Concordo sul resto dei punti, Cobol, ma non capisco perché secondo te non sia possibile ampliare il roster. Innanzitutto questo è de facto accaduto nella transizione da coin-op a console. Inoltre, in minima parte,
Soul Calibut IV l'ha già fatto via DLC e, per dire, i paventati DLC di Dee Jay e Thunder Hawk per
Street Fighter IV non mi parevano un'assurdità, mi sono sembrate più assurde le motivazioni sulla base delle quali non sono poi stati rilasciati. Comunque questo, alla fine, è un punto marginale.
Non dico che l'espandibilità del gioco debba andare a sostituire il lavoro di ribilanciamento, limatura e aggiornamento. Dico solo che creare oggi una
serie di picchiaduro con la medesima mentalità dell'epoca d'oro del genere porta inevitabilmente ad avere prodotti dalla struttra rigida, chiusa e limitata, per ovvie ragioni anagrafiche. Un retuning a
SFIV servirebbe, ma solo perché è nato con la filosofia di uno qualsiasi degli ultradecenniali capostipiti dei vari sottofiloni (SF II, III, Zero o quel che vuoi). Attenzione, poi, io non critico il prodotto in sè, Ono ha avuto un'idea che Capcom riteneva ai limiti dell'operazione kamikaze e invece il prodotto finale ha superato le aspettative (anche commerciali), rivalandosi un gioco dignitosissimo. Io critico e temo l'atteggiamento 'del dopo', quello attuale: invece di pensare che
Street Fighter IV e il genere di picchiaduro che incarna hanno suscitato interesse diffuso e quindi hanno un bacino di utenti tale da incentivare l'investimento economico su un seguito che possa essere un progetto maggiormente ambizioso e innovativo, ci si chiude a riccio e si cerca di ricavare il massimo profitto con il minimo sforzo attraverso la filosofia obsoleta delle edizioni aggiornate. In tal senso dico che continuare a trascurare la natura espandibile e personalizzabile che l'hardware casalingo possiede oggi è una grossa, grassa occasione mancata
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