Sixel, pur nella sua iperbolicità, ha ragione Nemesis. Journey è fatto appositamente per offrire un'esperienza multiplayer straordinariamente originale.
Non è un caso che praticamente tutti quelli che l'hanno giocato da soli abbiano rilevato un'esperienza significativamente meno incisiva.
Ho capito, ma in multi per me lo sarebbe stato anche meno.
C'ho provato, ed ero assolutamente infastidito dalla presenza dell'altro tizio, non ci vedevo nulla di poetico.
Tra l'altro l'ho finito in due sessioni, in quasi 4 ore, e non dico che non mi sia emozionato in un paio di punti per la meraviglia estetica e sonora, ma non quanto Flower, che ho trovato più delicato nella messa in opera.
Ritornando al multi, proprio non era fattibile giocarlo con altri con i miei tempi, preferisco vivermi l'esperienza a modo mio.