: se c'erano dubbi sugli adattamenti precedenti, quello di quest'ultimo film di certo non è italiano
Ma davvero c'è stato bisogno di discuterne?
Non vedrò mai più un film dello Studio Ghibli in italiano.
Scusate la latitanza!
Mh, in effetti credo sarebbe ben più proficuo proseguire la discussione una volta che il film col nuovo doppiaggio sarà uscito nelle nostre sale e auspicabilmente visto dai fan, ma:
"a dire che ti spiace tanto, se poi verrai colpita da una bomba non vorrò saperne"
Ho eliso la seconda virgola per facilitare la lettura, ma una seconda virgola sarebbe dovuta dopo "bomba".
Credo che la costruzione "a [verbo all'infinito] che" sia una forma impersonale dal valore modale/causale. Come intensità causale, la mia percezione è che sia minore, più sfumata della forma esplicita "se [verbo coniugato] che".
La questione della variabilità dei soggetti:
Nel nostro caso, abbiamo [impersonale] -> [2°pers] -> [1°pers]
"A dire che ti spiace tanto, se poi verrai spazzata via da una bomba non vorrò saperne!"
Onestamente, mi sembra un semplice caso di concordanza "ad sensum", cosa del tutto adatta alla variazione diamesica detta "lingua parlata" (dialogo) e alla variazione diafasica del caso "lingua colloquiale, familiare".
Il soggetto varia da un'impersonale (forma implicita) a una forma esplicita che quindi 'si tira addosso'l'impersonalità del primo enunciato, e poi passa a un'altra forma esplicita (da cui: nessuna possibilità di fraintendimento).
Per fare un esempio analogo, non so, immaginando una mamma che riprende il figlio "A fare questi giochi stupidi, se poi mi diventi uno scemo non sarò io a piangerci!"
(si noti l'uso del 'MI diventi', colloquialismo assai vituperato in bocca a Clothowa - lol).
Credo che simile formule siano ben adatte (<- si noti l'uso del 'ben' un po' francese, come rafforzativo quantitativo) all'idea di un ribrotto verso una bambina: c'è l'uso intenzionale iperbolico del 'verrai SPAZZATA VIA' e la causalità è sfumata: non "se dici che non ti piace", ma "a dire che ti spiace tanto", perché la concordanza causale non è diretta (non c'è un dio che ti punisce se bestemmi, l'idea del "dire che" è legata da lunge al suo effetto) e infine c'è la tipica minaccia di "disinteresse" dell'educatore.
Sull'uso di 'spiacere': anche qui, c'è un'intesa sfumatura di vaghezza. "Ti spiace andare al rifugio", non è che a Setsuko non piaccia il rifugio come arredi, eh! Non le piace l'esperienza di andare e stare il rifugio, quindi le spiace, le dispiace doverci andare e starci.
Sul "non vorrò saperne" - credo che in questi casi l'utilizzo di un aggiuntivo 'niente' (o equivalenti) sia un rafforzativo, piuttosto. "Fai quel che ti pare, ma io non voglio saperne!" -> saperne niente, saperne un bel niente, si rafforza, no?
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Comunque tutta la vivce diatriba che si è generata intorno a questa semplice frase apre le porte a una curiosa riflessione. Ovvero: talvolta l'italiano che uso nei dialoghi è statto tacciato di essere "troppo aulico, troppo forbito, anticheggiante e desueto". Talaltre volte di sgrammaticature o poca correttezza morfosintattica. Non è antitetico.
Credo che la verità sia sempre la stessa:
1) sono dialoghi. Le forme morfosintattiche dette 'substandard' dovrebbero avere ottima dimora nella variazione diamesica della lingua parlata. Specie quando poi si parla di rapporto familiare, variazione diamesica che apre appunto la porta a colloquialismi, abbondanza di forme implicite, dislocazione, etc. Ah, NOTA: parlando poi di Hotaru no Haka, i dialoghi sarebbero tutti in dialetto, figurarsi lingua "substandard", eh!
2) esiste un originale straniero che implicita, richiede e impone un uso estensivo del dizionario, del lessico della lingua di arrivo al fine di ottenere lamaggiore fedeltà possibile di resa linguistica sull'originale. Questo condurrà sempre e comunque a una 'lingua media', a un "giapponese in italiano" che sarà e dovrà necessariamente essere talvolta curioso e senz'altro "inusuale" se paragonato all'italiano parlato comune.
3) Alla fine, ciascuno vorrebbe il film parlato "nella sua propria lingua" (<-si noti l'uso di "sua propria", forma pure riportata in taluni esempi di Treccani ma da molti vituperata - si intende come rafforzativo), mischiata a una idealizzazione di una morfosintassi semplificata e didascalica così tipica dell'intrattenimento doppiato. Soggetti esplicitati, struttura SVO etc, tutte cose che tipicamente nell'italiano parlato reale poi non si usano.
Essenzialmente, si vorrebbe una favoletta parlata con le parole a cui si è ben avvezzi (<- si noti, di nuovo, l'uso rafforzativo del 'ben').
Ma altrettanto essenzialmente, simili istanze sono per me non solo insignificanti, ma realmente deprecabili.
La frase del "vecchio doppiaggio" qui riportata per me è SBAGLIATA. E' sbagliata perché Seita NON dice quelle cose. Quelle cose SI SAREBBERO POTUTE DIRE in giapponese, eh! Ma Seita NON DICE QUELLE. Dice quelle che trovate nel nuovo adattamento.
Indi?
Indi NO: un adattamento non è un "capire l'originale e riesprimerne vagamente il concetto a parole proprie". NO! L'adattamento NON DEVE ESSERE UN ALIMENTO LINGUISTICO PREDIGERITO. Continuerò a battermi contro questa concezione finché continuerò a operare in questo settore, suppongo.
Il film è quello che è.
Il suo testo è quello che è, in giapponese.
Con un adattamento corretto, trovare lo stesso testo NELLA VOSTRA LINGUA.
Se il film vi interessa, siatene lieti e godetevene.
Se non ne siete lieti, semplicemente dovrete accettare il semplice fatto che EVIDENTEMENTE il film non vi interessava. Non vi interessava davvero. Non volevate sapere cosa e come le cose venissero dette nel film. Volevate invero una versione semplificata ad uso del vostro fanciullino pascoliano interiore, forse. Non so. Ma in fondo non mi interessa neppure.
Spiacente, ma anche no. Lieto, invero.
A ciascuno il suo.
(Spero di incontrare quanti più appassionati del film e del regista a Lucca!)
La risposta è più incredibile dell'adattamento.Non ti capisco, Wisky. Parli come le favolette a cui sei ben avvezzo (<- si noti l'uso rafforzativo del 'ben', alla francese; dopo la spettacolare figura di merda che ho fatto sul tfpforum a proposito di "bien sur" lo uso ogni 10 secondi per cercare di sdoganarlo). Forse a commentare (<- collegata alla seguente con un semplice caso di concordanza "ad cazzum" nella variazione diamesica del linguaggio detto "subnormale") intendi che la sua propria risposta (<- si noti l'uso di "sua propria", che pure uso come il prezzemolo da quando girano gli screenshot di quell'aberrante "prendere visione del suo proprio destino" che ho ficcato in Mononoke) è ben più incredibile (<- si noti ancora l'uso rafforzativo del 'ben', perché mentre faccio l'esegesi dei miei dialoghi in svantaggese, faccio anche l'esegesi autocelebrativa dell'esegesi autocelebrativa) del suo proprio adattamento (<- Ho eliso la seconda virgola per velocizzare la lettura e abbreviare la vita del doppiatore).
Se il film vi interessa, siatene lieti e godetevene.Ho un dubbio: ma se guardo il film in giapponese il film mi interessa o no? Forse mi interessa di più dato che voglio sapere esattamente le cose come vengono dette. Ma se poi non ci capisco un cazzo è un problema? E se metto i sub inglesi? Vale di più jap sub eng o (pseudo)italiano? Nel primo ho le voci che dicono EVIDENTEMENTE le cose che vogliono dire, in maniera anche più oggettiva della già oggettivamente perfetta traduzione italiana della cui chiunque non sia lieto ha chiaramente sbagliato porta al multisala. Spiacente, ma anche no. Lieto, spero gli capiti un film dei vanzina invero.
Se non ne siete lieti, semplicemente dovrete accettare il semplice fatto che EVIDENTEMENTE il film non vi interessava. Non vi interessava davvero. Non volevate sapere cosa e come le cose venissero dette nel film. Volevate invero una versione semplificata ad uso del vostro fanciullino pascoliano interiore, forse. Non so. Ma in fondo non mi interessa neppure.
Spiacente, ma anche no. Lieto, invero.
A ciascuno il suo.
(Spero di incontrare quanti più appassionati del film e del regista a Lucca!)
perché mentre faccio l'esegesi dei miei dialoghi in svantaggese, faccio anche l'esegesi autocelebrativa dell'esegesi autocelebrativa:D
La risposta è più incredibile dell'adattamento.Non ti capisco, Wisky. Parli come le favolette a cui sei ben avvezzo (<- si noti l'uso rafforzativo del 'ben', alla francese; dopo la spettacolare figura di merda che ho fatto sul tfpforum a proposito di "bien sur" lo uso ogni 10 secondi per cercare di sdoganarlo). Forse a commentare (<- collegata alla seguente con un semplice caso di concordanza "ad cazzum" nella variazione diamesica del linguaggio detto "subnormale") intendi che la sua propria risposta (<- si noti l'uso di "sua propria", che pure uso come il prezzemolo da quando girano gli screenshot di quell'aberrante "prendere visione del suo proprio destino" che ho ficcato in Mononoke) è ben più incredibile (<- si noti ancora l'uso rafforzativo del 'ben', perché mentre faccio l'esegesi dei miei dialoghi in svantaggese, faccio anche l'esegesi autocelebrativa dell'esegesi autocelebrativa) del suo proprio adattamento (<- Ho eliso la seconda virgola per velocizzare la lettura e abbreviare la vita del doppiatore).
"lo stesso testo NELLA VOSTRA LINGUA". No ciccio, la nostra lingua è l'italiano. E non è la stessa che parli tu (<- si noti l'elisione della bestemmia finale che tuttavia ci sarebbe stata gran bene).
E poi anche Diego Fusaro pubblica con Bompiani, ma resta un cretino.Per favore, non postate insulti.
[Editato dal gentile utente]
Siamo al caso psichiatrico, comunque.Tranquilli, per favore.
Sono sinceramente scoppiato a ridere più di una volta, e l'elisione delle bestemmia è un tocco di classe da geniale galantuomo :D...e la coda finale del "ci sarebbe stata gran bene" è da applausi! :D :D :D
Ma l'adattamento di Cannarsi è brutto.
Quindi, a te non piace la correttezza (che invece è un canone assai più obiettivo) nell'adattamento dei film di Miyazaki Hayao, nel caso.
E' probabile che a te non piacciano neppure questi film, dunque, ma che per una tua connotazione superegotica "vorresti che ti piacessero". E' un autoinganno in ogni caso. Ti consiglio di liberartene.
La presunzione è anche in questo: 'se non ti piace il mio adattamento allora non ti piace il film, perché il mio è corretto'.
Il mio assunto presuntivo principiava con "è probabile che". Non l'avevi notato, oppure pensi di essere un retore molto scaltro? :-)
Visto il consiglio successivo di liberarsene e i continui riferimenti alla "correttezza obiettiva" del tuo operato, ho ritenuto il tuo appello alla probabilità un semplice pleonasmo.
L'hai creduto un semplice pleonasmo perché -evidentemente- sei in malafede. :(
Il 'probabilmente' era invece doveroso e sincero, perché stavo elaborando un ponte deduttivo presuntivo su una persona che non conosco realmente.
No, non ci siamo capiti, non è che "ho creduto". Credo ancora che fosse un semplice pleonasmo sulla semplice base dell'inamovibilità delle tue argomentazioni.
Scusami se ti leggo con attenzione.
Non solo sei in malafede, ma anche quando ti viene spiegato con gentilezza il caso reale continui, quindi sei proprio malfidente. E a quanto pare, te ne compiaci anche. Mi complimento con te! :-)
Pensi che vi sia un qualsiasi modo costruttivo di parlare con una persona che affronta il dialogo da una posizione come la tua? Dico sinceramente, eh? Tanto, anche se ti dico cosa io penso (= interpretazione autentica) tu preferisci arroccarti nell'autocompiacimento di una tua costruita visione dell'altro (che in questo caso sarei io).
Beh, sì, diciamo che i conti tornano, eh?
Il film è quello che è.
Il suo testo è quello che è, in giapponese.
Con un adattamento corretto, trovare lo stesso testo NELLA VOSTRA LINGUA.
Se il film vi interessa, siatene lieti e godetevene.
Se non ne siete lieti, semplicemente dovrete accettare il semplice fatto che EVIDENTEMENTE il film non vi interessava. Non vi interessava davvero. Non volevate sapere cosa e come le cose venissero dette nel film. Volevate invero una versione semplificata ad uso del vostro fanciullino pascoliano interiore, forse. Non so. Ma in fondo non mi interessa neppure.
questo è il testo giapponese, e spero non ci siano errori perché sono i sottotitoli originali. Ora traducetela, o fatela tradurre a Benway, e vediamo cosa esce:Avevo sollevato la medesima questione in un altro forum ed un utente mi ha dato questa risposta:
http://imgbox.com/7kxzICQ7
http://imgbox.com/bjtfbyug
Le invenzioni mi fanno cacare, ma lo stupro è reato penale.Chiaro. Proviamo a fare 150 invenzioni VS 2 frasi stuprate e vediamo chi vince :)
"Guarda che se dici così, se poi ti colpisce una bomba sono affari tuoi."Anche questa non è che suoni benissimo eh. Anche qui la prima parte non è collegata al resto in maniera impeccabile... Il punto è che il verbo "dire" non c'azzecca nulla col resto del periodo, ma in originale c'è proprio quel verbo. Non è che lei viene colpita da una bomba perché dice così, lei viene colpita da una bomba se rimane lì. È diverso. Manca proprio il collegamento diretto causa effetto anche nell'originale, quindi probabilmente per renderla scorrevole in italiano bisognava modificarla.
Non suonerà benissimo ma è comprensibile rimanendo comunque una traduzione letterale, a differenza della frase usata nel film.In entrambi i casi c'è una parte sconnessa dal resto, non è che mettere il "se" al posto della "a" cambi qualcosa. Di incomprensibile c'è solo quello, perché poi il resto della frase si capisce benissimo.
Di incomprensibile c'è solo quello, perché poi il resto della frase si capisce benissimo.Si capisce talmente bene che cinque giorni fa sei dovuto andare a leggere nel forum Ghibli per vedere se Shito la spiegava:
Sto leggendo il Ghibli Forum per vedere se la spiega, magari analizzando il testo originale.
Ma di cosa cazzo stiamo ANCORA parlando? :D
Personalmente mi sono fatto l'idea che sia di buona famiglia, anche perché per collezionare titoli Neo-Geo in tenera età di certo non puoi essere un morto di fame.E' possibilissimo: dovrebbe essere nipote del Cav. Floriano Cannarsi, presidente della Società Sportiva Vastese dal 1944 al 1946.
Anche il suo nome è tipico di un certo rango sociale, o almeno lo era fino a qualche decennio fa (ora la situazione è più confusa): le famiglie nobili raramente usavano nomi "normali" come Mario, Paolo o Luca, scegliendo invece per i propri figli nomi più ricercati come Ildebrando, Manfredi, Lapo, Gualtiero, eccetera.
L'ho capito io: anso ha preso un libro russo, e ne ha fatto una traduzione letterale delle prime righe come fa Cannarsi coi film Ghibli.Ma anche traducendo in un magnifico italiano, senza conoscere profondamente il contesto in cui si ambienti l'opera c'è il rischio che ciò che si legge, per quanto morfosintatticamente chiarissimo, rimanga del tutto oscuro.
E poi ha messo sotto l'adattamento in italiano.
Giusto per far capire che merdate possono uscire a fare un lavoro come quello di Cannarsi, ovvero traducendo parola per parola.
A quanto pare non lo hanno picchiato a sangue a Lucca.
Eh infatti, Shito, questa è una delle mie principali argomentazioni in merito alla diatriba sulle tue (pessime) traduzioni. Il problema non sei tu, ma chi ti ascolta e ti da credito.A quanto pare non lo hanno picchiato a sangue a Lucca.
Pare di no.
C'è stata una ragazza, studentessa in giapponese, che ha 'contestato' la mia linea di adattamento, a cui ho risposto con piacere durante il commento a "La tomba delle lucciole". Mi è dispiaciuto però che alle mie spiegazioni siano scoppiati un paio di applausi, chi c'era ricorderà, perché l'ho trovato onestamente ingiusto nei confronti della ragazza - che proponeva le sue osservazioni in modo molto educato e anche sensato. Però poi abbiamo chiacchierato in uscita dal cinema e si è ripromessa di scrivermi per proseguire il dialogo. :-)
Questa è stato il picco di contestazione.
L'ho capito io: [...]
Shito, giacché ti sei preso il disturbo di tornare qui, potresti cortesemente spiegare la logica dietro espressioni come:
1) "Il predisporre l'invio dell'indomani si è protratto..." [Mononoke]
2) "Se potesse andare bene, mostratemi senz'altro il vostro posto di lavoro, per favore" [Mononoke]
3) "Ti sei tu predisposto a prendere visione del tuo proprio destino?" [Mononoke]
4) "Quel che gli umani faranno da qui innanzi, per sondarlo approfonditamente non sarà troppo tardi." [Arrietty]
5) "A dire che ti spiace tanto se poi verrai spazzata via dalle bombe non vorrò saperne…" [Tomba delle Lucciole]
Nello specifico ti riassumo i principali motivi del mio sconcerto (già discussi nelle pagine precedenti, ma mancava appunto il tuo parere).
Le frasi 1 e 4 e 5 fatico proprio a capirle, in particolare la 1 e la 5.
Non mi sembra né un italiano aulico, né desueto, né "antico" o che dir si voglia, mi sembra solo contorto ed inusuale.
La 5, poi, è pronunciata dal doppiatore in modo talmente veloce che dà da pensare che neppure lui abbia capito dove inserire la pausa nel discorso, segnale più generale che lui abbia detto quelle parole senza capirle (e personalmente capirei se fosse così).
La numero 2 comporta una contraddizione di stili verbali: "se potesse andare bene" è la cortese introduzione ad una richiesta, e chi fa la richiesta si vuole accertare di non recare disturbo.
Ma la seconda parte è "mostratemi senz'altro" che ha il tono della pretese, non della gentile richiesta.
Inoltre generalmente richieste messe in forma ipotetica in italiano si fanno con congiuntivo + condizionale.
Qua hai usato congiuntivo + indicativo.
Perché?
La numero 3 infine, oltre a sembrarmi spaventosamente ripetitiva (ti... tu... tuo proprio... abbiamo capito che sta parlando a lui, eh) ha uno sconcertante sapore burocratico.
Quel "prendere visione" è un'espressione che vedo bene in bocca ad un impiegato del comune o in una delibera di un rettore, non nel discorso di una sciamana giapponese di svariati secoli fa.
Sì, mi trovi d'accordo. Quella di anso è una estremizzazione che non corrisponde a quanto fa Cannarsi, che è ben diverso: quanto riportato da anso è completamente senza senso, il lavoro di Shito ha passaggi eccessivamente complicati ma comunque comprensibili (a volte con diverse difficoltà, vedi i passaggi di Gargoyle, ma mai non sense).L'ho capito io: [...]
Grazie Raiden. Avevo capito cosa ha fatto answer, quel che mi sfugge è il senso dell'operazione.
Il paragone tra quel che ha fatto answer e quel che fa Cannarsi è fuori luogo: non esiste un 'metodo Cannarsi' visto che lui stesso cambia di volta in volta modalità di adattamento. E se non esiste un metodo di riferimento, al massimo il risultato di un confronto sarà una parodia che comunque non ha valore ai fini del discorso; confronto basato peraltro su uno scritto di lingua diversa da quella di origine dell'adattamento.
Salve a te, a cui va ovviamente la mia immediata simpatia per ragioni sin troppo chiare (scherzo, ma credo forse capirai).Nadia?
1) "il predisporre" è inteso come il soggetto della frase, è ciò che si è protratto.Sì, alla fine l'ho capito.
2) "se potesse andare bene" la cosa in sé, la cosa essa tutta che segue, il 'mostrare' il loro posto di lavoro. Ashitaka è forestiero, non sa se le donne possono effettivamente mostrare la fucina (potrebbe essere luogo segreto) o possano mostrarsi loro stesse in quelle circostanze. Ashitaka è molto educato, spesso deferente, ma non necessariamente 'colto'. E', del resto, il 'il buon selvaggio ideale' per come l'ha inteso l'autore - un emishi fuori tempo che non conosce il denaro, etc etc etc.Uhm, quindi, se ho capito bene, mi stai dicendo che hai volutamente inserito una espressione scorretta nel discorso di Ashitaka per evidenziare che non è avvezzo ad esprimersi in modo deferente, anche se vorrebbe.
3) La frase è senza dubbio intesa come 'cerimoniale', credo che quello sia proprio il momento 'del diritto' nella comunità emishi. L'anziana cambia modo di argomentare più volte, nel corso del suo dialogo e della sua parte, lì siamo alla massima formalità che usa. Infatti dopo si consente una grevità di rivelazione che è quasi unica in tutto il personaggio. Non capisco come soggetto e complemento di termine siano in questo caso un problema. Il verbo è riflessivo (predisporsi) e il soggetto espresso non è certo indebito.No, il mio sconcerto non è la forma riflessiva, legittima, è il burocratese del "prendere visione".
4) E' una frase molto segmentata e non particolarmente riuscita. Ancora, dato il modo e il motivo per cui il padre di Arrietty la usa tra la giustificazione e la consolazione per la figlia, nel modo in cui va (ed è stata) letta, non ho trovato una resa che mi convincesse di più.Lieto che tu condivida che la frase non sia particolarmente riuscita.
Bene, usare una costruzione come "I preparativi per la spedizione di domani si sono protratti" non ti sembra che esprima esattamente lo stesso concetto rendendolo più digeribile?
1) "il predisporre" è inteso come il soggetto della frase, è ciò che si è protratto.
2) "se potesse andare bene" la cosa in sé, la cosa essa tutta che segue, il 'mostrare' il loro posto di lavoro. Ashitaka è forestiero, non sa se le donne possono effettivamente mostrare la fucina (potrebbe essere luogo segreto) o possano mostrarsi loro stesse in quelle circostanze. Ashitaka è molto educato, spesso deferente, ma non necessariamente 'colto'. E', del resto, il 'il buon selvaggio ideale' per come l'ha inteso l'autore - un emishi fuori tempo che non conosce il denaro, etc etc etc.Quindi diciamo che ha quella che uno Svevo chiamerebbe "L'intelligenza del cuore", è educato ma non conosce la ritualistica dell'educazione.
3) La frase è senza dubbio intesa come 'cerimoniale', credo che quello sia proprio il momento 'del diritto' nella comunità emishi. L'anziana cambia modo di argomentare più volte, nel corso del suo dialogo e della sua parte, lì siamo alla massima formalità che usa. Infatti dopo si consente una grevità di rivelazione che è quasi unica in tutto il personaggio. Non capisco come soggetto e complemento di termine siano in questo caso un problema. Il verbo è riflessivo (predisporsi) e il soggetto espresso non è certo indebito.Chiarissimo, si parla di predisposizione d'animo, ma anche di qualcosa che evidentemente avrebbe a che fare con la fisicità di un rituale, quindi un predisporsi generale, nel corpo e nello spirito.
4) E' una frase molto segmentata e non particolarmente riuscita. Ancora, dato il modo e il motivo per cui il padre di Arrietty la usa tra la giustificazione e la consolazione per la figlia, nel modo in cui va (ed è stata) letta, non ho trovato una resa che mi convincesse di più.Che ne dici di: "Non mancherà occasione d'ora innanzi di valutare la condotta degli umani"? (il padre cerca di tranquillizzare la figlia sul fatto che siano stati scoperti ma non sappiano in che modo questo modificherà la loro esistenza d'ora in poi, e le dice che ora che gli umani sanno dei prendimprestito non dovranno mettersi sulla difensiva da subito, ma attendere di vedere cosa accadrà. E' un film che parla della diversità e dei pregiudizi che causa, quindi niente fretta di reagire, stiamo a vedere...)
il mio nonno paterno - che trovo dolce ricordare, per quanto inquientate al pensarsi che qualcuno vada a scavare sin nel privato della famiglia di una persona, era di certo il buon Floriano. Non ricordavo che fosse 'Cavaliere del Lavoro' (in effetti c'era solo sulla targhetta di casa), quindi devo un grazie a chi ha recuperato l'informazione.E' bastato googlare "Cannarsi Vasto" e scegliere fra i risultati il primo senza il tuo nome, che parlava di Emilio Cannarsi; da una ricerca con "Emilio Gualtiero Cannarsi" è poi emerso un tuo intervento su Pluschan dove elencavi i Cannarsi Floriano, Emilio, Gualtiero ed Emilio Napat, e cercando "Floriano Cannarsi" si arriva ad una pagina dell'Associazione Sportiva Vastese Calcio.
Bene inteso che non ritengo il pubblico intendesse altro che sottoscrivere il contenuto delle mie contro-argomentazioni, con quegli applausi spontanei. non ero a disagio, non avevo certo bisogno di supporto o che. Però mi spiaceva che sembrassero, intrinsecamente, un po' sprezzanti verso la del tutto cordiale contestatrice.
A Euge', ho semplicemente "tradotto tenendo conto di cosa dice quella determinata lingua, cercando di renderlo COMPRENSIBILE", né più, né meno. Come lo stesso signore fa. Di altri metodi ben certo che ci siano non me ne occupo assai.L'ho capito io: [...]
Grazie Raiden. Avevo capito cosa ha fatto answer, quel che mi sfugge è il senso dell'operazione.
Il paragone tra quel che ha fatto answer e quel che fa Cannarsi è fuori luogo: non esiste un 'metodo Cannarsi' visto che lui stesso cambia di volta in volta modalità di adattamento. E se non esiste un metodo di riferimento, al massimo il risultato di un confronto sarà una parodia che comunque non ha valore ai fini del discorso; confronto basato peraltro su uno scritto di lingua diversa da quella di origine dell'adattamento.
Ragazzi, vi prego di rasserenarvi: un'altra cannarsata bella fresca fresca:Ad insultarlo non vi e' vieppiu' motivo se poi egli non si offende di proprio suo.
Del resto questo è un forum di video game. Sarebbe rispettoso da parte tua partecipare del vero interesse di questa piccola comunità.
-compatibilmente col tempo scarsamente libero-Col poco tempo libero?
In questo thread si 'discute' (spesso si dileggia, o si insulta, ma amen - benone) intorno al mio operato professionale. Non sono un frequentatore di questo forum, è che mi hanno segnalato questo singolo thread e che -compatibilmente col tempo scarsamente libero- tento ogni tanto di rispondere o intervenire, ma nulla di che. E' necessario applicare filtri alla lettura, ma mi spiacerebbe non dare risposta la dove mi pare dovuta, o comunque opportuna.Sì lo so, ma è un forum di videogiocatori che fanno anche altro.
1) "il predisporre" è inteso come il soggetto della frase, è ciò che si è protratto.Sì, alla fine l'ho capito.
Ma "i preparativi per l'indomani si sono protratti..." non sarebbe stato più semplice, chiaro e scorrevole in italiano?
Io non so se il testo giapponese usasse il verbo come soggetto, ma in italiano è una prassi artificiosa.
2) "se potesse andare bene" la cosa in sé, la cosa essa tutta che segue, il 'mostrare' il loro posto di lavoro. Ashitaka è forestiero, non sa se le donne possono effettivamente mostrare la fucina (potrebbe essere luogo segreto) o possano mostrarsi loro stesse in quelle circostanze. Ashitaka è molto educato, spesso deferente, ma non necessariamente 'colto'. E', del resto, il 'il buon selvaggio ideale' per come l'ha inteso l'autore - un emishi fuori tempo che non conosce il denaro, etc etc etc.Uhm, quindi, se ho capito bene, mi stai dicendo che hai volutamente inserito una espressione scorretta nel discorso di Ashitaka per evidenziare che non è avvezzo ad esprimersi in modo deferente, anche se vorrebbe.
È questo che intendevi o ho capito male io?
La numero 2 comporta una contraddizione di stili verbali: "se potesse andare bene" è la cortese introduzione ad una richiesta, e chi fa la richiesta si vuole accertare di non recare disturbo.
Ma la seconda parte è "mostratemi senz'altro", che di converso ha il tono della pretesa, non della gentile richiesta.
Inoltre generalmente richieste messe in forma ipotetica in italiano si fanno con congiuntivo + condizionale: "se potesse andare bene, mi mostrereste..."
O, al limite, indicativo + indicativo: "se vi può andar bene, mostratemi..."
Qua hai usato congiuntivo + indicativo.
Perché?
4) E' una frase molto segmentata e non particolarmente riuscita. Ancora, dato il modo e il motivo per cui il padre di Arrietty la usa tra la giustificazione e la consolazione per la figlia, nel modo in cui va (ed è stata) letta, non ho trovato una resa che mi convincesse di più.Lieto che tu condivida che la frase non sia particolarmente riuscita.
Posso permettermi un suggerimento?
"Non sarà troppo tardi per sondare approfonditamente quel che gli umani faranno da qui in poi"
Buona parte delle frasi che ti vengono, perdona il termine, "imputate", sono di fatto girate al contrario rispetto all'uso che se ne fa sia nell'italiano scritto che orale.
A questo punto mi chiedo da dove hanno tirato fuori che collezionavi cartucce del Neo Geo già da bambino. Si sono inventati pure quello? :lol:
Del resto questo è un forum di video game. Sarebbe rispettoso da parte tua partecipare del vero interesse di questa piccola comunità.
Sia mai che gli venga voglia di mettersi a tradurre pure i videogiochi.
[]...Ed è quello che stiamo cercando di dirti da settordicimila pagine: "rendere le frasi così" è un lavoro di traduzione fatto a pene di segugio, perché non tiene conto della lingua "destinataria".
Trovo anche io che la frase italiana che risulta sia più 'artificiosa' di molte altre, ma del resto la frase mi pare più precisamente resa così. Quindi, per me, amen.
...
Perché ho usato questa forma? Perché ho ritenuto e ritengo sia la più precisa e corretta a resa dell'originale, chiaramente.
Sei tu che non capisci: non concordo. Che tu dica 'a pene di segugio' o 'ad canis mentula' (se ti piacciono i neoterici) non ha importanza, non ti da autorevolezza né ragione. E' la tua opinione, che io non condivido. Al contrario, ritengo che la mia linea di adattamento sia la migliore, chiaramente - altrimenti non la adotterei, ti pare?Stavo per risponderti ma, onestamente, poco più giù ha già scritto tutto blefaro. Aggiungo solo che NON E' una "mia opinione", perché una lingua stuprata non è affatto un'opinione, è un fatto.
Oppure no, aspetta. Mi hai convinto. Da adesso in avanti farò come dice l'anonimo del forum random con l'avatar elegante e il sagace senso dell'umorismo!Bene bene, in effetti, mancava "io so' io, e voi non siete un cazzo!" (?)
Certo.
Bene bene, in effetti, mancava "io so' io, e voi non siete un cazzo!" (?)
Complimentoni.
P.S. Senso dell'umorismo che c'azzecca?
RESPECT
Ma d'altro canto anche l'argomento massimalista mi è del tutto alieno. Non so neppure se siano in maggioranza gli estimatori dei film Ghibli a dire 'bello' o i chiacchieroni disinteressati a dire 'brutto', ma davvero non mi interessa. Davvero. Perché non è il plauso che cerco. :-)Perdonami Shito, ma in un lavoro che non abbia una valenza assoluta, ma trovi il suo definitivo compimento nella fruizione da parte di un pubblico, non ti pare che sia altrettanto narcisistico l'atteggiamento che ho quotato, disinteressarsi del risultato agli occhi e alle orecchie degli spettatori?
Comunque l'italiano di Answer non va criticato. Anche perché è un russo che parla in italiano, sarebbe tradire la fonte pretendere che usi un linguaggio più simile a quello a cui siamo abituati.Ohibò, stamo a vedere ora che ben non m'esprimo manco in italiano corretto, acciderbolina? :(
Ma d'altro canto anche l'argomento massimalista mi è del tutto alieno. Non so neppure se siano in maggioranza gli estimatori dei film Ghibli a dire 'bello' o i chiacchieroni disinteressati a dire 'brutto', ma davvero non mi interessa. Davvero. Perché non è il plauso che cerco. :-)Perdonami Shito, ma in un lavoro che non abbia una valenza assoluta, ma trovi il suo definitivo compimento nella fruizione da parte di un pubblico, non ti pare che sia altrettanto narcisistico l'atteggiamento che ho quotato, disinteressarsi del risultato agli occhi e alle orecchie degli spettatori?
No no no, non ho detto affatto "io so' io, e voi non siete un cazzo!" - ho detto che benché tu possa rimarcare quello che 'non capisco' da 'millemila pagine' perché 'detto da voi', semplicemente è che la penso diversamente, e del resto un post come il *tuo* (quel preciso post) che al contrario ha il contenuto di "è così perché te lo dico io1 non capisci?" non ha alcun valore, perché è una semplice esternazione stupida e piuttosto volgarotta di un emerito sconosciuto su un forum, prima di argomentazioni sensate.Eh? Vabeh, le "argomentazioni sensate" te le hanno già più, più e più volte esposte: quello che partorisci è una meta-lingua, non è di ben certo italiano corretto.
Il "senso dell'umorismo" si riferiva, in tono sarcastico, al contenuto sagace del tuo post, tipo "pocca misseria" o cose del genere, che di certo arrecano forza alle tue argomentazioni. Quasi quanto la serietà che si può desumere dall'eleganza del tuo avatar, no?Ma cosa cazzo c'entra l'avatar? La Serietà dell'Avatar. Olè.
Al contrario, è davvero buffo leggere il tuo ultimo post da socialismo giacobino-ino-ino su internet.E sarebbe? Scusami, mi manca.
Ok, passiamo ad un altro livello di discussione: Appurato che Cannarsi fa un pessimo lavoro, perché secondo voi accade questo fenomeno che continua a lavorare e a guadagnare, e ad avere sempre visibilità?
Detta in altro modo, perché danno il lavoro a Cannarsi?
Credo sia questa la vera domanda.
Se non vi piace il suo metodo smettete di comprare le edizoni italiane in favore di quelle uk/de/fr...Ecco, questo è un argomento interessante, che avevo intenzione di affrontare anch'io.
Ok, passiamo ad un altro livello di discussione: Appurato che Cannarsi fa un pessimo lavoro, perché secondo voi accade questo fenomeno che continua a lavorare e a guadagnare, e ad avere sempre visibilità?Perché quelli che si lamentano in realtà sono pochissimi e ha molti fan adoranti. Poi come dice TremeX i ghibli vendono comunque per il nome.
Sì, in originale non era 'i preparativi' (in giapponese tipicamente 'junbi') ma una costruzione su 'shitaku':Non metto in dubbio che "per te, amen", e la questioni la giudichi chiusa.
明日の送りの支度に手間どってね
La differenza tra 'junbi' e 'shitaku' è sottile. L'ho incontrata anche su "Umi ga Kikoeru" (lì perà nelle forme verbali derivate). Junbi sono proprio i preparativi, shitaku è più 'il predisporre', 'l'approntare'. Credo che la frase renda più l'idea che Eboshi ha resposabilità su tutto, non è che faccia i preparativi di suo, ma deve vidimare tutto. Quindi il suo compito più che 'i preparativi' è proprio 'predisporre' le spedizioni, tra le altre cose, ovvero sovraintendere, dirigere i vari preparativi. Eboshi si scusa con Ashitaka a livello molto personale, nella scena. Quindi parla del protrarsi proprio di quanto le compete , altrimenti invece che un'assunzione di responsabilità parrebbe una scusa.
Trovo anche io che la frase italiana che risulta sia più 'artificiosa' di molte altre, ma del resto la frase mi pare più precisamente resa così. Quindi, per me, amen.
Non credo si tratti di una scorrettezza. L'enunciato ipotetico è in una preposizione che non ha un nesso diretto condizionale con la seguente, è di cortesia. Inoltre, lì l'imperativo è chiaramente esortativo - anche nella recitazione è chiaro [domanda qui necessaria: hai ben ascoltato?]. E' la costruzione di: "Se non ti spiace, fammi un caffè, per favore." - o quanti altri esempi vuoi.Nella mia esperienza di lingua italiana non ho memoria di un uso di questo genere.
Perché ho usato questa forma? Perché ho ritenuto e ritengo sia la più precisa e corretta a resa dell'originale, chiaramente.
Certo che puoi permetterti. :-)Mi viene da fare un paio di osservazioni.
Ti spiego perché trovo la frase che suggerisci inadatta.
Perché è molto didascalica nel suo essere esplicativa. Ma Pod non sta spiegando niente. Sta dicendo una cosa per consolare la figlia, per lenire il suo senso di responsabilità sminuendo gli effetti del torto di lei.
E' come se fosse: "Beh dai su, hai fatto un casino, ma in fondo anche per stare a guardare le mosse del nemico, pure adesso non è troppo tardi. Non è la fine."
La segmentazione che ho introdotto serve proprio a distribuire i pesi delle parti comunicaticve della frase, come sempre è - è sempre una ragione di tema e rema, a partire dalle più banali dislocazioni, o persino nell'ordine di principali o subordinate.
A partire dalle più banali dislocazioni, o persino nell'ordine di principali o subordinate, è sempre una ragione di tema e rema.
Sono i tre segmenti di prima messi in altro ordine. Lo "senti" che hanno un effetto del tutto diverso? La lingua, scritta e ancor più parlata, trova il suo peso comunicativo nei centri di imputazione espressiva - anche.
Il termine che hai usato non mi arrecava offesa alcuna e non necessita di alcun perdono, invero. A me discutere di queste cose piace persino. Avrei anche potuto scrivere: "A me piace persino, discutere di queste cose." - ma è tutto diverso. Del tutto diverso. Dipende da quale elemento comunicativo si vuole enfatizzare. Il fatto che mi piaccia discuterne? O l'argomento di cui mi piace discutere? :-)
si fa delle idee strane sulla lingua che parla Ashitaka.Io prima del secondo adattamento di Kiki mi ero fatto quest'idea di TUTTI i personaggi dei film Ghibli.
si fa delle idee strane sulla lingua che parla Ashitaka.Io prima del secondo adattamento di Kiki mi ero fatto quest'idea di TUTTI i personaggi dei film Ghibli.
Se per Ponyo avevo capito che tutti gli "eh" erano espressioni idiomatiche (che nella lingua italiana non si usano e infatti nel film stanno come i cavoli a merenda), era sinceramente convinto che i personaggi di Howl parlassero 'strano' perché appartenenti ad un mondo distante, e che i personaggi di Arrietty (come il citato Pod) parlassero così perché sgraffignoli/prendinprestito. Questo tanto per dire qual è il messaggio che viene trasportato da un adattamento di questo tipo, e quante e quali sovrastrutture errate (perché totalmente estranee all'opera) si vanno a formare a causa d'esso in chi lo vede senza sapere nulla non dell'opera, ma dell'adattatore.
Naturalmente il thread resta aperto per qualsiasi altro commento sui film Ghibli.
"Only yesterday" (Omohide Poro Poro, film del 1991 di Isao Takahata)
Cosa è questo "Only Yesterday?" Un vecchio (mai sentito) da recuperare o un nuovo?Anche questo film s'inserisce nella sfera realista che contraddistingue il maestro.
"Only Yesterday" arriva anche in home video i primi di dicembre con il titolo "Pioggia di ricordi".A giudicare da quella pagina su Anteprima sembra che anche per l'edizione italiana abbiano mantenuto il nome inglese "Only yesterday", anziché l'italiano "Pioggia di ricordi" del quale si era parlato. Ma magari è solo un errore di chi ha fatto la pagina pubblicitaria, boh.
Ottimo, lo recupero sicuro. E spero che presto esca Marnie che me lo sono sciaguratamente perso al cinema
Ho visto Si Alza il Vento.Il più "film" di tutti a mio avviso.
Mi è piaciuto moltissimo.
Ci lo definisce "film minore" a mio avviso non c'ha veramente capito un tubo, di Miyazaki.
Ad ogni modo il film ha un dettaglio mostruoso e tecnicamente è bellissimo.
si dice "fotografia" per un film d'animazione?
Chi lo definisce "film minore" a mio avviso non c'ha veramente capito un tubo, di Miyazaki.
Probabilmente il ritmo lento non aiuta a farlo piacere e a sentirsi "coinvolti" nel film.Onestamente non ci vedo nessuna correlazione. Anzi, di solito i film lenti spingono maggiormente al ragionamento.
Chi lo definisce "film minore" a mio avviso non c'ha veramente capito un tubo, di Miyazaki.
Probabilmente il ritmo lento non aiuta a farlo piacere e a sentirsi "coinvolti" nel film.
Onestamente non ci vedo nessuna correlazione. Anzi, di solito i film lenti spingono maggiormente al ragionamento.
I sospiri cel mio cuore io lo adoro.
The Cat Return è invece solo bellissimo da vedere.
I Papaveri pensavo peggio ma nel complesso l'ho apprezzato molto.
Ho visto anche io 'Si alza il vento' e l'ho trovato bellissimo.Avevo postato un po' di tempo fa che, mentre lo guardavo 'che schifo Miya vattene' e alla fine piangevo lacrime calde.
Opera minore cosa? E'uno, se non proprio il migliore dello Studio Ghibli, per me.
Il barbaro adattamento non è riuscito a rovinarlo più di tanto, e questo la dice lunga.
...visto com'è spurio di tutte quelle caratteristiche "maggiche" ed allegoriche di cui nella norma questi film sono pieni...Stiamo parlando sempre di quel film il cui protagonista è un pilota di idrovolanti trasformato in maiale parlante da un incantesimo nell'Italia del ventennio e che di lavoro fa il cacciatore di pirati dell'aria?
Visto Kiki per la prima volta e mi ha un po' deluso. Dei film di Miyazaki è quello che ho trovato più fiacco.Son tutti belli, per cui ci sta anche. Io non ne vado matto ma lo apprezzo e lo ritengo una tappa fondamentale in quella che considero la trilogia delle età Tororo-Kiki-Porco Rosso. Comunque il vero motivo per cui non ti ha entusiasmato temo sia incluso nel tuo post. A sentire certe cose è dura emozionarsi.
Però, ad un certo punto, c'è una scena bellissima, dove Kiki arriva trafelata ma puntuale dalla vecchietta che le aveva chiesto la commissione e lei dice una frase, con la quale credo intendesse dire semplicemente che era stupita fosse già quell ' ora, ma in maniera così arzigogolata che abbiamo dovuto riascoltarla due volte per capire cosa intendesse..😃"Abbiamo già finito per arrivare all'orario pattuito?"
Beh però facciamo qualche timido passo avanti: traduzione di senso in grande, porcata letterale che si nasconde tra due pietose parentesi. Credo. Spero. ^__^
Vabbè dai, non ci voleva un genio a titolarlo "Ricordi a catinelle".
Ieri ho visto La ricompensa del gatto. Il film è delizioso e scorre che è un piacere, nonostante l'adattamento.
la durata dei dialoghi si riduce progressivamente con lo svolgimento della storia.Nella versione italiana questo è un plus mica da ridere.
Addirittura con poco mordente?
Dura un'ora e un quarto. Un'ora e un quarto di azione; in crescendo, tra l'altro, visto che la durata dei dialoghi si riduce progressivamente con lo svolgimento della storia.
Sì, gli scambi tra i personaggi sono semplici ma tutto il film lo è, considerato lo spettatore ideale a cui è indirizzato. E il susseguirsi degli eventi è incalzante, sicuramente con diversi rimandi letterari e cinematografici ma non per questo scontato.
Bene. Ora parlaci dell'adatt...
No, scherzo.
Bene, ora babaz accetta un consiglio: prendi il fumetto.
Non te lo regalano, vero, ma se sei rimasto così tanto colpito dal film sappi che é un misero adattamento di quell'assurdo capolavoro che è l'originale. Mi ringrazierai.
Bene, ora babaz accetta un consiglio: prendi il fumetto.Ho trovato questa versione ad un buon prezzo: https://www.amazon.co.uk/NAUSICAA-VALLEY-WIND-BOX-SET/dp/1421550644/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1462972263&sr=8-2&keywords=nausicaa+of+the+valley+of+the+wind
Scusa babaz ma io non ne trovo neanche uno di quelli che spedisce in Italia, quale sarebbe il venditore?
Fatto! Grazie! ;)
Ahahah mi immagino questi che vedranno tutti 'sti ordini dall'Italia di botto :Dche non spediranno un cazzo a nessuno? AHHHH
In effetti a Babaz spetterebbero delle provvigioni. :Dno no a Kabuto e iKenny!
Me l'avete venduto, sembra bellissimo.
Sembra tanto bello quanto scomodo da leggere... ^_^'a quanto? :evil:
Quasi quasi vendo il mio, originale Planet Manga, e mi piglio questo.
Io ho ancora il livido sul petto per l'absolute di Watchmen.:D
:D
Niente da fare, mia moglie ha posto il veto.Saggia donna :yes:
Però vendo Zerocalcare! :yes: (http://www.tfpforum.it/index.php?topic=23598.0)
:D
Dovevi prenderlo lo stesso e rivenderlo!
Su Sherlock Holmes ancora oggi mi chiedo come possano aver gestito così male un patrimonio del genere: parlo della messa in onda e di eventuali repliche.Ce l'ho io, comprata a 6 euro mega svendita Amazon, é sufficiente via ;)
Qualcuno sa com'è l'edizione Yamato? Anche se vedo che gira a prezzi assurdi... :no:
Su Sherlock Holmes ancora oggi mi chiedo come possano aver gestito così male un patrimonio del genere: parlo della messa in onda e di eventuali repliche.Ce l'ho io, comprata a 6 euro mega svendita Amazon, é sufficiente via ;)
Qualcuno sa com'è l'edizione Yamato? Anche se vedo che gira a prezzi assurdi... :no:
Spedito :yes:
se arriva qualcosa, sarà di certo un blocco di calcare bianco staccato dalle scogliere di Dover :P
bonus trivia: il negozio ha sede a Leicester. non può essere un caso!
Arrivato anche a me qualche giorno fa ma sono ancora in vacanza.
Purtroppo non le posso vedere dall'ufficio che ho Facebook bloccato ma immagino che siano tutte fatte per benino, no?
Grazie mille...però belin, però se non mi cogli la citazione!
:D
Io ho ancora il livido sul petto per l'absolute di Watchmen.
:D
Naked bazzica ancora da queste parti? Mi sono accorto che hanno fatto uscire altri due blue-ray con steelbook, su zavvi a prezzi decenti: Mononoke e Kiki
Oh, ma lo sapete che l'Incompetente™ ha una controversia con Wikipedia per via della sua pagina (scritta da lui stesso, ovviamente) che è (altrettanto ovviamente) auto-promozionale e elogiativa.
Non avere proprio nessuna vergogna.
(ovviamente vantandosi dei voti, ça va sans dire...)Anche secondo me ciò va senza dirlo. :yes:
Naked bazzica ancora da queste parti? Mi sono accorto che hanno fatto uscire altri due blu-ray con steelbook, su zavvi a prezzi decenti: Mononoke e KikiSi ma non prendo più nulla.
(https://i.ytimg.com/vi/y5NqDY5oYjM/maxresdefault.jpg)
http://www.studioghibli.it/in-arrivo-altri-11-titoli-studio-ghibli-in-edizione-steelbook/
http://en.rocketnews24.com/2014/11/22/check-out-these-amazing-ghibli-inspired-tattoos/
La moretta e i suoi tattoos mi aggradano assai :)http://en.rocketnews24.com/2014/11/22/check-out-these-amazing-ghibli-inspired-tattoos/
Alcuni assai ben fatti.
è come se fosse una sinfonia nel tipo di emozioni che ti fa provare, fuori da ogni spiegazione "razionale".This
a proposito di Totoro, una demo che ho trovato riordinando vecchi files: http://www.arvmusic.org/demo/old/19%20Mai%20go.wav
http://www.nts.live/shows/radio-ghibli/episodes/radio-ghibli-part-1-1986-1992-17th-january-2017
Grazie al cazzo...mica è il leopardo rosso.
Veramente quello veloce è il tonno insuperabile.Eh ma se la gioca col pidocchio
Kiki, Consegne A Domicilio (Hayao Myazaki, 1989)Il mio preferito, lo trovo più magico ancora :)
Vi volevo chiedere se, anche secondo voi, trovate questo film (tra i primi dello studio ovvero Nausicaa, Laputa, Totoro, Tomba Per Lucciole, Porco Rosso - mi manca "Pioggia Di Ricordi" :-[), non il meno riuscito (perchè come film in sè è riuscitissimo), ma il "meno speciale", diciamo.
E anche quello meno ambizioso. Particolare la cura nel ricreare gli animali come anatre, corvi, gabbiani, cani, ecc..
Storia carina, realizzazione tecnica sempre mostruosa, ma non le vette solite dello Studio.
(http://4.bp.blogspot.com/-0jXn8s-D77I/UonKWJkGZDI/AAAAAAAAFf0/3cz4XiUO1EU/s1600/kiki-s-delivery-service-anime-cover.jpg)
Kiki per me si perde un po' da metà, trovo la seconda parte un po' disgiunta
Kiki, Consegne A Domicilio (Hayao Myazaki, 1989)
Vi volevo chiedere se, anche secondo voi, trovate questo film (tra i primi dello studio ovvero Nausicaa, Laputa, Totoro, Tomba Per Lucciole, Porco Rosso - mi manca "Pioggia Di Ricordi" :-[), non il meno riuscito (perchè come film in sè è riuscitissimo), ma il "meno speciale", diciamo.
Vi volevo chiedere se, anche secondo voi, trovate questo film (tra i primi dello studio ovvero Nausicaa, Laputa, Totoro, Tomba Per Lucciole, Porco Rosso - mi manca "Pioggia Di Ricordi" :-[), non il meno riuscito (perchè come film in sè è riuscitissimo), ma il "meno speciale", diciamo.
Kiki per me si perde un po' da metà, trovo la seconda parte un po' disgiunta
Concordo, ma è un problema che estendo a tutta la produzione del Miya. Non c'è nessun suo film che non abbia problemi di tenuta e ritmo andando verso il finale. In particolare Spirited Away, Mononoke, Nausicaa, cioè i maggiori, forse per contrasto con il crescendo di pathos delle parti centrali.
(Anche Ponyo non scherza però...)
Al punto che mi sono chiesto spesso se, più che un problema, non sia piuttosto una diversa idea, forse diffusamente orientale, di come e cosa debba essere un finale.
Nettamente meglio di Shinkai che non mi ha mai detto nulla per quanto mi riguarda.
Ahh non avevo idea, questo spiega molte cose. Ma in che senso cabina di regia per Hosoda? Quel ruolo non è occupato stabilmente da Miya nei film a suo nome?
Nettamente meglio di Shinkai che non mi ha mai detto nulla per quanto mi riguarda.
ronf
È giunta l'ora di riprovarci, dunque :)Ripassa da queste parti poi se vuoi, che ne parliamo approfonditamente, è uno dei miei preferiti dal punto di vista della tradizione esoterica occidentale di cui è impregnato, e del modo di narrarla...
Nettamente meglio di Shinkai che non mi ha mai detto nulla per quanto mi riguarda.
ronf
Ahah, spiegami, sei d'accordo o no? :D
Sarà fatto.È giunta l'ora di riprovarci, dunque :)Ripassa da queste parti poi se vuoi, che ne parliamo approfonditamente, è uno dei miei preferiti dal punto di vista della tradizione esoterica occidentale di cui è impregnato, e del modo di narrarla...
Lol, odi i miei tre preferiti.:D Non è che li "odio", via, è che mi piacciono meno dei precedenti.
Certo che con quel "visto in dvd" hai fatto un coming out che era meglio se eri pedofilo.
A qualcuno interessano gli artbook dello studio ghibli?
Vorrei disfarmene per fare spazio in casa.
Acquistati tempo fa ma mai sfogliati.
A qualcuno interessano gli artbook dello studio ghibli?Potresti inviare lista e prezzi via WhatsApp o Telegram?
Vorrei disfarmene per fare spazio in casa.
Acquistati tempo fa ma mai sfogliati.
Stasera vi mando in pm la lista. ^^
Stasera vi mando in pm la lista. ^^
a questo punto stasera apro una pagina nel mercatino.
Tuo inteso che ci hai a che fare per lavoro?
I giapponesi dicono goma wo suru (“frantumare il sesamo”) per dire “blandire eccessivamente, compiacere con parole gentili, riempire di lusinghe”.
adesso mi hai incuriosito, mi manca, lo recupero :yes:A mio parere è il miglior film di Takahata, ed il più "realistico" assieme al precedente Una tomba per le lucciole.
Anch'io l'ho preferito alle Lucciole, questione di gusti.adesso mi hai incuriosito, mi manca, lo recupero :yes:A mio parere è il miglior film di Takahata, ed il più "realistico" assieme al precedente Una tomba per le lucciole.
Sconsiglio di vederlo con il doppiaggio italiano che - come al solito - è ridicolo, e di cercare dei sottotitoli alternativi.
TFP Link :: https://youtu.be/YJWB01bt9x8
Progetto fan made senza nessuno scopo di lucro che pare fatto veramente bene, dalla documentazioni, studio, alla produzione vera e propria.
Ma poi quanto è carina la ragazza che fa Nausicaa??? :-[ :-[
No. Lucky Red, su Cannarsi.
Molto nette e del tutto insignificanti, visto che in Ghibli immagino nessuno sappia un minimo di italiano.:D
Un po' come in Lucky Red.
Lupin e il castello di Cagliostro mi pare sia in mano a Dvd Storm (esiste ancora?), ma a voler essere pignoli non è ancora Studio Ghibli.Sì, tecnicamente nemmeno Nausicaä sarebbe Ghibli perché lo Studio è nato dopo, ma sia questa che Cagliostro poi nella pratica ci rientrano, le raccolte ed i vari cofanetti home-video in patria li comprendono.
Mi spiegate il problema con il doppiaggio?Se ne è parlato a lungo anche in questo thread, è una questione che va avanti da diversi anni.
Potrei avere la soluzione al mio annoso dubbio sul perchè appena metto un film ghibli mi addormento...Questo in realtà non so quanto possa dipendere dal doppiaggio, forse semplicemente non sono nelle tue corde. Strano però, Kiki non ha poi un ritmo narrativo tanto diverso dagli altri titoli di Miyazaki.
Al netto di Kiki.
I doppiaggi italiani purtroppo pare che siano quelli già usciti nei dvd/bd Lucky Red con adattamenti di Cannarsi, almeno a giudicare dai trailer di anteprima che alcuni hanno postato.Che male c'è in quella frase?! E' bellissima! L'adattamento dici? Non ci vedo nulla di male!
In quello di "Pioggia di ricordi" si trova per esempio questa splendida frase:
"Sia nel lavoro, sia nei divertimenti noialtre eravamo più allegre e pimpanti dei maschi. Noi ci eravamo convinte di aver preso il volo. Tuttavia, a pensarci ora forse quello poteva essere stato solo un darsi a muovere le ali all'impazzata".
Che non siamo nel 1700, e tralasciando questo non è italiano, sono parole buttate a caso. In Giappone non parlano come se venissero dal medioevo. Ma sono discorsi triti e ritriti.I doppiaggi italiani purtroppo pare che siano quelli già usciti nei dvd/bd Lucky Red con adattamenti di Cannarsi, almeno a giudicare dai trailer di anteprima che alcuni hanno postato.Che male c'è in quella frase?! E' bellissima! L'adattamento dici? Non ci vedo nulla di male!
In quello di "Pioggia di ricordi" si trova per esempio questa splendida frase:
"Sia nel lavoro, sia nei divertimenti noialtre eravamo più allegre e pimpanti dei maschi. Noi ci eravamo convinte di aver preso il volo. Tuttavia, a pensarci ora forse quello poteva essere stato solo un darsi a muovere le ali all'impazzata".
Che male c'è in quella frase?! E' bellissima! L'adattamento dici? Non ci vedo nulla di male!Per farti un’idea, guarda anche gli altri esempi nel link di nodisco e ricorda sempre che nell’originale i personaggi parlano normalmente.
L'ho visto ma non c'è una riprova, non c'è un adattamento migliore. Sono tanti meme attaccati.Che male c'è in quella frase?! E' bellissima! L'adattamento dici? Non ci vedo nulla di male!Per farti un’idea, guarda anche gli altri esempi nel link di nodisco e ricorda sempre che nell’originale i personaggi parlano normalmente.
In realtà una controprova c'è, si può confrontare l'adattamento italiano con quello americano. Io non conoscevo la storia di Cannarsi prima che la pubblicazione di NGE su Netflix mi facesse venire voglia di concluderne finalmente la visione dopo anni. Fatto sta ed è che mi sono trovato ad ascoltare un nuovo doppiaggio che non si può, in tutta onestà, considerare in lingua italiana, se non in una rappresentazione teatrale d'avanguardia. Nell'adattamento americano questa caratteristica invece non c'è, i personaggi parlano normalmente e io, nonostante la mia non eccellente comprensione dell'inglese, ho potuto seguire la serie senza percepire nulla di strano. Passando ai film Ghibli, sapendo che c'è di mezzo il medesimo adattatore di NGE ora mi spiego come mai in molti casi mi sia sembrato che i personaggi parlassero in modo strano senza motivo, per curiosità potrei rivederne alcuni spezzoni in inglese per confrontare l'effetto.L'ho visto ma non c'è una riprova, non c'è un adattamento migliore. Sono tanti meme attaccati.Che male c'è in quella frase?! E' bellissima! L'adattamento dici? Non ci vedo nulla di male!Per farti un’idea, guarda anche gli altri esempi nel link di nodisco e ricorda sempre che nell’originale i personaggi parlano normalmente.
Purtroppo la storia di Cannarsi mi troverà sempre in disaccordo perchè odio le gogne dell'internet e alla massa non bisognerebbe quasi mai dare ragione, cosa pericolossima.
Su quello sono tanto ottuso (anche in ambiti più importanti, figurati per l'adattamento di film...). E dubito che mi smuoverò mai.
Poi che è migliorabile, è troppo aulico, ho letto e sentito cose ragionevoli ma, sentendo tutte le campane, anche Cannarsi sa il fatto suo. Sicuro, l'addattamento non è una scienza esatta.
Peccato. Per un attimo (un attimo, eh) ho sperato in un doppiaggio in italiano.:D :D
Ottima trollata :DL'ho visto ma non c'è una riprova, non c'è un adattamento migliore. Sono tanti meme attaccati.Che male c'è in quella frase?! E' bellissima! L'adattamento dici? Non ci vedo nulla di male!Per farti un’idea, guarda anche gli altri esempi nel link di nodisco e ricorda sempre che nell’originale i personaggi parlano normalmente.
Purtroppo la storia di Cannarsi mi troverà sempre in disaccordo perchè odio le gogne dell'internet e alla massa non bisognerebbe quasi mai dare ragione, cosa pericolossima.
Su quello sono tanto ottuso (anche in ambiti più importanti, figurati per l'adattamento di film...). E dubito che mi smuoverò mai.
Poi che è migliorabile, è troppo aulico, ho letto e sentito cose ragionevoli ma, sentendo tutte le campane, anche Cannarsi sa il fatto suo. Sicuro, l'addattamento non è una scienza esatta.
Già il secondo adattamento di Kiki era furioso.Bella la citazione a Carpenter. Cmq è sicuramente il mio limite. Quando leggo "il popolo dell'internet" si incazza so già da che parte stare.
Ma anche in Howl e, soprattutto, Arietty si vedono i semi di follia cannarsiana
Per me parti da una premessa corretta, la disapprovazione dell'odio su internet, per giungere a una conclusione che con la premessa c'entra poco.No non rende buono un lavoro cattivo ma il problema è che Netflix ha tolto il doppiaggio per la grandezza della shitstorm (la paura loro sono quanti abbonamenti hanno), non per la qualità della shitstorm.
Ipotizziamo per un attimo di concordare sul fatto che l'adattamento del film X sia frutto di un cattivo lavoro, l'eventuale shitstorm subita dall'autore dell'adattamento potrebbe in qualche modo rendere buono un lavoro cattivo? A me pare che non sarebbe possibile. Potremmo disapprovare i responsabili degli attacchi personali, potremmo provare empatia per la vittima, ma non ci sarebbe motivo di cambiare giudizio sul lavoro in questione.
Il punto è, shitstorm o meno, che Cannarsi non traduce (a sua detta si avvale di collaboratori selezionati bi-madrelingua) e nemmeno adatta, visto che sempre a suo dire non gli interessa del Sync labiale o se il doppiatore non respira mentre recita la battuta, ma solo che la traduzione sia il più fedele allo scritto ed alla cultura d'origine.È un modo molto estremo di tradurre è vero. Ridurre al meno possibile l'addattamento.
Che si cerchi di rimanere il più vicino possibile dall'originale, lo trovo corretto.
Non fare respirare i doppiatori o non riuscire a farli recitare perché devi fargli pronunciare "poemi" o addirittura minare la comprensione di un testo in quanto eccessivamente complicato, mi trova contrario.
La trovo una stupidaggine.
Il punto è, shitstorm o meno, che Cannarsi non traduce (a sua detta si avvale di collaboratori selezionati bi-madrelingua) e nemmeno adatta, visto che sempre a suo dire non gli interessa del Sync labiale o se il doppiatore non respira mentre recita la battuta, ma solo che la traduzione sia il più fedele allo scritto ed alla cultura d'origine.È un modo molto estremo di tradurre è vero. Ridurre al meno possibile l'addattamento.
Che si cerchi di rimanere il più vicino possibile dall'originale, lo trovo corretto.
Non fare respirare i doppiatori o non riuscire a farli recitare perché devi fargli pronunciare "poemi" o addirittura minare la comprensione di un testo in quanto eccessivamente complicato, mi trova contrario.
La trovo una stupidaggine.
E come tutte le cose estreme può andare incontro a critiche.
A me mi trova piuttosto d'accordo questa scelta, non mi frega molto del labbiale se non proprio esagerato. Se i doppiatori non respirano però recitano peggio anche secondo me.
Il rispetto dell'opera originale starebbe pure nel rendere in italiano lo stesso linguaggio scorrevole e comprensibile al pubblico. Invece, i personaggi di Cannarsi parlano in una metalingua inesistente frutto del piegare l'italiano alla costruzione sintattica del giapponese. Una lingua artefatta, e allo stesso tempo immediatamente riconoscibile come "cannarsese". Risultato che, a mio modestissimo parere, è esattamente l'opposto di ciò a cui dovrebbe puntare un adattatore.
Ma ne abbiamo parlato fino allo sfinimento. L'arrivo dei Ghibli su Netflix è comunque una buona notizia...
Sperando che ci siano almeno i sottotitoli in inglese. :P
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=iLL9QHNnhvg
Anche i sottotitoli sono cannarsizzati, o almeno lo sono su Porco Rosso (unico film che ho visto su Netflix). Lingua originale + sub inglesi e passa la paura.
Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando Tapatalk
Mia moglie non sa l’inglese, quindi per me è come se Netflix non li avesse pubblicati. Da Cannarsi in poi Ghibli praticamente non esiste più.Non potrebbe essere un buono spunto per impararlo?
Io piuttosto che sentire Cannarsi imparerei anche il cinese.ma poi ti ammali
Non ci crederete ma alcuni sostenitori sono pure su TFP.
Sentite quale meraviglioso registro linguistico, non solo naturale, ma anche vario, come si confà alla complessa lingua italiana.
https://youtu.be/kvtPU6ZJ8pk
Mah, per me è sempre stato:Ah, beh, sono strani solo quando li adatta Cannarsi.
Sono Giapponesi, sono strani, parlano strano.
A me non dispiace affatto, ha comunque una sua personalità.Ha ricordato Dragon quest anche a me. Comunque dal punto di vista visivo più che brutto mi pare insignificante quando invece la "grafica" era uno dei tratti distintivi dello studio Ghibli.
Mi ricorda molto Dragon Quest.
ho finalmente recuperato una lacuna enorme: pioggia di ricordiPiacque moltissimo anche a me, e lo considero tuttora il migliore di Takahata.
è veramente bellissimo :cry:
ho finalmente recuperato una lacuna enorme: pioggia di ricordiEsiste un modo ragionevole di vederlo che non sia importare dal venezuela una copia sottotitolata in inglese o commettere filotti di reati per scaricarlo dal web in una lingua non violentata?
è veramente bellissimo :cry:
Ci sono le edizioni dvd/bd UK, tedesca e francese: in inglese è "Only yesterday", in francese "Souvenirs goutte à goutte" e in tedesco "Tränen der Erinnerung", ma nessuna ha il doppiaggio in italiano (che del resto non esiste) né i sottotitoli.ho finalmente recuperato una lacuna enorme: pioggia di ricordiEsiste un modo ragionevole di vederlo che non sia importare dal venezuela una copia sottotitolata in inglese o commettere filotti di reati per scaricarlo dal web in una lingua non violentata?
è veramente bellissimo :cry:
La verità? Non ho più la passione per i Ghibli. O meglio, ce l'ho, ma non la esercito. Perché in Italia non è più possibile.
ho finalmente recuperato una lacuna enorme: pioggia di ricordi
è veramente bellissimo :cry:
https://www.fumettologica.it/2021/03/anime-amazon-prime-video-marzo-2021/
Conan su prime video a marzo.
https://www.fumettologica.it/2021/03/anime-amazon-prime-video-marzo-2021/Ottimissimo. Guardatevillo a costo "zero" :)
Conan su prime video a marzo.
Scaricare bene, scaricare tutto @Cryu.Ci sono le edizioni dvd/bd UK, tedesca e francese: in inglese è "Only yesterday", in francese "Souvenirs goutte à goutte" e in tedesco "Tränen der Erinnerung", ma nessuna ha il doppiaggio in italiano (che del resto non esiste) né i sottotitoli.ho finalmente recuperato una lacuna enorme: pioggia di ricordiEsiste un modo ragionevole di vederlo che non sia importare dal venezuela una copia sottotitolata in inglese o commettere filotti di reati per scaricarlo dal web in una lingua non violentata?
è veramente bellissimo :cry:
La verità? Non ho più la passione per i Ghibli. O meglio, ce l'ho, ma non la esercito. Perché in Italia non è più possibile.
In alternativa ci sono dei fansub in italiano.
ho finalmente recuperato una lacuna enorme: pioggia di ricordi
è veramente bellissimo :cry:
Pioggia di ricordi è un capolavoro.
Esteticamente è magnifico. C'è tutta una serie di sottigliezze che denotano la grande cura formale tipica dei film di Takahata: due stili che contraddistinguono il presente e il passato (stilizzato ed etereo il primo, più realistico e dettagliato il secondo), i codici di colori (il rosso associato al passato, ad esempio), gli spazi curvi o spigolosi a seconda che i personaggi si sentano o meno a proprio agio...
Tutto questo contribuisce a trasmettere con incredibile ricchezza emozioni e sensazioni di una storia che vive di episodi di vita quotidiana, ma che ha una grande profondità emotiva.
Alcune scene sono veramente toccanti. Guardando quella della raccolta dei benihana (non so come si chiamino i fiori in italiano... Ah! Cartamo o zafferanone, dice Wikipedia ^^), mi sono venuti gli occhi lucidi.
È sicuramente in cima alla classifica dei miei film Ghibli preferiti e anche dei miei film preferiti in generale.
Non lo ricordo molto violento... Vorrei provare a farlo vedere a mia figlia di 5 anni, o forse é troppo presto?https://www.fumettologica.it/2021/03/anime-amazon-prime-video-marzo-2021/Ottimissimo. Guardatevillo a costo "zero" :)
Conan su prime video a marzo.
Quasi quasi me lo risparo anch'io
Non lo ricordo molto violento... Vorrei provare a farlo vedere a mia figlia di 5 anni, o forse é troppo presto?https://www.fumettologica.it/2021/03/anime-amazon-prime-video-marzo-2021/Ottimissimo. Guardatevillo a costo "zero" :)
Conan su prime video a marzo.
Quasi quasi me lo risparo anch'io
TFP Link :: https://www.tomshw.it/culturapop/nausicaa-della-valle-del-vento/
Sì, non è dello Studio Ghibli, ma è come se lo fosse.
Tra l'altro ho appena scoperto di averlo visto, per puro caso, alla sua prima messa in onda televisiva. Che fortuna!
E sì, capolavoro vero. Ma ancora più grande il manga da cui è tratto, una lettura che definirei essenziale per chiunque un minimo interessato al genere.Anch'io lo vidi nelle prima trasmissione televisiva sulla Rai, non "in diretta" ma in una videocassetta scrausa in una riunione dei primi "appassionati di manga e anime" forse nel 90-91, qui a Forlì.
Com’è l’adattamento?In italiano, hanno lasciato fuori l'innominabile.
:DCom’è l’adattamento?In italiano, hanno lasciato fuori l'innominabile.
Dal trailer vedo che il personaggio che in originale si chiama "Mandrake" è stato chiamato "Mandragola", che essendo la traduzione letterale sarebbe anche corretto ma in italiano quello è un sostantivo femminile e la scelta mi lascia un po' perplesso.
Si perde anche il riferimento al Mandrake dei fumetti, ma non so in effetti quale percentuale del pubblico l'avrebbe colto.
svolta epica che Lucky Red non si sia affidata a Cannarsi.Oppure è un film già brutto e non ha bisogno di essere rovinato.
Che è successo?
Effetto Evaflix?
Dal trailer vedo che il personaggio che in originale si chiama "Mandrake" è stato chiamato "Mandragola", che essendo la traduzione letterale sarebbe anche corretto ma in italiano quello è un sostantivo femminile e la scelta mi lascia un po' perplesso.Citazione machiavellica, è ovvio... :D
Si perde anche il riferimento al Mandrake dei fumetti, ma non so in effetti quale percentuale del pubblico l'avrebbe colto.
Oi secondo me l'under-40 medio di oggi non conosce il fumetto di Mandrake, io stesso ne ho 49 e per me era già "roba vecchia" quand'ero piccolo...Dal trailer vedo che il personaggio che in originale si chiama "Mandrake" è stato chiamato "Mandragola", che essendo la traduzione letterale sarebbe anche corretto ma in italiano quello è un sostantivo femminile e la scelta mi lascia un po' perplesso.Citazione machiavellica, è ovvio... :D
Si perde anche il riferimento al Mandrake dei fumetti, ma non so in effetti quale percentuale del pubblico l'avrebbe colto.
I social sono la cosa peggiore successa ai rapporti sociali dell'umanità dall'invenzione del cellulare.
niente trailer,Leggendo qui riguardo la trama del libro questa cosa non mi dispiace affatto.
trama misteriosa che non ha a che fare con il libro,
niente partecipazioni a festival,
125 minuti.
"vi vogliamo vergini al cinema!“
https://www.animeclick.it/news/99267-e-voi-come-vivrete-il-nuovo-film-di-hayao-miyazaki-non-avra-trailer
uscita jap a luglio
Bene, ma l'articolo è scritto in po' col culo: o hanno usato punti al posto delle virgole, oppure hanno un problema di conversione...
Per quanto sia straordinario, dubito che il nuovo film del Maestro abbia incassato 13 miliardi di euro in 3 giorni 😁😁😁
no
intanto
https://xeud.it/how-do-you-live-e-un-successo-in-giappone/
Dai che non c'è LUI.VERAMENTE?!
Dai che non c'è LUI.non ci credo finchè non è dichiarato
:DMi sono bagnato tutto.
Se ho capito bene (ma potrei non aver capito nulla come si confà ad un quasi cinquantenne) sia lui che il suo protettore sono in Yamato, non più in Lucky Red.
Ancora la fobia di Cannarsi :lol:Io non ho la fobia di cannarmi.
So' passati 10 anni dalla discussione in cui partecipò anche Shito, ma non cambiate mai.
Comunque la notizia che non ci sarà LUI è un commento su FB di mr. Nessuno, che però con grande sicumera lo indica come al lavoro per Yamato su tutt'altro. Potrebbe essere vero come no, non ho trovato altre conferme. :(
Però il titolo ufficiale italiano è quello del libro, se l'avesse tradotto lui sarebbe stato verosimilmente un calco del titolo giapponese.
Comunque la notizia che non ci sarà LUI è un commento su FB di mr. Nessuno, che però con grande sicumera lo indica come al lavoro per Yamato su tutt'altro. Potrebbe essere vero come no, non ho trovato altre conferme. :(Che sia a massacrare Mix di Adachi per Yamato è vero. Purtroppo questo non garantisce che l'ultimo film di Miyazaki sia salvo :(
Però il titolo ufficiale italiano è quello del libro, se l'avesse tradotto lui sarebbe stato verosimilmente un calco del titolo giapponese.
Non so chi sia ma sarà comunque MEJO 👏
Quando non serve nemmeno un adattamento disastroso a rovinarti tutta la magia di Ghibli.
TFP Link :: https://twitter.com/d0blaj3pico/status/1600944616215179264
eh un po' come i candlelights concerts sempre più pubblicizzati anche in Italia.
Che hanno per carità esecutori di tutto rispetto ma manca sempre il nome.
https://www.animeclick.it/news/100589-il-ragazzo-e-lairone-sara-proiettato-in-anteprima-alla-festa-del-cinema-di-romaInteressante, spero che qualcuno qui riesca a vederlo e ci faccia poi un resoconto.
addirittura...Mah, non mi sembra molto sensato fare edizioni 4K di cartoni animati concepiti per le televisioni degli anni '70, io ho preso l'edizione in bluray di un paio di anni fa e già quella va più che bene, è quasi troppo. L'alta risoluzione ha senso per i film in pellicola.
CONAN, IL RAGAZZO DEL FUTURO: IN ARRIVO L'EDIZIONE 4K
https://www.animeclick.it/news/100800-conan
tradotto e adattato da Roberta Bonuglia, si vocifera.
https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocirbonu.htm
nel frattempo dai cugini di Studio Ponoc
https://www.animeclick.it/news/100183-the-imaginary-trailer-e-data-di-uscita-per-il-nuovo-film-dello-studio-ponoc
è ufficiale(https://media.giphy.com/media/PDSDKXxiCRP8c/giphy.gif)
Nonostante non sia presente nel trailer in questione, il doppiaggio in italiano sarà caratterizzato da alcune novità rispetto alla gestione precedente dei film dello Studio Ghibli in Italia, con nuovi responsabili dell'adattamento e della traduzione.
In particolare, si segnala l'abbandono di Gualtiero Cannarsi e il passaggio a una coppia di responsabili con Francesco Nicodemo, che sarà autore della traduzione dal giapponese all'italiano, e Roberta Bonuglia come adattatrice, mentre la direzione del doppiaggio sarà affidata ad Alessandro Rossi.
Secondo me ci sono poche possibilità.Scadranno i diritti anche del doppiaggio attuale. I nostri nipoti avranno un 'Si Alza il Vento' in italiano decente. Al modico prezzo di un pianeta desertificato.
Ma sperare non fa male.
Al modico prezzo di un pianeta desertificato.In apertura di tutti i film ci sarà un video di 3 secondi con Miyazaki che dice “ve l’avevo detto, dio bestia”.
che bello che sia scritto questo pezzo che riporto 🙂
kudos all'articolista per la conoscenza
Il 18 dicembre 2019 il jazzista italiano Giovanni Mirabassi, residente in Francia, fondatore dell’etichetta Jazz Eleven e grande animefan, pubblica un secondo album di riarrangiamenti jazz di brani da anime: dopo Animessi del 2015 che raccoglie musica da varie opere, stavolta l’album si intitola Mitaka Calling (Mitaka è la città della prefettura di Tōkyō dove si trova il Museo d’arte Ghibli) e sfoggia in copertina quello che appare essere un layout dello Studio Ghibli che raffigura un bambino che corre fra la folla in città verso quello che sembra un incendio: verrà poi confermato che sì, è proprio un layout di Miyazaki per Kimi-tachi wa dō ikiru ka concesso dal regista stesso al musicista, suo amico.
con VPN per spostarsi altrove si possono ascoltare entrambi gli album su Spotify, qui no..
di Giovanni Mirabassi, il cui fratello Gabriele è un altrettanto famoso trombettista, trovate concerti anche su YT
[...]
Abbiamo il topic di Il ragazzo e l'airone?
Boh, comunque, sono in sala, farovvi sapere.
presto su Netflix
in realtà non proprio presto, fine anno si dice
https://www.animeclick.it/news/102802-il-ragazzo-e-lairone-arrivera-presto-su-netflix
nel frattempo dai cugini di Studio Ponoc
https://www.animeclick.it/news/100183-the-imaginary-trailer-e-data-di-uscita-per-il-nuovo-film-dello-studio-ponoc
nuovo trailer
https://www.animenewsnetwork.com/news/2023-11-03/the-imaginary-anime-film-trailers-reveal-preview-theme-song/.204099
esce in Giappone il 15/12
ah quindi Deutsche Grammophone si era svegliata: TFP Link :: https://songwhip.com/joe-hisaishi/asymphoniccelebrationmusicfromthestudioghiblifilmsofhayaomiyazaki
quindi i film Gundam, che se ricordo bene erano riassunti della serie animata, avevano almeno in parte musiche diverse dalla serie stessa?
@Giobbi
il link è malformato
Beh è una serie piuttosto famosa per chi è nato negli anni 70 😁
Cmq il link non funzionava perché mancava la parentesi finale )
Eh, mancava appunto Marco per la triade 😀
questi what if secondo me funzionano
https://www.instagram.com/p/C6YhFzGqSrA/?igsh=MWU1dzkwZGU1bmk3dw==
peccato nessuno ci abbia pensato seriamente