Concordo con Jello su tutto. Nel 2009-2010 dicevo che quando questo giorno fosse arrivato, avrei stappato una bottiglia di quello buono. Non gli perdonerò mai di aver posto le basi per lo sfacelo morale e civile del Paese, per aver sdoganato il mignottificio generale e il gusto non cattivo, ma pessimo come standard dell’intrattenimento televisivo. Ma chi è venuto dopo di lui ha saputo far molto peggio. E oggi la sua fine mi lascia indifferente. La bottiglia resta in cantina.
Stessa identica cosa per me.
Si possono fare anche altre considerazioni politico-storiche:
1)la così detta "sinistra" dovrebbe fargli un monumento perché, dopo lo sfacelo della Bolognina, Berlusconi è stato l'unica cosa che l'ha tenuta in vita: erano diventati liberisti, anti-popolari e senza alcuna idea che non fosse quella di fare gli interessi di potenze straniere e\o la finanza speculativa anglosassone e quindi l'antiberlusconismo fu l'unica trovata che gli consentì di darsi un'identità e continuare a stare a galla elettoralmente
2)Berlusconi rimaneva pur sempre uno dentro le più torbide dinamiche di potere che hanno devastato l'Italia a partire dalla fine degli anni '70, non a caso era iscritto alla P2 e non a caso emerse dopo Mani Pulite anche se in maniera ambivalente, quasi come se fosse a cavallo fra il servire i nuovi padroni venuti al potere dopo il '92 (ed a cui lui doveva una parte non irrilevante del suo successo personale e politico) e la fedeltà ai vecchi padroni, quelli usciti sconfitti, appunto, dal redde rationem fra gruppi di potere sfociato nella stagione di Mani Pulite, delle stragi di mafia, dei governi tecnici, dell'adesione a Maastricht.
Una figura complessa, impossibile liquidarla in poche righe, fermo restando che la sua cultura politica non era per nulla la mia e che i suoi governi hanno fatto male ai lavoratori, anche se gliene hanno fatte meno rispetto ai governi di così detta "sinistra".