“Sono stanco, sudato. Ho passato le mie ultime dodici ore ad uccidere ogni essere vivente armato che mi si parasse davanti e disposto a fare di me un sagoma di gessetto bianco. Ma non è finita, se voglio che l’incubo finisca, e lo voglio, devo rendere salma il “mister conquista del mondo” di turno. E’ la causa di tutto, la sua morte pone fine al dolore di molti.
Sono stanco, sudato. Ora lo vedo, sono nascosto proprio sopra la sua testa e lo vedo parlottare, ascolto i suoi piani malefici. Nell’inventario cerco il modo migliore per giungere alla vittoria e la prima cosa che mi viene in mente è una granata. La lancio, vittoria, titoli di coda!”
Gia mi immagino le migliaia di post di protesta che invaderebbero i forum videoludici di tutto il mondo. Uno scontro finale, per sua natura, deve essere discretamente lungo, certamente impegnativo e maledettamente appagante. Ma davvero non c’è soluzione alternativa, davvero non è possibile un colpo di scena che veda l’utente fare a meno dello scontro finale! Non è riduttivo, dopo aver cercato in uno stealth game di evitare tutte le guardie prive di acume, affrontare a viso aperto il più forte di tutti? Insomma, possiamo farne a meno?
Quella di seguito vuole essere una perfetta descrizione delle, a dir la verità poche, varie tipologie di boss.. Un enciclopedico elenco dei nostri peggiori avversari, un meticoloso e meraviglioso lavoro di fino, ok, un modesto e superficiale tentativo di fare tutto ciò aiutato dai miei “pessimi”, prestazionalmente parlando, racconti di vita vissuta. Bugs del “sistema videoludico” che continua a fotocopiare la stessa idea travestendola da battaglia all’ultimo sangue.
BOSS STORDITUM!
La stragrande maggioranza degli stronzi di fine sudata si sconfiggono alternando due tecniche: la “ti colpisco fino a farti svenire”e la “ti colpisco vigliaccamente mentre sei svenuto”. Nella prima fase è fondamentale scovare il punto debole dell’avversario, trovare il tallone che ci consentirà, subito dopo, di colpire quella zona illuminata a festa che di sicuro è il perno della vitalità nemica. Quasi sempre, inoltre, il processo va ripetuto diverse volte, magari a difficoltà crescente, prima di averla vinta (la pianta iniziale di Metroid Prime e tutti gli scontri di Zelda Wind Waker ne sono un esempio eccellente) ma ritengo che il “colpo finale unico” sia il modo migliore e più entusiasmante per chiudere uno scontro che nelle sue intenzioni vuole sempre e comunque essere epico. Importante anche la velocità di esecuzione, lo stordimento è infatti temporaneo ed agire lentamente rende spesso vano tutto il lavoro di preparazione ai fianchi.
CASO: TRAOD
Fuoco su punto debole, Fuoco su punto debole, Fuoco su punto debole, Fuoco su punto debole, Fuoco su punto debole, Fuoco su punto debole, non succede un cazzo, gamefaqs, ecco a cosa serviva il triangolo, Fuoco su secondo punto debole, Fuoco su terzo punto debole, Fuoco su quarto punto debole, verme gigante a terra, zona luminosa nel petto (Sottotitolo: come cazzo te lo devo far capire dove devi infilare quel pugnale?), vittoria. Il peggiore e più ridicolo trionfo della mia vita.
BOSS MOMENTUM!
Quando ci si trova di fronte ad uno di questi figli di puttana che ci impediscono di andare in bagno a svolgere le nostre funzioni, occorre essere il più prudenti possibile. Il match è infatti diviso in un momento dedicato alla difesa ed in uno dedicato all’attacco. Invertire i due campi di azioni conduce al game over, senza possibilità di variazione dagli schemi prefissati. In primo luogo occorre scoprire bene le meccaniche e le tempistiche dei movimenti del ciccione quindi bisogna mettere in preventivo qualche buona morte istruttiva. Difficilmente batterete un “momentum” al primo tentativo (raramente gli scontri hanno lunga durata) a discapito della vostra sensazione di gloria perché tirare fino a segnarlo, un rigore al novantesimo che vi farà vincere la coppa del mondo, sarà meno gratificante di averlo fatto nell’unica occasione che la vita vi concederà mai. Una volta presa coscienza completa della situazione è necessario scovare dei buoni punti di copertura da sfruttare nei momenti in cui permetterete le sfuriate del maledetto, e che allo stesso tempo sia abbastanza vicino da permettervi il contrattacco non appena questo abbassa la guardia. A causa della sua natura semplicistica il “momentum” è il classico boss da platform, genere che concede una spiegazione umoristica a quell’attimo di rincoglionimento che fa di noi dei vittoriosi
CASO: METAL GEAR SOLID!
Kojima è un genio, questo lo sapete tutti. Ma se avete giocato il primo MGS per playstation in lingua giapponese non ve ne sarete accorti affatto. Lo scontro con Psycho Mantis (da risolversi usando il controller in porta due) si poteva sconfiggere, in barba alla referenzialità, anche con la sola forza bruta. Bastava spalmarsi a terra dietro alla scrivania nel lato destro, aspettare il vorticoso lancio di oggetti e, in estrema velocità, alzarsi|dare un cazzotto a Psycho|risplamarsi a terra in quella posizione. Lo scontro era meticoloso, un cazzottino per volta si arrivava al vittoria in appena un ora e quarantacinque minuti di gioco...
Magari non sono stato l’unico, ma qualcun’altro ha risolto l’enigma delle frequenze provandole tutte?
BOSS REINCARNATIO!
Uno dei più maledetti in assoluto. E’ sempre pronto a rinascere in forma “peggiorata” non appena viene ucciso. E vaffanculo, dico io. Praticamente presente in ogni gdr giapponese che ama definirisi tale, questo obbrobrio rigenerabile si diverte spesso a simulare la propria morte. Acoompagnandola con fuochi d’artificio e lancio di coriandoli, infatti, lascia supporre di essere giunti ai meritati titoli di coda invece le part del suo corpo esplose si ricompongono fino a prendere vita e si sommano con masse gelatinose di materia non specificata che gli donano forma non accettabile. L’ultima forma poi è quella che dispone del colpo peggiore, la magia”non l’ho usata prima perché non mi volevo sprecare ma adesso sono cazzi tuoi” in grado di convogliare a nozze con il game over. Una sua variazione è il “boss multiplo” che ci vede affrontare in rapida sequenza una serie di avversari dalla caparbietà e vigliaccagine crescente. Tipo, e tornoo ancora su Metroid Prime i cui “vigliacchi” hanno fatto desistere più di un giocatore, la serie spaccapalle uccellaccio|metroid|metroi prime.
CASO 2: FINAL FANTASY 8!
Comincia l’incontro, faccio ruotare i personaggi scelti random dal cpu (facendoli morire) fino a rimanere con i miei tre preferiti e quindi più forti. Uccido Edea. Uccido “Edea con qualche chilo di troppo” dopo parecchio penare. Dopo quattro ore e 25 minuti di summon, triple magie, e haste in sequenza riesco ad averla vinta anche su “Edea obesa”. Con le mani distrutte comincio a festeggiare, me ne vado in giro per casa trotterellando impugnando il sacro pugnale del trionfo. Voglio vedere l’ultimo filmato in CG, aspetto l’ultimo filmato in Cg. Ma mi presenta un'altra incarnazione davanti, è una donna bellissima vestita di bianco. Così bella, così indifesa, i suoi attacchi sono lenti e poco efficaci ed io non ho la forza di colpirla, mi sembra incredibile che ancora non sia finita, forse sono morto, penso, e questo è il paradiso. Lascio morire il primo e poi il secondo compagno d’avventura senza neanche sforzarmi di usare magie curative o pozioni, sono talmente certo di avercela fatta. La signorina con tutta la sua dolcezza mi uccide e mentre con sorriso ebete mi metto pronto a gustarmi l’epilogo della vicenda una scritta in video mi fa capire che il gioco è finito, e io ho perso. Quello scontro, cinque ore della mia vita, aspetta ancora di essere ripetuto custodito con poco affetto in una delle mie vecchie memory card.
BOSS TAMPAX!
I “boss tampax non sono, nonostante il loro nome lo lasci supporre, degli assorbenti da uomo. Questi mostri, assolutamente inutili, sono il modo per dimostrare la nostra virilità in potenza di fuoco. Non è richiesta nessuna abilità per sconfiggerli, solamente tante armi e maggiormente ne avrete risparmiate durante l’avventura, magari spingendo teschi giù da un burrone piuttosto che uccidendoli o colpendo a calci uno zombie a terra che altrimenti si rialzerebbe, maggiore sarà la facilità con quale vi verrà concesso di passare sotto l’arco in prima fila..
Sono presneti in tutti i survival horror (magari in qualcuno vi verrà chiesto di muovermi mentre che sparate ma la sostanza rimane invariata) e la serie di Tomb Raider ha fatto dell’immobilità dei suoi nemici un punto imprescindibile.
CASO 3: SILENT HILL 3!
La cretina che ho davanti ha appena ingoiato la cosa più schifosa che mia sia mai capitato di vedere. Un semplice colpo in testa porrebbe fine alle mie sofferenze ma io no, io mi voglio male. Aspetto che questa diventi una sorta di ragno sputafiamme e la affronto in una stanza buia. Lei è assolutamente immobile e per evitare il suo unico attacco di fuoco mi basta allontanarmi, gli scaricò addosso tutto il piombo che possiedo e quando comincio a pensare che io abbia sbagliato qualcosa e che la monotonia dell’azione sia solo colpa mia, una sequenza mi annuncia la vittoria. Ma non era meglio il colpo in testa?
Ho finito, se ho dimenticato qualcosa o se ho detto qualche cazzata non c’è alcun bisogno che me lo facciate notare quindi tenetevi per voi quei pensierini da saputelli che avete in testa e andate a bazzicare sul forum di passaparola.
I fatti riportati sono storie vere e non allucinazione da Redbull di un povero pazzo!