Ho guardato la prima stagione in questi giorni, mi ha sempre incuriosito ma non ho mai avuto modo di iniziarla.
Beh, che dire, l'argomento è serio e le premesse erano interessanti ma il tutto si traduce in fretta in una dramma adolescenziale pieno di stereotipi che pare scritto da adolescenti per adolescenti.
Anche il senso stesso della serie e delle cassette è meramente ad uso e consumo del binge watching. Si, ci sono spunti interessanti durante tutto l'arco della prima stagione, questo si, ma è son tutti sporcati da continui cliché e dal comportamento di Hannah.
Si, la vittima è probabilmente l'aspetto peggiore della serie, riesce a far passare il dispiacere per quello che le è successo puntata dopo puntata, scenata dopo scenata, costringendo alcuni dei personaggi della serie a sentirsi, ed a diventare, loro stesse vittime dei suoi comportamenti e pessime scelte anche quando non ne hanno motivo.
Voglio dire
lei che manda affanculo Clay nella camera da letto in malo modo, più e più volte e nulla, Clay è lo stronzo che non chiede ancora ed ancora ed insiste.
Ha visto Bryce stuprare una ragazza ad una festa tempo tempo addietro ma eccola che, mentre fa una passeggiata per non pensare ai soldi dei genitori che ha perso (perchè s'è ricordata di aver lasciato la CocaCola® sul tettuccio della macchina ma non i soldi, ok) si ritrova nei pressi di un'altra festa... a casa di chi?
Di Bryce, chiaro, quindi che si fa? Si entra e si fa di tutto per rimanere da sola mezza nuda nell'idromassaggio a notte fonda e festa ormai finita.
lo psicologo che cerca di essere realista nell'esporre il suo problema ma no... lei non è interessata e va via, si ferma fuori e: "cosa?!? non mi ha seguita quando sono uscita dalla stanza, incredibbile!!!"
Ormai è a ruota libera, se all'inizio era stata effettivamente bullizzata (ma sempre con poco buonsenso eh, tipo facciamo da esca allo stalker ma tempo 10 minuti che se n'è dimenticata), ad un certo punto fa di tutto per andarseli a cercare i drammi, così da dare la colpa a tutti gli altri della sue scelte senza cercare vie per evitare il suicidio.
Anche alle fine, il tizio del corso di poesia gli dice che manca agli altri del corso e le fa capire che lei ha qualcosa da dire ma nulla, l'ultima possibilità l'aveva già concessa allo psicologo, è ora di morire!
Qualcuno potrà parlare di "victim blaming", io parlo di sceneggiatori cani che hanno scordato il buonsenso a casa, perchè di certo non ce n'è tantissimo in questa serie. E quelli sono solo alcuni esempi, perchè di robe da far roteare gli occhi ce n'è parecchia.
Anche tutte le scene estremamente esplicite messe lì per
scioccare, il tutto sbattuto in faccia senza chissà quale messa in scena, a tratti amatoriale.
Insomma, il target è davvero basso, è una serie creata per piacere dell'adolescente medio americano che già sa cosa andrà incontro guardando una serie ambientata in una scuola superiore, però col "twist" dello sfruttamento di un argomento delicato presentato in maniera superficiale e poco credibile.
Secondo me la serie sarebbe stata più piacevole senza Hannah e tutto quello che la riguarda direttamente, quindi piuttosto ci si sarebbe ritrovati con una sorta di remake americano di
Skins.
Per curiosità ho guardato il primo episodio della seconda stagione per capire dove andasse a parare... siamo già al ricorso storico degli eventi della prima stagione, rimaneggiando il tutto per raccontare una storia diversa perchè gli sceneggiatori non sapevano che inventarsi, con tanto di incongruenze e storture di naso varie.
Per non parlare di Clay
che ora vede e sente Hannah, con reazioni spropositate a dir poco comiche mentre sta pomiciando con la tizia tatuata
No, mi fermo qui che è meglio :'D