Topic: [PS4][XO][PC] Red Dead Redemption 2

[ederdast]

Fra l'altro tutto vero ma l'autorialità viene tirata fuori per questo e quello ma non per Red Dead.
L'hanno voluto fare così, non è che "per caso" gli è venuta fuori questa roba.
Se non piace (ed è ultra legittimo, la struttura del titolo è talmente ingessata che pare uno che gira con un palo in culo ) secondo me se ne può stare ottiamamente lontani visto che non è che lo "stile" R non lo si conosce, boia è da GTA3 che fanno le robe in questo modo...

[babaz]

Beh si, puoi criticare (a buon diritto) molte cose di RDR2 - per lo più gameplay related - ma la scrittura è eccezionale, come da attese per R*.

[Diegocuneo]

io mi sono innamorato nella prima bufera di neve.Tra l'altro ho una One...ho pensato che potesse prendere fuoco da un momento all'altro.
Rhodes mi ha un po' rotto il cazz,ma tolta quella (lunga) parte io me lo sono proprio goduto
Oddio,anche l'epilogo è l'anticlimax per eccellenza,ma almeno li era ben narrato,Rhodes non so perché mi è risultata proprio indigesta.Missioni,dialoghi,tutto,fino però alle ultime due splendide missioni che vabbè:levati.

[hob]

Io ho "sentito" lo stacco tra free roam e main quest nel capitolo 2.
Il primo capitolo no problem. E' lineare, cinematografico e da poco appiglio all'andare a zonzo. Quindi main guidata = ok.
Il cap 2 è il capitolo della doccia fredda, che viene dopo il momento di massima esaltazione. Scopri il free roam di ottima fattura e ti aspetti una miglioria della main, più libera e con meno paletti, e non arriva.
Tempo di capire che il gioco è così, e capire che ogni missione è una sequenza di gimmick pensati e studiati e tarati appositamente per QUELLA occasione (basti pensare alla IA, aggressiva e stanante nel free roam, e whack a mole nella main), e ho iniziato ad apprezzarne l'approccio (pur senza esagerare). Ne apprezzavo la varietà delle missioni, il gusto nell'imbastitura scenografica, e mi si scatenava la voglia di "giocarla al meglio" facendo quello che la regia si aspetta da me, nel modo più pulito, revolveriano e anti-glitchata possibile.
Non voglio tutti i giochi così, ma mi va bene che uno ogni 8 anni lo sia

[Il Gladiatore]

ma la scrittura è eccezionale, come da attese per R*.

Francamente? No.
Se metto insieme tempo totale dedicato alla narrazione, quantità e qualità dei dialoghi, modo in cui è narrata la storia, spessore dei personaggi, qualità in sé del narrato e potenza emotiva, per quanto mi riguarda il saldo  è ampiamente negativo.
Ci sono giochi che narrano molto meno, ma con maggiore efficacia e forza.

[J VR]

Francamente? No.
Se metto insieme tempo totale dedicato alla narrazione, quantità e qualità dei dialoghi, modo in cui è narrata la storia, spessore dei personaggi, qualità in sé del narrato e potenza emotiva, per quanto mi riguarda il saldo  è ampiamente negativo.
Ci sono giochi che narrano molto meno, ma con maggiore efficacia e forza.

Fin dove sono arrivato niente per cui strapparsi i capelli.

[Cryu]

Per me la scrittura non si discute, è di livello assoluto e non teme il confronto con cinema e tv. E' la caratterizzazione che a 'sto giro ho trovato sfiatata. Arthur, Grimshaw e Marston top. Gli altri debolucci, e fiacchi proprio i comprimari folli che tradizionalmenbte sono il fiore all'occhiello di R*.

[hob]

Non me ne intendo a sufficienza di western per giudicare il valore della scrittura ma posso dire che empaticamente ci sono finito dentro per bene.
Ma cmq

TFP Link :: https://www.youtube.com/watch?v=RqWP96x1oU8

il sarcasmo di Arthur lo trovo perfetto
C'è uno spoiler verso la fine, occhio.

[Il Gladiatore]

Fin dove sono arrivato niente per cui strapparsi i capelli.

E sì. Che poi non so come possa essere considerata buona scrittura cavalcare con qualcuno che intanto ti spiega come lì ci siano i migliori salmoni da pescare e che a Valentine Rick Carson sputacchi più a lungo di qualsiasi altro pistolero nei dintorni.
E quando vai a stringere,  il senso è "Sorry, we will do the robbery in another area ...".
Bah. Secondo me i giochi R* invece sono un buon indicatore dell'errore concettuale di voler forzare altri linguaggi nel videogioco a scapito dalla sua specificità. Il risultato vede perdenti tutti.

[xPeter]

La trama alla fine è così così, soffre un po' della perdita di tenuta narrativa tipica delle serie tv, ma la scrittura in generale è eccellente.
C'è la poetica R* ormai identitaria, c'è la componente affabulatoria à la Tarantino, c'è la "stupidità criminale" letteraria à la Elmore Leonard.
Al contempo il gioco non si prende sul serio, con la sua vena sarcastica e le parentesi sopra le righe, e si mantiene a suo modo romantico e suggestivo - un equilibrio non facile da ottenere.

[Diegocuneo]

 
È un gioco narrativamente denso e che mette la narrativa  pure nello spingerti a giocare in modo cinematografico/sensato
Cose normali tipo camminare,spostare la telecamera,interagire col cavallo,mille altre cose:tutto ti induce a non spezzare l'equilibrio scenico facendo troppo i videogiocatori.

Bene?Bo,anche no anche si,dipende.

Quel che è certo è che tale densità vorrebbe essere diluita .
Noi prendiamo il gioco e "lo finiamo" nell'attesa di iniziarne un altro.
Questo modo narrativo di Rockstar mal si sposa .
La quantità netta di contenuti,di linee di dialogo,di situazioni:è troppa.

Questo non è un film (come corrispettivo) ma un'infinità serie TV di buona qualità

È giusto che debba pensarci il cliente a misurarsi il tempo che passa sul prodotto?
Si.
Si perchè altrimenti dove finisce la libertà creativa?

Una narrativa più nascosta è accettata,una così pomposa ed invadente no?E perché?

Per quel che minriguarda:lode a chi si impone .


Finito il pippotto rimane il semplice :"han sempre narrato bene?"
No,no perché è davvero un viaggio lunghissimo e quasi estenuante.
Per me,in tutto sto viaggio ci sono picchi altissimi,che mi controbilanciano nel modo più assoluto i momenti no
Edit:anticipato numericamente da Xpeter,rispondevo al post del Gladiatore (più o meno)

[Il Gladiatore]

Boh, forse inconsciamente avrei preferito un Cormac McCarthy in "Meridiano di Sangue" (Dutch si ispira al Giudice) , invece mi hanno dato Farmville...

[Il Gladiatore]

È un gioco narrativamente denso e che mette la narrativa  pure nello spingerti a giocare in modo cinematografico/sensato
Cose normali tipo camminare,spostare la telecamera,interagire col cavallo,mille altre cose:tutto ti induce a non spezzare l'equilibrio scenico facendo troppo i videogiocatori.

Bene?Bo,anche no anche si,dipende.

Quel che è certo è che tale densità vorrebbe essere diluita .
Noi prendiamo il gioco e "lo finiamo" nell'attesa di iniziarne un altro.
Questo modo narrativo di Rockstar mal si sposa .
La quantità netta di contenuti,di linee di dialogo,di situazioni:è troppa.

Questo non è un film (come corrispettivo) ma un'infinità serie TV di buona qualità

È giusto che debba pensarci il cliente a misurarsi il tempo che passa sul prodotto?
Si.
Si perchè altrimenti dove finisce la libertà creativa?

Una narrativa più nascosta è accettata,una così pomposa ed invadente no?E perché?

Per quel che minriguarda:lode a chi si impone .


Finito il pippotto rimane il semplice :"han sempre narrato bene?"
No,no perché è davvero un viaggio lunghissimo e quasi estenuante.
Per me,in tutto sto viaggio ci sono picchi altissimi,che mi controbilanciano nel modo più assoluto i momenti no
Edit:anticipato numericamente da Xpeter,rispondevo al post del Gladiatore (più o meno)

Ma hai ragionissima.
Eppure, per me, appassionato di western, amante dei giochi lenti e dilatati e piuttosto soddisfatto della narrativa del primo RDR, giocare a questo è stata una sofferenza.
Poi sono felice che escano giochi così, però, non saprei, buona scrittura più che altro rispetto alla media dei vg, se poi cambio medium non ce la fa proprio. Ma sono sempre gusti.

[J VR]

Non sono dratisco come il Gladia per quanto riguarda il narrato nei videogiochi (a qualcuno riesce bene, non chiedetemi esempi che adesso non mi vengono ) però fin dove sono arrivato in questo RDR non c'è niente e che mi ha colpito troppissimo.
È più l'infrastruttura a reggere l'insieme (animazioni, recitato, cura generale per il mondo e i suoi dettagli) piuttosto che la narrazione stessa.
Perché Arthur è palesemente un brav'uomo, si vede, magari critica pure Dutch però poi per un bottino di 25 centesimi ammazza tutta una città.
Capisco le esigenze di gameplay, fare una missione in cui rapini uno e lo uccidi non è esattamente la definizione di videogioco, però le storture sono troppe.
Se fai un personaggio del genere, in un mondo credibile come questo la storia gliela devo cucire addosso sennò poi è normale esclamare "ma che cazzo sta a fa questo?"...e più di una volta mi è capitato.
Altra grande mancanza che sto sentendo veramente sono gli strangers come dice anche cryu, so un po moscetti a 'sto giro, sarà anche che dopo un po, capito il trucco, questa formula viene meno.
Vabbè dai, se la gioca sul finale, vediamo che mi sparano.

[Il Gladiatore]

Non sono dratisco come il Gladia per quanto riguarda il narrato nei videogiochi (a qualcuno riesce bene, non chiedetemi esempi che adesso non mi vengono )

Ma questo lo penso anch'io e di esempi ce ne sono. Solo, non mi piace quando il vg diventa il parente povero di cinema e letteratura in virtù di una sua ipotetica emancipazione o maturazione, visto che ha mezzi propri di espressione.