L'accostamento con Uncharted 3 ha poco senso, però la tesi di fondo è condivisibile (sempre che io l'abbia capita giusta). Resident Evil ha un sistema di controllo peculiare, poco permissivo, sicuramente più rigido rispetto a quello di altri sparatutto, ma in assoluto questa non è una buona ragione per definirlo "ostico". A mio parere, al contrario, può affermarsi come segno distintivo di non poco conto: stabilisce regole anche inverosimili, le segue con ferrea giapponesità e costruisce un mondo di gioco bilanciato di conseguenza.
Il tanto criticato Resident Evil 5, per esempio, non era un classico sparamuretto, rinunciava a qualsiasi semplificazione e puntava su tutt'altri elementi rispetto a un Dead Space. Fatta eccezione per un paio di fasi stagnanti (in tutti i sensi, vedi la soporifera e tediosa palude), a me piacque parecchio.
Infatti sto solo aspettando un cenno di Cryu, foss'anche blandamente neutro, per dare sfogo all'acquisto compulsivo.