Autore Topic: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt  (Letto 788205 volte)

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Offline Wis

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7530 il: 23 Nov 2019, 17:14 »
Pick, va bene tutto, ma NON PUOI NON AVERLA GIOCATA.
Cioè.
Non puoi e basta.
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Offline Laxus91

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7531 il: 23 Nov 2019, 17:26 »
Ma infatti bisogna fare come me e Wis, giocare tutto di filato, come un unicum, che è sta storia di pausare le espansooni e giocarle dopo?

Poi nel mio caso magari aver giocato direttamente la goty ha aiutato

Offline babaz

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7532 il: 23 Nov 2019, 17:33 »
Che poi, proprio lui.
É un vulnus nella sua carriera!

Offline Mr.Pickman

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7533 il: 23 Nov 2019, 18:27 »
Pick, va bene tutto, ma NON PUOI NON AVERLA GIOCATA.
Cioè.
Non puoi e basta.

Faccio un lungo respiro e faccio Coming Out

Per spiegare il fattaccio, credo che sia necessario una precisazione d'obbligo, tendente al patetico.
Ma ci provo. Il tempo onestamente non c'entra poi molto, avrei tempo per vivere B&W, ho una specie di blocco emotivo, te lo spiego con tante parole, spero capibili e non volatili :D

Del resto i forum stanno per questo.

1986 D.C.

~ Uno inizia a giocare ai videogiochi, in anni lontani, oserei dire remoti.
È un ragazzino. Si diverte, vive il mondo, cresce, gioca a Shenmue. E per anni ed anni procede verso questo senso, videogioca a tantissima roba con spade e draghi, dalle picchiate in Shadow over Mystaria, alle prime esperienze di orecchie con Diablo e Ultima. Nel mentre, cresce a vista d'occhio. A Natale si fa regalare delle miniature della Marauder di piombo, recanti una carrozza di scheletri, passa sempre più tempo dentro i negozi dei grandi e guarda con ammirazione quelle scatole colorate con su scritto "Warhammer" e pensa "Un giorno...giocherò a quella roba"
Nel mentre continua a videogiocare.     
Ma cresce ed iniziano i primi problemi.
Il videogioco continua (salvo rari casi) a conservare quel linguaggio "save the world my Hero" che a 12 anni lo esaltava, ma a 20 gli fa pensare "Ma che stronzata. Possibile che sia sempre e solo io il prescelto?"
Tuttavia, continua a giocare, ha preso in mano il manuale di D&D, ha comprato quelle scatole colorate. È in fissa dura. E continua a videogiocare. Si rende conto che le avventure dei giochi di carta sono migliori di quelle dei videogiochi. Stabilisce una regola, decide di non giudicarli poi troppo.
Così per forza d'inerzia questo giocatore continua il suo percorso, è convinto che i videogiochi possono essere qualcosa di più ma nessuno ha mai il coraggio di trovalo quell'addendo che manca. Lascia correre dentro e fuori di se, decine di storie, non si fa certo il sangue amaro se la maggioranza di queste storie, una volta vissute, ed interpretate, sono un massimo deludendo. Lo fa perché pensa "Vabbè, è un videogioco, cosa pretendi pure te..."
Gli anni intanto diventano mattoni, è adulto, ormai gioca a "Fantasy Games" quasi per forza d'inerzia. Ha sempre il trasporto delll'86, ma pensa che tante siano occasioni sprecate. Oltre ai videogiochi legge dozzine di libri fantasy, tra il brutto e l'osceno, tra il passabile e il figo, gioca meno ai giochi da tavolo e di ruolo e matura sempre di più l'idea che i videogiochi non possono arrivare a quel tanto di più che lui vorrebbe.
È chiaro che per lui il mondo non è più quello di Zelda, è quello di GOT.
Ai suoi occhi niente è esattamente semplice, tutto è complesso. Inizia a leggere e vedere anche altro. ormai è adulto.

I videogiochi intanto possono arrivare, al massimo, a Skyrim. A voler esser generosi, o DAO oppure Morrowind o anche Gothic. Sì ma "di più no". Non è possibile dai. Cerca di essere realista. Per anni ed anni, sogna di vivere un'avventura indimenticabile, qualcosa di serio, adulto, romantico, profondo, ma anche minuzioso, dettagliato, medioevale, realista (non realistico) come pochi scenari possono vantare di essere, nel mentre, mastica anche altri generi, ma si rende conto che "non ha i denti per quella roba" e che le sue spade e i suoi draghi per lui sono e restano il top.
Così continua a sperare che qualcuno prima o poi faccia qualcosa di epico, romantico, sofisticato, con un protagonista che non è il Campione o Il Prescelto, ma un reietto. Sogna un gioco in cui piova mentre con un cavallo arriviamo in un villaggio fiocamente illuminato, o che una voce leggiadra lo accompagni nelle terre nordiche, un gioco serio, eurocentrico, che non ti prenda per il culo. Dove se decidi qualcosa, hai conseguenze, come nei giochi da tavolo o di ruolo che si rispettino. Ha fortuna, perché prima con The Witcher e poi con The Witcher 2, assaggia quel mondo, seppur per poco tempo.

In cuor suo spera che qualcuno faccia qualcosa di simile, prima o poi ma Maxato all'ennesima potenza.
E intanto aspetta.
Sta sulla riva con quel contadino che aveva catturato una lepre per cena, ammutolito di fronte a quello che incede. La tecnologia intanto avanza, le AI diventano superiori a roba come Beyond Good And Evil. Il mondo dei videogiochi, dopo il 2012, diventa cinema. Grande cinema. Cinema interattivo in grado di emozionare, commuovere, esaltare, raccontare storie che il cinema non può semplicemente raccontare.
I Cathiers du Cinema sono lapidari: Il Videogioco ha superato il cinema. E se lo dicono loro.
O quantomeno, il media è maturo, così si dice. Poi succede verso il 2015 qualcosa di abbastanza unico.
Succede che arriva TW3, che è in pratica un'avventura indimenticabile, non un gioco trascendentale, ma un'avventura indimenticabile. Qualcosa che, se si è giocato per anni a D&D e tutto il resto, non può non lasciare il segno e non entrare dentro. Ed entra dentro come il burro, con l'aggravante di leggere i libri del Sap quasi all'unisono, temendo spoiler (che poi nel gioco ci sono) Il gioco quindi penetra come un coltello caldo il cuore di burro e svetta sul resto, tranne Castlevania, ovvio.
Non scherziamo.
Al punto però di provare quasi un morboso innamoramento, di non voler "chiudere" con questi personaggi ma lasciare un spiraglio aperto, i famosi dieci cm.
Quindi è come se B&W fosse la mia casa di villeggiatura, posso andarci anche tra 2 anni, tanto so che quella è casa mia, so dove è l'ingresso, so che mobili ci sono, conosco i vicini, e so perfettamente che la casa si manterrà intonsa fino al mio arrivo.

Ecco il punto, non riesco a pensare che sia l'ultima avventura.
Preferirei temporeggiare ancora un po' di tempo.

Qualche secolo, tipo :D

Offline Wis

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7534 il: 23 Nov 2019, 18:32 »
Mi sono visto un po' di video con roba alternativa che non ho visto...
Cioè ma saranno ORE e ORE di dialoghi spettacolari che mi sono perso perché... Beh, perché è giusto che me li sia persi per le scelte che ho fatto, però è furiosa 'sta cosa. Ore e ore di scene, luoghi, altre scelte, persino temi musicali, che uno potrebbe verosimilmente non vedere mai.
I vari finali di Blood & Wine, per esempio, sono tutti incredibili e incredibilmente differenti.
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Offline Laxus91

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7535 il: 23 Nov 2019, 18:36 »
Per Aku, Tutto ok ma come i wraith di TW hanno bisogno di un determinato rito ed intervento per venir 'liberati' recidendo ciò che li lega alla terra e lasciati riposare, anche da TW tocca staccarsi e finire del tutto l'avventura!
È dura in un certo senso (anche se altri witcher games ci sono e ci saranno, forse non con Geralt e lì il cuore va a lui, c'è poco da fare) ma va fatto, io l'ho fatto subito perchè un pò come Wis che si è attaccato al Gwent pur non di non abbandonare quel mondo, non riuscivo a realizzare che ci fossero altri contenuti in attesa, poi da lì sono stato rapito da HoS e via dicendo anche con B and W

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7536 il: 23 Nov 2019, 18:37 »
Mi sono visto un po' di video con roba alternativa che non ho visto...
Cioè ma saranno ORE e ORE di dialoghi spettacolari che mi sono perso perché... Beh, perché è giusto che me li sia persi per le scelte che ho fatto, però è furiosa 'sta cosa. Ore e ore di scene, luoghi, altre scelte, persino temi musicali, che uno potrebbe verosimilmente non vedere mai.
I vari finali di Blood & Wine, per esempio, sono tutti incredibili e incredibilmente differenti.

Hai dato La Rosa del Ricordo a Triss Merigold?

(È nel comodino, vicino al suo letto, l'ha tenuta...)

eh.

Offline Mr.Pickman

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7537 il: 23 Nov 2019, 18:45 »
Per Aku, Tutto ok ma come i wraith di TW hanno bisogno di un determinato rito ed intervento per venir 'liberati' recidendo ciò che li lega alla terra e lasciati riposare, anche da TW tocca staccarsi e finire del tutto l'avventura!
È dura in un certo senso (anche se altri witcher games ci sono e ci saranno, forse non con Geralt e lì il cuore va a lui, c'è poco da fare) ma va fatto, io l'ho fatto subito perchè un pò come Wis che si è attaccato al Gwent pur non di non abbandonare quel mondo, non riuscivo a realizzare che ci fossero altri contenuti in attesa, poi da lì sono stato rapito da HoS e via dicendo anche con B and W

Lo so, ma non mi è possibile, anche @teokrazia (se non ricordo male) sta nella stessa situazione.
Una volta finito TW3 e HoS ho avuto seri ripensamenti.
Ero ad un passo dall'appendere il pad al chiodo, seriamente.
Sapevo benissimo che "altro" non sarebbe mai stato fatto. E puntualmente, avevo ragione.

Evoco un'altra anima imprigionata, come me. Ne leggo OGNI GIORNO su TW3 Italia.

Ho quasi la nausea.



La domanda è quindi la seguente, è accanimento terapeutico? Si può continuare a mangiare quando si è satolli e gonfi? Lascio a te altre considerazioni :scared:

PS. The Witcher continua, ovvio. Senza Geralt ma con un nuovo "eroe". Il prossimo gioco si chiamerà "The Witcher Tales: (...). Così è stato confermato. Ma mai dire mai. 
   

Offline Wis

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7538 il: 23 Nov 2019, 18:47 »
Occhi a cuore per Pick. <3
Non ti chiederò più di giocare a B&W.
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Offline Andrea_23

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7539 il: 23 Nov 2019, 19:35 »
Faccio

Tutto molto interessante.
Facendo ctrl+h > replace > 'narrazione' con 'viaggio' potrebbe essere la storia di, di... qualcun altro.
Storia molto diversa, ma anche molto affine.

Ok.

Perché mi sei piaciuto molto, davvero molto, ma fino alla sillaba che precede: 'I videogiochi intanto possono arrivare, al massimo, a Skyrim'. Ed è picchiata verticale verso la Fossa delle Marianne, senza passare dal via. E non è la prima volta che te lo vedo scrivere.

La domanda è semplice: come entra, se entra,

in tutta questa narrativa? 

/hype
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« Ultima modifica: 23 Nov 2019, 19:37 da Andrea_23 »
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Offline Mr.Pickman

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7540 il: 23 Nov 2019, 21:37 »
Faccio

Tutto molto interessante.
Facendo ctrl+h > replace > 'narrazione' con 'viaggio' potrebbe essere la storia di, di... qualcun altro.
Storia molto diversa, ma anche molto affine.

Ok.

Perché mi sei piaciuto molto, davvero molto, ma fino alla sillaba che precede: 'I videogiochi intanto possono arrivare, al massimo, a Skyrim'. Ed è picchiata verticale verso la Fossa delle Marianne, senza passare dal via. E non è la prima volta che te lo vedo scrivere.

La domanda è semplice: come entra, se entra,

in tutta questa narrativa? 

/hype
( :

Eh ma infatti, hai pienamente ragione.
Skyrim l'ho messo dentro perché ci stava in quella specifica frase, il tanto sbandierato ES5; di cui lessi anteprime con gente assolutamente schizzata e di diverse redazioni, di cui ricordo romanticamente alcuni passaggi:

Citazione

"Ragazzi, voi non potete capire, potete raccogliere LE LUCCIOLEEEEEE"
cit.

Per qualche mese sembrava che Skyrim fosse roba tipo da tipo divinizzare seduta stante, mentre era, sommariamente s'intende e man mano che si giocava, una prolifica rottura di coglioni e sali di fuoco, che la metà basta ed avanza. Con una narrativa [aggiungere liberamente] e personaggi [aggiungere liberamente] Ulfric e il resto [aggiungere liberamente]. Hai ragione invece per quello che riguarda Planet, nel 99 ci fu un momento con Planescape e soci che mi fece vibrare potentemente l'anima ma, con il senno di poi, anche se devo ammettere che nel 99, Torment, fu incredibile, non mi fece esattamente "vivere" quell'avventura che sognavo di vivere agli albori del putto che fui. Mi sembrò invero, una splendida avventura da Immortal (il companion nero di D&D, dal 36 LV a salire, rigorosamente fotocopiato) che per l'appunto era Advanced D&D cioè...Nameless, Trascendenza, Riunione ... tutto stupendo, ma non sentivo il sapore della birra redaniana nel gozzo, in una locanda, mentre fuori piove a dirotto. Non saprei come spiegarlo, non è solo questione di gusti, è qualcosa di più smaccato ed evidente per me. Inoltre la visuale non mi trasmise qualcosa che invece da dietro le spalle sentivo appartenermi..."Ehi Geralt, dietro di te ci sono io, tranquillo, farò in modo di farti agire da Witcher"

È difficile da spiegare, anche le due Icewind Dale come sempre notevoli, ruotavano sempre nei piani di esistenza di Black Isle, nel cosmologico per certi versi. Stupende pure quelle, però come sempre, le dovetti ascrivere al

"È un ottimo inizio ma manca qualcosa di indefinibile, pur definibile, non dal mio gusto, ma da qualcosa che mancava"   
     
Non so se posso farmi capire.

Offline Andrea_23

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7541 il: 23 Nov 2019, 21:54 »
Anche Fallout.
Già più videogioco, ma... lì i bivi, gli intrecci te li vivevi molto di più di TW3. O almeno per me è stato così. Immedesimazione totale. Senso della scoperta forse mai più vissuta a quei livelli. Il primo vault ti segna (credo di averlo già raccontanto, nemmeno troppo tempo fa) : D. Ed era isometria, pure bruttina.  Ma che fottuto carisma.

Fallout e Torment sono due facce della stessa medaglia, perfettamente complementari.

Ho riflettuto parecchio in questi mesi sul perché CdP con me abbia fallito. E su quali esperienze pregresse mi abbiano portato costantemente a pensare: io questa roba qua l'ho già vista, letta, giocata, ascoltata ed a un livello nettamente superiore.

E la risposta l'ho trovata proprio in Black Isle.
Tw3 unisce ciò che BI ha fatto in due giochi, oltre a molte altre cose ancora, fate da tutt'altri sviluppatori in tutt'altre serie. E' vero. E porta in seno un intreccio tra quantità e qualità gargantuesche.

Ma è come, che ne so... se un maratoneta andasse lungo e si facesse 420km... anziché 42? Mantenendo sempre lo stesso ritmo!
Un mostro, ma anche... che palle : D.

La cosa che un po' mi turba, è che - pur impegnandomi - non riesco nemmeno ad astrarmi, intuendo da dove venga il tuo e l'altrui entusiasmo. Credo sia la prima volta che mi capiti, ma forse è solo la vecchianza che avanza : D.

---

Piccola, ma veramente piccola (perché il punto è proprio questo), parentesi su Skyrim. Su Bethesda. Non perderci tempo, passa oltre. Non ne val la pena, secondo me...
In un certo senso però è curioso. Perché forse proprio grazie a TESV puoi capire ciò che io ora non colgo : D.
« Ultima modifica: 23 Nov 2019, 22:05 da Andrea_23 »
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Offline Laxus91

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7542 il: 23 Nov 2019, 22:24 »
Ma Skyrim era stato pompatissimo (Goty e recensioni che non si stacccavano dal 9.7) e rappresentava un pò la punta estrema di massificazione dell'Rpg occidentale: per carità, non vorrei cadere nell'errore della bolla personale che poi non ha riscontro nella realtà, ma quando uscì tutti i miei amici, anche non gamer, mi dicevano 'oh ma hai visto che figata, Skyrim? gioco più bello del mondo, puoi fare tutto, mappa enorme tra le più grandi mai viste e così via'. Ha rappresentato un fenomeno e a suo modo io le 250 ore ce le ho buttate pure in una certa ridondanza e mediocrità generale, perché pur nei suoi clamorosi errori sapeva catturare e se ci riuciva era difficile mollarlo perché era 'troppo'. troppe città enormi, troppe quest, troppo tutto.

Poi vabbè nel tempo è stato ridimensionato il giusto (per non dire rivalutato in negativo) per le sue mancanze notevoli in... un pò tutti i comparti da IA a scrittura a bivi narrativi  e soprattutto meccaniche Rpg poco profonde.
Ai suoi tempi comunque gioco che mi ha lasciato qualcosa, fosse anche l'averci passato tutte quelle ore.

Mentre per TW3, Andrea, è un pò come le cose irrazionali: probabilmente è inutile cercare spiegazioni, i giochi possono emozionare e risultare ad alcuni 'più della somma delle loro parti' per svariati motivi che saranno differenti dai motivi di altre persone.
Per me ha difeti marcati nel gameplay che non ripeterò perché già detti più volte ma alla fine della fiera mi ha emozionato infinitamente, e può succedere anche se si hanno background pregressi di un certo livello (tipo Planescape, gioco brillante in scrittura, narrativa e world building che ho recuperato proprio quest'anno e post TW3).
Tanto per fare un esempio, Io in TW2 (credo mio preferito della serie) ho trovato un gioco con una scrittura impeccabile, estrema e maniacale attenzione al succedersi degli eventi e ai detttagli di trama. Perfetto dunque? Eppure mi ha emozionato ben poco se raffrontato a TW3, perché TW3 c'ha un suo fascino ed una sua magia, irrazionale e che non c'è bisogno di spiegare
« Ultima modifica: 23 Nov 2019, 22:49 da Laxus91 »

Offline Andrea_23

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7543 il: 23 Nov 2019, 22:43 »
E' stato rivalutato nel tempo, e giustamente (come dici), ma solo da chi inizialmente non aveva termini di paragone : ).
Chi veniva da Morrowind, a meno di essere invasato, non poteva non accorgersene.

La mia teoria è che Skyrim sia stata una delle prime, se non la prima in assoluto, "bolla speculativa" del videogioco.
Ovviamente c'era un calderone sotto (la fanbase tradizionale che ha creato il tamtam), ma soprattutto e
semplicemente... è uscito nel momento in cui i social sono esplosi.
Onore al merito, ma proprio entrando nel merito di TESV col senno di poi sono rintracciabili tutti i semi del male che hanno portato Beethesda allo stato pietoso in cui si trova ora.
Non la do per spacciata (sul piano creativo, beninteso... i suoi milioni li venderà ancora, eccome), ma ora come ora è innocua al pari, o un peletto più sopra, di una Bioware a caso.

Non perdiamoci tempo : D.

Per TW3 è molto più complicato. Perché ci sono soggetti come il Pickman. Che magari sono un filino smemorati (tvb Pick, ma menzionale lo Skyrim e non il Plane merita almeno una frecciatina :asd:), ma era sicuro che poi dessero soddisfazione una volta pungolati : ).
Per cui, di fronte a gente che ha il mio stesso bagaglio, ma che reagisce in maniera diametralmente opposta, rimango perplesso. E quando poi scopro di essere una mosca bianca... alzo le mani.

Una mia altra teoria è che là fuori la pensino in molti come il sottoscritto, ma è come se vivessero in universi paralleli.
Una *mia* teoria, insomma...

Il dramma è che sono finito per errore nella bolla sbagliata :asd:.
« Ultima modifica: 23 Nov 2019, 22:47 da Andrea_23 »
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Offline Laxus91

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Re: [Multi] The Witcher 3: Wild Hunt
« Risposta #7544 il: 23 Nov 2019, 23:11 »
ma solo da chi inizialmente non aveva termini di paragone : ).

@Andrea_23
Quel che dicevo citando il suo essere stato un gioco per le masse, appunto, masse (che son sempre quelle che muovono davvero il mercato con le vendite, e questo è oggettivo, poi i fan più accorti magari avranno avuto le loro scottature ma ciò non ha impedito al titolo di avere successo, fama e riconoscimento stellare) che magari non avevano un background di un certo tipo e han poi visto in Skyrim il gioco dalla liberta estrema perché la mappa era immensa, non considerando che dimensioni mappa =/ profondità.
E' semplicemente il tipico meccanismo del gioco che fà tantissime cose e riesce a convincere alcuni che quella sia profondità di meccaniche. E allora hai miriadi di tipologie di draghi differenti. Wow. Poi all'atto di combatterli, a parte il minimo indispensabile (modificatore danni in base al livello o all'elemento, ghiaccio o fuoco ecc), erano tutti dannatamente uguali, dal primo all'ultimo, e lì è una di quelle robe (facciamogli far paio coi dungeon, 120, wow. Di 5-6 tipologie reitrate e con enigmi riciclati) che fà cadere il castello! Quello è Skyrim.

Bethesda oggi resta convincente almeno come publisher (Doom in primis, Dishonored ecc) ma come produzione.... diciamo che devono un attimino riprendersi e riguadagnare una reputazione che hanno letteramente bruciato dopo una serie di errori (anche comunicativi eh, penso che Fallout 76 sia un caso da studiare in questo senso, come fare tutto male e poi riuscire persino a fare molto peggio con dicharazioni e promesse non mantenute).
Il benificio del dubbio lo lascio sempre (così come lo lascio per i possibili nuovi Mass Effect e Dragon Age) perché banalmente son più felice con un +1 da giocare che non, ma c'è tanta fiducia da recuperare e sarà dura farlo.


Per TW3 comunque quanto di più simile ad una pseudo-giustificazione abbozzata di questaparticolarità in fatto di riscontro e background (al di là di un banale 'son gusti') è che TW3 fà tante cose (TW3 ne faceva meno e meglio) ma le fà quasi tutte mediamente molto bene, non al massimo, ma bene e con alcuni picchi notevoli qui e lì legati all'intreccio soprattutto (mi ripeterò stavolta: Barone, Barone, Barone).

Ecco, in questo periodo storico e con questa Bethesda e questo 'declino' dell'Rpg occidentale di massa (laddove roba più meritevole come Divinity Original Sin, Pillars 1 ecc è comunque un pò più di nicchia, bene che Divinity 2 abbia venduto uno sfracelo e ora tifo a mille per i Larian, studio che vale 100 Bethesda messe assieme, che fan Bladur's Gate 3), TW3... TW3 c'era, coi suoi valori produttivi e con quella magia che ha fatto appassionare persino gente che non aveva giocato i primi 2 viste le release precedenti un pò frammentate (pc e pc/360.. tra l'altro, stranissimo che non abbian fatto una TW trilogy, secondo me venderebbe un botto dopo i rifletteri attuali ai CDP dovuti a TW3).

Altro nun sò dir
« Ultima modifica: 23 Nov 2019, 23:15 da Laxus91 »