TFP Forum

[P]lay => Play => Topic aperto da: Ivan F. - 27 Feb 2024, 23:45

Titolo: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Ivan F. - 27 Feb 2024, 23:45
Come da titolo.

Un topic per raccogliere notizie e riflessioni sulla crisi dei licenziamenti che sta attraversando il settore high-tech, inclusa l'industria dei videogiochi.
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: eugenio - 28 Feb 2024, 07:08
Perché, c'è una crisi in corso?

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: Xibal - 28 Feb 2024, 07:37
Edit, off topic
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: hob - 28 Feb 2024, 08:45
A livello "alto" è l'effetto del covid (bolla di utenti poi scomparsi quando possono tornare ad andare a figa), + consolidamento mercato (acquisizioni a muzzo), che creano ridondanze alle quali le megacorp, che non sono aziendine a lvl familiare, sopperiscono semplicemente lasciando a casa la gente.
Lato sony il potare i rami secchi lo capisco pure. E per quanto mi spiaccia per japan studio, per dirne una, o gli evolution, sicuramente i conti in tasca se li son fatti.
MS è più vittima delle ridondanze esagerate legate al fatto di aver preso un'altra megacorp come activision blizzard. Suffering from success.

A livello basso solo i pianti degli azionisti nello slancio capitalistico della "crescita infinita", han visto la via nei gaas e ora tutti vogliono una fetta della torta (che si trova a casa Fortinite al momento, più tutto il mercato mobile che è imperniato su quel concept).
Ma il problema è che il capitale vince sempre e schiaccia chi ha sotto (cit disco elysium). Devi crescere i fatturati, far contenti gli azionisti, alzare i margini di guadagno. Finchè ste 3 cose non sono spianate qualcuno piangerà, e sinceramente nel mondo in cui i CEO si portano a casa bonus annuali che permetterebbero di pagare centinaia di sviluppatori (lasciati a casa) la cosa è un po' triste.

Il mercato è vittima di sè stesso e dei modelli scelti: sony per le megaproduzioni, budget gonfiati (il costo della vita, + inflazione, aumentati per tutto e tutti + le guerre), MS vittima del fatto che non sfonda mai e non sfondando è frustrata, come un bomber in discoteca che parte carico ma se non conclude gli sale il nervosismo e a fine serata va col boiler, (cosa te ne fai di gente come i compulsion? no dai seriamente) e nintendo è l'unico reale vincitore di sta guerra ridicola.
E nvidia che ha cavalcato tutte le onde giuste al momento giusto, infatti la capitalizzazione odierna è ridicola, è una bolla che scenderà alla prima mossa sbagliata ma per ora così è, e AMD al palo a lanciare accuse di "nvidia mafia" lol.

ah e non ho tirato fuori tutta la piega grottesca dei mercati occidentali, sia lato pubblico, che lato critico, che lato professionale-produttivo. Woke, cancel culture etc etc che alla lunga ha portato all'allontanamento di figure creative professionali di esperienza conclamata per l'insostenibilità delle pressioni sociali. Vedi anche il tracollo disney-marvel con tutta la produzione in mano ad attivisti e femministe. O Mi immagino sapkowsky che vede netlix witcher, piange, e si rimette a contare i soldi (se già non gli piaceva il vg posso solo immaginare). Ma è come buttare benzina sul fuoco. Quello che penso è che tutti i soldi che vengono dati a sweetbaby potrebbero risparmiarseli, ecco se c'è un taglio che è operabile senza grossi sacrifici è quello. Ma vuoi mai che ti tacciano di razzismo in questo mondo così twitterino. Sia mai....
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: SalemsLot - 28 Feb 2024, 09:18
Come da titolo.

Un topic per raccogliere notizie e riflessioni sulla crisi che sta attraversando il settore high-tech, inclusa l'industria dei videogiochi.
Strana crisi, perchè negli ultimi 18 mesi abbiamo avuto una produzione enorme di titoli e parecchi anche belli, infatti il 2023 è stato un anno ricco.
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: Ivan F. - 28 Feb 2024, 09:34
Potevo intitolare il topic "Le multinazionali ricche dopo aver sguazzato nella pandemia ora licenziano migliaia di persone che avevano assunto come carne da cannone", ma era troppo lungo.
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: SalemsLot - 28 Feb 2024, 09:36
Vabbè taglieranno il surplus e ciao ciao crisi...
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Ivan F. - 28 Feb 2024, 09:43
Perfetto, ho modificato il titolo.

Ora se Microsoft e Sony licenziano mille persone sono più a loro agio a postare qui.
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: hob - 28 Feb 2024, 09:56
Vabbè taglieranno il surplus e ciao ciao crisi...
Non hai capito la situazione. Se i margini stanno al 6%, il problema è nei profitti, non nei costi. Lasciare a casa la gente NON è alzare i profitti, è ridurre i costi.
Di converso l'effetto domino dei licenziamenti è palese: poca fiducia nel publisher, perdita di talento, meno giochi, meno qualità. Hai "tamponato" con un cerottino nel 2024 e nel 202X vedranno che sta cosa ha solo tenuto buoni gli azionisti per 5 minuti netti.

E gli azionisti han ragione a lamentarsi, 6% di margini è poco. Una serie di tracolli produttivi e vai sotto (TLOU online cassato, twisted metal cassato, etc.... si fa prima di quanto credi). L'errore a monte di tutto è il modello di sviluppo. Gli unici giochi che possono permettere lo stile della megaproduzione sono i titoli rockstar, CDPR, e poco, poco altro.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: SalemsLot - 28 Feb 2024, 10:01
Allora prevedo altri tagli al personale e altri aumenti di prezzi dei servizi e dei giochi (e forse delle console che già hanno ricevuto un aumento). Non vedo altre strade.
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: Xibal - 28 Feb 2024, 10:44
L'errore a monte di tutto è il modello di sviluppo
Cioè darsi in pasto agli azionisti, perchè se ad avere un peso è la contabilità spiccia, licenziare sarà sempre visto come un utile cerotto che "male non fa", così come fare incetta di carne da cannone per "produrre produrre produrre", e poi mandare a casa, senza che via sia una visione programmatica di sviluppo della materia che vada oltre il mero "dobbiamo fare contenti gli azionisti".
In definitiva è davvero tutto sbagliato, e sarà sempre peggio. Di positivo c'è che quando sarà tutto esploso, noi vecchi col cabinato (o una Switch con 2000 euro di Arcade Archives) saremo visti come i Mad Max dell'oltre la sfera del gioco.
Si.
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: SalemsLot - 28 Feb 2024, 11:02
Gli unici giochi che possono permettere lo stile della megaproduzione sono i titoli rockstar, CDPR, e poco, poco altro.
Perchè solo loro? Solo perchè sanno che venderanno un botto?
Titolo: Re: La crisi del settore tecnologico
Inserito da: Raven - 28 Feb 2024, 13:49
A
Il mercato è vittima di sè stesso e dei modelli scelti: sony per le megaproduzioni, budget gonfiati (il costo della vita, + inflazione, aumentati per tutto e tutti + le guerre), MS vittima del fatto che non sfonda mai e non sfondando è frustrata, come un bomber in discoteca che parte carico ma se non conclude gli sale il nervosismo e a fine serata va col boiler, (cosa te ne fai di gente come i compulsion? no dai seriamente) e nintendo è l'unico reale vincitore di sta guerra ridicola.


Poi esce Switch 2 e sarà tutto un ma che è  sto cesso di hardware speriamo che esca l'emulatore ieri ! :D


Ps5 e Series X sono due hardware spettacolari per quello che offrono a quel prezzo, non sono manco lontanamente sfruttati e potrebbero andare avanti tranquillamente altri 6/7 anni. Il problema sono i costi che crescono (ma c'è un settore in questo mondo che non ha visto i costi schizzare alle stelle negli ultimi anni ? ) e i margini che sono sempre più risicati, persino per chi stravende come Playstation.

Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: eugenio - 28 Feb 2024, 14:52
Perfetto, ho modificato il titolo.

Ok, allora adesso capisco di cosa parliamo.

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Alan Fontana - 28 Feb 2024, 15:00
Bah. Sembra la storia delle case discografiche, produttori che piangevano perché (citazione) non avevano piú soldi per infilare la quarta auto di lusso nella propria villa di Malibu.
Il problema é sempre lo stesso, e si chiama ROI (Return of Investment), quell'indice che tanto preme agli azionisti da quando non sono piú proprietari della megacorporazione, ma solo ricconi che rivogliono vedere indietro i soldi il prima possibile.
Un margine del 6% non é basso. Quel margine noi nella nostra economia domestica non lo vediamo neanche col binocolo. E occhio a non confondersi col margine di vendita del prodotto, sono due cose diverse. Un 6% di crescita é un buon margine, che in periodi fortunati puó crescere, ma in periodi di stagna puó anche andare sotto.

Ora, quando si investe in un qualcosa, devi avere della cassa, e del cash flow per ripagare i prestiti. E qui direi che nessuno si puó lamentare, anzi, le vendite vanno bene e denaro fresco confluisce nelle tasche di tutti. Problema: qualcuno é stato tirato dentro a investire per pagare nuovi prodotti (milioni) e acquisizioni (miliardi), con un ROI che probabilmente ritenevano "tollerabile" tra i 2 e i 5 anni. Peccato che spesso questo ROI si trascina piú a lungo, specie con le acquisizioni che hanno fatto ultimamente - e puó solo allungarsi.
Ora, é noto che non ci sono piú i vari Bill e Steve che stringevano i denti (e le chiappe) perché al progetto ci credevano, ci sono dei mister X che delle sorte dell'azienda "fottesega" e "ridatemi il mio investimento prima di subito". Quanti di noi hanno lavorato, o lavorano, in aziende la cui proprietá é finita nelle mani di una qualche SpA e si é trovata in mezzo a crisi che prima non esistevano? Ecco, quella é la chiave. Del resto il vecchio proprietario si accontentava di una Porsche, il nuovo (o i nuovi) non si accontentano e anzi, si lamentano nonostante i fatti dicano che i ricchi diventano sempre piú ricchi.

L'industria musicale ha pagato questo passaggio con il fatto che, oggi come oggi, non esistono piú le star. Niente piú Madonna, Rolling Stones, ecc. troppo costoso tirarli su, e soprattutto occorre qualcuno che ci creda e investa su di loro. Un produttore vero, insomma. Oggi il produttore é scomparso e gli artisti vengono tirati su da un sistema di reality e cazzimazzi e il resto finisce su Patreon. La pornografia ha avuto sorti simili.

Ora tocca all'industria videoludica. Francamente: Nintendo sembra l'unica a cui freghi ancora di fare videogiochi, Sony ci spara le sonarate studiatissime a tavolino (insieme a qualcuno di Hollywood, evidentemente), e in MS sembra che Phil sia l'unico che se la suoni e se la canti da solo senza che nessuno se lo caghi veramente dentro l'azienda, fa quasi tenerezza.
Se mi vengono a dire che un margine del 6% non va bene, il problema é che hanno giocato al tavolo sbagliato, quello degli investimenti a lungo termine che cozzano con l'idea di recuperare in fretta, non é cosí che funziona. L'analisi delle crescite del GamePass, per fare un esempio eclatante, é stata la stronzata piú grossa che si é sentita ultimamente, se non altro perché era un errore giá fatto da Netflix tempo addietro.
Ma la frittata é fatta, ce la possono condire come gli pare, e persino provare a vendere al consumatore che é anche un po' colpa nostra, che li abbiamo costretti a rinunciare al retail, a fare titoloni che non potevano permettersi, ecc. Tutte cazzate. C'é chi ci campa ancora - e bene - qualcuno vuole spiegare a loro come Rockstar é rientrata negli investimenti? E come mai LimitedRun é perfettamente in salute?
Ma non lo capiranno, e infatti quando ridurranno il personale partiranno dallo sviluppo per arrivare a intaccare i distributori, mai e poi mai si sogneranno di toccare i reparti promozionali.
Del resto, come si compone il consiglio d'amministrazione nella maggior parte delle aziende? Prevalentemente, vendite e marketing. Che se la suonano e se la cantano non solo nel mercato videoludico, ma in TUTTI i settori.
Come sappiamo, qualche genio del reparto vendite ha giá suggerito di studiare come usare le IA o outsourcing per ridurre i costi di produzione. Negli altri settori, per fare un paragone, hanno spostato la produzione in Cina o usato IT in India. E la qualitá ne risente, ma -ehi- ci pensa il marketing a vendere la merda, no?
E fanculo a quei vecchi che ancora si impuntano sul single player o esperienze tripla A, quando la maggior parte digerisce prevalentemente il multiplayer con microtransazioni.

E qui il cerchio si chiude - questa storia della crisi é solo una trovata pubblicitaria per farci lentamente digerire che il nostro hobby sta cambiando, cambierá e non ci possiamo fare niente. Che di per sé é comprensibile non fosse che sembrano in dovere di prenderci per il culo con la storia dei fiori e delle api.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 28 Feb 2024, 15:12
Un post per domarli tutti. ^^
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 28 Feb 2024, 22:56
Sarò caustico nonché benaltrista nonché romantico.

In ordine:
- non me ne frega niente
- inizio ad essere poco empatico verso chi sta sotto le bombe tutti i giorni, figurarsi verso chi perde il lavoro in settori d'eccellenza, in paesi perlopiù sani, evoluti, in ruoli di (presunta) alta competenza
- sganciate giochi con la G, il resto verrà da sé
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: RBT - 28 Feb 2024, 23:50
Dopo le porcate fatte con EAWRC, anche se mi spiace per chi lavora in zona vicino dove abito…

TFP Link :: https://www.ign.com/articles/ea-to-lay-off-around-670-to-advance-the-way-we-work

TFP Link :: https://www.ign.com/articles/respawns-star-wars-fps-is-canceled-but-work-on-next-jedi-game-black-panther-and-iron-man-will-continue
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: hob - 29 Feb 2024, 08:29
E' tutta una pantomima, ormai il carrozzone è avviato e adesso fa comodo licenziare perchè tanto non si stupisce più nessuno.
Ridondanze a Insomniac :D lo stesso giorno del "il franchise di spiderman 50M di copie cumulative!!!1111 RECARD PROFETS!"
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 29 Feb 2024, 09:09
Non so fino a che punto abbiano già iniziato, ma quando le aziende cominceranno ad usare la IA in modo (ancora) più esteso non saranno momenti belli.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Ivan F. - 29 Feb 2024, 10:07
In tutto questo, @Spartan come sta?
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: rule_z - 29 Feb 2024, 10:21
Non so fino a che punto abbiano già iniziato, ma quando le aziende cominceranno ad usare la IA in modo (ancora) più esteso non saranno momenti belli.
Questo è certo. Soprattutto per quei modelli di business che senza giochi a gettito continuo e quindi tempi di sviluppo ridotti perdono la loro attrattiva.
Chissà come mai Microsoft è la big che fino ad ora ha investito di più nelle IA.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 29 Feb 2024, 10:52
In tutto questo, @Spartan come sta?

Tutto bene qua, grazie del pensiero. Certo andare in ufficio domani sara' come andare per la Via Crucis...
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: RBT - 29 Feb 2024, 12:16
Buone notizie, sono contento @Spartan , certo immagine sarà dura in ufficio.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 29 Feb 2024, 13:32
basti solo pensare questa e' stata l'operazione piu' grande messa in atto da quando esiste SIE... Nemmeno quando chiusero Liverpool Studio l'impatto fu cosi' tragico.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: RBT - 29 Feb 2024, 13:34
Stanno tagliando pure in SIE?

Ho visto ad di nuove posizioni postate regolarmente sia per Londra che Liverpool.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 29 Feb 2024, 13:48
In tutto questo, @Spartan come sta?

Tutto bene qua, grazie del pensiero. Certo andare in ufficio domani sara' come andare per la Via Crucis...
Bueno.

Ovviamente il mio non me ne frega niente non si applicava in questo caso.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Void - 01 Mar 2024, 15:14
Bah. Sembra la storia delle case discografiche, produttori che piangevano perché (citazione) non avevano piú soldi per infilare la quarta auto di lusso nella propria villa di Malibu.
Il problema é sempre lo stesso, e si chiama ROI (Return of Investment), quell'indice che tanto preme agli azionisti da quando non sono piú proprietari della megacorporazione, ma solo ricconi che rivogliono vedere indietro i soldi il prima possibile.
Un margine del 6% non é basso. Quel margine noi nella nostra economia domestica non lo vediamo neanche col binocolo. E occhio a non confondersi col margine di vendita del prodotto, sono due cose diverse. Un 6% di crescita é un buon margine, che in periodi fortunati puó crescere, ma in periodi di stagna puó anche andare sotto.

Ora, quando si investe in un qualcosa, devi avere della cassa, e del cash flow per ripagare i prestiti. E qui direi che nessuno si puó lamentare, anzi, le vendite vanno bene e denaro fresco confluisce nelle tasche di tutti. Problema: qualcuno é stato tirato dentro a investire per pagare nuovi prodotti (milioni) e acquisizioni (miliardi), con un ROI che probabilmente ritenevano "tollerabile" tra i 2 e i 5 anni. Peccato che spesso questo ROI si trascina piú a lungo, specie con le acquisizioni che hanno fatto ultimamente - e puó solo allungarsi.
Ora, é noto che non ci sono piú i vari Bill e Steve che stringevano i denti (e le chiappe) perché al progetto ci credevano, ci sono dei mister X che delle sorte dell'azienda "fottesega" e "ridatemi il mio investimento prima di subito". Quanti di noi hanno lavorato, o lavorano, in aziende la cui proprietá é finita nelle mani di una qualche SpA e si é trovata in mezzo a crisi che prima non esistevano? Ecco, quella é la chiave. Del resto il vecchio proprietario si accontentava di una Porsche, il nuovo (o i nuovi) non si accontentano e anzi, si lamentano nonostante i fatti dicano che i ricchi diventano sempre piú ricchi.

L'industria musicale ha pagato questo passaggio con il fatto che, oggi come oggi, non esistono piú le star. Niente piú Madonna, Rolling Stones, ecc. troppo costoso tirarli su, e soprattutto occorre qualcuno che ci creda e investa su di loro. Un produttore vero, insomma. Oggi il produttore é scomparso e gli artisti vengono tirati su da un sistema di reality e cazzimazzi e il resto finisce su Patreon. La pornografia ha avuto sorti simili.

Ora tocca all'industria videoludica. Francamente: Nintendo sembra l'unica a cui freghi ancora di fare videogiochi, Sony ci spara le sonarate studiatissime a tavolino (insieme a qualcuno di Hollywood, evidentemente), e in MS sembra che Phil sia l'unico che se la suoni e se la canti da solo senza che nessuno se lo caghi veramente dentro l'azienda, fa quasi tenerezza.
Se mi vengono a dire che un margine del 6% non va bene, il problema é che hanno giocato al tavolo sbagliato, quello degli investimenti a lungo termine che cozzano con l'idea di recuperare in fretta, non é cosí che funziona. L'analisi delle crescite del GamePass, per fare un esempio eclatante, é stata la stronzata piú grossa che si é sentita ultimamente, se non altro perché era un errore giá fatto da Netflix tempo addietro.
Ma la frittata é fatta, ce la possono condire come gli pare, e persino provare a vendere al consumatore che é anche un po' colpa nostra, che li abbiamo costretti a rinunciare al retail, a fare titoloni che non potevano permettersi, ecc. Tutte cazzate. C'é chi ci campa ancora - e bene - qualcuno vuole spiegare a loro come Rockstar é rientrata negli investimenti? E come mai LimitedRun é perfettamente in salute?
Ma non lo capiranno, e infatti quando ridurranno il personale partiranno dallo sviluppo per arrivare a intaccare i distributori, mai e poi mai si sogneranno di toccare i reparti promozionali.
Del resto, come si compone il consiglio d'amministrazione nella maggior parte delle aziende? Prevalentemente, vendite e marketing. Che se la suonano e se la cantano non solo nel mercato videoludico, ma in TUTTI i settori.
Come sappiamo, qualche genio del reparto vendite ha giá suggerito di studiare come usare le IA o outsourcing per ridurre i costi di produzione. Negli altri settori, per fare un paragone, hanno spostato la produzione in Cina o usato IT in India. E la qualitá ne risente, ma -ehi- ci pensa il marketing a vendere la merda, no?
E fanculo a quei vecchi che ancora si impuntano sul single player o esperienze tripla A, quando la maggior parte digerisce prevalentemente il multiplayer con microtransazioni.

E qui il cerchio si chiude - questa storia della crisi é solo una trovata pubblicitaria per farci lentamente digerire che il nostro hobby sta cambiando, cambierá e non ci possiamo fare niente. Che di per sé é comprensibile non fosse che sembrano in dovere di prenderci per il culo con la storia dei fiori e delle api.
Non concordo al 100% (poco meno comunque), ma era un peccato lasciarlo nella pagina precedente :whistle:
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: SalemsLot - 11 Mar 2024, 11:21
TFP Link :: https://it.ign.com/company-of-heroes-3/208917/feature/ho-smesso-di-credere-in-me-stesso-limpatto-di-oltre-un-anno-di-licenziamenti-di-massa-sugli-sviluppa
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: SalemsLot - 11 Mar 2024, 12:22
TFP Link :: https://www.spaziogames.it/notizie/lo-studio-appena-chiuso-diceva-di-sony-ci-daranno-certezze-finanziarie-per-anni-e-anni
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: rule_z - 19 Mar 2024, 16:39
TFP Link :: https://www.theverge.com/2024/3/19/24105681/nvidia-ai-ace-video-game-character-npc-covert-protocol
Imho sarà un massacro.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Giobbi - 19 Mar 2024, 16:52
pare ottimo
NPC meno scemi
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 20 Mar 2024, 01:37
Maddai.
Boh, che amarezza.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Xibal - 20 Mar 2024, 18:19
TFP Link :: https://www.spaziogames.it/notizie/ubisoft-svela-neo-npc-il-primo-videogioco-creato-con-le-ia?fbclid=IwAR3-KHTTzIiJPgz1cURwZB5NGDlJ2czRHHc-S9pBCoGBLCHRM_HoMon_13g
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: slataper - 20 Mar 2024, 19:04
Qualcuno non ha capito che sul mercato ci sono già troppi videogiochi e troppo grandi.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Diegocuneo - 21 Mar 2024, 10:33
In realtà l'IA per gli NPC generici è una gran cosa.Bisogna demandare il più possibile ste robe e lasciare le persone a curare i particolari.
Faccio un quartiere residenziale nel clone di GTA? Arredamento, case e noci tutti fatti da IA. Tre esseri umani mi vanno poi a modificare casa per casa le cose che non van bene.Mi mettono l'npc al posto giusto col vestito giusto. Ecc ecc
Per me son tutte possibilità.
Tanto dal progresso non si torna indietro.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: RBT - 17 Apr 2024, 13:08
TFP Link :: https://www.techradar.com/gaming/consoles-pc/publisher-set-to-release-one-of-the-most-profitable-games-of-all-time-lays-off-5-of-its-workforce

TFP Link :: https://www.vg247.com/gta-publisher-take-two-announces-plans-layoff-staff-cancel-projects?utm_source=feed&utm_medium=rss&utm_campaign=feed
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: UnNamed - 21 Apr 2024, 19:36
Io mi ricordo che in epoca PS360 ci fu uno stillicidio di studios che ad un certo punto c'era un sito che teneva traccia di tutte le compagnie fallite, se scrollavi con la rotellina ti slogavi l'indice.

Ho trovato solo questo:
https://www.trustedreviews.com/news/80-of-aaa-game-developers-lost-during-ps3-and-xbox-360-era-says-ea-2906726

Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Gaissel - 23 Apr 2024, 14:31
In realtà l'IA per gli NPC generici è una gran cosa.Bisogna demandare il più possibile ste robe e lasciare le persone a curare i particolari.
Faccio un quartiere residenziale nel clone di GTA? Arredamento, case e noci tutti fatti da IA. Tre esseri umani mi vanno poi a modificare casa per casa le cose che non van bene.Mi mettono l'npc al posto giusto col vestito giusto. Ecc ecc
Per me son tutte possibilità.
Tanto dal progresso non si torna indietro.
This
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Gaissel - 23 Apr 2024, 14:33
Qualcuno non ha capito che sul mercato ci sono già troppi videogiochi e troppo grandi.
Ma anche this.

Qui vale però la critica sana, la riflessione ponderata, la presa di distanze consapevole: laggente si ammazza di open world bulimici e pachidermici, noialtri gente di buon gusto ignoriamo e valorizziamo altro :)
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Luv3Kar - 07 Mag 2024, 16:43
Sempre peggio...

https://multiplayer.it/notizie/microsoft-chiude-tango-gameworks-arkane-austin-e-altri-due-studi.html
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 07 Mag 2024, 17:27
Ma porco schifo che botta.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 07 Mag 2024, 17:29
Compra compra Zio Phil.

Il fatto che Mikami abbia lasciato sicuramente e' dovuto a questa notizia, i capi degli studios saranno stati avvertiti 4-5 mesi fa come fu per London Studio e altri in Sony.

Notizia durissima, ma inevitabile. Con le recenti acquisizioni sono diventati un mostro troppo grosso da gestire.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: hob - 07 Mag 2024, 18:05
A me quello che lascia stordito è la brutalità della cosa. Tango aveva perso 2 dei suoi creativi migliori (Mikami e la Nakamura) ma aveva appena rilasciato un gioco da 90 su metacritic cazzo. Johanas troverà qualcun altro a sponsorizzarlo ma bohhh.
Arkane ha floppato malissimo con Redfall ma a meno che non fosse un involucro vuoto, che ne so, rendilo studio di supporto per il prossimo Fallout visto che non hai team liberi e se c'è un team che ha competenza lato immersive sim sono loro. Cioè sta qui è la gente di Prey porca troia.
Gli altri 2 studios erano di supporto ma again: ti fai in quattro per incamerare e poi scoppi come un palloncino. Vedi anche embracer. Ma vaffanculo vah
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 07 Mag 2024, 18:14
Yep, tra l'altro sta pure andando bene su PS5 (Hi Fi Rush.)
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Nookie - 07 Mag 2024, 18:16
In percentuale sony e microsoft hanno più o meno licenziato la stessa quantità di persone. E anche Sony mi pare abbia segato studi su studi nel suo passato. immagino inoltre che qualcuno sarà re integrato (tipo quelli di Arkane).
Non vedrei come micosoft cattiva o sony cattiva, sono uguali e si comportano allo stesso modo.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 07 Mag 2024, 18:20
Ma e' piu' la filosofia che il risultato, MS compra da sempre studios per chiuderli o ridurli, Sony questo non lo fa e Nintendo i licenziamenti manco sa cosa sono (a parte una quantita' irrisoria quest'anno, ma quest'anno e' toccato a tutti purtroppo.)
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Laxus91 - 07 Mag 2024, 18:31
Per la chiusura degli studios dispiace un mondo, si era capito che l'ondata dei licenziamenti non si sarebbe fermata ma pure questa é una botta non da poco, a prescindere dai motivi reali per cui venga fatto.
Contemporaneamente però bestemmio dentro per il sequel di Hi Fi Rush che non ci sarà e che era la cosa che desideravo maggiormente  :(
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Nookie - 07 Mag 2024, 19:10
Ma e' piu' la filosofia che il risultato, MS compra da sempre studios per chiuderli o ridurli, Sony questo non lo fa e Nintendo i licenziamenti manco sa cosa sono (a parte una quantita' irrisoria quest'anno, ma quest'anno e' toccato a tutti purtroppo.)
Sony non lo fa perché fa crescere (giustamente) i suoi studios ed investe tanto su di loro. Ma il risultato finale peró non cambia.
Microsoft ha una follia di studios ridondanti, era immaginabile che sarebbe successo. Per competere con sony non deve avere tanti studi che fanno cose a caso (vedi red fall), ma pochi studios che fanno prodotti mirati per il mercato.
Titolo: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: stepkanevra - 07 Mag 2024, 20:02
La cosa che fa sorridere amaramente sono le cazzate che dicono.
Spencer si è sempre elevato a paladino dei gamer, Ryan era una persona con gravi carenze comunicative.
"Noi crediamo nelle generazioni", ricordate?
"This is for the Players?". Si si, na cifra.
In tutto quel teatrino MS con Spencer e Greenberg si era fatta molto più accomodante, ammiccante, con una comunicazione più calibrata, giusta.
Ma ecco che anche qui escono fuori le cazzate:
Spencer che elogiava Tango per il loro lavoro e che sarebbe andato in Giappone per far si che fosse solo il primo di diversi team nipponici, ve lo ricordate?
Greenberg che parla di Hi Fi Rush come una "hit", parole sue. Di fatto è un gran gioco. Che fa lo studio? Sparisce. Anche Ghostwire Tokyo era un successo, giusto?
Ora che faranno, un direct per rimettere la palla al centro come quando si vociferava della sparizione delle console e delle esclusive multipiattaforma?
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Thar - 07 Mag 2024, 20:07
Microsoft ha una follia di studios ridondanti, era immaginabile che sarebbe successo. Per competere con sony non deve avere tanti studi che fanno cose a caso (vedi red fall), ma pochi studios che fanno prodotti mirati per il mercato.

Questo, però, collide col Phil-pensiero.
Lui intende la competizione con Sony/Nintendo in un modo un po' particolare, non è interessato a cosa gli studios acquisiti possano portare a MS, è interessato solo ad impedire che possano sviluppare per altri.
Quindi le acquisizioni a raffica con conseguenti chiusure (qual modo migliore di impedire ad uno studio di sviluppare per altri se non comprarlo per chiuderlo?)
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Nookie - 07 Mag 2024, 20:10
Il fatto che abbia portato alcuni giochi su ps/nintendo (ed in futuro ne porterà altri) confuta la tua tesi.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: EGO - 07 Mag 2024, 20:21
Il futuro è grigio.
Tutte queste sfrondature e chiusure, per ora, dicono solo una cosa: chi non è padrone di sé stesso non può fallire, e non può nemmeno giocare in serie AA, altrimenti va a casa.
Invece di tornare a produrre AA, qui si sta convertendo tutto all’AAA / GAAS o nulla. Cioè proprio quello che il pubblico, e anche qualche insider, reputa non sostenibile. Stanno ormai tutti facendo come Netflix e compagnia: non ci importa di produrre quello che il pubblico dice di volere, e nemmeno di perdere utenti; anzi, chiudiamo serie apprezzate ma non abbastanza apprezzate, e aumentiamo i prezzi perché tanto chi resta paga anche per chi se ne va.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: teokrazia - 07 Mag 2024, 20:28
Minchia che pugnata, Tango. :(
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Thar - 07 Mag 2024, 20:52
Il fatto che abbia portato alcuni giochi su ps/nintendo (ed in futuro ne porterà altri) confuta la tua tesi.

Veramente, no.
Innanzitutto, bisogna vedere se l'aver portato giochi su PSN/Nintendo sia farina del suo sacco o se gliela hanno "suggerita cordialmente" (io, personalmente, opto per questa opzione).
Poi, dopo il bagno di sangue finanziario delle acquisizioni recenti, anche MS aveva bisogno di soldi.
E, dato che il Gamepass da solo non regge la baracca*, e che il numero di utenti comperanti presenti sulle piattaforme MS non è sufficiente a ripagare l'impegno economico per far sviluppare i giochi, giocoforza dovevano provare a trovare nuovi utenti comperanti.
E nuovi utenti comperanti si trovano solo negli eco-sistemi di Sony e Nintendo.


*in realtà il Gamepass non regge neanche se stesso, figuriamoci tutto il resto.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Tristam - 07 Mag 2024, 21:18
Il fatto che abbia portato alcuni giochi su ps/nintendo (ed in futuro ne porterà altri) confuta la tua tesi.

Ma mica é Spencer che ha portato quei giochi su Ps5.
Oramai Phill non conterà più nulla dentro Microsoft.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Alan Fontana - 07 Mag 2024, 21:27
non è interessato a cosa gli studios acquisiti possano portare a MS, è interessato solo ad impedire che possano sviluppare per altri.

This

Oramai Phill non conterà più nulla dentro Microsoft.

Non ha mai contato nulla. E' solo un appassionato che funge da imbonitore per indorare la pillola a noi polli, nulla di piú. A MS dei videogiocatori fotte nulla, tanto come a Sony e per cambiare settore nemmeno a Netflix frega dei suoi utenti. La maggioransa silenziosa si accontenta di qualsiasi cosa, purché sembri a buon mercato e di valore. Non importa lo sia davvero.
 
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Devil May Cry - 08 Mag 2024, 00:50
Scusate però mi sfugge sta strategia. Ammesso che sia vero che M$ compri lo studio X per non far creare giochi per Sony, ma se dopo licenzi tutti quelli dello studio X, tali persone non possono lo stesso produrre giochi per Sony (venendo assunti da altri studi o formandone un altro o non so come)?
Mi sfugge sto passaggio. Che fanno, gli resettano il cervello e si scordano di come programmare?
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 08 Mag 2024, 01:43
Sembrerebbero vittime sacrificali sull'altare del Gamepass und proiezioni completamente fuori dalla realtà, nate in piena pandemia.

Inevitabile.


Sto scorrendo il listone, in tutta franchezza non vedo grosse perdite, nel grande schema del gameplay.
https://en.wikipedia.org/wiki/2023%E2%80%932024_video_game_industry_layoffs#Major_layoffs
Sul costo umano, eh. Auguri.

Riguardo la stretta attualità:
Tango non ha mai avuto il quid, pour moi (cit.).
Arkane Studios non è Arkane Lyon. Ne è stata una costola.

Detto che Lione sta per agganciarsi una palla al piede mica da ridere (Marvel), ma per ora sorvoliamo.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Thar - 08 Mag 2024, 03:20
Scusate però mi sfugge sta strategia. Ammesso che sia vero che M$ compri lo studio X per non far creare giochi per Sony, ma se dopo licenzi tutti quelli dello studio X, tali persone non possono lo stesso produrre giochi per Sony (venendo assunti da altri studi o formandone un altro o non so come)?
Mi sfugge sto passaggio. Che fanno, gli resettano il cervello e si scordano di come programmare?

Innanzitutto, blocchi IP già esistenti ed impedisci che su PS appaiano seguiti di giochi che, magari, han venduto meglio su Ps che su MS (causa maggior affinità coll'utenza PS). Quindi, sottrai introiti potenziali alla concorrenza.

Poi, costringi altri all'esborso economico al posto tuo, che sia per fondare un nuovo studio od assunzioni in studi già esistenti, che sarebbero, comunque, "costretti" ad inventarsi nuove IP (col conseguente rischio di non incontrare il favore del pubblico) e senza poter attingere al pregresso professionale di queste persone, onde evitare il rischio di venir etichettati come "plagiatori" (di IP ideate da loro, il colmo).

Se, poi, vuoi comunque dare un seguito ad una IP di uno studio chiuso, visto che ne hai comunque acquistato la titolarità, puoi sempre affidarlo ad uno degli studios sopravvissuti, magari assumento a tempo determinato una parte proprio di quei programmatori che l'han realizzata, pagandoli pure un tozzo di pane, visti i tempi poco rosei.
Titolo: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 08 Mag 2024, 08:00
Tango non ha mai avuto il quid, pour moi (cit.).
Hi-Fi Rush è solo uno dei titoli con più personalità dell'ultimo decennio (e pure qualcosa di più).
Già solo per questo è una perdita ENORME.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: teokrazia - 08 Mag 2024, 08:35
Giusto un pochettino...
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=tjbaHPpqnXY0

E 808 non ha nemmeno il vestitino da corgi in 'sta sequenza.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Nookie - 08 Mag 2024, 09:45
Scusate ma le ip sono perse? No perché se non sarà Tango sarà un altro studios a fare il sequel no?
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: El_Maria - 08 Mag 2024, 10:08
Giusto un pochettino...
TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=tjbaHPpqnXY

E 808 non ha nemmeno il vestitino da corgi in 'sta sequenza.

TFP Link :: https://youtu.be/7RwMYkJojBY?t=87

 :cry:
Titolo: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: stepkanevra - 08 Mag 2024, 12:32

Oramai Phill non conterà più nulla dentro Microsoft.

Non ha mai contato nulla. E' solo un appassionato che funge da imbonitore per indorare la pillola a noi polli, nulla di piú. A MS dei videogiocatori fotte nulla, tanto come a Sony e per cambiare settore nemmeno a Netflix frega dei suoi utenti. La maggioransa silenziosa si accontenta di qualsiasi cosa, purché sembri a buon mercato e di valore. Non importa lo sia davvero.
Secondo me Spencer conta eccome, se non ci fosse lui altro che chiusura dei soli Tango Gameworks e Arkane Austin. Se dovesse dimettersi,  Microsoft Gaming (e l'industry) prenderebbe un bel cartone in faccia.

Questa cosa farebbe riflettere anche sulla strategia Game Pass, di cui io sono stato sempre un sostenitore, ma ecco, l'andazzo induce alla riflessione.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Thar - 08 Mag 2024, 12:36
Scusate ma le ip sono perse? No perché se non sarà Tango sarà un altro studios a fare il sequel no?

No, non sono perse.
Ma farlo fare ad un altro studio corri il rischio che, invece di, mettiamo, Hi-Fi Rush 2 ti esca Tombi 3. Con microtransazioni.

Ed è un rischio tutt'altro che peregrino....
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: hob - 08 Mag 2024, 14:01
Secondo me Spencer conta eccome, se non ci fosse lui altro che chiusura dei soli Tango Gameworks e Arkane Austin. Se dovesse dimettersi,  Microsoft Gaming (e l'industry) prenderebbe un bel cartone in faccia.
Lo zio prende una decina di milioni l'anno più bonus. Non è amico degli sviluppatori, ci mette la faccia e basta.
Sta mossa si spiega nell'ottica della riduzione dei costi (han rilasciato nel 2023 il loro gioco, prima di altri 5 anni non avrebbero avuto niente di pronto e non avrebbero portato a guadagni, in altre parole: sono solo un costo ora). Quello che fa specie è quanto sia stata efferata sta chiusura, altrove si legge di layoff e licenziamenti ma qui si son proprio chiusi studios con esperienza e pedigree.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Alan Fontana - 08 Mag 2024, 14:18
Secondo me Spencer conta eccome, se non ci fosse lui altro che chiusura dei soli Tango Gameworks e Arkane Austin. Se dovesse dimettersi,  Microsoft Gaming (e l'industry) prenderebbe un bel cartone in faccia.

Non metto in discussione il suo pensiero o bravura, sia chiaro. Sono convinto lui sia (quasi) uno di noi.
Ma anche ammettendo la sua bontá, quando il consiglio d'amministrazione delibera, anche lui non puó fare altro che eseguire gli ordini, fosse anche tirare la supercazzola del secolo. Come amano dire gli americani, per essere in tema, anche lui ha un mutuo da pagare. E bello grosso anche.
All'Amministratore Delegato del talento e qualitá fottesega, a lui interessano gli introiti e per quanto noi apprezziamo titoli come Ghostwire Tokyo o Alan Wake 2, se Fortnite fa piú soldi perché le microtransazioni funzionano, il cerchio é chiuso.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Nookie - 08 Mag 2024, 14:41
Scusate ma le ip sono perse? No perché se non sarà Tango sarà un altro studios a fare il sequel no?

No, non sono perse.
Ma farlo fare ad un altro studio corri il rischio che, invece di, mettiamo, Hi-Fi Rush 2 ti esca Tombi 3. Con microtransazioni.

Ed è un rischio tutt'altro che peregrino....
A me pare che nel settore dei vg vada in onda perennemente la sceneggiata napoletana.

“Zio Phil è il capo del mondo”
“Zio Phil non conta un cazzo”
“Vogliamo nuove IP”
“Hifi Rush 2 sarà una merda”
“Che palle a propinarci sempre seguiti su seguiti”
“Datemi bloodborne remastered”
“Microsoft cattiva, Sony 50/50 , Nintendo santa subito”

Vediamo prima che fine faranno gli sviluppatori e d i responsabili no?
Titolo: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: stepkanevra - 08 Mag 2024, 14:58

Non metto in discussione il suo pensiero o bravura, sia chiaro. Sono convinto lui sia (quasi) uno di noi.
Ma anche ammettendo la sua bontá, quando il consiglio d'amministrazione delibera, anche lui non puó fare altro che eseguire gli ordini, fosse anche tirare la supercazzola del secolo. Come amano dire gli americani, per essere in tema, anche lui ha un mutuo da pagare. E bello grosso anche.
All'Amministratore Delegato del talento e qualitá fottesega, a lui interessano gli introiti e per quanto noi apprezziamo titoli come Ghostwire Tokyo o Alan Wake 2, se Fortnite fa piú soldi perché le microtransazioni funzionano, il cerchio é chiuso.

Stando a Microsoft, Ghostwire Tokyo e HiFi Rush erano però dei successi. Capisci bene che qualcosa non torna.

A questo punto immagino che tutte le altre dichiarazioni, su Starfield, sul GamePass, siano fuffa. E Phil Spencer si era pure guadagnato una patente di legittima credibilità, rispetto a Jim Ryan e al suo "we believe in generations".

Ora lanciano Hellblade 2, al day one su Game Pass, magari diranno che sarà un successo, giocato da N mila giocatori. E se poi Ninja Theory andrà incontro allo stesso destino di Tango e Arkane? Ricordiamoci che uno dei capoccia di Ninja Theory è già andato via, un po' come Mikami con Tango.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Bilbo Baggins - 08 Mag 2024, 15:56
Sulla questione…

TFP Link :: https://www.everyeye.it/notizie/perche-microsoft-chiuso-tango-arkane-austin-ceo-moon-studios-idea-715992.html
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Alan Fontana - 08 Mag 2024, 16:36
Stando a Microsoft, Ghostwire Tokyo e HiFi Rush erano però dei successi. Capisci bene che qualcosa non torna.

E lo sono. Ma anche alan Wake 2 era un successo, dipende come vuoi leggere la cosa. Per Remedy le aspettative erano basse, quindi AW2 é stato un successo. Fatto sta che lo hanno sviluppato dopo aver rinunciato all'esclusivitá MS. E hanno fatto il gioco come volevano. E si stanno aprendo una strada per "osare" di piu, cosa che poi fece Naughty Dog con TLOU2 - Uncharted era l'antipasto per finanziare un progetto piú complesso che é diventato serie TV, ricordiamocelo. Idem CD Project Red.

Quindi, alla fine, chi ci dice cosa intendono le big per "successo"? Se paragoni il successo con GTA sei chiaramente in un'altra categoria, Hi-Fi Rush é ben lontano. Possono questi piccoli studi competere con Rockstar?
Da soli no, servono i big money.
E soprattutto, serve un un nuovo piano finanziario, non osteggiato dal management corrente ma pilotato da chi ha piú fetta di mercato ed esperienza, non nello sviluppo ma nel marketing.

In pratica, come dice il CEO di Moon Studios, vogliono creare multinazionali del videogioco, alla fine. Prima fase quasi completata: tutti a casa, poi vedrete che tra un po' arriverá una nuova offerta (al ribasso) per sostenere il mercato e la crescita del settore dopo le difficoltá economiche passato, cosí risparmiano e ci fanno pure bella figura...

Begli stronzi.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Laxus91 - 08 Mag 2024, 18:16
TFP Link :: https://twitter.com/shinji_mikami/status/1787977411449270600?ref_src=twsrc%5Etfw
 :(
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 08 Mag 2024, 22:45
Tango non ha mai avuto il quid, pour moi (cit.).
Hi-Fi Rush è solo uno dei titoli con più personalità dell'ultimo decennio (e pure qualcosa di più).
Già solo per questo è una perdita ENORME.
Definizione di team col quid in un comodo link cliccabile: clicca
 (https://www.mobygames.com/company/4066/capcom-production-studio-4/)

Presumibile che, ai tempi, quei volpaccioni di Zenimax si fossero pure convinti di aver comprato questo asset, o giù di lì.
Mica tanto.

Spoiler (click to show/hide)

Semmai, si potrebbe dire che avrebbero potuto chiudere altri team meno quotati. Di acquisti al discount in MS ne han fatti una caterva negli ultimi anni, del resto.
Probabilmente questi due in particolare costavano troppo e il saldo era comunque negativo, da ogni punto di vista.

Vediamola così... Mikami ora ha l'occasione, se vuole, di fare la sua mossa. Per quanto mi riguarda, un... bene. Tango non mi ha proprio mai convinto, in generale.
Se avete avuto modo di leggere qualche sua uscita recente, saprete che ciò che ho appena scritto -più che una mia- è una sua opinione.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 08 Mag 2024, 23:07
TFP Link :: https://twitter.com/shinji_mikami/status/1787977411449270600?ref_src=twsrc%5Etfw
 :(
Se capisce, è suo figlio. Ma son lacrime di coccodrillo.

https://automaton-media.com/en/news/resident-evil-director-shinji-mikami-explains-why-he-left-tango-gameworks-and-founded-kamuy/
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 09 Mag 2024, 00:05
TFP Link :: https://twitter.com/Wario64/status/1788301644574105836?t=vp8l8NP_X7uqHxwmUDL3-g&s=19

Popcorn.
Me sa che oggi han fatto solo riscaldamento.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 09 Mag 2024, 01:48
Hanno una visione chiara, diciamo.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: rule_z - 09 Mag 2024, 08:44
Hanno una visione chiara, diciamo.

Chiarissima:
TFP Link :: https://www.theverge.com/2024/5/8/24152137/xbox-hi-fi-rush-tango-gameworks-matt-booty
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: hob - 09 Mag 2024, 09:01
Bobby kotick se ne è uscito con 400M di dollari dall'acquisizione.
Con sta roba ci mantenevi per 20 anni tutti i dipendenti Tango e Arkane e ti rimanevano spicci.
No decisamente non è sostenibile, tutto sto disperato tentativo di appagare gli investitori potando rami che non daranno frutti nell'immediato è lesivo (e miope) per l'industria a livelli incredibili. Il punto è che da un lato hai gente che ama i vg, dall'altro gente che non gliene fotte un cazzo e vive per tirare su numeri.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Laxus91 - 09 Mag 2024, 10:19
Se capisce, è suo figlio. Ma son lacrime di coccodrillo.

È indubbio che ci fosse una certa consapevolezza dietro certe decisioni (tipo la volontà di Mikami di andar via per fare altro) che non si ha dall'oggi al domani, e chissà quanto avvenisse dietro le quinte che neanche abbiamo modo di sapere.

Però insomma, anche solo immaginando tutti gli anni trascorsi a lavorare con un team di persone che diventa una presenza costante nella propria vita, sicuramente ci sono dei risvolti personali, umani e affettivi non trascurabili di cui tenere conto.
Che poi son le stesse cose che valgono in situazioni analoghe al di là di questa qui in particolare.
Non ho altre tesi o elementi da portare alla discussione, è tutto qui.

Quanto a quel che farà boh, ho sempre avuto l'idea che si, a chi non piacerebbe vederlo sfornare qualcosa di significativo ancora una volta?
Ma in fondo ha già dato tanto all'industry e non mi sento nella posizione di pretendere che arrivi per forza adesso, in un mercato così differente e in un momento così delicato, magari banalmente è mille volte più complicato oggi che non un tempo e quindi niente da fare.
Se sarà benvenga e sarebbe un onore, altrimenti pazienza
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Asher - 09 Mag 2024, 10:41
Hanno una visione chiara, diciamo.
TFP Link :: https://twitter.com/Wario64/status/1788301644574105836?t=vp8l8NP_X7uqHxwmUDL3-g&s=19

Popcorn.
Me sa che oggi han fatto solo riscaldamento.
Eh, io lo dico da sempre. Strategia 0, Visione 0, confusione 100.

Li dove i giochi e gli sviluppatori vanno a morire.

Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 09 Mag 2024, 10:53
Ma in tutto questo, @SalemsLot dov'e'?
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Lord Nexus - 09 Mag 2024, 10:55
Ma in tutto questo, @SalemsLot dov'e'?
Ahia... Avranno tagliato anche nel reparto marketing?
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 09 Mag 2024, 11:03
Pare anche che questo sia solo l'inizio, sembra che posti di lavoro in altri reparti siano a rischio nelle settimane a venire.

Ho un brutto presentimento.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Panda Vassili - 09 Mag 2024, 11:37
Bobby kotick se ne è uscito con 400M di dollari dall'acquisizione.
Con sta roba ci mantenevi per 20 anni tutti i dipendenti Tango e Arkane e ti rimanevano spicci.
No decisamente non è sostenibile, tutto sto disperato tentativo di appagare gli investitori potando rami che non daranno frutti nell'immediato è lesivo (e miope) per l'industria a livelli incredibili. Il punto è che da un lato hai gente che ama i vg, dall'altro gente che non gliene fotte un cazzo e vive per tirare su numeri.

Quindi un grandissimo figlio di buona donna intasca 400 milioni di dollari e tante persone "medio reddito" vanno a casa, il capitalismo in a nutshell.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: hob - 09 Mag 2024, 11:47
Quindi un grandissimo figlio di buona donna intasca 400 milioni di dollari e tante persone "medio reddito" vanno a casa, il capitalismo in a nutshell.
Non hai più crescita nel settore. Nota: il settore NON va male. E' la crescita il problema. Quindi giustamente: il capitalismo ("infinite growth").
Se non aumenti i profitti, per dimostrare agli investitori che i margini aumentano l'unica è segare i costi. E quali costi da segare migliori di 2 team che hanno appena sfornato un gioco e il cui prossimo gioco non avrebbe chissà quali prospettive di vendite?
A me paradossalmente sta bene che si facciano layoff, può essere necessario a tratti (non per MS ma generalizzo). E' che perdere team, IP, know how, talento così è proprio MIOPE da morire, per non dire delle ripercussioni su morale e sull' industry tutta.
Io fossi in un team di MS cercherei un'altra spiaggia perchè a MS sono merde infami. "Zio Phil" compreso.

Anche sta cosa del "non più esclusive", pensate che sia motivato da un'idea di fondo "nobile"? No, soldi. Fine, tutto lì. Al punto tale che i first class citizen sony devono pagare il Plus e chi gioca su Pc no. Bella prima classe.
Chi non ne ha bisogno (N) giustamente prosegue per la sua strada. E pure il prez Nintendo avverte che i tempi di sviluppo si stan gonfiando. Finchè hai team che in 2-3 anni ti droppano un gioco magari non accusi il colpo lato costi, ma con sti budget da 300M e ci vogliono 5-6-7 anni per vedere qualcosa..... campa cavallo.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Gaissel - 09 Mag 2024, 12:15
Ma in tutto questo, @SalemsLot dov'e'?
Ahia... Avranno tagliato anche nel reparto marketing?
Lol^
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Panda Vassili - 09 Mag 2024, 13:22
Nintendo si differenzia perché va in pari con i suoi giochi più grossi con 2 milioni di copie, Sony con l'omoragno ne deve vendere 7 milioni e mezzo per dire, questo fa tutta la differenza del mondo. Poi chiaramente anche lì se fai i fantastiliardi un anno e il successivo mantieni lo stesso fatturato o poco meno, partono i licenziamenti, è una ridicola ruota che gira da multinazionale che personalmente mi fa schifissimo.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 09 Mag 2024, 13:31
Nintendo si differenzia perché è Giapponese, una scatola nera : ).
Per vie traverse, glassdoor, twitterate, Metroid buttato in pasto a NamcoBandai e poi retromarcia, l'unica backdoor vagamente indicativa è stata Retro, e da quel poco che s'è capito non se l'è passata esattamente benissimo nell'ultimo quindicennio.

E' presumibile che i core-core-core team Giapponesi, il cervello pensante, sia lato sw che hw, siano estremamente stabili, è il loro patrimonio. Del resto non v'è certezza. Considerate che N ha subito internamente una ristrutturazione fortissima, nel post WiiU...
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: hob - 09 Mag 2024, 13:44
Nintendo ha:
- first party inossidabili da sempre
- vende milionate del più sempliciotto gioco AA++ non avendo sacrificato il giappone (quindi appeal del prodotto world wide e non solo occidentale dove il pubblico è figlio di fifa e fortnite, il resto solo se te lo spamma il twitch boy del momento)
- non cala mai di prezzo oltre un timido 20-25%. Vendite fatte: milionarie a prezzo pieno o quasi.

Chi glielo fa fare di pubblicare su pc? Nessuno.
Il rischio è un nuovo wii u ma sicuramente non sarà con il successore di Switch che faranno cazzate. Grazie agli step tecnologici di nvidia tra l'altro la possibilità di avere una console buona anche per il salotto ci sono tutte.

Sony è la prima della classe per altri aspetti ma stanno finendo in bambola per una serie di ragioni, in primo luogo l'impossibilità di avere un output produttivo interno degno visto che il minimo dell'ambizione è "open world cinematografico" con annate di mocap a corredo e DEI consulting (vuoi mai....).
Il successo di helldivers 2 porterà a riflessioni ben specifiche (col risultato che tutti temiamo) portando in evidenza come i 300M di spiderman 2 siano un rischio mentre un titolino costato 2 spicci fa numeri più grandi. Non c'è spazio per la sottigliezza o il dettaglio o le specifiche quando si analizzano numeri.
Se non altro sembra ci sia un po' più di margine lato dipendenti rispetto a Microsoft ma alla fine Sony chiude e fa pochi prigionieri, allo stesso modo. Se Media molecule non inizia a tirar fuori qualcosa nei prossimi anni lo vedo come un team che verrà segato ed è pieno di creativi di valore. Per dire la chiusura di Evolution dopo il mezzo fail al lancio di Driveclub è stata brutale e inaspettata. Japan studio?

Infine Microsoft sono dei fetenti che han giocato la partita per caricarsi la mano di assi e adesso han droppato tutti i fanti e cavalli acquisiti finora. GP sostenibile? sì ma boh. Cod nel GP? sì ma forse no. Aumento? Perchè no. Il gigante dalle gambe d'argilla che è troppo grande per la terza posizione e continua a cambiare posizione nel suo loculo in attesa di passi falsi della concorrenza.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Ivan F. - 09 Mag 2024, 14:00
@SalemsLot, sono tutti fanboy Microsoft con il posto da statale, eh!

Spoiler (click to show/hide)
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 09 Mag 2024, 14:13
Il rischio è un nuovo wii u ma sicuramente non sarà con il successore di Switch che faranno cazzate. Grazie agli step tecnologici di nvidia tra l'altro la possibilità di avere una console buona anche per il salotto ci sono tutte.

Sono esattamente nella stessa situazione in cui si trovavano nel 2011, ma col vantaggio di aver avuto la scoppola Wiiu, per cui proveranno a tutelarsi in ogni modo possibile. Il (presunto) rinvio della console si può spiegare così.

Stanno "diversificando" con cinema e parchi a tema, ma non è cambiato niente, in fondo. Se la prossima console floppa (metti anche solo perché allaggente switch1 basta e avanza), vivono di rendita finché non iniziano ad annaspare in attesa del "ritenta e sarai più fortunato" al giro successivo.

La cosa sicura è che "sicuramente" è una parola che non sta girando, a Kyoto.
Spera per il meglio, preparati al peggio.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 09 Mag 2024, 19:01
Hanno una visione chiara, diciamo.

Chiarissima:
TFP Link :: https://www.theverge.com/2024/5/8/24152137/xbox-hi-fi-rush-tango-gameworks-matt-booty
Ussignur.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: rule_z - 09 Mag 2024, 19:33
TFP Link :: https://x.com/idlesloth84_/status/1788508504308810010?s=46&t=FsJdcTLNI9fayK2oYgFZdg
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Ivan F. - 09 Mag 2024, 20:10
@Spartan, quale sarebbe a tuo parere la strada virtuosa che dovrebbe prendere l'industria?

Sono piuttosto sicuro che hai tre o quattro punti in mente, e anche molto chiari.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Spartan - 09 Mag 2024, 22:44
E' dura, perche' richiederebbe un cambiamento del paradigma su come i publisher guardano all'industria. Avere dei sindacati aiuterebbe ma e' un mercato relativamente giovane ed in continuo cambiamento, non ci sono le basi per creare una struttura solida ancora. Vediamo cosa succede con la Union creata dal QA in Activision, sara' un esperimento importante.

Come in tutti i lavori, la soluzione piu' semplice e' avere la gente giusta al posto giusto ma questo succede solo negli Studios, i publisher e' cosa nota sono governati da gente che guarda solo ai profitti (shareholders in primis.)

L'utopia sarebbe quella di avere solo studios che lavorano a contratto e non acquisiti da publisher. I publisher di volta in volta andrebbero a proporre un contratto di lavoro a gioco agli studi che ritengono validi, un po' come succede con Hollywood. Che e' quello che 'e successo con Hasbro e Larian, e sappiamo tutti che roba e' venuta fuori...

Il momento che uno studio diventa di proprieta' di un publisher, sono finiti creativamente parlando. Perche' adesso lo ha fatto Microsoft ma chi nega che in futuro non lo facciano Sony o Nintendo?

Io poi capisco i licenziamenti, ma chiudere uno studio completamente e' proprio da carogne. Ma vai di divestment allora, che almeno lo studio continua ad esistere e puo' trovare nuova casa, anche senza le loro IP. Ma almeno gli dai una chance.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Andrea_23 - 10 Mag 2024, 14:55
La ragione la sanno solo loro, probabilmente avevano bisogno di qualcosa che istantaneamente facesse quadrare i conti. Ma è chiaro che fosse tutto sbagliato a monte, se questa è stata l'unica opzione.

Ora come ora però è impossibile farsi una reale idea, così su due piedi, sembrerebbe xbox sia sull'orlo dell'abisso, vista la violenza della contromisura.

Quanto al come svoltare, la domanda vera a cui dar risposta è come svincolarsi dal sistema capitalistico e auguri; perché, nonostante sia un settore che almeno al 50% è fatto di creativi, è altrettanto vero che ha finito per assoggettarsi al 100% come producesse bottoni in serie. Priorità : ).
Chi è causa del suo mal...

Come giocatore, io vedo solo opportunità se il modello attuale collassa.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Mr.Pickman - 12 Mag 2024, 00:15
Colpo duro con Tango, sono sempre stati ricercati anche a livello estetico, Ghost Wire Tokyo (appena iniziato) veramente sofisticato e katabasico, bagno nella cultura nipponica hi-tech. Ha molta più dignità GWT che giochi che vendono 20 ML di copie.

Pubblico, al solito, demente, perché snobba questi giochi.

Mia personale opinione.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Asher - 12 Mag 2024, 06:28
E' dura, perche' richiederebbe un cambiamento del paradigma su come i publisher guardano all'industria. Avere dei sindacati aiuterebbe ma e' un mercato relativamente giovane ed in continuo cambiamento, non ci sono le basi per creare una struttura solida ancora. Vediamo cosa succede con la Union creata dal QA in Activision, sara' un esperimento importante.

Come in tutti i lavori, la soluzione piu' semplice e' avere la gente giusta al posto giusto ma questo succede solo negli Studios, i publisher e' cosa nota sono governati da gente che guarda solo ai profitti (shareholders in primis.)

L'utopia sarebbe quella di avere solo studios che lavorano a contratto e non acquisiti da publisher. I publisher di volta in volta andrebbero a proporre un contratto di lavoro a gioco agli studi che ritengono validi, un po' come succede con Hollywood. Che e' quello che 'e successo con Hasbro e Larian, e sappiamo tutti che roba e' venuta fuori...

Il momento che uno studio diventa di proprieta' di un publisher, sono finiti creativamente parlando. Perche' adesso lo ha fatto Microsoft ma chi nega che in futuro non lo facciano Sony o Nintendo?

Io poi capisco i licenziamenti, ma chiudere uno studio completamente e' proprio da carogne. Ma vai di divestment allora, che almeno lo studio continua ad esistere e puo' trovare nuova casa, anche senza le loro IP. Ma almeno gli dai una chance.
Ho letto che vari sviluppatori e director tra cui Blundell di Deviation hanno fondato un nuovo studio interno a Sony.
Molti ex di London hanno trovato sistemazione in altri studi. La ricerca di personale specializzato è sempre elevata.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Zoto - 12 Mag 2024, 08:28
Colpo duro con Tango, sono sempre stati ricercati anche a livello estetico, Ghost Wire Tokyo (appena iniziato) veramente sofisticato e katabasico, bagno nella cultura nipponica hi-tech. Ha molta più dignità GWT che giochi che vendono 20 ML di copie.

Pubblico, al solito, demente, perché snobba questi giochi.

Mia personale opinione.

Concordo su GWT, giocato a fondo l'anno scorso e finito con gran soddisfazione. Grande atmosfera, e resa sia della cultura giapponese che di Tokyo sublimi.
Se vogliamo, ha un pò di una certa ripetitività di fondo, però gran gioco.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Devil May Cry - 12 Mag 2024, 17:39
Un po' di ripetitività di fondo è un eufemismo visto che dopo 3 ore già inizia a riciclare demoni e fantasmini ogni 4 case rendendolo come la classica delle ubisoftate ma ambientato a Tokyo. ^^'
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Zoto - 12 Mag 2024, 20:47
Un po' di ripetitività di fondo è un eufemismo visto che dopo 3 ore già inizia a riciclare demoni e fantasmini ogni 4 case rendendolo come la classica delle ubisoftate ma ambientato a Tokyo. ^^'

Non volevo essere troppo drastico, ma si, è molto ripetitivo.
Però l'ho finito con piacere.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: SalemsLot - 22 Mag 2024, 07:48
Acquisizioni e licenziamenti anche per i media e l'informazione specializzata

TFP Link :: https://multiplayer.it/notizie/ign-ha-acquistato-eurogamer-gamesindustrybiz-vg247-rock-paper-shotgun-e-dicebreaker.html
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Wis - 23 Mag 2024, 17:07
https://www.tomshw.it/videogioco/embracer-conclude-la-ristrutturazione-licenziati-4500-sviluppatori-e-cancellati-80-giochi-2024-05-23

"Potrebbe piovere".
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Diegocuneo - 24 Mag 2024, 13:41
E' comunque vero che ci sono TROPPI giochi. E nemmeno così meritevoli
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: EGO - 25 Mag 2024, 13:57
E' comunque vero che ci sono TROPPI giochi. E nemmeno così meritevoli
C’è troppo di tutto.
Troppi libri di m, troppi film di m, troppa musica di m.
E la maggior parte di ciò che non è di m, è mediocre.

Può semplicemente essere che nell’industria dei vg ci siano aspettative del tutto irrealistiche da parte dei publisher, specialmente occidentali. Vojo dì, gli store digitali traboccano di visual novel, di puzzle game e di robette dal target imponderabile che giocano, se va bene, qualche centinaio di persone. Eppure escono, e continuano a farli. Ma questi mostri semi-monopolistici devono mandare a spasso interi studi perché i loro progetti non possono vendere 10 milioni di copie al giorno 1 e grazie al solo passaparola su X? È evidente che il problema non è l’eccesso di giochi.
Titolo: Re: La crisi dei licenziamenti
Inserito da: Alan Fontana - 25 Mag 2024, 14:09
Perfettamente d'accordo, ma se vai in un mondo in cui i vari pass devono costantemente riempire i cataloghi di roba per dare idea del valore acquistato, ho paura che fare un passo indietro sia impossibile ora...

Altro che Rockstar, a cui almeno va dato il merito di aver dato valore a dei giochi (riducendo il catalogo, di fatto) con un supporto stratosferico, ma è una mosca bianca dell'industria, un eccezione più che la regola.