Come dice Wis, Xibal, quel che sembra tanto disgustarti è ciò che FA una lingua.
Corpus di regole FUNZIONALI, in continua mutazione in rapporto a detta funzionalità, e non viceversa.
Il significato PRIMO di "intrigante", per esempio, è il primo di cui fa uso il popolo parlante nel tempo corrente, non il primo ad essere listato in dizionari mancanti di aggiornamento (anche solo per mere questioni di opportunità editoriale).
E ovviamente l'interprete incontestabile dell'uso del 'popolo parlante' sei -guarda caso- TU, vero?
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Ah, lo 'shishi' di 'shishigami' NON è lo 'shishi' di 'leone'. Lo 'shishi' di 'shishigami' è la lettura arcaica del kanji che oggi si legge 'shika', e oggi significa 'cervo' (pronunciato: 'shika' - un'ALTRA parola). Il kanji è 鹿, quello di leone invece è 獅子 o 師子.
Questa è una cosa che ho spiegato in lungo e in largo, e ho idea che persino il controargomento che mi viene posto provenga da derivazioni delle mie stesse spiegazioni.
Originariamente, nei materiali di Mononoke Hime, per 'shishigami' è proprio usato il kanji 鹿, ovvero 鹿神. Solo che, siccome qualsiasi giapponese contemporaneo lo leggerebbe 'shika' e capirebbe 'cervo', da un certo punto in poi Miyazaki ha iniziato a usare la scrittura puramente fonetica シシ, perché lui intendeva pronunciato come 'shishi'. Il nome ufficiale dello Shishigami è così divenuto シシ神.
鹿 [シシ] signifca 'bestia'. NON significa 'leone', no -è come ho spiegato solo omofonia-. 鹿 [シシ] è un termine antico, risale ai tempi in cui in Giappone le bestie si cacciavano sui monti, e le bestie per antonomasia erano le bestie che davano buona carne commestibile, ovvero cervi e cinghiali. Che combinazione, eh? Nota: anche Yakkul, la cavalcatura di Ashitaka, nel film viene riferita come 'shishi', per l'esattezza 'aka-shishi', una 'bestia rossa'. La parola precisa per 'cinghiale' pure compare nel testo del copione, 'inoshishi'. Semplicemente 鹿 [シシ] vuol dire proprio 'bestia', nel suo più neutro significato, ed è il nome comune che include i cervi, i cinghiali, i cani selvatici e anche la razza [inventata] di Yakkul.
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Comunque, che 'bestia' in italiano abbia una connotazione sempre negativa è una scemenza. Nel linguaggio parlato, 'essere una besta a XXXXX' significa essere molto bravo, bravo quasi a livello sovrumano in quella attività. "A tennis è una bestia!", tipo. L'idea di 'bestia' come sinonimo di 'stolidità' è invece una classica derivazione dal francese, dove si usa proprio dire "bête" per indicare uno stolido. Qualcuno ricorderà la celebre battuta dal Malato Immaginario di Moliere: "Votre médecin est une bête.", ma anche chi ha amici o ascendenti piemontesi saprà lassù si dice "betè" per dire idiota. Ancora, chi come me ama Gilles Deleuze e l'amico Frédric Guattari si ricorderà come loro si scagliassero contro la "bêtise" quale peggior vizio umano. Ricordo una bella discussione col compianto professor Zingari perché lui traduceva "bêtise" con "banalità", e io non capivo. Quando mi disse l'originale, discussi con lui che era impossibile tradurre 'bêtise" con "banalità", perché in francese "banal" non ha la connotazione negativa che ha assunto italiano, ma indica semplicemente qualcosa di ovvio, normale al livello della scontatezza. La cosa bella è che il professor Zingari, a cui va il mio caro ricordo, convenne della cosa con me e cambiò termine italiano. ^^
Ovviamente, l'uso di 'bestia' come spregiativo nel senso di "violento" esiste eccome.
Esistono infatti tutti questi usi, persino dalla connotazione opposta, per la stessa parola. "A calcio è una bestia!" - "Ha picchiato la sua ragazza, è proprio una bestia!". Da apprezzamento a disprezzo.
Perché appunto il punto è che una lingua è variegata, e il valore semantico di una parola dipende dal suo CONTESTO DI UTILIZZO. Il piano sintagmatico è focale per la specificazione semantica di ogni lessema. C'è bisogno di dirlo?
Ancora, Anna dice: "Che intrigante!" tutta imbronciata riferendosi a quello che si è VISTO ACCADERE due secondi prima: una donna ha disposto, fatto e disfatto della sua giornata. Di fatto, NON VI E' alcuna possibilità di fraintendimento, salvo NON CONOSCERE il significato primo di 'intrigante' - che sarebbe il solo e vero problema del caso.
Il finto problema, e questo tipicamente i miei detrattori non lo vogliono ammettere, nasce invece quando uno leggere le frasi -magari malamente trascritte- sul blog di uno sciocchino a caso che crede di darsi un tono atteggiandosi a grande critico.
E leggendo un frammento di dialogo decontestualizzato, beh, gli sembra tutto strano. E certo!
Non ha proprio senso, fatevene una ragione.
Così come NON ha senso pestare i piedini sempre nell'inconscia convinzione di essere gli (autoeletti) depositari della percezione della lingua parlata nazionale.
Anche questa è pura follia.