Installato da mesi sul mio PC, mi decido finalmente a provarlo dopo ore a Geometry Wars 3. Con gli occhi stanchi, mi sono preso cinque minuti per salutare un vecchio classico, disinstallarlo e liberare un po' di spazio. La serie l'ho sempre trovata suggestiva, ma un po' troppo legnosa già all'epoca, figuriamoci oggi. E poi sono prevenuto contro i remake. Programmatore, se devi spendere energie, fallo per propormi qualcosa di nuovo. Per la nostalgia ci sono gli emulatori. Comunque, durante quei 5 minuti che un orologio bugiardo vorrebbe farmi credere esser sessanta (i due primi livelli superati come Scudiero), il peso dei miei quarantasette anni si è alleggerito a quando ne avevo 12 e il tempo di gioco era tempo di meraviglia non oscurato dalle ombre delle responsabilità. Improvvisamente, ho capito che in un mondo di reinvenzioni come questa, affreschi in movimento in cui il piacere perverso per la sfida è maliziosamente temprato dall'esperienza, io potrei trascorrerci autenticamente il resto della vita, altro che le talvolta tristi riesumazioni dell'emulazione. Non mi spiegavo come il Gladiatore e Jello potessero aver scalato un monte di 100 ore con un gioco del genere. Adesso, so solo che non vedo l'ora che arrivi la sera in cui potrò immergermi in questa oscurità per non uscirne più. Vediamo se tiene.